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31 ottobre 2012

I postumi della sconfitta


Domenica sera, mentre aspettavo Mirko che legava il motorino, ho visto scendere due signori con un cartone di Pizza Pala e dirigersi verso i secchioni della spazzatura. Avevano delle facce deluse ed erano senza dubbio facce da romanisti, proprio come le nostre. 
Ho immaginato la loro serata, organizzata nel dettaglio (pizza, birra e partita nelle posizioni dell'ultima vittoria) e finita, invece, nel peggiore dei modi con una sconfitta. 
Erano romanisti come noi perché i tifosi quando perdono e quando vincono si comportano tutti alla stessa maniera: cercano la condivisione della sofferenza o della gioia. 
Così dopo aver buttato il cartone mi hanno guardato, ferma e delusa com'ero con quella sciarpa al collo giallorossa. I loro occhi dicevano tante parole ma le hanno tenute tutte dentro, per stanchezza. 
Uscire dallo Stadio ancora una volta sconfitti è dannoso per la salute. 
"Zeman è questo!" Commenta un signore con il sigaro in bocca. 
Ha ragione, alzi la mano chi, sul risultato di 2-0, era tranquillo di portare a casa una vittoria. Sicuramente lo era il taxista che mi ha accompagnato ieri a lavoro: 
"Nell'euforia ho gridato: gliene facciamo 28 di gol!!!" così mi ha detto. Ecco nell'euforia ma a mente lucida questo non può accadere.
Allo stadio ero seduta in un posto diverso dal solito. Ho tenuto gli occhi incollati all'orologio del tabellone luminoso fino allo scadere del ventesimo minuto. A quel punto ho sospirato:
"Si, questa volta possiamo vincere" il tempo di dirlo e quello di vedere realizzare da Lamela una doppietta è stato tutt'uno. Troppo veloce, aggiungo ora con il senno di poi. Arriviamo alla fine primo tempo mentre Sandro prova a convincermi che : 
"Sicura che avevo preso Destro? Mi sembrava di aver puntato su Lamela..."
Gli dico di no con l'indice: 
"Nun ce provà....hai preso Destro e io Osvaldo". 
L'argentino mi ha un po' deluso, assist a parte, non ha centrato mai la porta. A differenza di Totò Di Natale che continua a confermarsi in ottima forma contro la nostra formazione. 
Quando, insindacabile, arriva il pareggio a inizio secondo tempo e il cielo decide di rovesciare l'acqua sul campo, la metafora del nubifragio si trasforma in realtà.
"Affoghiamo?" mi domando silenziosa. 
"Abbiamo ancora tre sostituzioni, c'è speranza" dice uno alle mie spalle. 
Zeman sostituisce un ottimo Dodò e poi toglie la luce: click! Totti fuori. Sento inveire: 
"Come si fa a togliere Totti??? Non è possibile". 
La partita si svolge tutta sotto la curva Nord, una gioia per chi è in Sud. Assegnano un rigore all' 88' ed è bello rimanere nel dubbio che sia un rigore valido, ancora più bello non aver visto il pallonetto che mi sa molto di sberleffo. Poi chiamo papà e le speranze crollano: 
"Partita condizionata dall'arbitro, un rigore inesistente! E comunque non mi dire niente ma io sono superstizioso. Lo sai chi c'era allo stadio? Max".
Sorrido. Il Guru mi racconta che Max è andato allo stadio, questa stagione, una sola volta e quando la Roma ha giocato contro il Bologna, devo aggiungere altro?  
Esco a testa bassa dal mio settore ma con la convinzione che è meglio perdere e giocare, che non giocare affatto e questa convinzione non me la toglie nessuna sconfitta. 
Ricomincia a piovere forte e, anche questa volta, nessun Grazie Roma scorre sui titoli di chiusura. 

PostScriptumParma: Ho solo una preghiera da rivolgere alla mia squadra. Il mio cuore può sopportare di vincere una partita al primo tempo e finire per perderla. Può reggere il colpo di un rigore nemico tirato a cucchiaio ma vi prego, contro il Parma, non fate segnare Rosi altrimenti avrete una tifosa morta sulla coscienza...
PostScriptumHalloween: Qualcuno può dire alla Juventus che non c'era bisogno di travestimenti per la notte delle zucche e delle streghe, tanto sono brutti e cattivi sempre, lo sanno anche i bambini romanisti...

27 ottobre 2012

Settimana Intensa e Domenica Bestiale

TOTTI&OSVALDO chi scommette che segneranno loro???

Ne sono successe di cose nei 5 giorni trascorsi e non solo legate al mondo del calcio. Se vogliamo partire da questo beh, eccovi serviti: ieri sono stati emessi nuovi deferimenti per il calcio scommesse, questa volta è toccato al Napoli.
Nei giorni scorsi tra Champions ed Europa League le italiane non hanno certo brillato...la cosa che mi è piaciuta di più è stato lo striscione di giovedì sera ad Atene. Lo avete letto? Atene e Roma sono le capitali. Geniali.
Settimana Intensa anche per la politica. Domenica oltre al brutto tempo sono in programma le elezioni regionali in Sicilia: vincerà il Forrest Gump della politica italiana Grillo e la sua banda oppure torneranno a scaldare la poltrona i soliti noti che mangiano i cannoli siciliani?
Di sicuro la notizia più eclatante è quella del buon Silvio che ha deciso di non candidarsi ed è tornato subito nel mondo degli essere umani beccandosi una condanna a 4 anni per frode fiscale. Decisione politica ovviamente.
La caccia ai candidati delle prossime primarie del Pdl è stata spietata. Si sono fatti i nomi di Montezemolo, che nel contempo si è dimesso da presidente di Ntv al secolo il treno Italo; di Mussolini, Craxi e Berlusconi tutte figlie di ovvero discendenti di padri illustri. Un bel modo di guardare avanti direi. Attenzione però, non deconcentriamoci, perché se la destra non sa a quali santi votarsi la sinistra non mi pare trovarsi a suo agio, dopo che la storica segretaria di Bersani è stata indagata per truffa. Poi c'è Formigoni che indagato lo è da tempo ma libera gli altri dal male, scioglie la sua giunta e resta inchiodato a guardare. Dimenticavo Vendola in attesa di sentenza e Grillo che gode sulla chiusura dei giornali. Quadro piuttosto ingarbugliato mentre la Polverini rilancia elezioni a gennaio - febbraio della Regione Lazio continuano a perdersi le tracce, tutta colpa del nome forse.
Tornando al calcio non giocato il Presidente del Cagliari riceve una sospensione a giudizio per il suo ricorso contro il provvedimento di assegnare a tavolino alla Roma. Ha dichiarato di voler vedere il Presidente della Roma, c'è da dire che Cellino ha un senso dell'umorismo fantastico. Il Presidente della Roma piacerebbe vederlo tanto anche a noi e da tempo.
Balzaretti si è fatto male e domenica Di Natale ce l'ho contro al fantacalcio.
Secondo voi come sarà il mio week end?
Sicuramente dormirò un'ora in più. Infatti andrà via l'ora legale e con lei si porterà via l'estate.
Mi sembra che ci siano tutte le condizioni per una due giorni intensa.
Non ci annoieremo...parola di Tacco 12.

PostScriptuMZeman: il Mister anche oggi ha sparato a zero sugli Agnelli. Ha le sue ragioni e posso condividerle ma mi auguro che la prossima volta i Lupi si mangino gli Agnelli sul campo.

PostScriptuMschedina: ieri in radio non sono potuta intervenire. Ecco qui la mia schedina:
SIENA - PALERMO          2
MILAN - GENOA              1
CATANIA - JUVENTUS  X2
BOLOGNA-INTER            2
FIORENTINA-LAZIO       1X
PESCARA-ATALANTA   X
SAMPDORIA-CAGLIARI 1
TORINO - PARMA            X
NAPOLI-CHIEVO              1
ROMA - UDINESE             1X2

24 ottobre 2012

Le scelte delle donne: Alessandra Ferri e sua figlia Matilde

Alessandra Ferri con la figlia Matilde - la ballerina ha rinunciato alla carriera per crescere le sue bambine 


In Prima Pagina su La Repubblica oggi mi ha colpito l'articolo di Michela Marzano, di cui vi riporto il link: 
Trovo che la sua analisi sulle donne sia meritevole di essere condivisa, fosse solo per tentare di capire quello che ci sta succedendo. 
Ieri sera, riuscendo a ritagliare 15 minuti per rimanere nel tema "che andiamo sempre di fretta", ho goduto di una "merenda" con la mia amica Nica. Lei prossima mamma, donna in carriera, mi ha confessato la bellezza di starsene a casa. Della lentezza delle quotidianità cui dedicare cura e attenzione. Una vita priva di stress che non significa solo andare più adagio ma anche affrontare i malesseri, come la disoccupazione, con un atteggiamento diverso, più propositivo e positivo.  
L'ascoltavo e la capivo benissimo. Nonostante non abbia un pancione di 9 mesi e le preoccupazioni di una futura mamma. Lei non ha detto altro che quello che tutte le donne intelligenti che conosco pensano: 
"Vivi senza pensare al domani. Tutto si può fare, con qualche sacrificio ma con serenità". 
Se si vuole un figlio e una famiglia, la carriera non è coniugabile. Mi riferisco alla carriera "vera" quella che ti permette di comprarti un paio di Manolo o un Rolex senza rimpianto si quanto speso in tempo di crisi e  ristrettezze. Lusso che poche donne possono permettersi. Ci sono persone disposte a rinunciare a una gratificazione professionale pur di lasciare un segno in questa vita. Pur di dare la precedenza a quelli, che a mio avviso, sono i valori che rendono una persona serena, felice e degna di aver vissuto. Valori antichi, forse, ma intrinsechi alla nostra natura di essere donna. E lo dico leggendo le cronache. Per esempio è proprio di ieri la notizia che Carmen Russo aspetta un figlio a 53 anni. Forse prima non aveva avuto la fortuna o il tempo di concepirlo. Forse, prima, non voleva rinunciare alla sua carriera. Si perché mentre gli uomini posso concepire figli come se piovesse, senza rischi sulla loro carriera (anzi più figli si hanno, più si è "potenti" e "fighi"), per le donne una gravidanza è spesso una condanna. Si è automaticamente tagliate fuori dal sistema lavoro. 
La Marzano spiega come questo ricatto sia soprattutto psicologico. Se il lavoro c'è è comunque ingombrante. Così si diventa mamme per poi avere i sensi di colpa, perché non si riesce a dedicare tempo ai  propri figli. Se mamme non lo si diventa? Si soffre di un'assenza tutta la vita o ci si riduce a diventare mamma in un età in cui la natura preferirebbe fossi nonna. 
Difficilmente cambierà qualcosa in un Paese immobile come il nostro ma mi sento di dire per chi avesse qualche dubbio, salvo eccezioni come Margherita Huck o RitaLevi Montalcini, se una donna preferisce  dedicarsi ai figli è una donna in carriera più delle altre fosse solo per aver avuto il coraggio di optare per la scelta più difficile.

























23 ottobre 2012

Bella Roma, bello Totti, bello Osvaldo, belli tuttiI!


Bella la mia Roma. Bello Osvaldo, bello Totti e bello De Rossi. Belli tutti (o quasi).
Una vittoria in rimonta non la ricordo da tempo. Ci siamo ripresi quello che ci avevano tolto in passato. E ce lo siamo ripreso tale e quale: quattro gol e tanto di esonero post gara per l'allenatore avversario. 
I primi venti minuti ho seriamente considerato di distruggere la tv con un bel lancio del bicchiere. Mi sono alzata e ho iniziato a sparecchiare per sbollire ma parlando a voce alta come una pazza. 
Un sms di mia sorella recitava le seguenti parole: "Che schifo..."
Il secondo gol poi è stato davvero umiliante: tutti fermi a guardare il pallone come fosse una stella cadente con un desiderio da esprimere. Desiderio espresso. Capitan Totti prende la situazione in mano. Un gol e via, si ricomincia. Zeman è un protagonista muto nelle parole ma solo in quelle. Quando a inizio partita saluta Immobile, gli si legge un sorriso sul volto. Ironia lui che crede nei giovani (che si chiamano Immobile) in un Paese, che non è il suo, e dove il Ministro del Welfare, che è di questo Paese, definisce gli stessi giovani choosy e promuove la mobilità nel lavoro.  
In campo qualcosa è scattato. E "sugli spalti di casa" anche. Quanto mi mancava il friccico della vittoria. 
"Forza, bisogna andare sul 2-2 alla fine del primo tempo!" urlavo da bordo tavola. 
Mirko e Massimo erano silenziosi. Luciana era stizzita. Era corsa in cucina a fare il caffè, un po' per rabbia un po' per scaramanzia. La mia postazione era cambiata. 
Segna Osvaldo mando subito un sms a Sandro: 
"T'arrendi? Osvaldo ancora gol e sempre perché non hai voluto scommettessi su Totti". 
Sandro risponderà solo dopo la doppietta con un : meno male. Osvaldo segna e per la gioia esulto buttandomi in ginocchio davanti alla tv. Niente di strano se avessi sbattuto tutte e due le ginocchia sulle mattonelle! Quando si dice una vittoria sofferta... Mi viene da inveire contro Lamela, che il Guru nella telefonata post partita ha definito "meraviglioso", perché non passa mai la palla??? Perché????
Fortuna che mi risponde alla sua maniera: segnando. Dopo 5 anni arriva la vittoria, un segno buono. 
Il lunedì  ha tutto un altro sapore: non ti stressa lavorare 12 ore, né il tempo nuvoloso o la battuta di qualche collega laziale. La Roma vince e nulla mi tange. Anzi sono talmente carica che quando mi ritrovo ad ascoltare delle donne disperate per la passione romanista di mariti e figli mi trasformo nel figlio maschio (come mi chiama  mamma Lucia quando mi vede guardare le partite) e inizio un'arringa di difesa verso il tifo. Una passione che si può trasmettere solo ai sognatori. 
"Se cambio posto mio marito mi uccide" dice Anna che da 20 anni è sposata con un romanista. 
"E fa bene" le rispondo "squadra che vince non cambia: ognuno al posto suo ". 
E quando Daniela se la prende con il fratello che le dice che porta sfortuna e con il padre che la fa cucinare in fretta e furia perché c'è la Roma, le do il numero di mamma Lucia per farsi raccontare le sue di domeniche, degli ultimi 35 anni.
Nulla di nuovo. I tifosi sono tutti uguali. "Inventano strategie subdole per sistemarsi la coscienza" continua Anna che ce l'ha con il marito che domenica sera l'ha trascinata da amici che hanno i figli in classe con il suo. "Così i figli giocano e le mogli chiacchierano e lui si guarda la partita". Mi sono resa conto che vivere accanto a un tifoso e non esserlo deve essere davvero eroico. Quello che non capiscono è che se Totti ha trovato la forza di prendere la palla dentro la rete e ripartire subito, se Osvaldo ha segnato una doppietta (con dedica alla mamma) e Lamela ha smesso di essere autistico e si accorto che il calcio è un gioco di squadra, beh, signore mie il merito è anche di noi tifosi...che a casa studiamo posizioni, pratichiamo riti e indossiamo sempre la stessa maglietta. Nonostante i difetti noi siamo belli proprio come la Roma ...parola di Tacco12.


PostSCripTumArmandoALpantheoN: il Guru di lunedì è andato a ritirare il premio Ruota D'Oro che  viene assegnato ogni anno ai 4 ristoranti che nei rispettivi territori coniugano i valori di qualità, genuinità, pulizia, funzionalità, accoglienza cordiale, cura dei dettagli a una politica di prezzi ragionevoli...permettetemi di congratularmi con lui e tutta la mia famiglia. 

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