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04 febbraio 2011

IMMATURI ADULTI DI NASCOSTO, MA MATURI LO SAREMO MAI?

CHIARA MARIA GARGIOLI

Il panino con la nutella non ha funzionato, così come l’amuleto di Marco: un accendino a righe giallo rosse con la faccia di Totti e la scritta "Er Pupone".
«L’ho visto in tabaccheria, ho pensato che magari gli porta bene».
Ogni rituale è stato annullato da una squadra la cui prestazione non trova aggettivi appropriati. Non era questo il risultato che ci aspettavamo. Siamo arrivati sorridenti, un po’ per il freddo che ci aveva gelato i muscoli del viso, un po’ perché nessuno pensava che sarebbe finita così. Più i minuti scorrevano, più mi sentivo come nel libro I dolori del Giovane Werther. Lo scorrere del tempo non infondeva sollievo ma solo tensione e rabbia. Lo striscione "Angelucci non lo voglia…mo!" in Curva Nord, ispirava il coro della Curva Sud, il tutto mentre un arabo venuto dal nulla si aggirava con gli occhiali da sole e si concedeva ai flash. Alma decide di coinvolgerci in uno scatto da bordo campo, grazie all’amico Franco che ha chiesto a un fotografo d’immortalarci in un sorriso che sarebbe rimasto impresso solo pochi secondi. Il primo tempo è scivolato via, brutto come sempre. Durante la pausa i commenti si sono ripetuti identici, nemmeno fosse stato il ritornello di una canzone. «Che tristezza!"». Christian non ci sta e si lamenta con i gestori del bar che non fanno più i caffè caldi. Mirko è stranamente dispettoso, Sandro meno chiassoso del solito e Antonella non ha fatto la sibilla, cosa che mi aveva messo in allarme più di ogni altra anomalia. In campo il Capitano corre e ci prova, tanto che la traversa ha tremato quasi come noi. «E’ proprio sfortunato!» mi arrabbio mentre qualcun altro sottolinea con un: «Come prende bene le traverse il nostro Capitano». Umorismo poco convincente. Caos, nervosismo, calci e pugni. Tutti contro tutti e alla fine la spunta il Pirata ma "Borriello non basta" titoleranno i giornali, come in effetti hanno fatto. Basta una disattenzione della difesa ed ecco il regalo a una squadra che ha ottenuto punti solo contro la Roma. «Sono i soliti idioti!» è il commento unanime, ma nella mia testa sono lontana. Penso a papà a quando mi regalava una partita con lui allo stadio e quella gioia mi pervadeva tutta. Capita così, un pensiero bello viene in soccorso quando molti brutti ti stanno atterrando. Nessun Grazie Roma oggi a riempire lo stadio, solo le chiacchiere di qualcuno che torna sulla questione società: «Gente con il cuore vogliamo!» e con i soldi, aggiungerei. Poi nella testa mi gira il ritornello di Britti: «Immaturi…adulti di nascosto ma che forse adulti non saremo mai…»

(Il Romanista 4 Febbraio 2011)

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