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30 marzo 2012

Tana Libera Tutti in 3 D, risate giallorosse

Oggi il mio Tacco 12 è dedicato ad uno spettacolo teatrale cui ho assistito ieri, nel giorno del suo debutto.
Sto parlando di "Tana Libera Tutti in 3 D". La kermesse mette in scena di quello che accade prima, mentre e durante una diretta radiofonica del famoso programma condotto dai soci... (ho detto soci!) Alessandro Doria e Paolo Marcacci e dal terzo della coppia, Diego Angelino.
Ed è proprio di lui che voglio parlarvi per primo. Rivelazione Angelino! Ragazzi e ragazze all'ascolto, voi pensate sia un tipo dimesso, che si faccia mettere in mezzo dai due soci...ma in realtà è lui l'anima del trio! Mai fuori luogo, mantiene un low profile e a rappresentazione conclusa, si rimette la borsa in spalla e si defila come avesse appena giocato una partita di calcetto. Della serie "cosa volete che faccia, vi sorprenderò". Voto: 10.
Passiamo al Professor Marcacci. Il suo titolo accademico calza a pennello. Ironia e tempi comici perfetti, da consumato attore ...quasi amletico. E' il protagonista delle gags più riuscite: le sue "capatine" da dietro le quinte durante il corteggiamento di Doria alla stagista Vanessa o la sua espressione sbigottita, quando scopre cosa si può vedere con un paio di occhiali "che spogliano", meritano l'acquisto del biglietto. Voto: 10.
Dulcis in fundo Alessandro Doria. Lui è il protagonista della storia, un combina guai furbetto che s'invaghisce di una bella stagista (interpretata dalla troppo brava Linda Gennari) per la quale arriva addirittura a rinunciare alla Partita della Roma. Non una partita qualsiasi, La Partita che vale uno scudetto. La sensazione è che non faccia troppa fatica a calarsi nel ruolo e la conferma ce l'hai quando a fine serata esce sul palco ad accogliere gli applausi con una maglietta su cui è scritto "NiNa" (il nome della sua dolce metà)...il furbetto si trasforma davvero in romantico e si aggiudica, così un bel 10 anche lui.
Una commedia che fa ridere anche grazie agli imprevisti e alle partecipazioni straordinarie.
In ordine di apparizione c'è Roberta Gemma, divertente e brillante in un ruolo che le è congeniale e che conquista indubbi consensi soprattutto maschili, tanto da reclamarne una presenza più partecipe sul palco. Per quel che mi riguarda sarebbe stato divertente vederle indossare gli occhiali magici di Doria. A seguire un emozionato Maurizio Francabandiera ha confermato la sua verve strappando applausi non solo al pubblico ma anche a un comico come Antonio Giuliani, seduto in prima fila.
Complimenti al regista e attore Marco Giandomenico, che ha saputo rendere credibile la recitazione dei neo attori, interrompendoli al momento giusto con le sue imitazioni (quella di Osvaldo è quasi impeccabile).
Per il resto che dire? una trama che incarna una speranza, un sogno, certamente un modo per sopravvivere a una "stagione calcistica" deludente. Lamberto Giorgi santifica il tutto da un santino poster ...e con la sua benedizione e quella del Tedesco Non Volante, state pur certi di avere la sensazione di trovarvi in un teatro parrocchiale...un teatro delle Emozioni.
In scena fino a Domenica 1 aprile, lo dico così perché tanto la Roma giocherà in casa contro il Novara alle ore 12.30. Così se la partita non vi sarà piaciuta, avrete modo di recuperare il buon umore. Viceversa se la Roma avrà vinto, Tana Libera Tutti 3D, servirà ad alimentare le aspettative sul campionato...parola di Tacco 12.

PostScriptumRoma: Aspettando El Nino Torres...vi comunico che Pjanic ha recuperato ed ha anche segnato un gol durante la partitella. Però non montiamoci la testa perchè sembra che addirittura Rosi abbia fatto una rovesciata.

PostScriptumTotti: A Francesco manca solo il Novara. E a noi tifosi manca un suo gol. Se pensiamo che Paci, ognuna delle tre volte che ha incontrato Totti lo ha visto segnare, incrociamo le dita e speriamo che assista a un poker.

29 marzo 2012

curiosando...per NewYork, da non perdere...lo shoppinG a la carte :-)



Lo shopping “à la carte”

Ai newyorkesi piace “à la carte”. Stiamo parlando di shopping naturalmente. Se siete di passaggio o in vacanza a New York, fate un pit-stop al nuovo Genes Cafè di Barneys (Madison Avenue). Si mangia su un tavolo “virtuale”: ogni posto ha uno schermo high-tech da cui si ordina il cibo - cucina bio, tè verde e insalatone, tutto molto sano - ma si fa anche shopping, si guardano i video di sfilate e interviste con designer e si scoprono i capi più cool della stagione. Tutto ovviamente high-tech, touch-screen (ma i camerieri sono “reali” e il servizio è impeccabile). Sugli schermi scorrono immagini di scarpe, abiti, borse ma anche libri ed accessori. Per ogni item è possibile vedere foto ingrandite, leggere le descrizioni dei materiali e scoprire i colori e le taglie disponibili. Il tutto tra un caffè e una chiacchierata con l’amica del cuore. Alla quale, in caso di dubbio, puoi chiedere consiglio tramite l’applicazione “Share media” che permette di condividere, da uno schermo all’altro, il capo in questione. Un’esperienza assolutamente da provare: fare shopping non è mai stato così facile e divertente.

 di Margherita Calabi

       Lo shopping “à la carte”

27 marzo 2012

Lo zampino di Osvaldo, la mano di De Rossi e il pallonetto di Totti

Avevo sperato in un De Rossi protagonista e così è stato ma non proprio nel senso che intendevo...
Sabato l'aria che respiravo era buona. Mi ero convinta che la Roma, quella che conoscevo, quella che ti fa l'impresa quando meno te l'aspetti, poteva tornare.
"Non vinciamo, sappilo" così Mirko  da malato collezionista di maglie qual è, mi aveva avvertito: "ogni volta che la Roma gioca con uno sponsor nuovo non vince mai".
Sicura che le statistiche esistono per essere sfatate e che comunque la sconfitta contro la prima della classe poteva anche starci, mi ero preparata al peggio con la sensazione, questa volta, di essere smentita.
"Da Massimo e Luciana, l'altra volta ha portato bene" ho risposto a Mirko quando mi ha chiesto dove andare a vedere la partita.
La scaramanzia non ha padroni. E' deciso, si torna da loro.
Alle 18.00 dell'ultimo sabato con l'ora solare, la Roma a SanSiro aveva già il fuso nel cervello. Non il fuso orario, il cervello fuso. Qualcuno ha visto scendere in campo la Roma?
Quando affronti undici giocatori veri, ti rendi conto di quanto sia stato eroico arrivare a 44 punti con i tuoi di giocatori. Vediamo da chi dobbiamo iniziare...
Lo ammetto sono prevenuta ,però un giocatore che per me è inammissibile da schierare è Rosi. Rosi è un grandissimo maleducato, non si rende conto della capacità che ha di rovinare le giornate alle persone!
"Rosi non può giocare in nessun campionato mondiale!" è stato il primo commento del Guru allo scadere del 90' compreso il recupero. Sorrido e penso che è proprio mio padre e che gli somiglio davvero. Rosi, cui ho già dedicato troppe righe. è solo uno dei giocatori che non hanno girato.
Mentre Mirko se la prende anche con l'arbitro : "Ambrosini è come Chiellini ...giocatori immuni ai cartellini!!!" con una rima da striscione da stadio, il nostro Capitano fa un pallonetto dei suoi, senza segnare però, e "pecca di presunzione, e non si rende conto che non c'ha più l'età!" (commenterà più tardi il Guru) e Mirko impreca sulla sedia con un : "Che fa? E' un cretino!"
Invano gli mollo un ceffone perchè : "Lui sa quello che fa! e non ti azzardare a parlare male del mio capitano!" poi in cuor mio mi sono detta: "CAzzO fai France'??? ma porca miseria sullo 0-1 poteva essere il raddoppio!"
Simulo rabbia contro un figlio che, qualsiasi scusa ti servirà  come quella "avevo paura di farmi male", sa già che lo perdonerà.
Insomma la partita è andata come da manuale giallorosso. La Roma segna fuori casa contro il Milan proprio allo scadere del primo tempo. Il tifoso esulta e s'illude (per la precisione la sottoscritta zompetta dalla gioia dando una capocciata alla bocca di Mirko che è saltato pure lui. Ero certa avesse segnato De Rossi, e non avevo sbagliato poi tanto, ma quando la faccia di un Osvaldo furioso riempiva la telecamera sono stata ancora più contenta). Inizia il secondo tempo e Totti si mangia il raddoppio e poi De Rossi, invece dello zampino ci mette la mano. Ibra dal dischetto, e lui non sbaglia mai, contro Stekelenburg, e lui sbaglia sempre (anche se sabato ha sbagliato solo quello). E' pareggio. Massimo borbotta, Luciana continua a prendersela con tutti:
"Ma che stanno a fa'? e poi Daniele, pure lui oggi ci si mette?"
Sbuffo, scuoto la testa, cerco di pensare a qualcosa di positivo.
Ce la metto tutta ma quando Ibracadabra procede e si beve il biondino, capisco che le mie preghiere che lo cogliesse un attacco di dissenteria non sono servite a nulla.
"Vergognoso!Vergognoso!" Mirko, solitamente muto, sbraita e non regge più l'umiliazione.
Mi dispiace però non sono d'accordo. Ce la prendiamo con Kjaer??? Ragazzi siamo seri. Già il nostro gioco è da suicidio in difesa, però diamo a Ibra quel che è di Ibra...andava fermato almeno da tre persone...e chi mancava lì??? ah..lo so io chi mancava...
Grande festa rosso nera con un Mexes che ha dimenticato già il suo passato.
"Il prossimo che mi parla di Mexes romanaccio...hai visto come festeggiava? solo i soldi guardano questi!" Il Guru conclude cosi la sua telefonata del sabato sera, certo che la domenica gli darà il tempo di recuperare l'umore.
Borini si è fatto male e Heinze era diffidato. Questo è lo strascico d'attaccare al risultato.
Adesso che sarà, sarà...domenica c'è il Novara e chissà che l'Europa League non diventi meno lontana...parola di Tacco12.

PostScriptuMinterista: Stramaccioni all'Inter..."un allenatore in tema con la stagione" ha commentato una mia amica interista...aggiungendo: "per l'estate chi arriverà?" Complimenti a Stramaccioni che, dopo Ranieri, sempre da casa nostra viene...

PostScriptumSTadi: parte oggi a Corviale "il Campo dei Miracoli" il primo campo di Calcio Sociale in Italia, Totti è testimonial dell’evento (chissà come mai…). Petrucci non vuole dare l'Olimpico per la finale di Coppa Italia (ma non c'era già stata e aveva vinto la Roma?) e intanto c'è un Advisor esclusivo (Cushman & Wakefield ) scelto dall'As Roma per individuare l'area dove costruire lo stadio...tu sogna e spera fermamente dimentica il presente e il sogno realtà diverrà...



23 marzo 2012

Un sabato qualunque, un sabato italiano

Siete pronti? Siete caldi? Madonna sarà in tour a Roma allo stadio Olimpico il prossimo giugno e per quel mese i giochi di campionato saranno conclusi.
Noi per il momento aspettiamo di vedere come si concluderà Milan - Roma.
Domani alle 18, il sabato romano si fermerà davanti a uno dei match più sentiti dal pubblico giallorosso.
"Ne prendiamo tanti" commenta il tifoso della categoria mi butto in avanti.
"Borini e Osvaldo, due gol e tre punti!" annuncia il romanista della categoria mi butto indietro...un po' troppo.
Questa volta la palma d'oro per il commento che più mi è piaciuto va al nostro Mister:
"La Roma può vincere  contro il Milan ma non deve commettere errori"
Ha ragione Luis "Je la potemo fa!" Ci vuole ottimismo nella vita, come diceva un famoso poeta che ci ha da poco lasciato. Un'ottimista che di cognome faceva Guerra, buffo no?
Eppure la vita è così, a volte ci prende in giro. E' quindi lecito credere che la prima in classifica possa perdere contro la Roma, il calcio del resto di questi scherzi ne ha fatti
molti in passato. Ed è per questo che i tifosi ci credono sempre.
La Primavera per esempio ha finalmente sfatato le statistiche degli ultimi anni, e ha vinto una finale. De Rossi padre festeggia e la coppa alzata 14 anni fa da un certo Totti, torna ad essere presa per le orecchie. Che il vento stia cambiando.
Capitan Futuro spera di vincere lo scudetto con la Roma abbracciando la filosofia disneyana in pieno: i sogni diventano realtà, prima o poi. Intanto spero segni contro il Milan, squadra contro la quale, non è mai andato a segno.
La signorina Barbara Berlusconi fa i complimenti alla Roma per aver portato una "ventata di novità"...mi sa che 'sto vento tira forte se lo sentono anche a Milano.
Per quel che mi riguarda ho solo una speranza: che a Ibra prenda un attacco di colite. Solo la colite lo può stendere!
Scherzi a parte, il tridente giallorosso sarà al completo e l'umore è alto. Bisogna provarci e se vittoria non sarà vorrà dire che passeremo Un sabato qualunque, un sabato italiano...e canteremo Il peggio sembra essere passato...
Il Milan è una squadra forte però avrà il suo tallone d'Achille. E' uscita dalla Coppa Italia è vero ma sfido che nei suoi pensieri non ci sia già un certo Barcellona.
Forza Ragazzi prendiamo il diavolo per le corna e che Mexes ce possa da' una mano...il Milan non prende gol dal 25 febbraio, direi che dopo un mese è giunto il momento …parola di Tacco12

PostScriptumBollettino: La Roma è già in volo…Greco è ko e Heinze ok...se il buongiorno si vede dal mattino.

PostScriptumLaziE: Klose ha una lesione muscolare che lo terrà fermo per un mese...sento che il terzo posto sarà loro.

22 marzo 2012

Ti ricordi di me? Un'originale storia d'amore

Al teatro Ambra Garbatella è in scena uno spettacolo molto bello.
Bello per come è stato interpretato ma ancora più bello per come è stato scritto.
Ti ricordi di me? Racconta la storia di Beatrice, una maestra elementare che soffre di narcolessia (e non solo) e l'incontro con Roberto, un cleptomane, scrittore di fiabe un po' particolari.
Una storia ricca di colpi di scena, che provoca un sali e scendi di emozioni.
Una storia originale, che in alcune scene rimanda a  Maledetto il giorno che ti ho incontrato, ma lo fa come fosse un omaggio, senza divenire manierismo.
Ambra è a sua agio sul palco. Sfoggia una dizione perfetta e un'interpretazione che le si addice (simile a Francesca il suo personaggio d'Immaturi): un po' isterica, sexy e determinata.
Edoardo non è più una sorpresa per chi lo conosce: un attore a tutto tondo. E' credibile e convincente nel ruolo di Roberto, un ragazzo che parla romano, con l'aria a metà tra il tonto e l'intelligente. La sua malattia è usata per mettere ancora di più in risalto la generosità del suo animo: ruba per donare improbabili regali a Beatrice (una maniglia, uno spremiagrumi e un ferro da stiro).
I protagonisti, affetti da patologie legate a traumi subiti durante l'infanzia, frequentano la stessa psicologa. Sarà sotto lo studio della dottoressa che avverrà il loro primo incontro.
La storia viaggia negli anni e per luoghi e in questo va fatto un plauso (oltre che allo sceneggiatore) allo scenografo che con sei sedie è riuscito ad animare una performance di un'ora e un quarto. Le sedie diventano un pc, uno zainetto, una macchina, la metro, le montagne russe, senza mai lasciare smarrito il pubblico, con una naturalezza disarmante.
Non ci sono pause, anzi il ritmo sale. E quando pensi che la commedia sia una brillante favola, ti rendi conto della bravura dello sceneggiatore. Infatti, con un Coupe de Theatre (è proprio il caso di dirlo). Bruno trasforma il finale della storia in una lunga pausa di riflessione.
Un racconto che colpisce al cuore, con le sue favole, l'amore, la voglia di farcela sempre.
Un'inizione di ottimismo e di caparbietà: perchè quando si trova l'amore vero, qualcuno per cui valga la pena ricominciare sempre, i problemi si risolvono tutti, anche quelli che sembrano insormontabili.
Un bel testo che scorre e ti trascina strappandoti risate e qualche lacrimuccia.
Complimenti sinceri a Edoardo, che stimo e ammiro da tempo, e ad Ambra, che non smette più di stupirci.
Complimenti a Massimiliano Bruno, un poeta.
In scena fino al 1 Aprile. Da non perdere.

20 marzo 2012

Osvaldo rock suona 44 punti, in fila per sei col resto di due

Tre punti fondamentali che contano 44 punti, come i gatti, in fila per sei (come le squadre che lottano per il terzo posto: Napoli, Udinese, Catania, Inter, Roma e Lazio) con il resto di due…Milan e Juventus che in Champions già ci sono.
Sarà che questo successo, per molti inatteso, è capitato di lunedì sera, dopo un week end calcisticamente perfetto (pareggio dell’Udinese e del Napoli e sconfitta della Lazie).
Sarà che oggi il metereologo de La7 ha detto che è già entrata la Primavera e non dobbiamo aspettare fino a domani. Saranno tutte queste belle notizie insieme ma oggi sono proprio contenta.
E poi lasciatemelo dire: è tornato Ovomaltino, Osvaldo la bomba! E che bomba.
Come vi avevo anticipato venerdì, non sono potuta andare allo stadio perché avrei avuto un ospite in collegamento da Roma per il programma l’Infedele. Il mio gradito invitato era Pierre Cardini, un simpatico sindacalista vecchia scuola, classe ’36, con il quale è stato un piacere immenso intrattenersi.
Sono quei tipi che hanno un’intelligenza così brillante da illuminare ogni chiacchiera di spunti interessanti e originali. Un ex sindacalista che non aveva alcun interesse per il calcio e che mi parlava della ricorrenza dell’omicidio di Biagi (in un giorno che per me era solo la festa del papà) mentre io nella mia testa pensavo, con una certa rabbia, che la partita era iniziata da 15 minuti.
Speravo in un messaggio che è arrivato (grazie Dipi) ma era un po’ criptico. Tanto che l’ho capito con venti minuti di ritardo, non essendo al corrente del risultato.  Il testo era il seguente:
Non sarà il Re leone ma io mi accontento del principe tigrotto.
Dopo un iniziale smarrimento, cercando di criptare il messaggio, ho rinunciato facendo accomodare l’ospite e sperando che il collegamento si aprisse il prima possibile  per potere andare a controllare il risultato. In un attimo mi sono ricordata di avere gli aggiornamenti sul telefonino da Eurosport. L’iconcina sullo schermo indicava il numero 2. Due aggiornamenti! Abbiamo forse segnato e loro hanno già pareggiato??? Stiamo perdendo due a zero???
Bando ai pensieri, apriamo questa nuvoletta malefica.
OSVALDOOOO al 3’ e poi lo svantaggio del Pescara. Mi rilasso. Lascio il buon Pierre alle sue chiacchiere con Gad (sembra di essere in un cartone animato Disney con questi nomi, altro che AsRoma) e siedo nella mia postazione alla ricerca del gol che mi sono persa.
Prima che la redazione sportiva si svuotasse avevo dichiarato:
Vincerà la Roma e segnerà Osvaldo
Sapevo che il nostro mitragliatore avrebbe infranto il tabù segnando a Frey e soprattutto dando inizio a questo 2012 “Iniziato un po’ male” come lui stesso ha dichiarato in un romanaccio quasi perfetto a fine gara.
Totti dalla tribuna sono sicura che si è fatto una bella risata. Dopo il “Vi ho purgato anche io”, il suo pupillo dichiara di credere al terzo posto altrimenti “che ‘sto a fa qua, torno al mare in Argentina”. Insomma il Capitano ha creato un mostro. Un mostro con una faccia e una forza incredibile…un principe tigrotto per dirla alla Dipì.
A fine primo tempo, tra la pubblicità de l’Infedele, l’intrattenimento di Pierre che aveva un auricolare non funzionante, ho trovato il modo d’insultare Mirko che non mi aveva avvisato del nostro vantaggio.
“Hai detto che la riuscivi a vedere, altrimenti ti avrei avvisato, ti pare?”
“Tu un messaggio mandalo lo stesso no?” Isterica.
Fortuna che dopo si è fatto perdonare preparandomi la cena.
Mentre il mio ospite Carniti si lanciava in uno show fantastico svegliando il pubblico soporifero dell’Infedele, io dividevo la mia attenzione tra la sua performance e il secondo tempo di una partita che, se si fosse chiamata INFEDELE non avrebbe fatto nessun torto alla trasmissione in quanto a noia. Una traversa di Palacio ci sveglia in pieno. Pierre finisce il suo intervento. Gli prenoto un taxi, gli auguro la buona notte e lui mi racconta di aver donato 20 mila libri all’università di Tor Vergata .
Corro di nuovo alla mia postazione. Mancano pochi minuti. L’arbitro fischia. Il collega Izzi comincia a scrivere il pezzo. Le immagini del gol di Osvaldo scorrono e mostrano un’esultanza rock.
L’argentino prende la bandierina la usa come una chitarra. Suona una canzone… 44 punti ….in fila per 6 con il resto di 2! Osvaldo è tornato, parola di …Tacco12.

PostScriptuMWaltDisney: Un laziale mi ha detto che se non facciamo le coppe, almeno potremo andare al parco giochi.
Gli ho risposto che è invidioso perché, da ieri, troveranno l’As Roma anche lì. Correndo il rischio che i loro bimbi diventino dei lupacchiotti.

PostScriptumFabriceMoumba: dopo Abidal, daje Moumba! Per fortuna è di oggi la notizia che il ragazzo muove gamba e braccia.


16 marzo 2012

Largo alla Maratona

La prossima partita sarà di lunedì.
Il lunedì l'Infedele è in diretta e avrò un bell'ospite in collegamento da Roma dalle 20.45 alle 23.00. Della serie proprio a cecio per la partita, per non farmela nè vedere allo stadio nella mia comoda postazione, nè  in televisione, dal momento che l’ospite vorrà commentare l’andamento del dibattito in cui lui starà facendo, sicuramente, una bellissima figura. Ora, ditemi voi se devo aggiungere altro.
Dopo la Juventus anche il Genoa in casa, in un posticipo che non seguirò, salvo miracoli.
Quella contro la Juventus fu una bella partita (che alla fine riuscii a vedere), importante quanto questa che dovremo giocare e che finì con un pareggio che questa volta, temo, non sarebbe sufficiente.
Utile è tutto, anche un solo punto, ma sufficiente è un'altra cosa.
Già vedo il mio lunedì, il povero ospite che dovrò ricevere noterà il mio sguardo teso e la mia triste gioia da buona padrona di casa di la7, la televisione più chic che c'è. Sorridi sei su Scherzi a parte.
Spero che Mirko dallo stadio mi comunicherà in modo tempestivo i risultati. Per il resto la partita con le sue statistiche ed i suoi precedenti parla da sola.
Prima notizia fondamentale: sappiate che il Capitano non giocherà perché io non ci sarò e quindi, non avrebbe senso alcuno la sua presenza.
Contro il Genoa bisognerà prestare attenzione ai soliti noti, che rispetto ai Soliti Ignoti, non rubano alla Totò ma rapinano alla Lupin. E non lo scrivo nel senso dispregiativo, mettiamo le cose in chiaro. Lo scrivo per dire che ci sono giocatori che nell’aria di rigore trovano il loro habitat preferito. Meglio tirar fuori nomi ed esempi.
Iniziamo con un certo Gilardino, considerato la nostra bestia nera e a ragion veduta, avendoci segnato per ben 13 volte.
Gli altri nomi pericolosi sono stranieri: Jankovic e Palacio.
La fortuna è avere in squadra il bandito dalla mano coltello.
Fabio Borini è in un momento di ascesa tale, d'andare sempre a segno nelle ultime 4 partite...spero nella sua continuità e costanza. Ricordiamoci infine che ci sarà Osvaldo-Ovomaltino. Ve lo ricordate? Quell'argentino che gioca nella Roma da bomber ogni tanto? Tra infortuni ed espulsioni, sono giorni che non calca le scene del campo. Quindi, ascoltate bene amici e amiche, lunedì lo vedrete! Lunedì in campo, Osvaldo ci sarà, fosse solo per infrangere un suo personale tabù, quello di superare il portiere Frey e soprattutto per sigillare questo 2012 con il suo primo gol! Daje Osvi! Sarebbe pure ora…
L’attacco trabocca e Lamela è in pole position come è giusto che sia. Insomma diciamo pure, con una certa serenità, che siamo carichi e ai posti di partenza. Abbiamo le cartucce e i tiratori, di conseguenza nessuna scusa utile per giustificare una sconfitta. Nemmeno quella de “il Progetto”.
Giocheremo di lunedì perché domenica a Roma si correrà la Maratona. Già vedo orde di atleti che mi faranno salire il senso di colpa per non aver acquistato, e nemmeno pensato di acquistare, la pettorina per il la maratona breve di 5km.
Ditemi che non andrete nemmeno voi, vi prego. Almeno per farmi sentire bene. Ogni anno prometto d’iscrivermi. Sono un po’ come il Progetto, un po’ come lo Stadio di proprietà. Domenica individuo l’area e il prossimo anno correrò, lo giuro!
Mentre le chiacchiere pre match montano Conte si lamenta del suo futuro arbitro Bergonzi (questa storia della Juve polemica non sapete come mi rende felice) e Capello prende accordi per allenare la Nazionale cinese. Sempre più lontano, quindi. Del resto la vita è una ruota, prima o poi pagano tutti…parola di Tacco12.



PostSCriptuMChampions: Tornando al mio Daje per Osvaldo, oggi è giornata di sorteggi, per chi è rimasto in Champions. Il Milan come è noto ha pescato il Barcellona. Questo mi ricorda di gridare un Daje a chi la partita non la giocherà. Penso ad Abidal, che è di nuovo impegnato a giocare la sua gara per la vita. La più importante. Daje!

PostSCriptumDeLaurentis: Qualcuno l'ha avvisato che oggi il Napoli non è stato sorteggiato perché è fuori? Ho paura che se la prenda con i giornalisti e gli organizzatori per l'attesa e la cattiva organizzazione. Vi prego, salviamolo!

PostScriptumDelLazialeCheNonDeveMaiMancare: Appello: Montella Ricordati di chi sei figlio! Pensaci tu! Dajeeee….

14 marzo 2012

Borini è servito

Una settimana anomala. La Roma ha vinto e la Lazio ha perso…finalmente!
Sabato il Guru ha preferito andare al teatro. Massimo ha invitato amici a cena.
'Guarda questo Mister cosa é stato capace di creare: é passata la voglia a tutti di vedere le partite' commenta Luciana mentre affetta l’ananas di un giallino che ne preannunciava l’insipidezza.
Mirko é l'unico (ad eccezione di zio Bri) che rimane incollato alla tv, indisturbato da quello che gli capita intorno. La sottoscritta ha cercato con distacco di seguire il match, inviando aggiornamenti al Guru che non dava traccia della sua partecipazione emotiva.
'Non risponde, mi dovrò preoccupare?'
Mirko fa di no con la testa ma senza nascondere un aria stupita. Il Guru che non risponde ai messaggi è un evento eccezionale.
La Roma di Palermo é la solita Roma con la fortuna, da non sottovalutare, di non aver preso gol. Vedo Balzaretti, sempre più con la sua acconciatura da ballerina etoile, entrare in campo. L'aria di quello che non sbaglia quasi mai (tra l'altro un'aria vera) me lo rende odioso.
Miccoli, sopracciglio a seghetta, ha invece lo sguardo del brigante. Un piccoletto terribile pronto a rapinarti tre punti.
Certo è che le loro di facce mettono più paura delle nostre. Vedi entrare il biondo Kjaer che, nonostante i tattoo, somiglia più a un modello di D&G che a un teppista del campo. A seguirlo Fabio Borini, capello spettinato non da cattivo ragazzo, più da chierichetto che ha appena dismesso la tonaca.
Le nostre, sono facce decisamente da buoni, il che non è necessariamente un male, perché i buoni quando si arrabbiano sono i peggiori, soprattutto se li fai arrabbiare subito.
La Roma è così. Ti distrai un attimo, apparecchi la tavola, lanci un occhio allo schermo giusto per mettere pace al moto di agitazione che ti cresce nello stomaco, e tac! (farebbe Renato Pozzetto) il gol è servito! Come il famoso Pranzo di Corrado la ruota gira con il suo ritornello e Borini mette il coltello tra i denti. Ve la ricordate la musichetta del Pranzo è Servito???
Se esistesse una classifica per i punti ottenuti solo nel primo tempo, la Roma sarebbe seconda la statistica è data dalla voce del telecronista Sky e mette rabbia.
Per dissimulare tensione, continuo ad apparecchiare, invio un sms al Guru e mi siedo a tavola. Il primo tempo termina mentre Bruno, amico di Massimo e laziale d.o.c., chiacchiera con Mirko che ha deciso di prendersi un “pausa” anche lui come la prima squadra.
Altri 45 minuti tra pasta, carne e dolci. Intorno al 60’ quasi mi vengono le lacrime agli occhi. Rosi ha spazzato una palla. Rosi esiste. Il resto belle idee, tante discese e un Lamela che, se avesse segnato, dopo un’azione da fuoriclasse, si sarebbe guadagnato la palma di fenomeno.
La partita finisce sul risultato fissato nei primi tre minuti. Tre come i punti fondamentali che ci permettono di respirare.
“A Bru’ se porti così fortuna alla Roma t’invito a cena tutti sabati e le domeniche” Massimo ride e Bruno da laziale storce la bocca.
Un altro fine settimana è stato archiviato. Solo il giorno dopo il Guru mi confesserà: “Dopo il messaggio di zio: segna sempre lui, ho staccato il cellulare per riaccenderlo solo intorno a mezzanotte”. Della serie cuor di leone.
Le giornate di sofferenza diminuiscono e la prossima partita sarà di lunedì contro il Genoa, in casa.
Nel corso della settimana, intanto, la Roma procede per trovare un accordo con la Disney. La mia copia di PaperTotti acquisterà valore e l’idea che Topolino e company possano vestire giallorosso, non mi dispiace affatto. Lo slogan del resto lo prendiamo in prestito da mesi: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.  E poi Pluto noi lo avevamo da tempi non sospetti e un Paperon dei Paperoni sarebbe proprio ora che arrivasse…parola di Tacco12

PostScriptumAdriano: Neanche il Corinthias ha riabilitato l’asso brasiliano Adriano che si avvia, indegnamente, verso il viale del tramonto.

Lapsus Romanista: ieri guardando la Champions, per un attimo ho pensato: “Che ci fa Ranieri là?” poi mi è venuto da ridere…sarà stata la stanchezza o la voglia di cancellare quest’anno maledetto?

09 marzo 2012

Roma a Primavera


Ragazzi, ho trascorso una settimana difficile. Il dopo-derby ha significato battute e umiliazioni ma sono ancora in piedi.
Per riprendermi dalle mazzate, mercoledì ho avuto la brillante idea di andare al Palazzetto ad assistere alla partita della VirtusRoma contro il Sassari.
"Diamoci al basket!" entusiasta do questo suggerimento a Mirko che sembra incantato da un ambiente tanto diverso da quello calcistico. Parquet a terra e sgommata da scarpe da ginnastica. Spettatori che si conoscono tutti e si guardano in faccia. Pochi scalmanati da Curva Sud con tanto di bandierone. Per il resto giocatori a due metri e allenatori che puoi salutare con un ciao dalla tribuna.
"Le partite si giocano al chiuso ed è già un vantaggio "
Questo prima di seguire l'ultimo quarto, che ci ha lasciato con il fiato sospeso ma è si è concluso con una sconfitta...
"Niente da fare, sarà il nome" sussurro mentre il mio stomaco brontola. I commenti che si ascoltano fuori dal Palazzetto, somigliano tanto a quelli dei tifosi giallorossi.
Un ragazzino discute animatamente con un suo amico:
"Abbiamo perso con delle pippe! Presi singolarmente siamo più forti noi!" Mirko ride di un sorriso rassegnato.
Fortuna vuole che l'eccezione confermi la regola.
Premesso che si tratta di una partita d’andata, quindi in assenza di conoscere il risultato definitivo che sarà il 22 Marzo a Roma, ieri la Roma Primavera ha vinto per 1-2 a Torino contro la Juventus.
In palio c’è la Coppa Italia. E tutti noi supporters tiriamo un sospiro di sollievo.
Ieri il pomeriggio è trascorso funestato da brutte notizie:
Totti si è fermato, non si sa se partirà (di oggi la notizia che il Pupone ce la fa); Juan fermo (lascio a voi la decisione se considerarla una cattiva notizia o meno); Osvaldo non ci sarà perchè la Società ha perso il ricorso...e poi? E poi Taddei che si fa male e...Pjanic squalificato...e Luis Enrique che dichiara: "Resterò a Roma per altri 4-5 anni".
Oh Nooooo! E' il grido di qualcuno ma non della Curva Laziale che si è appassionata al progetto più dei tifosi romanisti. Chissà come mai...
Bene continuiamo così ad oltranza finché non ci verrà un gran mal di pancia.
Sabatini ammette di non aver approfittato del mercato invernale per rinforzare la rosa in difesa. Siamo alle solite chiacchiere. Domani sera la Roma scenderà in campo poco attrezzata, che Santa Rosalia la sfiga porti via, speriamolo pure, ma il Palermo è reduce da una durissima sconfitta causata dal Milan primo in classifica.
La Roma scesa all'Olimpico contro i siciliani il 5 novembre 2011 era un'altra squadra. Tra i pali Stekelenburg e in difesa Nicolas Burdisso (che ieri ha ricominciato a correre, per fortuna!) poi c'erano Pizzarro e Borriello...e Osvaldo. Di buono ricordiamo che a segnare fu Lamela, cui Luis affiderà la squadra domani, e Totti, che quando gioca fa la differenza, sempre. Ci sarà Borini che ha sempre voglia di far bene ma ...ancora una volta ...non ci saremo noi. I tifosi della Roma saranno presenti solo se titolari dell'As Roma Privilege, per gli altri cancelli in faccia.
Per quel che mi riguarda vedrò la partita da casa. Priva di aspettative, certa che quest'anno passerà. Bisognerà mettercela da tutta. Loro in campo, noi sul divano o in qualsiasi altro posto davanti alla tv concentrati al massimo.
Il Guru è un tantinello preoccupato "sarà dura" dice. Lo sarà...ma gira una foto da qualche tempo su facebook. Tre giovani giocatori camminano insieme, sono: Luis Enrique, Mourinho e Pep Guardiola. Ora pensiamo positivo, non c'è due senza tre...prima o poi arriverà la gloria anche per Luis.
Parola di Tacco12...

PostScriptumMessi: Messi è il nomigliolo che gli amici del giocatore argentino usano per chiamare il Messia...vorrei che in tutti gli stadi venisse osservato un minuto di applausi per un giocatore che non ha pari. Cinque gol in una sola partita in Champions League...semplicemente unico.

PostScriptumGiovani: I ragazzini di una squadra romana il Futbolclub, incassano 59 gol in quattro amichevoli e ne realizzano uno solo, l'autore è Marco Caroli. 
Che sia questa la chiave di svolta per capire il ritornello di Luis "puntiamo sui giovani"? Nel senso sui giovani blaugrana???

08 marzo 2012

Matrimonio di Angie - seconda parte -

Quel vestito da dove è sbucato, che impressione vederlo indossato....


Dopo le preghiere non resta che il fatidico scambio delle fedi.
Ci si avvicina inesorabili al momento clou della cerimonia, mentre i miei piedi diventano due iceberg e le mani smettono di sfrugugliarsi alla ricerca di un po' di calore.
Dal fondo ( sarebbe più appropriato dire...dal rotondo) della Chiesa i violini si levano in suono.
Il Piccolo Eddi, guarda la sua Angie negli occhi e tutte noi (amiche della Eternal City) eravamo nei suoi occhi in quel momento.
"Prendo te Angela come mia sposa"
Tiro su con il naso e faccio gli addominali con le fessure degli occhi per evitare che due lacrime si suicidino sulle mie guance. La notizia ragazze è ...che non ce l'ho fatta.
Proprio quando le stavo ricacciando dentro con un piccolo calcetto nel di dietro, i violini in volo compongono la melodia di Nuovo Cinema Paradiso.
L'effetto è stato immediato e devastante. Come il fuoco per il ghiaccio, come l'acqua per il cioccolato, le due lacrime bastarde si sono buttate a gocciafitta sulle mie guance.
Miracolo dei pani e dei pesci!!! Si sono anche moltiplicate, scivolando fino al mento e pendendomi dal naso. Raccapricciante vedermi in quello stato. Nel mio cappottino celeste con la pelliccia. Sembravo quasi una signora d'altri tempi e invece loro mi hanno teso l'agguato trasformandomi in una mocciosa di tre anni.
Cosiderando che il mio volto era completamentamente gelato, la pelle non ha potuto esercitare la minima resistenza. Si è lasciata attraversare e inumidire.
La Marescialla ha afferrato con finta delicatezza la mano sinistra del Piccolo Eddie e lo ha letteralmente preso come suo sposo, per sempre.
A quel punto nessuno poteva più tornare indietro. Incrociavo la vista dei due sposi con quella di una commossa Ella che con fare gentile si pizzicava il naso con un fazzoletto (rigorosamente di seta o di un cotone intrecciato da ragni cinesi),  per poi controllare che il trucco non fosse colato.
Mary continuava ad avere un' espressione contrita d'amore, credo che anche a lei abbiano fatto un agguato le lacrime suicide.
Mamma e Papà controllano meglio di tutti le emozioni. Qualcuno ridacchia, una tipica reazione nervosa di solito attribuibile ad ex fidanzate o corteggiatori di vecchia data che hanno perso ogni speranza.
Decido di defilarmi dalla prima fila perchè essere una persona seria non è proprio il mio forte e poi la cerimonia era diventata peggio di Viaggi di Nozze di Verdone...non finiva più.
Fuori il buio risplende di candida neve. Riesco ad acciufare al volo un sacchetto di riso  a forma di cuore. Un po' lo lancio come tradizione richiede, un po' lo infilo in tasca, è troppo bello per essere buttato. Mi sembra davvero un peccato.
Archiviata la parte "istituzionale" era giunta l'ora del divertimento e della cena.
Primo problema: recuperare la  borsa con il cambio scarpe. Tampino Barbie ma lei tampina Ezio...e le perde Ezio e io perdo Lei.
Il Manager Mary mi comunica che non andrò in macchina con Barbie (che deve accompagnare alcuni parenti piedimuniti). Disperazione! la mia borsa è nel suo bagagliaio pretendo da Mary la matematica certezza che mi venga consegnata: "ho i sandali da indossare!"
Lisa, Fabrizio e soprattutto il fratellone Francesco mi accolgono nella possente macchinona di BigFrancesco e si prendono cura di me.
Arriviamo per primi alla meravigliosa location: l'Open Colonna del maestro Antonello Colonna. Un posto molto Angie e molto Chiara...la prima per lo stile, elegante e fashion insieme; la seconda per la qualità del cibo un po' gourmet, molto fighetto.
Al piano terra sono previsti una serie di PitStop. Prima al guardaroba dove lascio la mia borsa e il soprabito. Mi lancio verso l'ingresso ma Stop! un altro bancone pretende la mia attenzione. Una signorina mi chiede il nome, poi spunta una lista lunghissima e scopre che io sarò al tavolo 14. Mi lascia il fogliettino e mi congeda.
Guardo nervosamente il cellulare sperando che Mary si sia ricordata di dire a Barbie della mia borsa. Per i primi dieci minuti buio. Mi dirigo con gli altri al piano superiore.
Lo Chef ci dà il benvenuto, lo saluto perchè è collega di mio papà ed è soprattutto un collaboratore prezioso dell'inserto gastronomico che ho curato.
Al piano rialzato iniziano a servire l'aperitivo.
Alzo gli occhi al cielo e un soffitto trasparente mi offre una parete di nuvole e stelle: incantata.
Un cameriere passa con il panino ripieno di porchetta e, per un momento, tra uno sprizz e una fetta di maiale che mi pende dalle labbra, dimentico che la mia borsa è sparsa in un bagagliaio in giro per Roma. Poi arriva la telefonata.
"Si! Si" la porchetta si scioglie nella mia bocca.
Sento la voce di Barbie: "Chiara la tua borsa è qui, la lascio al guardaroba"
Non fa in tempo a chiudere la comunicazione, che mollo tutto e mi presento al piano inferiore chiedendo di una borsa nera. Me la mostrano: é lei e la sua vista porta pace al mio cuore.
"Dove posso cambiarmi?" chiedo educata alla signorina.
Quella mi indica uno spazietto accanto al bancone. Una specie di sorta di parete separè...per anoressiche invisibili.
Mi c'infilo, tirando il fiato, e cerco di non farmi vedere dagli altri ospiti in arrivo.
Sfilo le calze e tiro fuori i sandali oro gioiello...
Come si può spiegare a un uomo che una scarpa gioiello, quando la osservi fasciarti il piede, è come se ti dicesse: Mon Amour, è per sempre???
Mi sentivo un'altra. Finalmente Chiara&TheEternalCity è nei suoi panni e ha i suoi poteri magici!!!
Un piano sopra, la scena che si stava verificando nei bagni del prestigioso Open, era sublime...
Ella (in realtà Hela) SuperStar, molto più bella del cartone animato ma pazza e potente come la nanetta con il caschetto, era all'opera.
La Marescialla Angie si lasciava torturare.
"Via il Velo, via i gioielli "casti" da chiesa e uno...e due...e tre ...e quatto..." giri di perle grosse come palline da ping pong "e bianche...e grigie...e nere...."
Mary lascia l'abito da cerimonia , che ha visto solo lei, per uscire fasciata in un luccicante abito da sera. Paillettes a destra e a sinistra, sopra e sotto.
Ella passa dalle perle alla cipria, dalla cipria al rimmel, dal rimmel al profumo...poi smetto di seguirla e la perdono, perchè le sue scarpe sono meravigliose.
Il Piccolo Eddie fuori dal bagno è un po' spazientito "E' un'ora che è chiusa lì dentro"
L'ora dell'antipasto è giunta al termine. Finalmente si cena.
Il mio tavolo è il più bello di tutti, anche se sento una profonda nostalgia di Mary, Barbie ed Ella. La Marescialla Angie li ha messi, comunque al tavolo accanto.
Luisa ed Emanuele; Alessandra e il Professore...poi Lisa, Fabrizio, Antonella e Giovanni per concludere il cerchio con il mitico BigFrancesco.
Unico problema è stata la disposizione tattica: mi sono scelta la sedia tra Fabrizio e il Professore. Ora per chi non conosce Fabrizio, capire è difficile. Non solo è il ragazzo più curioso del mondo ma è anche uno che ha studiato alla Bocconi e ha fatto un master alla Columbia. Potete immaginare quando ha scoperto che Il Professore, detto così perchè insegna a RomaTre e solo per questo motivo, ha studiato per molto tempo alla Columbia di NewYork.
Fabrizio incalzava con le domande e Il Professore rispondeva sperando di abbeverare la sua curiosità. Niente. E mentre gli sposi facevano il giro dei tavoli, si baciavano su richiesta e si assicuravano che tutto andasse bene, avviene il miracolo.
Ella si avvicina a me e con tono preoccupato, e insieme seccato,  mi comunica:
"Ci hanno rimproverate! hanno detto ad Angie che ha delle amiche mosce!"
Mosce??? Ma che siamo banane? Devo dire che l'attacco mi ha colpito dritto al cuore...non si può dire a una tacco12 di essere moscia! E soprattutto non si può dire ad Ella! Lei che ha picconato la salita ghiacciata di Santa Costanza. Lei che ha il suo amico arredatore sempre al seguito. Lei..semplicemente Lei, che ha resto perfetto ogni dettaglio.
Dovevamo combattere e spremere le meningi per umiliare il nostro accusatore...
Ella illuminata, come solo lei può esserlo, partorisce un'idea geniale: "Facciamo cantare a Giorgio la canzone demenziale Angela di Checco Zalone!"
Chi non conosce Giorgio non può capire a quale meraviglioso spettacolo stavamo per assistere. Un Principino con riccioli biondini che ti canta:
...no Angela, io pagherò
pagherò i migliori dottori per curare le malattie
che ti colpiranno, perchè le malattie arrivano
ragazzi non dobbiamo nascondercelo
ma saremo in due a curarle le tue malattie
e guadanche saranno loro ad averla vinta su di te
tu non dovrai mai temerle, mai, mai o mia bella
la spingo io la carrozzella Angela...

Ecco, Amiche mie considerate che sulla parola Carrozzella ho avuto un mancamento.
Il timido Giorgio prende sempre più coraggio. Ogni parola, ogni applauso, sono uno stimolo a dare il meglio di lui. Il top arriva quando socchiude gli occhi e si porta una mano sul cuore, mentre Ella ed io onduliamo a destra e sinistra come due vocalist esperte.
Avete presente il film About a boy, quando Hugh Grant si augura che il bambino non chiuda gli occhi sul ritornello Killing me softly??? Ecco noi gli occhi li abbiamo chiusi in tre.
La Marescialla apprezza e canta insieme a Giorgio, mentre Ella cerca di bloccarlo nel suo lancio un po' troppo esagerato. Giorgio non lo fermi più. Cioè, non lo ferma più nessuno che non sia la sua delicata mammina Ella, che lo prende per il collo, cuore di mamma, e lo trascina via, mentre Giorgio continua con in piedi striscianti fino all'ultimo fiato di voce:

...ami solo me, spositi con me
che in viaggio di nozze io ti porto a Losangela...

Uno show così te l'organizzano due mosce??? Cerco l'accusatore nella folla con lo sguardo...poi gli faccio un V orizzontale con le dita, come DeNiro in "Ti Presento i Miei" fa a Ben Stiller. Ti tengo d'occhio, è il messaggio inconfutabile.

La torta di bottoni che si avvicina al tavolo degli sposi smorza i toni. Dopo il gelato Pane e Cioccolato, cosa ancora ci potrà stupire?
La Marescialla Angie e il Piccolo Eddy stappano lo spumante e tagliano la torta.
Fabrizio continua a parlare con il Professore che a un certo punto chiede di andare in bagno, mentra Alessandra mi prega d'intervenire con una delle mie domande intelligenti della serie:
"Emanueleee (urlando, perché sedeva dall'altra parte del tavolo) ma 'sta Virtus Roma?"
Sapevo di aver colpito al cuore.
L'argomento passa al basket finquando una torta di compleanno, per festeggiare alcuni invitati, irrompe con la sua canzoncina.
Tutti in piedi! All'Open sembra di essere ai tropici. Dimentico di aver tolto le calze e che fuori c'è la neve.
Al piano rialzato scoppia la discoteca e fioccano confetti e liquori. Mary Fascio di Paillettes, ha preparato dei deliziosi biscotti con le sue manine.
Open Bar! diventala parola d'ordine, mentre una masnada di baldi giovani e caciaroni iniziavano a festeggiare con un Piccolo Eddy in grandissima forma.
Il vino era buono ma quando pizzico Ezio appoggiato al bancone che mi lascia il suo Moito...non resisto:
"Una volta che non guido...ne approfitto!"
"E si vede!" risponde da grande signore qual è.
Senza dirmi che ero brilla ma lasciandomelo raccontare dalla sua faccetta sorniona. Fortuna che non sono la sola. Mary Fascio di Paillettes si avvicina e mi chiede cosa bevo, le rispondo porgendole il mio bicchiere.
Un sorso e : "Cameriere!!! Uno per me", mancava il rutto e la faesta sarebbe stata completa...soprattutto sarebbe stato completo il senso di rivalsa nei confronti di un assente, in grado di disturbare anche solo il pensiero. Facciamo che il rutto lo emetto io? mi viene da dire ma taccio per eleganza.
In pista lo sposo è scatenato. Cravatta in testa e ballerine improvvisate, pronte a volare tra le sue braccia. La sposa si concede ma per un giro solo, in tono sobrio come lei.
A un tratto mi sento afferrare la mano e mi ritrovo in un'arena festante.
Gira che gira, che ti rigira, va bene che sui tacchi sono una professionista ma con la testa lucida....mentre volteggiavo, fingendo un sorriso sicuro, ho avuto una visione.
Una folla di uomini che batteva le mani...tra questi un mio ex fidanzato con la sua compagna attuale...e se fossi caracollata su di loro? mio dio sarebbe satato imbarazzante! Decido, dunque che se mancassi la presa di Eddy Ballerino, mi sarei fiondata su Barbie Nude Look...così l'avrei spogliata del tutto e nessuno si sarebbe accorta del mio volo ed Ezio sarebbe stato costretto a ballare. Un piano perfetto: ah, sono un genio.
Fortuna ha voluto che la professionista del tacco e del vino rimane in piedi. Superando con la lode l'esame. Lascio lo sposo, prendo Luisa e ballo un altro po' con lei.
La mitica Letizia si aggiunge al gruppo, mentre due Bravi degli Sposi, non più Promessi, rapiscono Mary Fascio di Pailletes che sbarra gli occhi nella mia direzione preoccupata.
Luisa mi comunica che devo andare...Peccato! Mi stavo divertendo...ma va bene così...un matrimonio perfetto...finita in cinque in una macchina in giro per Roma...con meta la casa del mio Principe che mi ha lasciato con le scarpette sola al ballo. Detto tra noi l'importante è che si lascino sempre le scarpette...se le tenesse m'incazzerei un pochino...
Una favola al passo con i tempi, l'importante è che ci sia sempre il lieto fine.
Il Piccolo Eddy e la Marescialla hanno trascorso altre ore in compagnia dei loro amici.
Il giorno seguente si sono accorti della fede al dito e per non pensare troppo a quello che avevano combinato sono volati al mare. Lontani dalla neve e dai pensieri, là dove qualcuno ha inventato il lieto fine che non è un The End ma un Vissero per sempre felici e contenti....


S.O.S.Marescialla: dopo aver consumato ogni kg a sua disposizione ed essersi trasformata nella SposaCadavere (per magrezza intendo), le sue amiche reclamano la vecchia AngieSuperStar...sono pronte a pagare un riscatto per riaverla in carne più che in ossa!


06 marzo 2012

Aspettiamo senza paura, domani


Da Agosto non c'è fine settimana in cui non mi convinca che sarà l'ultima figuraccia, che il gioco abbia bisogno di tempo e che con il passare dei mesi, questo famoso tempo diminuirà.
Peccato che debba ricredermi in modo sistematico alla fine dei 90 minuti di gioco. Bergonzi era al primo derby e si é visto.
Un rigore con espulsione al 7' non é il miglior modo di esordire ma é pur sempre un modo. All'andata è mancava l'esperienza dei giocatori. Al ritorno l'esperienza del direttore di gara. Unica soluzione: reagire. L'ha fatto Borini, che ha messo in porta (non in rete) una palla spinta, oltre la linea, da tutta la grinta che ha dentro. L'unico che ha potuto lottare perché a Lamela, nel giorno del suo compleanno, nessuno ha concesso questo regalo.
Erano 14 anni che la Roma non perdeva in casa contro la Lazio, posso esse 'n tantino incazzato? Il Marchese del Grillo commenterebbe
la sconfitta con questa domanda e di Marchesi la nostra tifoseria è piena.Un Derby perso contro una Lazie rimaneggiata, con Scaloni e Garrido che non hanno sfigurato. Ci rendiamo conto???
Mi rassegno all'idea che quest'anno è così. Eppure di derby me ne ricordo tanti. La delusione era nell'aria. La Curva Sud non mette in scena nemmeno uno striscione, mentre la Nord si veste delle solite bandierine, e sfoggia come scenografia una strofa tratta da Fiori
Trasteverini. Una strofa in verità che in pochi sapevano.
"Ma che vor dì? Se capiscono da soli" Sandro abbassa il labbro inferiore assumendo l'espressione di chi non capisce. Mi torna in mente quello stornello che continua con
un fiorin fiorello, fiorin de sale, l'amore fa penà
ma nun se more, de amore nun se more ma se sta male...
Se sta male... con il senno di poi, quel ritornello aveva l'aria di un avvertimento. Mi guardo attorno, mi sento persa. La Curva è muta non risponde. Solo fumogeni. Afferro la mia sciarpa giallorossa, fiera come mai e la stendo in alto. Guardatela bene, questa è la Roma. Inizio a cantare il mio inno con tutto il fiato che ho dentro. Vorrei cantarlo in faccia a Luis Enrique, in faccia agli Americani...e più che Attenti al Lupo avrei voluto che le parole di Futura riempissero l'Olimpico. Lamela, il Predestinato, fuori e non connetto più. C'è un preciso momento in cui il cervello decide di scollegarsi dalla testa. La bocca pronuncia parole senza controllo. E' il momento in cui il Tifo prende il sopravvento, in cui mi odio. Chiamo il Guru, in barba alla superstizione di sentirci a fine gara: "C'era questo rigore???" Dall'altra parte una voce più arrabbiata della mia dice un "si" poco convinto e aggiunge: "Però non era da espulsione...ha tolto le mani subito, lasciami stare che sono avvelenato"
Due giorni dopo, mia mamma mi ha confessato che il Guru ha urlato come un pazzo per tutta la partita.
Niente da fare quest'anno nemmeno un briciolo di fortuna. Cerco di non pensare alla sconfitta e la mia mente viaggia sui campetti di calcetto imbevuti di umidità d'inverno e arsi dal sole d'estate. Nei miei occhi scivolano le immagini  di ragazzi zuppi d'acqua e di sudore che corrono e credono nella vittoria. Ragazzi che pagano un campetto di pariferia o acconsentono di andare a messa la domenica pur di ottenere da un Parroco inflessibile, un rettangolo di prato verde per giocare. Questo mi mette in pace con il pallone. La vista poco prima accecata dalla rabbia, diventa nitida. Spesso la concitazione delle partite, i contratti, gli infortuni, gli schemi, ci fanno perdere di vista l'elemento principale: il calcio è un gioco, vince chi combatte.
Juan zittisce i cori razzisti e per la prima volta mi fa tenerezza. Non può giocare con questo modulo, non ce la fa. 
Mi stringe il cuore De Rossi che continua a credere nel progetto ma chiede "giocatori ed esperienza".
Mi inorgoglisce il mio Capitano che a 35 anni non si è fermato un attimo e ha costruito le uniche due palle gol del match.
Soffro per Taddei che si sacrifica sempre...e per Borini che non smette di crederci fino alla fine.
Ed è questa la mia TopFive della Sconfitta. E se devo dedicargli una colonna sonora le parole in una domenica 4 Marzo le lascio al poeta Dalla:

aspettiamo che ritorni la luce
di sentire una voce
aspettiamo senza avere paura, domani …
Parola di Tacco12

PostScriptumTifosi: La squadra ha ripreso gli allenamenti oggi a Trigoria. Nessun tifoso presente...che sia questo lo schema vincente? 

PostScriptumRosa: De Rossi e la sua barbetta si guadagnano il quinto posto nella classifica dei belli ...magari la Roma seguirà l'esempio di Capitan Futuro...

02 marzo 2012

Derby nun te temo

Manca un giorno e, a me, manca l'aria.
Ci sono romanisti per i quali : "Il derby è una partita come le altre, anzi...è per poracci". L'ho sentito con le mie orecchie. "Non m'interessano i derby della rometta di Zeman. Mi sa che nemmeno vado allo stadio!"
Mentre queste parole prendevano suono nell'aria, la mia faccia inorridiva.
Ci sono, poi, i romanisti come me che, per colpa "di una partita come le altre",  soffrono di nausea da una settimana.
L'ultimo derby ha bruciato troppo nello stomaco, che ha bisogno di una cura immediata.
In questi giorni, come sempre, ci si dedica a statistiche e pretattiche.
Così Totti prima si fa male in allenamento, poi torna ad essere disponibile. Nel frattempo esce la designazione dell'arbitro: sarà Bergonzi a dirigere il match.
E' al suo esordio in un derby di serie A. I precedenti incontri della Roma in cui ha arbitrato sono finiti quasi tutti a favore dei giallorossi. E' sempre lui il direttore di gara del famoso Roma-Messina, terminato 2-1, in cui De Rossi ammise di aver segnato un gol con la mano ( e con questo ricordo, rispondo al signor Buffon che ha dichiarato: "Faccio il giocatore e non l'arbitro". Daniele De Rossi anche è un giocatore).
Dulcis in fundo l'ultima partita della Roma che ha visto il fischietto Bergonzi, è stata quella contro il Palermo, vinta dalla Roma per 1-0 con gol di Lamela.
L'argentino fresco di convocazione nella Nazionale di Leo Messi, compirà vent'anni esattamente il 4 Marzo.
Il Predestinato, così l'avevo soprannominato al suo arrivo, e non dimentico mai il perché assegno certi soprannomi. Nel derby di andata Il Predestinato non c'era e non c'era il Capitano.
Quindi nonostante inon sappia come andrà a finire e non ami indovinare risultati per Roma - Lazie...mi limiterò a dire che Domenica, sarà un'altra partita. Non riesco a sbilanciarmi di più, nonostante sia tutto il giorno che mi viene rivolta la seguente domanda:
"Come te la senti?" E come me la sento??? Avere la risposta sarebbe meraviglioso. Il mio amico Maurizio ha esposto così la sua teoria:
"Siamo tornati la Roma di Zeman: una si vince, una si perde. La buona notizia è che questa dovrebbe essere la domenica si!"
Capire se è una domenica giusta o meno è lavoro da bookmakers.
A Paolo ho risposto che: "Me la sento sempre buona" con disappunto del'aquilotto Francesco Izzi: "non è un discorso" mi ha rimproverato.
Lo è. Per me la Roma non può perdere contro la Lazie, è come se al posto di Messi avesse vinto il Pallone d'Oro Klose. Klose, l'uomo partita dell'andata e, ahimè, credo sarà sempre lui, l'uomo partita del ritorno. Nel senso che farà lui la differenza.
Mirko tace. Zio Fabrizio tace. Il Guru non si esprime. E' in stato comatoso già da lunedì. L'unica certezza è che non vorrà vederla con me ma il pericolo è scampato.
Domenica 4 Marzo, quando Olimpia guarderà la sua Lazie con occhio da predatore, ci sarò insieme a uno stadio intero (compresa la tribuna Tevere, all'andata semi vuota) con occhi da lupo famelico. Così se l'impresa riesce meglio a stomaco vuoto, partiremo con vantaggio perchè la fame non ci manca di certo...parola di Tacco12

PostScriptumDalla: Sarebbe meraviglioso se domenica, a inizio gara, la Curva Sud intonasse un Attenti al Lupo da far tremare i laziali...per arrivare lì in alto, fin dove è arrivato il Poeta Lucio Dalla.

PostScriptumSvago: consiglio a tutti i  romanisti con i nervi tesi, di andare domani all'appuntamento annuale delle Figurine Panini all'Eur sabato 3 e domenica 4 Marzo.
Il divertimento, almeno lì, è garantito! Parola di...Tacco12.
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