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30 marzo 2014

Woody Allen e John Turturro, insieme nel film Gigolò per Caso


una scena di Gigolò per Caso con i due protagonisti

Gigolò per caso è una storia bella, scritta e diretta da John Turturro in uno stile molto alla Woody Allen che non a caso è il coprotagonista ed è stato molto attivo nella fase di revisione della sceneggiatura.
Una collaborazione, quella tra i due attori, nata in un modo originale.
Infatti Turturro ed Allen hanno in comune lo stesso barbiere e pare che sia stato proprio questo a riportare l'idea di Turturro ad Allen che ha poi chiamato il regista per parlarne.
"Il Barbiere è una persona molto importante nella mia vita" ha dichiarato in conferenza stampa, confermando la notizia che aveva più i toni di una  leggenda metropolitana. 
Il film inizia come una pellicola sgranata, dove i ricordi e la realtà si confondono.
Ad accompagnare le immagini la voce narrante del protagonista Fioravante (Turturro) che spiega la decisione di chiudere il negozio di libri che il padre gli aveva lasciato in eredità.
Al suo fianco l'inseparabile collega e amico Murray (Allen).
Sarà Murray a proporre a Fioravante di diventare gigolò: gli farà da manager e selezionerà solo donne di classe come la sua dermatologa (Sharon Stone) che gli ha fatto venire l'idea.
Con i nomi d'arte di Virgilio e Bongo iniziano un'attività florida.
Virgilio si divide tra gli eccitanti incontri con due ricche e bellissime signore annoiate (Sharon Stone e Sophia Vergara) e quelli più da "psicologo" con una donna ebrea, Avigal (Vanessa Paradis), vedova di un rabbino, costretta a condurre la propria vita secondo i rigidi dettami della comunità ebraica. 
Inevitabilmente tutto si complica quando lungo il tragitto s'incontrano: l'amore vero, un corteggiatore geloso e un protettore poco coraggioso.
L'incontro Fioravante / Virgilio con la sexy Sofia Vergara nei panni di Selima

A fare da sottofondo una colonna sonora eterogenea e raffinata, fatta di jazz, blues e molto altro. Delicata come la storia che le scivolava sopra.
Ritmi alti soprattutto nei primi quaranta minuti, più lenti, per necessità narrativa, quando la storia si concentra sul personaggio di Avigal. 
Interpreti di alto livello e personaggi ben costruiti come quello di Murray accompagnato con una donna nera e circondato dai quattro bambini di lei che lo chiamano Papà Mo
Battute da ricordare tante, dalle massime come quella iniziale:
I libri sono cosa rara. Solo le persone rare li comprano (Murray)
locandina del film
A quelle più esplosive come nella conversazione che Fioravante e Murray hanno, quando quest'ultimo prova a convincerlo ad accettare il suo sex appeal:
Anche Mick Jagger quando apre bocca per cantare è disgustoso ma è sexy (hot nella versione originale!)
O quella di Murray alla moglie quando commenta il divano dalla fantasia psichedelica che le ha comprato:
Mi piace perchè quando lo guardo ho la sensazione di essermi fatto un acido.
Turturro non nasconde il suo amore per l'Italia e la sua lingua. In ben due occasioni dice delle frasi in italiano:
"La professione più vecchia del mondo" e "Il boccone del re", omaggi che probabilmente perderanno il loro scopo nel doppiaggio in italiano.
E a proposito di bocconi prima della proiezione del film è stato proiettato un videomessaggio di Turturro che si rammarica di non poter essere a Bari per il film festival in programma ad Aprile, all'interno del quale sarà proiettato, in anteprima, il suo film e si rammarica di non poter mangiare le orecchiette con le cime di rapa.
Scena in cui Murray (Allen) racconta del suo manage a trois durante un black out
Insomma 90 minuti di risate e leggerezza, un film misurato nelle emozioni, timido nei sentimenti e nel sesso. Sfacciato nello humor e nell'ironia.
Uscirà il 17 Aprile e sarà distribuito in 400 copie.
Da sottolineare la presenza di due italiani : Marco Pontecorvo direttore della fotografia e Simona Paggi per il montaggio.

Conferenza Stampa

arrivo di Turturro in Conferenza Stampa
Vedere John Turturro sul grande schermo e trovarselo davanti in carne e ossa è un'esperienza entusiasmante perchè ci si rende conto che è proprio come credevi fosse: una persona colta, simpatica ed elegante.
Ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte senza lesinare sul tempo e sulle parole.
 
C'è chi ha chiesto:  Che ruolo che ha avuto Woody Allen nella sceneggiatura?
"A volte mi ha dato giudizi terribili tipo "non mi piace niente qui!" ed è intervenuto rendendo la mia scrittura più elegante e sofisticata".

28 marzo 2014

Florenzi e La Scimmia...mitico!







Florenzi imperdibile in questi corti by The Pills...n.1 anche fuori dal campo.


26 marzo 2014

Stadio dell'As Roma, il sogno è quasi realtà


Sono anni che ne parlano, oggi in Campidoglio è stato finalmente presentato il progetto ufficile:
l'As Roma avrà il suo stadio.
Una capienza di 52.500 posti espandibile fino a 60 mila, senza la pista di atletica e una pendenza delle tribune e delle curve superiore a quella attuale.
In poche parole una vera e propria Arena che:
"Metterà paura agli avversari" come ha dichiarato il Presidente James Pallotta.


Dan Meis, l'architetto americano che lo ha designato ha garantito che:
"Il modello di riferimento è stato il Colosseo"  ed evidente anche se di Colosseo c'è n'è uno il nome del nuovo impianto, affidato a Parsitalia, non sarà quello dell'anfiteatro Flavio.
"Una scelta legata agli sponsor" aveva commentato ieri sera in diretta su Skysport il direttore generale dell'As Roma Mauro Baldissoni.
Nome a parte, lo stadio costerà circa 300 milioni di euro, tutti soldi di privati, e sarà situato a Tor di Valle nei terreni dell'imprenditore Luca Parnasi.

25 marzo 2014

"Perchè,Perchè la domenica mi lasci sempre sola": lezioni di calcio per le donne che odiano il pallone



E' nata una nuova rubrica dedicata alle donne che odiano il pallone!!! 
Siete pronte a sfidare mariti e fidanzati?
Lezione n.1 date uno sguardo qui:

Intervista con Pasquale Torrente: pizza fritta





Buon pranzo a tutti. 
Un consiglio per una ricetta veloce, veloce e buona, buona. 
L'intervista con uno Chef che ha fatto del fritto la sua arma vincente. 
La ricetta della Pizza Fritta per chi ha poco tempo, per chi ama la pizza e per chi è un appassionato di cucina napoletana. 



24 marzo 2014

Candy Crush un successo italiano


Di solito a Candy Crush ci gioco la sera.
Di solito passo una buona mezz'oretta alle prese con qualche quadro difficilissimo da superare, fatto di caramelle e cioccolatini. Bombe colorate e gelatine.
Candy Crush è divertente.
Ci porta indietro nel tempo e ci ricorda i giochi semplici che noi ragazzini degli anni '80 avevamo gettato nel cassetto dei ricordi.
Sarà per questo che ci gioco con piacere. Almeno fino ad oggi ho pensato che Candy Crush fosse un gioco per non farmi pensare, come lo sono tutti i giochi del resto, poi questa sera ho letto un articolo e ne ho avuto la conferma.
Eccolo qui per voi, voi che giocate come me.
Voi bambini, voi che avete bisogno di staccare la spina.
E' tutto studiato, come se non lo sapessimo. Ed è studiato bene, dunque complimenti a chi dal cilindro ha tirato fuori bon bon e dolcetti. Soprattutto se si tratta di una donna Nicole Lazzaro e di un'azienda con base a Londra e fondata dall'italiano Riccardo Zacconi.
A volte i sogni vanno oltre le nostre immaginazioni.
Viva le Donne e viva l'Italia.

22 marzo 2014

Frida Kahlo in mostra a Roma


Oggi non mi sento Marie Antoinette ma Frida Kahlo
A differenza della prima infatti, la seconda è stata una donna che ha lottato con sofferenza fisica ed emotiva. Animata da una forte passione che ha rovesciato nell'amore, nella politica e nell'arte.
Frida è stata una grande donna del secolo scorso, se non la più grande. 
Una pittrice che ha espresso un surrealismo oltre i suoi tempi, oltre le sue origini senza dimenticare le tradizioni e il folklore legati alle sue radici messicane. 
Non sarò qui a raccontarvi la sua vita perchè ci sono libri e un bel film che sapranno farlo certamente meglio di me. Vi voglio però esprimere il mio giudizio sulla mostra più aspettata del 2014 e alla quale ho avuto la fortuna di partecipare in ateprima martedì scorso. 
La Mostra che la celebra a Roma 20 Marzo fino al 31 Agosto presso le Scuderie del Quirinale,
(http://www.scuderiequirinale.it/categorie/mostra-frida-kahlo) racconta la sua vita prevalentemente attraverso gli autoritratti e le foto. 
Un evento dato che si tratta della prima retrospettiva in Italia dell'artista messicana. 
Un progetto a cura di Helga Prignitz - Poda, realizzato con oltre 160 opere in esposizione. 
Frida e il suo mondo fatto dall'adolescenza fino alla sua morte di grandi temi: l'aborto, l'amore, la passione politica, il Messico. 
In mostra, come dicevo, oltre 50 autoritratti tra i quali cito Autoritratto con collana di spine del 1940, mai esposto prima in Italia, e Autoritratto con vestito di velluto del 1926, dipinto a soli 19 anni. 
Per me il meglio dell'arte di Frida Kahlo non si esprime tuttavia in questo genere pittorico. 
La pittura di Frida, a mio avviso, diventa potente quando incontra il Surrealismo del quale la pittrice dice: 

"Il surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone in un armadio dove si è certi di trovare delle camicie". 

Questa è esattamente la visione del suo mondo che di lei mi suggestiona e trasporta, peculiarità definita dai critici anche come Realismo Magico. 
I quadri che più di tutti mi hanno emozionato sono stati due: 

Autoritratto al confine tra Messico e Usa, del 1932 e Il mio vestito è appeso là o New York,1933. 

Autoritratto al confine tra Messico e Usa, 1932


 
Il mio vestito è appeso là o NewYork, 1933
Questi sono per me due capolavori dove Frida esprime la sua cura per la tradizione in un contesto più cosmopolita e moderno. 
Forse perchè sono una sognatrice ed è nelle sorprese della vita, nelle scoperte, che trovo il senso di questo progetto. 
Nella lettura della realtà con un occhio fiabesco, anche macabro, trovo l' originalità più sincera e comunicativa.
Amo Frida per quello che rappresenta, per la donna che è stata e l'Icona che sarà per sempre. 
Una femminista, intelligente, sensibile e forte, sempre forte. 
Altro oggetto cult, che fino a poco tempo fa si considerava perso, uno dei suoi busti di gesso da lei dipinti. 
Vedere quel busto invita il visitatore a conoscere più da vicino il grado di sofferenza che Frida ha provato e soprattutto il carattere di questa donna nell'affrontare una vita non sempre fortunata. 
Oltre alle sue opere quelle di altri artisti a lei vicini come il marito Diego Rivera e Josè David Alfaro Siqueiros, Maria Izquierdo, Abraham Angel ed altri.
Insomma una Mostra quella su Frida Kahlo che vale la pena di vedere per conoscere un'interprete che è diventata il simbolo di molte generazioni. 
Solo una domanda non ha ottenuto risposta: perchè quelle sopracciglia incolte? perchè?
Il culto per l'estetica, imperante in questo millennio, raccoglie con difficoltà quella che oggi è la lezione più importante tramandateci dall'artista Messicana: per mostrare bellezza e intelligenza non bastano due pinzette...parola di Tacco12cm...anzi, di Frida Kahlo. 

21 marzo 2014

20 marzo 2014

John Grisham e il mestiere di scrivere


Metti un sabato sera all'Auditorium di Roma.
Metti che in corso c'è il Festival Come Libri e che alle 21 è prevista nella Sala Sinopoli un incontro con un genio della letteratura contemporanea : John Grisham.
Era da anni che aspettavo questo incontro.
Partita da casa con la videocamera e i miei appunti in un inglese semplice e chiaro per poter, nell'eventualità, essere all'altezza di scambiare qualche battuta con il famoso narratore, mi avvio verso il quartiere Flaminio.
Al bancone per gli accrediti stampa ritiro i miei pass: uno per me e uno per il "mio"operatore.
Le addette al desk mi comunicano che "Lui" non rilascerà interviste.
Il mio volto esprime un certo disappunto. Come?
Non serviranno a nulla la telecamera e tutte quelle frasi appuntate?
Acconsento mio malgrado e con la fermezza, che solo una reporter d'assalto possiede, mi dico:
"io ce la farò".
Insieme a Mirko mi dirigo verso la platea, fila 7.
L'aula è ancora vuota e le poltrone rosse sul parquet chiaro, sono accoglienti al punto di sentirsi come nel salotto di casa propria.
palco

Il palco è illuminato sulle due poltrone rosse Frau posizionate proprio nel centro.
Dientro si loro, una pubblicità ricorda agli spettatori il titolo della manifestazione.
Un piccola sedia è collocata accanto alla poltrona rossa alla mia destra.
Un tavolino di legno basso divide le due poltrone e si fa carico di due bottigliette d'acqua e due bicchieri.
Sono le 21.10 la sala si è riempita ma non è colma.
In galleria vedo arrivare Michela e Valerio. Li saluto.
Mirko posiziona lo zoom per scattare qualche foto.
Il primo a fare il suo ingresso e Giancarlo De Cataldo.
L'autore di Romanzo Criminale prende posto sulla poltrona alla mia sinistra.
Poi entra "Lui": John Grisham seguito da una donna che gli farà da traduttrice.
Grisham con la Traduttrice

De Cataldo lo introduce e poi aspetta che la donna riporti le sue parole in inglese allo scrittore che così esordisce:
"Allora, per prima cosa Buona Sera" e dopo aver raccolto gli applausi della sala prosegue "Sono molto contento di essere a Roma".
Delizioso.
Quando si dice un uomo intelligente non solo nell'abilità della scrittura ma anche in quella dell'affabulazione.
Il primo libro di Grisham risale al 1988 e si chiama A Time To Kill (Il Momento di Uccidere), un libro rifiutato ben 30 volte e che una volta edito è stato stampato solo in 5000 copie.
Chi avrebbe mai scommesso su uno sconosciuto e, soprattutto, chi mai avrebbe pensato che il secondo romanzo sarebbe stato The Firm (Il Socio) ossia il settimo romanzo più venduto del 1991?
Il giudice di Masterpiece parla dell'ultimo libro dell'autore americano tradotto in Italia con il titolo: L'Ombra de Sicomoro una sorta di sequel del primo romanzo e poi con lui affronta temi importanti come il razzismo e la pena di morte.
Sul primo argomento Grisham dice:
 "Il problema del razzismo negli Stati Uniti è a molti livelli, si riscontra per esempio nelle vicende legali" poi cita Martin Luther King che diceva a suo tempo una grande verità ossia che il razzismo in America si vede nelle Chiese la domenica mattina, beh è ancora così".
Obama e la sua elezione è stato un bene e un male per gli Stati Uniti per quel che concerne il tema della razza.
Lo scrittore infatti ritiente che:
"Da una parte il Presidente ha fatto pensare agli Americani Neri di poter credere nel cambiamento, da un'altra di poterci credere in tempi molto veloci...ed è questo l'errore. Per i cambiamenti ci vogliono molti anni".
Sulla pena di morte invece spiega come per il suo libro, "Come si chiama?" chiede in italiano alla sua traduttrice che gli risponde: "L'Appello" mentre in sottofondo la sala sorride compiaciuta, ricorda di aver passato molto tempo in un carcere, nel braccio della morte.
Ha conosciuto tutte le persone che vivevano e lavoravano in quel settore del carcere. Dal secondino all'imputato, dal responsabile a miscelare le sostanze mortali a l'uomo che puliva i pavimenti.
In quel posto, per alcuni mesi, la sua esperienza lo ha portato a modificare la sua posizione iniziale sulla pena di morte e la domanda che si è posto alla fine è stata:  
Se uccidere è sbagliato, può lo Stato uccidere?
Fortuna che la sensibilità di De Cataldo ha deciso di alleggerire il tema, comunque trattato con toni gravi ma non troppo, passando così ad analizzare più da vicino il vero e proprio mestiere dello scrittore.
Alla domanda:
"Sei l'inventore del genere Legal Thriller?"
Grisham accenna a una smorfia divertita:
"Non ho inventato nulla. Il libro che ha dato il via a questo genere si chiama Presunto Innocente, io sono arrivato dopo".
Molti dei libri di Grisham sono diventati dei film, inevitabile dunque chiedergli:
"Qual è il rapporto dei film tratti dai tuoi romanzi?"
Questa che segue è forse la risposta che più di tutte mi è piaciuta:
"Sono stato fortunato con Hollywood con un'unica eccezione (nda che non ci ha detto!!!), comunque il mio amico Stephen King mi disse di tenere a mente tre cose:
1. Fatti dare tutti i soldi subito; 2. Saluta il tuo libro; 3. Il film sarà diverso dal tuo libro. Se questo non ti piace non prendere i soldi.
Io ho preso i soldi".
Il resto dell' incontro si è articolato su altri temi di attualità e politica come i Tea Party in America e la macchina politica negli Stati Uniti fino ad arrivare ad affrontare un'altra avventura letteraria che lo scrittore ha intrapreso negli ultimi anni: quella romanziere per ragazzi.
Un'ora di parole e storia è volata così, come le pagine dei suoi libri, come d'incanto.
Un solo rimpianto, non aver potuto fare qualche domanda.
Mi sarei concentrata di più sul tema della serata ossia sul Come Lui Scrive un Libro.
Gli avrei chiesto se ha dei ghostwriters, come pensa alle sue storie, quanto tempo impiega ad immaginare la trama...e tante altre cose ancora.
Sazia a metà ma euforica di aver avuto l'onore di poter sentir parlare uno scrittore dei nostri tempi, uno di quelli che vive con i suoi libri, mi sono diretta all'uscita.
La signorina del guardaroba aveva avvisato me e Mirko di ritirare i caschi del motorino, che le avevamo lasciato in custodia, il prima possibile.
Così abbiamo fatto e, nel tornare indietro, non avrei mai potuto immaginare di trovarmi alle spalle Mr Grisham. Mirko dice:
autografo di John Grisham
"E' lì! E' lì!"
Chi??? Non capisco più nulla.
Cerco disperatamente la mia unica penna in una borsa come al solito troppo grande.
Come una reliquia romana viene allo scoperto e mi butto letteralmente davanti agli uomini della sicurezza che lo stavano scortando verso l'uscita, munita di un foglio di carta:
"Please, Mr. Grisham, please!"
Lui sorride, scarabocchia camminando una firma incomprensibile mentre gli ripeto:
"Thank you for your books, Thank you!"
Sparisce oltre la porta dell'Auditorium. Inglobato dalla Cavea esterna. Inglobato nella notte romana che mi ha regalato un sogno e l'ennesimo insegnamento per bocca di un grande della Letturatura contemporanea:
"Io dico, se scrivi bene, insisti! Qualcuno là fuori ti aspetta".
Thank you Mr. Grisham.
 




15 marzo 2014

11 marzo 2014

Infortunio Kevin Strootman. Avanti tutta....Nonostante Tutti....

Kevin Strootman - Napoli-Roma 1-0

Non so se vi sono mancata ma il mio stato d'animo da tifosa era in lutto (per due giornate di squalifica per la CurvaSud) e lo sarebbe anche oggi (seconda sconfitta in Campionato ed infortunio per Strootman), se non fosse che un tifoso non riesce a starsene zitto, soprattutto se il un tifoso in questione è donna.
Quindi...parliamone!
Domenica sera a fine partita ero sfinita. Contro il Napoli, la mia Roma, ha giocato una partita perfetta. Nonostante le assenze giustificate (Totti) e non giustificate (De Rossi che si è fatto buttare fuori con una prova televisiva che dimostrava, per l'ennesima volta, che Daniele si deve dare una calmata).
Va beh, Kevin Strootman nonostante l'infortunio durante una partita con la sua Nazionale decide di schiaffarsi due cerotti sul ginocchio destro e scendere in campo. 
Eroico. 
La Roma domina. Il Napoli, quello costruito per vincere tutto o quasi, non esiste ad eccezione del suo portiere che para anche l'imparabile e di qualche sprazzo nel secondo tempo che si rivelerà sufficiente a vincere una partita. 
Se il giorno prima ero dell'idea che la Roma a Napoli se la sarebbe passata brutta, proprio per via delle assenze, domenica sera mi sono ricreduta subito. 
In campo è scesa una Roma meravigliosa, così affondo nervosismo e smania nel sacchetto di patatine rustiche (salatissimeee) e attaccata al collo di una birretta Peroni bella gelata. 
Mirko è muto come sempre davanti alla tv. Seppelito nel suo angolo di divano, lo lascio mimetizzarsi con la tappezzeria. 
La Roma ci prova, una...due..tre volte: niente. 
Intorno al 40' l'aria si fa pesante, nel senso che un vero romanista fiuta gli eventi 45 minuti prima...Infatti lo sa che se Gervinho e Bastos si mangiano due gol e  viene annullato un gol a Benatia per fuori gioco, qualcosa di terribile sta per accadere...lo sa!
"So' tre domeniche che esulto per niente...tre gol giusti da annullare ma che cavolo 'sti arbitri sbagliano quando gli pare!"
Così finisce il primo tempo su uno sterile e bugiardo 0-0 che nasconde una fregatura. 
Il romanista lo sa ma continua a sperare che la Roma segnerà perchè:
"E' più forte! Sta dominando!"
Qualcuno reclama Destro, qualcun altro Ljajic... non so a chi votarmi ...lo farei volentieri ad un certo Ibra ma quello non appartiene alla nostra rosa e allora preferisco urlare contro La Pantera Nera, schierata per necessità come prima punta, ruolo che non ha mai rivestito ma così è e ci prova come può. 
Scorrono altri minuti...Maicon già ammonito momenti rischia la doppia ammonizione, Strootman l'eroico ci aveva già abbandonati al primo tempo quando un brutto intervento lo fa cadere male e lui urla in un modo che è evidente che non qualcosa non va.
Prova a rialzarsi ma non ce la fa viene sostituito da Florenzi. 
"S'è fatto male all'altra gamba, quella sinistra" dico addolorata...contorcendo la mia faccia in un'espressione di dolore simile a quando ti spremi un limone in bocca. 
I telecronisti tacciono. Mirko non è convinto. 
"Si sarà fatto male alla destra, non doveva giocare era già infortunato". 
Insisto: 
"E' la sinistra..." 
Solo il giorno dopo la mazzata definitiva : lesione del legamento crociato anteriore sinistro, sarà fuori dai 6 ai 9 mesi. 
Per lui addio al Campionato e al Mondiale. 
La Roma continua a macinare il campo. Poi al minuto 81' Callejon segna. Segna lui e crolla il SanPaolo con tutta Napoli, il Vesuvio, il Golfo e le isole di Capri e Ischia. 
Crolla tutto, pure il Colosseo e io sul divano con un senso di frustrazione e sconfitta tipica di chi sentiva che sarebbe finita così ma a cui, addirittura il pareggio sarebbe andato stretto vedendo una classifica che lancia la Juve sempre più sola al primo posto. 
Me la prendo con tutti. Il gruppo dei Celata su facebook si scatena. 
Qualcuno dice che non ce la fa più e io lo so che vuole dire...perchè a fine partita ho urlato: 
"Basta! mi rifiuto di stare così per la Roma, non posso sentirmi male". 
La frase esce dalla mia bocca e la mia testa si stupisce nel sentirmi lamentare come come fa il Guru da quando sono nata. Le sue parole si sono prese possesso di me. 
Ho bisogno di un esorcista sono diventata come il Guru, liberatemi. 
Lo chiamo, immaginando il suo disappunto. 
"Che ti lamenti??? 'sta Roma ha giocato alla grande, sono tranquillo, è forte! Il Portiere loro ha parato tutto! Famme attaccà che so' incazzato nero". 
Attacco, tanto con lui non ci si può ragionare, lui la Roma la difende sempre, la ama è più forte di lui non le vede difetti, non la giudica. 
Mirko invece inveisce contro un centravanti che manca, contro una squadra cui manca sempre un soldo pe' fa 'na lira e contro i tifosi come mio padre che si accontentano di vedere il bel gioco e di non vincere mai niente. 
Me la prendo pure io a dire il vero. Me la prendo perchè mancherebbe così poco. Un giocatore buono lì davanti che la butta dentro. Solo uno. 
Vedo la Roma come una Ferrari guidata in prima, un attico senza ascensore e un granita di caffè senza panna. 
Le manca così poco per essere perfetta...così poco. 
"Si ma 'sto poco je manca da anni..." l'amarezza è tanta. 
Domenica sera qualche sogno è sfumato insieme a quel gol maledetto che ha regalato zero punti alla Roma in classifica per la seconda volta dall'inizio dell'anno. 
Che squadra ragazzi, può tanta bellezza essere tanto dolorosa?
Si che può...la bellezza spesso fa soffrire chi se ne innamora e noi pendiamo dalle sue labbra come innamorati adolescenti, come dementi. 
La bellezza però ti appaga anche solo nell'ammirarla e così noi innamorati staremo a contemplare per ancora 11 partite.
Lotteremo insieme, come sempre, magari perdendo ma mettendocela tutta perchè noi siamo La Roma e la Roma non sarà mai sola mai...parola di Tacco12. 

PostScriptumRitorni: Finalmente lunedì 17 saremo di nuovo in Curva Sud. Per onorare Kevin portiamo tutti una lavatrice allo stadio! :-) disegnata...ovviamente!

08 marzo 2014

Siete pronti per La Mossa del Pinguino?


Se non l'avete visto ancora correte al cinema!!! La Mossa del Pinguino è un film che fa sognare, ridere e piangere. 
E' una storia bella e fresca raccontata con la passione e il sentimento che contraddistingue Claudio Amendola, per la prima volta dietro la cinepresa. 
Di seguito vi lascio il link del mio pezzo per PinkRoma con le video interviste!






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