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16 ottobre 2016

Sofitel Wine Days 2016: degustazione al buio

Sofitel Wine Days - tacco 12cm all'assaggio

Avete ancora tempo per partecipare ai Sofitel Wine Days in programma fino al 31 Ottobre 2016. 
Tacco 12cm è già andata ed è qui proprio per scrivere di questa esperienza altamente consigliabile.

Avete mai provato a degustare dei vini al buoio? Eh avete capito bene...al buio. 

Tacco 12cm si! L'appuntamento era alle ore 18.00 presso il Sofitel Hotel di Villa Borghese. Una location molto raffinata dove sono arrivata con il solito fiatone per paura di essere in ritardo. 
Erano le ore 18.04. Per fortuna non ero la sola ritardataria. 
L'invito rivoltomi da Livia Belardelli, wine coach, era di natura duplice: uno degustare al buio per imparare a capire come chi non vede percepisce il gusto, che evidentemente diventa fontamentale più della vista; 
due quello di vivere in veste di blogger e ristoratrice un'esperienza dove potessi degustare dei vini buoni per poi raccontarli e per mettere me stessa alla prova del gusto. 
Sicuramente il primo obiettivo è stato raggiungo : il gusto senza la vista sa giocare brutti scherzi e allo stesso tempo esaltare le papille gustative in modo incredibile. 
Il secondo obiettivo ha chiaramente dimostrato che la sommelier di casa è senza pericolo d'insediamento mia sorella! 







Sofitel Wine Days


La serata è iniziata con degli assaggi salati e un drink di benvenuto, con lo scopo di non iniziare la degustazione a stomaco vuoto. Dopo qualche minuto Livia, che ha organizzato e condotto la serata, ci ha spiegato che la catena di alberghi Sofitel del gruppo AccorHotels è giunta al quinto anno dei suoi "Sofitel Wine Days", una manifestazione dedicata al vino in cui ci saranno un susseguirsi di eventi dove neofiti e appassionati avranno l'opportunità di avvicinarsi al mondo del vino proprio per dimostrare l'interesse di Sofitel a questo mondo.
La serata BlindWine Taste organizzata da Livia, in collaborazione con l'Enoteca Trimani che purtroppo non ha potuto essere presente, era proprio una delle occasioni per capire qualcosa di più del mondo enologico. 

La Degustazione


Una volta contestualizzato l'evento, Livia ci ha spiegato (saremmo stati circa una ventina di ospiti) che prima di entrare nella sala dedicata alla degustazione, ci avrebbero dato una mascherina (tipo quella per dormire in aereo) e ci avrebbero condotto per mano fino alla nostra postazione. 
Così, un po' timorosi ma tutti soprattutto curiosi ci siamo avvicinati alla porta dove, in effetti ci hanno dotato della mascherina e condotto per mano al nostro tavolo. 
Il passaggio dalla luce al buio è stato forte. Una persona mi ha letteralmente guidato in uno spazio che non conoscevo, per farmi accomodare e per farmi toccare i 4 calici che avevo davanti a me. 
Non solo calici ma anche un block notes dove appuntare le mie impressioni (cosa che al buio è risultata alquanto complicata). 
Il mio tavolo era composto da 4 esperti del settore (io ero assolutamente la meno esperta del gruppo) che a loro volta toccavano il tavolo per orientarsi in quello spazio sconosciuto. 
Esilerante l'inizio quando una delle mie commensali sosteneva che alla sua destra si trovasse una sputacchiera e la persona davanti a me invece sosteneva che alla sua destra ci fosse una pianta, questo a indicare quanto avere gli occhi bendati fosse complicato. 

Sofitel Wine Days - Tacco 12cm all'opera

I Vini 


La degustazione è stata divisa in due parti: una prima parte consisteva nella degustazione di 4 vini al buio e la seconda parte degli stessi alla luce, con relativa presentazione delle aziende.
Nella prima parte ci è stato chiesto addirittura se avessimo individuato il vino rosso e quello bianco... non solo, se capivamo di quali vitigni si trattasse e se questi ci sembravano essere italiani o francesi. Un'impresa decisamente da intenditori.  
Diciamo che il nostro tavolo (la nostra squadra di "esperte") se l'è cavata piuttosto bene. Tranne me che ho sbagliato il primo vino, un grechetto fatto fermentare in piccoli fusti di legno, cosa che mi aveva portato fuori pista al punto di scambiarlo per un rosso! 
Scherzo del gusto poco allenato perchè lo stesso vino alla luce degustandolo, non poteva che apparirmi come un bianco, quale in effetti era. Si trattava di un Latour a Civitella del 2014.  
Con gli occhi sbendati ci hanno presentato anche il secondo vino, un francese Louis Moreau Chablis 1er Cru; il terzo, un francese rosso Clos du Caillou Chateauneuf  du Pape 2014 e il quarto rosso italiano Notturno dei Calanchi Pinot Noir di Paolo e Noemia D'Amico un'azienda del Lazio. 
Tutti vini scelti per parlare di Francia e Italia in un rapporto che a volte è più stretto di quello che può sembrare anche se devo dire che i vitigni francesi e italiani sono decisamente riconoscibili. 
Vedere quei bicchieri e quei vini ha, in qualche modo, fuso l'esperienza della vista con quella del gusto. Un'eperienza unica culminata con un brindisi al sapore di Champagne. 
Sono stata molto felice di vivere un'esperienza come quella proposta dal Sofitel Wine Days, credo che ogni volta che qualche novità entri a far parte del proprio bagaglio di esperienze si viva un momento indelebile. Complimenti anche a Livia che ha gestito la situazione, pur senza Paolo Trimani, in modo molto professionale e competente. 

Eccoci tutte insieme a Livia Belardelli a fine serata, magicamente sobrie!

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