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27 gennaio 2015

Il giorno della Memoria, chi dimentica è complice

La giornata della Memoria, chi dimentica è complice | film La Ladra di libri

 

Il giorno della Memoria, chi dimentica è complice

Il 27 gennaio è una ricorrenza internazionale celebrata ogni anno in ricordo delle vittime dell'Olocausto.
E' stata decisa come data proprio perchè il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa liberarono gli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz.
Sarà la liberazione dei superstiti e i loro racconti a rivelare al mondo intero l'orrore del genocidio nazista. 

C'è solo un modo perchè non si ripeta mai più un orrore del genere ed è quello di ricordare. Più gli anni passano più i testimoni muoiono. Sono ormai trascorsi 70 anni da quel giorno e soli i più piccoli superstiti restano oggi ancora in vita. 

Il mio è un ricordo speciale, non legato ai libri di scuola o alla lezione ben preparata di qualche professore. No, ahimè non è così che ho capito davvero cosa l'Olocausto fosse stato. 

Me lo hanno insegnato i libri come "Un sacchetto di biglie" il romanzo di Joseph Joffo che mio padre mi ha regalato quando avevo 12 anni e poi "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman, un classico della letteratura per ragazzi e non solo e infine, scoperta più recente, "Uno psicologo nei lager" di Viktor Frakl un presonaggio che tutti dovrebbero conoscere, un genio. Così scriveva:
"l'uomo può essere nel suo intimo più forte del destino che gli viene imposto dall'esterno"
Me lo hanno insegnato film come "Schindler's list" di Steven Spilberg, "La Chiave di Sara" di Gilles Paquet-Brenner, "La ladra di libri" di Brian Percival e "Il bambino con il pigiama a righe" di Mark Herman.
Ho citato questi film, ma ne ce ne sarebbero molti altri, solo per mostrare come un americano, un francese e due inglesi abbiano trattato il tema con uguale sensibilità e "denuncia". 

Vivendo a Roma la mia vita s'intreccia spesso con quella degli abitanti del ghetto. La mia vicina di casa è ebrea e ogni venerdì osserva lo Shabbath, una volta mi ha invitato e mi ha regalato dei libri sulle loro regole alimentari.
Ho avuto la fortuna di dividere il mio appartamento durante l' Erasmus con una ragazza americana ebrea ed è lei che, per la prima volta, mi ha invitato a festeggiare la Chanukkah mostrandomi le tradizioni di un popolo segnato da una storia di persecuzioni.

Tullia Zevi, il mio ricordo


La giornata della Memoria, Tullia Zevi
Quando lavoravo con Gad Lerner a La7 per il programma L'Infedele ho avuto un'immensa fortuna: quella di poter conoscere una donna colta, brillante come Tullia Zevi.
Una giornalista e scrittrice che non ha vissuto l'Olocausto nei campi di concentramento ma lo ha vissuto in una vita itinerante tra l'Europa e gli Stati Uniti. 
La sua vita è sempre stata una testimonianza e il libro che ha scritto insieme alla nipote Nathania Zevi, Ti racconto la mia storia. Dialogo tra nonna e nipote sull'ebraismo ne è l'esempio.
Mi ricordo di quel pomeriggio, nella sua casa al primo piano al Portico d'Ottavia, proprio dietro la Sinagoga e davanti al ristorante Giggetto. 
Una casa grande, piena di libri, arredata con semplicità. Tullia Zevi era già molto anziana ma ancora si preoccupava di apparire "presentabile" davanti alla telecamera.
Mi raccomandava di dirle se i suoi capelli erano in ordine e chiedeva alla truccatrice di non farla apparire ridicola. Può una donna come lei apparire ridicola? Non lo sarebbe stata nemmeno se avesse indossato un ombretto rosso. 
Quando parlava i suoi racconti ti afferravano alla gola come uno spago attorno alle zampe di un pollo appeso a testa in giù. 
Mancava quasi l'aria quando ti ripeteva delle sue fughe e degli amici persi nel corso degli anni. Lei era stata fortunata a non vivere la deportazione ed è per questo che ha trascorso la sua esistenza lottando per libertà e democrazia. 
Ecco Tullia Zevi per la prima volta mi ha fatto capire che non sono morti solo gli ebrei deportati, sono morti anche quelli fuggiti e quelli sopravvissuti, perchè sopravvivere quando intorno tutto muore richiede uno sforzo disumano. 
Ci sono persone che hanno messo a rischio la loro di vita pur di salvare gli altri e la Guerra è vero che ha tirato fuori il peggio ma solo degli uomini cattivi e di quelli buoni ne ha tirato fuori il meglio, di molti ne ha fatto degli eroi. 


I film un modo per ricordare


In questo giorno, che ogni anno che passa ci allontana da quell'orribile ricorrenza, dobbiamo riflettere più che mai su quanto accaduto, perchè altre stragi si stanno compiendo tra gli esseri umani, altre libertà vengono negate, soffocate, represse.
A tal proposito vi consiglio di dare un'occhiata al sito www.comingsoon.it dove c'è un articolo in cui si elencano 25 film dedicati al tema di questa giornata della memoria.
Date una sbirciata, sceglietene uno da guardare stasera, sceglietelo per voi e per i vostri figli. Sceglietelo per tenere in vita tutti quelli che non ci sono più, quelli che hanno avuto una vita marchiata a fuoco con un numero su un polso, quelli che non hanno mai capito perchè è capitato a loro.
Primo Levi scriveva:
 "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario" 

Teniamo in vita anche lui raccogliendo il suo insegnamento.


La giornata della Memoria, chi dimentica è complice | film: La Chiave di Sara


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