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08 marzo 2012

Matrimonio di Angie - seconda parte -

Quel vestito da dove è sbucato, che impressione vederlo indossato....


Dopo le preghiere non resta che il fatidico scambio delle fedi.
Ci si avvicina inesorabili al momento clou della cerimonia, mentre i miei piedi diventano due iceberg e le mani smettono di sfrugugliarsi alla ricerca di un po' di calore.
Dal fondo ( sarebbe più appropriato dire...dal rotondo) della Chiesa i violini si levano in suono.
Il Piccolo Eddi, guarda la sua Angie negli occhi e tutte noi (amiche della Eternal City) eravamo nei suoi occhi in quel momento.
"Prendo te Angela come mia sposa"
Tiro su con il naso e faccio gli addominali con le fessure degli occhi per evitare che due lacrime si suicidino sulle mie guance. La notizia ragazze è ...che non ce l'ho fatta.
Proprio quando le stavo ricacciando dentro con un piccolo calcetto nel di dietro, i violini in volo compongono la melodia di Nuovo Cinema Paradiso.
L'effetto è stato immediato e devastante. Come il fuoco per il ghiaccio, come l'acqua per il cioccolato, le due lacrime bastarde si sono buttate a gocciafitta sulle mie guance.
Miracolo dei pani e dei pesci!!! Si sono anche moltiplicate, scivolando fino al mento e pendendomi dal naso. Raccapricciante vedermi in quello stato. Nel mio cappottino celeste con la pelliccia. Sembravo quasi una signora d'altri tempi e invece loro mi hanno teso l'agguato trasformandomi in una mocciosa di tre anni.
Cosiderando che il mio volto era completamentamente gelato, la pelle non ha potuto esercitare la minima resistenza. Si è lasciata attraversare e inumidire.
La Marescialla ha afferrato con finta delicatezza la mano sinistra del Piccolo Eddie e lo ha letteralmente preso come suo sposo, per sempre.
A quel punto nessuno poteva più tornare indietro. Incrociavo la vista dei due sposi con quella di una commossa Ella che con fare gentile si pizzicava il naso con un fazzoletto (rigorosamente di seta o di un cotone intrecciato da ragni cinesi),  per poi controllare che il trucco non fosse colato.
Mary continuava ad avere un' espressione contrita d'amore, credo che anche a lei abbiano fatto un agguato le lacrime suicide.
Mamma e Papà controllano meglio di tutti le emozioni. Qualcuno ridacchia, una tipica reazione nervosa di solito attribuibile ad ex fidanzate o corteggiatori di vecchia data che hanno perso ogni speranza.
Decido di defilarmi dalla prima fila perchè essere una persona seria non è proprio il mio forte e poi la cerimonia era diventata peggio di Viaggi di Nozze di Verdone...non finiva più.
Fuori il buio risplende di candida neve. Riesco ad acciufare al volo un sacchetto di riso  a forma di cuore. Un po' lo lancio come tradizione richiede, un po' lo infilo in tasca, è troppo bello per essere buttato. Mi sembra davvero un peccato.
Archiviata la parte "istituzionale" era giunta l'ora del divertimento e della cena.
Primo problema: recuperare la  borsa con il cambio scarpe. Tampino Barbie ma lei tampina Ezio...e le perde Ezio e io perdo Lei.
Il Manager Mary mi comunica che non andrò in macchina con Barbie (che deve accompagnare alcuni parenti piedimuniti). Disperazione! la mia borsa è nel suo bagagliaio pretendo da Mary la matematica certezza che mi venga consegnata: "ho i sandali da indossare!"
Lisa, Fabrizio e soprattutto il fratellone Francesco mi accolgono nella possente macchinona di BigFrancesco e si prendono cura di me.
Arriviamo per primi alla meravigliosa location: l'Open Colonna del maestro Antonello Colonna. Un posto molto Angie e molto Chiara...la prima per lo stile, elegante e fashion insieme; la seconda per la qualità del cibo un po' gourmet, molto fighetto.
Al piano terra sono previsti una serie di PitStop. Prima al guardaroba dove lascio la mia borsa e il soprabito. Mi lancio verso l'ingresso ma Stop! un altro bancone pretende la mia attenzione. Una signorina mi chiede il nome, poi spunta una lista lunghissima e scopre che io sarò al tavolo 14. Mi lascia il fogliettino e mi congeda.
Guardo nervosamente il cellulare sperando che Mary si sia ricordata di dire a Barbie della mia borsa. Per i primi dieci minuti buio. Mi dirigo con gli altri al piano superiore.
Lo Chef ci dà il benvenuto, lo saluto perchè è collega di mio papà ed è soprattutto un collaboratore prezioso dell'inserto gastronomico che ho curato.
Al piano rialzato iniziano a servire l'aperitivo.
Alzo gli occhi al cielo e un soffitto trasparente mi offre una parete di nuvole e stelle: incantata.
Un cameriere passa con il panino ripieno di porchetta e, per un momento, tra uno sprizz e una fetta di maiale che mi pende dalle labbra, dimentico che la mia borsa è sparsa in un bagagliaio in giro per Roma. Poi arriva la telefonata.
"Si! Si" la porchetta si scioglie nella mia bocca.
Sento la voce di Barbie: "Chiara la tua borsa è qui, la lascio al guardaroba"
Non fa in tempo a chiudere la comunicazione, che mollo tutto e mi presento al piano inferiore chiedendo di una borsa nera. Me la mostrano: é lei e la sua vista porta pace al mio cuore.
"Dove posso cambiarmi?" chiedo educata alla signorina.
Quella mi indica uno spazietto accanto al bancone. Una specie di sorta di parete separè...per anoressiche invisibili.
Mi c'infilo, tirando il fiato, e cerco di non farmi vedere dagli altri ospiti in arrivo.
Sfilo le calze e tiro fuori i sandali oro gioiello...
Come si può spiegare a un uomo che una scarpa gioiello, quando la osservi fasciarti il piede, è come se ti dicesse: Mon Amour, è per sempre???
Mi sentivo un'altra. Finalmente Chiara&TheEternalCity è nei suoi panni e ha i suoi poteri magici!!!
Un piano sopra, la scena che si stava verificando nei bagni del prestigioso Open, era sublime...
Ella (in realtà Hela) SuperStar, molto più bella del cartone animato ma pazza e potente come la nanetta con il caschetto, era all'opera.
La Marescialla Angie si lasciava torturare.
"Via il Velo, via i gioielli "casti" da chiesa e uno...e due...e tre ...e quatto..." giri di perle grosse come palline da ping pong "e bianche...e grigie...e nere...."
Mary lascia l'abito da cerimonia , che ha visto solo lei, per uscire fasciata in un luccicante abito da sera. Paillettes a destra e a sinistra, sopra e sotto.
Ella passa dalle perle alla cipria, dalla cipria al rimmel, dal rimmel al profumo...poi smetto di seguirla e la perdono, perchè le sue scarpe sono meravigliose.
Il Piccolo Eddie fuori dal bagno è un po' spazientito "E' un'ora che è chiusa lì dentro"
L'ora dell'antipasto è giunta al termine. Finalmente si cena.
Il mio tavolo è il più bello di tutti, anche se sento una profonda nostalgia di Mary, Barbie ed Ella. La Marescialla Angie li ha messi, comunque al tavolo accanto.
Luisa ed Emanuele; Alessandra e il Professore...poi Lisa, Fabrizio, Antonella e Giovanni per concludere il cerchio con il mitico BigFrancesco.
Unico problema è stata la disposizione tattica: mi sono scelta la sedia tra Fabrizio e il Professore. Ora per chi non conosce Fabrizio, capire è difficile. Non solo è il ragazzo più curioso del mondo ma è anche uno che ha studiato alla Bocconi e ha fatto un master alla Columbia. Potete immaginare quando ha scoperto che Il Professore, detto così perchè insegna a RomaTre e solo per questo motivo, ha studiato per molto tempo alla Columbia di NewYork.
Fabrizio incalzava con le domande e Il Professore rispondeva sperando di abbeverare la sua curiosità. Niente. E mentre gli sposi facevano il giro dei tavoli, si baciavano su richiesta e si assicuravano che tutto andasse bene, avviene il miracolo.
Ella si avvicina a me e con tono preoccupato, e insieme seccato,  mi comunica:
"Ci hanno rimproverate! hanno detto ad Angie che ha delle amiche mosce!"
Mosce??? Ma che siamo banane? Devo dire che l'attacco mi ha colpito dritto al cuore...non si può dire a una tacco12 di essere moscia! E soprattutto non si può dire ad Ella! Lei che ha picconato la salita ghiacciata di Santa Costanza. Lei che ha il suo amico arredatore sempre al seguito. Lei..semplicemente Lei, che ha resto perfetto ogni dettaglio.
Dovevamo combattere e spremere le meningi per umiliare il nostro accusatore...
Ella illuminata, come solo lei può esserlo, partorisce un'idea geniale: "Facciamo cantare a Giorgio la canzone demenziale Angela di Checco Zalone!"
Chi non conosce Giorgio non può capire a quale meraviglioso spettacolo stavamo per assistere. Un Principino con riccioli biondini che ti canta:
...no Angela, io pagherò
pagherò i migliori dottori per curare le malattie
che ti colpiranno, perchè le malattie arrivano
ragazzi non dobbiamo nascondercelo
ma saremo in due a curarle le tue malattie
e guadanche saranno loro ad averla vinta su di te
tu non dovrai mai temerle, mai, mai o mia bella
la spingo io la carrozzella Angela...

Ecco, Amiche mie considerate che sulla parola Carrozzella ho avuto un mancamento.
Il timido Giorgio prende sempre più coraggio. Ogni parola, ogni applauso, sono uno stimolo a dare il meglio di lui. Il top arriva quando socchiude gli occhi e si porta una mano sul cuore, mentre Ella ed io onduliamo a destra e sinistra come due vocalist esperte.
Avete presente il film About a boy, quando Hugh Grant si augura che il bambino non chiuda gli occhi sul ritornello Killing me softly??? Ecco noi gli occhi li abbiamo chiusi in tre.
La Marescialla apprezza e canta insieme a Giorgio, mentre Ella cerca di bloccarlo nel suo lancio un po' troppo esagerato. Giorgio non lo fermi più. Cioè, non lo ferma più nessuno che non sia la sua delicata mammina Ella, che lo prende per il collo, cuore di mamma, e lo trascina via, mentre Giorgio continua con in piedi striscianti fino all'ultimo fiato di voce:

...ami solo me, spositi con me
che in viaggio di nozze io ti porto a Losangela...

Uno show così te l'organizzano due mosce??? Cerco l'accusatore nella folla con lo sguardo...poi gli faccio un V orizzontale con le dita, come DeNiro in "Ti Presento i Miei" fa a Ben Stiller. Ti tengo d'occhio, è il messaggio inconfutabile.

La torta di bottoni che si avvicina al tavolo degli sposi smorza i toni. Dopo il gelato Pane e Cioccolato, cosa ancora ci potrà stupire?
La Marescialla Angie e il Piccolo Eddy stappano lo spumante e tagliano la torta.
Fabrizio continua a parlare con il Professore che a un certo punto chiede di andare in bagno, mentra Alessandra mi prega d'intervenire con una delle mie domande intelligenti della serie:
"Emanueleee (urlando, perché sedeva dall'altra parte del tavolo) ma 'sta Virtus Roma?"
Sapevo di aver colpito al cuore.
L'argomento passa al basket finquando una torta di compleanno, per festeggiare alcuni invitati, irrompe con la sua canzoncina.
Tutti in piedi! All'Open sembra di essere ai tropici. Dimentico di aver tolto le calze e che fuori c'è la neve.
Al piano rialzato scoppia la discoteca e fioccano confetti e liquori. Mary Fascio di Paillettes, ha preparato dei deliziosi biscotti con le sue manine.
Open Bar! diventala parola d'ordine, mentre una masnada di baldi giovani e caciaroni iniziavano a festeggiare con un Piccolo Eddy in grandissima forma.
Il vino era buono ma quando pizzico Ezio appoggiato al bancone che mi lascia il suo Moito...non resisto:
"Una volta che non guido...ne approfitto!"
"E si vede!" risponde da grande signore qual è.
Senza dirmi che ero brilla ma lasciandomelo raccontare dalla sua faccetta sorniona. Fortuna che non sono la sola. Mary Fascio di Paillettes si avvicina e mi chiede cosa bevo, le rispondo porgendole il mio bicchiere.
Un sorso e : "Cameriere!!! Uno per me", mancava il rutto e la faesta sarebbe stata completa...soprattutto sarebbe stato completo il senso di rivalsa nei confronti di un assente, in grado di disturbare anche solo il pensiero. Facciamo che il rutto lo emetto io? mi viene da dire ma taccio per eleganza.
In pista lo sposo è scatenato. Cravatta in testa e ballerine improvvisate, pronte a volare tra le sue braccia. La sposa si concede ma per un giro solo, in tono sobrio come lei.
A un tratto mi sento afferrare la mano e mi ritrovo in un'arena festante.
Gira che gira, che ti rigira, va bene che sui tacchi sono una professionista ma con la testa lucida....mentre volteggiavo, fingendo un sorriso sicuro, ho avuto una visione.
Una folla di uomini che batteva le mani...tra questi un mio ex fidanzato con la sua compagna attuale...e se fossi caracollata su di loro? mio dio sarebbe satato imbarazzante! Decido, dunque che se mancassi la presa di Eddy Ballerino, mi sarei fiondata su Barbie Nude Look...così l'avrei spogliata del tutto e nessuno si sarebbe accorta del mio volo ed Ezio sarebbe stato costretto a ballare. Un piano perfetto: ah, sono un genio.
Fortuna ha voluto che la professionista del tacco e del vino rimane in piedi. Superando con la lode l'esame. Lascio lo sposo, prendo Luisa e ballo un altro po' con lei.
La mitica Letizia si aggiunge al gruppo, mentre due Bravi degli Sposi, non più Promessi, rapiscono Mary Fascio di Pailletes che sbarra gli occhi nella mia direzione preoccupata.
Luisa mi comunica che devo andare...Peccato! Mi stavo divertendo...ma va bene così...un matrimonio perfetto...finita in cinque in una macchina in giro per Roma...con meta la casa del mio Principe che mi ha lasciato con le scarpette sola al ballo. Detto tra noi l'importante è che si lascino sempre le scarpette...se le tenesse m'incazzerei un pochino...
Una favola al passo con i tempi, l'importante è che ci sia sempre il lieto fine.
Il Piccolo Eddy e la Marescialla hanno trascorso altre ore in compagnia dei loro amici.
Il giorno seguente si sono accorti della fede al dito e per non pensare troppo a quello che avevano combinato sono volati al mare. Lontani dalla neve e dai pensieri, là dove qualcuno ha inventato il lieto fine che non è un The End ma un Vissero per sempre felici e contenti....


S.O.S.Marescialla: dopo aver consumato ogni kg a sua disposizione ed essersi trasformata nella SposaCadavere (per magrezza intendo), le sue amiche reclamano la vecchia AngieSuperStar...sono pronte a pagare un riscatto per riaverla in carne più che in ossa!


1 commento:

  1. Mari fascio di paillettes e' sopravvissuta ai bravi e soprattutto ai parenti alla neve ai taxi ai biscotti....all'alcool...e alla sua adorata sorellina con le sue piccole fobie!
    FORTUNATAMENTE tutto e' passato e adesso resta solo uno splendido ricordo.. Reso ancora piu' dolce ed indelebile dalle tue parole!
    BRAVA CHIARETTA!!

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