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21 ottobre 2014

AS Roma - Chievo Verona: Tea, Totti ed è già Bayern

As Roma - Chievo: Francesco Totti segna il 3-0.

As Roma - Chievo Verona, basta un tempo.

La Storia Mia con l'As Roma continua.
Sono passate due settimane da quella partita che, ad oggi, con l' ammissione di colpa dell'arbitro Rocchi, continua a far parlare di lei. 
Sono passati tre giorni da una conferenza stampa che ha visto protagonista Rudi Garcia, il Capo Branco, una conferenza stampa che ha fatto tremare le gambe a molti. 
Il nuovo Mourinho è stato definito l'allenatore della Roma, personalmente non vedo alcuna somiglianza con Mourinho un allenatore che protegge i suoi giocatori ma tratta tutti gli altri senza rispetto. Garcia rispetta tutti.
Comunque sono passati due giorni da sabato pomeriggio alle 18.00 quando l'As Roma è scesa in campo contro il Chievo Verona e ha vinto.

"Il Capo Branco sono io ma i Lupi sono loro"

E i Lupi sabato erano davvero arrabbiati. Non sono bastati 15 giorni per smaltire il nervoso e la delusione di una partita mal arbitrata e tanto importante. Ricominciare. Questa era la parola d'ordine, il monito che ogni tifoso si ripeteva nel cuore e nella testa.
Come sbollire la rabbia in un giorno in cui bolliva anche la testa per via di un clima che sembrava più appropriato a una giornata di fine Maggio che a un sabato di metà Ottobre?
Solo una vittoria avrebbe dato l'effetto "ghiaccio" su una ferita tanto gonfia e arrossata. La Sud lo sa. Inneggia alla sua Roma con più voglia e più forza che mai. 
Si sfoga la Curva Sud contro quella Juventus "padrona" non solo del Campionato ma di un sistema che sembra non trovare mai fine. 
Roma - Chievo era la partita che tutti volevamo vedere perchè si presentava come la prova del 9, la partita dove dimostrare quello che la sconfitta di Torino ci aveva insegnato: essere i più forti.
Era il momento di far di nuovo vedere che : la "Roma è forte, fortissima e vincerà lo scudetto".
Era la partita della Roma ed era la partita di Tea
Tea è una bella bimba dai capelli biondi e gli occhi azzurri, che porta il nome di un fiore e ha un cuore giallorosso. Sorella minore di Viola, è figlia di Daniela e Stefano, due persone appassionate, rispettivamente tifosi di Parma e Ascoli per nascita, poi trascinati dal tornado giallorosso dato che vivono a Roma da anni e le loro bimbe stanno crescendo nella Capitale.
Tea non ha dormito venerdì notte e, a dire la verità, sono giorni che non riusciva a prendere sonno, tanta era l'emozione. In casa hanno cercato di tenere i toni bassi ma alla fine mal si maschera l'euforia, anzi non la si maschera affatto. 
Tea vuole una foto con Totti, spera di aver il coraggio di avvicinarlo e di avere la fortuna di essere ascoltata. Deve trasformarsi in Viola per qualche minuto, sua sorella maggiore che non è timida come lei. Me la immagino la sua emozione e quella di Daniela e Stefano, tutta la loro euforia mi contagia, mi porta indietro nel tempo e mi ricorda che tifare per l'As Roma significa non crescere mai. 
Conosco bene Daniela e Stefano, conosco l'amore e la passione che trasmettono alle loro bimbe e la loro emozione, quella delle persone vere, non può che contagiarti perchè è pura come l'innocenza. 
I bambini vestiti come piccoli giocatori scendono in campo prima del fischio d'inizio per andare a fare la foto con la moscotte Romoletto come da routine. 
Vedo Tea con la divisa del Chievo, buon segno penso, vuol dire che scenderà in campo mano nella mano con un giocatore della Roma. 
Daniela, Stefano e Viola mi salutano dalla tribuna Montemario, poi Daniela m'invia un sms che urla "USCIRA' CON IL PORTIERE"! 
Grande Tea, la tua emozione è un po' anche mia
Saluto Alma, che è di nuovo all'Olimpico a farci compagnia, con i suoi anni e i suoi occhi di ricordi, mentre il mio pensiero vola a Marina che allo stadio questa sera non c'è e non ci sarà più. Che la Bionda delle Bionde tifi dal cielo come sa fare, noi da qui la sentiamo lo stesso. Ciao Sacra Sfinge.
La vita scorre nelle lancette che segnano le 14:58. 
L'Inno l'abbiamo cantato e Tea esce mano nella mano con De Sanctis proprio dietro a Francesco Totti. 
"Guarda! Guarda! Tea è dietro al Capitano" mi esalto indicando a Mirko verso il campo. 
"Sicuramente avrà fatto la foto allora!" 
Già. L'aveva fatta e l'aveva vista tutta Italia in tv. 
As Roma - Chievo: Tea con il Capitano
 La partita inizia ed è chiaro che i nostri Lupi hanno davvero fame. Pochi minuti ed è subito gol di Mattia Destro. Il ragazzo dalla faccia pulita che segna sempre. 

Dopo 20 minuti ad esultare sotto la Curva Nord sarà Ljajic, un gol di potenza. Bellissimo. 
Al minuto 33' Francesco Totti segna su calcio di rigore
33 e quale altro numero se non quello degli anni di Cristo? Un numero sacro, perfetto, come il pallone che ha scagliato in rete, come il pollice che si è infilato in bocca. Fermo con le gambe aperte e Daniele De Rossi a cavalcioni sulle spalle con la faccia rossa di quella rabbia di gioia che solo lui può esprime con un urlo infinito. 
Francesco ha segnato di nuovo. Francesco eterno, unico e solo. Francesco mio che se ti penso lontano dal campo lo sa solo Dio quello che provo. 
La partita finisce lì, al minuto 33' quando il nostro Cristo, perdonatemi se vi sembro balsfema ma per me il mio Capitano è un Cristo e non ci sono altri termini in cui parlarne, segna.
Per concludere in bellezza, in serata si avvera anche la mia previsione. Prima della partita avevo detto a Sandro e Marco che secondo me la Juventus contro il Sassuolo non se la portava da casa. Loro mi avevano deriso e, mio padre, al quale avevo fatto la stessa confessione a fine partita, aveva dichiarato: "A fine primo tempo saranno già 3-0" mai contraddire il Padre, però c'avevo ragione io. 
Sarà che continuo a seguire il Calcio con la convinzione che chi ruba paga e chi gioca con passione vince sempre, fatto sta che la Juventus con il Sassuolo ha preso un solo punto e allora voglio fare il mio outing come ha fatto Mister Garcia, ecco il pensiero che non mi abbandona:
Juventus - Roma sarà per la Juventus come per la Lazio è stata la vittoria della Coppa Italia: l'inizio della fine
Nel viaggio di ritorno a casa ho parlato con Tea al telefono: 
"Ho detto al Capitano se potevo fare una foto e poi al portiere di parare tutte le palle" 
"E che ti ha risposto?"
"Certo piccolina!"
Certo Piccolina! Questa è la mia Roma a volte ferita, a volte in ginocchio ma sempre attenta a non  deludere chi la ama follemente. 
Così i minuti scorrono ed è già domani, il giorno di AsRoma e Bayern Monaco
Una notte da Campioni, di quelle notte che fanno già venire i brividi solo a pensarle. Una notte che si dorme ancora ma che ha già, nel suono che produce in bocca e nella rotondità che occupa nei pensieri, il gusto di un whisky di annata dal sapore unico.

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