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01 settembre 2015

Notizia, mia sconosciuta

Tacco12cm: che fine hanno fatto le notizie?

La torta di frutta sta finendo la sua cottura dentro il forno a 180°.
La frutta si è cotta bene e una leggera frolla di burro, farina e zucchero adagiata su di essa ha assunto un colorito dorato. 
Il profumo ha invaso il soggiorno, come i pensieri hanno invaso la mia testa in questi lunghi mesi che mi separano dal mio ultimo post.
Il mio problema è stato un blocco creativo dovuto dalla convizione che quello che mi circonda è decisamente peggiore di quello che produco eppure riesce ad avere un riscontro più alto.
Non sono un'intellettuale e non credo di aver mai avuto la pretesa di esserlo. Sono una che si è sempre impegnata per svolgere bene il suo lavoro, qualsiasi esso sia. Ferma all'Apologia di Socrate di cui ricordo solo l'insegnamento che ho voluto far mio: io so di non sapere
Con questo insegnamento ho sempre studiato per lavorare, cercando di capire cosa nel mio sforzo potesse trasformarsi in vantaggioso per la comunità.
Ho lavorato presso agenzie di stampa sportiva, ho scritto per giornali, partecipato nelle redazioni e produzioni di programmi televisivi. Ho avuto una mia rubrica radiofonica, ho cercato di studiare il web e l'informazione sul web arrivando a fondare il mio blog e scrivendo per testate online. Al momento mi sto dedicando al cibo. 
Se qualcuno mi chiede se sia o meno soddisfatta del mio lavoro, beh gli risponderei di si, perchè ho conosciuto molta gente e ho dovuto imparare ad applicare la mia arte creativa a una varietà di argomenti che spaziano dalla politica allo spettacolo, dalla moda al cibo, dalla cronaca alla narrativa. Ho conosciuto molti uomini e molte donne che avrebbero meritato più fama di quella che hanno raccolto, più meriti di quelli che hanno ricevuto. Alcuni di loro sono morti, altri sono ancora al lavoro. Altri aspettano il loro giorno fortunato, nella speranza che chi tiene fili non abbia dimenticato il loro indirizzo.
Credo di sapere come funziona questo mondo della comunicazione, che vuol dire tutto e niente. Il lavoro giornalistico in senso stretto è l'insieme di tutte quelle attività volte a dare una notizia.
 E' giornalista un fotografo, un reporter, un montatore. E' giornalista chiunque voglia trasmettere una notizia e lo faccia con criteri precisi rispondendo alle famose 5 W: Who? What? When? Where? Why? ossia Chi, Cosa, Quando, Dove e Perchè.
Tutto il resto è commento, è chiacchiera, è nulla. Ed è questo nulla dilagante che mi avvilisce. Un nulla che ricopre posti di prestigio, che invade le bacheche di facebook e i palinsesti televisivi.
Di giornalisti grandi come Miriam Mafai, Oriana Fallaci e Peppe Fava ce ne sono pochi, pochissimi.
In quanti credono nel mestiere che fanno? In quanti cercano la notizia a costo della morte? E soprattutto: cosa s'intende per notizia?

Oriana Fallaci

Cosa s'intende per notizia


Quest'estate hanno tenuto banco il figlio della coppia dell'acido, il matrimonio di Beatrice Borromeo con il bel Pierre Casiraghi, la love story tra Nike Rivelli e Yari Carrisi, il calciomercato che è diventata una compravendita d'interessi nascosti al pubblico e di soldi da far girare.
Negli ultimi giorni poi abbiamo davvero toccato il fondo: sbattuti sui social compaiono le foto dei corpi morti dei bambini sulla spiaggia. Corpi di bimbi che avranno avuto l'età di mio nipote, costretti ad affrontare il mare per un futuro migliore.
Cosa stiamo diventando? Esiste un'etica nella mia professione, esiste un codice che ha lo stesso spessore morale di quello di Ippocrate per i medici. Non si può e non si deve pubblicare tutto.
La notizia è un fatto di cronaca (nera, rosa, gialla...) considerato importante e di rilievo per chi lo leggerà. Il confine è sottile e spesso viene calpestato,  privato di filtri al punto di fiondarsi sui lettori come un sasso scagliato con una mazzafionda.
La notizia deve avere una fonte certa, delle testimonianze e delle prove altrimenti si tratta di giudizio e qui si entra in un altro campo: quello della diffamazione.

Cosa volete che vi dica? Quest'estate ho preferito leggere narrativa e anche su questo fronte ho avuto qualche delusione. Fermo restando un bellissimo libro sulla storia delle scarpe e dell'emancipazione della donna attraverso quello che è diventato per molti solo un feticcio ma che invece negli anni ha assunto sempre più un valore non solo estetico ma ideologico.
Gli altri romanzi mi sono apparsi ben scritti e raccontati ma pieni di riferimenti tecnologici che tra qualche anno verranno superati come la storia che raccontano. 
Possibile che non si riesca a raccontare un contenuto senza dover citare Facebook, Twitter, Instagram e tante altre applicazioni più o meno note come Yelp, WhatsApp e via dicendo?
Insomma una storia dovrebbe parlare di valori di cui, paradossalmente, la tecnologia è priva. Quello che cerco di dire è quello che nella sua "ignoranza" (intesa nel senso di volontà di non sapere) dice sempre mia madre: questa società è alla frutta.
Dove sono finiti i valori? Come può l'umanità andare avanti se si fonda su tutto ciò che è futile e superabile? Per cosa si combatte, in nome di chi, di quale principio?

Tacco12cm, il blog che va oltre il tacco...


Oltre Tacco 12 cm

Riflettendo su tutto ciò ho cercato di collocare di nuovo il mio blog Tacco 12 cm e sono giunta alla conclusione che continuerà a svolgere il suo lavoro. Tacco 12 cm è nato con lo scopo frivolo di trattare argomenti che sono a cuore alle donne, a partire dalle scarpe da cui prende il nome, fino a superare quegli stessi argomenti per vederli da un'angolatura meno superficiale e più profonda. Per esempio il cm del nome del blog non significa solo centimentri ma anche Chiara Maria, il mio nome.
Si può valicare l'apparenza, buttare giù un clichè come quello che le donne per far carriera debbano aprire le gambe. Per avere successo forse funziona così ma per rimanere in cima ci vuole testa oltre che tacchi altissimi.
Vorrei solo parlare di noi e di quello che c'interessa e ne vorrei parlare bene. Tacco 12 cm non è un blog per donne ma anche di uomini perchè non esistono le une senza gli altri. 
Auguro a tutti voi un buon inizio di Settembre e uno stomaco forte per ingoiare tutte le cazzate che ci faranno assaggiare. 

 



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