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12 luglio 2011

Diario delle Vacanze...Romane: SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO

Il caldo non è poi una grande notizia di metà luglio. Lo sarebbe la neve ma i direttori dei tg la pensano diversamente, datosi che gli dedicano sempre quel minuto e cinquanta della scaletta che si potrebbe riempire con altro. Finalmente sono in ferie. In ferie anche se non è il termine esatto. In realtà, è terminato il contratto a tempo determinato per l'ennesima volta. L'estate poi è un mercato già occupato, al quale sembro non appartenere. Ogni volta che mi offro di lavorare nei mesi estivi, la risposta è sempre la stessa: "sai c'è il famoso bacino di precari cui dobbiamo attingere". Domanda: ma io non sono precaria? Allora mi propongo di nuovo per la redazione. Risposta: "Se non sei professionista non puoi fare la sostituzione", qualcuno mi ha detto che questa risposta è una Cazzata dato che sono pubblicista e iscritta all'albo. E va bene, allora io le bollette a fine a mese come le pago??? Si torna ai tavoli del ristorante, con quello che ordina uno spaghetto alla norcina per poi dire che non gli piace secondo la ricetta norcina... e quelli che ordinano un tavolo e si presentano un'ora dopo, per poi dire che non si sentono bene e uscire. Grazie a loro mi sono immediatamente ricordata il perché ho profondamente odiato questo lavoro per anni. Se tutti fossero meno "problematici" il nostro Paese non andrebbe a rotoli. I caratteri dei ragazzi si vedono sul campo da gioco. Se uno in campo tiene la palla attaccata al piede e quando la sua squadra perde la colpa e di tutti tranne che la sua, stai pur certo che fuori dal campo il suo atteggiamento è molto simile. Il carattere delle ragazze lo riconosci dal loro modo di vestirsi: l'egocentrica ama apparire ed  esagerare; la buona a non mettersi in vista; la tosta a vestirsi da maschio e poi c'è chi vuole stupire con un dettaglio, quella è la ragazza intelligente. Tutti però mostrano a tavola quello che sono realmente. "Siamo quello che mangiamo" del resto e a questa regola difficilmente si sfugge. Quelli che accettano i consigli dei camerieri, sono senza dubbio le persone che vivono meglio. Non solo perché hanno fiducia nel prossimo ma soprattutto perché mangeranno il cibo migliore. Ci sono i difficili che non sempre sono i peggiori, sono le persone decise, quelle che sanno cosa vogliono. Il fanalino di coda è rappresentato dai rompiballe. Quelli che fanno finta di seguire il consiglio per poi ordinare altro e se possibile lamentarsi. Quando mi fermo a controllare questo quadro capisco meglio le nostre vicissitudini politiche ed economiche. Un Paese senza speranza, verrebbe da dire con lucida razionalità ma dato che razionale non sono preferisco dipingerlo come il Paese degli eterni bambini. "Voglio il filetto ma ben cotto" "Voglio la pasta ma solo se non c'è il formaggio" "Per me un dolce della casa. Cosa? c'è la ricotta??? no allora no..." mescolate tutto questo per quattro ore e avrete una pallida idea di quello che il mio stomaco digerisce per cena. Poi apro il giornale e vedo che a 35 anni si è fuori dal mercato del lavoro e accendo la tv, per scoprire con mia grande sorpresa, che sono sempre i cattivi a fare carriera. Che cosa mi resta da fare? Un tacco 12 estivo, perché è una scarpa come la forma del nostro Paese e soprattutto perché se lo si prende dalla punta chissà che al tacco non si possa attaccare il manico della Borsa che pare sia sempre più in discesa libera... vorrei poter spendere parole più gratificanti ma come se al fronte continuano a morire militari italiani? Certo è che una notizia non va trascurata....il Cavaliere è stato condannato e ha detto che non si ricandiderà come Presidente del Consiglio né come Presidente della Repubblica. Certo le bugie hanno le gambe corte e lui non è che le abbia molto lunghe...però facciamo finta di credergli, almeno per noi stessi, dovremmo pur nutrirci di qualche buona notizia, seppur fittizia. 

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