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30 settembre 2014

Lakimi regala la felpa Circus alla più Tacco 12cm di voi!!!

 
Lakimi: la felpa My T-Shirt Life is a Circus vi aspetta!

Autunno appena entrato, nessun problema la felpa ve la regala Lakimi!

Le incursioni di Tacco 12 cm nei posti più cool, fashion e very glamour della Capitale sono ricominciate. 
Questa volta sono andata a trovare le miei amiche Fabiana Mosetti e Teti Corsi in vicolo de' Bovari, 7 A in quello che non è un semplice negozio di abbigliamento ma un vero e proprio cocept store
Fabiana e Teti infatti si occupano di ricercare stilisti emergenti e rigorosamente italiani per commerciare le loro creazioni, garantendo alle proprie clienti capi d'indubbia originalità per taglio e tiratura limitata.
Sono entrata nella loro boutique lo scorso inverno, attratta dalla pubblicità che una mia cara amica aveva fatto loro e dalla voglia di prendere un buon thè caldo, rito delle domeniche invernali. 
Il tè ancora non è tornato (bisognerà aspettare metà Novembre) ma da quest'anno farà la sua apparizione anche la cioccolata e qualche sfizioso dolce in questo angolo, piuttosto grande, di paradiso proprio dietro Piazza Navona.
Da Lakimi dunque, oltre alla moda, si può trovare cibo ma soprattutto arte. Il locale, strutturato su due piani, vede nella parte superiore svilupparsi il negozio di abbigliamento e in quella inferiore uno spazio grande a disposizione di artisti per le loro mostre; di liberi professionisti per i loro uffici o di ragazzi e adulti per una party in pieno centro storico. Basta contattarle sulla loro pagina Facebook e il gioco è fatto e se volete sapere il calendario degli eventi basta consultare il calendario che Teti e Fabiana di volta in volta pubblicheranno sempre su facebook.
Ogni volta che entro da Lakimi il mio sguardo si perde negli stand e nei meravigliosi abiti sportivi ed eleganti che riempiono lo spazio di colore.
Lakimi, per chi se lo stesse chiedendo, significa Lucky "fortunata" me e dato che lo slogan di Fabiana e Teti è : Be fashion, be lucky! L'augurio è quello che chi vestirà Lakimi sarà una ragazza fortunata. Mi è parso un ottimo auspicio per indossare qualche modello... che la fortuna sia come me!

Ho scelto per voi quattro outfit, siete pronte??? Il primo è romantico e rock insieme.
Un pull rosa DV IN MOHAIR E PIZZO abbinato a una gonna corta LES FLEURS PLASTIQUE FELPATO SPALMATO e un paio di scarpe ES'GIVIEN PELLE
Lakimi: non pensateci su... correte da Lakimi!


Il secondo è un completo che mi appartiene totalmente. Come l'ho indossato mi sono sentita a mio agio: Cappello AMELIE ALLURE e Vestito AMELIE ALLURE di broccato .


Lakimi: una vera signora con il vestito di Amelie Allure

29 settembre 2014

Roma - Verona 2-0: un abbraccio, un grazie e un dajeee.


Roma - Verona: Destro segna e corre ad abbracciare Rudi Garcia

Roma - Verona: Florenzi e Destro trascinano la Roma a 15 punti!

Se c'è una cosa difficile per un tifoso è lavorare durante lo svolgimento della partita della sua squadra del cuore. 
Soprattutto quando questa gioca in casa e si ha l'abbonamento in tasca, in particolare nel giorno in cui il Capitano, che del calcio e di quella squadra ti ha fatto innamorare, compie 38 anni
Insomma una tortura senza fine ma così è stato per me sabato 27 Settembre. 
Roma - Verona scorreva sulle televisioni d'Italia, nelle radio accese delle macchine in partenza per il week end e davanti gli sguardi di 30 mila spettatori seduti al loro posto nella Curva più bella del Mondo e tutto ciò mentre intrattenevo un bel po' di amanti del gelato nell'aula didattica del Gelato Festival tappa Milano Tributo all'Expo. 
Potete immaginare la mia tensione o forse no. Allora ve la spiego. 
Mentre Fabrizio Fenu iniziava a spiegare la preparazione del suo gelato al gusto: Pecorino Dop con Pere caramellate al Miele di Sulla e Pane Carasau lo incalzavo con domande legate alla stagionatura del cacio usato e delle quantità da bilanciare. 
Le sue risposte mi apparivano come degli schemi e la mia testa, in automatico, trasformava 100 gr nel numero 10 e 380 gr in 38 gli anni del Capitano.
Il nome di questo procedimento assurdo non è pazzia ma tifo. 
Dato che sono una professionista, non ho lasciato trasparire alcuna tensione sul mio volto (o almeno non credo), anche se un paio di battute le ho fatte, così per smorzare la mia tensione e strappare due risate alla platea: 
"Non c'è nessun tifoso di voi in sala?"
Si sa il calcio è uno dei pochi argomenti di conversazione che coinvolge tutti: dal bambino al novantenne, dal professionista al disoccupato e persino le donne e gli uomini. 
Si sa, è così ma di tifosi in aula a Milano alle 18.00 ce ne erano davvero pochi... del resto Milan e Inter avrebbero giocato il giorno dopo e anche se Milano è piena di bella gente del Sud, certo questi non tifavano As Roma ma certamente Juventus. 
Compresa la mia agonia, dovuta alla mancanza di notizie (anche se Mirko mi aveva inviato l'Inno che aveva registrato allo stadio con il suo cellulare, scaldando il mio animo ulteriormente), qualcuno ha pensato bene di tenermi aggiornata e così, mentre  Fabrizio Fenu (che per inciso è il migliore Gelatiere d'Italia 2013)  riempiva le coppette del suo 'originale' gelato e lanciava la sfida di un gusto al sapore di Porceddu Sardo, un ragazzo mi confessava che la Roma era passata in vantaggio.
"Chi ha segnato?" riesco a chiedere come se la cosa m'importasse relativamente.
"Florenzi!"
La mia esclamazione a quel punto esce spontanea:
"Alessandro! Dajeee! Dajeee!" 
Parole dette con il cuore prima che con la testa. Un cuore tanto pieno di amore e affetto d'arrivare a Roma, all'ingresso 15 della Curva Sud dove simbolicamente e mentalmente il mio corpo si sentiva. 
Quando inventeranno l'autotrasporto??? Anche solo per dire: "Dajeee" e poi tornare al proprio posto?

25 settembre 2014

Parma - Roma 1-2: Miralem, il nostro miracolo!

booking@nonsolofood.com

Parma-Roma: la squadra torna a casa vittoriosa!


Parma - Roma: quattro su quattro!!!

La Storia Mia é iniziata tanti anni fa urlando: 
'Roma!!!' per tre volte ed ogni volta sempre più forte a mio padre che, prima di andare allo stadio e chiudere la porta di casa, chiedeva a me e a mia sorella:
'Forza?' 
E noi :
'Roma!'
E lui: 
'Più forte! Forza???' 
E noi:
'Romaaa!'
E lui non contento: 
'Ancora di più, non sento!!! Forza???' 
E noi piccole, con il volto paonazzo per l'impegno: 
'Romaaaaaaaaa!!!'
Ecco più o meno ieri al minuto 88 di una partita lunghissima, l'urlo di gioia é stato intenso allo stesso modo di quel "Roma!!!" gridato a più non posso circa 30 anni fa. 
Miralem batte la punizione e vince una partita fondamentale contro il Parma, in trasferta!
Miralem sta per Pjanic, ovviamente, noi tifosi chiamiamo per nome i giocatori perchè li consideriamo amici, frattelli, figli. 
Ieri la partita l'ho ascoltata a tratti per radio, perché  ogni tanto vado a dare una mano (anzi due) nel ristorante di famiglia. 
In cucina mia padre fremeva. In sala soffrivo insieme a Fabio.
La partita inizia. Radio spenta per scaramanzia ma cellulari a portata d'occhio,  per controllare sms o notifiche dai siti sportivi.
La sala è piena, come sempre. Italiani e stranieri. Un signore chiede timidamente se sappiamo che cosa sta facendo il Torino. 
Tra gli ospiti di questa sera c'è il mio amico Dario, grande romanista anche lui.
Si soffre tra un piatto di Cacio e Pepe e uno di Pollo con i Peperoni.
In cucina Willy, l'aiuto cuoco, non appena intuisce che il Parma ha pareggiato al gol che Ljajic aveva fatto nel primo tempo, comincia a prendere in giro:
"Che c'avete? Siete tristi? Tanto avete già vinto lo scudetto no?"
Fabio mi chiede di rispondere alla provocazione prima che lo faccia lui malamente. 
Intanto la Juve ha sbloccato il risultato con il solito rigore inesistente.
"Se siamo forti vinciamo anche noi" dice papà, che era sceso in sala per salutare alcuni amici e conoscere Dario dal quale si congeda con le seguenti parole:
"Scusate un attimo vado in cucina a far segnare la Roma" 
Detto, fatto.
Continuo a parlare con Dario e il suo amico di musica e calcio, quando a un certo punto, un urlo soffocato (ma non troppo) attira l'attenzione di tutti.
Il nervosismo che avevo, via via si trasforma in un sentimento di goduria e appagamento. Conosco i miei polli so che quell'urlo vuol dire solo una cosa: Goal!
Dico a Dario che vado a sentire chi è stato l'autore dell'impresa, un goal a fine partita è uno dei motivi per i quali i tifosi amano il calcio. Una di quelle gioie paragonabili a poche.
E' come acciuffare le ferie un giorno prima o tornare un giorno dopo. Quando il peggio o l'invetabile sta per verificarsi, arriva puntuale il miracolo!
E quanto è bello il miracolo alle 22.30 di sera dopo quasi tre ore di lavoro intenso, con il diluvio universale che si abbatte fuori sulle strade della città  e una sveglia già puntata all'alba.

Mirko mi aggiorna con i commenti.
Alla fine del primo tempo mi aveva scritto: Totti strepitoso. Holebas un mostro!
A metà serata: Troppi gol mangiati, è arrivato il pareggio del Parma da un calcio d'angolo.
A fine serata: Cosi si vincono gli scudetti!!! Miralem su punizione!!! Dajeeeee.... 

Il tifoso vive per quei minuti sospesi tra l'euforia della vittoria, che ti regala un senso di onnipotenza, e quella della sofferenza e tragedia, che ti getta nell'Olimpo delle pippe o nel loop "sempre la stessa storia" "mai 'na gioia".
Nel momento del pareggio il mio stomaco era stretto come in una cintura per pantaloni tg38.
Avevo un umore nero, che mi faceva lavorare male. Ero insofferente, mi mancava l'aria e odiavo tutti.
Poi per magia Miralem ha battuto una punizione ed è stato meglio di un digestive.
Un bel piatto di pasta con le rigaje di pollo, accompagnato da un bicchiere di vino rosso per festeggiare una vittoria fondamentale.
Il locale si svuota. Willy non parla più. Fabio già è pronto per tornare a casa a rimirar l'impresa. Papà commenta la partita per telefono con zio Bri e io mi godo il vino e una classifica che recita: Roma 12 punti. Prima. Quattro vittorie su quattro. 
Ci si sente proprio soddisfatti, come se ogni tanto il mondo fosse meritocratico e la fortuna meno cieca. A volte capita l'evento straordinario, che qualcosa vada in modo diverso dal suo disegno originario. A volte capita ed è capitato a Parma e quando succede si può chiamare Miracolo, lo puoi romanticamente definire Magia oppure lo chiami Miralem, semplicemente Miralem.

22 settembre 2014

Roma - Cagliari: Florenzi, la Nonna e quel bacio

Roma - Cagliari: Florenzi segna e corre da nonna Aurora in tribuna

 

Florenzi corre a baciare la nonna dopo aver segnato un gol.

La Storia Mia con l'As Roma si arricchisce di un nuovo capitolo. Un episodio che racchiude in una promessa, una corsa, un bacio l'essenza del Calcio, quello con la C maiuscola ma come sempre procediamo per ordine.
Terza partita di Campionato.
Una domenica "normale" nel senso che la Roma gioca alle 15.00 di domenica. Una rarità di questi tempi, dove i diritti tv prendono il sopravvento e la "partita della domenica" in realtà è divenuta locuzione di un partita che si gioca indifferentemente il sabato come il mercoledì o il lunedì sera.
Una volta si pranzava veloce perchè bisognava vedere la partita alle 14.30. Nessun anticipo o posticipo solo mia madre che si lamentava:
"E' domenica, si mangia con calma!!!"
Appunto. Ora, per far contente le donne come lei che si lamentavano per così poco, il Calcio ha deciso d'imperversare ogni momento della settimana.
Comunque riprendiamo il nostro discorso.
Finisco di prepare i panini: uno con frittata di zucchine e cipolla rossa di Tropea e l'altro con petto di pollo panato e rucola e ci si avvia, con tutta la ciurma di amici verso sua maestà lo stadio Olimpico.
Giornata speciale anche perchè si festeggiava il doppio compleanno di Alessandro e di Matteo, padre e figlio e già in questo dovevamo accorgersi che qualcosa di romantico era nell'aria.
Per cominciare l'avversario sul campo era il Cagliari, allenato dal Boemo Zeman. Allenatore che per ben due volte ha preso posto sulla panchina giallorossa. Sempre accolto con grande entusiasmo, paladino di un calcio pulito e onesto, non ha mai ottenuto grandi successi.
Eppure il calcio è strano. Ci ha fatto perdere derby e partite all'ultimo minuto ma per Mister Zeman, l'uomo dalla sigaretta sempre accesa, c'è sempre un rispetto incredibile.
Cosa che manca per un altro personaggio. Capitano del Cagliari e figlio di uno dei più grandi e amati giocatori della Roma: Daniele Conti.

18 settembre 2014

As Roma inizio di Champions stellare!

 

As Roma - Cska Mosca 5-1, che Roma | photo www.giornalettismo.com

 

As Roma - Cska Mosca 5-1 | gruppo E | mercoledì 17 Settembre 2014 | ore 20.45

Ci sono serate destinate a entrare nella storia. 
Risultati inaspettati e speranze rinvigorite, come quando Ulisse l'ha fatta a Polifemo o Davide ha vinto contro quel gigante di Golia. 
A volte il calcio diventa una metafora meravigliosa, apre finestre su giardini nascosti. Ti prende alla sprovvista. 
Prima partita dell'As Roma in Champions dopo 4 anni di digiuno. Una fame senza precendenti, sia per i giocatori in campo che per i tifosi sugli spalti. 
L'ansia inzia dalla mattina, quando il conto delle ore diventa inesorabile. Avete idea di cosa significhi arrivare alle 20.45 ??? 
La sensazione è quella della serie" puoi fare il bagno dopo pranzo dopo tre ore " e tu sembri proprio un bambino che ogni 5 minuti (che dico ogni 2) sei lì che ti chiedi se le 20.45 sono arrivate.
Arrivi allo stadio con un po' di affanno, perchè alla fine le circostanze ti trascinano senza sosta tra il traffico, gli imprevisti e il panino da mettere sotto i denti. Il parcheggio non si trova. La fila ai tornelli è infinita ma alla fine ce la fai.
L'Olimpico è abbastanza pieno e a qualcuno non piace. 
"'Ndo state tutti quando la Roma perde??? 'Ndo state durante l'anno???"  
Già 'Ndo state? probabilmente comodi sul divano a parlar male di quel giocatore o dell'allenatore. Comunque non fa niente, il romanista è un tifoso clemente che ha bisogno di condividere rabbia e gioia in pari misura. 
Prendi il tuo posto nello Stadio, stesso seggiolino delle partite di Campionato. Lo sguardo è come ipnotizzato da quel pallone disegnato su una tela gigante. Quel grande lenzuolo che pochi minuti prima della partita viene agitato dalle mani di tanti ragazzi che lo muovono al ritmo di The Camphions....
Brividi. 
Cerco di far partire il video dall'iphone ma tutto si blocca. Tragedia! La solita sfiga. Quando mi serve la tecnologia mi abbandona. Mi arrendo, tolgo il telefonino dalla faccia e mi godo la famosa sigletta che da anni non ascoltavo più. 
La partita comincia e proprio non puoi prevedere che quella sarà una partita che farà la storia. 
Una partita che chissà quando rivedrai. Non ci puoi credere però lo intuisci al 6' Iturbe, l'uomo che cerca il collo nella maglietta rossa, segna. 
In Curva è il delirio. 
"Bene così! Calma è solo il 6'" ci diciamo tutti intimamente memori di tante delusioni, di partite perse all'ultimo minuto, d'imprese servite a poco. 
Il primo ricordo che ti rincorre, la delusione più cocente e recente, è quella contro l'Arsenal: quarti persi ai rigori.  Ero in Sud con il mio amico Simone, anche stasera ci siamo. Simone è un po' più in alto con Marco C. e Lorenzo mentre io sono più giù, insieme a Mirko, Christian e Marco P. . 
Chi ama la Roma è sempre presente. 
Nemmeno il tempo di riprendersi che al 10' a raddoppiare è Gervinho, la Pantera Nera. Quando segna mi sembra pure bello, mi sembra. Di nuovo calma, di nuovo concentrati. 
La Roma c'è il Cska Mosca non sembra proprio e così la Roma ne approfitta e quando Maicon cavalca la fascia destra e scende in porta, fa un tiro che sembra un cross e piega le mani del portiere: è 3-0. 
"Io Muoroooo" urlo, mentre mi tengo il cuore per controllare se regge all'emozione. 
"Ma che gol ha fatto???" "Papera del portiere?" "Maddechè ja piegato le mani, ja!"
Ognuno ha la sua e al 31' la Pantera Nera fa il bis. 
Corre la Pantera, corre con un tondo nel petto e le braccia aperte come se dicesse: 
"Pure se me sparate resto in piedi!" 
Ho la pelle d'oca, penso al mio primo derby allo Stadio: Roma - Lazio 5-1, tutti gol realizzati nei primi 30 minuti, era troppo tempo fa. 
Pensavo non potesse ricapitare più in vita mia ma ricapita, ed anche in meglio, perchè un conto è in Campionato, un conto in Champions. 
L'intervallo arriva e tutti ridono, si sentono leggeri. Nessun presagio di cattive notizie se non l'infortunio d'Iturbe che nei primi venti minuti è costretto a chiedere il cambio. 
"Si però gliene farei fa almeno 3 così gli altri non capiscono quanto semo forti" dice Simone. 
"No, no 7 gliene voglio fa c'abbiamo una figuraccia in sospeso" rispondo sicura che anche l'impossibile possa realizzarsi. 
Il Capitano in campo appare stanco eppure le più belle palle arrivano sempre dai suoi piedi d'oro. Il Mister lo sa e non lo cambia, lui più di noi vorrebbe che questa serata storica diventasse ancora più storica con un gol di Francesco Totti che, nel caso, sarebbe il giocatore più anziano a segnare nella storia della competizione. Un altro record alla portata del Capitano.
Nel secondo tempo c'è spazio per un altro gol giallorosso, per me di Florenzi ma per il tabellone luminoso un autogol di Ignashevitch, e quello della bandiera di CSKA ad opera di Musa (unico giocatore che si autoispira). Grande protagonista anche Morgan De Sanctis, un portiere d'altri tempi. 
Quattro minuti di recupero, la corsa sotto le curve e Grazie Roma a riempire gli spazi d'aria vuota.
La solita telefonata al ristorante per sentire se papà è sopravvissuto all'emozione, se è riuscito a cucinare bene nonostante i gol o se i clienti questa sera si sono dovuti accontentare dei suoi pochi momenti di lucidità. 
Il vero tifoso, quando gioca la Roma, non esiste e infatti papà ha tenuto la radio spenta. Sapeva il risultato solo perchè mio cognato gli comunicava alla spicciolata un gol dopo l'altro. 
"Pensavo mi prendesse in giro" ha confessato ancora estasiato. 
Ritorno a casa pieno di gioia. Consapevoli di aver visto un pezzetto di storia. Una partita di quelle che il calcio ogni tanto ti regala perchè come tifoso te la meriti porca miseria, te la meriti proprio... se la merita Susan che fa il suo debutto allo stadio insieme a Samantha. Se la merita Massimo, che ha lavorato tutta l'estate in un forno a 40 gradi. Se la merita Lorenzo che deve scappare a lavoro ma è riuscito a passare lo stesso all'Olimpico e se la merita Papà, che pure se non la vede con gli occhi perchè deve cucinare, la vede con il cuore. 
Il calcio è soprattutto questo, un sogno che può diventare realtà.

17 settembre 2014

Empoli - As Roma: la seconda giornata di campionato 2014 - 2015


La Storia Mia: Empoli - As Roma 0-1
La seconda di Campionato è arrivata dopo una pausa per la Nazionale Italiana.
La prima trasferta è stata a Empoli, una delle squadre neopromosse.
Ci sono tifosi che si fanno anche tutte le trasferte, questo non è il mio caso. Come non è il mio caso tifare con trasporto la Nazionale ma questa è un'altra storia, la Storia Mia si chiama As Roma ed è di questa che voglio raccontarvi.
La prima trasferta arriva anche con il primo anticipo al sabato pomeriggio ore 18.00.
Così mi organizzo per andarla a vedere a casa di amici, si sa in compagnia le tensioni e le paure si stemperano meglio.
In realtà se c'è una cosa che detesto è vedere la partita in tv e questa è una delle grosse differenze tra una donna tifosa e un uomo tifoso.
Di solito il maschio si piazza difronte al grande schermo, non vuole sentire volare una mosca. S'immedesima nel ruolo che più sente suo e scende in campo con la squadra. Lo puoi proprio vedere mentre muove le gambe per scaldarle e agitarsi per un passaggio mal misurato.
Le femmine chiacchierano. Ci sono quelle che lo fanno perchè non sono minimamente interessate e quelle, come me, che preferiscono non soffrire.
Vedere una partita in tv, significa non lasciarsi sfuggire nulla. La telecamera indugia sulle azioni, sulle facce dei protagonisti, sul tempo inesorabile che scorre e tu riesci a vedere i tuoi occhi, diventati due palloni da calcio, rivolgersi al trafiletto in alto a destra che recita un risultato che se non cambia (o se cambia) può cambiare l'umore del tuo week end.
Allo stadio questo non accade o almeno non in modo così pressante. Vedere una partita sugli spalti (e soprattutto in CurvaSud) significa diventare partecipe di un pathos collettivo, essere il dodicesimo giocatore in campo, distrarsi un po' lasciandosi catturare dal bambino che deve fare la pipì, il vicino che canta Campo Testaccio e la "tifosetta ardita" che solo tra qualche anno capirà che arrivare allo stadio 5 minuti prima significa non trovare il posto e lasciare i tacchi a casa è decisamente più comodo.
Così quando arriviamo da Jacopo cerco di distrarmi chiacchierando con una sua amica e smangiucchiando un po' di pizza con il sesamo.
L'arbitro fischia e la partita inizia come fosse "scolorita". Strabuzzo gli occhi e guardo Mirko:
"Che campo strano ha l'Empoli, è tutto scolorito", lui sorride e mi risponde:
"Non è in Hd".
Mi viene da ridere e mi ricordo di quando le partite si sentivano per radio, di quando la tv era in bianco e nero e, soprattutto tempi più recenti e a mia memoria più alla portata, quando non c'era l'Hd. Cosa siamo diventati???
Come sarebbe stata Roma - Parma del 17 giugno 2001 se l'avessi avuta in Hd?
Sicuramente quando una partita è bella l'Hd non fa la differenza... ma quando è brutta, forse un po' si. Empoli - Roma è stata veramente inguardabile. Un altro rigore netto non concesso alla Roma e poi una serie di tiri sterili e movimenti scoordinati.
Totti dalla panchina ride e fa le facce strane, mi viene il dubbio che il Capitano riesca a guardare Tiberio e Sibilla, i due cani beagle di Jacopo, che si rotolano una sull'altro.
La pizza al sesamo è terminata. Giù con la birra, almeno disseta e ti illude che l'estate sia ancora nel suo splendore. Certo che la birra alla fine lascia quell'amaro che diventa buono proprio come Empoli - Roma quando a chiusura dei primi 45' minuti di una partita noiosa, Radja Naingollan, l'Ultimo dei Moicani segna e di colpo, lì in alto a sinistra c'è scritto 0-1!
Che tanto è inutile che gli altri si ammazzano, basta lui a fare la differenza quando la Pantera Nera Gervinho (che ha rinnovato fino al 2018, dajeee!!!) scalpita in panchina e Iturbe cerca il collo dentro la sua maglia rossa. 
Il secondo tempo è stato l'anticamera di quella che di solito può essere considerata una lunga agonia che raggiunge il suo picco massimo quando ti sembra di perdere il fiato, ossia intorno al minuto 89'... 90' esattamente pochi secondi prima che l'arbitro decreti la fine dell'incontro. 
L'unica cosa buona è che il risultato non è cambiato, nonostante una Roma poco convincente la classifica celebra il primo posto con 6 punti e in altri tempi non sarebbe accaduto.
Tiberio e Sibilla hanno continuato la loro lotta, in realtà Tiberio avrebbe voluto dormire mentre Sibilla cucciola giocherellona non ha fatto altro che infastidirlo. 
Jacopo, Mirko e Marianna hanno tirato un sospiro di sollievo anche se Marianna non è una tifosa come me, nel senso che non sbraita come un qualsiasi maleducato e ignorante per un rigore non concesso e non controlla il calendario calcistico per ricordarsi di non prendere impegni mercoledì 17 settembre.
"Ci siete per la Champions?" chiede Jacopo.
Che domande... ci siamo si! Mini abbonamento in Curva Sud.
Dopo 4 anni di digiuno non ce la saremmo persa per nulla al mondo. 
Siamo pronti per il debutto e il cuore già si agita, ogni maledetta domenica e ogni maledetta volta che si torna in Europa tornano i fantasmi di Liverpool e di quella che sarebbe stata un'altra storia.

"Ma che te fregaaaa???" dice mia madre sconsolata alle mie riflessioni ad alta voce. 
Lascia perde Ma', lascia sta... tu non lo puoi capire cosa avrebbe voluto dire.
Forse Ago non sarebbe andato via, forse non avrebbe avuto la depressione.
La Roma avrebbe vinto la Champions prima della Juventus e tutto sarebbe stato diverso... tutto, forse.


14 settembre 2014

La Colazione da Lidia, oltre il social eating

La Colazione della Domenica da Lidia, oltre il social eating | photo Lidia

Avete mai sentito parlare di Social Eating?


Se lo sentisse mia nonna a distanza di 10 anni dalla sua morte probabilmente si farebbe una risata. Si perchè il "social" che, per la nostra generazione e' esclusivamente virtuale, ai suoi tempi era molto pratico. Era tutto "social" : la camera da letto, il bagno sul balcone o nel cortile, un pranzo e una cena e addirittura un bel vestito che poi non entrava più diventava social.
Sarà che le vecchie generazioni figlie delle grandi guerre avevano capito tutto, ossia che povertà e socialità sono un binomio perfetto. Questo spiegherebbe come la crisi di questi anni abbia risuscitato tutta questa voglia di social.  E così è l'era dei social eating, ossia la condivisione del cibo con persone che non si conoscono.

Lidia lo sa bene. Da milanese, poco nordica nel senso che ha sempre amato ospitare i suoi amici per colazioni memorabili, ha deciso di cucinare anche per degli sconosciuti. Stiamo atteti però, da molti il fenomeno del social eating è vissuto come "luogo segreto", "persone misteriose" puntando questo business esclusivamente sull'aggettivo "sconosciuto". Qui la situazione è diversa, l'aggettivo da usare per le Colazioni della Domenica di Lidia è "ospitale".

La Colazione della Domenica da Lidia è colorata e sana | photo Lidia

Procediamo con ordine. 

Lidia è una libera professionista nel mondo della comunicazione legata prevalentemente al food. Ha viaggiato molto vivendo in due città tanto belle quanto diverse: Roma e a NewYork. Ama molto essere circondata da amici e, come scrivevo già, ama cucinare.
Queste passioni l'hanno spinta a creare un sito Nonsolofood che condivide con una sua amica Ilaria.

Poi un anno e mezzo tutto ha avuto inizio. Perchè non organizzare una domenica o due al mese un evento che si chiamerà La Colazione della Domenica? Detto fatto.
La Colazione di Lidia ha avuto un grande successo ed è diventata un appuntamento imperdibile. Un pasto tutto italiano che inzia a metà mattinata e termina a metà pomeriggio. 
"Un brunch!" potrebbe obiettare qualcuno. 
Non proprio, il brunch è qualcosa che in Italia ha un nome diverso. Per rendere bene l'idea, questa Colazione si avvicina molto a quella della mattina di Pasqua, che nell'immaginario degli italiani porta alla mente una tavola bandita di qualsiasi cibo, dal dolce al salato. Un pasto completo da gustare con calma e gioia, realizzato da Lidia con gusto e cura anche per l'apparecchiatura della tavola (ceramiche colorate e fatte a mano dalla brava artigiana Maria Vera).

Vediamo insieme come funziona la Colazione di Lidia. 

Se una persona decide di fare questa esperienza, deve tenere d'occhio il calendario sul sito Nonsolofood. Qualche giorno prima della Colazione della Domenica, Lidia pubblicherà le date. 
A quel punto i più veloci riusciranno a prenotarsi perchè la disponibilità è di massimo 9 posti. 
E' possibile anche iscriversi alla newsletter di Nonsolofood per ricevere la notifica dei nuovi eventi per tempo. Un paio di giorni prima della Colazione il calendario eventi apparirà anche sui social. 
Lidia comunica solo a ridosso dell'invito il proprio indirizzo per evidenti motivi di riservatezza. 

Una volta che si ha avuto la fortuna di rientrare tra gli ospiti ecco cosa succede. 
Suonerete al campanello di Lidia e...

12 settembre 2014

Roma Fiction Fest 2014 dal 13 al 19 Settembre

 
Roma Fiction Fest 2014: la madrina Serena Autieri

Amanti della Fiction non prendete appuntamenti, dal 13 al 19 Settembre presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, c'è il Festival che fa per voi!


Il presidente Carlo Freccero, in settimana ha presentato il Festival che aprirà le porte sabato mattina con il film l'Ape Maia e Tartarughe Ninja affiancati alla maratona The Walking Death, per un week end dedicato ai più piccoli e agli adolescenti.

Ufficialmente il Fiction Fest di Roma partirà lunedì con la proiezione della fiction italiana Qualunque cosa succeda, dedicata a Giorgio Ambrosoli. 

Nel corso della settimana interessanti le anteprime internazionali animeranno il calendario:  

American Crime, tragedia americana scritta dallo sceneggiatore premio Oscar John Ridley che sarà in ottima compagnia dato che sarà affiancato dalla mini serie dei fratelli Coen Fargo e in anteprima mondiale How to get away with murder firmata dall'autrice di Grace Anatomy

Non finisce qui... ci sarà spazio per il genere Sci-fi con The After di Chris Carter (autore di X-Files) e l'horror The Strain di Carlton Cuse (quello di Lost per intenderci). 

Per il political drama è il turno di House of Cards e Orange is the new black e Transparent che appartengono al genere Queer.

Torniamo in Europa per la visione di Tois Fois Manon, esempio della tv per il sociale e per l'Italia anticipazione di 1992, la serie Sky su tangentopoli; Il Bosco, genere giallo; Ragion di Stato di Marco Pontecorvo e Il Candidato con Filippo Timi protagonista.

Insomma ogni gusto è soddisfatto se si considerano anche i numeri di questa ottava edizione: 
7 giorni di proiezioni, 4 anteprime mondiali, 43 anteprime internazionali, 6 anteprime italiane, 7265 minuti di proiezione complessivi, 21 paesi rappresentati, 2 maratone e 2 giorni per i più piccoli. Molto da scoprire, ogni giorno un programma fitto di proiezioni.

Inoltre madrina dell'ottava edizione sarà la bella e brava Serena Autieri.

La Fiction scende sul red carpet e lo fa in grande stile, sempre più lontana dalla Tv e più vicina al grande schermo.

Roma Fiction Fest 2014: Filippo Timi sarà Il Candidato


Roma Fiction Festival ottava edizione, 13/19 Settembre 2014, Auditorium Parco della Musica, Roma.

09 settembre 2014

Smalti, tendenze inverno 2015

Smalti, tendenze inverno 2015: il must sarà il color Oro

Oro, ecco il colore di smalto dell'inverno 2015!

Non ci sono dubbi sarà l'Oro il protagonista assoluto dell'inverno.
Donne munitevi di ego e protagonismo perchè per indossarlo ci vuole molto più di un Tacco 12 cm!
Certo ci sono altri colori per chi vuole apparire più sobria e bon ton.

La nuova collezione Cnd di Shellac, lo smalto semipermanente n1 al mondo ha lanciato i 6 nuovi must per l'inverno 2015. Scopriamoli insieme:

Smalti, tendenze inverno 2015: ecco i 6 nuovi colori di Cnd Shellac

1.  Plum paisley un classico viola dalla tonalità molto scura
2.  Crimson sash un arancio meno brillante dell'albicocca e più vicino alle foglie d'autunno
3.  Rose brocade per chi ama le tonalità del rosso, un bordeaux autunnale molto caldo e rosato
4.  Locked love è il must dell'inverno, è un bel dorato elegante e cool
5.  Indugo frock è un blu - grigio molto scuro
6.  Fine vermillion il colore degli oggetti di un tempo, un ruggine molto vissuto

Almeno questa la proposta offerta da Cnd - Shellac mentre altre maison hanno puntato sullo smalto bianco o nero, colori che sembrano essere i protagonisti assoluti anche del frenc.

Smalti, tendenze inverno 2015: il French sarà nero! Disegnatevi i baffi e sarete very trendy!
Il colore che va per la maggiore continua ad essere il  Rose Brocade, molto adatto alle future spose e a chi ha paura di osare. Un effetto unghie nature ma curate. Very chic da orecchino di perle.

E voi che colore siete???
Per quello che mi riguarda a settembre ho optato ancora per una nota colorata!
Mani Hot Pop Pink, ossia rosa Barbie, e piedi già pronti per l'inverno in arrivo con lo Sugared Spice.
Smalti, tendenze inverno 2015: la mia scelta HotPopPink per le mani e Oro per i piedi

Ricordate sempre prerò che le tendenze sono fatte per essere ignorate. Alla fine vince chi è se stessa con il colore che più si addice al suo stato d'animo e al suo umore.

L'importante è colorarsi la vita, tutto il resto è solo omologazione.

06 settembre 2014

Arriva Vogue Fashion's Night Out Roma 2014, siete pronte???

Vogue Fashion's Night Out Roma 2014: special t-shirts con tacco 12 cm di Primadonna e Baldinini

 La Vogue Fashion's Night dopo un anno di pausa torna nella Capitale. 

L'11 Settembre i negozi del centro di Roma resteranno aperti fino a tarda sera e proporranno gadget ad hoc per la serata dedicata interamente alla moda e organizzata da Vogue
Dato che Tacco 12 cm vi vuole bene, ha preparato per voi una piccola guida con i negozi che venderanno gli oggetti più cult e cool. 
Pronte per un shopping da Very Fashion Addicted??? 

Iniziamo il nostro percorso da Piazza di Spagna.
Al N.1 c'è LoriBlu, indovinate? Un negozio di Scarpe e non posso che consigliarvi di dare uno sguardo all'elegante sandalo realizzato per questa serata di moda.
Se le scarpe sono la vostra passione sono aperti a pochi passi da lì anche Sergio Rossi e Pura Lopez, peccato solo che loro alla VFNO non abbiano dedicato nessun prodotto in particolare. 
Liu-Jo ha preparato una maglia con tanti strass e colore, così come Missoni.

Vogue Fashion's Night Out Roma 2014: LoriBlu e i suoi sandali edizione limitata

In via del Babuino da Chopard al n.22, largo a cocktail, champagne e finger food. Per le più sportive non perdetevi al n.56 David Naman che oltre all'aperitivo e al cappello da baseball in due versioni: classica e con retina sul retro, ha pensato alla sue clienti proponendo gadget in omaggio. 
Una T-shirt imperdibile è quella di Baldinini al n 150 dedicata al Tacco 12 cm !!! 
Miss Grant al n 65 e Pinko al n.92 hanno ideato delle very special T-Shirt, mentre Iceberg al n.87 e Manila Grace hanno puntato su delle pochette: il primo con Topolino e diverse stampa. 

Vogue Fashion's Night Out Roma 2014: pochette Iceberg con Topolino il gadget in edizione speciale

In via Borgognona l'appuntamento very chic è  al n.4 da Laudree che ha organizzato un cocktail per il lancio della nuova scatola pitonata con macarons in limited edition. 
Le appassionate di borse poi dovranno corre al negozio vicino dove Niki Nika presenterà la Nuova "MiaBag" che per l'occasione potrete acquistare personalizzandola con le vostre inziali proprio come le vere star (vedi Sarah Jessica Parker che però ha personalizzato una Fendi ).
Vogue Fashion's Night Out Roma 2014: Laudree e la sua scatola speciale

La via degli artisti, via Margutta proprone alla Galleria Vittoria una mostra di Fashion Dolls I Love B con il pezzo unico dedicato a Franca Sozzani, direttrice di Vogue.
Da HB Profumerie si terrà una sfilata make - up di D&G con degustazioni a cura di Arcangelo Dandini e Dj set by Pise
Vogue Fashion's Night Out Roma 2014: e Sarah Jessica Parker con la sua Fendi personalizzata

02 settembre 2014

Spose Vip Estate 2014: chi è la più bella del Reame???

Spose Vip Estate 2014: Angelina Jolie con il velo disegnato dai figli

Il Vestito da Sposa è da Favola ma non sempre è chic

L'Estate 2014 passerà alla storia come quella più ricca di matrimoni vip

A iniziare le danze il 2 Giugno sono stati Elena Santarelli e il suo storico compagno l'ex calciatore Bernardo Corradi. La bionda show girl ha voluto la stilista Alberta Ferretti per un abito classico con tanto di velo in pizzo. 
Una Principessa in piena regola che merita una sufficienza piena anche se pecca di poca originalità.
Spose Vip Estate 2014: Elena Santarelli sceglie Alberta Ferretti

 
A fine giugno festa grande anche per la top model Marica Pellegrinelli e il cantante Eros Ramazzotti. Dopo 5 anni di amore si dicono si il 21 giugno, giorno del loro anniversario, davanti alla loro bambina e alla figlia che Eros ha avuto con Michelle Hunziker. L'abito di Marica merita l'applauso per originalità. Infatti la giovane top ha sfoggiato un abito della collezione P/E 2014 Valentino Haute Couture rivisitato e corretto per lei: color avorio il corpetto, meno trasparente della versione originale, e un'ampia gonna di note con lo spartito Due Mondi di Lucio Battisti invece di quello dell'opera Violetta di Verdi, come concepito dai direttori creativi della Maison. 
Praticamente perfetta voto: 9

Spose Vip Estate 2014: la signora Ramazzotti sceglie le note di Valentino

 Il 3 Luglio è stato il turno di un'altra bellissima bionda Laura Chiatti, che in dolce attesa, ha detto di "si" all'attore Marco Bocci, il bel commissario Nicola Scialoja della fortunata serie Romanzo Criminale. I due hanno optato per una cerimonia molto rock anche se il vestito di Laura, firmato Prada, di rock aveva ben poco.  
Un po' a sirena, abbastanza scollato, con ricchi ricami sulla scollatura e il velo naturalmento. Giudizio appena sufficiente, poco convincente.

Spose Vip Estate 2014: Laura Chiatti in Prada e incinta

Agosto con nozze a sopresa quella di Caterina Balivo con Guido Maria Brera, dopo 5 anni e un figlio di due anni,  in uno scenario da 10 e lode: Capri
Originale la scelta, il vestito bianco, corto e vintage con un fiocco laterale e nel complesso tutta la cerimonia decisamente low profile. Poco convincente la scelta dell'abito ma tutto il resto decisamente d'applauso, brava Caterina!
Spose Vip Estate 2014: Caterina Balivo sposa Vintage a Capri

Chi vince lo scettro della Sposa più bella del reame è la signora Pitt.

01 settembre 2014

La Mia Storia D' Amore: Roma - Fiorentina, ricominciamo.

La mia Storia D'Amore: As Roma - Fiorentina 2-0, ricominciamo.

La prima volta che m'innamorai del calcio non me la ricordo. 
Sono la prima di tre figlie femmine di un padre tifosissimo dell'As Roma. A pensarci bene credo che sia accaduto dopo la nascita della mia sorella più piccola, deve essere stato in quel preciso momento che ho pensato di dovere a mio padre una figlia "maschio", una con cui condividere la sua più grande passione. 
Così, un po' per gioco e un po' per amore, ho iniziato a collezionare album di Calcio della Panini, a seguire i risultati della Roma la Domenica nei programmi tv cercando, contemporaneamente, di memorizzare i nomi dei giocatori più importanti della mia squadra. 
Fortuna ha voluto che il Capitano dell'As Roma alla fine degli anni '80 fosse anche un bel ragazzo, Giuseppe Giannini, chi avrebbe potuto dimenticare quel nome e quella faccia?
Era il 1996 quando lo vidi in carne e ossa. Scoppiai a piangere, non potevo credere che fosse una persona vera. 
Per anni Giuseppe Gianni, Chioma Fluente, è stato attaccato un poster a gigante dietro la porta della mia cameretta. 
Insomma in principio fu così... ora. 

Roma - Fiorentina 30 Agosto 2014 ore 20.45

Si ricomincia. Per chi ama il calcio fine Agosto è l'inizio di una anno nuovo e chissà che anno sarà. L'euforia del primo giorno è meravigliosa. Come comprare un paio di scarpe nuove in saldo. Mesi e mesi a guardarle per poi poterle mettere finalmente ai piedi. 
Le donne che amano il calcio sono tante. 
In Curva Sud, Casa Mia (come mi piace definirla), ce ne sono centinaia. Giovani, anziane, adulte e bambine. Qualcuna di loro è al seguito del fidanzato di turno, qualcun' altra del marito, qualcun' altra ancora del padre, molte sono sole o con le amiche. 
Una volta con me c'era mia sorella. Partivamo da casa in sordina, dopo aver mangiato di corsa il pranzo che la mamma aveva preparato con amore e sentendo ancora le sue urla : 
"La Domenica è sacraaaa dove andate di corsa??? C'ho i figli maschi io" 
Salivamo sul nostro Sh direzione Stadio Olimpico. 
Adesso mia sorella è una mamma e il suo amore ha preso un'altra direzione. Sempre Forza Roma è il nostro motto ma allo stadio ci vado sola. 
La prima partita è sempre carica di buoni propositi. Ovunque senti frasi del tipo:
"Quest'anno non ce n'è per nessuno", "Siamo troppo forti", "Vinceremo il tricolor!". 
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