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31 agosto 2012

Una parrucca tutta rosa

Lo so, sono stata pigra e ho già ricevuto la mia dose di rimproveri...ovviamente dalla Bea che ha aspettato per un mese i racconti di ChiaraInTheEternalCity invano...in realtà più che invano, sul divano! 
La prima parte delle ferie è trascorsa così tra libri e tv a causa di una storta presa su un Tacco 0! (poi le malelingue dicono che il Tacco12 è pericoloso) ed è proseguita tra litigi con l'Inps e con la famosa burocrazia italiana che ha stufato tutti da un pezzo....tranne chi la mette in pratica. 
Fortuna che le amiche di Chiara, oltre ai tanti e bei libri che ho divorato, sono sempre la fonte d' ispirazione preferita. 
Iniziamo dunque con una storiella che sono certa vi farà sorridere ed è quello che ci vuole alla fine delle vacanze.
Tra le mie simpatiche Friends ce n'è una che è una sciroccata...la chiamerò Tata per motivi di privacy.
Tata, che nella vita è una persona colta, un'insegnante e pianista sublime, ha la fortuna (e sfortuna) di avere una cugina perfetta. La perfezione però dipende da chi la osserva e così capita che, a volte, si trasforma in una montagna di egocentrismo ben distribuito e a volte per rimanere in piedi necessita del sostegno degli altri. Ora cancellate questa esternazione appena letta e concentriamoci sulla cugina e la sua pazza idea di un party con il tema : la Parrucca.
Le persone intelligenti sono spesso competitive e la mia Tata ha raccolto la sfida con profondo impegno. Così, dopo lunga e pensata consultazione internet, Tata ha individuato un negozio specializzato in parrucche. Giunge a destinazione con la sua macchinina e si accinge ad entrare ma ops...è troppo tardi. Si ritrova tra falli giganti, bustini, catene e manette. Era entrata in un Sexy Shop. In effetti le vetrine erano strane ma che ne poteva sapere?  Tata sbarra i suoi occhioni blu, da ragazza seria e per bene, e poi esclama: "Cazzo!" 
E c'è da dire che esclamazione più adatta non l'avrebbe potuta trovare. "Quanti ne vuoi" le avrebbe risposto il commesso gay, unendo le mani e contorcendosi in una risatina da oca. 
Tata arrossisce come un pomodoro maturo di Agosto. Compra un vibratore, tanto per non passare come la suorina di turno, e si allontana alla ricerca del numero civico esatto. Qualche minuto dopo lo trova. 
Entra nella cartoleria specializzata ma sembra che per le parrucche ci sia una stagione, deve attendere qualche minuto e alla fine le viene offerto un caschetto fucsia degno di una Dark Queen da Salaria e/o Cristoforo Colombo, fate vobis. Esce soddisfatta e dato che Tata è precisa, si reca all' Oviesse per comprare gli accessori e completare la parure. 
Sceglie collane, bracciali e una bella maglietta in tono con i suoi nuovi capelli. Si dirige al camerino e la indossa. Poi decide che vuole provare la parrucca. Niente di strano, se non fosse che un tipo sbaglia camerino e tira via la tenda trovandosi Tata davanti. Ve l'immaginate Tata con la parrucca in testa dentro l'Oviesse? Come se l'avessero beccata a fare un pompino. 
"Scusa" dice il tipo visibilmente sorpreso e lei : "Non c'è problema".  
Certo è normale, lei tutti i giorni ha in testa una parrucca del resto. 
Impiega qualche minuto a ricomporsi. Arriva alla cassa, guardandosi furtivamente con la speranza d'incrociare quel bastardo intruso che starà pensando che è una pazza, un trans o una malata di cancro...e delle tre definizioni non riesco davvero a trovarne una positiva. 
Paga e la missione sembra compiuta! Esce a gambe levate ma...DRINNNN DRINNN POOPOOO ...suona ogni tipo di allarme al momento in cui lei varca l'uscita. 
Tata si pietrifica: "Che succede, ora?" 
Tutti la guardano. 
La commessa la segue dicendo: "Aspetti, devo aver dimenticato di togliere l'antitaccheggio".
Tata apre la busta, dove aveva infilato anche la parrucca, e tira fuori i suoi acquisti...tranne uno che si è incastrato sotto la parrucca. 
Dopo sforzi vani è costretta a tirare fuori il caschetto fucsia. La commessa sbarra gli occhi, praticamente le grida: "Mignottonaaa", senza però far uscire un filo di voce. 
Tata vuole che quella giornata si concluda all'istante. Finalmente raggiunge la macchina e si sente al sicuro. 
Una giornata decisamente esilarante che però le ha fatto ben figurare alla festa della cugina perfetta...beh, un successo da numero uno, come Tata del resto...e come le Tacco12 di EternalCity...

28 agosto 2012

Un pareggio tra nuvole rosa, stadio colmo e gol stellari

Sopra la tribuna Tevere, oltre la copertura bianca dell'Olimpico, troneggiano nuvole rosa. 
E sotto di lei, la forma ovale che unisce le tribune con le curve sembra un bombolone farcito di vita. 
Lo stadio è pieno più di una spiaggia sul litorale romano in una giornata di vacanza. Uno spettacolo che da solo vale il nuovo abbonamento. 
Questo è il calcio. Il gioco più bello del mondo. Sui maxi schermi scorrono le facce abbronzate di bambini che salutano e di calciatori che sorridono mentre scaldano i muscoli tirando calci ai palloni. 
Si ricomincia così, con rinnovata speranza per vecchi sogni da realizzare; con le scaramanzie che si adeguano alle nuove esigenze e i gol senza i quali nulla avrebbe senso. 
La sforbiciata in aria e la palla che gonfia la rete sotto la Curva, sono la foto di un inizio che può solo promettere bene.
"Scommetto che Osvaldo segnerà più di Destro" dico a Sandro, prima che l'argentino realizzi il suo capolavoro. Su Totti non scommetto più, vinco facile. Sandro ci sta e sottolinea: "Parti subito con il vantaggio di una partita" ma non è certo colpa mia se Destro doveva scontare una giornata di squalifica. 
Dopo il capolavoro di Pablo domando: "E questo, vale doppio?"
Gli amici di stadio sono tutti lì, tranne qualcuno che da una meta esotica si palesa con qualche sms, perché dalla Roma non si va mai in vacanza. De Rossi pulsa al centro del campo come un cuore che nessuno ti può estirpare. Totti, in forma più che mai, sfoggia la fascia da Capitano ogni anno con maggior orgoglio. A dispetto dei Numeri 10 che cambiano maglie e terminano le loro carriere (in chissà quali squadre), lui c'è ancora e a nessuno sfiora il pensiero che prima o poi anche noi saremo orfani di lui. 
La maglietta rossa con il suo nome sulle spalle troneggia sulle curve e sulle tribune. L'ho indossata anche io per iniziare bene l'anno. Siamo tutti Totti. 
Il nuovo allenatore veste la tuta della squadra e l'espressione di chi la sa lunga. Ogni ruga racconta una storia che non tutti sanno apprezzare. Al fischio d'inizio sono ben 5 i giocatori che si trovano sulla linea del centrocampo: Zemanlandia ha inizio. 
La Roma però è ancora lontana dallo spettacolo desiderato che viene incarnato metà dal gol di Osvaldo e per l'altra metà da quello di Lopez allo scadere del tempo regolamentare. Musica per gli occhi e per le emozioni. 
De Rossi fa il giocoliere con la palla sotto la Sud, dipinge un arco in cielo che Osvaldo raccoglie e imprime sulla tela di una serata d'Agosto. Balzaretti sollecita il portiere perché vuole ripartire subito sulla fascia. Dopo un palo, una traversa e uno scorpione, il risultato si fissa sul 2-2 e ci si può stare data l'ottima prestazione del Catania. 
Lo stadio si svuota piano, piano del resto è così che si arriva lontano...parola di Tacco12 e di Capitano che oggi sfoggiava una maglietta con su scritto : "Il bello deve ancora venire".

Ben arrivato al Presidente Pallotta         Arrivederci a Bojan...lo dico con profondo dispiacere.

PostScriptumLazie: Modric presentandosi ai tifosi del Real Madrid ha detto: "Il mio idolo è Totti"...non capisco come si possa citare uno che non ha vinto niente al posto, che so, di Mauri....mah...


06 agosto 2012

SchizziD'Estate...ViaggiShoppinGLetture e Risate :-)

Sono qui,
con un mucchio di nuove avventure da raccontarvi.
L'Estate è fantastica comunque la si trascorra. Basta una macchina, una sorella più piccola, un'amica con la parrucca e un trasloco da organizzare per avere bella è pronta un'intera sceneggiatura di un film.
Potrei parlarvene ora ma non lo farò, perché in vacanza il tempo scorre e non è mai abbastanza per rimanersene fermi qui a scrivere tutto. Voi però non perdetemi d'occhio e non perdetevi d'animo, perché Tacco12 non vi abbandona mai. Piuttosto, ho un nuovo paio di scarpe meravigliose, forse di queste posso darvi un'anticipo...così per farvi leccare i baffi.
Per il resto procedete pure alla lettura dei vostri libri e terminateli con calma, quando avrete finito tornate pure qui e troverete qualcosa da leggere con gusto, di nuovo.
Dimenticavo che le mie letture procedono. Dopo i libri recensiti vi consiglio  UNA CASA DAI PETALI ROSSI di Kamala Nair. Una storia ambientata tra l'India e l'America. Una protagonista bambina e adulta insieme che t'introduce nell'atmosfera orientale attraverso i sapori e i colori. Intrighi da Tragedia greca ed ennesimo effetto, quello di rapirti in un vortice di domande cui cercare risposte sensate. Un romanzo per chi ama lo stile Jane Austen nel ventunesimo secolo.
Di altro spessore il nuovo romanzo di J.R. Lansdale. Ambientato nell'America contadina degli anni '30 racconta la fuga di due ragazzine e un ragazzino verso un futuro migliore. Il pretesto? Il ritrovamento del cadavere di una loro amica che avrebbe voluto diventare un'attrice. Perché non rendere possibile il suo sogno? Basterà portare le sue ceneri nella patinata Hollywood e loro, lontano da quell'Inferno senza uscita. Tanto sangue e colpi di scena, sono gli ingredienti di ACQUA BUIA. Una storia ben architettata nella trama, nei personaggi e soprattutto nel ritmo.
Una lettura che scorre veloce e non ti annoia mai...soprattutto quando l'ultimo capitolo è dedicato all'assassino che taglia le mani alle sue vittime. Eccellente.
Per ora è tutto...Chiara&TheEternalCity tornerà presto...molto presto, nel frattempo fate i bravi ma non troppo.
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