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21 dicembre 2011

Dalla pizza ai tortellini

Abbiamo vinto a Napoli e questa sera recuperiamo la prima contro il Bologna.
Ci pensate se il Campionato iniziasse oggi?
Ah, dovremmo cancellare tutto e ricominciare. Sicuramente la Roma sarebbe in una posizione di classifica diversa.
Comunque a Napoli ci siamo giocati la faccia e la dignità, e permettetemi di dire che ce la siamo giocata bene.
Un colpaccio è stato definito dai commentatori. In realtà, per me che non capisco nulla si è trattato di far giocare ciascuno nel proprio ruolo. E’ tornato Juan al centro della difesa. Taddei sulla fascia e De Rossi lì al centro e per concludere in bellezza davanti Francesco che, rigore sbagliato o no, da quando è tornato non ha visto sconfitte.
Ho assistito alla partita più in piedi che seduta. Quanti gol non realizzati, quanti? Il nervoso mi rendeva adrenalinica. Ferma sulla sedia non potevo rimanere.
“Avete fame?”,  chiedo agli amici che, dopo una domenica mangereccia, erano rimasti per la partita.
Un coro di “si” si è levato e io ho colto la palla al balzo per allontanare il mio sguardo dallo schermo luminoso.
Odio vedere le partite in casa. Nulla, infatti, sfugge alle telecamere, mentre ai miei occhi, sugli spalti dell’Olimpico, capita di non vedere la maggior parte delle azioni. Vi rendete conto quanto andare allo stadio per me sia confortante?
Il primo gol, inaspettato, nei primi minuti, l’ho visto seduta. Segna Lamela (Il Predestinato) con l’aiuto di DeSanctis e inizia la sofferenza. “Sempre troppo presto segnamo!” E’ il commento di Lorenzo che, arrivato in ritardo, era stato minacciato di venir lasciato fuori alla porta visto che la Roma vinceva.
Sempre per scaramanzia il Guru era tornato a vedere la partita da zio Gianni. Strategia azzeccata.
Finisce il primo tempo e la fame nervosa si scatena: Mirko taglia il pane, io e lo Zitto pensiamo lo giriamo sulla griglia. Poi olio e sale. Tutto mentre gli avanzi del pranzo sono sul fuoco.
“Le bruschette aprono lo stomaco” er Ciccone ne mangia una dopo l’altra. “La Roma apre lo stomaco!” risponde Mirko mentre morde metà fetta bruscata.
Il bello delle partite in casa è proprio questo: pane, vinello e l’ansia si rilassa. Parte il secondo tempo che nemmeno abbiamo il tempo di terminare lo spuntino.
Il Napoli fa fatica e al 59’ è Ovomaltino che azzittisce tutti. Che ve lo dico a fare quanto ero contenta??? Lo avevo detto che avrebbe segnato, per mettere a riposo i suoi bollenti spiriti. Ero soddisfatta come lui quando l’ho visto insaccare il suo sesto gol e azzittire, non tanto i napoletani, quanto le chiacchiere che si sono fatte su di lui qui a Roma. Poi arriva il gol all’ultimo che la Roma lo prende per contratto. Secondo me c’è scritto così:  “prima del 90’ prendete un gol tanto per angosciare di più i vostri tifosi”. Effetto riusciuto se non fosse per quella faccia da bambolotto nero che sorride come un ragazzino di 10 anni al suo primo gol, quel Simplicio che, mettila come ti pare, entra e segna sempre gol importanti. Lui ride e in casa si crea il panico. Io salto a cavalcioni sulla schiena di Mirko. Er Ciccone sbatte le mani a terra per poi chiedere: “abita qualcuno al piano di sotto?”
Lorenzo stritola Claudia in un abbraccio e lo Zitto fa tutto tranne che stare Zitto come il suo soprannome suggerirebbe.
“Questa è la Roma! Ci vuole tempo e pazienza” Lorenzo ne è convinto, io no.
La Roma che vince è quella di Totti e di quei giocatori ai loro posti. La Roma di Napoli ha avuto meno possesso palla ed è stata meno sbilanciata del solito. Sicuramente sbaglio.
Già stasera dopo la partita sarà Natale. Tortellini bolognesi in un brodo caldo, caldo, per combattere il freddo e festeggiare speriamo, altri tre punti.
Del resto il Bologna è la squadra che, dopo il Lecce e insieme al Cesena, ha perso più partite in casa (4). Quindi, l’impresa non dovrebbe essere così ardua.
Dunque le mie previsioni sono rosee. Mi sbilancio anche con il pronostico di 1-2 (stasera segna il Capitano). Spero in tutta sincerità che vada davvero così. Voglio assolutamente arrivare al punto di chiedere pubbliche scuse per il mio scetticismo al Mister Luis (che abbiamo visto essere capace di ridere) al quale, per ora,  auguro un buon Natale. Mi preparo a scartare i miei pacchetti, anche se per i regali e gli auguri abbiamo ancora venerdì…quindi rimaniamo concentrati sulla Roma e rimandiamo i brindisi al prossimo Tacco12.

Post Scriptum da Donna: Federica Pellegrini ha aperto un bar che ha chiamato Tacco 11…No Comment, a ciascuno il suo mestiere.

Post Scriptum Natalizio: Sta per uscire l’album delle figurine. Consiglio per i ritardatari per un regalo senza dubbio gradito e di sicuro divertimento (almeno nell’attaccare la formazione titolare della Roma)…parola di Tacco12 e daje Roma sempre!


19 dicembre 2011

Che bella cosa è 'na jurnata 'e sole

Solo per dire che questo Lunedì finalmente c'è il Sole, sarà che ieri i nostri ragazzi l'hanno vinto come premio per l'ottima prestazione???
Felice che abbiano smentito i miei pronostici (2 punti in 4 partite) e felice per Osvaldo che mette tutti a tacere. Felice per Simplicio, perchè Arnold, quando segna, è l'espressione della gioia come fosse un bambino.
E ora, dita incrociate per Bologna...

16 dicembre 2011

Ti Amo, parliamone

Ti Amo, parliamone. 
E’ di questo che oggi ho voglia di discutere con voi, perché non mi piacciono le polemiche, non sopporto i litigi e ritengo che i grandi amori meritino rispetto. 
A Roma tutti amano il Capitano.
Questo dovrebbe essere un Tacco12 sul prossimo match di Campionato con il Napoli, fresco di sorteggio in Champions League. In parte lo sarà, ma non è da questo che voglio partire.
Parliamo di Francesco, del mio Capitano e di qualche sciocco non tifoso che l’ha apostrofato sotto casa come: “Colpevole del pareggio con la Juventus”.
Qui le cose sono due: o esistono degli sciocchi, ma veramente sciocchi, in giro (nulla di più semplice:  la mamma del cretino è sempre incinta, diceva la mia professoressa di Greco) nel qual caso, mi meraviglia che il Capitano possa davvero credere che tutti i tifosi la pensino cosi’.
Oppure, Francesco ci sta inviando qualche messaggio di malumore, e anche in questo caso mi dispiacerebbe molto, perché le Bandiere come lui, hanno un codice etico cui attenersi e, non rispettarlo, potrebbe compromettere tutto quanto fatto di buono prima (ma sono certa che non è il suo caso).
Gira una voce, di cui non dirò la fonte, ma è una di quelle voci di cui mi fido, che tutti i giocatori “storici” Cassetti, Perrotta, Pizzarro, DeRossi e Totti, vogliano andare via da Roma.
Non voglio crederci perché credo nei fatti, ma la sola idea che qualcuno ne parli, mi mortifica e il solo fatto che De Rossi non firmi, mi preoccupa.
I tifosi sono sempre in prima linea: pioggia, freddo, sole o neve. L’Olimpico di lunedì era pieno, nonostante i risultati non aiutassero un’affluenza generosa come quella che si è verificata.
Da giornalista e da tifosa non merito alcun tipo di presa in giro. E questo vale sia per un allenatore, che continuo a non apprezzare; sia per qualsiasi giocatore che vuole fare le valigie; sia per tutti quelli che mandano le chiacchiere in giro.
Nel mondo del calcio trovo che il pettegolezzo (che da che mondo in mondo è donna) non serva proprio.
Ora torniamo alla partita contro il Napoli. Leggo News da Trigoria sul recupero di Pizzarro, Gago e Cassetti e di un De Rossi impegnato di nuovo come difensore centrale.
Intanto, mi conforta che il Guru abbia sbagliato il suo pronostico dicendo “zero punti” nelle partite da Firenze a Bologna, per il resto di certezze continuo a non averne. Come al solito abbiamo la fortuna di giocare contro un Napoli al "completo".
Un attacco micidiale quello composto da Hamsik, Lavezzi e Cavani…poi ci saranno Inler e Gargano. Insomma nessun esperimento per Mazzarri che vuole certezze. Le stesse che vorremmo noi e che chissa’ se le avremo.
Il Natale si avvicina e se Luis Enrique sceglierà la 17esima formazione da schierare, questa volta potrebbe essere un pacco con un fiocco rosso portafortuna, no?
Chissà che il nostro avversario non abbia la testa rivolta al Chelsea. Me lo auguro ma ne dubito.
Mirko non proferisce parola ad eccezione del riff che gli piace ripetere: “questo asturiano non capisce niente” e ha ragione.
Domenica sera è ancora lontana ma il Natale che si avvicina non è fatto solo di sorprese, il Natale è soprattutto un miracolo. E chissà che questi giorni, in cui tutti si scatenano alla caccia al “regalo giusto”, i nostri Capitani ( PRESENTE E FUTURO)non abbiano già pensato a confezionarne uno perfetto per noi tifosi.
Magari un gol di Totti con un biglietto a "firma" Daniele De Rossi. Se pure non si potesse avere tutto, mi accontenterei almeno della "firma" di Daniele, del resto è tempo di crisi e io sono comprensiva.
Vorrei azzardare un pronostico ma non ne ho…mi limito a dire che spero di assistere a una bella partita come quella vista contro la Juventus, magari con un gol giallorosso in più. Chissà che lo realizzi proprio Osvaldo, tanto per farsi passare la rabbia e poi corra ad abbracciare Borriello, che per pazienza e professionalità meriterebbe SEMPRE un posto in campo.

Post Scriptum per gli aquilotti: Sempre più convinta Ragazzi, dopo il sorteggio di oggi che vede la Lazio schierata contro l’Atletico Madrid (e in caso di passaggio del turno contro Sporting Braga o Besiktas), che i biancocelesti impugneranno la Coppa.
Soprattutto sento già qualche lazialetto dire così:
“ Faremo come l’Italia nei Mondiali del 1982! Passato il turno per il rotto della cuffia, incontreremo le squadre più forti e vinceremo”…parola loro e di Tacco 12…(anche se il mio finale somiglia più a un Inter-Lazio di qualche tempo fa)…buon week end e SEMPRE FORZA ROMA.

La ricetta per il regalo di Natale perfetto

E' bello quando l'aria di festa ci riunisce agli amici di sempre. Così, in preda a questa euforia, ho avuto l'onore di sedermi a tavola con le mie compagne di una vita. 
Chiara&theEternalCity non poteva che raccontarvi com'è andata.
Ormai siamo donne che hanno superato i 30: "Siamo vicine ai 40" ha provato a dire la solita pessimista di Daria, immediatamente rimproverata da Lea: "Beh, veramente siamo ancora nella metà più vicina ai 30!"  E devo darle proprio ragione.
Tutte con le preoccupazioni grandi (vedi crisi e lavoro) e piccole (vedi le prime rughe sotto gli occhi e le creme più vantaggiose da comprare per pelli grasse e secche) ma sempre con quello straordinario senso dello humor che solo le persone intelligenti possiedono.
Siamo l'incarnazione di questa Italia che va. Protagoniste di una vita che  preferirei descrivere in una fiction invece è la dura realtà.
Laureate, brillanti, figli di genitori uniti. Insomma "ragazze di altri tempi", di quelle che "fanno con uno stampo solo e poi lo buttano via".
Io e Anna lavoriamo a tempo "determinato" mentre Daria e Lea sono disoccupate.
Le chiacchiere dell'antipasto sono state dedicate a questo nuovo governo ma quando Lia ha detto:
"Basta, mi viene la tristezza"  tutte abbiamo accettato l'invito, brindando al nuovo anno "che sia pieno di pazienza e di salute", ci serviranno. Un brindisi sobrio con acqua e vino bianco, perchè il vino rosso rischiava di macchiare l'augurio come una ferita insaguinata.
Arrivano i primi piatti e le chiacchiere prendono una piega diversa:  
"Pronte per Capodanno?" E' stata  questa la domanda che ha aperto le danze, rivolta all'unisono da me e Daria verso la compagnia.
Nessuna sembra aver pianificato alcun che, eppure, tutte abbiamo le idee chiare: il Capodanno ideale è starsene a casa con gli amici.  Negli ultimi anni, non ho voglia di affrontare traffico in città e freddo in campagna o ai monti:
"Credo che organizzerò una cenetta a casa mia: amici, brindisi e carte fino all'alba se volete unirvi fatemi sapere".  
Lea fuggirà tra i monti. Anna, con una bimba piccola, trascorrerà l'ultima sera dell'anno con la sua comitiva di amici sposati e con prole. Daria propone una fuga nella casa di campagna della nonna. L'importante è avere un tetto sulla testa e avere ciascuna, la dolce metà al proprio fianco. Così sarà se Dio vuole.
Il primo finisce, gli spaghetti con il tonno erano ottimi. Bevo un sorso e domando: "Ragazze cosa riceverete a Natale?" Va a pensare che si sarebbe aperta una discussione come quella che sto per raccontarvi. E' uscito fuori che gli uomini, anche se con nomi diversi, lavori diversi ed età diverse, hanno tutti la stessa goffaggine. C'è chi in passato ha regalato pela patate; chi non ama scrivere i biglietti; chi pur se consigliato vuole fare di testa sua. Poi ci sono quelli come mio padre, che mamma dice "A" lui ascolta il mezzo fiato pronunciato e, via il regalo è già bello che pronto sotto l'albero di Natale.
"Chia' tuo padre non fa testo, non lo devi prendere come esempio" è Lea che alimenta il mio mito, del resto sa bene che non esagero, lei lo conosce da quando è nata.
Allora mettiamo pure papà da parte e pensiamo che c'è la crisi e che, quest'anno, i nostri uomini ci stupiranno.
Spero che Daria riceverà un biglietto per il concerto di James Morrison, che tanto le piace. Voglio immaginarmi la faccia di Anna quando scarterà il suo pacchetto di gioielleria e si troverà dentro un anello di Bliss (magari il solitario argento e zircone a prova di crisi visto il suo prezzo) che le illuminerà gli occhi più di un diamante di 3 carati!
Per quel che mi riguarda vorrei trovarmi alle Maldive a Capodanno, ma questo non è un regalo a prova di crisi, quindi ho piena fiducia nelle scelte del mio amore perchè (anche se gli stivaletti con la stella non me li ha fatti) è stato bombardato d'informazioni da me a dovere.
"Un regalo non è un regalo sempre e a priscindere. In questi tempi di crisi gli uomini dovrebbero seguire i consigli. Potrebbero spendere di meno e meglio" bevo il caffè nero dopo aver detto la mia. "Già ..." sussurra Anna sconfortata.
Per il dolce ci siamo lasciate lo scambio dei regali. Negli ultimi due anni ci siamo date tutte una ridimensionata, davvero per noi vale il "pensiero" e quello lo abbiamo sempre l'una per l'altra.
Daria ha pensato alla nostra testa "pazza" con un cerchietto natalizio e alla nostra bellezza con un cosmetico.
Anna alla nostra spiritualità: una candela bianca per tutte.
Lea ha dato il meglio di se', ha confezionato con le sue manine, delle scatole di cartone con dentro delle sciarpe fatte a maglia da lei, per scaldarci il cuore quando ne abbiamo bisogno.
I miei sono stati regali legati al suono (due ciondoli con sonagli cuore e stella da attaccare all'albero per Daria ed Anna) e alle parole (un porta cellulare per quando lo si mette in carica per Lia).
Il pranzo è finito con un sorriso, tanti baci e tanti auguri di cuore. Mi conforta il pensiero che la crisi non può toglierci l'amicizia e l'amore.

13 dicembre 2011

Santa Lucia e luce fu



Oggi è il giorno più corto che ci sia! E’ anche l’onomastico della mia Mamma perché è Santa Lucia.
Il giorno dopo Roma – Juventus è giusto che sia il giorno della Santa della Vista , perché ieri, finalmente, è tornata la nostra Luce in campo e si è visto.
Totti e il suo impostare il gioco ad occhi chiusi, perché la Luce lui ce l’ha in testa e nei piedi. Totti, che mi ha fatto tanto arrabbiare quando ha sbagliato un rigore che poteva significare vittoria.
Lo conosco troppo bene il mio Francesco. L’ho visto deconcentrato e sborone, pronto allo scambio di battute con il vecchio amico di sempre Buffon. Lui gli dice una frase, Gianluigi gli molla un calcetto scherzoso sul sedere e io dico a Mirko: “Ecco fatto! Lui gioca prima del rigore e guarda come va a finire…”
Nemmeno a dirlo. La Luce tira e sbaglia. E’ il 64’ ma nelle partite normali, in quelle contro la Vecchia Signora, i minuti sono praticamente da moltiplicarsi per due.
L’aria è calda, la pioggia è terminata. Tutti presagi che mi predispongono positivamente. Mentre arrivo allo stadio a piedi, perché è vicino alla mia redazione, noto un’ affluenza straordinaria. Mirko è già entrato e mi sta aspettando. Sandro e Antonella avevano appuntamento al solito posto. Christian e Marco ormai sono una coppia di fatto, si organizzano tra loro. Miracolosamente è dei nostri anche Fabietto, che da quando è diventato papà, fa il tifoso a mezzo servizio.
Il GuRu prima della partita aveva profetizzato: “Se giocano Totti, Osvaldo e Borriello finisce 3-1”. Il giorno dopo posso confermare che, se avessero buttato dentro tutte le palle gol “mangiate” forse sarebbe davvero finita così.
Quanta sofferenza su quegli spalti. Lo stadio è pieno come vassoio di struffoli napoletani, tutti colorati e mielosi. Uno striscione accompagna l’inno: “Roma nun fa la stupida stasera” E’ la curva che l’invoca, sono i tifosi che lo supplicano.
Alma non è venuta, chissà come mai, le avevo comprato un panettoncino per Natale, meno male che si è evitata la vista di uno spicchio ospiti gremitissimo…juventini romani e a me salgono i conati di vomito. Sembrerà eccessivo, vi assicuro che non lo è. Per me Roma – Juventus è peggio del Derby.
Pochi minuti ed è subito una magia, ci pensa il nostro Capitan Futuro che da difensore centrale si trasforma prima in attaccante, poi in pinguino danzante.
Quando lo speaker urla formazione, sto per svenire. La sedicesima formazione, con un centro campo da brividi. In quattro arrivano a 60 anni, più o meno. Direi una bella mossa, dato che Marchisio, dopo De Rossi (ieri nell’inedito ruolo di difensore centrale) è uno dei più forti centrocampisti d’Italia!
Josè Angel sulla fascia per me non scende…e l’ex laziale  Lichtsteiner mostra una certa scioltezza. Sbagliano loro e sbagliamo tanto noi. Il primo tempo finisce in vantaggio ed è un miracolo.
“Se non entra Simplicio, daje e daje, questi pareggiano” il mio amico Marco la pensa così e dopo sputa un finto Borghetti da 3 gradi che oltre a non scaldare, sa di acqua sporca.
Quando inizia il secondo tempo Borriello e Simplicio si allenano a bordo campo. Il dictat è: “Resistere, resistere, resistere!” purtroppo al 60’ la Roma non ce la fa più e Chiellini agguanta il pareggio.
Pochi secondi e, ben due falli in area, perché la Roma ottenga un rigore a favore. Il primo della stagione. Buffon para. E così avanti tutta fino al 90’ non per Osvaldo che corre e si sbraccia ma non riesce a segnare. Si arrabbia quando al suo posto entra Borriello (Ragazzi è vivo e vegeto! E questa è una grande gioia per tutti!). Sei minuti di recupero e poi, finalmente, la fine.
“Ti pare che mi deve rodere anche quando pareggiamo con la Juventus?” Mirko non ci sta e nemmeno io. “Due punti regalati!” Sono arrabbiata, soprattutto con la nostra Luce perché non gli perdono gli errori, lui non può sbagliare, lui è Totti.
Passata la nottata dico che, tutto sommato, ieri ho visto una bella partita e sono soddisfatta finalmente…pare che anche questa Roma non può prescindere dal suo Capitano. L’avrà capito Luis?



Post Scriptum per i lazialetti: Oggi ho mangiato la pizza buonissima di Roscioli, non so se conoscete. Beh, Pierluigi è un laziale di quelli d.o.c e mi ha voluto regalare una fetta di panettone “Almeno tu iniziala a mangiare, che ieri vi ha detto bene”. Caro Pierciccè, gli amici lo chiamano così, lo dico a te e a tutti gli aquilotti. Oggi più di ieri sono convinta che vincerete l’Europa League…del resto, non mi pare ci siano altre squadre forti…parola di Tacco 12.

09 dicembre 2011

Roma - Juventus: Il più grande spettacolo dopo il ..week end!


L’unica certezza che abbiamo per questo week end è che la Roma non gioca e, noi, ci potremo godere i due giorni di riposo che ci spettano senza avvelenarci il sangue.
Vi pare poco? Per quello che mi riguarda è tantissimo, perché non ho voglia di arrabbiarmi e stare male. Lunedì inizieremo la settimana riposati e carichi per affrontare qualunque soluzione l’AsRoma ci presenterà.
Sarà la prima partita in 3D del Campionato Italiano: ma proprio con la mia squadra dovevano inaugurare l’evento? Fermo restando che su Sky, il Capitano ha realizzato un promo divertente come solo lui ne è capace, già mi vedo Marchisio urlaremi in faccia la sua gioia post gol.
Questo pensiero mi turba e mi disturba notevolmente.
I tifosi si dividono in varie categorie, anche se tifano tutti per la stessa squadra, esistono i romanisti che si sentono “solo romanisti”, quelli che sono in primis “antilaziali” (vedi zio Bri, fratello del Guru) e poi ci sono quelli che, tra Lazio e Juventus, “è una bella lotta” ma sono più antijuventini che antilaziali.
Presente! Mano alzata dritta al cielo, come quando da bambini si sapeva la risposta che la maestra aveva appena formulato.
Il mio sentimento nei confronti dei cugini è più vicino alla “pena” e alla “compassione”. Li ho sempre considerati quelli “sfigati” della città, che hanno vinto meno di noi e, comunque, hanno spesso perso i derby.
La Juventus no. La Juventus ci ha rubato scudetti e sogni. La Juventus si è fatta un anno di B da poco perché proprio non glielo potevano evitare. La Juventus è quella squadra contro la quale, mettila come vuoi, succede sempre qualcosa (a favore loro ovviamente).
Ricordo con rabbia quella volta che Aldair (per colpa del guardialinee) sbagliò la rimessa laterale, mandando in gol Ravanelli. Era il 1995.
La stessa rabbia mi torna quando penso a tutte le volte che un ex laziale come Nedved ci ha infilzato. In particolare l’ultimo anno prima che si ritirasse…era il 2009 credo e io avevo comprato i biglietti in distinti Nord. “Meno male che smette questo, non ce la faccio più!” era stato il mio commento.
Certo quando vinci contro di loro, il risultato vale il doppio! E allora come non gioire alla visione di quella faccia furba di Totti quando fa un cenno quattro con le dita che muove nel senso di “vattene a casa” e poi mette un l’indice davanti le labbra rivolto a Tudor che continuava ad attaccare briga? Era il 2004…e mi pare ieri, maledizione.
Devo però ammettere che c’è stato un Juventus – Roma più recente che mi ha esaltato ed è stato quello in cui Riise ha segnato al 93’.
E’ stata una gioia che mi ha quasi fatto sentire male. Contro la Juventus è peggio di un derby e vincerlo così mi procura ancora le palpitazioni.
Quando penso a questa partita la lucidità si opacizza e mi sento in profonda difficoltà nel formulare un pronostico.
Il Guru non ha detto nulla solo: “lavorerò e non potrò guardarla in 3D”. Mirko sta pensando di marinare lo stadio pur di seguire l’inedita visione del match.
E io? Io il lunedì sera sono onda con l’Infedele. Anche se non andrò a Milano, sarò in redazione fino alle 20 almeno (salvo che non esca fuori un collegamento dallo studio di Roma e mi costringa a lavorare fino a mezzanotte! Beh, vi assicuro che non so se augurarmelo).
La questione della settimana, infatti, non è la formazione. Perché se non giocano la Luce e Ovomaltino dal primo minuto, giuro che vado in un supermercato, svaligio gli scaffali dei pandori e dei panettoni, li porto all’Asturiano e lo obbligo a mangiarli tutti!
Qui la questione è : andare o non andare allo stadio.
Dovrei precipitarmi (dato che sono a lavoro) per questa Roma? Si merita il mio sacrificio? Si merita che prenda freddo e stia senza cena?
Ci rifletterò questo week end, magari davanti al “Clasico” spagnolo e giocando ad “aguzza la vista, trova le differenze”  tra il Barcelona la Roma…e tifando per il Barcelona ovviamente. 

Post Scriptum da donna: News da Trigoria: LuisEnrique ha provato Rosi centrale di difesa e Osvaldo ha avuto un altro scatto di rabbia. Delle due, continua a far più notizia la seconda. No dico, Rosi centrale? Uno scatto di nervi prenderebbe a chiunque…parola di Tacco12…e sempre forza Roma!

07 dicembre 2011

Si sta facendo notte



Sono vittima di un’indigestione da Fiorentina.
Crampi, dolori e nausea, che tuttora non sono scomparse in modo definitivo. La partita della Roma, se si può avere il coraggio di chiamarla “partita”, è arrivata alla fine di un pranzo delizioso preparato a quattro mani dalla mia mamma e dal mio papà Guru.
Mentre le donne di casa (io per 90’ minuti rientro nella categoria “uomo mancato”) rassettavano la cucina, Io, Mirko, Il Guru e mio cognato Mario ci sintonizzavamo sulla partita.
Passano dieci minuti. Ancora siamo tutti seduti attorno al tavolo sorseggiando chi caffè, chi grappa e chi wisky, quando Juan viene buttato fuori con un rosso diretto e viene decretato un calcio di rigore a favore dei Viola.
Il Guru urla dalla rabbia, Mirko commenta con Mario l’episodio e io, dopo aver visto concretizzarsi il vantaggio (per opera di quel Jovetic di cui vi avevo parlato venerdì e che ammira tanto un certo Totti che siede comodamente in panchina), mi alzo in piedi mando a quel paese una squadra che non riconosco più.
Me ne vado in cucina a controllare mia sorella che pulisce i piatti.
Il peggio doveva arrivare e le nostre paturnie stavano per moltiplicarsi.
E’ per questo che Fabiana ci taglia delle fettine del suo dolce super dolce: “Magari diventate più zuccherini” suggerisce mentre distribuisce i piattini.
Zuccherini di sicuro con qualche rotolino qua e là. Una bomba di calorie tanto potente, che vorrei si materializzasse nel tiro di De Rossi che invece manca di precisione. Dov’è la mia Roma?
Un tale Cicinho vaga per il campo. “Ma non era tornato in Brasile?” commenta mio cognato, tifoso juventino. Domanda calzante per una prestazione che non sembra all’altezza di un “titolare”.
Finisce il primo tempo e, anche se stiamo giocando in 10 e non stiamo costruendo nulla, almeno “resistiamo”. Nonostante il solito Gamberini abbia raddoppiato, noi resistiamo.
E’ in quel preciso momento che esce fuori, erroneamente, quella tipica convinzione che oserei definire “spallettiana o capelliana” che tanto alla fine ribaltiamo il risultato e addirittura potremmo vincere. Errore! Uomini e donne all’ascolto: non avete visto piangere il Ministro Fornero??? Ci saranno tempi bui e dobbiamo abituarci al sacrificio!
Certo è che la Roma, nel buio, ci finisce al 31’ del secondo tempo quando anche Gago, che s’inventa un’entrata scoordinata, decide di andare a farsi una doccia calda con qualche minuto d’anticipo.
“Totti non entrerà di sicuro” commento quasi tra me e me.
S’è fatta Notte e noi in panchina abbiamo la Luce.
Luis continua a risparmiare. Del resto c’è la crisi, lo fa per un senso molto spiccato del dovere.
Certo è che quando la Notte si fa profonda, Bojan deve aver avuto un incubo perché si è messo ad agitarsi con le mani nella nostra area di rigore. Peccato che l’incubo vero è stato tutto dei tifosi, che vedono la Fiorentina trasformare il secondo calcio di rigore e vincere per 3-0.
C’è da rimanere senza speranza e senza parole, soprattutto quando davanti ai microfoni il Mister continua a ribadire che  “non c’è problema”. Non ci sarà per lui. Ecchecavolo! Per quanto mi riguarda il problema c’è e come. La coerenza non è sacrificare uno come Osvaldo, piuttosto è farlo giocare perché deve segnare per il bene della squadra. Una multa salata sarebbe stata sufficiente.
Insomma negli anni dell’Impero Romano e prima ancora dell’Antica Grecia il bene primario era quello “comune”. Non si può costruire un gruppo se non si crea un obiettivo che non è, a mio avviso, solo il gioco ma soprattutto il risultato. Dal momento che stiamo giocando un Campionato.
Sarò Machiavellica però ritengo che il “fine giustifichi i mezzi”. So che questa filosofia può non piacere ma è la filosofia dei vincenti.
Prima della partita ho rivolto al Guru, la domanda che ho rivolto a voi venerdì: “ Da qui a Natale, quanti punti pensi che farà la Roma?”
Volete sapere cosa mi ha risposto? “Zero”.
Zero, mi aveva detto prima che la partita iniziasse. E dire che io avevo ventilato un punto a Firenze e uno a Bologna. Sono proprio donna e non capisco nulla! I papà Guru hanno sempre ragione.
Per il momento mi limito a sperare che De Rossi firmi, che Luis mangi un buon panettone e che la Vecchia Signora si prenda un colpo della strega. Mentre continuo ad amare la mia Roma più di prima…

Post Scriptum da Donna: A chi se lo stesse domandando, pare che Borriello graviti nella zona di Roma solo per partecipare ai programmi tv, senza il permesso della società. Pare che questo, anche se è avvenuto un mese fa, sia il motivo della sua scomparsa dal campo. Pare che il Mister non abbia gradito la sua imitazione che Marco si è prestato a fare con un famoso showman.
Sono certa che nemmeno il Guru mi avrebbe punito così a lungo per un ordine non rispettato in adolescenza.
Pare che la difesa, debba essere proporzionale all’offesa…
Parola di Tacco12 e, udite, udite del Codice Penale…

05 dicembre 2011

Dalle lacrime ai sorrisi, questa è la vita dei sacrifici

Buona sera Tacchine e Tacchine...
giaccio qui nella mia postazione di lavoro mentre vedo scorrere le immagini di Mario Monti e del ministro Fornero che piange.
Ho sentito tutti i commenti dei miei colleghi e amici, e non cadere in uno stato di profonda depressione è stato faticoso quanto sopportare il chiacchiericcio di una comitiva di quindicenni in un sala buia del cinema.
L'unico momento in cui il mio "io" è riuscito a risollevarsi, è stato quando la mia mente si è messa a pensare ai pranzi di Natale da organizzare e alla tavola da presentare. Infatti la cucina non subisce manovre anticrisi.
Non si può mangiare aragosta e caviale tutti i giorni, questo mi sembra ovvio, però si può riuscire a creare un menù originale anche con alimenti poveri. E gli alimenti poveri, sono di solito quelli più gustosi. Perchè sono le cose semplici quelle più difficili da ottenere e da realizzare.
Il lato bello di questa "crisi", se ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno, è quello dell'ingegnarsi. E' nei periodi di urgenza che esce fuori il carattere delle persone. Bisogna trovare soluzioni e rimedi, far quadrare i conti pur avendo poco.
Questo è, a tratti, un lavoro stressante, se lo si pratica con il fine di non affogare. Quindi voglio darvi questo consiglio: siamo creativi.
Voglio portarvi un esempio pratico. Sabato, ho affrontato uno degli incubi dell'anno: prendere dal soppalco l'albero di Natale!
Tenete presente che fino a due anni fa abitavo in un Monolocale. Di conseguenza il mio albero era proporzionale ai miei 33mq.
Il primo anno che ho avuto una casa grande esattamente il doppio, ho acquistato un albero che arriva fino al soffitto!
Sono molto, molto soddisfatta di questo abete sempre verde che passa 11 mesi dell'anno nel mio soppalco occupandolo quasi per intero. L'albero che viene allestito e tenuto come quello di San Pietro. Da brava romana
Il mio "Tesssoro" ho iniziato a montarlo sabato notte.
Ci sono volute un paio di ore ma adesso è lì nel centro del salone, in attesa di essere "vestito".
La crisi impone "risparmio" e così, dato che amo personalizzare ogni anno il mio albero in modo diverso, quest'anno ho trovato una soluzione "economica".
Avete fatto caso quanto costano palline e angioletti? Bene, fate come me, buttatevi sul pane. Ce ne sono di così belli e vari che ammirarli è una meraviglia per gli occhi e per le papille gustative.
Ecco a cosa serve la "crisi" : a reinventarci una realtà. A stravolgere le nostre aspettative e a convincersi che "tutto sommato va bene anche così". Possiamo avere comunque un albero bello senza avere rinunciato all'idea d'innovarlo. Se amate biscotti e caramelle potete colorare i rami con i bon bon. Insomma mettiamoci del nostro per addolcire la vita che ne abbiamo bisogno.
Dovevate vedere come ero in bilico su quella scala...fortuna Mirko mi ha aiutata a non crollare per poi commentare (davanti al mio tavolo da pranzo diventato un tavolo da lavoro): "E' scoppiata una bomba".
Aghi di pino sul pavimento, nastri, formine e foto sparse un po' ovunque... mi piace spargere per casa i miei pensieri, le parole devono essere disordinate come le immagini per colpire al cuore.
Eppure quel caos mi mette allegria :-) e ad essere ottimisti si fa sempre bene! Ho appena saputo che all'Infedele, il collegamento con il Ministro misterioso è saltato e posso andare a casetta prima. Direi che corro a finire il mio albero!

02 dicembre 2011

La Fiorentina si deve mangiare in un sol boccone

Domenica sarà: Fiorentina – Roma:

Semo tutti parrucchieri, semo tutti parrucchieri!” Negli ultimi 10 anni questa trasferta l’associo, inevitabilmente, al famoso coro dell’anno dello scudetto. Fu, come sapete, una partita giocata di lunedì, che cosa assurda e atipica dieci anni fa mentre oggi non ci stupisce affatto.
La Fiorentina, un bel tocco di carne che amano tutti i carnivori.
Una bistecca succulenta di cui farne diversi bocconi. Sarebbe meraviglioso che la nostra Lupa avesse fame. La divorerebbe leccandosi i baffi, se fosse una Lupa famelica…una Lupa vera.
La Fiorentina è anche la squadra di Bati gol e la mente continua a tornare a 10 anni fa. Al centravanti argentino che mimava la mitraglia sotto la curva, quando segnava.
Oggi un centravanti argentino che mima la mitraglia ce lo abbiamo ancora. Osvaldo, Ovomaltino, che però siederà in panchina per punizione. Del resto ha preferito colpire con uno schiaffo il compagno invece di trafiggerlo con le finte pallottole scaricate dalla sua mitragliatrice immaginaria. So’ ragazzi, viene da dire…
Osvaldo, che è anche uno degli ex partita, sarebbe potuto essere la chiave di volta di un match che, non si presenta come semplice.
Osvaldo però non ci sarà e me ne dispiaccio molto…ma spero in una grazia.
Tra le armi pericolose dei Viola c’è il talentuoso Jo-Jo, che non è un vecchio gioco immortale, ma un giovane ragazzo dalla chioma riccia che in settimana ha confessato: “Sogno di diventare come Totti” . Rivelando le sue doti intellettive oltre le agonistiche che già conoscevamo.
Jo – Jo è uno di quelli che, se parte in contropiede, difficilmente sbaglia il gol. Cosa che potrebbe capitare a Gilardino ma non ci conto. A mettermi paura è anche Vargas, un giocatore che mi è sempre piaciuto. Uno che non mi piace e mi è anche antipatico è Montolivo. Beh, se proprio dobbiamo perdere chiedo ai nostri ragazzi di non far segnare lui. Grazie.
La nostra di formazione, Capitan Presente e Capitan Futuro a parte, non è nota. Posso solo sperare che Louis, dopo aver perduto Burdisso e Kjaer, Borini e Rosi, non si eserciti in schemi e formazioni innovative.
Sicuramente questo non è un problema che sfiora la tifoseria viola. Delio Rossi, che tanti romanisti hanno agognato come Mister della Roma per  questa stagione, ha recuperato Jovetic e soprattutto vanta un centrocampo interessante con Vargas , Behrami e Montolivo. Diciamo che, con il mio occhio di donna potrei sbilanciarmi dicendo che, il loro reparto difensivo, è quello che meno mi elettrizza…quindi mi auguro che Il Predestinato Lamela e il Prediletto Bojan infilzino la rete come lo stuzzicadenti fa con la carne (tornando al paragone con la Fiorentina)… e mi auguro siano tanti pezzetti di carne…
E poi se non ci penseranno loro, questa volta, per la legge dei grandi numeri, ci penserà LUI…la nostra Luce.
Il Capitano non esulta da troppi mesi e la Fiorentina è una delle squadre contro le quali segna più spesso.
Comunque andrà, domenica, Francesco giocherà la sua partita 480, con la stessa maglia e scusate se è poco.
Guarderò la partita con il GuRu (cosa che non accade da molto tempo) e soprattutto Mirko, che è uno pacato e calmo, vedrà la partita con il GurU, che ogni volta rischia l’infarto. Ci sarà da preoccuparsi.
Credo che nel Tacco12 di lunedì avrete una dettagliata descrizione del match…preparatevi!!!
Per il resto buon Week End e comunque vada metterò un bel Tacco…anche se non dovessimo vincere, continuerò comunque a guardare tutti dall’alto!

Post Scriptum da Donna:  Ieri una squadra che si chiama Lazio è apparsa sul cartellone luminoso della squadra ospite con la specifica Roma. Tolto il fatto che vorrei una petizione perché si possa evitare l’uso della nostra squadra in modo improprio, devo dire che la scena è stata esilarante. Ricordatevi che la Lazie vincerà l’Europa League, parola di Tacco12...e sempre forza Roma.

01 dicembre 2011

E' iniziato l'Avvento...

Buona sera a tutti, come state? C’è qualcuno di voi che ha voglia di parlare di calcio?
 Questo Tacco12 dovrebbe essere dedicato al post Udinese – Roma. E’ passata praticamente una settimana e forse, dico forse e lo ribadisco, comincio a dimenticarmi di una disfatta che qualcuno continua a ricordare soprattutto per uno “schiaffo”.
Certo lo abbiamo preso tutti (e non solo LAMELA) quello schiaffo, bello in faccia. Resistere, resistere, resistere per poi subire una doppietta…insomma una fotocopia perfetta di tutte le altre partite. Con una sola differenza, amici miei, che quando s’incontrano le squadre di alta classifica che hanno attaccanti di alta classifica che non falliscono l’unica occasione davanti alla porta che capita loro.
Di Natale, è il giocatore di “stagione” e come potevamo non regalargli l’ennesimo gol? No, non sarebbe stata la mia Roma.
A fine partita avrei voluto mangiarmi un bel muffin al cioccolato. Unico ingrediente che riesce a “tranquillizzare” i miei bollenti spiriti rabbiosi. Ma non ho potuto così ho deciso di chiamare IL GurU ma solo l’indomani mattina perché la notte porta consiglio e ci fa dimenticare nei sonni e nei sogni gli orrori sportivi reali.
“NON L’HO NEMMENO VISTA” mi dice Papà che aveva sentito il risultato alla radio. La radio “benedetta e maledetta” insieme, che non ha scampato al suo destino di “porta sfiga”.
Ha proseguito più o meno così: “AVEVO DETTO CHE NON C’ERA PROBLEMA, INVECE QUEST’ANNO HANNO PROPRIO DECISO DI FARCI SOFFRIRE”
Mettiamoci che oggi inizia il calendario dell’avvento.
Voi ce l’avete??? 25 caselline al Natale (per il Di Natale abbiamo già dato!!!) riempite di cioccolatini o regalini. Quattro domeniche e sarà festa! Brinderemo e mangeremo il panettone…lo mangeremo tutti, nessuno escluso e questa metafora dell’abbuffata non riesco a tradurla nel verso che vorrei. Secondo voi: mangeremo il panettone per festeggiare? Oppure lo mangeremo perché ce ne andremo tutti a casa, allenatore incluso, come si usa dire nel linguaggio calcistico??? Il dubbio rimane. Nel tentativo di scioglierlo, vediamo quali saranno le partite dell’AVVENTO.
Apriamo le danze domenica 4 con un bel Fiorentina-Roma. Altra trasferta non facile con Delio Rossi in panchina. Proseguiamo Lunedì 12 con Roma – Juventus…la Vecchia Signora con Conte in panchina si sta dimostrando la Contessa del Campionato. E’ prima ma nonostante questo quello che la rende ostica è la sua sfacciata “cleptomania”. E’ una di quelle Vecchie che ti frega sempre…in un verso o nell’altro stai pur certo che qualcosa te lo ruba!
Domenica 18 è il turno di un’altra grande della stagione: il Napoli. (Chi ha visto la partita martedì ha ben chiara la situazione che ci aspetta…e se fosse stato distratto ricorderei che mancava un tal Cavani). Per prepararci degnamente al Natale…non potevamo che iniziare dal principio: mercoledì 21 ci aspetta il Bologna. Quale occasione migliore per comprare i tortellini più buoni d’Italia da mettere in brodo per il pranzo di Natale??? E pure il se il brodo è magro la consolazione non lo sarebbe.
Vedo, vedo, vedo (come direbbe il Capitano in un famoso spot, quel Capitano che non vediamo più in campo) un Avvento di penitenza…siamo sicuri che non si tratta di una Quaresima??? Male che vada ci attacchiamo al torrone…mi raccomando l’abbinamento: torrone bianco con tacco nero e viceversa!

Per concludere il post Scriptum da Donna: Osvaldo non sarà Maradona…ma Lamela sembra una Pera…Parola di Tacco12…e forza Roma sempre! Daje!!!
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