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12 gennaio 2011

Il Dado RuBik e il Chi se ne frega ...


Giriamo il Dado di RuBiK e vediamo da quale parte del mondo iniziare. Ha vinto l'Australia. Nel Paese dei Canguri il mare sta ingoiando la gente, proprio come lo scorso Gennaio ad Haiti, ma tutti continuano a non preoccuparsi di questo clima impazzito. Tanto noi che ci possiamo fare??? A dilagare non sono solo le acque ma anche l'antisemitismo e il colore del dado diventa nero. A farne le spese, una bambina e altre cinque persone che, domenica 9 Gennaio, si trovavano al comizio della deputata ( ebrea ) Gabrielle Giffords ancora in terapia intensiva. Pare che un ventenne neo stagista (badate bene, stagista) le abbia, per il momento, salvato la vita. Ma chi se ne frega, nessuno ne parla no? Sfogliando Repubblica troviamo un articolo, inquietante, di Marco Pasqua che racconta questo: "Neonazisti, la lista della vergogna. Ecco i nomi degli ebrei italiani", ispirato al blog di Don Black, ex leader del Ku Klux Klan. Un blog che è ospitato da un server americano ma i cui commenti sono spesso italiani (come la polizia postale può dimostrare). Rimaniamo ancora all'estero ma giriamo il dado sul bianco. Bianco come il pane, per il quale in Tunisia si muore. C'è chi dice che i morti siano 50 e chi li ufficializza a 26 ma non sono i numeri a cambiare la sostanza. Spostando gli addendi il risultato non cambia: si muore di fame. Come Devid, che tunisino non era. Viveva per strada nella fredda e distratta Bologna dove è riuscito a sopravvivere solo 2o giorni. Un piccolo italiano del nuovo millennio che deve aver pensato che non valeva la pena vivere qui. E i servizi sociali? E l'Italia della pizza, del pane e del caffè? Dov'è finito il Bel Paese dell'opulenza? Ce la mostra Chi dove è finito, in una bella foto del pranzo di Natale del Premier Berlusconi, che in Germania continua a dire "ridicoli i miei processi". Per un bimbo che non c'è più a quelli che stanno per arrivare. E allora il dado vorrebbe il colore Rosa, perchè ci auguriamo sia di questo colore la quarta gravidanza della signora Beckham. La ricca Victoria, circondata da tre figli maschi, si concede la chance di avere una bambina. C'è chi si stupisce ma perchè mi chiedo: c'è chi il Lusso di un figlio può permetterselo, no? Quindi, chi se ne frega. In casa Italia a tener banco è il signor Marchionne e il referendum di Mirafiori. Qui, mi sento di dire, che le facce del dado vanno bene in tutti i colori, anche se il rosso sembrerebbe il più appropriato. Le interviste mandate da Sky dimostrano che molti operai voteranno a favore dell'accordo perchè "hanno bisogno di lavorare". Morale: perchè darsi tanta pena, tanto se il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro...non ci resta che piangere, per dirla citando il famoso e lungimirante film di Troisi. Chissà che a piangere, quest'anno, non siano anche i ricchi vip italiani che pare abbiano evaso il fisco in Svizzera. Non capisco qual è la novità! Non è sempre domenica. E per fortuna, mi viene da esclamare, scadendo dal nazionale al locale e sportivo. Una Roma che poteva essere seconda, e non lo è, e una Lazie di cui si può dire esattamente la stessa cosa. Fortuna che questa mattina, mentre il sole illuminava Roma, a un semaforo rosso ho avuto una visione. Un'anziana signora mi ha attraversato la strada. Camminava su tacchi a spillo e  indossava un cappellino di pelliccia rossa abbinato a un cappotto con la stessa pelliccia del cappello sul collo. Era truccata e sembrava uscisse per una sera al teatro. L'ho vista avanzare con eleganza e ho ammirato la sua intraprendenza. Il suo modo di schivare gli sguardi curiosi e beffardi di chi le passava accanto. Sembrava la nostra Italia. Irriverente, menefreghista di cosa gli altri possano pensare di lei, fiera e in bilico su quei tacchi troppo alti  per quelle gambe così magre. Era convinta di essere la più bella del reame.  E lo era. Splendida per il suo essere così perfettamente fuori luogo. Avrei voluto farle i complimenti perchè so che sarebbe stata felice. Questa mattina, quando avrà visto la sua immagine allo specchio e l'avrà trovata un po' azzardata si sarà detta "quanto tempo ho ancora per indossare il mio cappello e le mie scarpe?" e si sarà risposta "poco"...e allora "Chissene frega!" e sarà uscita sorridendo per la sua Italia che se ne frega di tutto e di tutti esattamente come lei.

ps. Quasi dimenticavo girando il dado di RubiK mi sono ricordata che il caso RubY sta per essere archiviato...ma non ce ne frega niente giusto?

4 commenti:

  1. Brava ! Bravissima! Bello l'articolo, intelligente, e dal taglio giornalistico perfetto! Meriterebbe più seguito...ma va bene così...dai....va bene così!!! Tacco12 in bocca al lupo!!! C.

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  2. Bello, intelligente, profondo. Brava Gargi

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  3. un articolo con i tacchi...

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