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25 luglio 2011

DIARIO DELLE VACANZE ROMANE: 80 Scalini da TERRA, si sente profumo di MARE

Se le Desperate Housewives americane hanno un conto in banca che la mia mente non riesce nemmeno a immaginare, mi accontenterò di essere La Disperata Casalinga di Voghera, con il conto rosso che fa molto chic e una cameriera molto speciale: lei stessa. Le mie vacanze procedono a ritmo frenetico, non riesco a frenarle. I giorni mi sembrano impazzire così li rimpinzo d'impegni perché diano frutti migliori ma i risultati mi sembrano appena sopra la sufficienza. Finalmente ho comprato i vasi e i gerani per la mia terrazza. Un povero uomo ha dovuto percorrere gli ottanta gradini che mi separano dalla terra per portarmi: 4 sacchi di terra da 50lt, uno di ghiaia, sei vasi e 18 gerani. Povero uomo, ho tentato invano di scusarmi ma il risultato mi è apparso più goffo di una gaffe del nostro Premier. Per non pensarci troppo mi sono subito messa all'opera. Primo strato ghiaia, secondo terra, poi pasticca (per difendere la pianta dagli insetti) e infine piantina! la terrazza al termine della mia ora di mani nere, unghie saltate e piedi bagnati era uno splendore! il basilico poi riempiva quel vasetto con le stelline gonfio come una mongolfiera. Le 18 piantine di geranio fucsia sono andate a fare da compagnia a Carolina (la mia Mandevilla rossa), Leo (il limone moscio con un solo frutto pendente) e Bianca (il RincoSperno rampicante). Dicono che il giardinaggio produca degli effetti miracolosi e dato che io credo nei miracoli...Per festeggiare l'evento bisognava organizzare una cena celebrativa ed è stato così che ho deciso di comprare il pesce. Nell'euforia della celebrazione ho commesso una leggerezza: comprare il pesce da pulire. Il panico mi ha assalito, dovevo assolutamente imparare. Dio Progresso ci ha dato per questo Santo Youtube. Basta digitare: PULITURA SPIGOLA per ottenere un video dettagliato sull'argomento. Non so se vi è mai capitato ma sappiate che se vi sembra molto semplice, a metterlo in pratica è decisamente più schifoso...si può riuscire con una certa serenità a praticare un taglio nella pancia del branzino e a inserire la mano per levare le interiora, quello che mi ha creato maggiore difficoltà è stato il passaggio successivo: strappare le branchie. Bisogna tirarle così forte che si portano dietro sangue e budellini. Avevo le mani insanguinate. Mi sono sentita un'assassina. Tecnicamente ero peggio di un'assassina perché l'animale era già morto, sembrava più vilipendio di cadavere. In realtà era solo una nuova tecnica di seduzione che mi sarebbe potuta tornare utile, prendere un uomo per le branchie può rivelarsi una tecnica vincente. Insomma queste sono le vacanze intelligenti di un'aspirante giornalista che s'improvvisa cameriera, giardiniera e pesciarola. In qualche campo dovrò pure far carriera no? E mentre tento di nuovo un approccio in radio dai miei amici Doria e Marcacci (che ringrazio per l'ospitalità) mi diletto a organizzare qualche evento e l'ennesimo addio al nubilato. Se la notizia vi può allietare butterei giù anche un romanzo...ma quello lo fanno tutti...  :-) 

12 luglio 2011

Diario delle Vacanze...Romane: SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO

Il caldo non è poi una grande notizia di metà luglio. Lo sarebbe la neve ma i direttori dei tg la pensano diversamente, datosi che gli dedicano sempre quel minuto e cinquanta della scaletta che si potrebbe riempire con altro. Finalmente sono in ferie. In ferie anche se non è il termine esatto. In realtà, è terminato il contratto a tempo determinato per l'ennesima volta. L'estate poi è un mercato già occupato, al quale sembro non appartenere. Ogni volta che mi offro di lavorare nei mesi estivi, la risposta è sempre la stessa: "sai c'è il famoso bacino di precari cui dobbiamo attingere". Domanda: ma io non sono precaria? Allora mi propongo di nuovo per la redazione. Risposta: "Se non sei professionista non puoi fare la sostituzione", qualcuno mi ha detto che questa risposta è una Cazzata dato che sono pubblicista e iscritta all'albo. E va bene, allora io le bollette a fine a mese come le pago??? Si torna ai tavoli del ristorante, con quello che ordina uno spaghetto alla norcina per poi dire che non gli piace secondo la ricetta norcina... e quelli che ordinano un tavolo e si presentano un'ora dopo, per poi dire che non si sentono bene e uscire. Grazie a loro mi sono immediatamente ricordata il perché ho profondamente odiato questo lavoro per anni. Se tutti fossero meno "problematici" il nostro Paese non andrebbe a rotoli. I caratteri dei ragazzi si vedono sul campo da gioco. Se uno in campo tiene la palla attaccata al piede e quando la sua squadra perde la colpa e di tutti tranne che la sua, stai pur certo che fuori dal campo il suo atteggiamento è molto simile. Il carattere delle ragazze lo riconosci dal loro modo di vestirsi: l'egocentrica ama apparire ed  esagerare; la buona a non mettersi in vista; la tosta a vestirsi da maschio e poi c'è chi vuole stupire con un dettaglio, quella è la ragazza intelligente. Tutti però mostrano a tavola quello che sono realmente. "Siamo quello che mangiamo" del resto e a questa regola difficilmente si sfugge. Quelli che accettano i consigli dei camerieri, sono senza dubbio le persone che vivono meglio. Non solo perché hanno fiducia nel prossimo ma soprattutto perché mangeranno il cibo migliore. Ci sono i difficili che non sempre sono i peggiori, sono le persone decise, quelle che sanno cosa vogliono. Il fanalino di coda è rappresentato dai rompiballe. Quelli che fanno finta di seguire il consiglio per poi ordinare altro e se possibile lamentarsi. Quando mi fermo a controllare questo quadro capisco meglio le nostre vicissitudini politiche ed economiche. Un Paese senza speranza, verrebbe da dire con lucida razionalità ma dato che razionale non sono preferisco dipingerlo come il Paese degli eterni bambini. "Voglio il filetto ma ben cotto" "Voglio la pasta ma solo se non c'è il formaggio" "Per me un dolce della casa. Cosa? c'è la ricotta??? no allora no..." mescolate tutto questo per quattro ore e avrete una pallida idea di quello che il mio stomaco digerisce per cena. Poi apro il giornale e vedo che a 35 anni si è fuori dal mercato del lavoro e accendo la tv, per scoprire con mia grande sorpresa, che sono sempre i cattivi a fare carriera. Che cosa mi resta da fare? Un tacco 12 estivo, perché è una scarpa come la forma del nostro Paese e soprattutto perché se lo si prende dalla punta chissà che al tacco non si possa attaccare il manico della Borsa che pare sia sempre più in discesa libera... vorrei poter spendere parole più gratificanti ma come se al fronte continuano a morire militari italiani? Certo è che una notizia non va trascurata....il Cavaliere è stato condannato e ha detto che non si ricandiderà come Presidente del Consiglio né come Presidente della Repubblica. Certo le bugie hanno le gambe corte e lui non è che le abbia molto lunghe...però facciamo finta di credergli, almeno per noi stessi, dovremmo pur nutrirci di qualche buona notizia, seppur fittizia. 

14 giugno 2011

IL MIO REGALO DI COMPLEANNO

Il Referendum ha superato il Quorum. La Roma Primavera è diventata Campione d'Italia per la settima volta. L'Infedele continua a realizzare ascolti da record. Domani è il mio compleanno. Tanti buoni motivi se non fosse che, alla mia età, vorrei che la vita fosse più facile. Certo non tutto si può risolvere con uno schiocco di dita, certo la gavetta e le rogne burocratiche le abbiamo tutti, però vorrei che il sorriso di chi amo fosse sempre lì a portata di mano per dirmi "stai serena, ci sono io". Siamo tutti presi da noi e siamo diventati incapaci di essere presi dagli altri? Mi ritrovo a incastrare appuntamenti, a cercare soluzioni, a evitare discussioni come un rebus. Nel lavoro e a casa. Ogni giorno qualcuno è scontento, ogni giorno qualcuno è ferito. Che succede? Dicono che per stare bene con gli altri bisogna star bene prima con sè stessi. Bisogna amarsi, non mi amo abbastanza? Ho un amico caro, cui voglio un bene enorme. Io e lui ci confidiamo molto spesso. Quando vuoi bene a qualcuno funziona così credo. Ci si ascolta, sempre. Ultimamente non sta vivendo una situazione felice, è teso, nervoso e preoccupato. Vorrei potergli togliere ogni pensiero e risolvere i suoi problemi con un semplice soffio. Puff! Tutto sparito, tutto come prima o meglio. Posso solo dargli il mio tempo per farlo sfogare e la mia spalla per farlo piangere. L'amicizia funziona così, si tollerano le cazzate degli altri anche se glielo avevi detto. In amore funziona più o meno nella stessa maniera, l'unica differenza è che la persona che ami è la ragione per la quale non vedi l'ora che finisca la giornata, perchè vuoi raggiungerla ovunque si trovi per darle un bacio. Vuoi scappare a trovarla anche se la stanchezza ti chiude gli occhi e le gambe non rispondono ai comandi. Quando si ama qualcuno nulla è complicato, tutto si può fare e non credete a quelli che dicono il contrario. Quelle persone non sono innamorate. A me è capitato diverse volte di credere di amare qualcuno poi, quando le difficoltà sono arrivate, ho mollato, non ho combattuto. Non era amore e l'ho capito così. Un'altra volta avevo proprio voglia che lo fosse ma ho scoperto che era solo un desiderio. Adesso sono grande e ho capito che l'amore è qualcosa di molto complicato per la sua intensità, per le situazioni nelle quali cresce e si radica ma è il sentimento più facile del mondo. Chi ama non si fa domande, chi ama segue l'amore. L'amore è l'unica ragione per la quale vale la pena vivere. Qualsiasi amore sia, è il sentimento più difficile da trovare ma quando lo trovi te ne accorgi, cavolo se te ne accorgi. Non puoi più farne a meno, nemmeno puoi pensare di viverci senza. Certo è che il sentimento deve essere reciproco ovviamente. Quando il mio caro amico mi racconta i suoi problemi vorrei consigliarlo a lasciare perdere tutto, a smetterla di soffrire perchè l'amore non fa soffrire.
Chi ama è lieto, chi ama ha il sole negli occhi e il sorriso sempre. Possono due persone che si amano non volere il meglio l'una per l'altra? Oggi la mia amica Michela festeggia 10 anni di amore con Giac. Nessuno rinuncerebbe all'altro mai. Domani è il mio compleanno, spero tra dieci anni di avere accanto l'uomo che amo oggi. Lo spero perchè quando ho lui vicino tutto il resto è contorno e quando lui non c'è mi sento tremendamente triste e sola. E come dice Capossela: l'amore è come un'arabona che entra in campo è come un'amaca cui è stato tolto il suo gazebo. Perciò gente per il mio compleanno voglio solo lui :-) e se proprio non volete presentarvi a mani vuote mi piacerebbero un tacco 12, una torta, dei fiori e tanti sorrisi. Per il sole, già ho prenotato io :-)...
Ps.poi se trovate le candeline della foto sarebbe stupendo!

24 maggio 2011

bene mangiare...tanto pagare???

Signore e Signori, 
questa sera l'ho dedicata a me. Nella caldissima Milano, bagnata da un sudore che mi ricordava più Agosto che Maggio, ho scelto con cura il salotto della mia cena. Considerando che ero sola, ho scelto un posto di cui si parlasse bene che non fosse troppo lontano dall'albergo dove alloggio. Mi piace seguire i consigli di chi ne sa più di me e così la scelta è caduta sul ristorante "Porca Vacca". Quando sono arrivata, l'ambiente caldo e il servizio attento mi hanno subito fatto sentire a casa. Il cestino con i panini appena sfornati e ancora caldi mi ha definitivamente conquistato. Ho scelto con cura un antipasto di pere avvolte in guanciale su letto di pecorino fuso e a seguire un filetto di cinta senese nel suo lardo croccante con mele. A concludere un ottimo tiramisu. Ogni piatto è stato presentato con grazia e le porzioni, certo non abbandonanti, si sono rivelate della quantità giusta a saziare lo stomaco e ad esaltare le papille gustative. Il pecorino raccolto sul pane di sesamo e frumento ricordava la merenda dei contadini, quando nei campi, nei pomeriggi estivi, la merenda assiste la stanchezza. La carne del filetto  si scioglieva nella bocca amalgamandosi perfettamente al lardo che la copriva con affetto, regalandole  quel avanzamento di gusto che la mela corona a soddisfazione pura. Il tiramisu, in fine, era un dosaggio  esatto di crema al mascarpone e biscotti bagnati di caffè come al mio palato conviene. Mando anche il ribes che accompagna il dessert. Chiudo gli occhi e mi godo queste emozioni di gusto perché oggi avevo voglia di festeggiare, così senza un perché. Magari perché un altro giorno di lavoro è terminato e domani tornerò a Roma. Sinceramente non so. So che ci sono giorni che sono nati per festeggiare questo motivo. Un non compleanno in grande stile innaffiato da un calice di rosso toscano e concluso con un caffè rigorosamente amaro. In sottofondo una musica soft diventata più vivace quando un Brazil festaiolo si è diffuso per accompagnare una torta di compleanno. Adoro Maggio, perché è il mese in cui ci s'innamora. Perché arriva l'estate, perché c'è un giorno in cui il dolore mi coglie ma è seguito da quello che me lo toglie. Perché inizia la stagione dei compleanni, perché ci sono le rose. Il conto arriva ed è l'unico dettaglio salato della serata. Sarà per questo che il locale si chiama Porca Vacca??? Perché il cliente quando riceve il conto implora così? Sapete che vi dico? Chissene Strafrega :-) è stata una cena dedicata a me, una sera d'estate prima del tempo, seduta in a tavola immaginando di condividere il desco con te per cancellare la lontananza e l'assenza. Per non pensare.  Nella vita ci salva il cibo e la fantasia solo così per me sarà sempre Maggio.  
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