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08 marzo 2013

Oggi più Tacchi che Tacchetti


foto credit: © Alessandro Barcella 1976

Più tacchi che tacchetti in una giornata come questa di oggi che celebra la Donna. 
In realtà oggi vi voglio parlare delle donne che  ho incontrato strada facendo. Per esempio questa mattina, mentre slegavo la vespa,  ascoltavo una signora che avrà avuto intorno ai 40 anni parlare al cellulare con sua mamma del figlio: 
"Ieri prima di cena e poi mentre facevo i piatti l'ascoltavo che mi ripeteva la lezione"  e poi la difendeva con un "Mamma che vuoi fare? Sono tutti così i ragazzini oggi, non è l'unico ad avere difficoltà a scuola". 
Mi ha strappato un sorriso perché me la sono vista quella scena della sera prima: lei davanti ai fornelli a preparare la cena mentre un bimbo,di massimo 10 anni, le ripeteva la lezione di storia o italiano. 
Ho trovato quell'immagine tenera e tipica di noi donne. Uniche e Trine come solo il Padre Eterno sa essere (unico uomo che è riuscito nell'impresa e dire che ne sono passati di secoli). 
Continuando il percorso ho incrociato una ragazza in moto, diretta probabilmente a lavoro, che al telefonino tranquillizzava qualcuno: "Dai non preoccuparti poi vediamo", diceva. Mi domando chi fosse all'altro capo del filo. 
Lungo la strada poi tanti extracomunitari ai semafori con le mimose in mano e il mio Capo (femmina) che mi chiamava al cellulare per chiedermi delle immagini urgenti per la puntata di questa sera. E poi ne pensieri tutte quelle donne che non ho visto ma sapevo esattamente dove fossero e cosa stessero facendo.
A partire dalla  mia mamma anche lei in viaggio lungo la strada traffica, in compagnia del Guru,  per andare a fare la fisioterapia. Mia sorella che prima di andare a lavoro ha preparato il pranzo a suo figlio Adriano e mia cognata Ambra, rientrata a casa dall'ospedale con un bimbo di 4 giorni, che ogni 30 minuti deve allattare, e con l'altro figlio di quasi 5 anni da tenere a bada.
Le donne  che tutto il giorno pensano alle altre donne...perché gli uomini le danno un po' per scontate e qualche volte non se le meritano tutte le loro attenzioni.
E così mi capita di ricevere la mimosa da una donna, la proprietaria del ristorante dove oggi sono andata a pranzo, e che un'altra donna, Elena, mi consegni un vassoio di dolcetti:
"Erano per mio figlio ma lui parte e allora preferisco regalarli a te" e aggiunge: "oggi non festeggio, perché non è un giorno di festa e un giorno di lutto". 
Già, questa giornata in modo improprio definita Festa è storicamente una giornata di lutto. 129 operai morte in un rogo durante uno sciopero per ottenere dei diritti. Era il lontano 1908.
Un giorno che a mio avviso vale la pena tenere a mente, perché con la scusa che la donna si festeggia tutto l'anno, non la si festeggia mai davvero quando per festeggiare s'intende "dare rilevanza".
Noi siamo quelle che anche quando il  mondo è grigio e la pioggia prova a oscurarlo, scorgiamo l'arcobaleno o ce lo inventiamo. Questo è il potere delle donne...quelle che mettono al mondo i maschi.
C'è da dire che a fronte di tanti irriconoscenti esiste anche un folto popolo di devoti detti anche mammoni come per esempio Totti. Lui non  non sarebbe diventato mai Totti se non avesse avuto mamma Fiorella che per anni lo scorrazzava da un campetto sportivo all'altro. Anche oggi Francesco se l'è ricordato di quanto le donne siano importanti. Dopo la dedica "6 Unica" a Ilary e la nascita della figlia Chanel, ha irrobustito il suo amore per il gentil sesso decidendo di celebrare, in veste di testimonial Unicef, altre future donne con un cartello così scritto: 
 "Bambine, non spose" contro i matrimoni precoci e poi si è fatto scattare questa foto 


Quindi in questo venerdì della memoria voglio augurare a tutte le donne del mondo che ogni loro lotta venga premiata. E per tutte le donne romaniste aggiungo di non temere per la prossima partita in trasferta dato che, più che Di Natale è l'ora di parlare di Pasqua...parola di Tacco 12. 

PostScritptuMTacco12: Consiglio da Donna: oggi indossate 12 cm in più e mettete un bel vestito...io l'ho fatto! Perché se è vero che le donne che contano non hanno mai dovuto "mostrare" nulla, è anche vero che troppo spesso per ottenere i diritti degli uomini diventiamo come loro e non rendiamo giustizia alla nostra bellezza che è duplex (dentro e fuori)! Non abbiate paura di essere belle. Vi bacio tutte 

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