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31 luglio 2013

Donate il Sangue!

Oggi, come sempre negli ultimi 10 anni, prima di pensare alle mie vacanze ho voluto dedicarmi a chi ad Agosto viene dimenticato. Fartelo anche voi. Donate il sangue se potete. É un piccolo gesto che può aiutare tanto...e vi farà bene anche a voi. Parola di Tacco12.

30 luglio 2013

4-3-3 a Zemanlandia non si perde mai, parola di Giancarlo De Andreis




Giancarlo De Andreis é l’autore del romanzo 4-3-3, un’altra visione della vita che da quasi un mese è al primo posto nella classifica dei Bestseller sul sito www.ilmiolibro.it. Un libro che si legge tutto d’un fiato, un racconto per emozioni animate da una passione grande, immensa che si chiama AsRoma. Nel libro si racconta di quella parte di stagione che ha visto sulla panchina della squadra giallorossa il Maestro, come lo definisce De Andreis, Zdenek Zeman. Un sogno che prende il volo in un giorno di maggio per atterrare in uno di febbraio. Una storia raccontata per celebrare un uomo e la sua utopica visione del gioco.
Come nasce l’idea di un libro dedicato a Zeman e al suo ritorno sulla panchina giallorossa?
In realtà è nato come terapia. Sono un autore televisivo (ndr Ballando con Le Stelle per citarne uno) e amo scrivere. Sono tifoso della Roma da sempre e abbonato, prima in Curva Sud poi in Tribuna Tevere, dal 1974. Con i miei amici storici (Ascio, Massimo, Ernesto, Sandro) ho sempre ammmirato anche il calcio di Zeman e quando è stato scelto per guidare la Roma nel Campionato passato, gestire queste due grandi emozioni, era diventato difficile. Così ho preso l’abitudine di scrivere una sorta di diario, che condividevo con i miei compagni di avventura.
Un diario che poi è uscito fuori dal cassetto….
Si alla fine ho pensato che tutte quelle emozioni non dovessero rimanere private. Avevo voglia di condividerle e di farlo nel modo più semplice che potessi. Così senza passare per troppe case editrici ho pensato che renderlo disponibile su internet potesse essere il modo migliore. Rapido, economico e soprattutto il più adatto al mio scopo che altro non era che raccontare di Zeman, di un allenatore che poteva trasformare la mia squadra nella più divertente di tutte.
Un bel libro che si legge velocemente e ti riporta con la testa e con il corpo in campo con i giocatori. Fino all’ultima partita di Zeman però…
Dopo non aveva senso raccontare. Quando Zeman è andato via il mio sogno è rovinato a terra frantumandosi in mille pezzi. Tifo per la Roma a prescindere da chi ci gioca e da chi la guida. Mi auguro che il nuovo allenatore sia sostenuto in tutto e per tutto dalla società. Io lo farò salvo che metta fuori rosa Totti senza una giustificazione valida. Chi comanda non dovrebbe mai sconfessare un allenatore. Alla fine Zeman ha dimostrato di aver ragione su tutto.
Una passione ereditata…
Da un padre che era l’ultimo di sette figli e aveva genitori e fratelli laziali.
Un eroe!
Si, per anni eravamo dovevamo difenderci da soli, ora c’è anche mio figlio Matteo.
Nel libro parli di molti giocatori e soprattutto di De Rossi. Questa settimana Daniele ha compiuto 30 anni. Cosa gli auguri?
E’ un ragazzo molto emotivo e in questi anni si è un po’ perso, spero che rimanga a Roma e che si riscatti.
Alla fine del libro racconti di aver preferito volare a Londra per vedere la finale di Champions League invece che quella di Coppa Italia…
Era una finale già scritta. Ho visto la partita, perché non ho resistito, in pub pieno d’italiani. Molti romanisti e tre laziali. Alla fine quei tre sono quelli che si sono divertiti più di tutti.
Se in panchina ci fosse stato Zeman come sarebbe finita?
Non lo so. Sono certo che la Roma però sarebbe uscita dal campo con maggiore dignità. A testa alta. Del resto Zeman quella finale poteva vincerla, era sua. Zeman avrebbe detto alla squadra di mettercela tutta, di provarci fino alla fine.
Dov’è Zeman ora?
Zeman si sta riprendendo. Lui è un vincente. Uno che crea campioni come Totti, Nesta, Verratti, Signori, Insigne. Per me Zeman è una grande persona, un uomo che non perde mai. 

24 luglio 2013

I campi di fragole


Quasi un mese dalla mia ultima apparizione sul BloG...chi mi conosce lo sa, non è normale! 
Periodaccio vorrei tanto dire, la verità però è che è un semplice periodo di passaggio.
Mi piace chiamarlo, per citare Tolkien, il periodo della Terra di Mezzo. 
Quello in cui vanno fatti bilanci ma soprattutto vanno prese delle decisioni della serie "ora o mai più". Capire dov'è la fregatura, è questo il nocciolo della questione.
I vecchi modi di dire, spesso voce di saggi, ragionano più o meno così: 
"Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che perde ma non sa quel che trova". 
Niente da eccepire. Se non fosse che tale postulato, applicato a molti aspetti della vita, non porterebbe ad alcun successo.
Così preferisco affrontare la calura di Luglio, tra urlatori di notte, amici isterici, note  urlate, neosposi, neogenitori, neoamanti, mare, bombe alla crema e bollette da pagare, meditando sul da farsi. 
Un'altra vita è possibile?
Un'altra carriera, un altro lavoro,  una terra promessa...un mondo diverso...sono possibili (questa volta la citazione è decisamente meno autorevole) ?
Da qualche giorno ho preso l'abitudine di pubblicare su twitter e facebook "La Lezione del Giorno", ossia una sorta di massima che esplichi un insegnamento che direttamente o indirettamente mi è stato dato di ricevere durante l'arco della giornata.
Trovo il tutto estremamente terapeutico. Ti aiuta a mettere in luce cosa c'è di buono in 24 ore, perché imparare una lezione al giorno equivale (almeno idealmente) a un errore in meno da commettere con il senno di poi. 
Se guardi tg e tv in effetti ti accorgi che, ad aspettare che gli altri ti indichino la strada, si perde solo tempo.
Possiamo dipendere sempre da qualcun altro? La nostra vita funziona così?
E allora mi torna in mente di nuovo Capitan America, quel ragazzetto rachitico che ha avuto il coraggio di affrontare il mondo nonostante il suo fisico, nonostante tutto.
Oppure, come scrivevo ieri, Eusebio Di Francesco e il suo Sassuolo, che hanno realizzato il sogno di approdare in serie A. Una squadra che fino a qualche tempo fa non militava nemmeno in serie B.
E allora penso che a volte a noi giovani manchi il coraggio.
Non a tutti, sia ben inteso. A molti. Allora questo coraggio bisogna che lo vada pur a trovare da qualche parte, perché questa Crisi mi ha già tolto molto: lavoro, viaggi, stabilità. L'unica cosa che non può fare è togliermi il tempo che verrà...certo ci vuole applicazione, coraggio, voglia, testa... ci vuole la forza. Ce la metterò tutta, per me e per chi verrà. Basta stare fermi a guardare! 
Il tempo delle mele è finito da un pezzo adesso è tempo di Campi di Fragole....Strawberry Fields Forever....del resto se lo dicevano loro...parola di Beatles e ...di Tacco12. 

PostScriptum: tornerò presto con Il Diario della Tifosa e soprattutto Je Suis Marie Antoinette....nuovi volti da segnalare..sono stata un po' assente ma ho lavorato per voi nell'ombra! 

PostScriptumDDR: Tanti Auguri Daniele...chi dimentica è senza storia....tu sei uno di noi. 

The Beatles - Strawberry Fields Forever



E se dopo aver letto Tacco12...volete riascoltarvela...vi assicuro che vi rimette al mondo...

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