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14 maggio 2013

Razzismo nel calcio: siamo arrivati alla frutta, ops...alla fine


Posso dire che questa storia dei Razzisti allo stadio mi sta veramente stufando?
I Bu non hanno giustificazione.
I Bu sono una forma di disprezzo e mimano il verso di una scimmia proprio con lo scopo di dare dell' animale a qualcuno.
I Bu non hanno colore perché non sono rivolti solo ai giocatori negri ma anche a quelli bianchi.
Il razzismo è come un Ringo. Ha due facce e due colori. Piantiamola con questa ipocrisia. Un bianco tra i neri soffre dello stesso trattamento.
Il razzismo fa schifo perché presuppone che qualcuno è migliore di qualcun altro. Quindi su questo credo che siamo tutti d'accordo. 
Quindi, fermo restando che la mamma del cretino è sempre incinta, sono stanca di sentire gente che ha vissuto e vive di calcio, come Sacchi, che dice:
"Gli stadi sono posti pericolosi"
Oppure uno come Tommasi che commenta:
"Si va allo stadio per fare altro". 
Allo stadio ci vado da sempre e lo stadio non è pericoloso e non è un luogo di perdizione.
Lo stadio è fatto di persone, tante persone, e molte sono brave persone.
Appartengono alla categoria di quelle che amano lo sport, vivono per il calcio. Sanno cosa significa vincere e perdere. 
Direi, con assoluta certezza, che la percentuale definita "pericolosa" è molto bassa e mi piacerebbe che questo venisse detto.
Mi piacerebbe anche che Totti la smettesse di cadere sempre nelle trappole che gli vengono tese da "amici" come Mexes e che Balotelli usasse il suo dito per chiudere la propria di bocca e non solo quella degli altri. 
Credo, che se si volesse debellare dagli stadi il razzismo e la stupidaggine lo si potrebbe fare e basta, senza alcuna chiacchiera e titolone sui giornali.
Basterebbe zoomare sui filmati della partita, individuare i cretini razzisti mentre emettono suoni da scimmia; prenderli e sbatterli fuori dallo stadio a vita. Non mi sembra cosa complicata. Invece no. No, in Italia si lascia che ciascuno dica la sua, compreso Muntari che ieri sera, con la complicità di Striscia la Notizia è diventato improvvisamente un Santo.
Un Negro che prende un Rosso per difendere un compagno Negro che obiettivo dei cori razzisti della tifoseria avversaria. 
Muntari, è stato espulso perché ha tenuto fermo il braccio ad un arbitro. Ricordiamolo al gentile pubblico e ricordiamo anche che fermare il braccio ad un arbitro è CONTRO il REGOLAMENTO. 
Quindi applauso a tutto il Carrozzone, come lo definirebbe Renato Zero, per aver montato ad hoc una situazione e aver così evitato di parlare, per l'ennesima domenica, di un errore arbitrale non tanto a sfavore della Roma, quanto a favore del Milan (ha ragione il mio amico Luca dunque, le ultime giornate gli arbitri difficilmente sbagliano a caso). 
Bravi, complimenti a tutti. Soprattutto alla Roma che sta concludendo la stagione nel modo che merita. In 11 contro 10 non è stata capace di fare un solo gol, ottenendo così un solo punto e finendo di nuovo dietro alla Lazio in classifica. 
I laziali ovviamente sono rispuntati come le margheritine primaverili. Anche quelli che considero laziali "tiepidi" non sono riusciti a trattenere la loro lingua...e mi hanno detto: 
"E' durato poco il vostro sorpasso". 
Vaglielo a spiegare che se la benzina finisce la macchina si ferma??? 
Domenica contro il Napoli sarà l'ultima di Campionato. Unica fortuna è che il Napoli è matematicamente seconda in classifica. Un ultimo sforzo dunque, e poi una finale a -12 che vale l'Europa...parola di Tacco 12.

PostScriptum: Oggi su Repubblica è pubblicata una foto con un bimbo di 5 anni che divide arbitro e allenatore: "Basta litigare, voglio giocare". Ecco impariamo da loro.

1 commento:

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