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03 luglio 2012

Grazie Italia di essere umana

Il bacio si è interrotto. Come un amante che dopo averti travolto con baci lussuriosi gli occhi, le guance, le labbra, i lobi delle orecchie d'improvviso cessa di mordere delicatamente il tuo volto e decida di sigillare quel momento di passione con un bacio sulla fronte come a dire : "Mi sono sbagliato". 
Ecco, la Nazionale ci ha trattati così. Sedotti e abbandonati nel sogno di alzare una coppa lontana 44 anni. Per l'occasione, dopo l'infortunio che mi ha colto costringendomi sul divano da giorni, avevo deciso di cambiare divano. Volevo godermi la Finale Spagna - Italia facendo finta di essere in vacanza. Proprio come quando ero ragazzina e nel bar all'aperto della piazzetta di Lido di Enea ho assistito al rigore di Roberto Baggio codino d'oro. Che delusione. Oppure quando a Italia 90 ero davanti al maxi schermo del campeggio di Roseto degli Abruzzi e guardavo il mio idolo Giuseppe Giannini giocare contro l'Argentina di Diego Armando Maradona. 
Volevo sentirmi in vacanza nella speranza di esorcizzare quelle delusioni passate. 
A differenza dei Mondiali, non so per quale motivo, degli Europei ho ricordi meno nitidi. Questo lo volevo ricordare e lo ricorderò e come, temo. 
Con il senno di due giorni dopo sono certa che di poter affermare che è stato un grande Europeo, perso in finale contro una grande Spagna. 
Avevo sottovalutato gli spagnoli. Contro il Portogallo li avevo trovati spenti e poco motivati. L'Italia invece era determinata, voleva vincere. In realtà entrambe le cose erano vere. Le avevo lette nella maniera corretta. L'errore reale è stato quello di credere che il Cuore potesse fare la differenza. Anche la Spagna ha un Cuore grande. Lo ha dimostrato dedicando la vittoria a Puerta dipinto sulla maglietta dei campioni a fine gara.
Ha detto bene Buffon: "Nel calcio ci sta che si perda se s'incontra un avversario molto forte"
Merito ai vinti dunque e Bravi ai nostri Ragazzi!  Ciò che mi è dispiaciuto molto è stato vederli letteralmente a pezzi. Tanto da concludere la partita in 10. 
Daniele ha sfoderato due occhiaie da far invidia a un panda, ha decisamente bisogno di una vacanza. Cassano sempre in affanno tanto da essere sostituito. E' lui l'uomo che è mancato più di tutti. Lui non ha girato e lì davanti, quelli che definiscono Balotelli un "fenomeno", spero si siano resi conto che "il fenomeno" non esiste. Lui non segna da solo. Lui non fa la differenza se quello che gira intorno non funziona. La grandezza di questa è squadra è stata la sua coralità. 
La Spagna ha sia coralità che gli individui, è una spanna sopra le altre, è un extra terrestre. 
L'Italia è una squadra, vera fatta di giocatori più o meno forti. Fatta di lacrime, crampi e passaggi sbagliati. Di gol memorabili, rigori e punizioni alte o filtranti. L'Italia è umana. 
A inizio match il Guru mi aveva detto: "Ho paura dei primi minuti, se ci mettono sotto e ci fanno un gol è finita". Il Guru ha sempre ragione. E quando a fine partita gli racconto: 
"Lo sai che tifosi intervistati prima della partita avevano detto che sarebbe stata come una partita di tennis? E io che li prendevo per matti" lui mi ha risposto: 
"I tifosi sanno che hanno una squadra invincibile. Avrebbero dato quel pronostico contro qualunque squadra fosse arrivata in finale al nostro posto". 
Già, mi è venuta voglia di avere una squadra invincibile. 
In conclusione è stato un bell'Europeo quello giocato. Quello che è girato intorno un po' meno. 
Ho visto il nostro Primo Ministro sedere in tribuna: perché? Lui ha detto che il calcio andrebbe fermato due anni; ha sostenuto, a mio avviso correttamente, il boicottaggio dell'evento per solidarietà nei confronti della Timoshenko eppure con una letterina al presidente ucraino Yanukovich, si è sistemato la  coscienza. 
Non mi piace giudicare e sono certa che una persona seria come Monti sa quello che fa, però vorrei capire l' incoerenza delle sue azioni. 
Cosa meno comprensibile e condannabile è stata la radiocronaca di Radio Padania che ha esulato ai gol della Spagna manifestando grande gioia per la sconfitta dell'Italia. Così come non mi è piaciuta una bandiera Nazista in mezzo a tanti tricolori a Circo Massimo. Ecco a volte ritengo che la libertà di stampa finisca laddove si violi la Costituzione. 
Per il resto oggi è già martedì e il mio pensiero non può che correre a Trigoria. Un saluto alla Spagna vincitrice e la speranza di vedere una Roma nuova: più italiana e meno spagnola. Parola di Tacco12. 

PostScrptum: a chi ci definisce un popolo di piagnoni suggerisco di studiare molto bene la storia. L'Italia non piange mai. L'Italia si emoziona. 

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