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28 settembre 2012

Mercoledì sera nemmeno la carta "Valerio" ha funzionato. 
Arrivata allo Stadio con l'illusione di mettere in tasca tre punti "facili" per ottenere la prima vittoria in casa, mi sono dovuta ricredere. Non per svalutare la Samp ma  ritenevo il fattore campo, la "pausa" gioco di domenica scorsa e la forza del nostro attacco, sufficienti per raggiungere l'atteso trionfo casalingo. Invece, ancora una volta mi sono dovuta ricredere. 
"Abbiamo pareggiato" qualcuno precisa. Per me è stata una delusione maggiore che contro il Bologna. 
In 11 contro 10 per un tempo intero, è stato imbarazzante. Destro irriconoscibile. L'unico che non ha deluso, come sempre,  è stato il nostro capitano. Lui che festeggia il compleanno a modo suo: con un gol che lo lancia sul podio dei grandi. Sandro continuava a dire : "tempo al tempo" mentre per me il tempo si dovrebbe fermare perché : "Se giochiamo così sabato sera ci asfaltano". 
Contro la Juventus : "E' una partita molto sentita, seconda solo al derby", ha detto ieri Francesco e questa volta dissento. Come il derby??? Per me è peggio del derby, molto peggio. 
Il Guru non è riuscito a dirmi nulla, affranto com'era dall'aver preso un punto senza lode né infamia. Almeno il fantacalcio poteva darmi una gioia, macché si sono messi tutti d'accordo per giocare nel peggiore dei modi. VonBergen espulso; Diamanti non ha giocato; Quagliarella e Jovetic sotto la media. 
"Ammazzo te e il Fantacalcio" continua a dire Mirko innervosito per l'ennesima brutta figura. E che pizza qua non si può più parlare...tutti suscettibili sono diventati. Domani torna Osvaldo e questo rende tutto più bello, non pensate? Vedo schiarite all'orizzonte, cieli azzurri e praterie. Mi è piaciuto Florenzi e in particolare l'intesa che il ragazzo ha con il Capitano: mi sembra parlino la stessa lingua e sarebbe ora che anche Steckelemburg imparasse a parlarla magari si eviterebbe qualche papera che ci è costata il pareggio. 
A metà partita Alessandro si sfoga su Whattsup : "Odio Lamela", è più buono di me che rispondo: "Odio tutti". Domani vorrei essere smentita. Vorrei avere voglia di abbracciarli tutti. Di chiedere loro scusa per quanto oggi li detesti. Vorrei il miracolo, l'impresa, la partita da ricordare. Luca mi ha scritto: sabato si vince. E io a Luca ci credo. Vinceremo, parola di Tacco12.

PostScriptumLazie: Come faremo senza di loro??? La Lazie sconfitta 3-0 (sul campo) è a un punticino da noi e ci ha reso un mercoledì da nero che poteva essere, una delle tante sfumature di grigio.

Uno gioca, uno segna

"La prossima volta non ti metti questa tuta e ci sediamo ai nostri posti", così una ragazzina si rivolge al fidanzato, mentre scende le scale del settore 16 della Curva Sud. Questa volta la delusione mangia gli umori di tutti. Perdere in undici contro dieci è imbarazzante. Parlo poco, la rabbia mi ammutolisce. Totti da solo non basta. Il mio Capitano, un ragazzo di 36 anni, che quando segna mi fa spezzare un unghia, è di un’altra categoria. Lo vado a ricordare a Sandro, quando al 34’ passiamo in vantaggio, perché lui è sempre contro Totti.
"Uno gioca, uno segna” gli faccio e applaudo verso il campo dove Francesco sta con il dito in bocca come un bambino. Felice come un bambino. Meraviglioso come solo un adulto con lo spirito di un bambino può avere.  Il Mio Capitano.
"Sandro è confermato: quando scommetti su un giocatore lo bruci" è il minimo che posso dirgli quando vedo Destro sciupare l'ennesima occasione davanti alla porta. Ferrara si sbraccia a bordo campo e la Curva lo invita a sedersi con il consueto coro che si riserva all'allenatore ospite (perché noi siamo educati). E' sera, Alma lascia il suo posto vuoto, la sera non ce la fa più a venire. Ci manca. Lo stadio sembra pronto a festeggiare la prima vittoria di una squadra dalla doppia faccia. Quando l'arbitro fischia la fine del primo tempo Marco si alza: "Il primo tempo vinciamo sempre". Sul volto di tutti appare un'espressione rassegnata, quella che sussurra uno speriamo bene.
Al rientro con l'espulsione di Maresca niente può impedire la nostra vittoria. Niente tranne una papera del nostro portiere. E' 1-1 e ricompaiono i fantasmi. La Roma sciupona corre ancora ma non segna. L'arbitro fischia la fine e Totti, ancora lui, gli corre incontro arrabbiato: "Un espulso e due sostituzioni sono solo due minuti di recupero???" 
Mirko, che i minuti di recupero li guarda sempre, aveva già commentato: "Due minuti??? Com'è possibile!" per poi aggiungere: "Erano pochi ma non sono un alibi per questo pareggio indegno". 
Sandro è sconsolato, aveva portato la vecchia radio per ascoltare le partite sperando che nella scaramanzia.
"La prossima settimana proviamo a non bere il caffè" propone Christian mentre Antonella rilancia: "E se fissiamo di nuovo l'appuntamento davanti alla Pasticceria, anche se la Pasticceria non c'è più?". Questa soluzione vince. E così sarà. L'ultimo anno con l'appuntamento davanti alla Pasticceria siamo arrivati a giocarci lo scudetto a Verona, deve funzionare.
Camminiamo ognuno con il peso dei suoi  pensieri. Il mio si chiama Juve e se prima mi sembrava fastidioso come una mosca adesso lo sento nauseabondo come il latte andato a male. Mancano tre giorni, abbastanza per risuscitare.

25 settembre 2012

Ci piace vincere facile e sul campo

opera del mitico artista Bobo Artefatti
Il Guru aveva un'applicazione magica sull'I-Phone, ve l'avevo detto. La partita non si è giocata per colpa sua, altro che Cellino. Eravamo appena entrati in chiesa e la sposa stava facendo il suo ingresso quando Mirko, il Guru, zio Bri cominciano a bisbigliare: "Partita Rimandata". 
Rimandata? E per cosa? Solo la congiunzione di tre menti romaniste e  malate poteva scatenare un'assurdità come quella che si è verificata a Cagliari. Pur di non perdere la partita sono stati capaci di creare onde negative che da Roma hanno disturbato la mente di Cellino tanto da fargli compiere l'insano gesto. Si perché, vittoria a tavolino a parte, non giocare una partita per colpa di stadi obsoleti e Presidenti poco diplomatici, mi sembra una soluzione degna di un Paese fatiscente...o deficiente...come preferite voi. Sarò in controtendenza, devo però confessarvi che avrei preferito guadagnarmi i 3 punti sul campo, dato che sono 17 anni che aspetto di prendermeli meritatamente sul campo. E' anche vero che a caval donato non si guarda in bocca e come dice il buon Bruno: 
"Che te sei ripreso i punti che un arbitraggio scandaloso contro il Catania, ti aveva tolto" però questa storia rimarrà come un macigno sulla nostra testa. 
Qualche laziale ha sbraitato: 
"Hanno creato un precedente, allora perché non hanno tolto i punti il giorno del famoso derby rimandato? Quella partita è stata rigiocata". 
Qualche juventino si è permesso di dire: "Poi siamo noi quelli che rubano" e per concludere ho sentito un'interista rispondere a un laziale: "Tifo a parte, ma che cavolo stai dicendo? La vittoria a tavolino è giusta". L'unico che ha detto: è giusta!
Insomma in uno zoo si sono viste meno rarità di quelle cui ho assistito ieri con i miei occhi. Nello scompiglio generale, ciò che più di ogni altra cosa mi ha rattristato è stata la mancanza di obiettività sull'argomento. Il tifo continua ad accecare dall'applicazione delle regole. Esiste un articolo del codice di giustizia sportiva che è stato applicato. Possibile che in Italia quando si applica la legge non va bene? Questo mi lascia basita. 
Va bene vincere gli scudetti barando ma non una partita a tavolino applicando la legge? Certo che è un Paese buffo il nostro. E comunque c'hanno dato 3 punti, mezza Italia rosica e io godo! Proprio come il secondo tempo di Roma-Bologna per tanti laziali. Solo per loro godo, perché gli voglio tanto bene e domenica hanno anche perso con un gol di Borriello.
Comunque meno male che domani giochiamo. Ho la sensazione di vuoto da partita non disputata. 
La domenica è passata così come una giornata di sole al lavoro: bella ma se non puoi andare al mare il sole che ci sta a fare. Che ci facciamo con la domenica senza la Roma? 
Domani sera ospite all'Olimpico sarà la Sampdoria. Sulla panchina avversaria ci sarà Ferrara, tanto per prepararci al match clou di sabato contro la Juventus. I blu cerchiati sono la formazione più sofferta dalle squadre di Zeman, ossia quella dalla quale incassano il maggior numero di gol. Fortuna che esiste anche la statistica di Valerio, il mio amico tifoso dei Doria:
 "Tutte le volte che vado all'Olimpico contro la Roma perdiamo!
Quindi, tanto per essere sicuri, comincerei con l' invitare (posso farlo no? lo stadio è agibile?) Valerio ad andare allo stadio così la Roma si aggiudica la sua prima vittoria in casa e tre punti sul campo...parola di Tacco12.

PostScriptumMarcacci: Paolé, che mestiere infame quello del giornalista, dovevi fare il cantante. Infatti volevo citare ai tifosi del Cagliari, che si sono sentiti offesi dal tuo tweet di ieri, la strofa di una famosa canzone De Gregori : " oppure a Roma che sembra una cagna in mezzo ai maiali ..." 
Beh, amici sardi vi assicuro che è un paragone imbarazzante quello con i maiali ma nessuno ha mai pensato di far girare la foto di De Gregori e di tenere a mente il suo nome caso mai se lo trovasse davanti... 

21 settembre 2012

Sorriso magico come Mandrake e il Cagliari è spacciato



La squadra volerà a Quartu, in Sardegna, per la quarta domenica di Campionato. La coincidenza mi fa un po’ sorridere. Sarà un volo leggero dato i grandi assenti : Osvaldo, Totti e De Rossi. Dall'altra parte del mare ad aspettarli come sempre a braccia aperte, con la Roma nel sangue tanto da arrivargli al cervello, ci sarà Daniele Conti. Ecco siamo nell'anno in cui i tabù devono essere sfatati: uno di questi è quello che il capitano del Cagliari continui a considerarci il suo bersaglio preferito. Mi piacerebbe molto domenica vincere a Cagliari perché sono 17 anni che questo miracolo non si avvera (quindi se accadesse sarebbe davvero un segnale dall'alto) e per vedere la faccia sconfitta di Daniele Conti. Sono cattiva??? Non mi pare. Sin da piccina il Guru mi ha insegnato che si raccoglie ciò che si semina e il figlio del grande Bruno ha seminato solo acredine ed è per questo che voglio vederlo sconfitto. A Quartu grande assente sarà anche il pubblico. Ciò significa che Cagliari – Roma sarà come un film muto anche se a colori. Speriamo che i nostri ragazzi riempiano il silenzio con urla di gioia anche se gli ultimi ricordi di motivi di gioia praticamente non ce ne sono.
Infatti quando giochiamo contro il Cagliari in trasferta c'è sempre qualche situazione anomala per quello che mi riguarda. Per esempio, questa domenica sarò a un matrimonio e con molte probabilità potrò solo sentire la cronaca. Mirko è già isterico. Il Guru tace, credo si sia già ingegnato per seguire il match, forse ha qualche applicazione magica sul suo inseparabile I-Phone. Nel passato mi è già capitato di vivere un Cagliari - Roma fuori dall’Italia. L’Ironia vuole che se una partita non la vedi e non la senti ti rimane più impressa di qualsiasi altra vissuta davanti alla tv o osservata dal seggiolino della tribuna. Era una domenica gelida di gennaio. Il giorno della befana, quello in cui di solito (a Roma) si ricevono tanti regali. Camminavo da sola, come una zingarella, in una gelida Berlino alla ricerca di quei posti raccomandati dalla Lonely Planet, nella speranza di trovare un piatto calorico che mi riscaldasse. Le gambe camminavano da sole, lo stomaco brontolava e la mente era teletrasportata in Italia. Tenevo d'occhio l'orologio e il cellulare. La Roma era in campo. Da casa avevo chi mi teneva aggiornata, peccato che i messaggi non arrivassero proprio in tempo reale. Così con quasi mezz'ora di ritardo venni a scoprire che la vittoria giallorossa, per me già archiviata (avendo ricevuto il seguente messaggino 0-2 , allo scadere del 90') in realtà era magicamente diventata un pareggio. 
Un gol di tale Lopez al 90' e, indovina indovinello, uno al 92' del solito Conti, avevano trasformato il doppio vantaggio in un pareggio che sapeva di sconfitta. La notizia mi ha talmente scioccato che ancora oggi Cagliari – Roma è per me una partita molto sentita.
Ecco, anche per questo spero che Destro realizzi una benedetta doppietta, proprio come quella che ci fece vincere l'ultima volta messa a segno da Daniel Fonseca. A pensarci bene uno che somiglia a Daniel è Nico Lopez...e se l'arma segreta fosse un bel sorriso alla Mandrake? Del resto non c'è modo migliore di esorcizzare un tabù se non ridendoci su...Parola di Tacco12.

PostScriptum: Ieri sera davanti alla tv ero combattuta: la Lazie o XFactor? Poi ho scelto la prima altrimenti quando mi ricapitava??? 

18 settembre 2012

Decalogo del tifoso romanista

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La settimana dopo la sconfitta della Roma trovare qualcosa che ti rassereni, strappandoti di dosso l'angoscia della sconfitta e restituendoti il sorriso, è davvero un'impresa che ha del miracoloso. Eppure è successo. Sfogliando il giornale ho trovato un articolo di Gianni Mura su il "Manuale del Calcio" il libro di Agostino di Bartolomei che uscirà il 24 settembre. 
A piè di pagina è riportato in un riquadro il decalogo di Ago per i piccoli calciatori. Dieci regole che dovrebbero seguire anche i grandi calciatori, visti gli esempi degli ultimi anni. Dieci insegnamenti che mi hanno ricordato l'essenza del calcio come è ben riassunto nel punto 3: Divertiti. Il calcio è allegria. 
Letto questo mi è scoccata la scintilla. Dopo una sconfitta è il momento migliore per stilare il decalogo del tifoso romanista, è un'operazione a scopo terapeutico che potrebbe tornare utile. 
Mi sono messa con penna e foglio e, usando la stessa struttura del decalogo di Ago, è venuto fuori questo. 
1. Il calcio è un gioco di squadra. Si può vincere, perdere o pareggiare. In ognuno di questi casi sei fondamentale anche tu con il tuo ruolo da tifoso. Se la squadra perde hai qualche responsabilità. Pensaci.
2. Impara le regole del calcio. Questo è fondamentale: pensa che a volte anche gli arbitri non le sanno e non dimenticare mai i riti scaramantici, svolgono un ruolo fondamentale. Disattenderli potrebbe essere fatale alla squadra.
3. Sii leale con l'avversario. Se i laziali il giorno dopo ti prendono in giro, lasciali parlare e non arrabbiarti. Ricorda che la vita è una ruota, tra qualche lunedì toccherà a loro (se si è fortunati anche prima, tipo venerdì per esempio).
4. L'arbitro e i guardalinee sono esseri umani che possono sbagliare. Ago ce lo ricorda e non lo dimenticheremo mai. Ho detto mai...nemmeno in situazioni in cui sembra che sbaglino volutamente.
5. Alimentati in modo adeguato. Se sei goloso portati delle cioccolate, soprattutto l'inverno ti riscalderà. Se sei un amante del salato vieni munito di un bel panino, di solito le partite sono all'ora di pranzo o di cena e questo ti permetterà di non mangiare fuori pasto. Pizza con la mortadella o panino con la frittata sono le soluzioni migliori se vuoi saziarti.
6. Ricorda sempre che prima di essere un tifoso sei un uomo o una donna. Non staccare il cellulare, qualcuno potrebbe aver bisogno di te, anche se tu lo maledirai e non hai voglia di sentire nessuno. 
7. Il grande capitale di un tifoso è la mancanza di coerenza: ricordatevi sempre quello che pensate di un allenatore e di un giocatore per poter dire, a distanza di tempo, esattamente il contrario.
8. Di ogni rodimento o gioia procurata dalla Roma sfogati solo con chi ti ama davvero, perché solo lei o lui ti comprenderanno. Infatti chi non tifa ti penserà folle e chi non ti ama non avrà motivo per sopportarti.  
9. Dopo la partita fai una bella doccia come fossi un giocatore. Non hai corso è vero, ma lo stress che ti sei procurato, se possibile, è superiore a quello di chi ha giocato. Se è inverno che la doccia sia calda perché sugli spalti spesso si gela. 
10. Ricordati  che tifare Roma è semplice, a volte doloroso ma sempre unico...parola di Tacco12. 

PostScriptumLadri: I ladri gentiluomini come Lupin sono sempre più rari...bisognerà fare un decalogo anche per loro. Vi pare carino rubare in casa di Lamela in questa settimana di sconfitta? Non ci sono più i ladri di una volta...

Il tifo è comunista, perchè ci rende tutti uguali


"Aio! Aio!" Alma urlava come se i colpi ricevuti da Totti sulle caviglie fossero le sue. 
Mi trapanava il cervello come un monito, come qualcosa che aleggiava nell'aria e stava per piombarti tra capo e collo. E così eccola la botta: Gilardino insacca il terzo gol ed è delirio Bologna. E pensare che era iniziata così bene. Una domenica settembrina splendente di sole. Uno stadio ricco come un corsetto ottocentesco. La tribuna Tevere al fischio d'inizio, sembrava un'unica, gigantesca bandiera giallorossa. 
Mirko indossa la maglietta con la faccia di Zeman che fuma la sigaretta. Sandro commenta la vittoria della Lazio che ha giocato alle 12.30: "Tempo al Tempo" ripete, sperando nel profondo del suo cuore che il tempo gli dia ragione. 
"Oggi segna Totti" profetizzo come sempre, e c'è da dire che ci sono andata vicino. Christian è al suo debutto all'Olimpico, come Florenzi sul campo. Entrambi s'illudono che sarà un esordio memorabile. Florenzi realizza il primo gol mentre Christian, durante la pausa caffè, commenta sgomento: 
"Ho saltato la prima giornata ma questa Roma non la riconosco. Gioca, diverte, segna" 
Basteranno 45 minuti per farlo sentire di nuovo a casa. Dagli scalini di cemento, dove mi sono seduta, per  vedere meglio, non mi accorgo che Gilardino accorcia le distanze. Mentre scendo con gli occhi dallo schermo luminoso al campo mi accorgo che Diamanti pareggia. Incredibile. Assurdo. 
"Non è possibile" esplode una tifosa seduta davanti a me. 
Scuoto la testa come per svegliarmi. Pareggiare in due minuti fa l'effetto di una scazzottata alla Bud Spencer e Terence Hill. Mancano quindici minuti, si può fare. Tipico atteggiamento romanista, non perdersi mai d'animo soprattutto se il Mister in panchina è Zeman e devi farci l'abitudine a partite come quella che si sta manifestando in tutta la sua tragicità proprio sotto i tuoi occhi. 
I minuti aumentano e il tempo diminuisce. Un pareggio quando a venti minuti dalla fine avevi la vittoria bella salda nelle tue mani è l'equivalente di una sconfitta. Non è vero.Voglio smentire una volta per tutte questa affermazione. Un pareggio e una sconfitta sono due risultati ben distinti e me ne sono accorta al 90' quando Gilardino ha deciso di sigillare la prima vittoria del Bologna con una sua doppietta. 
Un tifoso torna a casa parlando ad alta voce: "Come mi avvelena la Roma non ci riesce nessuno". 
Quanto lo capisco. Il tifo ci rende tutti uguali: uomini, donne, ricchi e poveri. Livella tutto. 
Il Tifo è comunista non ammette distinzioni, davanti a lui siamo tutti uguali.
Il sole continua a splendere alto mentre diamo le spalle alla Curva Sud che ci saluta, per la seconda volta in questa stagione, senza nemmeno la consueta colonna sonora dei titoli di coda: Grazie Roma
"Tempo al tempo" continua a ripetere Sandro. Il Guru al telefono difende Zeman ed è certo che:  "Non si ripeterà più" e dato che i papà hanno sempre ragione, decido di credergli senza alcuna obiezione.

16 settembre 2012

Fashion Night's Out Rome 2012



La Vogue FashioN Night's Out è stata una delusione, lasciatemelo scrivere.
Sarà che l'aspettativa era talmente alta che la pioggia me l'ha bagnata tutta ed è venuta fuori tutta floscia. Floscia anche perchè una ad una, la Tata, Michy e Cristina mi hanno dato buca. 
La Tata ha provato fino all'ultimo: 
"Chiaré ho studiato il percorso ma sono in macchina se piove così quando arrivo?" 
Nessun argomento ragionevole l'avrebbe dissuasa, anche perché contro il traffico di Roma non esiste argomento ragionevole. 
Michy bloccata al lavoro e mi invia un sms: "In caso ti raggiungo" che di solito equivale a un bel "io me ne andrei comodamente a casa". 
Per concludere Cri, finita la riunione di redazione, passa dalla mia postazione con una faccia pallida che una mozzarella al confronto avrebbe spallidito: 
"Non mi sento tanto bene" e non stava dicendo una bugia.
"Me ne ero accorta", le rispondo e la tranquillizzo: 
"Faccio giusto un giro, tanto con la vespa non ho problemi di traffico e di parcheggio. Vedrai non ti perderai nulla". 
Bene. All'appello mancava solo Angie. Lei e il suo pancione rimanevano la mia unica speranza. Ci sentiamo un paio di volte ma alla fine si convince: "Arrivo in taxi". 
E' dalle Fashion Night's Out che si riconoscono le vere fashion addicted. Quelle che la pioggia non le ferma, quelle che passano tutto il pomeriggio a studiare il percorso e il programma, che studiano l'itinerario e segnano gli articoli "limited edition" per non lasciarsela sfuggire.
Arrivo in via Frattina alle 18.45, ho un quarto d'ora per buttare un occhio al negozietto Niki Nika, prima di raggiungere il luogo dell'appuntamento. L'obiettivo è la Mia Bag farfalle, presentata per la serata e in offerta a un  prezzo speciale. Varco l'ingresso piena di buone speranze. Chiedo della borsa: è molto carina. "Quanto costa?" rivolgo l'interrogativo con tono tra il timido e lo speranzoso. 
"Questa sera è al prezzo eccezionale di 220 euro" mi dice la commessa in preda a un orgasmo che non riesco a interpretare. 
Sbatto le ciglia e cerco di deglutire prima di domandare: 
"Ah, che meraviglia e quanto costerebbe altrimenti?" 
"260!" puntualizza con il seguente sottotesto: stronzetta non sai quanto costa un a Mia Bag?! 
Beh, se è Tua perché lo dovrei sapere? 
Da signora quale sono le ho risposto esattamente come lei: 
"Questa è ecopelle vero?" vale a dire: stronzetta mi stai vendendo un plasticone, un po' caro non trovi?
"Si, certo"
Ah, non puoi dirmi di no. Ho vinto io posso andarmene soddisfatta. 
Le sorrido e le dico un : "Ah, mi sembrava. Grazie in caso ripasso". 
Delusa solo per il prezzo che mi auguravo più onesto (ho visto svanire il mio sogno di sfoggiare la nuova borsa con le farfalle) prendo via Frattina per raggiungere il negozio di  Patrizia Pepe. 
Angie arriva e non è sola, con lei la mitica Barbie, una sua amica di vecchia data che è diventata anche amica mia. Il primo drink rosa lo beviamo al secondo piano dello Store della stilista fiorentina. "Buonoooo! Mio dio che buonooo!" Barbie si lecca i baffi mentre cerca di convincere Angie a berne "Solo un sorso, che vuoi che ti faccia?"
Chiara&Valentina Grispo
Angie è irremovibile: "Non posso!" risponde la futura mamma sempre più responsabile mentre sorseggia una lemonsoda, unica bibita analcolica che il barman improvvisato dello store ci ha potuto proporre. Una dj sbrilluccica tra i piatti dei dischi, mentre un poster con la luna (tema della serata della Maison) troneggiava alle nostre spalle. Carine le spillette colorate a disposizione delle clienti, meno la maglietta con la mezza luna a mio avviso troppo adolescenziale. 
Finito il drink entriamo da Persona dove un'orchestra ci accoglie mentre il Campari impazza sul bancone. Seduta su uno sgabello c'è la mia fashion blogger preferita: Valentina Grispo. Siamo amiche su facebook ma è il nostro primo incontro vis a vi. Valentina è simpatica, ci fa avere i cappellini antipioggia (mai gadget fu più azzeccato) e ci racconta della bellezza di Vanessa Incontrada che è al trucco da un'ora "non si capisce perché è così bella nature". 
Da lì un salto da Pinko è breve e obbligatorio. Il braccialetto al prezzo speciale è anche a tiratura limitata: solo 29 pezzi per ciascun negozio. Peccato che sia di ferro colorato con dei ciondoli che negli ovetti kinder avrebbero fabbricato più belli. Al modico prezzo di 20 euro! un affare ragazze mie...uno di quelli che si può  anche perdere. 
Angie storce la bocca. Barbie non parla. Chiara sta per perdere la pazienza ma prima che accada ci sono ancora un paio di posti da visitare. 
Intanto Aliviero Martini ci cattura per un piccolo drink alla fragola. E una commessa convince Angie a provare una serie di nuovi lucida labbra. Angie per un momento si distrae e si ritrova seduta su una sedia con una ragazza che le colora le labbra. Si dimena un po' e freme per alzarsi, solo quando saremo fuori il negozio ci confesserà: 
"Mio dio! Chissa quanti hanno provato quelle matite??? e se attacco qualcosa al bambino?" 
Barbie prova a calmarla: 
"Ma finiscila...stai tranquilla!"
Angie mentre freme...
"Passiamo a via Vittoria devo prendere le Golden Goose per Mary" ordina Angie per non pensarci troppo. 
Le Golden Goose sono delle sneakers sdrucide e sporche. Però nel nome è il loro segreto: sono Golden. Per una modica cifra ve le potrete assicurare. Fortuna Angie non ha trovato un modello che le piacesse altrimenti avrei dovuto fermarla. 
Parentesi educativa: ragazze si deve fare shopping con la testa e con il portafoglio! Quello che finirà nel vostro armadio resterà lì per anni e dovrà essere sempre perfetto e alla moda. Delle snaekers così non meritano spazio nella scarpiera, se ne posso trovare di simili, meno care e altrettanto di qualità. Questo è come la penso io ovviamente. Esiste una solo postilla alla regola sopra descritta: se ve le regalano, allora lì non avete colpa, le potrete indossare con la coscienza pulita. Quindi se proprio c'è qualcosa che vi piace molto individuate qualcuno che ve la può regalare. Questo è il mio consiglio e così chiudo la parentesi. 
Un salto in un delizioso negozio stile 10 Corso Como (meravigliosa location di  Milano fondata da Carla Sozzani) dove tra mobili e vestiti si poteva sorseggiare un tè nella saletta deliziosamente adibita. Un posto dove tornare quando farà più freddo! 
Il giro continua in via del Corso : Fornarina e Camomilla Milano si rivelano l'ennesima delusione. Prodotti niente di che e prezzi esosi. Niente maledizione, anche da qui esco a mani vuote. Ora inizio a spazientirmi. Fuori Tezenis  una calca incredibile: 
"Chi c'è? Chi c'è?" grida qualche ragazzina. 
C'è Emma vorrei risponderle ma non ne ho voglia. Nemmeno la vedo Emma e non è che mi ci sforzi troppo. 
Via Condotti non può deluderci: Stuart Weitzman infatti non delude mai...peccato però che le scatoline trasparenti con i biscottini a forma di scarpa non fossero omoggio del buffet che comunque distribuiva deliziosi food fingers. Una montagna di scarpe provocano l'acquolina più di quanto facciano gli sfizi del buffet. C'è troppa gente però, quindi dopo uno sguardo rapido mi defilo.
Pochi metri più su c'è JimmyChoo, obbligatorio gettare uno sguardo. Anche qui le scarpe del momento riempiono la vetrina. Sono le loafers, volgarmente dette ciabattine. 
"A Londra le hanno tutte" la guru Angie è sempre sul pezzo. Io e Barbie siamo leggermente perplesse. 
"Flavio Briatore è sempre avanti" conferma Angie mentre io penso che anche mio padre lo è (ne ha un paio della Church con la corona d'ora proprio come il miliardario che si è dato alla tv) e forse lo era anche mio nonne perché un paio di pantofole ce l'hanno avute tutti. Le più gettonate sono con le borchie e con la fantasia leopardata. L'unico consiglio: evitare le Jimmy Choo se si vuole spendere poco se ne trovano di carine senza spendere 450 euro. 
Ho saziato gli occhi ma solo loro, decido che è tempo di tornare a casa. Saluto Angie e Barbie che vanno verso via del Babbuino. Tornando verso la vespa incrocio Pino Strabioli e Filippa Lagerback che entrano da Louis Vuitton dove le commesse indossano caschetti rossi e sembrano dei manichini. 
Insomma da non credere nemmeno un pacchettino tra le mani. La crisi d'astinenza mi rode...non vedo l'ora che inizino i Saldiiii...parola di Tacco12.


Jimmy Choo

Modelle in vetrina
Louis Vuitton
Stwuart Weitzman




14 settembre 2012

Che il Bologna si prenda un bel Destro

Con il Bologna si torna in campo all'Olimpico. 'Na partitaccia mi viene da dire. Sia per l'avversario, che al momento ha dimostrato di essere troppo alla portata, sia per la tipologia di partita: quella del rientro. "Come, ti sei riposato, dovresti essere ancora più in forma", potrebbe obiettare qualcuno. Ed è lì che casca l'asino, proprio perché ti sei riposato hai la mente meno concentrata, soprattutto se l'avversario deve essere più attento di te per acciuffare quei tre punti che ancora mancano a una classifica che lo vede fermo al numero zero. 
Quindi prima reccommendation è: concentrazione. Osvaldo dopo le fatiche Nazionali si riposerà per via di un'espulsione piovuta dalla mente creativa di un arbitro 'nvidioso. Questo non è sempre un male, perché Destro esordirà al fianco di uno sciancato (ma sempre presente) Capitano e ci terrà a fare bella figura. Proprio come in Nazionale, dove ha dimostrato di essere all'altezza del suo compagno di squadra fresco di doppietta contro la Bulgaria. Certo che ce ne ha date di soddisfazioni la Nazionale..anche quella personale di vedere confermata la mia opinione sulle convocazioni in maglia azzurra a Campionato appena iniziato. La domanda che mi tormenta da una settimana è la seguente: perché Balzaretti dopo le visite mediche è rientrato e Capitan Futuro, reduce da una sostituzione contro l'Inter, e rimasto finendo con il farsi male??? 
La novità di questa domenica sarà andare allo stadio alle 15. Preparatevi a vivere un'emozione particolare, d'altri tempi, dal sapore un po' retrò come quando si ascolta la musichetta di Tutto il Calcio Minuto per Minuto in radio. Infatti, prima che questo miracolo possa ripetersi passerà diverso tempo. I prossimi avversari all'Olimpico saranno i sampdoriani nel turno infrasettimanale del 26 settembre alle 20.45 (turno di mercoledì anche quel famoso 28 ottobre 2008 quando a Roma si scatenò un nubifragio con  sospensione della partita). La volta successiva, in casa, sarà alle 12.30 di domenica 7 ottobre contro l'Atalanta. Poi dovremo vedercela alle 20.45 con l'Udinese il 28 ottobre. Due settimane dopo, alla stessa ora, cercheremo di vincere contro il Palermo e tutto questo per dirvi che...la prossima volta, amici e amiche abbonate e non, l'onore di vedere una partita alle ore 15 in casa (perché  loro giocano sempre in trasferta) sarà l'11 novembre nel giorno del derby: Lazie - Roma. Per i più pignoli  non so come aiutarli, perché fino alla partita n.19 del girone d'andata, in casa la Roma giocherà solo in notturna. E vogliamo parlare della partita in casa contro il Torino che sarà un bel lunedì sera, quando io lavoro per l'Infedele???
Va beh, questa lunga parentesi era per mettere al corrente, chi ancora non lo fosse, di quanto sia oggettivamente complicato essere una tifosa di calcio. Ti cambiano i giorni, le ore e poi, quando hai i giocatori buoni, te li convocano in Nazionale, così rischiano anche di saltare qualche partita insignificante come Juventus - Roma. 
L'altra novità della giornata n.3 del Campionato sarà che la sottoscritta giocherà la prima partita del fantacalcio con la squadra Tacco12. I giocatori, per questo primo turno, mi sono stati assegnati automaticamente. L'ironia vuole che oltre a non avere un solo giocatore della Roma mi ritrovo tale Diamanti del Bologna. Quindi, se proprio un gol lo dobbiamo prendere, beh, che ce lo faccia lui ma solo se la Roma è in ampio vantaggio...

PostScriptumLazie: Una squadra speciale dell'Ama è stata avvistata dalle parti del Colosseo. Pare che un gruppo di forestieri abbia sporcato il piazzale proprio davanti il monumento più famoso di Roma. Dicono che i laziali ne sanno qualcosa...dicono...Parola di Tacco12.

12 settembre 2012

Un esercito di eroi

Sono giorni in cui le notizie si sovrappongono vanno dalle più frivole alle più profonde e metterle in un ordine diventa complicato, soprattutto se si ha voglia di parlare di tutto. 
Tacco12 è una rubrica la cui peculiarità è parlare di calcio (dal punto di vista femminile) e del mondo delle donne per spiegarlo anche agli uomini. 
Ecco forse è questa la chiave che devo usare. 
Ieri mattina ho avuto un triste risveglio. Una giornalista ha deciso di togliersi la vita. Una donna. E lo ha fatto nel modo più drammatico. Si è buttata giù. Perché? Nessuno lo può sapere. Qualcuno dice che soffriva di depressione, eppure chiunque seguisse la sua trasmissione per radio la ricorda con questi termini: ironia, intelligenza, simpatia, allegria. Hanno tutti poco a che vedere con il Male Oscuro. Il mistero del suo gesto, reso ancora più drammatico perché avvenuto nel giorno del suo quarantunesimo compleanno, rimarrà tale per sempre. Se l'è portato via per farlo morire quel bastardo. Francesca, così si chiamava, non ha avuto qualcuno che l'aiutasse, qualcuno che la capisse. Si è buttata giù,  lasciandosi schiacciare da tutta la tristezza che aveva. Francesca non è passata invano su questa terra. La sua voce ha riempito i cuori e le orecchie di tante persone, per giorni e ore. Francesca è immortale. Dalla solitudine di Francesca alla gioia di Giusi. 
La nuova Miss Italia 2012 è siciliana e ha soli 19 anni. E' bella, anche se la bellezza rende soli. Forse ricchi, ma soli. Scatena una serie di invidie e falsità. E' vero il detto che "chi è bella non è mai poverella" ma è inutile stare a elencare esempi di donne belle che sono rimaste sole, soprattutto quando la bellezza passa. Giusi ha coronato un sogno che qualcuno non vuole si goda. Sterili polemiche sull'opportunità o meno del concorso di Miss Italia in prima serata si sono scatenate già dal giorno successivo alla sua incoronazione. Piantiamola con il dire che una donna bella non è intelligente! Giusi ha coronato il suo sogno e lasciamoglielo godere! Dimostrerà con i fatti che una Miss è anche intelligente (fermo restando che se si cambiasse il format del concorso ne gioverebbero anche le ragazze e non solo gli ascolti). Piantiamola con il dire che non è un programma intelligente! Lo sono l'Isola dei famosi? Il Grande Fratello e Uomini e Donne? Almeno Miss Italia ha dalla sua il fatto di avere una storia e una tradizione.  
A volte la solitudine non ce l'hai ma te la devi prendere. Come le bimbe di quattro anni e quella di un anno sopravvissute alle esecuzioni rispettivamente in Francia e a Milano, nelle quali sono rimasti uccisi i loro genitori. Bambine che non conosceranno mai il significato di famiglia. Bambine orfane. 
Questo è il mondo...è la disperazione degli operai di Alcoa, che arrivano a Roma prendendo il traghetto e  il pullman per rimediare solo manganellate. Quegli operai hanno un coraggio che scuote l'Italia intera. Un coraggio disperato che andrebbe imitato. Quegli operai sono un esempio. 
Dobbiamo pensarci tutti i giorni a Francesca, a Giusi, alle bimbe e agli operai Alcoa. Tutti i giorni. Perché sono i nostri eroi. Sono quelli che ci aprono gli occhi. Sono gli esempi che ci indicano la strada in un mondo che non ascolta più nessuno perché bisogna gridare più forte e, insieme, riesce meglio. 

10 settembre 2012

La Rassegna Stampa della Settimana


Questo Lunedì, lo iniziamo così! con una bella rassegna stampa fatta da una persona che stimo molto e apprezzo...la consiglio a tutti. Se la diretta delle 7:00 è troppo presto per voi, cliccate sul link che trovate qui sotto e gustarvi le notizie più importanti della giornata in compagnia di Emanuela Garulli...per tutta questa settimana:  http://www.la7.it/omnibus/?pmk=header Buona informazione a tutti!

07 settembre 2012

Amici miei, senza di voi come farei???

Si prospetta un week end senza campionato.
"Ma come è appena iniziato?" 
Chiederebbe qualche mia amica sprovvista di informazioni calcistiche. 
Beh, si gioca la Nazionale contro la Bulgaria e sarà molto bello vedere Osvaldo in campo. Cercare d'intuire la sua capigliatura: cipollino o chioma selvaggia? Sarà interessante scrutare, nel mezzo del campo, il nostro Danielino con il suo look una manica si, una manica no... e poi...e poi ...
Fratelli d'Italia che il bel calcio sia con voi e cercate di vincere. Chiusa parentesi calcistica, per me da questa sera, è scattato il week end degli Amici Ritrovati
"Quando gioca la Roma?" mi fa Michela.
"Non gioca" rispondo.
"Non gioca? Allora sei libera e ci possiamo vedere a cena sabato" e nel frattempo mi dice che porterà tutte le foto dei suoi 21 giorni trascorsi in giro per il Brasile. 
Prima del sabato però c'è il venerdì e questa volta a non farsi sfuggire l'occasione è stata Angie, che sabato ha un matrimonio ma venerdì sera: 
"Andiamo a mangiare la pizza, perché sono mesi che non ci vediamo e tra un po' partorisco". 
E ha ragione, va a finire che partorisce sul serio se lasciamo passare altri due mesi.
Insomma il telefono ha iniziato a squillare da lunedì scorso per organizzare incontri, cene, caffè, aperitivi. 
Tutti che ti devono raccontare e che ti faranno vedere foto di magnifici posti dove tu hai solo sognato di poter andare ma non ne hai avuto il tempo, impegnata come sei stata a fare quattro piani di scale senza ascensore con lavatrice, scarpiera, chitarre e scatoloni. 
Ad aprire il tour Amici Ritrovati saranno, come vi dicevo, Angie ed Edo due miei cari amici in dolce attesa. Non tutti e due contemporaneamente. Lei si, lui no. Con loro il tema della serata già so che sarà il nome del bambino. Argomento alquanto interessante se non fosse che a me piacciono dei nomi strani tipo Tancredi o vecchi tipo Cesare e Marcello, nomi che non piacciono a nessuno e che sistematicamente suscitano battute del tipo: "Tancredi? Chi Franco?" oppure "Cesare no, te pregooo".
Peccato che poi mi sento proporre sempre gli stessi: Niccolò, Flavio, Matteo, Tommaso, Filippo. 
Fortuna che in lista so già che c'è il nome Francesco, ovviamente in onore del Capitano dato che il futuro papà è un romanista doc, farò il tifo per lui.
Francesco o no, la serata sarà bella perché è tanto tempo che non ci si vede e abbiamo tante cose da raccontarci. 
Così a ruota, il sabato sera passerà in compagnia di Michi e Vale. Ripeteremo gli stessi concetti, toglieremo il capitolo gravidanza ma aggiungeremo quello vacanze. Michi la conosco dai tempi del liceo. E' rinomata per avere un carattere talmente calmo che in molti la ritengono flemmatica. Lei in realtà gira come una trottola e ha sempre tante foto e tante storie da raccontare (come quella del tempio dei topi in India..e della turista americana morta per un morso del roditore). Saranno proprio le sue avventure a tenermi sveglia perché  se così non sarà, dopo aver portato quasi a termine un trasloco infinito, io e Mirko potremmo rischiare di schiantarci sul tavolino.   
Domenica sera sarà il turno della comitiva storica o di quelli tornati dalle vacanze scaricati da una fidanzata stanca o scaricatori di una situazione che gli stava stretta. Cavolo ci vanno a fare in vacanza insieme? 
Ci sono gli amici che ancora non hanno il lavoro, quelli del "che torno a fare tanto nessuno ha risposto ai miei curriculum" e poi ci sono quelli in controtendenza che vogliono offrirti un drink perché in un momento di crisi l'azienda ha deciso di assumerli! Prosit! 
Ci sono quelli che decidono di andare a vivere insieme ( ogni riferimento a fatti e persone e puramente casuale) e quelli che le vacanze le odio (sarà lo iodio?), quelli che le vacanze le amo...però in montagna.
Ci sono i romanisti e i laziali : "Allora che avete già vinto lo scudetto?" 
E poi, per fortuna, ci sono le fashion night in arrivo (segnalo per il pubblico femminile quella di Roma il 13 settembre) giusto per riprendere confidenza con lo shopping e con i tacchi...e poi c'è di nuovo Osvaldo che fa la linguaccia dal poster attaccato al vetro della redazione:  "Chi mi ama mi segua" c'è scritto in virgolettato e allora chi c'è c'è, se permettete io lo seguirei...almeno fino a domenica prossima. 

PostScriptumSportivo: Calcio a parte, questo PostScriptum lo voglio dedicare a tutti gli atleti delle Paraolimpiadi per ringraziarli pubblicamente perché insegnano a noi "sani" che nulla è impossibile se lo si vuole veramente...parola di Tacco12.

04 settembre 2012

Da romano a romano, passando per Zeman

Devo dire che l’operazione “simpatia” per la Roma, mi disturba.
Sapevo che Zeman era un allenatore ammirato in tutta in Italia (e oltre…), sapevo che le sue lezioni di Calcio erano finite in un manuale niente poco di meno distribuito a Coverciano (come Prandelli ha ricordato ieri in conferenza stampa), eppure a me che la Roma diventa simpatica a mezza Italia proprio non mi convince. E’ come infilarsi un vestito da spogliarellista dopo essere stata per anni il brutto anatroccolo. Tutti questi occhi addosso mi provocano una certa suggestione. Certo è anche difficile non innamorarsi di una squadra dal gioco armonioso come le curve di una bella donna e il fascino di un bel ragazzo. Come si fa a rimanere impassibili quando Marquinho segna un gol come quello di domenica scorsa? Bisognerebbe essere degli insensibili, aggettivo che non appartiene affatto alla definizione di tifoso.
Il Guru questa volta l’ho chiamato prima del fischio d’inizio (anche dopo naturalmente):
“Basta con queste scaramanzie. L’altra volta abbiamo pareggiato, vediamo che succede stasera” gli avevo detto e quando mi aveva chiesto: “Come la vedi?” La mia risposta era stata: “Possiamo vincere”. 
A lavoro avere un Capo interista e una redazione interista rende sempre questo match moralmente più combattuto del solito. Se la Roma vince la mia goduria è ai massimi vertici, se perde devo sopportare di andare a Milano, nella tana del nemico, e oltre alla batosta prendermi anche tutte le prese in giro del caso nonostante la vittoria dell’Inter renda l’umore del Capo decisamente migliore. Sarò poco professionale ma io dell’umore del Capo me ne infischio, magari evito di prenderlo in giro (se voglio continuare a lavorare devo pur imparare a tacere in talune situazioni).
Ieri però era la prima puntata della nuova stagione non salutare il Capo sarebbe stato poco educato. Così ho bussato al camerino e ho solo detto: “Posso salutare e augurare un in bocca al lupo per il debutto?”
Gad mi ha guardata sorridendo e con la sua “r” moscia ha risposto : “Dopo ieri sera non so mica se ho voglia di salutarti” ma lo ha detto sorridendo, per fortuna.
La partita di domenica è stata quasi perfetta. Tanto per iniziare continuo ad avere conferma di un Totti extra terrestre ( e i pseudo romanisti che continuano a definirlo “problema” abbiano l’umiltà di cambiare squadra) e poi Osvaldo ha segnato e Sandro nella scommessa “Osvaldo – Destro” è già dietro di due gol!
Dal vivaio giallorosso con l’ autunno alle porte è spuntato anche un Alessandro Florenzi sorprendente. Un altro romano romanista che dopo Francesco e Daniele vestirà la maglia della sua squadra con onore. Il Capitano Futuro Futuro che al suo esordio in A dal primo minuto ha segnato su assist del Capitano per poi finirgli attaccato al collo dalla gioia, come un figlio, non poteva ricevere battesimo migliore.
Una foto, quella di Alessandro e Francesco esultanti, che rende il palato sazio di un piacere che solo un romanista può capire. Quel gusto di essere romanisti anche sul campo peculiarità rara al punto di essere quasi un sinonimo di caratteristica romanista.
Poi nella Curva interista uno striscione per il nostro allenatore che rimane impassibile, anche allo scadere del 90’ quando la vittoria era ormai in tasca.
“Il maestro ha dato la lezione all’allievo” ho detto a Mirko che continuava a sfoggiare un sorriso inafferrabile e costretto a rimanere impresso sulla sua faccia.
Il Capitano ha sempre ragione…Il meglio deve ancora venire…aveva profetizzato con una t-shirt e io ve l’avevo già detto. Oggi lo ripeto, parola di Capitano e di Tacco12.

Post Scriptum Lazie. Visti gli effetti di Zeman sulle tifoserie italiane, un dubbio m’ assale: se il coniglio Roger si è innamorato della bella  Jessica, non è che pure i Laziali perdono la testa per la Roma???

03 settembre 2012


Eccoci qui...GRAZIE ROMA...








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