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08 gennaio 2013

Roma, il mio Pallone D'Oro ed Elvis


Il 2013 si è aperto con una sonora sconfitta per la Roma. Mi permetto di dire : Nulla di nuovo. 
Lo sapeva il Guru, che al mio: 
"Oh, stasera Napoli - Roma" ha risposto con un laconico: "Mamma mia". 
Lo sapeva Mirko che dalla mattina non ha fatto che commentare: 
"Speriamo bene, la vedo dura".
Lo sapeva Massimo per lui contro il Napoli : "è una partitaccia" e lo sapeva pure Marco, che dal Vietnam con un sms intorno alle 22.00 mi scriveva: 
"Che fa la Roma? Sono su un treno alla fine del mondo. Non darmi brutte notizie come temo..."
Insomma, lo sapevano tutti tranne la sottoscritta che, fino alla fine, ha addirittura sperato nella rimonta. Anno Nuovo vita vecchia, ho sentito bonfonchiare a qualche romanista e pure a qualche simpatico laziale. 
La Roma non ha giocato male. La Roma semplicemente non segna e il gioco del calcio ha una sola regola fondamentale: realizzare gol. Insomma se devi spiegare a una donna o a un bambino come funziona il calcio dici: bisogna fare gol! chi fa più gol vince. Regola facile che si riassume nel gioco di Zeman e nei gol di  Cavani.
Davanti all'applicazione di questo elementare principio ogni mia scaramanzia è passata in secondo piano. Ho iniziato la partita seduta alla sinistra del divano. Al primo gol, subito dunque, ho cambiato posizione e mi sono accovacciata sul tappeto ma sentivo freddo e alla fine ho optato per la sedia. Concluso il primo tempo, la postazione "sedia" sembrava funzionare. Per avere la coscienza da tifosa ancora più pulita, decido di ascoltare l'inizio della telecronaca del secondo tempo dal bagno, mentre lavo un cuscino sul quale avevo versato prima di cena un bel bicchiere di vino rosso (ovviamente il cuscino era bianco). Mentre strofino sento un urlo dalla tv: "Cavaniii!!! Cavaniii!!!" Mollo il cuscino e corro in salone urlando verso Mirko: 
"Ma com'è possibile??? Hanno fatto due tiri e due gol?" 
Il resto della serata è stato piuttosto desolante, unica gioia il gol di Osvaldo che quando è in campo raramente sbaglia. Il giorno dopo arrivata a lavoro, scopro che esiste un doppio partito : 
Quelli che...la Roma ha giocato meglio, il Napoli non meritava proprio e Quelli che (come me) il Napoli c'ha Cavani che segna, la Roma no. 
Il Pallone d'Oro intanto è andato al solito adorabile geniale piccoletto ( e glamour, almeno nel vestire, una giacca da Top Player ) Lionel Messi. In compenso la delusione sul volto di Ronaldo mi ha per la prima volta commosso. Ci pensate che sfiga essere nato proprio quando è nato Messi??? Eterno secondo...eterno...anche quando vinci il Campionato e la Coppa del Re. Devo ammettere che mai avrei pensato di "tifare" per l'antipatico porteghese. In realtà il mio parteggiare per lui è durato molto poco. E' bastato pensare che del resto non sarebbe giusto avere tutte le fortune...lui è già bello e ha una fidanzata meravigliosa, è ricco e ha anche un figlio, deve imparare che nella vita per vincere quattro palloni d'oro consecutivi stabilendo un altro record, puoi essere anche bruttino, malato e piccoletto. La bellezza non è tutto. Primo insegnamento del 2013...e il calcio, ancora una volta, nonostante i suoi tanti difetti, si rivela un settore meritocratico a differenza di molti altri...(l'unico dispiacere e non aver mai potuto vedere francesco con quel pallone tra le mani, un giocatore che per me l'ha vinto ogni anno). 
Quindi ancora una volta, viva il Calcio, viva Messi e Forza Roma...infatti contro il Napoli sarà più bello vincere l'ultima di Campionato...in casa... parola di Tacco12. 

PostScriptuMElvis: Tanti Auguri, naturalmente virtuali, all'indiscutibile The King della storia della musica: Elvis. 

PostScriptumFantacalcio: per la cronaca il mio essere romanista si riflette anche nel debutto al Fantacalcio. Ho perso 1-0 ma mi rifarò. 

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