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13 febbraio 2013

Sanremo, dove sei finito?

Il Festival Di Saremo con i fiori e Modugno

Per Je Suis Marie Antoinette non potevo che scegliere : Il Festival di Sanremo. 
Iniziato ieri è l'argomento del giorno e una Marie Antoinette non può che commentarlo.
A dire la verità il Festival, più di ogni altro evento Nazional-popolare, scatena rituali e tradizioni. 
Ho ricevuto la consueta telefonata della mia amica d'infanzia, con la quale ci divertiamo a commentare tutta (ma proprio tutta) la kermesse. Di solito la prima telefonata è con la mamma, perché da sempre abbiamo commentato i fiori. Il dramma è che negli ultimi anni di fiori sul palco non ce ne sono affatto. "Ma che schifo è questo Festival?" ha esordito continuando con un laconico "manca di eleganza" commento al quale non ho potuto controbattere. E' vero, il Festival quest'anno è privo di charme e di bellezza. Ritornando ai fiori, l'unica incursione di cui ho memoria, è una rosa rossa in mano a una Littizzetto a dir poco goffa. Peccato. Il Sanremo che piace a me è pieno di fiori colorati sul palco e anche quest'anno la mia aspettativa in merito è stata disattesa. 
Che fine hanno fatto quei palchi "caciaroni" degli anni '80? possibile che me li ricordi così "carichi" solo perché ero piccola? C'è da dire che il palco di quest'anno, fiori a parte, è molto bello.
E' "nuovo", con i poveri musicisti appollaiati come piccioni sui cornicioni (tanto per citare una canzone saremese) e un prolungamento del palco che invade le prime file, comprendo come un'onda anomala le poltrone rosse da molti agognate (mia madre in primis).
La scala, poi, devo ammettere che mi inquieta un po'. La sua assenza mi aveva preoccupato e quando ha compiuto la sua entrata in scena, beh c'è da riconoscerlo, è stata davvero una sorpresa. Una scala all'altezza dell'evento. Bravo allo scenografo dunque! Anche se i fiori...ma proseguiamo. 
I presentatori mi sono apparsi un po' confusionari. Tolto il fatto che leggevano (e lo facevano vedere anche troppo) ho sentito un po' l'assenza di una figura "fresca" sul palco.
Luciana è la donna più simpatica d'Italia ma quanto a bellezza e stile ha molto su cui lavorare. Bruttini i vestiti e soprattutto le scarpe. Forse penalizzati dal modo in cui lei non li ha valorizzati.
Fabio è stato bravo, un po' monocorde ma sempre pronto a prendere in mano la situazione. Durante l'esibizione di Crozza ha saputo essere un ottimo padrone di casa. Certo è che la Oxa non la si può biasimare. E' vero che il comico di Ballarò e La7 ha esordito con un Berlusca canterino mettendosi poi nei panni di tutti gli altri candidati e quindi rispettando la par condicio...però l'Armata Rossa di Toto Cutugno, mi è sembrata leggermente di sinistra. Mancava Nanni Moretti a decretare la canzone di Silvestri che sarebbe andata avanti e il quadro sarebbe stato un tantino sbilanciato. 
Comunque, grande tenerezza per un Cutugno visibilmente sofferente ma ancora pieno di note e di voce. L'esibizione di Crozza bloccata da fischi e dai soliti noti, mi ha fatto molto vergognare. Un programma in Eurovisione che intralcia un elemento fondamentale della democrazia: la libertà di pensiero ed espressione. Mi chiedo come sia possibile che avvengano certi episodi. 
Ricapitolando: mi hanno levato i fiori, i vestiti (perché addosso alla Littizzetto tutto si mortifica) e i cantanti. Si, questa è la cosa più grave.
Quando ha terminato Crozza mi è venuto da dire: "Oddio ma il Festival? chi avrà cantato?" per buona mezzora infatti ho avuto la sensazione, sincera, di aver visto Crozza nel Paese delle Meraviglie e di aver cambiato canale. Mi sono poi fatta una risata e rimproverata con un "Rincoglionita". 
In effetti però la musica dei BIG è mancata. Nonostante l'idea apprezzabile di far portare due canzoni ciascuno ai partecipanti, in realtà questi Big sono stati pochi in quantità e in fama. 
Tra tutti quelli che ieri si sono esibiti solo Daniele Silvestri, con un brano a mio avviso Politico ma giusto (come lui stesso ha dichiarato: "Vorrei andasse avanti A bocca chiusa perché è un brano di cui il Paese ha bisogno") lo posso considerare un Big.
Nell'ordine: Raphael, Simona Molinari e Peter Cincotti mi hanno riportato alle atmosfere jazz, da piano bar. Bravi per carità ma chi sono??? Lei bel vestito, bei tacchi e bella voce (anche bel taglio di capelli) ma il genere non mi ha conquistato.
Poi ci sono stati Marta sui Tubi, più o meno conosciuti, ma definirli Big mi sembra esagerato. Look della serie: stupiamoli o stupiamoci. Sufficienti ma poco efficaci.
Altre esibizioni fatemi concetrare...beh, Chiara che arriva da XFactor, voce strepitosa ma perché la vestono così male??? Canzoni così e così nonostante la sua indiscutibile voce.
Dimenticavo Marco Mengoni, che a me sembra un clone di Renga. Tutti con le stesse voci, bravo ma veramente poco originale. Mengoni quanto meno ha sfoggiato un look impeccabile come quello di Silvestri che, a mio avviso, si è ringiovanito.
Per concludere con un'altra della serie chi te conosce: (la) Maria Nazionale (un po' come Buongiorno Italia, buongiorno Maria di Toto Cutugno) che rientra nella più lagnosa e tragica tradizione della canzone napoletana. A dare un senso alla sua partecipazione : Vincenzo Montella, napoletano pure lui, scelto per decretare la canzone di Maria che avrebbe continuato la competizione.
Gli ospiti infatti sono stati la carta vincente dello show: Flavia Pennetta, bella ma senza seno; le sorelle Parodi, per loro ogni commento è superfluo preferisco astenermi; di Montella abbiamo già detto, l'aeroplanino è sempre all'altezza; poi Ilaria D'Amico impeccabile ed elegante anche se molto emozionata. Buona figura anche per Ogbonna, giovane giocatore italiano come Balotelli.
Ospiti d'eccezione due uomini innamorati che il giorno di SanValentino si sposeranno a NewYork (anche questo l'ho trovato molto di sinistra e mi è piaciuto). 
Questa sera dovrebbe andare meglio, poi si sa la Prima è sempre una prova. Intanto saltano i Ricchi e poveri per via della morte del figlio di Franco, il "baffo" del gruppo. Condoglianze.
Incredibile ma a SanRemo succede sempre qualche cosa. La tradizione della canzone italiana al Festival a chi sarà affidata stasera? In gara sono con il fiato sospeso per Elio e Le Storie Tese, Elio mi stupisce sempre. Aspetto curiosa l'esibizione di Malika Ayane e Max Gazzè. So che in molti non vedono l'ora di ascoltare i Modà, che a me non piacciono. Siamo davanti a nomi più conosciuti rispetto alla prima serata speriamo che la loro musica sia all'altezza. A completare il quadro Almamegretta, Simone Cristicchi e Annalisa...non chiedetemi chi sia quest'ultima perché davvero lo ignoro.
Che fine hanno fatto Fausto Leali, Alex Britti, Luca Barbarossa, Tozzi, Ruggeri, Riccardo Fogli, Albano e Romina, Albano senza Romina, Elisa, Laura Pausini, Modugno, Morandi e Nilla Pizzi...e tutti gli altri??? Possibile che nessuno voglia più partecipare al Festival?
Nella speranza di vedere qualcosa di bello e aggraziato, leggero e delicato come una nota e una melodia, rimetto il mio giudizio finale al prossimo Je suis Marie Antoinette. Del resto se Sanremo è Saremo, comunque vada sarà un successo!

1 commento:

  1. Hai ragione| anche se la Littizzetto è divertente. Mica ci devono per forza essere delle fighe. Comunque la seconda serata è stata decisamente più bella! Elio è un Genio la canzone mononota deve vincereee, ciao

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