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23 maggio 2011

UNA PREGHIERA PER UN PAPA' E UN'AVE MARIA PER NOI.

Sono colpevolmente lontana dal mio Blog, per mancanza di tempo. Vi sembra una giustificazione accettabile? A me no. E quindi oggi, mentre questo FrecciaRossa diretto a Milano sfreccia mezza Italia come un razzo (un po' troppo) tento di buttar giù qualche pensiero sensato. La verità è che oggi mi è venuta in mente Elena, la bimba di due anni morta in questi giorni perché dimenticata dal papà. I giornali e le televisioni hanno subito messo alla gogna l'uomo, oggi indagato per omicidio ma senza dolo, come fosse un assassino. Come se un padre, un padre nel senso proprio del termine, volesse il male per un figlio. A salvarlo dalla gogna la moglie che ha difeso il marito come una compagna fiera dell'uomo che ha accanto. Questa è una storia triste che ci fa capire come la vita di tutti i giorni sia diventata piena di minuti che passano, d'impegni improrogabili, di preoccupazioni perché si arrivi sempre al momento giusto dove gli altri lo richiedono. Alla notizia mia sorella, neo mamma, ha commentato: "poveraccio, sarà stato distrutto dalla stanchezza come lo sono io...certe volte il cervello gioca brutti scherzi". Intanto Elena vive nei corpi di altri tre bambini e chi dice che la sua vita non sia stata data perché dopo due anni non arrivasse la sua morte? Siamo tutti vittime di un destino sconosciuto. La dobbiamo piantare di giudicare e colpevolizzare. Dobbiamo guardarci dentro e tirar fuori quello che di buono c'è per donarlo, in primis, a noi stessi e poi agli altri. Stiamo perdendo tutto senza nemmeno rendercene conto. Anche i nostri svaghi sono diventati impegni...e mentre questo treno corre verso la sua stazione mi sento il cuore in pena.  La sensazione d'inadeguatezza che ci accompagna ogni volta che facciamo una scelta, ogni volta che indossiamo un vestito è colpa del nostro non amarci come dovremmo. La nostra vita è costellata di persone che condizionano i nostri umori per l'eccessivo peso che gli attribuiamo, senza renderci conto che, chi vale e chi ti ama veramente, non è motivo di malumore o preoccupazione ma solo di gioia e sollievo. Mai come di questi tempi dobbiamo vivere l'oggi, minuto per minuto perché il futuro è un dono e se saremo bravi e capaci ce lo costruiremo noi. Il sole è ancora alto anche se sono le otto e un quarto di sera. Significa che l'estate è alle porte...che tra pochi giorni riabbraccerò mia sorella dopo tre mesi e mezzo ... che la vita è troppo bella per correrle dietro senza fermarci ogni giorno a guardarla e ammirarla. Significa che se hai un amore lo devi accudire e ringraziare ogni giorno, non lo devi trascurare mai. La mia preghiera questa sera è si per la piccola Elena ma anche per suo papà, perché da quel mercoledì maledetto la sua vita non sarà più come prima, perché siamo essere umani e lo impariamo solo sbagliando. Ieri era Santa Rita e il mese di Maggio già volge al termine. Un tempo sentivo le voci delle suore davanti casa mia recitare il rosario alle 7 di sera, nel mese della Madonna. Adesso non prega più nessuno. Mi piacerebbe che questo mondo pregasse di più, se non altro perché la preghiera richiede tempo e concentrazione. Qualsiasi sia il dio che si prega, qualsiasi sia il motivo della contemplazione, richiede qualche minuto solo per te e per il tuo cuore. 

1 commento:

  1. Come non commentare un articolo così bello?
    Sì, tremo anch'io per quel padre, ho paura che il rimorso lo perda, lo distrugga...E'... grave tutto questo.
    Il gesto, la folle fretta a cui, questa società nevrotica ci costringe tutti i giorni...la disperazione.
    Lo posso compatire, ma non giustificare.
    Mi spiace per lui, ma una figlia, non è una borsa che si può dimenticare in macchina, una figlia è qualcosa d'immensamente più grande ed importante, per una figlia, si da la "propria" vita...tutta per intero, anche se potrebbe non meritarla, anche se non ci viene richiesta.
    Si "da" la vita, non la si "toglie" per una distrazione.
    Povero padre dunque e anche: povera madre...il cui dono d'amore più bello, "una figlia" è stato sacrificato su l'assurdo altare del vivere oggi.
    Troppe cose si sono messe alle spalle in questi ultimi anni. Troppi valori: famiglia, religione, politica, senso etico e morale, hanno preso il sapore delle cose inutili e ormai absolete.
    Ma...è giusto così??
    L'uomo, può anche correre come un pazzo, ma questa sua follia gli può far perdere tutto, in questo caso: figlia, moglie, dignità....se stesso... C.

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