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02 febbraio 2011

E' passata più di una settimana e non perchè non avessi nulla da scrivere ma perchè avevo bisogno di fermarmi e pensare bene da dove iniziare. Alla fine ho deciso che, nonostante la mia gioia di essere diventata zia di un bambino splendido, il mio incipit doveva essere dedicato all'Egitto. Ho aspettato che la protesta subisse una frenata o una risoluzione ma, ad oggi, le immagini che continuano a scorrermi davanti sono quelle di una "guerra". 300 morti, questo è il prezzo della democrazia. Lottare per i propri diritti, per sradicare dalla poltrona del potere un uomo di nome Mubarak che, da 30 anni, ne ha preso possesso. Sembra tutto molto ridicolo e invece è tragico e vero. La riflessione che scatta immediata è quella di chiedersi se anche all'Italia accadrà questo...intanto nei nostri tg continuano a esserci 4 se non 5 pezzi dedicati a Rubi e alla banda delle donnine. Su Current ho avuto l'onore di vedere un documentario su la destra in Europa e in Italia. Sapevo, come spero sanno tutti, che il nostro governo era pieno di parlamentari con precedenti penali ma, di alcuni, ignoravo sia la gravità del precedente sia l'importanza del ruolo che rivestivano (anche se il solo fatto di essere parlamentari era sufficiente a suscitare schifo). Sono rimasta sconvolta. Si tratta di Europarlamentari, di Sindaci, di consiglieri Regionali. Solo quelli "di destra", immagino un'analoga situazione a "sinistra". I soliti discorsi che terminano con un sospiro, anzichè con un urlo di rabbia. Quando prenderemo noi consapevolezza di quanto ingiusto e vergognoso sia il nostro sistema? Lunetta Savino, ospite all'Infedele, ha letto la lettera di una suora colpita dal trattamento riservato al corpo delle donne dai nostri politici. Lei insieme a moltissime altre attrici e donne italiane sono le firmatarie dell'iniziativa "Se non ora quando?" invito alle donne italiane di partecipare alla manifestazione del 13 febbraio 2011 per far sentire la loro voce. C'è chi ci prova dunque a cambiare quest'Italia. Rimanendo in tema di donne volevo ricordare qui Tullia Zevi. Il mio lavoro a L'Infedele mi ha dato la possibilità di conoscere persone uniche, come lei. Ricordo quando, un paio di anni fa, mi ospitò nel suo appartamento, nel Ghetto romano, e  aspettò con me alcune ore mentre i tecnici allestivano la casa per il collegamento televisivo. Ricordo la sua premura nell'offrirmi il tè e la sua gioia nel raccontarmi degli anni in cui era fuggita a NewYork. Ero affascinata e persa in quella parole di una novantenne che aveva vissuto una vita tanto intensa di emozioni ed esperienze e così lontana dalla vita di molte donne della sua età, che probabilmente non avevano mai messo il naso fuori dall'Italia. Pochi  minuti prima di sedere davanti alle telecamere, una truccatrice iniziò a passarle un po' di terra sulle guance. Si guardò allo specchio con l'espressione a metà tra il triste e il rassegnato. "Non mi sento così vecchia come mi vedo allo specchio" mi confessò. Non lo era, le avevo risposto. Chiese di essere pettinata per bene e, per qualche minuto, la donna colta che mi aveva raccontato dei suoi studi in giro per il mondo, lasciò il posto a quella vanitosa. Dedico questo ricordo a tutte le donne perchè vorrei, ragazze, che fossimo esattamente così. Consapevoli della nostra intelligenza come del nostro corpo. Dobbiamo saper bilanciare entrambe gli aspetti perchè sono necessari e utili. Una donna è quella splendida creatura che si fa tagliare e mettere i punti per dare alla luce un figlio. Questo non lo racconta mai nessuno. Non è una favola la nascita, è un incubo. Un evento che può essere anche drammatico. Ho avuto una gran paura per mia sorella quando la sentivo urlare fino allo sfinimento "Non ce la faccio più!" Quegli uomini che nascono dovrebbero ricordarselo tutti i giorni che è grazie a una donna che sono vivi, è grazie a lei. Troppe ragazze si svendono. Ho visto Randa Ghazy intervenire nel dibattito politico tenendo testa a professori e giornalisti. Randa è una ragazza italiana, nata da genitori egiziani,  23 anni fa. Ha pubblicato il suo primo libro all'età di 15 anni. Questo  è un altro esempio di donna. Nomi sconosciuti, meno cliccati sul web rispetto ai più noti volti della televisione. Perchè Randa non è un modello per le giovani italiane? Sabato sono andata al cinema a vedere "la Versione di Barney". Miriam è la donna di cui Barney s'innamorerà per sempre. Una donna che gli chiede "rispetto". Barney ci ha provato, ce l'ha messa tutta ma non ce l'ha fatta è venuto meno alla sua promessa. Miriam non lo ha perdonato. Tutte le donne dovrebbero reagire così ogni volta che qualcuno le offende, perchè il rispetto è un nostro diritto.

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