TinyDropdown Menu

29 gennaio 2014

Come la Juve, voi siete come la Juve

Gervinho, quando la maglia e la pelle sono una cosa sola

L'euforia di domenica è ancora intatta.
Una Roma cinica che ha saputo approfittare del passo falso di tutte, ma proprio di tutte, le concorrenti da quelle per in corsa per la Champions League e alla pretendente per lo Scudetto.
Rimpiango le domeniche dell'infanzia, quando alle 12.30 si stava ancora ad ascoltare la predica del parroco, lottando contro se stessi per sopprimere uno sbadiglio e zittendo con un Osanna uno stomaco affamato e brontolone.
Una volta riusciti nell'impresa e dopo aver chiesto a Dio un po' di clemenza per la partita della propria squadra del cuore e un aiutino per il compito in classe della settimana entrante, ci si dirigeva verso la Pasticceria.
La fila era nutrita ma inevitabile, alle pasterelle a fine pranzo non ci si rinunciava.
Infine la meta era casa dove un pranzo faraonico fatto di lasagna a strati spessi (più un timballo dato che mamma ci metteva, e ci mette ancora, piselli e uova sode) poi di abbacchio o filetto o polpettone erano già stati gli odori che ti avevano destato dal sonno notturno.
Così a pancia piena si assisteva alle partite, tutte insieme, tutte rigorosamente alle 14.30 (orario invernale o alle 15 (nel periodo estivo).
Altri tempi.
Oggi nemmeno si finisce la colazione, che ti ritrovi con il latte sullo stomaco a gridare forza Roma. 
Nessuna Santa Messa alle 12 e nessuna corsa a villa Pamphili (che ha sostituito la santa messa da tempo...) tutto per aria, doccia volante e sul divano.
Del resto se c'è una cosa che è rimasta uguale oggi come ieri, è che la Roma arriva prima di tutto.
Seduti e concentrati, l'inizio non c'era parso così scoppiettante.
Il primo tempo scorre con poche emozioni poi succede quello che si considera la circostanza "ideale":
la Roma passa in vantaggio proprio alla scadere del minuto 45.
La cosa più incredibile è che a realizzarlo è stato Ljajc, ovvero il peggiore in campo fino a quel minuto. Quello da cui non te l'aspetti proprio.
Vero pure che ha fatto "tutto" Gervinho - la Pantera, anche se il suo "tutto"  ancora ce lo doveva mostrare.
Il Verona oltre al gol, perde Maietta per uno strappo e al momento dell'intervello la gara sembra incanalarsi nel modo giusto per Noi.
La tensione però è alta.
Massimo corre in cucina a prendere le noccioline.
Luciana tira fuori birra, spritz, torte rustiche e patatine: "E' solo uno spuntino" dice.
Per me lo spuntino non è altro che un modo carino per definire la voragine che ti apre nello stomaco, soprattutto quando ricominciata la partita da pochi minuti, il Verona pareggia.
"Ma come? Maietta s'è fatto male, noi vinciamo e questi segnano???"
Considerazione romanista che ovviamente si conclude con un: "Sempre i soliti".
Sul cellulare continuano ad arrivare i messaggi di zio Bri preoccupato.
Già la sera prima, da antilaziale prima che romanista, mi aveva scritto timoroso del vantaggio laziale.
"Tranquillo" gli avevo risposto...proprio come domenica:
"Tutto sotto controllo" però un po' di ansia per la Roma ci sta sempre bene, altrimenti non sarebbe la Roma.
La testa torna alla partita. Spero che Garcia faccia un cambio: voglio Pjanic in campo!!!
Al 61' però la Pantera giallorossa s'inventa un gol che nemmeno Flash Gordon avrebbe potuto realizzare.
Nemmeno se ne semo accorti di quello che ha inventato.
Dribla tre difensori e piazza la palla in una parte della porta che nemmeno la parte di rete si spiega come l'abbia trovata per quanto s'era nascosta bene.
Delirio ma "tutti concentrati":
"Qua se si vince si prendono due punti a tutti" si ribadisce ad alta voce come se non lo sapesse nessuno.
La famiglia Celata mi tiene compagnia con Whatsup.
Ogni tanto compare un alberello ma non ve lo posso di' che è 'sto alberello...ve lo dirò a tempo debito.
La partita adesso ha un altro sapore...quello delle patate che Luciana ha messo al forno e che le dovevamo ricordare di togliere.
Nonostante la dimenticanza sono salve.
In campo entrano Pjanic, Florenzi e Totti per sostituire Nainggolan, Ljajic e Destro.
Torosidis corre sulla fascia sinistra e poi cade in area : è rigore.
Massimo lo aveva preannunciato.
Io e Mirko ci guardiamo dubbiosi poi però il replay ci risponde. Torosidis accentua ma il piede del veronese prende la palla.
"Certo se ce lo davano contro...mi rodeva" commenta Mirko ma per i commenti non c'è tempo.
Totti sul dischetto: neanche a dirlo è gol.
Verona 1 Roma 3.
Troppo perchè in 5 minuti tutto cambi e così la Roma porta a casa un risultato fondamentale mentre il Bentegodi cantava: "Come la Juve, voi siete come la Juve"
Come la Juve???
Un coro che fa ridere...Noi tre scudetti loro 30, Noi una collezione di secondi posti, loro di primi. Ci sarà un motivo???
Sono appena le 14.30 salsicce e broccoletti ci aspettano fumanti...alle 15.00 giocano le altre e il bello è che non ce ne frega niente.
Mando giù i bocconi con un buon bicchiere di vino e ripenso al coro del Bentegodi. Tutto sommato non hanno torto, siamo "Come la Juve"... Forti come la Juve... parola di Tacco12.

PostScriptumLazie: La Lazie tiene testa alla Capolista peccato che i commenti di chi loda si dimenticano di dire che i biancocelesti hanno giocato quasi 90 minuti in 11 contro 10. Va beh, del resto sono gli stessi di chi si voleva "scanzare"... bene così il derby s'avvicina.

28 gennaio 2014

A Monteverde c'è Tutto Qua



Amici volevo suggerirvi il mio articolo enogastronomico su Spaghetti Junction!
Se siete di Roma un consiglio per trascorrere una serata piacevole in un posto intimo,
se siete di fuori beh, per lo stesso motivo ovviamente!
buona lettura a tutti

http://www.thespaghettijunction.it/?p=osteria-tutto-qua-roma

26 gennaio 2014

Jodiel What Else?


Appuntamento alle 10.15 proprio tra Campo De'Fiori e Corso Vittorio Emanuele: largo della Pollarola, per intenderci.
David Moresco, in arte Jodiel ( dall'ebraico Gioia di Dio) mi aspetta nel suo meraviglioso negozio di abbigliamento. 
Tacchi 15, stivali rossi, ballerine con grandi fiocchi gioiello e snackers di pelle e cavallino accompagnano il mio ingresso verso il reparto abiti.
Borse di ogni colore e dimensione sono sospese tra terra e cielo.
Abiti di lana, jersey e tessuto elasticizzato si mischiano con tute di jeans strappati dai corpetti di strass fucsia, argento e oro. 
David, romano di Monteverde e classe '72, mi aspetta nel suo stile tipico: tuta, t-Shirt bianca, scoppola beage coordinata alla sciarpa attorcigliata al collo.
Mi offre un caffè e inizia a chiacchierare. 
Studente svogliato ma vulcano d'idee decide a 16 anni che il suo futuro sarà la moda. Nel frattempo lavora nel negozio di scarpe del padre e fonda la prima azienda italiana per lo smaltimento dei pc. 
La moda però rimane il suo sogno così, dopo aver frequentato una sola settimana di scuola di moda a Telaviv, decide di aprire un negozio tutto suo. 
Più modellista che sarto il suo motto é simile a quello di Walt Disney: la moda é fantasia, se un vestito puoi immaginarlo puoi realizzarlo.
Commerciante nel sangue decide di puntare tutto sulle donne e se qualcuno pensa che sia gay la sua risposta é un secco :'No!'
Ama parlare con le sue clienti e rendere il loro stile personale. Ha vestito Penelope Cruz e vorrebbe 'mettere le mani', professionalmente parlando, anche su Julia Roberts un giorno.
'La vera bellezza della donna é nel fascino'.
É dispiaciuto che in Italia non esista la figura del Personal Stylist, o almeno che non esista nell'accezione americana del termine. 
Tra le italiane salva solo Paola Barale anche se strizza l'occhio a Ilary Blasi. Mi racconta che proprio il giorno venerdì passato aveva venduto un paio di pantaloni a Sarah Felberbaum e che deve scappare per un appuntamento con Mara del grande Fratello. 
Nonostante ciò non sono i nomi del jet-set il suo forte: 'Me li dimentico sempre..' mi confessa. 
La sua preoccupazione maggiore é la prossima sfilata, che non sarà Alta Roma ( 'Le cose o si fanno bene o non si fanno') di questo week end ma bensì a metà febbraio a bordo di un aereo. 
Jodiel non é nuovo a queste cose, basti pensare che ha già organizzato sfilate sulla metro di Roma 'fermata Spagna' e al Colosseo. 
'Roma é talmente bella che é un peccato non metterla in scena'. Vero, anzi verissimo. 

Il suo marchio comunque non parla solo romano. Già presente a Telaviv e Ibiza sta per diventare socio di due nuovi negozi: uno a Mosca e uno a SanFrancisco. 
Jodiel é originale in tutto anche nel giorno di chiusura: il sabato.
Intervista quasi terminata ma non sarei Chiara se non avessi ceduto alla tentazione di un paio di scarpe...così ecco a voi le mie nuove snackers e c'è da scommettere che sono solo le prime di una lunga serie! 

22 gennaio 2014

Abbiamo rimesso il gobbo al centro di Notre Dame (cit. amica Barbara)


Quello che ho vissuto ieri allo Stadio Olimpico è paragonabile a un orgasmo. 
Mi piacerebbe dire multiplo ma è stato uno ed intenso. 
Riuscire a battere la Juventus è l'equivalente di dire: si può fare. 
Uno stadio pieno da far scoppiare il campo, come se un elastico stretto forte attorno a un palloncino lo abbracciasse al punto di farlo scoppiare. 
65 mila appiccicati, innamorati, urlanti tifosi che lo Juventus Stadium se lo mangia a morsi. 
Fateci uno stadio e noi ve lo faremo scoppiare e poi altro che Torino, a Roma i tifosi ce li abbiamo in casa. 
Al 70' una mossa di stomaco mi ricorda che se non cambia il risultato si arriva ai tempi supplementari e che proprio non li potrei tollerare. 
La persona che più di ognuna m'infastidiva era Conte
Quel maledetto allenatore che, anche con la Juve B come qualcuno ha definito (ricordo che i perni della Juventus erano in campo dal 1' e mi riferisco a Pirlo e Vidal, senza considerare che Quagliarella non è l'ultimo arrivato), ha giocato per far stancare la Roma e poi, al secondo tempo, castigarla con l'ingresso dei "titolari" nell'ultimo quarto d'ora Tevez e Illorente
Beh, caro Conte hai fatto i calcoli sbagliati questa volta, per fortuna. 
"Gervinho non ce sta" mi fa Antonella durante il primo tempo. Non capisco e in uno stato di coma che solo partite come Roma - Juventus mi provocano, rispondo: 
"Si, sta là che non lo vedi?" 
Antonella ride e ride ancora più forte quando al 78', l'anno mio, quel dinoccolato ragazzo nero (che a qualche laziale ho sentito definire "venditore di banane") ha fatto un gol che il PadreEterno non poteva disegnare più bello: di tacco (per me), una zampata (per Mirko) sotto la Sud. 
Ed è facile definirlo il Tacco di Dio ma quel gol, ragazzi miei, è di Dio perchè è la dimostrazione che Lassù qualcuno ci ama o quanto meno mi ama ed evita che finisca mangiata dall'ansia. 
Alla fine del primo tempo Er Palazzi dice: 
"Giocano in 11 davanti e in 11 di dietro, sembrano i giocatori del Biliardino je manca solo l'asta!" 
Vero. Tutti dietro e tutti avanti. E vi farei anche l'imitazione della sua mimica se le pagine potessero mostrarvela ma pensate ai pupazzetti del calcio balilla tutti rigidi e vicini l'un l'altro e la scena vi apparirà sufficientemente nitida.
Ci pensa Chiellini a far saltare i piani del Signor Conte e allora è Garcia, il nostro Napoleone, che mostra di aver imparato la lezione. 
Di Waterloo ce ne è una sola, il resto sono state solo vittorie. 
Così mette in campo il numero 15, il numero mio, e la partita cambia. 
Francesco esce tra gli applausi, i cori e l'adorazione generale di uno stadio intero, sotto gli occhi di un gremito spicchio di tifosi dalle provenienze più disperate, orfano di un Capitano volato dall'altra parte del mondo. 
E non ditemi che Totti e Del Piero sono uguali. 
Il mio Capitano ha giocato quasi 90' minuti ieri, il loro, vinto l'ennesimo scudetto, è stato mandato via. 
Pjanic sul prato verde fa come gli pare. Supera a falcate il centro campo insieme a Ljaijc e Gervinho raccoglie infilzando Storari dopo un salto alto due metri. 
Il palloncino esplode. Lo spillo ha bucato all'improvviso la gomma tesa. Buuummmmmm!!!
Poco prima un gol del laziale Peluso aveva fatto saltare in aria il settore Juventino e solo quello, perchè dalla Sud la bandiera del guardalinee l'avevamo vista sventolare molto, molto bene. 
Il palloncino però s'era gonfiato di più. Ve lo immaginate il botto?
Sull'arbitro qualcuno ha avuto da ridire. Per quel che mi riguarda c'era una doppia ammonizione per Benatia probabilmente ma non sottovalutiamo che ha estratto la prima ammonizione contro la Juventus al 64' ed ha assegnato 4  inspiegabili minuti di recupero. 
Però non m'interessa, per dirla alla De Rossi: "Tante volte hanno tolto a noi, capita". 
Adesso siamo in semifinale, non sappiamo contro chi e non ce ne frega niente. 
C'è chi vuole la Lazio (tanto per loro non c'è rivincita, in effetti non sarebbe una finale) e chi il Napoli (tre derby, due di Coppa e uno di Campionato sono difficili da gestire emotivamente) la mia posizione è a metà. Spero d'incontrare il migliore perché è il migliore che voglio battere. 
Accarezzo la mia sciarpa e il mio cappello compagni, da Roma - Genoa, di tre vittorie bellissime. Sostenitori, nel momento del bisogno di una certezza: con loro la Roma non ha perso mai. 
Una certezza che ho ritrovato al 78' sul tacco della Pantera, spettacolare come una sinfonia, inimitabile come un Giudizio Universale sulla volta della Curva Sud. 

Post Scriptum Lazie: ieri sera sui contatti facebook di sostenitori della Lazio ho ripetutamente letto status di questo tenore: "quanta euforia, non era un portaombrelli?" 
Bene, terrei a fare una precisazione. Vorrei dar memoria a tali smemorati di quanto avvenuto negli anni in merito alla Coppa Italia. 
L'As Roma ne ha vinte 9 e ha fatto, negli ulti 10 anni, 5 finali (una contro la Lazie purtroppo) che ha perso. I tifosi romanisti vogliono la decima coppa da anni e non si sono mai sognati di definirla un porta ombrelli, pratica diffusa sulle bocche laziali che per sminuire i trofei giallorossi hanno improvvisamente rivalutato la suddetta Coppa quando, sventuratamente, lo scorso 26 maggio l'hanno vinta in un derby. Quindi con le battute vostre non fate ridere nessuno, anzi vi dimostrate per quel che siete. Vorrei anche sottolineare che la Lazie ha vinto in finale nel 2003-4 ossia quando la Juventus arrivò terza in campionato dietro la Roma e a 69 punti...non direi che è la stessa Juve....dato che lo stesso la Roma in Campionato pareggiò a Torino 2-2 e vinse a Roma 4-0....così tanto per ricordarvelo.
Lassù qualcuno s'era addormentato...adesso il Marchese s'è svejatoooo....parola di Tacco12. 

Post del Post: dimenticavo...la prossima giornata di campionato non la manderei in onda per questioni di buon gusto ma se proprio si deve giocare che mi auguro che finisca a nostro favore, ovviamente.

Post Celata: ringrazio Eugenia per la citazione dell'amica Barbara e tutti i Celata perchè ho capito che oltre alla mia c'è una famiglia preoccupatamente innamorata della Maggica. 

20 gennaio 2014

Avanti tutta!

Gli autori della Vittoria!

Buon inizio settimana a tutti.
La Roma c'è ed è proprio lì, sotto alla prima in classifica con la mano sulla fronte e all'orizzonte la vista della terra. Avanti Tutta!
Non fermiamoci ora che dietro di noi si cominciano a perdere i pezzi.
Il Napoli ieri si è fermato e l'Inter è in caduta libera. Insomma un oceano tra noi e il resto della classifica. Il problema é cercare di superare quella maledetta nave da combattimento che abbiamo davanti, tra noi e la terra ferma.
Il tragitto è ancora lungo e il segreto è non mollare.
Sabato pomeriggio alle 18 contro il Livorno la Roma ha giocato con padronanza e facilità.
Ha insaccato il pallone, nella porta avversaria, meno di quanto avrebbe potuto ed è salita ancora nella classifica.
La Curva Sud, meno piena del solito, ha urlato e gioito ma la testa di noi tifosi era tutta a martedì.
Domani vorrei andare allo Stadio con la stessa sensazione di tranquillità.
Tenuta da Stadio
Dimenticherò i panini, dato che l'ultima volta che l'ho fatto ha portato bene, e continuerò a farmi scaldare dalla sciarpona home made che finora mi ha garantito 4 gol contro il Genoa e 3 contro il Livorno.
"Se continua così martedì saranno due" ha giustamente osservato Mirko..
"Speriamo siano sufficienti" ho risposto.
Insomma, con il Livorno sono andata a cuor leggero.
Troppo difficile perdere contro di loro ma la Juventus, con loro è un'altra storia...la solita mi verrebbe da dire.
Sandro non viene...Diego idem, eppure si parla di 60mila spettatori.
Per un quarto di Coppa Italia l'Olimpico pieno credo non si sia mai visto.
Allora si vedrà in tutto il suo colore, il suo chiasso e la sua forza..perché se a Torino hanno uno stadio loro, Roma ha i suoi tifosi..tutti home made, proprio come la mia sciarpa...Dajeeee!

Post Scriptum Lazie: tra i post che ho visto, a commento sulla vittoria di ieri contro l'Udinese, quello più bello è stato:  "E' tornato Mauri" riferito alla mancata esultanza dei giocatori laziali sul 2-3...comunque la prossima è contro la Juve e la cosa buffa è che molti tra laziali e romansti (esclusa me) per un giorno, tiferanno per la stessa squadra...parola di Tacco12.

17 gennaio 2014

Roma fuori pista, istruzioni per l'uso





E' da mesi che devo parlarvi di questa coppia felice: Michela Taglioni e Andrea Barbati

Una coppia professionale che ha creato, da circa un anno, un sodalizio vincente.
Di cosa si tratta?
Michela è una guida turistica autorizzata e Andrea ha un blog "Dice che a Roma" e dalla sua passione per la storia dell'arte, l'esoterismo e le leggende è nato un libro "Roma Fuoripista" ossia itinerari insoliti di Roma, per altro un libro corredato da foto molto belle.
Prendendo spunto proprio dalle loro professionalità, hanno deciso di organizzare, un paio di volte al mese, degli itinerari "insoliti" in giro per la Capitale. 
Di solito queste passeggiate durano intorno alle tre ore e si concludono con un aperitivo o con un pranzo, a seconda dell'orario delle visite che possono tenersi di mattina o di pomeriggio. 
Ho avuto l'onore di partecipare a due dei loro percorsi e, ogni volta, la sorpresa e la soddisfazione hanno appagato la mia scelta. 
La prima volta sono stata guidata dal Colosseo fino alla Salita del Grillo in un percoso iniziato alle 10 e terminato alle 14 presso un ristorante-enoteca a Piazza Vittorio. 
Michela ha spiegato dal punto di vista artistico e storico sui monumenti che la passeggiata ci offriva (Colosseo, fori imperiali, Chiesa di Santa Francesca Roma e dei SS.Cosma e Damiano) mentre Andrea ci allietava con leggende e curiosità facendoci scoprire un Convento di Frati, proprio sul Palatino, e portandoci a visitarlo grazie alla disponibilità di un fra' Stefano.
La seconda volta invece il percorso era pomeridiano dalle 16.30 alle 19.30 circa.
L'Appuntamento di fronte alla Chiesa del Gesù. Un passaggio nelle stanze di Sant'Ignazio dove c'è un corridoio dipinto prospetticamente da Andrea Pozzo e poi ad ammirare la Chiesa tutta d'oro dove, come nella consueta formula di "Roma Fuoripista", alle 17.30 accade qualcosa di spettacolare. 
La gita è proseguita nel Ghetto con passaggio alla fontana delle Tartarughe ed è terminata all'Arco di Giano con curiosità su quest'ultimo (lo sapevate che è l'unico arco quadrifronte di Roma?) e quello degli Argentari. 
A pochi passi da San Giorgio al Velabro, dove i due archi si trovano, un piccolo pub era pronto ad accoglierci per un aperitivo rigeneratore. 
Questa è "Roma Fuori Pista" una sorta di libro di storia e leggendo le cui pagine sono infinite se si ha la voglia e il tempo, in questo caso, di ascoltarlo e non di leggerlo. 
Se vi è piaciuto potete trovare informazioni sulla prossima gita che si terrà il 25 Gennaio 2014 sulla pagina Facebook che vi posto qui sotto:
https://www.facebook.com/events/634707876591498/?ref_dashboard_filter=upcoming 
Se siete interessati affrettatevi perchè i gruppi che si formano sono massimo di 20 persone.



09 gennaio 2014

Amate le scarpe con i tacchi ma non li sapete calzare, ecco a voi la soluzione



Ragazze vi voglio mettere al corrente di questa notizia: si organizzano corsi per indossare le scarpe Tacco12 con grazia...:-) come mancare a un'iniziativa tanto nobile?
Il corso si terrà il 18 Gennaio 2014 presso Crowne Plaza Rome St. Peter's.
Il corso si chiama Shoe Tutorial Day e le iscrizioni scadono...domani 10 Gennaio.
Affrettatevi!!!

INFO QUI :
Info: 333.8467496
https://www.facebook.com/es.immagine

fonte: www.pinkroma.it

08 gennaio 2014

I buoni propositi per il 2014


Regola n.1 : bisogna darsi sempre dei buoni propositi, perché ci fa sentire utili e ci motiva anche quando non crediamo averne voglia. 
Quindi per questo 2014 ecco qua i miei 10 buoni propositi. Ho scelto il n.10 perché è sempre il numero perfetto. Da buona tifosa potrei dire i miei Totti buoni propositi ma dopo chi non ama il calcio non li leggerebbe e, soprattutto, crederebbe che si tratta di propositi calcistici...non è così. 
Dopo questa parentesi sento di poter procedere. 
Proposito n.1: Non lamentarmi. Odio chi si lamenta e se dovessi farlo ecco autorizzo chiunque a farmelo notare. 
Proposito n.2: Trovare un lavoro il prima possibile ovunque esso sia. Non ho scritto qualunque esso sia, ben inteso, ovunque può bastare. 
Proposito n.3: Scrivere. Del resto se non trovo un lavoro ho tempo, se lo trovo ho il dovere con me stessa di buttare giù una delle mille storie che il mio cervello partorisce ogni giorno. 
Proposito n.4: Imparare. Vorrei imparare una nuova lingua e qualsiasi cosa m'interessi di cui sono ignorante. A tal proposito collego il Proposito n.5 riuscire a finire la mia prima gonna e cucire il mio primo vestito. 
Proposito n.6: Praticare sport! Qualsiasi cosa mi rimetta in movimento alla faccia della sciatica. 
Proposito n.7: Viaggiare e non solo con la testa. Partire e riprendere aria nei polmoni. Ricollegare il mio cervello al mondo. Conoscere. Riempirmi gli occhi di facce e paesaggi, di cibo e di moda.
Proposito n.8: Leggere, almeno due libri al mese! Almeno...
Proposito n.9: Sorridere una volta al giorno e qualcosa in più.
Proposito n.10: Concentrarsi sulle persone importanti. Sugli amici e gli affetti che meritano la mia attenzione. 
Ecco già mi sento meglio. 
Per chi si domandasse: manca il proposito "Mettersi a Dieta!" 
Beh, in effetti quello per me è un postulato, ossia uno di quei propositi senza il quale non sono applicabili tutti gli altri. 
E' fuori gara...è perpetuo, soprattutto se davvero più che a Carrie Bradshaw somiglio a Bridget Jones!
Volevo anche suggerirvi un rimedio. Un barattolo...il Memory Jar 2014
Prendete un barattolo e infilateci dentro un pensiero in un giorno che vi sentite felici, che avete ricevuto una telefonata importante, un sorriso inaspettato, un messaggio d'amore o di affetto. 

Infilateci una foto che vi è cara; una caramella che vi ha offerto un bambino; un ciuffo di capelli se li avete tagliati o un adesivo; una conchiglia che avete raccolto in vacanza o una chiave che vi ha aperto una porta chiusa da troppo tempo. 
Quando il 31 dicembre aprirete il barattolo, tutto il 2014 tornerà tra le vostre mani regalandovi i vostri momenti migliori. In quel momento forse, un anno che vi sarà parso brutto potrà tornare bello. 
Sono le piccole cose che rendono speciali le nostre giornate...

Ps. dimenticavo un altro postulato fondamentale: comprare almeno un paio di Tacco12...ovviamente! :-) 

05 gennaio 2014

Cinque Gennaio, scriviamo una nuova storia

Francesco Totti zittisce tutti

Buon 2014 a tutti.
Di solito il mio Diario è un commento sul post partita ma con il nuovo anno ho voluto dare una sferzata alla consuetudine.
Oggi 5 Gennaio sono ispirata come Manzoni lo fu quando scrisse il 5 Maggio, raccontando la morte e la caduta di un grande generale come Napoleone.
Voi direte: ma Napoleone era francese come Rudi Garcia! Si certo, infatti era un grande condottiero, tuttavia nel mio 5 Gennaio a cadere non sarà un francese, bensì una squadra che conduce da anni la classifica italiana qualche volta con merito, molte altre con "fortuna" chiamiamola così.
Ho deciso di parlare di Juventus - Roma per stemperare la tensione che in avvicinamento a questo match è sempre molto pressante.
Juventus - Roma è la partita, è il Derby.
L'ho detto molte volte  e a rischio di ripetermi lo ribadisco: ci sono romanisti anti laziali e ci sono romanisti anti juventini, io appartengo alla seconda categoria per un motivo molto semplice.
E' capitato di perdere con la Lazio ma per demerito mentre con la Juventus, troppo spesso, è capitato di perdere per demerito e per "episodi" contestabili. La Juventus, ruba e dei ladri non mi fiderò mai. Il merito può non bastare ed è questo che mi preoccupa con loro.
I bianconeri sono molto forti e molto furbi.
Ieri per cercare di non pensare a questa sera sono andata al cinema a vedere un grande film :
The Bluter - un Maggiordomo alla Casa Bianca.
Alla fine della proiezione, come sempre mi capita, ho iniziato a trarre le mie conclusioni e a esprimere le miei opinioni. La storia in sintesi tratta del rapporto tra bianchi e neri, mi sono detta.
Poi ci ho pensato un attimo...cavolo bianchi e neri pure qui!
Insomma non se ne esce: Juventus - Roma è un incubo. La si vede ovunque, di notte e di giorno.
Nessun tranquillante o diversivo può distrarti se la partita è in agguato.
Ripenso alle sfide più recenti, a quelle vecchie e a quelle storiche.
Ti passa davanti l'ammutinamento dell'ultimo Juventus - Roma con Zeman in panchina.
Una partita che, stando in trasferta per lavoro, ho seguito solo sul cellulare.Un 3-0 in 10 minuti, decisamente traumatico.
Pensi al gol di Turone e al Capitano che fa "4 tutti a casa" a Tudor, però quello era un Roma - Juventus non vale.
Inoltre sarà la prima partita dopo la pausa delle feste natalizia, una giornata tradizionalmente poco fortunata per noi giallorossi...subito dopo Capodanno... a proposito: ditemi un po', secondo voi come l'ha festeggiato il Capodanno Francesco Totti?
La battuta di Luca nel famoso film Vacanze di Natale del 1983, mi pare più che mai calzante anche se era riferita a Tonino Cerezo.
La riposta tuttavia per me è la stessa: ha dormito perché è un professionista.
(http://www.youtube.com/watch?v=WKrCbVgWwcg)
Le ore scorrono e le chiacchiere lasciano il tempo che trovano.
La notte del 5 Gennaio a Roma è anche quella della Befana...che viene di notte con le scarpe tutte rotte e la sciarpa alla romana.
Quando ero piccola ho sempre pensato che questa sciarpa alla romana fosse una sciarpa giallorossa. Ora mi domando? Può la Befana Romanista mettersi sulla scopa a fare il giro di Roma dopo che la sua squadra ha perso? No, non lo può fare e anche questo pensiero mi infonde speranza.
Inoltre l'impresa Viola mi lascia un insegnamento, quello del Yes, We Can. Se ce l'hanno fatta loro, ce la possiamo fare anche noi.
In conclusione questa sera massima concentrazione, a Torino potrebbe cambiare la storia.
Un generale Francese potrebbe avere la sua rivincita e scrivere una nuova poesia...quella del 5 Gennaio... Parola di Tacco12.

PostScriptumLazie: Che sia l'anno buono poi, lo si deve sempre a loro. Sulla panchina della Lazie ricompare Reja. Credete a me se non ci fossero, bisognerebbe inventarli.





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...