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15 novembre 2013

Alzate la testa

Curva Sud

Alzate la testa e guardate lassù. Su in vetta dico, alla prima riga quella oltre la quale non c'è più niente.
Ecco la Roma è lì. Leggete con calma, come quando alle elementari imparavate a leggere le prime parole: R...O...MMM...AAA.
Bene. Lo avete fatto? E adesso rispondetemi: Qualcuno di voi riteneva possibile che a metà Novembre, dopo 12 gare l'AsRoma potesse essere prima in classifica a 32 punti???
Se chi mi legge è onesto con me e con se stesso sa qual è la risposta. E sa che la risposta è no! No perché veniamo da due stagioni orribili che ci hanno massacrato il fegato quasi quanto la delusione di domenica pomeriggio contro il Sassuolo.
Romanisti lo si è perché si ha fede. Romanista è colui che anche dopo due anni osceni si rinnova l'abbonamento, quando la speranza non c'è più e la delusione è totale.
Romanista è colui che si accorge che la Roma ha giocato senza punte, perché se è vero che Ljajic si è mangiato una montagna di gol è anche vero che Borriello è uscito al 30' e la squadra ha giocato senza attaccanti puri. E' vero che il gioco di Garcia non li prevede però prevede anche che giochino Totti e Gervinho. Quindi, Romanisti che riempite lo stadio quando la Roma vince ed uscite inveendo contro gli arbitri permettetevi che vi dica che non avete capito niente.
In primis regola n.1 del calcio: la Roma deve chiudere le partite.
n.2: la Roma non deve contare sugli arbitri.
n.3: la Roma per continuare a macinare punti deve essere al completo perché la Roma non è il Barcellona o il Real Madrid.
n.4: la Roma può e deve crederci perché non ha le Coppe ma come il mister Garcia ci ha insegnato, la Roma è stata costruita per il secondo, terzo posto ossia per tornare in Champions.
n.5: se la Roma resta prima fino alla fine sarà un miracolo e come tale deve essere celebrato.
Basta con le regole. E torniamo a noi.
Ora c'è la pausa e se tutto va bene la squadra sarà al completo, di nuovo pronta ad affrontare il Cagliari di Conti che ha chiuso la dodicesima giornata con una doppietta.
All'Olimpico domenica c'erano gli arcobaleni dopo la pioggia. C'era Marco che a soli 3 anni assisteva alla sua prima partita con l'Uomo Ragno in braccio. C'era Alma che finalmente è tornata a coccolarci.
Domenica all'Olimpico c'erano una moltitudine di cuori che battevano tutti allo stesso ritmo, nello stesso identico modo e andavano a tempo facendo una melodia favolosa.

E te lo vojo di' che so' stato io,
E so' 4 anni che me tengo 'sto segreto...
e te lo vojo di' ma nun lo fa' sape',
Nun lo di' a Nissuno, tiettelo pe' te...

Questi siamo noi. Questa è la Roma. Testa alta e leggete, lassù in alto sulla prima riga, quella oltre la quale non c'è più niente...parola di Tacco12.

PostScriptum: C'è chi il freddo lo soffre da ieri...e chi da 'na vita. A buon intenditor poche parole.

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