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20 marzo 2019

Mlano Mon Amour, due giorni nella città più cool d'Italia (prima parte)

Tacco12cm suggest: Starbucks Reserve Roastery Milano banco dolci caffetteria


Iniziamo dicendo che "chi non ama Milano" è in malafede. 
Una città a misura d'uomo, con le comodità e i lussi di ogni sorta: dal business, al fashion, dalla tv alla letteratura Milano forse non è la città che ti offre i migliori eventi ma è senza dubbio quella che meglio li sa comunicare. 
Sono stata poco più di 24 ore a Milano e mi sono goduta una città in cui i sogni hai la sensazione che possano diventare reali. 
Arrivata con il treno Italo alle ore 16.30 in stazione centrale la prima tappa che mi sono imposta è stata quella di visitare lo Starbucks Reserve Roastery di piazza Cordusio. 
Location favolosa. All'interno di quello che era il vecchio Palazza delle Poste, a pochissimi passi dal Duomo (che se ne stava favoloso nel suo candore a osservare la piazza), sono entrata nel regno del caffè americano. 
Tacco12cm suggest: Starbucks Reserve Roastery Milano, interno

Questa sede, la prima italiana (e guarda caso proprio a Milano e non a Roma), è un mix tra albergo di lusso, la fabbrica di cioccolato e un dejavu newyorkese. 
All'ingresso commessi che ti aprono le porte come a farti entrare in un parco giochi. All'interno non sai dove guardare prima. A sinistra scorgi il bancone del salato con pizza e aperitivi e cocktail; a destra i bancone centrale per le colazioni dei sogni con ogni sorta di caffè, cappuccino, frappè, tisane, tè e infusi oltre a un banco dolci da farti sbattere a terra dalla disperazione... tu che sei a dieta da 33 giorni e non puoi sgarrare in alcun modo. Mi limito a fotografare tenendo ben a mente cosa segnare nelle mie note "to eat" quando questo regime alimentare ingiusto e maledetto mi consentirà di fare uno sgarro di tanto in tanto. 

Tacco12cm suggest: una parte di infusi e tisane allo Starbucks
Reserve Roastery di Milano

Al centro souvenir e gadget, come si conviene alle grandi catene, e tre macchine dalla stazza imponente che lavorano per la produzione del caffé con tanto di tecnici al lavoro. 
Tutt'intorno la meraviglia. Pareti con centinaia di bustine di tisane, con pannelli traforati e dediche a Milano e statue ad hoc per l'occasione come la sirena bianca all'uscita con la dicitura in basso a recitare la seguente frase : 

"La Nostra Sirena è una promessa che ci esorta a trovare ciò che stiamo cercando persino ciò che non abbiamo ancora immaginato". 
Mi metto in fila e scelgo per prendere il tradizionale caffè americano. Il costo è onesto e lo scontrino recita che me lo ha servito l'arcangelo Gabriele... fate voi! 


Tacco12cm suggest: parete dello Starbucks Reserve Roastery di Milano

Un inizio più paradisiaco di questo... Milano sa come conquistarti, nulla da eccepire sulle sue doti persuasive. Mi siedo e sorseggio il mio caffè nero bollente mentre giro la testa un po' ovunque e scatto qualche foto per immortalare la mia prima tappa. 
Esco ancora con il desiderio represso di dare un morso alla limon cake o a qualsiasi altro dolce presente in quella meravigliosa vetrina frigo che ti accompagna alle casse e raramente ti lascia scampo. 
Tacco12cm suggest: collage di foto di caffè americano Starbucks Reserve Roastery Milano.
Prendo la metro che mi porta verso il mio B&B, zona Loreto. Un po' fuori mano per il big evento stampa cui sono diretta in serata ma decisamente facile da raggiungere in metro. 
Tacco12cm: Vietnamonamour, la vista dal mio
terrazzino. 
Scendo a Loreto, altra cosa che voglio sottolineare è la puntualità e la rapidità con cui a Milano ci si muove in metropolitana. Sembra un'osservazione stupida ma vi garantisco che per una romana costretta a muoversi esclusivamente in vespa se vuole arrivare dappertutto per tempo, questo della metro che arriva ovunque e in tempo è un lusso che non ha pari. Un lusso perché a Milano la metro comunque non è proprio economica e se esci per una fermata e rientri subito dopo il biglietto va rifatto. Quindi bisogna farsi bene i conti se non si vuole spendere in una giornata cifre che giustificherebbe l'uso di un taxi. 
Scendo a Piazzale Loreto, che non è certo la fermata del Duomo, che non è certo la fermata del Colosseo o di Piazza di Spagna (perché è pure bello tutto ma diamo a Cesare quello che è di Cesare, della serie "ognuno ha il suo") e mi dirigo, navigatore alla mano verso Vietnamonamour. 
Tacco12cm a Milano vi racconta la Milano segreta... 

La passeggiata accompagnata da un pomeriggio limpido e soleggiato, altra cosa che voglio smentire su Milano dove più volte ho visto splendere il sole, mi mostra uno scorcio urbanistico della città da lasciare a bocca aperta. Mi sento catapultata in una piccola Soho, in una parte di Londra. Parchi e palazzi vittoriani, portoni alla Harry Potter e attici con giardini pensili da desiderare di essere Trilly per farci un piccolo volo così, tanto per darci un'occhiata. 
Vietnamonamour è in via Alessandro Pestalozza 7. 
Improvvisamente sei in Asia. In un mondo dalle suggestioni colorate e dai profumi speziati. Dalle pareti tappezzate di stoffe e foto in bianco e nero. 
Al piano terra il ristorante confina con la porta che conduce al B&B e alle stanze nei piani superiori. 
La mia stanza si chiama Rise, com'è scritto sulla porta che è personalizzata come tutte le altre. Ogni stanza ha il suo stile e tutto è opera della proprietaria del posto che ha selezionato tappezzeria, carta da parati e mobili per rendere questo posto accogliente e unico. 
Tacco 12 cm : Vietnamonamour, la porta Rise
La mia singola ha un letto a una piazza e mezza molto comoda, mi allungo cinque minuti e il soffitto mi appare come un trionfo di farfalle e natura. Una meraviglia. 
Quando mi alzo sposto la tenda di tessuti pesanti con fantasie che vanno dal verde smeraldo al blu elettrico in combinazioni damascate con lucentezze tipiche di seta cruda o raso e intarsi dorati. 
Davanti ai miei occhi un enorme albero di magnolia rosa mi dà il suo benvenuto. Apro la finestra e sul piccolo ballatoio un manichino con un vestito mi appare alla mia destra. Sono in un angolo segreto di Milano tra giardini nascosti e ballatoi fashion. 
Tacco12cm: Vietnamonamour, il B&b che raccomando

Tacco12cm: Vietnamonamour particolare del soffitto della mia stanza. 

Respiro a pieni polmoni e mi dico che era proprio il posto che speravo di trovare. Adesso devo solo prepararmi per festeggiare un'amica speciale. 
Appuntamento alle 19.30 all'Arco della Pace in Piazza Sempione. La festeggiata si chiama Barbie.. la conoscete? 
( Continua.... )

Tacco12cm: vi racconto l'esclusivo Party di Barbie a Milano per i suoi 60 anni!

10 marzo 2019

I miei articoli su La Repubblica Sapori


JRE Italia e il Calcio, alta cucina e sport s'incontrano
Chi mi segue sui social già la sa ma è un vero piacere comunicarvi la mia nuova collaborazione con La Repubblica.it
La mia passione per libri, cucina, fashion e calcio è già presente nei tre pezzi che sono usciti, ciascuno dedicato a uno di questi settori con un riferimento diretto al cibo. 

Food&Libri 
 
Quanto si racconta di cibo dentro una storia, in un libro?  E soprattutto quanto un cibo è radicato nella memoria di uno scrittore? Questo è il cibo della memoria, quel cibo che assaggiandolo con il gusto o profumandolo con l'olfatto vi fa tornare indietro nel tempo a quando bambini aspettevate con ansia di assaggiare quel piatto prelibato e che oggi, vi ricorda un momento particolare, una persona particolare. Me lo hanno raccontato cinque scrittori: Chiara Gamberale, in libreria con il suo nuovo romanzo L'Isola dell'Abbandono, editore Feltrinelli; Massimo Carlotto, l'autore de L'Alligatore e di tanti altri romanzi; Valeria Montaldo, autrice de Il Pane del Diavolo; Rosella Postorino, premio Campiello 2018 con le Assaggiatrici e infine Marco Bonini, più noto al grande pubblico per le sue doti di sceneggiatore e attore ma al suo debutto letterario con un libro davvero bello Se ami qualcuno dillo in cui racconta di una carbonara deliziosa. 


Valeria Montaldi scrittrice nella sua cucina

Food&Fashion

Il 9 Marzo la mitica Barbie ha compiuto 60 anni! Siete pronti a venire con me alla sua festa di compleanno? Per questo evento ho già scritto due pezzi: uno su La Repubblica.it incentrato sul rapporto della iconica bambola con il Food con un'importante notizia. Per i suoi 60 anni Barbie ha scelto una Chef stellata da inserire nel suo parterre di modelli per le bambine. Si tratta della brava e bella Rosanna Marziale, chef de Le Colonne di Caserta. 
L'altro pezzo ha a che fare con la Cioccolata (e che cioccolata!) Dal 1913 Zaini Milano realizza i sogni dei più golosi. Questa volta ha dedicato una limited edition di barrette di cioccolata per il compleanno di Barbie, ritraendo i modelli più importanti dei suoi primi 60 anni. Quattro Barbie per Quattro gusti, tutti da assaggiare a partire dal 15 Marzo direttamente da Zaini a Milano. 

Il link al pezzo: Nasce la Barbie Chef e ha il volto della cuoca stellata Rosanna Marziale e per gli amanti della cioccolata correte a leggere qui: Barbie al Cioccolato by Zaini
La nuova Barbie Chef ispirata a Rosanna Marziale, le Colonne Caserta

Food&Calcio 
 
E qui entriamo nel campo a me più caro, fosse solo per il fatto che è dal calcio che Tacco12cm ha avuto inizio. 
JRE Italia, l'associazione europea che raduna i giovani cuochi stellati tramite Infront, agenzia di comunicazione per AFC Fiorentina ha, dallo scorso anno, ideato un'interessante progetto che avvicina la cucina stellata allo sport più popolare d'Italia. In sostanza ogni partita in casa nell'area hospitality la società viola ospita uno chef stellato Jre perchè prepari un piatto tipico della squadra sfidante con lo scopo di far conoscere la cultura dell'avversario anche attraverso un piatto della tradizione. Scopo nobile che crea una sorta di terzo tempo proprio come nel rugby. Ne ho parlato con gli organizzatori e con Davide Del Duca, lo chef di Osteria Fernanda di Roma che proprio oggi 10 Marzo preparerà per i viola il pollo con i peperoni


Non mi resta che augurarvi buona domenica, buona lettura e chiedervi di seguirmi su LaRepubblica.it e di condividere i miei articoli, solo se vi piacciono naturalmente. 


Barbie by Zaini: Fashion&Food si può fare! Auguri Barbie per i tuoi 60 anni!

28 febbraio 2019

Il Cibo della Memoria per gli Scrittori

La Fugassa il piatto tipico di Valeria Montaldi (foto Repubblica.it) 


Il cibo della memoria è quello che ha la potenza di riportarti in un solo momento indietro nel tempo, nella cucina della nonna con la forchetta in mano in attesa di quel piatto tanto buono, talmente buono, che nella tua vita non lo hai mai più mangiato così !
Ha il potere di farti tornare il sorriso, di solleticare le pupille gustative che mantengono anche loro memoria di pomeriggi goduriosi a rubare frittelle per mangiare di nascosto nel bagno.
Insomma il cibo della memoria ci restituisce momenti belli e buoni, ci restituisce il tempo passato, persone passate, ci mette in pace con il mondo.
E allora chi meglio di uno scrittore può raccontarci il suo cibo della memoria? Chi meglio di un narratore può trascinarci in un attimo d'intimità che vuole condividere con il lettore?
Ho scritto un pezzo grazie a questi due ingredienti: cibo e scrittori.
Così su La Repubblica.it è uscito il mio pezzo che racconta cinque scrittori e i loro piatti della memoria: Chiara Gamberale, autrice de L'Isola dell'Abbandono; Massimo Carlotto, scrittore della saga L'Alligatore; Valeria Montaldi che ha dedicato un libro al cibo "Il Pane del Diavolo" e anche la vincitrice del Premio Campiello 2019 Rosella Postorino con "Le Assaggiatrici"e per concludere qualche pagina dalla prima fatica letteraria di Marco Bonini "Se Ami Qualcuno Dillo" che racconta una memorabile carbonara.
Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate!
Il link è qui: Il Cibo Della Memoria per gli Scrittori. 

25 febbraio 2019

Carbonara&Champagne, un evento dice che si può fare!




La Carbona e lo Champagne, da Armando al Pantheon va in scena il "paradosso" così come lo ha definito lo chef Claudio Gargioli. 
La bevanda dei ricchi per eccellenza può sposarsi con uno dei piatti più popolari di sempre? Scopritelo leggendo il mio pezzo su foodconfidential! buona lettura...e buon appetito! 

https://www.foodconfidential.it/restaurant/carbonara-champagne-da-armando-al-pantheon/

23 febbraio 2019

Maldive con gusto (parte II) Intrevista con lo chef Emanuele Frigerio

Emanuele Frigerio - Furaveri Resort&Spa 





Un nuovo appuntamento con il Food nelle Isole Maldive. Questa volta il personaggio al centro dell'intervista c'è il giovane chef Emanuele Frigerio
Vi racconto tutto nel mio pezzo su foodconfidential, non perdetelo e cliccate qui: 

https://www.foodconfidential.it/restaurant/chef/maldive-parte-ii-viaggio-nel-gusto-con-lo-chef-frigerio-2/?fbclid=IwAR0e8nh8Hq54xdf7-VUEw20wE-kRF1T5kROtTKZGbw65ZxGr2-qYQ0xy76U

Auguro a tutti voi una buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!





31 gennaio 2019

Maldive con gusto. Intervista con Mohamed Riyaz

Lo chef del Furaveri island resort Mohamed Riyaz 

Che le Maldive sia uno degli arcipelaghi tra i più belli del mondo non ci sono molto dubbi, ma è anche il più buono?
Quando ammiriamo le foto dei fortunati che possono permettersi un viaggio nelle acque trasparenti e vivono giornate intere distesi sulle spiagge bianche con le palme in ogni dove, avete mai fatto caso se oltre al latte di cocco i fortunati viaggiatori degustano qualcosa di più succulento? Sapete per esempio cos'è uno Chef Garden?
Nella mia vacanza in quel Paradiso perduto me lo sono domandato e, soprattutto, l'ho domandato domandato all' executive chef  del Furaveri Island Resort & Spa : Mohamed Riyaz . Leggete pure quello che mi ha detto qui:

https://www.foodconfidential.it/restaurant/maldive-parte-i-viaggio-nel-gusto-con-lo-chef-riyaz/

Maldive, la colazione al Furaveri Island Resort&Spa 

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