TinyDropdown Menu

28 febbraio 2012

Basta chiacchiere, vamos a ganar!

La festa del Guru si è trasformata in una nostalgica rivisitazione di diapositive anni '80.
La disfatta della Roma in terra longobarda ci aveva spinto a tornare alle radici.
Passano pochi minuti e ad insaccare la porta è Marilungo.
“Ma chi è questo??? Uno stabilimento balneare?” Il Guru non aveva immaginato così il giorno della sua festa.
Tra il primo e il secondo tempo, per smorzare i toni di una partita, che appariva come una lente d’ingrandimento di uno scienziato su un insetto vivisezionato e morente, abbiamo costretto il Guru a scartare i regali.
A poco sono serviti, se alla ripresa, la partita, non solo è rimasta immobile, ma si è addirittura trasformata in una fotocopia identica del Fiornetina – Roma di dicembre.
Protagonisti diversi, risultato uguale. Questa volta il grande assente ingiustificato era, niente popo di meno che, un tale Daniele De Rossi.
A fine partita il Mister dirà la sua: "Non era pronto, una squadra deve prescindere dal singolo giocatore".
Poi si sono moltiplicate come processonarie le chiacchiere su un ritardo di tre minuti alla riunione tattica. Mmm… permettetemi di dissentire sulla modalità di comunicazione che la società pratica con i tifosi. Chi vogliono prendere in giro? Dopo un giorno di riflessione, eccoti oggi su un giornale sportivo la presunta conversazione tra Capitan Futuro, che si è subito schierato dalla parte di Luis Enrique praticando il mea culpa di fronte alla stampa, proprio con il suo aguzzino.
La notizia è stata di nuovo smentita da Baldini "Sono tutte voci inventate e infondate".
Intanto il derby incalza e dovremo fare a meno di Gago e di Osvaldo.
La tifoseria decide di piombare in silenzio stampa tra chi borbotta:"sto con Luis" e chi: "non lo capisco proprio a questo".
Il Guru è apparso perplesso. Io e Mirko lo siamo da mesi. Zio Bri ha iniziato a urlare, finendo sul terrazzo a chiacchierare con "Zio", un amico - cliente del ristorante che "a forza di piangersi addosso porta sfiga", per dirla con le parole del festeggiato.
Ieri ero molto più arrabbiata di oggi: "Punire Daniele, che è un professionista da sempre, mi sembra proprio un'assurdità" questo è il mio pensiero.
Il mondo di facebook è insorto. Viva la disciplina! Viva le regole! Ohhhh??? ma ci siamo tutti bevuti il cervello??? Se è vero quel che si dice si parla di 3 minuti di ritardo! Scommetto che se si trovano in una sala 10 persone insieme, nessuno avrà mai gli orologi sincronizzati.
Che diamine, torniamo alla ragione.
Noi tra 6 giorni, e già mi viene da dare di stomaco, abbiamo il Derby. Che facciamo? per una questione di principio mettiamo fuori Totti? De Rossi? e tutti quelli che hanno una minima idea di cosa significhi giocare un Derby a Roma?
All'andata già abbiamo dato, l’inesperienza l’abbiamo pagata con una sconfitta.
"Si sta perdendo di vista il bene della squadra. Il fatto che la Roma sta giocando un Campionato e deve ottenere dei punti". Mirko non accetta più queste prese di posizione.
Maurizio dalla sala rvm, il lunedì mi domanda: "Chiara ma ti sembra possibile che i panni sporchi la Roma li lavi sempre in pubblico? Bene la disciplina ma perchè non si sono limitati a dire che Daniele aveva un risentimento muscolare? Perchè chiacchierano tanto?"
Eh, già...porque? porque? porque? mi ricorda un adagio andato in scena qualche tempo fa. I giorni scorrono, mi auguro solo che non ci siano nuove botte di testa.
La missione è una: vincere, non abbiamo scuse.
Caro Mister, nella vita le regole vanno bene ma se qualcuno avesse dato regole a Maradona, pensa che il Napoli avrebbe vinto qualcosa? De Rossi non è Maradona ma è il punto di riferimento per dieci ragazzini che non sanno cosa fare con la palla. La polemica se prosegue diventa sterile e non porta a nulla. Lui sa quello che fa e De Rossi ammette le sue colpe. Adesso vinciamo, perchè delle chiacchiere ne abbiamo piena la testa e le scatole. Vamos a ganar...parola di Tacco12.

PostScriptumAmarcord: Ancellotti chiama Roma e la Roma deve andare a fare una visita dall'otorino...

PostSCriptumFairPlay: Buffon, Buffon...finora mi sono sempre domandata perchè si dice che nel nome c'è un destino...dopo sabato mi si sono schiarite le idee. Un campione non è sempre un signore. Peccato. 

PostScriptumTantiAuguriAte: da un portiere all'altro...auguri al signor Zoff per i suoi primi 70 anni. 

24 febbraio 2012

La Roma e il compleanno del Guru


Oggi è una giornata speciale.
E’ l’ultimo giorno della settimana, e questo già ci fa respirare l’aria del week-end.
E’ il giorno dopo l’eliminazione della Lazie dall’Europa League, ve l’avevo detto che avrebbe vinto la Coppa ma non mi date mai retta perché sono donna.
E’ il giorno dell’inaugurazione del campo di Trigoria dedicato ad Agostino Di Bartolomei, ci sono Capitani che non si dimenticano mai. E’ il centesimo giorno del governo Monti, quindi è il centesimo giorno che ci siamo liberati del Nano Lussurioso.
E’ l’anniversario della morte di Alberto Sordi, che non dimenticheremo mai. Sembra ieri che il popolo romano gli rendeva omaggio al Campidoglio con lo striscione in cielo “Stavorta c’hai fatto piagne”e invece sono trascorsi già otto anni.
Insomma è una giornata colma di avvenimenti ed è per questo che l’evento più importante ve l’ho lasciato per ultimo…E’ il compleanno del Guru!
Mia mamma ha pensato bene di festeggiare domenica prossima con un pranzo.
“Mamma domenica gioca la Roma” le è stato ricordato subito dalla sottoscritta.
La sua risposta è stata eloquente: “Lo so, cerchiamo di sederci a tavola per le 13 così non mi mettete l’ansia”.  Mettere l’ansia a lei?
Signori è signori questa è mia madre. Una donna che sopravvive da 40 anni al fianco del Guru, senza farsi minimamente scalfire dalla passione per la Roma. Già me la immagino la scena. Mammina tutta felice che serve un pranzetto prelibato. Il Guru felice della famiglia riunita, almeno nella prima ora, fino a quando il popolo degli sportivi (io, lui, Mirko, zio bri) non cominceremo a fremere, guardando l’orologio ogni cinque minuti perché “sta per iniziare la partita”. Sarà in quel momento che la festa finirà augurandoci di proseguirla dopo i novanta minuti di match, contro un’Atalanta che non c’è mai amica.
La missione sarà quella di mandare a segno Osvaldo – Ovomaltino, che non ha mai sbagliato un colpo contro la sua ex squadra, e soprattutto battere Consigli che difende la sua porta da ben 311’.
Non dovrebbe essere una Mission Impossible, considerando che i giallorossi lo hanno già trafitto 7 volte.
Tre punti a Bergamo e questo sarebbe il regalo più bello per un Romanista come il Guru che ha come desiderio quello di morire per una vittoria della Roma. Pensa come “sarebbe bello!” dice sempre. E’ proprio pazzo, lo so.
Totti sarà a casa aspettando di scendere in campo per una partita che per me è già iniziata. E la verità è che i romanisti non vedono l’ora di giocare questa maledetta 25ma giornata, per concentrarsi in un silenzio stampa propedeutico ad una settimana pre Derby che già da i crampi allo stomaco.
Concludo con un Appello ai giocatori della Roma: “Vincete per il Guru!” A farlo una figlia preoccupata che una domenica di festa possa tramutarsi in tragedia familiare.




PostScriptumLazie: Reja ancora non sa cosa farà della sua panchina. Nel frattempo se la prende con la stampa che considera di più la Roma. Mi limito a dire che il progetto Lazie è meglio della Roma e a dedicare ai cugini il ritornello della canzone vincitrice di SanRemo: “No, non è l’Inferno…” quello deve ancora arrivare.

PostScriptumLazieBis: citazione del mio amico Claudio “La Lazie è come un romanzo di Moccia”…

PostScriptum News: Borini ha agguantato la convocazione in Nazionale. Prandelli deve avere pensato che Borini è più veloce dei Neutrini…parola di Tacco 12



Pinkroma Party e anche il cielo si tinge di rosa





Quando viene al mondo un'idea geniale è sempre bene festeggiare! Se l'idea poi è Rosa si deve festeggiare nello stile Pink e, quindi, alla grande...talmente alla grande che anche il cielo di Roma mercoledì sera si era tinto di Rosa. L'evento era la presentazione di PinKRoma.it, il webmagazine nato da due mesi e già diventato un'importante realtà nel panorama editoriale romano.
La location era la Casina Valadier nel cuore di Villa Borghese con una vista mozzafiato sulle cupule e le terrazze della Capitale.
Una grande scritta fucsia ruotava protagonista sulla Casina, dando il benvenuto ai suoi ospiti.
Il Pink Carpet, come una distesa di petali, accompagnava gli invitati all'ingresso dove ad accoglierli, con una sciarpa al collo, rigorosamente Pink, c'era la direttrice del webmagazine Paola Guerci. Un sorriso e una parola per tutti, famosi e non, amicio solo conoscenti.
L'effetto percepito? Quello di sentirsi immediatamente a casa. Ho lasciato il mio cappotto al guardaroba e il mio sguardo si è perso tra confetti rosa shocking e cespugli di rose galleggianti su tavoli coperti di spumanti e vino rosso.
Stufe con fiamme giganti riscaldavano l'atmosfera. Un video con gli auguri di alcuni vip scorreva a loop sul palco che sarebbe stato la scena, da lì a pochi minuti, della prima edizione del premio PinkRoma.

Tiziana Rocca e Paola durante la consegna dei premi PinkRoma
Verso le 19.00 fa il suo ingresso Tiziana Rocca, famosa pr e responsabile di questo progetto insieme a Paola Guerci. Passano pochi minuti e la sala si riempie. Facce più o meno note si alternano a visi di sconosciuti. Giornalisti, pubblicitari, blogger, attrici e starlette. Tra tutte spiccano gli occhi di Mariagrazia Cucinotta; il volto spettacolare di Barbara DeRossi; la bellezza senza tempo di Gina Lollobrigida. Tiziana e Paola distribuiscono premi e leggono le motivazioni della giuria per l'assegnazione del premio.
Gli ospiti entrano ed escono veloci. Arrivano le 20 e io devo scappare come Cenerentola, non prima di aver scambiato il mio numero con Antonella, Chiara e Gianluca della Piemme, concessonaria di pubblicità.
E' bello arrivare in un posto da sola ed uscirne con tre amici in più.

Rose rigorosamente PinK
PinkRoma Web Magazine è un progetto rivolto alle donne di Roma. Un giornale online che possa coprire tutti gli interessi del gentile sesso (o di quello che io definisco sesso forte).
Una realtà nuova  nel salotto Romano che di Signore ne ha molte e in gamba.
Un nuovo mezzo per poter esprimere la potenzialità e la creatività Pink, senza dimenticare mai d'indossare il Tacco12... Un in bocca al lupo e un consiglio alle amiche di Chiara&theEternalCity: aggiungete http://www.pinkroma.it/ ai vostri preferiti e non ve ne pentirete...

MariaGrazia Cucinotta con Tiziana Rocca e Paola Guerci

La Divina Lollo...



BarbaraDeRossi in posa con il suo premio "Note D'Amore"

                           

21 febbraio 2012

L'Olimpico mascherato, il Pirata con il coltello e il Capitano burlone

L’Olimpico era al verde, come tutta Italia (tranne per quelli che la comandano).
Uno stadio che per il Carnevale ha scelto la maschera dello sport più sofisticato del momento: il rugby.
Alle 13.30 io e Mirko eravamo già arrivati. L’umidità penetrava le ossa ma la voglia di vedere la Roma la superava di gran lunga.
“Un’astinenza lunga quasi un mese” osservo “considerando che la neve ci ha bloccato a casa due settimane fa”.  Sarà questa la ragione per la quale la Roma ci ha ricompensati. Borini segna e la mia esultanza è composta ed elegante come quella di un pubblico da teatro. Mi limito ad esclamare un: “Gran bel Gol!Cavolo che gran bel Gol!”
Borini, il pirata senza benda, che mette la mano-coltello tra i denti. L’Inzaghi de 'Noantri, come molti non tardano a definirlo. L’uomo del momento, quello che ad alcuni piace, ad altri no. Per quello che mi riguarda, quando in campo ci si mette grinta e rabbia, per me sei sempre un giocatore che meriti d’indossare la maglia giallorossa.
Sandro ha portato allo stadio Diego. Sette anni e quell’innocenza che ti preme allo stomaco procurandoti una certa nostalgia.
“La mia prima partita allo stadio è stata Roma-Parma” gli dico.
“E com’è finita?” chiede lui. Non lo so. Non me lo ricordo più. E lui se lo ricorderà quel bel tiro di Borini e la sua corsa sotto la Nord? Non credo. Magari gli resterà negli occhi il campo tutto verde o il sorriso della signora Alma.
La Domenica è stata archiviata nel migliore dei modi. Diego vuole controllare la classifica che significa un salto in avanti rispetto ad Inter e Napoli, per il momento. Il Guru telefona e subito mi urla: “C’erano due rigori netti!!! Due!” Per fortuna abbiamo vinto lo stesso.
La prossima volta il palcoscenico sarà a Bergamo e Cigarini già racconta di uno splendido momento dell’Atalanta. A tutto c’è una fine, mi viene da rispondergli.
Atalanta significa anche Matteo Brighi. Ci sono sempre degli ex giallorossi in giro per i club italiani, però Matteo è uno di quelli che definirlo ex mi dispiace. Totti sarà il grande assente, per via di un cartellino giallo un po’ cercato.
 “Volevo essere ammonito domenica prossima. C’ho ‘na paura” ha dichiarato il Capitano giallorosso al termine del match e questo ha subito suscitato molte critiche.
Ragazzi, queste critiche non le capisco, soprattutto se a farle sono dei romanisti. Mario Corsi, intervenendo nel dopo partita a "una trasmissione radio", ha detto che fonti a lui vicine riferiscono di un mister Luis estremamente concentrato sul derby. Pare che l’asturiano stia caricando i ragazzi per benino. Quindi, in questa visione generale, non mi sembra assurdo asserire che la battuta di Totti è decisamente appropriata. Come si può non capire il Pupone? Francesco è il Capitano anche questo ed è, anche per questo, che i suoi tifosi lo adorano, mentre gli altri lo odiano.
“ E se poi perdiamo?” “E se fa la fine di Osvaldo che ha mostrato la maglietta al primo gol e poi è finita come è finita?”
Quanto ci piace chiacchierare, direbbe la Ferilli.
E se…e se…con i se e con i ma la storia non si fa! Non ve l’hanno insegnato?
Alle superiori avevo una professoressa di Greco e Latino un po’ pazzerella ma che come tutti i pazzi raccontava grandi verità.
Una di queste era: “Se quando sei interrogata non sei sicura di dire la cosa corretta, tu dilla comunque ad alta voce. Meglio un errore detto ad alta voce che una cosa giusta sussurrata”. Sante parole.
Il derby è una partita che merita di avere la strafottenza e la sfrontatezza, soprattutto da parte di chi lo gioca da vent’anni. Gli animi vanno scaldati e il sangue deve iniziare a bollire nelle vene. Totti ha ragione!!! Abbiamo tanta, tanta paura e, comunque vada, è un gioco e se perdiamo??? Pazienza, la palla è tonda!
Cerchiamo di arrivarci mettendo alla Lazie il fiato sul collo e ottenendo una vittoria in trasferta.
Godiamoci l’ennesimo premio a Daniele De Rossi eletto il miglior centrocampista d’Italia al premio Bulgarelli ma solo da Fabio Capello e non dalla giuria che lo ha classificato terzo. Per noi Daniele è sempre il N.1.
Intanto parlando di allenatori torniamo al nostro Luis che ieri i giornali volevano come successore di Guardiola, per via di una clausola che, Baldini, si affretta a smentire perché Enrique rimarrà a Roma fino al 2013. Data alla quale è legato anche il termine di scadenza di Perrotta, il rinnovo del quale è passato un po’ troppo sotto silenzio per i miei gusti e per il quale invece voglio esprime tutta la mia felicità.

PostScriptumDellaLazie: Tacco12 non sbaglia ( quasi) mai…dopo l’ottima prestazione dei bianco celesti in Europa League, il poker di cannoli siciliani ha completato una settimana all’insegna dei successi biancocelesti. Ribadisco con fermezza che vinceranno l’Europa League …e mi voglio sbilanciare come il Capitano…anche il derby.

PostScriptumPrimaverile: voglio ringraziare la Roma Primavera per averci provato a vincere il Torneo di Viareggio…e per essere già la perfetta copia della Roma Senior…che ci prova sempre.

PostScriptumQuaresimale: giù la maschera tutti dunque…è ora di venire allo scoperto e se per la Quaresima dovremo iniziare un fioretto  io propongo di fare a meno di…Di Benedetto….parola di Tacco12 :-)

15 febbraio 2012

Il Matrimonio di Angie - prima parte -


Quando ti ho vista arrivare, bella così, come sei...non mi sembrava possibile che...


Angie ce l'aveva fatta! Assediata dai flash dei fotografi e degli amici proprio come una star, mi sono commossa: era bellissima.
Le storie non si raccontano mai dalla "fine" o dal "lieto fine", però questa merita d'iniziare così.
Dopo l'addio al nubilato di Paris, la nostra Angie, ce l'ha fatta! Oggi è una signora con tanto di fede al dito e cuore colmo di gioia e amore.
Tuttavia la neve a Roma e il colpo di stato alle Maldive (meta della luna di Miele di Angie) hanno movimento l'ultima settimana di preparativi.
Sposarsi a febbraio nella EternalCity è già una scelta di per sè stessa coraggiosa ma nessuno poteva immaginare che nevicasse, nemmeno la Marescialla Angie che, fonti segrete dell' Fbi, mi hanno detto essere incappata più volte in qualche lacrimuccia.
Leggende metropolitane, Angie SuperStar non teme nessuno. Già me la vedo con la faccia in posa mussoliniana rivolgersi all'indirizzo della neve con un:
"Non ti temo! Neve m'hai provocato e io me te magno"
L'idea che a una catanese parli romanaccio può sembrare assurda, ma non lo è nella mia testa, dato che da oggi Angie è la signora Amoretti, quindi per metà parla come noi.
Torniamo alla sposa che mostrava alcuni segni d'isteria evidenti. Vi assicuro che gli invitati non erano da meno. Soprattutto le invitate...ergo le amiche della sposa.
Le suddette, essendo molto intelligenti, hanno evitato di dire alla bride dei loro attacchi di ansia. Il fatto lo ritengo normale perché, io che sono bionda, non conosco l'ansia...mi limito a non pensare.
La mia totale mancanza di cervello ha fatto si che nulla dei miei piani legati all'abbigliamento, venisse stravolto. Così, ho chiamato Angie la sera prima del grande evento per darle conforto:
"Ehi sposina come va?"
Non avevo nemmeno finito di formulare la domanda che la furia della Marescialla mi ha sbattutto a terra:
"Solo telefonate di conforto!!! non accetto altre lamentele!"
Dopo aver riavvicinato la cornetta, opportunamente allontanata per evitare un perforamento del timpano (che si, sarebbe stata una tragedia!) rispondo sorridendo:
"Quali lamentele? ti dico solo che non mi sono comprata le calze. Indosserò i sandali gioiello come da programma".
Non so se mi ha creduto, ma devo averla risollevata, perchè per un attimo ho avvertito il ritorno della mia sweet Angie, quella delle fragole con la panna nelle sere di giugno.
Attacco la cornetta touch dell'Iphone e volgo lo sguardo fuori dalla finestra: ...DISASTROOOO!!!
Una tormenta di neve si stava abbattendo sulla città.
Problema numero uno: come rientro a casa? Sono a piedi con gli UGG che sono caldi ma se s'impregnano d'acqua le mie unghie appena fatte si dovranno munite di pinne.
Problema numero due: come raggiungere per tempo la Chiesa il giorno successivo, dato che si trova esattamente dall'altra parte di Roma rispetto a casa mia?
Questi interrogativi avevano tempo per essere risolti, cosa che non potevo concedere al dubbio d'inizio settimana. Munita della mia usuale nonchalance avevo chiamato Super Angie per la fatidica domanda:
"Dovrò leggere il Salmo Responsoriale oppure scrivere una delle preghiere dei fedeli?"
Dall'altra parte della cornetta ho sentito un battito accelerato del cuore e un principio di ictus seguito da un filo di voce:
"Chiara, a meno sei giorni dal matrimonio ancora non hai capito cosa devi fare?"
Ho cercato con tutto il mio Blondie Power di ricordare se avessi ricevuto indicazioni a tal proposito... ..ma niente...ero rimasta che Barbie doveva decidere di leggere o meno il salmo ma nessuno mi aveva comunicato la sua decisione.
Qualora lei avesse deciso di non leggere il Salmo sarei subentrata io, altrimenti, mi sarebbe toccata la preghiera dei fedeli.
Non ho fatto in tempo a riferirle tutto il mio ragionamento che la Marescialla mi ha ordinato:
"Scrivitelo! il Salmo responsoriale è obbligatorio che lo legga tu...la preghiera dei fedeli solo se vuoi ma dato che Eddi ha già tre amici che leggono le preghiere e io solo due...." tradotto significava: scrivi anche la preghiera.
Ho annuito e le ho chiesto di farmi avere il testo non appena avesse potuto.
La mattina del sabato uno strano senso di angoscia stava prendendosi possesso del mio corpo. Mi sveglio e guardo fuori dalla finestra. Tetti bianchi, terrazze bianche e, soprattutto, la discesa di casa mia tutta bianca.
Chiudo la tenda, bianca anche lei, e fingo non curanza. Nel guardaroba è appeso il mio abito blu elettrico di seta. Posso abbinare accessori argento oppure oro. Per la messa avrò degli stivaletti di renna blu elettrici come l'abito. Poi dovrò andare a comprare un paio di calze per la Chiesa e scegliere se è più adatto il cappotto bianco o celeste. Ufff...questi matrimoni sono un lavoro neanche fossero matrimoni miei!
Dopo aver saccheggiato i gioielli della mamma, divoro un panino e inizio le prove. Sul più bello la neve inizia a fioccare di nuovo.
La scelta è obbligata, per raggiungere il taxi, sarà quella dì indossare le Hunter.
Scelta poco chic ma l'importante è arrivare perfette alla meta. L'alter ego di Angie é Barbie e se non posso angosciare la bride, almeno angoscerò lei!
Dopo essermi assicurata con Mary che l'orario della cerimonia era alle 18, telefono a Barbie:
"Barbie, vorrei prendere il taxi per le 16 così sono tranquilla di arrivare"
Barbie asseconda la mia scelta e aggiunge:
"Al limite passa a casa mia se arrivi presto e poi andremo insieme".
Detto fatto. Non potevo correre il rischio di arrivare tardi. Questo avrebbe significato un infarto alla Marescialla con conseguente fine di una solida amicizia. Preparo la Borsa del Matrimonio...trucchi, due paia di scarpe, sciarpa elegante, giacchetto di lana, macchinetta fotografica, carica batterie, borsetta elegante.
Chiamo il taxi che: "arriva in 4 minuti" dice la vocina. Com'è possibile??? Venerdì sono stata 40 minuti al telefono e oggi arriva in 4 minuti? Arriverò due ore prima.
Lungo la strada cumuletti di neve, sapientemente depositati da quei due spazza neve che circolano per Roma. Arrivo da Barbara che quando apre la porta e mi vede in Hunter scoppia a ridere!
"Se Angie si sposa con la neve bisogna pure attrezzarsi" cerco di giustificare così la mia mise decisamente poco elegante.  
Dopo un'ora siamo davanti alla salita del Mausoleo di Santa Costanza.
Ora vi lascio immaginare la scena. Davanti a me la testimone Ella. Meravigliosa. Avvolta nella sua pelliccia su un Tacco12 che mi ha reso orgogliosa, soprattutto quando l'ho ammirata scalare l'ingresso appoggiata al marito, picconando il ghiaccio con i tacchi come una vera scalatrice. Barbara ha preso il piccolo Giorgio come suo salvatore e io??? Io oltre a non avere un piccolo Giorgio e un marito che s'immolavano, dovevo fare da bastone alla zia di Angie che a sua volta teneva per mano il piccolo pagetto. La voce dell'innocenza a un certo punto dice alla nonna, che temeva di scivolare:
"E che sarà mai un po' di neve". Detto da un bimbo che vive ad Aosta è una perla di saggezza. L'equilibrista Chiara ha però vinto la sfida. E' arrivata sana e salva in cima, insieme alla zia e al pagetto. 
All'ingresso un emozionato Edo aspettava di andare incontro al suo destino.
Alla spicciolata arrivano tutte le mie Girls: Mary, Lisa, Luisa ed Anto.
Mary nel suo cappotto blu, completamente calata nel ruolo di coordinatrice. Già con le lacrime agli occhi ma senza il tempo di potersi commuovere.
Lisa in pantaloni, scelta da vera fashion girl, con il suo maritino esperto di arte (e di storia, di libri, di chimica, di scienza, di giardinaggio, ecc...Grande Fabrizio!)
Luisa con il suo sorriso, nonostante le delusioni del lavoro e della vita. Del resto, al suo fianco c'è Emanuele e questo basta e avanza. Sono speciali.
Antonella è arrivata per prima, come la lettura che deve leggere: "Tu sei dopo di me con il salmo?" m'interroga. Le dico di si e presa da un momento di ansia mi accanisco sul libretto alla ricerca della lettura.
La chiesa si riempie ma sembra sempre vuota.
"Angela ha detto che è riscaldata" accenna Lisa battendo i denti. "Sarà! io sento freddo" le rispondo. Poi cala il silenzio e iniziano i flash.
La Chiesa non ha la navata ed è un peccato perchè non sono riuscita a godermi a pieno l'ingresso della mia Angie. Ero troppo lontana e già la commozione stava per per stringermi lo stomaco.
"Ora piango" confesso ad Antonella per poi aggiungere:
"E non mi sono portata nemmeno un fazzoletto!"
La intravedo da lontano. La mia Angie è meravigliosa. E' meglio di Carrie Bradshaw nel suo abito da sposa di Vivienne Westwood. E' radiosa. Riesce a nascondere le preoccupazioni e le paure. Sorride, ha l'aria di chi pensa: "Ce l'ho fatta!" Ed è quell'aria che mi commuove. Ho assistito a tanti matrimoni e non ho mai visto quell'espressione di fierezza e successo. Molte delle mie amiche desideravano il matrimonio come coronamento, come ornamento. Lei no. Lei voleva questa festa con tutta se' stessa e voleva fosse perfetta. Lei se l'era sudata quella giornata di gioia, dopo tutte le lacrime, le delusioni e gli uomini sbagliati. Ha accumulato più dolore lei di chiunque altra. Lei se lo meritava quel giorno ed è per questo che volevo piangere. Avrei voluto diventare una fontana, perchè le lacrime zampillassero in segno di festa. Il problema era che, se avessi pianto, se ne sarebbero accorti tutti visto che dovevo leggere. Quindi ho dovuto fare forza sulle mie narici per impedire che le maledette lacrime scendessero giù. Facevo talmente forza che ho temuto che mi si ritirassero tutte e che la mia faccia dall'esterno apparisse come quella di Michael Jackson (pace all'anima sua!) : due buchi impiantati nel bel mezzo della mia faccia! Orrore!
Due splendidi occhi neri uscivano dal bianco del velo, incorniciati dalle sopracciglia perfettamente simmetriche. I denti perlati rilucevano insieme alle candele adagiate a terra e miste ai tulipani bianchi, che rendevano la Basilica un piccolo tempio sacro.
Edoardo era tesissimo. Lui che scherza sempre, questa volta non scherzava affatto. Se l'è presa al suo fianco e non l'ha più lasciata. La messa inizia con tutti i buoni auspici poi il freddo e il prete hanno complicato le cose.
"La Chiesa è riscaldata" aveva avvisato la Marescialla che con le spalle coperte da un delizioso cachemire (firmato Antonella) batteva i denti e assumeva un colorito livido. Il prete continuava nella sua predica in italo-africano e io desideravo sempre più avere 5 anni e correre su e giù per il tempietto come i bimbi che mi giravano attorno.
Il momento della preghiera dei fedeli è poi stato fatale.
Mary, da brava organizzatrice emozionata più della sorella, mi si avvicina con il suo foglietto. Lisa è già davanti al microfono e prega "perchè gli sposi siano sempre uniti anche nelle avversità".
Arriva il turno degli amici di Edo e qui è iniziato lo show.
Lettere meravigliose e piene di spunti interessanti ma decisamente troppo lunghe per le preghiere dei fedeli. Più loro leggevano, più io non volevo esprimere il mio piccolo pensiero per gli sposi. Avevo gli occhi a forma di pesce palla. Guardavo Mary e per fortuna li aveva anche lei così:
"Chiara non ti preoccupare, anche la mia è una preghiera piccola" faceva per incoraggiarmi.
I say a little pray for you...ci sarebbe voluta Aretha ma c'ero io e quella canzone che avrebbe dato un tocco alla Alley McBeal al tutto non poteva esserci.
Così quando è arrivato il mio turno ho fatto appello al freddo  per augurare agli sposi un amore candido e speciale come la Neve a Roma.
Angie mi sorride e io so che sarà così finchè morte non li separi. (Fine prima parte...)

14 febbraio 2012

Siena, Sanremo e San Valentino....comunque vada, sarà un successo!


E' tornato Osvaldo e questa è l'unica nota positiva di una partita che non ho visto (e per fortuna! Aggiungo oggi).
A Siena fa freddo, così freddo che si ghiacciano le ossa. E' per questo che in campo non è sceso nessuno, o almeno, nessuno è sceso per giocare e correre.
Ieri sera stavo lavorando. Avevo un ospite in diretta dagli studi di Roma, così ho perso tutto il primo tempo. Ogni tanto controllavo gli aggiornamenti sul cellulare e i numerosi punti esclamativi che seguivano le parole: CALAIOOO!!! DESTROOO!!DEL GROSSO...GROSSI...non erano certo d'incoraggiamento.
Meglio l'Infedele, almeno ogni settimana sai cosa ti aspetta, non come la Roma che non si capisce mai se ha intenzione di vincere oppure di perdere. Visto che buttarla dentro diventava difficile, il Mister Luis ha ben pensato di sostituire Juan (pare infortunato) con il biondino Kjaer.
"E' entrato Kjaer" mi dice Paolo quando entro in redazione, dopo aver accompagnato l'ospite nella sala del collegamento con Milano.
"Stai scherzando?" non posso credere alle mie orecchie. "No, no è uno scherzo. E' entrato perchè Juan sta male".
Avrei voluto ammettere di avere torto ma passano pochi minuti e il biondino del malaugurio sfodera un fallo che costa alla Roma un rigore contro. Calaiò verso il nostro portierone e indovinate chi ha vinto? Facile, facile Calaiò.
Questa è la Roma, con un Totti che quando non gira fa si che il resto giri a vuoto. Avete presente una bella bicicletta dalla pedalata veloce e fluida che all'improvviso esce di strada per colpa di una catena che si scardina? Se la catena esce ogni tanto c'è qualcosa che non va. Così è la Roma. Una bicicletta bella con una catena difettosa. Il problema non è pedalare in una maniera diversa, il problema è che la bicicletta è difettosa e deve essere aggiustata.
Il secondo tempo l'ho visto insieme ai miei colleghi, su un canale che trasmetteva sia Napoli - Chievo che Siena - Roma.
La telecronaca di Caressa era un segnale. Ultimamente come sento la sua voce, ho già idea di come andrà a finire.
Quando la partita termina è una sorta di liberazione. La classifica rimane invariata e i laziali iniziano l'assalto.
Mirko da casa non si fa vivo. Lo chiamo per accertarmi che sia sopravvissuto all'ennesimo scempio.
"Uno schifo. Mi fanno schifo loro e l'allenatore".
Nessuna spiegazione ulteriore, solo questo. Improvvisamente avverto una sensazione strana. Mi sento profondamente arrabbiata ma completamente menefreghista. Penso solo che voglio tornare a casa e mettermi a dormire. Quello che ho trovato più esilarante è stato vedere come Paolo, interista doc, reagisse davanti al nostro gioco nella seguente maniera:
"Cacchio ma allarga! ma perchè non tiri!"
Ahahahha, quanto mi sono divertita. E lui continuava: "Solo contro di noi potevate vincere!"
Eh, già e io:  "Te l'avevo detto Quest'anno si gioca cosi'".
Il nostro primo tiro arriva al 70', decisamente troppo tardi. Fortuna che l'arbitro fischia anche perché Sannino, allenatore del Siena, sembrava stesse vincendo la Champions League. Uno spettacolo decisamente poco gratificante.
Comunque oggi è la giornata degli innamorati, e noi romanisti siamo tutti innamorati "fracichi" come si dice a Roma. Quindi la sconfitta è solo un'incidente di percorso e oggi si festeggia l'amore.
"Ah, ma è una giornata dedicata al consumismo! niente rose e niente cena" dicono in molti. Allora uomini cercate qualcosa di più originale di una cena e di un mazzo di rose, fermo restando che, le rose, se non si regalano mai, rimangono il fiore più originale di tutti.
Ricordo che durante il liceo, c'era un ragazzo che ogni SanValentino mi regalava un disegno. Aspettava tutto l'anno per quel giorno e, nonostante non fosse il mio tipo, quel disegno lo aspettavo con la stessa gioia che lui aveva nel regalarmelo. Altri tempi.
San Valentino quest'anno poi cade con la prima puntata di SanRemo.
La sottoscritta dovrebbe avere la cittadinanza di Sanremese dato che li ha visti tutti. Negli ultimi anni sono stata meno assidua ma la prima puntata, quella non si perde mai. E qui torna la mia storica amica laziale, Robi.
Passano gli anni, i derby e gli amori ma Sanremo la prima sera viene rigorosamente commentato al telefono. Vi ricordate poi l'anno che la signora Totti lo ha presentato? Con il Capitano in prima fila? Era il 2006...
E se con la Roma si apre con la Roma si chiude, magari cantando una canzoncina tipo: Rose Rosse Per Te ...
E tornando a Sanremo, che è come una mamma, appropriamoci di un motto chiambrettiano per la nostra stagione calcistica: Comunque vada sarà un successo!
Parola di ...Tacco12.

PostScriptum Sportivo: Roma non sarà candidata per le Olimpiadi del 2020. C'è chi dice: Chissene Frega.

PostScriptum di SanValentino: William manda rose a Kate dalle isole Falkland...questo si che si chiama essere un Principe.

PostScriptum dell'ultima ora: La Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi per l'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, dichiarato colpevole dell'omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri. Spaccarotella finirà in carcere nelle prossime ore...almeno questa è una buona notizia.

08 febbraio 2012

Daniele firma e a Roma nevica!





Sembrerà una strana coincidenza ma in pochi giorni sono capitati due eventi straordinari: il rinnovo del contratto a Daniele De Rossi e la neve a Roma, che così tanta non la si vedeva dal lontano 1985. All'epoca il nostro Capitan Futuro aveva appena 1 anno e mezzo mentre il nostro “bomber” Borini non era neppure nato. Daniele firma e Roma si fa bianca, come per stendere un tappeto morbido al futuro Capitano della Roma. Ha messo il piumino e aperto le tende dello spettacolo più imprevedibile che poteva, così per essere certa che neppure l'ipotesi più improbabile (tipo "Rimango solo se nevica a Roma") venisse lasciata in sospeso.
L'ha preparata bella la sorpresa a Danielino, giusto per dirgli: "Tiè beccate pure la neve! che altro vuoi su questo contratto?"
Lui avrebbe risposto "niente". Niente perché non ha mai messo in discussione la sua fede. Niente perché Roma è unica e lui lo sa. Adesso qualcuno si sbrigherà a criticarlo, a dire che farà la fine di Totti, che è il limite dei giocatori romani e romanisti quello di non muoversi dalla Capitale. Eppure i punti di vista sono strani...quello che per altri è un limite per me è una grandezza. La nostra grandezza.
Troppo straordinario nel calcio di oggi, troppo "romano" perché gli altri possano capirlo.
La Roma intanto ha preso tre punti fondamentali contro un' Inter, c'è da dirlo, impalpabile.
"Insomma e quando perdi perchè perdi, quando vinci perchè gli altri sono deboli. Non ti sta mai bene niente!" Mi urla il Guru in preda alla sua euforia da tifoso fuori di testa. Per lui la Roma quando perde "fa schifo" e quando vince " punta allo scudetto” e Borini "E' il prossimo fenomeno". Lui parla e io tremo.
Come il fenomeno??? Ragazzi miei Borini non è un fenomeno, è un giocatore medio buono. Capisco che la doppietta di domenica ci ha mostrato un ragazzino che da micio tigrato si è trasformato in leone come la famosa marca di un formaggino...ma la verità è che il ragazzino rimarrà sempre un ragazzino che si mangia un formaggino!
Apriamo gli occhi e non mi si dica che scrivo epitaffi (che rimane comunque un'arte antica e difficile). Racconto storie. Domenica allo stadio non c'erano nemmeno tutti gli abbonati (e vi confesso che io sono rimasta comodamente a casa mangiando polenta in onore dei polentoni).
La gente riempiva le strade facendo pupazzi e tirandosi palle di neve. Dentro lo stadio Olimpico c'è stato un momento in cui ho pensato che dalla Curva, le palle (di neve) dirette a Julio Cesar  potessero creare qualche problema...poi ho capito che altre palle creavano problemi al portierone brasiliano. E meno male. Non vi dico Mirko come mi ha apostrofata davanti alla torta di mele:
"Ecco dovevamo andare! lo sapevo io"
IO solo lo sapevo il freddo che andavamo a prendere e soprattutto che se fossimo andati, non sarebbe finita così. E Alemanno invece di andare in giro a dispensare denunce e ordinanze avrebbe fatto bene a rendere possibile l'accesso all'Olimpico per i tifosi magari spostando la partita ma questa è un'altra storia.
La Roma ha comunque vinto e allora meglio così...pensiamo a Catania e a questi 25 minuti da giocarci. Secondo il mio assioma ( La Roma segna troppo presto per resistere agli assalti, se le partite durassero poco saremmo primi in classifica) abbiamo speranze di portarci tre punti a casa. Certo, mancheranno Totti e De Rossi ma se il piccolo Bojan se ne smarca tre, possiamo sperare.
E se i numeri hanno sempre ragione sono 13 i gol fatti dalla Roma e solo 4 quelli presi nei primi 25 minuti...beh, il mio assioma diventa quasi una teoria da Nobel ma sono donna e allora parliamo di Osvaldo che recupera e di Luis che vuole ottimizzare le palle inattive intanto in Sicilia è arrivata la neve e se ci porta bene come domenica, sai quante palle attive in campo :-) daje Roma!

PostScriptum per gli aquilotti: i laziali dicono "Bella fede quella di DeRossi, 6 milioni a stagione, so bravi tutti!" E Tare parla di un progetto Roma come un fallimento. Tranquilli, la Lazio vincerà l'Europa League...


PostSriptumPrimaverile: Non solo palle di Neve ma anche Rondini perchè la nostra primavera ha vinto 2-1 al 90' nell'esordio della Coppa di Carnevale contro il Club National. Sempre più orgogliosi di voi!

Auguri speciali a Paulo Roberto Falcao che è il nuovo allenatore del Bahia!

Notizia del giorno: pare che si voglia anticipare Siena - Roma alle 15. Non esiste tregua per questo Campionato Fantasma...Parola di ...Tacco12.

06 febbraio 2012

Dedicato a TE...


Dedicato a quelli che "Per soldi me ne andrei anch'io"...
dedicato a quelli che " Di Capitani non ce ne sono più"...
dedicato a quelli che "Il Calcio è cambiato"...
dedicato a quelli che "Non esistono più le bandiere"....
dedicato a quelli che "Se fossi in lui me ne andrei anche io"
dedicato a quelli che "Ce lo metto io sull'aereo per Manchester"
dedicato a NOI ROMANISTI che tifiamo a che giochiamo a calcio...
dedicato a te DANIELE, Capitan Futuro, perchè sei INCURABILMENTE, uno di NOI.

03 febbraio 2012

Roma bella come una Sposa



Quel 6 Gennaio del 1985...ero convinta che la Befana mi avesse fatto il regalo più bello di tutti.
La Neve a Roma è qualcosa di MAGICO.
E'come mettere il vestito da sposa a una vecchia signora. Una di quelle belle ma con le rughe.
La neve splende e fa risplendere anche lei.
La ringiovanisce è come un lifting, la neve su Roma è luce. In redazione tutti sono incollati alle finestre è un richiamo troppo forte.
Lei scende e improvvisamente dentro senti che nulla ti può toccare. Magari imprechi perchè sei arrivata in motorino, ti preoccupi di come tornare a casa...ma dura poco, la neve calma ogni preoccupazione.
Capita una volta ogni morte di Papa...i clacson impazziscono, i taxi saltano i turni e le scuole...quelle il nostro geniale sindaco le ha chiuse ma solo per attività didattica.
Così la mia povera mammina si è trovata, da insegnante, rinchiusa in macchina con le palle di neve che scendevano copiose, come ci fosse una gara di pallonate in corso. Si perchè qui a Roma quando nevica è tutto grande.
Sono le 15 e dalle 11 dal cielo non fanno altro che scendere fiocchi. 
Entra Daniela urlando: "Sono tutti fermi, devo andare dai miei bambini". Tornerò a casa a piedi, 7 km nella neve. Ho mangiato la pizza e bevuto un buon bicchiere di vino rosso, tanto per scaldarmi. Intanto Alemanno decide di prendere una posizione: "sospesa anche l'attività didattica nelle scuole!" e il prefetto annuncia: "Sospesa Roma - Inter di domani" e allora capisco che Dio c'è. Le lancette scorrono in rete si moltiplicano le foto di una Roma mascherata! E' Carnevale :-) Roma s'è mascherata! Edoardo avverte che a piedi ci ha messo mezz'ora...mentre anche a Milano arrivano notizie di una Capitale in tilt.
Eppure io non riesco a smettere di essere felice. Ho infilato calzini di lana e di cachemire dentro le Hunter di gomma. il piumino, sciarpa e cappello. sono pronta per affrontare la bufera. Voglio arrivare a casa, accendere il fuoco e far finta di essere in settimana bianca.
Chissà se qualcuno si doveva sposare oggi, come avrà fatto? Il prossimo sabato Angela convolerà a nozze. Spero il tempo migliori, altrimenti saranno guai. Soprattutto per me che devo indossare dei sandali senza calze, decisione azzardata soprattutto se non riesco a farmi la ceretta!!! Oggi ho dovuto sospendere tutto. 
E' venerdì e a Roma ci aspetta un week end di neve....come quella del '56.
Come nei sogni ...
C'è la neve nei miei ricordi, c'è sempre la neve...e la mia Audrey rimmarrà parcheggiata qui...sotto la neve bianca come lei.


02 febbraio 2012

Arrivano i 4 Mori


Il Tacco 12 del giorno dopo è tragico.
Tirare le fila di un disastro, imprevisto, è più complicato di quanto si possa immaginare.
Risollevare le sorti di un Cagliari che ha segnato poco e segna contro di noi ben quattro gol, è a dir poco tipicamente da Roma. Anche se Daniele Conti ci ha graziato, a fine partita mi è apparso così felice che non lo si vedeva da tempo...Sarà che a Cagliari può fare il Totti della situazione e a Roma non l'avrebbe filato nessuno, o forse sarà il complesso d'inferiorità nei confronti di una presenza importante come quella del padre Bruno, qualsiasi sia la ragione la sua esultanza da Coppa del Mondo a fine partita, continuo a trovarla davvero inopportuna.
Arrivavo dalla gelida Milano con un ritardo di due ore del treno ad alta velocità. Partita alle 15 davo per certo che avrei visto la partita. Immersa nella neve il Freccia Rossa sfrecciava a velocità alterne verso la Capitale. Sul mio pc comparivano notizie di un Campionato fantasma. Qualcuno gioca, qualcuno no. A Cagliari certo non ci sarà la neve! La nostra belva nera sarà anche famelica. Arrivata a casa ho trovato Mirko già sintonizzato su Sky. "Il prato sembra in buone condizioni" dico, mentre lui mi elenca il menù da scegliere per la cena.
Adoro arrivare a casa e trovare il calduccio e un piatto di gnocchi pronto per essere divorato.
La mia vista si sofferma sullo schermo:il biondino si sta allenando e tremo. Ricominciamo daccapo. "Ma che gioca Kjaer?" Mirko scrolla le spalle. Bisognerebbe inventare il TotoLuiS, altro che scommesse sui risultati. Voglio vedere quanti sistemi si riescono a produrre per indovinare la formazione. Su una cosa avrei certa la vittoria: nel secondo tempo non si cambia mai. Perchè??? Come dice il mio caro amico Fabio il Regista (non perchè sia un numero 10 alla Totti ma perchè è un regista vero):
 "LUIS NUN LEGGE LA PARTITAAAA!" Parole sante. "NON CAMBIA! NON GLIENE FREGA NIENTE!"
Domanda di Roberto caporedattore Sport: "Allora a cosa serve l'allenatore se non legge la partita?"
Punti di vista, tutti condivisibili. Devo ammettere che le articolate discussioni nello studio di Gol di Notte con la mia amica Francesca mi hanno insegnato a capire e ad apprezzare il gioco di Luis. A guardarlo con gli occhi suoi, quanto meno. Un'impresa difficile perchè noi italiani vogliamo coprirci, difendere il risultato, cambiare. Qualcuno ha detto: "la coerenza paga sempre" se così è allora verremo premiati perchè Luis è uno che non legge la partita perchè lui si limita a voler vedere il suo gioco. Gli altri segnano? E chissene frega! Se noi ne segnamo uno in più. Peccato che non sia Zeman, primo in classifica (in serie B, ma sempre primo).
Il problema infatti non è il tipo di gioco ma i suoi interpreti. Fermo restando che ci sono delle assenze che definire di peso è poco. Bisogna prendere coscienza che ci sono dei giocatori che chiamarli tali è un'offesa per attaccanti come Immobile ed Insigne che giocano in serie B. 
Non abbiamo le fasce, e non parlo di quelle per i capelli (che invece abbondano sulle teste dei nostri capelloni) parlo di quei giocatori che se non difendono, quanto meno scendono e segnano! 
Il nostro centrocampo ha perso Pizzarro, il che non mi emoziona molto, date le sue assenze ingiustificate e la sua scarsa professionalità degli ultimi mesi, però cavolo al secondo tempo non può entrarmi uno che si chiama Greco!!! Ma che è 'na brioche nuova, al posto del Danese??? Più ne parlo più mi avveleno...qui si gioca con i nostri cuori, i nostri umori. 
11 Pupi in mano al Pupone, che non può sempre essere al massimo della forma (ieri per esempio non era affatto in serata) e si trascina dietro, nel bene e nel male tutti. Compresi noi che siamo comodamente seduti sul divano di casa.
Un altro problema piuttosto serio sono gli SCARPINI. Sapete che da buona blogger Tacco12 non posso che prendere sul serio la faccenda. I nostri calciatori sono sempre a terra. Scivolano sulla pioggia, sulla neve e sull'asciutto! Simplicio pareva un pupo ai primi passi, uno in piedi e due giù. Cavolo ma nessuno dice nulla??? Senza parlare di Rosi…oh, Rosi! Che Dio ti addrizzi i piedi figlio mio…è più coordinato mio nipote di un anno, un paio di scarpini correttivi te ce vogliono!
Il mio delirio potrebbe continuare. A cena, per non mangiarci il fegato, abbiamo tappato la fame con i ravioli ripieni.
"Mi sento qualcosa sullo stomaco" dice disturbato Mirko.
"Saranno i ravioli" rispondo, mentre sui titoli di coda della serata passano i credits di un Lazio - Milan finito 2-0 tanto per gradire. E in tutto ciò il Guru tace.

PostScriptum di servizio: Roma – Inter si giocherà alle 15.00. Almeno eviteremo il congelamento. 

PostScriptumPreghierina: Cari Gesù, Giuseppe e Maria…fate tornare presto in campo Ovomaltino, perché fa bene al nostro intestino. Ridateci Daniele per addolcire il gioco al gusto di miele. E per evitare di sprofondare nell’abisso, spero non sia troppo, chiedervi che torni Burdisso. Per il resto mettetevi una mano sul cuore e se ci scappa un altro allenatore voi provate a farci la proposta…prima che finiamo come la nave Costa...parola di Tacco12.

01 febbraio 2012

Happy Birthday Radio Deejay


30 ANNI insieme a Voi! Radio Deejay conclude il suo terzo decennio di vita e fuori nevica. Di questi tempi una radio che, nonostante la concorrenza e i nuovi metodi di comunicazione, sopravvive così a lungo, la si può considerare senza dubbio alcuno : un Evento.  
Lo avrà pensato anche il direttore artistico Linus insieme ad Amadeus (fisico asciutto da runner qual e', si presenta strizzato in un abito scuro, molto elegante) pronto a presentare sul palco la grande festa. 
Il Forum d'Assago, come tutto a Milano, è ben collegato. Scendi dalla metro seguendo la masnada di ragazzini che parlano dei loro idoli musicali, e senza chiedere informazioni, ti ritrovi catapultata in quello che sembra un Palalottomatica gigante. 
La fila di gente si snoda come lo snake del famoso gioco del Nokia davanti agli ingressi dei cancelli ancora serrati, nonostante il freddo polare. Chiamo il mio amico Marco, mi ha detto di raggiungere il parking b e di aspettarlo. Faccio quel che mi è stato detto. Pochi minuti e lo vedo arrivare con il pass. 
Mi dirigo all'entrata principale del backstage con tanto di redcarpet. Un enorme cartellone celebrativo dell'anniversario con le facce più rappresentative della radio milanese, padroneggia alle mie spalle. 
Quegli stessi volti man mano diventano di carne e ossa, alcuni migliorando, altri un po' meno. 
E' così mi trovo faccia a faccia con Paola Barale, che nonostante il fisico atletico, non nasconde sul volto  dell'amato botulino di Amanda di Sex and the City. Un viso plastico, è il caso di definirlo, comunque un bel viso. Chi invece di persona mi ha lasciato affascinata è stata Federica Panicucci. La ragazza, che tanto ragazza non è più, sfoggiava con disinvoltura gambe nude su tacco 12 argento, stretta in uno spolverino di seta fucsia con una maglia giallo canarino che riempiva di colore chi la guardava. 
Un via a vai di facce note e soprattutto di voci note. La Pina e i suoi tatuaggi; Savino e la sua ironia; Elio in smoking; Vichy Cabello magra con il viso di una bambola di porcellana. E poi ci sono i matadores Amedeus, Linus, Albertino. L'ingombrante ed eccentrica Platinette; l'esilarante Geppy Gucciari il cui corrispettivo maschile ben s'incontrava con Checco Zalone che si è esibito in "Siamo una squadra fortissimi" scaldando le platee. Io mi aggiravo con i miei jeans e le calde Ugg ai piedi, nascosta per quello che potevo nel piumino ciclamino, tra l'open bar e, ovviamente, cena a buffet con tanto di pasta. Cercavo di sentirmi a mio agio tra quei lustrini e taglie 40 ma la verità è che io mangiavo panini mentre loro, le taglie 40, giravano disinvolte su tacchi esagerati, senza calze e con vestiti da urlo. 
Bea mi scrive "non filarle, sei la meglio", l'amicizia è una grande cosa. 
Cercavo di cogliere attimi che gli alti perdevano. Di scattare foto curiose e di esibire una consuetudine a questi eventi tirandomela un pochino (ma non troppo! Non avevo le scarpe adatte!) Da un furgoncino a vetri osservo i miei amici  lavorare per mandare in diretta sul web la festa sul palco, all'interno del palazzetto, e quella dietro il palco, con un ragazzo giovanissimo alle prese con gli artisti che si sono esibiti. Una grande maratona della musica, con dei solisti meravigliosi come Jovanotti, e degli showman straordinari come Fiorello. Fabio Volo che lancia il coro da Chiesa "Ti ringrazio mio Signore non ho più paura..." che tutti puntualmente sanno! altra generazione quella cresciuta nelle parrocchie. Quella dei trentenni, di quelli come me. Così canto con tutto il Forum la canzone del mio catechismo e poi Hanno ucciso l'Uomo Ragno di Pezzali e il Più grande spettacolo di Lorenzo. Giochi di Luci e balletti e sfilate...poi sorrido a Baldini che si fa un moito; scatto una foto, senza essere vista al Trio Medusa e mi siedo dietro a quella montagna di Platinette per vedere se passa Fiore. 
E poi giù per le scale per un altro moito e fuori per vedere se ha smesso di nevicare. Qualche foto, qualche telefonata e si arriva alla mezza con disinvoltura. Spengo la Radio non ne ho più per nessuno. Alla prossima festa.
 



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...