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09 aprile 2013

Contro la Lazie, solo Totti


Le avrei perdonato tutto. Tutta una stagione, forse due, buttate all'aria. Le avrei perdonato le serate di freddo e pioggia; la sconfitta 2-3 per mano del Bologna e dell' Udinese in casa. Il 3-2 con il Parma fuori casa. L'1-0 alla fine dei 90' minuti a Verona con il Chievo. L'umiliazione a Torino contro la Juventus e quella a Napoli. Il Derby dell'andata. La sconfitta di Catania. La drammatica partita contro il Cagliari. Quella del 3-1 per mano della Sampdoria e quella che ha visto la rinascita del Palermo. Le ho dette tutte...ed ero pronta a perdonarle tutte per la partita dell'anno. Poi li ho visti scendere in campo e ho capito che, come sempre, uno solo meritava d'indossare la maglia giallorossa. Sempre lui. 
Ho passato la mattinata tranquilla, poi nel pomeriggio mi è iniziata a salire l'agitazione.
"Non andiamo tardi! Voglio arrivare per il giro di campo di Del Vecchio e Da Costa" incalzava Mirko alimentando la mia ansia. Odio arrivare troppo presto allo stadio, fin quando sono a casa faccio in modo di non pensarci ma quando arrivo lì. Tutti prendono il caffè, tranne me. Già dato. A casa ne ho presi almeno 4. due all'aroma Roma di Nespresso, come da copione, per una scaramanzia che non conosce freno. Prima di uscire faccio la lista dei riti praticati:
- Panini, presi
- Passata da Pierlugi sabato per saluto settimanale (s'è negato) ma io ci sono passata lo stesso
- Caffè Roma presi (due per sicurezza, contro la Lazio non si sa mai)
- Maglietta Derby ...mi manca...
Così, come una pazza, ho iniziato a cercare la maglietta "LAZIO NO GRAZIE" per tutta casa. Trovata e indossata, delle serie ho fatto tutto il possibile. 
La cosa strana era che non avevo alcun presentimento. Il Guru anche non si era sbilanciato, incrociato nel garage il pomeriggio, dopo aver parcheggiato il motorino, mi parlava e poi di botto si aveva riindossato il casco pronto a montare di nuovo in sella. Poi si era fermato. 
Gli dico: "Ma dove vai, sei appena arrivato?"  Ride. Si toglie il casco e mi risponde: "So' 'n po' nervoso, ho la testa fra le nuvole". 'Namo bene. 
Intorno alle 19 si decide di andare. Christian era a fare passeggiate solitarie dall'ora di pranzo. La sottoscritta vegetava come un malata mentale che ogni tanto rifletteva ad alta voce ripetendosi: "Non possono vincere anche questo derby".
All'Olimpico, nonostante la guerriglia e gli accoltellati, come i madia hanno messo in evidenza (sotto la Sud non c'era assolutamente nulla), ci arriviamo dopo la mini maratona di Primavera dato che i motorini li abbiamo dovuti lasciare a diversi km di distanza.
Dopo aver applaudito al saluto di Del Vecchio e Da Costa sotto la Sud, mi concentro sull'incontro. Dopo gli inni la Curva Nord srotola la sua coreografia e rosico, sono anni che la Curva Sud non si veste a festa e mi dispiace. Fosse niente...15 minuti ed ecco quello che non avresti mai voluto considerare: la Lazio in vantaggio. 
Non ho più l'età. Ha ragione Zio Bri, con il tempo si peggiora. Prendo la borsa, mi alzo e me ne vado sotto lo sguardo sconcertato di Mirko. 
Una volta scese le scale del settore mi siedo sul muretto vicino alla fontanella, chiamo mia sorella Fabiana e le dico: "Fammi la telecronaca" 
Quella è sgomenta: "Ma non stai allo stadio?" 
In effetti è brava, meglio di Caressa, mi racconta un po' di partita ma era sempre in ritardo, quindi io sentivo delle urla e le facevo: "Che è successo?" e lei: "Niente...aspetta ah, si adesso..." 
E così per una ventina di minuti. Poi trovo il coraggio di tornare al mio posto. Su un WhatUp ritardatario una mia amica mi chiede a che ora inizia la partita. L'avrei ammazzata. Ecco, donne che di calcio non v'interessate, sappiate che se c'è una domanda che fa andare fuori di testa un qualsiasi tifoso è: "Dove sei?" o "A che ora inizia ?" se la partita in questione è il Derby, figurarsi se si sta perdendo il quarto derby degli ultimi due anni quanto mi potevano girare a me! 
Il secondo tempo inizia e mi attacco alla cioccolata. Quando il Profeta va sul dischetto penso che nessuno ci può salvare. La partita è segnata. Abbasso lo sguardo e sento un boato. 
"Ma quanti sono questi laziali? Al primo gol sembravano di meno". 
E infatti erano i romanisti: rigore sbagliato...L'aveva sbagliato! E allora ho capito che c'era speranza. E così, pochi minuti e sul dischetto ci finisce il Capitano. Guardo o non guardo? Se tira Francesco io guardo sempre, fiera. E lui non mi tradisce mai. Lui non tradisce mai nessun tifoso romanista. E salta, esulta, gode come un maiale e pure noi. Poi arriva si arriva al 90' sempre con quella speranza giallorossa di vincere che puntualmente non si realizza e allora speri almeno di non perdere. 
Marchetti passa tutto il secondo tempo a perdere tempo. La Lazio è fallosa e rimane in 10 ma la Roma non ne approfitta. Finisce con un pareggio, che è sempre meglio che una sconfitta ma ti lascia insoddisfatto. 
"Va bene così, prove per la Finale" dice il Guru. Già la Finale, sempre che ci si arrivi, ma a questo punto ce lo devono. Una coppa per salvare una stagione e a chi dice che un portaombrelli gli rispondo che quest'anno è piovuto tanto, meglio avercelo...parola di Tacco12.


PostScriptumDiStile: Parliamo di Stile. Iniziamo con sua maestà Balotelli, quello che  Totti ha preso a calci. Si è preso tre giornate di squalifica per aver preso a belle parole l'arbitro. Complimenti, come sempre. E finiamo con il Derby. La Lazie ha ottenuto: un' espulsione, un rigore sbagliato, tre capitani in 90 minuti e un giocatore che dice Roma Merda sotto la Curva...caro tifoso laziale, c'hai pure il coraggio di parlare stile e di dire che il nostro Capitano è un coatto? Al prossimo Derby propongo colluttorio gratis sotto la Nord...parola di Tacco12.

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