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30 giugno 2012

E il Bacio all'Italiana continua...


Ci sono giorni in cui può succedere di tutto.
Pochi minuti e i programmi saltano. E se in una giornata ti capita due volte, la si può davvero definire una giornata eccezionale.
Così erano le 17.30 quando mi sono alzata dalla mia scrivania, dove stavo lavorando per mettere a termine il lavoro di un anno, diretta alla stampante non ho capito se per via del piede addormentato o per un calo di pressione, fatto sta che la mia caviglia si è completamente girata e suonando con un  "Toc!" la fine (o se preferite) l'inizio di una ricreazione in punizione.
Ho visto le stelle, soprattutto quando ho capito che la faccenda era seria. Che se andavo al pronto soccorso rischiavo di perdere ITALIA - GERMANIA  e che, comunque fossero andate le cose, sarei dovuta arrivare a casa mia su un solo piede: un quarto piano senza ascensore.
"C'avevi i tacchi?" E' stata la prima domanda che tutti mi hanno rivolto saputo dell'incidente.
"No, i sandali, è per quello che mi è successo".
E' colpa loro! Maledetti nani invidiosi, come i cani piccoli. Soffrono d'invidia e ti fanno prendere le storte. Una Tacco12 non mi avrebbe mai tradita. Lei avrebbe fieramente avanzato, Tacco alto e punta in fuori. Come le signore degne di questo nome.
Arrivata all'Ospedale per fortuna c'era pochissima gente e i dottori avevano una certa premura e così dopo il verdetto della lastra: grave distorsione con interessamento del malleolo, me ne sono andata a casa. Due rampe io e due in braccio a Mirko e fu così che la fissa dimora delle ultime 48 ore è diventata il divano. Alle ore 20.45, eravamo già a casa, pronti per tifare Italia.
"Se vinciamo contro la Germania vinciamo l'Europeo" il mio verdetto era stato già emesso dopo la partita con l'Inghilterra.
Avremmo dovuto vedere la sfida a casa di Marco e Sara, con tutti gli altri e invece eccoci qua cheek to cheek , lo chiamerò l'Europeo Solitario.
La partita è cominciata. L'Italia è fiera e forte. Daniele è in campo, come un vero guerriero che non si risparmia. Si capisce subito che per la Germania non ce n'è e diventa certezza quando Balotelli segna di testa il primo gol. 
Esulto con le braccia e il corpo cercando di muovere il meno possibile la caviglia fasciata.
"Era ora che questo dimostrasse quello che conta, ecchecavolo!"
Mi sfogo. Sarà sempre il nostro Bronzo di Riace a raddoppiare con un tiro favoloso e conseguente esultanza "coatta" che se l'avesse fatta Totti ancora se ne sarebbe parlato sulle prime pagine. 
La partita sembra tranquilla, solo negli ultimi minuti di recupero le cose sembrano complicarsi. 
Un rigore contro e il rischio di finirla in pareggio, per un assedio tedesco forsennato. 
Addirittura il loro portiere arriva sotto porta ma dopo 4 minuti di recupero, l'arbitro fischia. La Merkel piange e insieme a lei tutta La Germania. Ancora una volta la Storia ci ha dato Ragione. Contro la Germania vinciamo sempre noi (e come qualche genio ha scritto su uno striscione: C'abbiamo perso solo quando eravamo alleati). 
Adesso si finirà esattamente nel punto in cui abbiamo iniziato: ITALIA - SPAGNA. 
Domenica sera sarà la nostra sera. La Spagna è già campione negli ultimi otto anni dell'Europeo e del Mondiale. Contro il Portogallo, hanno sfoderato più fortuna che cuore. Nel calcio a volte è sufficiente avere la Dea Bendata dalla propria parte. Ci sono però altri fattori che contano: orgoglio, voglia di vincere, cuore. 
L'Italia ha la rabbia di Buffon, che uscito dal campo perché "Non si scherza con il fuoco". Quella di Balotelli che è corso a baciare la sua mamma adottiva. Di Cassano, che ha fatto il possibile per arrivare all'Europeo e teneva stretto il suo spettatore preferito, il figlio. De Rossi che è troppo forte per una Roma sempre in costruzione. Ha il talento di Pirlo che potrebbe giocare la sua ultima edizione degli Europei. Ha i giovani che ci credono e ha noi. Dalla Val D'Aosta alla Sicilia. Noi Italiani che ci crediamo sempre. Appuntamento a Domenica e che il bacio continui, parola di Tacco12.

Ps. Per la cronaca a chi mi chiede tra Cassano e Balotelli, continuo a dire Cassano. 

26 giugno 2012

Un'Italia al bacio...

Il cucchiaio c'è stato ed è come se, per un momento, Totti si fosse materializzato in campo.
Accovacciata sul divano, con un'ansia che solo un romanista ai rigori può conoscere, parlavo da sola:  
" 'Sti maledetti rigori, che cavolo. L'Italia ha giocato meglio, se vince l'Inghilterra è un'ingiustizia". 
E mentre gli inglesi sugli spalti cantavano God Save The QueeN, già m'immaginavo l'epilogo tutto italiano di una partita giocata bene e finita male. 
Dopo una giornata trascorsa, giocando il Torneo dell'Amicizia in ricordo di Andrea, ho avuto giusto il tempo di cambiare la maglietta e prendere posizione davanti al Maxi Schermo, sistemato per l'occasione sotto il patio dell'Urbe Tevere. Davanti a una baraonda di bimbi giocosi e piagnucolosi, solo lo sguardo casuale sull'immagine degli Azzurri pronti a entrare in campo, mi ha suggerito che era l'ora di occupare una sedia prima di rimanere in piedi. Pochi minuti e De Rossi prende un palo meraviglioso. Mai visti pali meravigliosi? Beh, sono quelli che ti lasciano intontiti come se il palo fossi tu e la pallonata si fosse poggiata sulla tua faccia.  Quelli che se li tiri al volo un'altra volta non andranno mai a schiantarsi su quel legno. La partita è iniziata bene. Per Mirko è quasi un derby. La "sua" Inghilterra è nostra avversaria. 
Per i quarti di finale ho deciso di sfoderare qualche scaramanzia. Indosso la stessa maglia dei mondiali 2006. Una t-shirt bianca di cotone con un numero 10 sulla schiena e la scritta Italia sul colletto blu. 
Tra un sorso di birra e un piatto di pasta fredda, il primo tempo scorre veloce. 
"Guai a lui se mi toglie Balotelli!" urla un ragazzo alle mie spalle e prosegue: "Questi inglesi se la stanno facendo sotto grazie a Mario, non li vedi quanta paura c'hanno?"
La mia opinione è completamente diversa. Per carità la prestanza fisica nel nostro attacco che non c'è è importante ma Balotelli per me rimane un presuntuoso e sopravvalutato. Troppo immaturo per giocare come titolare inamovibile in questa Nazionale. 
Cerco di tacere poi esprimo le mie idee a Christian: "Ti prego non mi dire che è un fenomeno...si è mangiato due gol facili".
"Uno era facile, l'altro insomma". 
Vago alla ricerca di Di Natale ma durante il secondo tempo, quando al posto di Cassano entra Diamanti, capisco che Di Natale non giocherà. 
De Rossi deve uscire perché non si sente bene e al 90' il ct azzurro si gioca il terzo cambio: Maggio per Abate. In quel momento capisco che devo fuggire da quel posto.
"Quanto tempo abbiamo prima che ricominci?" Faccio ad Antonella in tenuta da sera, da buona madrina qual è stata del Torneo. 
"Un quarto d'ora credo". Le mollo un bacio sulla guancia, tiro Mirko per la mano e scappo in sella alla mia Vespa. I Supplementari si vedono a casa, sempre che la mia antenna decida di funzionare. 
Quattro piani senza ascensore e come la chiave nella toppa fa scattare la serratura mi fiondo sul telecomando sperando di non avere scherzi (come il Guru che, il giorno dopo, mi ha confessato che la sua tv è morta propria al momento dei rigori, costringendolo a vederli nella tv piccola della cucina).
Il tempo di sciacquarmi la faccia e buttarmi sul divano. I supplementari mi caricano. Quando alla fine del secondo tempo supplementare Nocerino insacca, ho sentito il mio vicino di casa entrarmi nel soggiorno.  Mentre sono volata davanti allo schermo urlando "No! No! No! come cavolo è possibile???" lasciando Mirko morto sul divano. Una cosa che mi fa imbestialire è la mancanza di entusiasmo durante una partita, soprattutto se ti stai giocando una semifinale. "Come fai a non esultare???" lo rimprovero. Lui mi guarda e mi risponde: "Mica è la Roma". 
Riprendo posizione e quando l'arbitro fischia condannandoci ai rigori mi prende una rabbia mostruosa. Comincio a contare freneticamente i rigoristi: Pirlo, Balotelli, Diamanti, Nocerino...e ...e..."Chi è il quinto?" Dal primo girone dei pigri, una voce emerge tra i cuscini del divano: "Montolivo, credo". Sgrano gli occhi, nemmeno avessi visto un mostro: "Montolivo??? Ma non mi sembra il caso" poi taccio e mi sistemo silenziosa nel mio spazietto. Sul pallone Balotelli. Segna. Se non segnava nemmeno dal dischetto andavo a Kiev e gli tagliavo quello spruzzo di maionese che si ritrova tra le orecchie. Ci tengo a dire che non sono razzista, non si sa mai qualcuno lo pensasse. Gerrard, gol. Quando vedo Montolivo avvicinarsi al dischetto, tremo. Sbaglia. "Lo sapevo! Che t'avevo detto??? Ma porca miseria". Rooney ha il pallone del vantaggio sui piedi e lui non sbaglia mai (anche se ha giocato una partita deludente). Pirlo deve raddrizzare la situazione. Va sul dischetto e calcia alla Totti. Un cucchiaio! Mattoooo! Un cucchiaio dopo un rigore sbagliato, che coraggio. Lo adoro. Pirlo lo adoro, mi ha regalato un pezzo del mio Capitano. L'Inghilterra accusa il colpo, tanto che Young ha una faccia poco convinta quando è il suo turno. "Sbaglia, me lo sento". E lui prende la traversa. Un'iniezione di speranza e goduria insieme.Tocca a Nocerino e sono tranquilla. Quello è un incrocio di Gattuso e De Rossi, ha grinta, non sbaglierà. Non mi delude, la butta in rete. Adesso tocca a lui. . Mi rivolgo a un interlocutore immaginario: "Adesso deve dimostrare di essere il Capitano. Un rigore, Buffon, lo deve parare". Chissà se mi ha sentito. Cole spara in porta ma non trova la rete. Buffon para. E adesso Diamanti ci può portare in semifinale. La panchina azzurra è in piedi. Il mio vicino è in piedi (non lo posso vedere ma ne sono certa). Io sono, quasi in piedi. Diamanti è sul pallone e senza pensarci gli dà un calcio così forte che Bye bye England, andiamo avanti noi. "E quando ce vo', ce vo'! Siamo stati proprio bravi, ce la siamo sudata!" 
L'appuntamento è con la Germania. Non la sopporto la Germania. E' forte la Germania. La nostra arma è il cuore e la sappiamo usare bene...Forza Ragazzi!

PostScriptumRicordi: quando ho visto Buffon radunare a circolo i compagni ho avuto una certa stizza. "Oh, no. Lo abbiamo fatto per un anno e non abbiamo vinto niente. Ma perché 'sta cosa?" Per fortuna mi sbagliavo. 

PostScriptumDeRossi: Comunque finisca, che giovedì giochi o no, l'immagine di questo Europeo ce l'ha già regalata Capitan Futuro. Niente a che vedere con l'urlo di Tardelli o di Grosso. Un bacio alla figlia Gaia, questa sarà l'immagine della nostra Italia... un 'Italia al bacio...parola di Tacco12.


25 giugno 2012

Run for Emilia


Ragazze e Ragazzi, Tacco12 accoglie con piacere ogni iniziativa che possa proporsi come aiuto per non dimenticare chi ha più bisogno di noi. La popolazione dell'Emilia (come quella dell'Abruzzo che è sempre nei nostri cuori) è in ginocchio. Dobbiamo aiutarla a rialzarsi. Mettiamoci i nostri piedi e iniziamo a correre. 
Sabato, 14 luglio 2012 l' Asd Bravetta Runners Roma ha organizzato una mini maratona per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso Maggio. 

Tutti alle ore 14 presso Piazzetta Bel Respiro per  la raccolta delle iscrizioni. Si può partecipare in tre modi: 
- gara competitiva di 5km. Costo 10 euro con con t-shirt regalo e premiazione per i primi tre classificati uomini e le prime tre classificate donne. 
- gara non competitiva di 5km.Contributo 10euro e maglietta ricordo. 
- solo raccolta fondi di 5 euro per tutto il pomeriggio con raccolta fondi. 
Se avete bambini portateli e fateli partecipare alla Baby Run che avrà inizio alle 17. 
Tantissimi gli sponsor tra i quali spicca quello della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che offriranno ristoro al termine della competizione.
Serve altro per convincervi? 
Allacciamo i lacci delle scarpe da ginnastica, ci sono amici che hanno bisogno di noi...e di Corsa!
Per dettagli consultate il sito: www.bravettarunners.it



Capri in un lavandino...


Lista delle cose da fare:
- cercare uno t-shirt fucsia fluo
- comprare il sapone per i piatti e i sacchetti per congelare la carne
- pensare al regalo da comprare a mamma e a mia sorella
- le capsule per il caffè
...non ho voglia di uscire ma devo. L'elenco non è completo. Dovrei concludere il cambio di stagione, ritirare i panni in tintoria. Il venerdì è intenso soprattutto se quando monti in vespa un esercito di poliziotti ti dice che non puoi percorrere la solita strada per andare a lavoro.Colpa di Monti e dei suoi invitati. Uno dalla Francia, uno dalla Germania e pure dalla Spagna. Ma quanti Erasmus ha fatto questo all'Università??? Li vorrà riuniti per gli Europei, ho immaginato mentre il casco tricolore mi finiva di lessare il cervello. 
Mi sento fiacca e questo mi procura una certa sonnolenza. Anche questa settimana è giunta al termine. Giugno è quasi finito (passa sempre veloce) e anche il mio lavoro. Questo ultimo punto lo considero una nota per alcuni versi dolente (come farò?) per altri assolutamente divertente (tutti al mareee!) 
Domani è sabato e vorrei occupare la mia giornata con un po' di cosette interessanti tipo: 
- mostra di Dalì, a forza di dire che termina a Luglio ci sono arrivata e rischio di perdermela.
- giretto in centro, così tanto per tornare alle vecchie abitudini anche se il caldo non mi stimola. 
Si potrebbe andare alla GS come la mia amica NiC, che soffre di pressione ed è al sesto mese di gravidanza. Questa però potrebbe essere una soluzione controproducente perché potrei comprare di tutto e con l'aria condizionata perdere la mia unica ora di abbronzatura presa.
Assorta in questi pensieri confusi e vari, ho deciso che avevo fame e a pranzo mi sono ritrovata con un bel piatto di pasta al pesce davanti...davanti quando ho alzato lo sguardo pensavo di avere le allucinazioni. 
Ho bevuto acqua e ho riguardato bene nella direzione dove prima mi ero persa allucinata. TacchieNe mie...Rocco Siffredi e qui mi fermerei ma vi devo rispondere. Si, l'ho fatto. Ho abbassato lo sguardo è stato più forte di me. L'occhio è caduto sulla patta del pantalone. Adesso essere delle signorine per bene è il mio ruolo preferito ma le signorine per bene, come me, sono curiose e, davanti a Rocco famoso per le sue doti canore, come non abbassare lo sguardo??? In segno di riverenza intendo.
Finito il pranzo e dissoltosi nel nulla Rocco, alias il fratello di Raf, sono tornata alla mia scrivania tentando di mettere ordine le idee. L'unica cosa che sono riuscita a produrre è stato un biglietto di compleanno per il mio Capo che domenica compirà gli anni. Beh, non so come, ma questo mi ha preso diverse ore, tanto che sono uscita dopo le 19 per dirigermi al SupeRmarket . 
Mi ero riproposta di non prendere nulla al di fuori della lista ma resisto a tutto tranne che alle tentazioni e così...ho preso dei piatti carta arancioni e una pasta che mi dicono essere proprio buona. 
In questo periodo di crisi devo riconoscere al marketing una certa originalità. Mentre come mio solito, visto che non devo prendere nulla, continuo a tenere tutto nelle mani fregandomene dei cestini all'ingresso, sono stata illuminata. Avevo bisogno del sapone per i piatti. Di solito prendo quello rosa per le mani. Una linea fashion che mi fa impazzire. Purtroppo sembra che la serie sia terminata e così ho  cercato lo stesso sapone ma sorpresa! si sono inventati il sapone profumo Portofino, Capri ed Eolie. 
Mi sono subito sentita rapire da un vortice ed ero lì nella piazzetta dell'Isola più bella del mondo. Come resistergli? Questi pubblicitari del sapone sono proprio bravi. Pensare di lavare i piatti illudendomi di essere a Capri rende la fatica meno gravosa. Sarà per questo motivo che mi sono ritrovata con i piatti sciacquati e lavati in un baleno. Bella idea, bravi. Soprattutto perché Capri con il lavare i piatti non c'entra proprio nulla. Chi va a Capri i piatti se li fa lavare. Tipico esempio di viaggio mentale e senza fumare. Che fenomeni.
Le corse del giovedì per un ape-cena con le zie ha fruttato i suoi lati positivi. 
In primis la cena per oggi è pronta, visti gli avanzi, e poi ho assolto a un dovere che da tempo mi lacerava. Le Zie sono tante e ognuna è meravigliosa. C'è la Zia che non è Zia ma è come se lo fosse. Mi conosce da quando sono nata ed è la mamma della mia amica d'infanzia. Sa tutto di me, anche i voti di scuola e sceglie sempre il regalo giusto. Lei mi fa ridere perché è una burlona. Racconta le storie con enfasi e sempre accompagnandole con grasse risate. Poi c'è la Zia acquisita ma che è zia a tutti gli effetti. E' sposata con mio zio carnale ma mentre lui non la vedo mai, lei la vedo sempre. E' la Zia risolvi problemi, quella che ha sempre la soluzione. Lei è la Zia che riattacca sempre perché non vuole che tu spenda un solo euro. 
Infine c'è la Zia Pensionata e che si godrà la vita, dato che ha solo cinquant'anni. Mancava la zia Perfettina, impegnata nel ruolo di nonna Perfettina. E' stato un peccato. Fortuna c'era la mia Mamma che ha portato le ottime verdurine. Insomma una serata proprio bella. 
Mangio qualche involtino di prosciutto e decido di sfidare il divano, questa volta dovrà sopportarmi per diverse ore. Butto un occhio alla finestra di fronte. La vicina TranS oggi ha le serrande abbassate.
"Che grande paracula...oggi che non ho ospiti per mettersi in mostra è andata a letto presto" scuoto la testa e mi abbandono sui cuscini, adoro naufragare così.   

19 giugno 2012

Party Pink per la Bionda

Dopo la settimana "milanese" alla caccia del vip che è stata ben appagata (il Mister del Milan con fidanzatina/figlia pizzicato nel locale del mio amico Gianni) la settimana si è conclusa con la tre giorni del mio compleanno!
La Chiara&theEternalCity ha come sempre deciso di onorare la propria nascita a dovere. 
"Hai un'età che c'avrai da riderci?" obietta qualcuno. Risposta: "Non ci rido. Ci bevo".
Del resto è dai tempi delle superiori che la Classe non è Acqua ma vino...e non ho intenzione di cambiare le buone abitudini. Anzi consiglio ai maturandi di adottare questa tecnica prima di discutere gli orali. In vino veritas.
Uso comunque dei trucchetti per fingere che il tempo non avanzi. Ad esempio per mascherare le candeline, m'invento giochi a premi come se facessi la prima elementare. 
Anche la mia torta tutta Rosa aveva un non so che d'infantile, se non fosse stato per la trionfante scarpa Tacco12 che la riempiva proprio nel suo centro. Tipica della malattia dei millepiedi che colpisce in età adulta. Per la guarnizione sono anche ricorsa agli accessori di Barbie, più bambina di così. Ho impiantato ben due paia di scarpe (una fucsia e una viola) della mitica bambola di gomma senza età e mi sono sentita molto, molto, soddisfatta. 
Venerdì, giorno del mio compleanno, ho dato inizio alla tre giorni. Cena romantica bordo mare. Ah, la spiaggia, il tramonto, un bel bicchiere di vino bianco...sembrava quasi di essere a Capri anche se mancavano i faraglioni...Però i gestori del posto non credo se ne siano accorti, visto il conto che hanno sfoderato. Sarà perché inizia con la "C" ma sarebbe il caso che qualcuno li avvisi che tra Capocotta e  Capri qualche differenza c'è. Magari così capirebbero che i prezzi dovrebbero essere adeguati alle tovaglie di carta e al servizio poco professionale. 
Piccola batosta che però non ha alterato in alcun modo il mio umore: era il mio compleanno e sono bionda, avete mai visto una bionda piangere se non per un paio di scarpe macchiate???  Ci vuole altro per buttarmi giù. Senza considerare che avevo appena ricevuto un paio di ballerine di Gucci deliziose e che le indossavo con una grazia che è propria solo delle principesse inside. Nulla mi avrebbe abbattuto! Stavano per riuscirci i due parcheggiatori napoletani all'ingresso (che rendevano Capocotta sempre più Capri...) ma no, no, avevo il mio Ometto bello come il sole e il palato deliziato dal sapore del mare, non ci sono riusciti nonostante la buona volontà. 
Il giorno successivo ho maledetto le mie brillanti idee di festeggiare in casa. Quando ho ritirato 2kg di pizza e il ragazzo del Banco del Pane, vedendomi in difficoltà mi ha detto: 
"Ma non potevi portare tutti a bere una cosuccia al pub???" 
Ho avuto un sussulto interno che mi urlava : 
"Cazzo quanto ha ragione!!! Dove la metto queste quattro buste??? E da bere? Non ho preso da bere!" 
Inutile chiedervi d'immaginarvi la scena, so che avete fantasia e ci riuscirete benissimo: casco, borsa, busta e cartoni di pizza. 
"Ce la fai, sicura?" ha insistito il ragazzo che osservava la mia sagoma sbilenca allontanarsi, mentre stendeva, a destra e a sinistra, un po' di clienti che è il caso di definire decisamente in mezzo alle scatole. Dopo averli sdraiati ai bordi del supermercato, ho preso il corridoio delle patatine. Le volevo a tutti i costi, soprattutto quelle che sanno di paprika, ma non sapevo come prenderle né dove metterle. Ed è stato in quel momento che è apparso, candido e per nulla indaffarato, un filippino che lavora lì.
Ho tentato di farmi notare ma il maledetto era troppo basso per accorgersi della mia espressione pietosa. Poi uno dice che non si deve essere razzisti! Poteva anche dare una mano quel nanetto. Mi sono dovuta arrendere. Ho salutato le patatine con tanto di lacrimuccia, scena degna quanto la peggiore pubblicità di carta igenica. 
Arrivata a casa, dopo aver guidato una vespa con il parabrezza coperto,  aver salito quattro piani senza ascensore e ritirato la maglietta per la festa, senza nemmeno capire dove l'avessi infilata, mi sono fiondata in cucina. L' obiettivo della giornata era cucinare due lasagne e la torta. 
Ora, chi abita nella Capitale Italiana sa che sabato è stato il giorno più caldo dell'anno. Direi che nonostante sia dovuta andare a ritirare la verdura e abbia invitato la mitica Claudia per farmi le sopracciglia, la Chef Chiara è riuscita nell'impresa. Una tirata alle sopracciglia e una controllata al pan di spagna. Poi sistemare la terrazza. Rifare il letto, passare la spirapolvere, annaffiare le piante, togliere i cioccolatini della befana, le candele a forma di Uova di Pasqua e il cestino con Babbo Natale. 
Bene, una doccia avrebbe concluso la sauna a dovere. La terrazza appariva perfetta nel suo arancio e fucsia. Tema del Party: il Colore e le Parole. 
"A forza di lavorare a La7 ti sei lasciata condizionare da Saviano eh?" Amici miei Saviano mi fa un baffo, al limite e lui che copia me. Vietati il colore nero e il grigio. Compito assegnato, portare una parola.
Il risultato è stato favoloso: una parete di parole scritte e ritagliate. Uniche. Tutte radunate in una frase, questo le avrebbe rese un pensiero. Il più bello dei quali si sarebbe aggiudica il primo premio. Tutti bravi  ma il vincitore è stato uno solo, la coppia: Sara e Marco. Un poster colorato della Marvel per coronare il loro impegno. La parte più divertente è stata quando sono uscita sulla terrazza e ho trovato i miei invitati tutti rivolti al terrazzo del travestito. In Friends il vicino era un nudista, da Chiara&TheEternalCity il vicino è un travestito che ci prova particolare gusto nel mettersi in mostra soprattutto quando c'è gente sulla mia terrazza. Quando sono riuscita a distrarli per l'elezione della persona più colorata, qualcuno ha deciso di votare per loro..."I travestiti del palazzo di fronte". C'è da dire che a essere colorati, lo erano e parecchio. Secondo me però il mio sandalo arancione (regalo di mammina) meritava un plauso ed è per questo che, dall'alto del suo tacco12 , ha iniziato a farsi sentire dopo 4 ore sulla pianta dei miei piedi. Le gambe si sono ribellate invece per tutta la notte. Il che non mi ha provocato alcuna forma di rimorso. Erano perfette con la maglia bianca e fucsia. Nonostante le gambe a pezzi, il giorno successivo bisognava concludere la tre giorni. Infatti Circeo mi aspettava insieme a tutta la mia Family. Slalom tra le vie alternative alla Pontina : Mostacciano, Spinaceto, Tor de Cenci e mezz'ora di traffico ce la siamo evitata. Arriviamo in tempo per una puntatina al mare. "La spiaggia non è così corta" mi dico, poi osservo che c'è una sola fila. Va beh, meglio.
L'acqua è trasparente ma la Maga Circe è un po' appannata. Verso le 13.30 tanta fame...ma a casa mia si mangia con comodo, così tra un crampo e un'altro allo stomaco, so che sto per far uscire il mio lato infantile: "Se non mangiamo entro dieci minuti divento una iena". Brutta bestia la fame. Volevo essere come Adriano, sprofondato nel sonno di un materassino in un lettino da campeggio. L'ora della pappa è finalmente arrivata anche per me. Bella appagata mi sono tuffata letteralmente nella piscinetta di mio nipote. Niente tre ore di digestione. Adri giocava e io lo schizzavo :-) Siamo arrivati alle 9 di sera senza accorgercene. Non senza aver spento le famose candeline, aver infilato il dito nella panna e nella cioccolata e aver dimenticato il cappello bianco che mi piace tanto.
Sulla via del ritorno poco traffico ma tanta stanchezza.
"Non c'abbiamo più ventanni" dice Mirko, mentre la mia faccia si storce in una smorfia che è tipica di chi di anni ne ha 4. Era tutto finito. Nulla mi rende più triste della velocità con cui il mio compleanno passa. Lo aspetto con tanta ansia e lui va via subito, peccato e bastardo. 
I regali però li ha lasciati ed erano tutti bellissimi. Mia sorella Fabi ha optato per un vero vestito di Barbie: color corallo e pieno di FruFru. La piccola di casa: che ha vinto il premio Ragazza Colorata, ha optato per un libro sobrio sui Tattoo. E poi tanto altro maglie di pizzo, libri, sciarpe, talco e orecchini...insomma un compleanno da regina, grazie a tutti voi. 

Europei, il calcio ogni quattro anni


Passa una settimana senza aggiornarci ed ecco che succede il finimondo. 
Iniziano gli Europei e l'Italia gioca ben 3 partite. Bilancio positivo: due pareggi (uno contro la favorita Spagna) e una vittoria. Il Premio è il passaggio del turno. 
La Nazionale con noi romanisti c'entra poco. C'è chi la segue e la ama e chi invece se ne disinteressa bellamente. La Mia Italia si chiama Daniele De Rossi e scusate se è poco. Il migliore in campo, soprattutto ieri , quando lo abbiamo finalmente visto giocare nel suo ruolo. Va beh, l'importante è vederlo, perché se c'è lui qualcosa di familiare è nell'aria. 
"Vi sembra possibile che ci sia solo Daniele della Roma?" domandavo ad alta voce alla Compagnia del Tifo. 
C'è chi ha sussurrato: "C'è anche Borini..."
"Che della Roma ancora non si sa se è" ho ribadito per la precisione, sempre che Borini giochi una partita.  
La Mia Nazionale sta facendo una gran bella figura: con la sua maglia dalle maniche una corta e una lunga; con il suo tatuaggio sul polpaccio destro chiacchierato in giro per il mondo e quella vena che la grinta fa gonfiare tutta come fosse una cannuccia piena di CocaCola! 
Purtroppo, sino ad oggi, gli orari non hanno permesso di creare delle scaramanzie precise.
La prima partita contro la Spagna l'ho seguita nella bella cornice del lago di Castel Gandolfo, immersa in un giardino così meraviglioso che non poteva che portare bene. 
Della seconda ho perso tutto il primo tempo quindi il gol su punizione di Pirlo (che per me è un mito. E’ una vita che lo vorrei a Roma solo per le sue punizioni) ovviamente ero davanti alla tv per ammirare quello del pareggio della Croazia. Di solito questo mi capita nelle partite della Roma e dal momento che la Mia Nazionale è giallorossa… Poi se uno la partita non la segue di sicuro il risultato ne risente. 
Contro l'Irlanda del Trap però era più di un derby. Italia contro Italia. Ci si giocava la qualificazione e la partita andava pianifica per benino: birre, matriciana e caffè con sambuchino. La vittoria è assicurata!
Ero ottimista, del resto ho sposato l'ingenua battuta dell'anziana tifosa polacca che appostata davanti all'hotel della Nazionale Italiana ha detto ai microfoni: "Che bello mio marito non vede l'ora di vedere Totti e Del Piero" e quando ha saputo dal giornalista che nessuno di due ci sarebbe stato ha risposto: 
"Cavolo! deve essere proprio forte questa Nazionale per rinunciare a quei due". 
Sembra una freddura ma non lo è, la signora lo pensava veramente. 
Con una Nazionale così forte dobbiamo essere ottimisti.
"Ve la ricordate l'Italia dai grandi nomi? Quella che ha vinto il Mondiale?" 
Luciana scuote la testa sconsolata anche se quando parte l'inno dimentica la delusione che l’ha appena sorpresa.
Mi dispiace per chi sta perdendo il senso patriottico, mi dispiace per chi vuole Balotelli lì davanti (un ragazzo senza cervello che è capace di polemizzare anche quando segna, un presuntuoso) se fossi il mister non l'avrei mai convocato. 
Mi dispiace per chi dimentica la poesia del calcio ...io tifo la Mia Nazionale e me ne vanto. 
Stasera sapremo chi incontreremo ai quarti. Rispondo come ha fatto ieri Marchisio: 
“Abbiamo giocato una grande partita contro la favorita degli Europei” noi non temiamo nessuno….

PostScriptumLazi(e): ancora una volta ieri sera davanti alla tv ho ringraziato per l'esistenza della Lazie. "Certo che deve essere brutto non avere nemmeno un giocatore in Nazionale" ...e una voce ha aggiunto: "Anche se sei arrivato quarto in classifica". Poi me lo dite come posso avercela con loro? Niente da fare, se non ci fossero bisognerebbe inventarli...parola di Tacco12.

08 giugno 2012

La nostra Maglia

Maglia As Roma 2012 - 13 e Maglia As Roma 1983-84 (www.AsRomaShirt.it)

Scrivere oggi un Tacco12 sulla nuova Maglia della Roma, sarà poco originale ma per me è un dovere  doppio. Lo è per amore della mia squadra e per quello del mio compagno, collezionista di magliette dell'As Roma (ne possiede a partire dal 1980). Ho letto molti articoli e tutti esaltavano il ritorno ai colori oro e porpora tipici della maglia dello scudetto 1983-84. In realtà più che oro la definizione adatta è quella di becco d'oca. Comunque sia questa volta la maglietta piace a tutti e la scelta di tornare ad anni gloriosi è stata vincente. 
Ci vuole però precisione nella moda e allora iniziamo con il dire che la  parola Maglia indica un capo d'abbigliamento privo di bottoni e di colletto. Proprio per queste sue "assenze" è sempre stato considerato un capo comodo, adatto ad essere indossato negli ambienti di lavoro. La nuova Maglia della Roma ha il colletto (moscio ma ce l'ha) e questo la lancia nel mondo della Polo e dell'eleganza (tipica di solito degli sport come il Tennis e il Golf). Dunque sarà una Roma Vintage ed Elegante. In verità, tornando al colore dei bordini posso dire con assoluta certezza che più di un oro, si tratta di un bel colore arancio (di grande moda quest'estate), che ritengo sia sempre meglio del giallo "Lecce" come Mirko chiama quel giallo sole quasi fluo (che è di moda pure lui). 
Da brava blogger e cronista, ieri sera sono andata al Roma Store di piazza Cairoli, per poter toccare con mano la nuova maglia. 
Sono entrata nello Store (per l'occasione aperto fino a mezzanotte) e non appena me la sono trovata davanti e l'ho toccata, il mio viso si è contorto in un'espressione delusa. 
"Hai fatto la stessa faccia nostra" ha commentato Mirko, assorto nel chiacchiericcio con gli altri collezionisti concentrati sulla porta d'ingresso. 
Il tessuto mi ha colpito per la sua leggerezza. "Sembra quasi un costume da bagno" ho contemplato ad alta voce. E' questo è senz'altro un bene per chi gioca. L'espressione perplessa era piuttosto dovuta alla sua eccessiva semplicità. Le magliette sono belle se hanno dei piccoli e impercettibili particolari. Non so, un ricamo colore su colore, percepibile solo al tatto ( poteva essere un1927 rosso porpora magari proprio sul cuore dove è stato messo uno stemma a mio avviso un po' grande oppure sul fianco). Sarebbe stato apprezzabile un risvolto reale della manica e non la cucitura di un bordino arancio (non credo che per due centimetri di stoffa in più la società avrebbe dichiarato la bancarotta). Mi sarebbe piaciuto un colletto più rigido e non così moscione. Insomma è bella anche se sembra una vorrei ma non posso. Sarebbero stati sufficienti poche attenzioni in più perchè la nuova Maglia ottenesse un'aria più ricercata, più sacra. 
Questo è per essere pignoli, nulla toglie che la Maglia della Roma è una gran bella maglia. 
E poi finalmente c'è stata la volontà di ascoltare i tifosi e di confezionare un prodotto diverso. Questo è già un risultato importante. Il commento più carino è stato quello di un tifoso un po' in sovrappeso che ha osservato: "Ma è un'altra volta elasticizzata? E se me la metto io se vede la pancia". Anche questo mi sembra di ottimo auspicio, nessuno potrà ingrassare e soprattutto non ingrasseranno i giocatori, anche se con Zeman su questo punto non ci sono mai stati dubbi. 
In conclusione Buona la prima,  dato che le altre due maglie verranno presentate durante il tour estivo: una a Riscone di Brunico e l'altra in America e c'è da giurare che per i collezionisti sarà dura questa volta accaparrarsi entrambe. 

PostScriptuMEuropei: Stasera il fischio d'inizio (Polonia - Grecia) degli Europei. Domenica il debutto azzurro. Capitan Futuro ha dichiarato: "Baratterei per l'Europeo quello che ho vinto negli ultimi due anni alla Roma" ridendo...spero che risponda allo stesso modo tra due anni ai Mondiali ma senza ridere....Parola di Tacco12.

Verre alla presentazione della Maglia 2012-13

06 giugno 2012

Captain Roma è qui

E Zeman fu. Vedere la sua faccia segnata da un sorriso sornione alla domanda: 
"Qual è la differenza tra lei e Luis Enrique?" Non ha prezzo. Soprattutto se la risposta è : 
"Sono più predisposto verso la porta".
Immenso, Zeman, nei suoi silenzi e nelle sue risposte. 
Ieri pomeriggio in quel di Trigoria il clima era davvero quello "da stadio". 
Mi piacerebbe raccontarlo così: C'era una volta, tanti anni fa (quasi tredici), un signore, che di mestiere faceva l'allenatore di calcio. Era un tipo burbero all'apparenza, per via delle sue risposte a mezza bocca (anche perché l'altra mezza era sempre occupata da una sigaretta accesa) e per il suo accento duro da straniero dell'Est. 
Lui amava il suo lavoro e credeva fermamente in una preparazione faticosa e nel gioco offensivo. Era un uomo coraggioso, che non temeva i poteri forti e combatteva per un calcio pulito. A causa della sua etica è stato penalizzato e sottoposto a continue angherie da parte del Palazzo ma lui non si è arreso. Anzi, più lo massacravano, più lui ci provava gusto. 
"Non ho impegni, ho tutta la giornata libera" come direbbe Captain America a chi prendendolo a pugni e vedendolo rialzarsi gli domanda: "Ma tu non ti arrendi mai?"  
In una Roma Americana pare che sia stato trovato un nuovo Captain Roma. Nessuno scudo a stelle e strisce ma un bel pallone da lanciare a chi non gli piace, dentro la porta. Così, come tutti gli eroi, costretto a lasciare la panchina della sua squadra aveva profetizzato un :  "Ritornerò". 
Un eroe mantiene le sue promesse. Dopo molti anni, con qualche ruga in più a segnare la faccia abbronzata, Captain Roma è tornato. In un pomeriggio di giugno con il sole a picco (alla faccia di chi scappa di notte). "E' tornato il Maestro" ho sentito dire a chi era lì, con la mano a coprire la luce dagli occhi, aguzzando la vista per osservare la sagoma del Boemo avanzare. 
Applausi, sorrisi, urla di "Bentornato". Qualcuno giura di avergli sentito dire: "Avevo un appuntamento" proprio come l'eroe dei fumetti. 
Ieri, mentre lui parlava, nella mia mente scorrevano le immagini dei quattro derby persi, di Roma - Inter 4-5,tutti traumi che pensavo superati. 
"Grande Zeman" ha commentato il Guru "non si discute, il Maestro". La sua ammirazione mi ha improvvisamente catapultato a un Roma - Fiorentina con vittoria giallorossa nel tempo di recupero cancella i ricordi precedenti. 
Una Time Machine mi ha trasportato al 17 ottobre 1998. 
Ero in macchina con la mia famiglia, direzione Circeo.Il Guru aveva appena preso lo svincolo per il Raccordo quando lo speaker annuncia, dopo 4 minuti dal pareggio in extremis, il raddoppio e conseguente vittoria della Roma. A quel punto il Guru ha esultato togliendo le mani dal volante, con successivo sbandamento della macchina e urla di mia mamma: "Guarda se per colpa di questa maledetta Roma non ci andiamo ad ammazzare".
Era l'essenza della gioia del calcio. Quella che il Mister ha cercato di raccontare in una delle sue risposte ieri: 
"Vorrei che la mia squadra diverti e dia alla gente delle emozioni, che possono essere di diverso tipo ma sono sempre emozioni". 
Non ho visto la Roma di Zeman da abbonata ma ho rincorso bagarini e aspettato fuori lo stadio per entrare. Era una Roma che non si arrendeva mai, che faceva venire le palpitazioni agli occhi e al cuore. E' la Roma che vogliamo...

PostScriptumLazie: per chi, come me, ricordava solo i derby persi voglio dare una bella notizia. 
Nella stagione 1998-1999 la Roma di Zeman ha acciuffato un 3-3 (Del Vecchio, Di Francesco e Totti) e portato a casa anche un bel 3-1 con doppietta di Del Vecchio e gol di Totti...così per ricordare bene la storia ai cugini che se la inventano sempre un po' ...e poi tranquilli, ieri la Roma Primavera ha deciso di sacrificare il primo derby dell'Era Zeman dal prossimo siamo a credito...parola di Tacco12.

05 giugno 2012

Si firma Z, si legge Zeman



Oggi è il giorno. Inizia Giugno (e non perchè è il MIO mese e quello dello scudetto del 2001) ma è proprio un mese meraviglioso. Come sigillarlo e battezzarlo tale sin dal suo principio? Con una firma che corrisponde a un sogno, per molti, a un incubo, per pochi. Oggi è il giorno del Giubileo di sua Maestà, e non mi riferisco alla Regina Elisabetta che sarà domani la protagonista dei suoi primi 60 anni sul Trono, ma a Sir Zedenek Zeman.
Si perchè la parola Giubileo ha origine dal termine ebraico Jobel, ossia un corno di montone che veniva suonato per annunciare una solenne festa. Giubileo è poi diventato nella lingua latina la parola che significa gioia. Il Giubileo indica l'anno del Signore, della salvezza, della liberazione. Ed è così che sarà l'anno calcistico che aspetterà l'As Roma condotta dal Boemo fautore del calcio pulito e della sigaretta sempre accesa.
Proprio quest'anno ho avuto la fortuna d'intervistare il futuro tecnico chiedendogli:
"Le piace questo gioco della Roma? Pensa che il mercato giallorosso sia stato soddisfacente?"
Non vi nascondo che, sentire il suo ghigno e le sue pause, mi ha riempito di un'emozione nuova e antica insieme. Quell'emozione che  trasmettono le persone che hanno quel non so che di "sacro". Poi è arrivata puntuale la risposta. Breve. Ironica. Zemaniana.
"Beh, io penso che se giocassero nei loro ruoli, ci sarebbero buoni giocatori" ha sorriso sornione ed è tornato muto. Una frase e ha detto tutto. Ha detto che Luis non lo convinceva affatto e che con una squadra cosi avrebbe potuto ottenere risultati se solo fosse stato capace. Era novembre. Oggi a distanza di meno di un anno, ci sarà lui a sistemare le cose. Unico spauracchio rimane il ricordo funesto di quattro derby persi.
"Che ti preoccupi a fare? Mauri Samantha ha inguaiato a tal punto i cugini che il prossimo anno tanto i derby non ci saranno?!" mi rassicura Mirko.
"Speriamo" sussurro.
 L'allenatore e la sua sigaretta. Un sognatore che guarda lontano. Mister Grazie di averci scelto, lo dico di cuore. Solo chi ama l'As Roma e ci crede può trasformare i sogni in realtà e già mi pare di assistere a un mezzo miracolo, quello di far diventare "simpatica" la Roma a gli altri tifosi. Ieri mi si è avvicinato Gennaro, indovinate pure per quale squadra tifa con un nome così, e mi ha detto:
"Chiarè so' contento che Zeman torna alla Roma, se la merita la serie A".
Questa mattina a complimentarsi per il neo allenatore (che firmerà a ore) è stato Andrea, un tifoso del Toro:
"Contenta per Zeman? E' un grande allenatore?"
Venditti lo cantava qualche anno fa: ...La folla sta impazzendo ormai, all'attacco vai, in difesa mai, perchè non cambi mai... per fortuna. Parola di ...Tacco12

PostScriptumNazionale: Questi Europei sembrano una faccenda di Stato. Fortuna che il ministro Cancellieri  è donna e ha dato, come una mamma, il consiglio migliore: "Andate e giocate bene" Non ci resta che sperare che i ragazzi seguano questo monito.

PostScriptumAbbonamenti: Ragazzi una domanda, avete dato uno sguardo ai nuovi abbonamenti della Roma, usciti con un mese di anticipo? Sono aumentati e di parecchio. Per un abbonamento under 14 si parla di 90 euro in più. Vi risulta che abbiamo vinto qualcosa quest'anno? Chi lo dice agli Americani che l'Italia è in depression???

04 giugno 2012

Esce Cose da salvare prima di innamorarsi di Daniela Grandi



Cose da salvare prima d'innamorarsi (NewtonComptonEditori) di Daniela Grandi, è proprio un libro da Tacco12. 
La protagonista è Amanda, una Bridget Jones italiana, che si divide tra il lavoro e l'amore della sua vita Mat. 
Almeno fino a quando lui non parte per Parigi e  Nicola, il suo Capo molto figo, decide (inspiegabilmente) di lanciarsi in una corte serrata, al punto di gettare la nostra protagonista nel caos totale. 
A chi rivolgersi per risolvere l'ingarbugliato intreccio? Dove trovare un aiuto? 
E' necessario affidarsi alle  sue amiche di sempre: Le Ghise, quelle che ci sono sempre e se possono ti complicano ulteriormente la vita. 
Infatti Sole ha un nuovo fidanzato, Edoardo, che è un detective privato sulle tracce di un imprenditore di prosciutti scomparso nel nulla. Cosa di meglio di un'indagine per distogliere la mente se non la caccia al prosciuttaio scomparso? 
Dopo Il club dei pettegolezzi, Daniela Grandi torna al romanzo rosa alla Sex and the City. 
Tante citazioni per definire un genere che nel nostro Paese è solo suo. 
Una scrittrice nata a Parma che ama Janet Evanovich ed E.M Delafield. 
Ha due figlie, un marito pieno di estro e un lavoro da giornalista che la impegna (e la stressa) al punto che lo humor e l'ironia si rendono necessari per la sopravvivenza di ogni singolo giorno. 
Una lezione di leggerezza per imparare a prendere la vita di petto, ridendo su.
Un libro per sdrammatizzare...per chi indossa le scarpe da ginnastica ma sa anche portare un bel Tacco12 se le si presenta l'occasione...

Tempo fugit oppure no



Il tempo è strano. Ieri l'ennesima scossa ha fatto crollare la torre dell'orologio di Novi e il Tempo si è rotto. Rotto, non fermato. Nessuno lo ferma.
Te ne accorgi dalla pancia che cresce di un'amica che non vedevi da tempo. Una pancia bella, per una bella amica.
Te ne accorgi quando fissi il soffitto, aspettando che la luce trapeli dalle fessure delle serrande. Sei lì in attesa e sai che, prima o poi, la luce filtrerà. Aspetti, guardi oltre. Una costante nella vita di una donna.
Il Tempo è quel vento che ti passa sul volto rendendolo più bello con qualche ruga d'espressione e anche più stanco. Il Tempo che non arriva mai quando vorresti arrivasse e che poi fugge di mano come una saponetta bagnata. Scivola e non si lascia prendere e anche se sei convinta che prima o poi lo recupererai (non può mica scivolarmi in eterno 'sta saponetta!) ti assale il dubbio che devi impegnarti bene perchè ciò accada.
Ho passato una notte a pensare come acciuffarlo quel bastardo! La risposta alla fine l'ho trovata in un verbo: FARE. Tutto ciò che hai in testa, fallo subito senza rimandare. E' giunta l'ora di realizzare i progetti. Di mettere da parte le chiacchiere e costruire. Qualsisasi cosa. Scrivere il libro che hai in testa. Viaggiare o mettere le radici. Qualsiasi sia la decisione, va presa. Ieri ho confezionato 19 biscotti per una festa. Ho cucinato una torta e per realizzare il tutto ho impiegato diverse ore...circa 5. Alla fine ero stanca (odio lavorare senza la giusta attrezzatura, in spazi piccoli e scomodi sembravo una foca con la palla...emettevo anche versi simili) ma soddisfatta. Sono state ore in cui ho creato, in cui ho messo a frutto il mio Tempo. Nessun minuto è andato sprecato (se non quelli in cui ho dovuto rifare il pan di spagna, grrr...) e il Tempo non si è disperso. Oltre che scivoloso infatti, il Tempo è anche prezioso perchè non torna. E' strano il concetto di Tempo: c'è sempre eppure passa e non torna.
C'è chi lo vuole fermare e chi accelerare, entrambe le operazioni sembrano impossibili. Stanotte avrei voluto andasse molto veloce, per esempio, invece era lento. La povera gente che sente le scosse vorrebbe che il Tempo volasse, infatti sembra loro eterno. Quando ero ragazzina e dovevo rientrare a casa la sera, durante le serate di luglio con i primi amori in fermento, le lancette dell'orologio impazzivano: il Tempo di uscire che già era arrivato quello di rientrare. A poco è servito l'ingegno mio e di mia sorella. Il rimedio più antico del mondo: mettere indietro le lancette. Abbiamo fregato il tempo per un paio di sere, poi la mamma ha scoperto il trucco e il Tempo guadagnato è finito buttato in una serata di punizione da trascorrere a casa. Oggi la vicenda mi fa sorridere. Si perchè il Tempo è anche relativo.
Quella famosa attesa che ti aumentava il desiderio rimane immutata anche se l'oggetto del desiderio muta. Ho aspettato ore per assistere a un concerto di un cantante di cui oggi non me ne importa più nulla.
Ho speso Tempo con amici di cui ricordo a mala pena i volti e ho contato i minuti per rivedere volti che non dimenticherò mai.
Carpe Diem! gente, non rimandiamo a domani quel che possiamo fare oggi e questa è una lezione che vale sempre.
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