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04 febbraio 2015

L'As Roma è come la Gioconda, quali misteri nasconde?

 
L'As Roma è come la Gioconda, quali misteri nasconde?

 

As Roma - Empoli 1-1, la Curva fischia e aspetta il riscatto

Due partite nel giro di 4 giorni e tanta, troppa confusione. 
Già sabato sera in casa contro l'Empoli, la Roma aveva dimostrato di essere fuori condizione. 
Un pareggio all'Olimpico, il quarto nell'ultimo mese, contro una squadra che si considera "piccola" non è certo un risultato che ci si aspettava dalla seconda in classifica. Poi quella data che salta all'occhio 30 novembre 2014, l'ultima vittoria in casa, ben due mesi fa, è la certezza di un periodo no.
La Curva Sud in parte è vuota, per scontare la giornata di squalifica frutto di qualche settimana fa, e il suo vuoto riflette in campo come una pozzanghera: solo uomini bagnati e sfocati. 
Totti sbaglia un paio di palloni ed è quando sbaglia anche lui che ti rendi conto che "qualche problemino c'è davvero". 
Il mio è un blog e posso scrivere quello che voglio, senza starmi a preoccupare troppo di come reagirà l'ambiente (tanto "l'ambiente" legge e ascolta sempre le stesse persone), sono una outsider, una che dall'alto dei miei Tacco12 cm  può permettersi il lusso di dirla come la pensa, senza paura che "il capo" la possa licenziare, senza il terrore di schierarsi dalla parte sbagliata, perchè per me non esiste una parte esistono solo interpretazioni della realtà.
Così le chiacchiere invadono lo Stadio. C'è chi se la prende con Garcia e in particolare alla sua mancata concentrazione la cui causa potrebbe essere duplice: sarà colpa della giovane fidanzata oppure il nostro Napoleone è giunto alla sua Waterloo (1815... non a caso 2015) dopo solo un anno e mezzo da condottiero e con zero, dico e ribadisco zero, trofei in bacheca???
Certo la sorte non ci appare benevola dato che Iturbe, quello più in forma, ha rimediato un'infortunio che lo terrà fuori dal campo per un mese e mezzo. 
C'è da credere che una nonna del sud debba togliere il malacchio a una squadra che macina infortuni con una media imbarazzante. Strootman, Castan, la por'anima de Balzaretti, Maicon, De Rossi e così via. 
Con l'Empoli la partita è stata ripresa per il colletto della camicia, come un bambino che cade dalla bicicletta e ha già sbattuto le ginocchia sul cemento ma è stato provvidenzialmente sollevato da una mano prima che a toccare terra fosse anche la sua faccia. Così Maicon, uno che corre e s'arrabbia, uno che ha vinto e che ha ancora fame, ha deciso di buttarla lui dentro quella maledetta palla, dato che nessun altro aveva intenzione di provvedere. E' stato 1-1, come a dire "rimandati a martedì".

As Roma - Fiorentina 0-2: Gomez "McFly" con una doppietta elimina l'As Roma dalla Coppa Italia

As Roma - Fiorentina 0-2, la reazione: Roma fuori dalla Coppa Italia 

Puntuale la bocciatura arriva di martedì. Può uno che non ha studiato recuperare un'insufficienza grave in 4 giorni? 
La Roma scende in campo con la formazione che può ma questa volta dalla Toscana non arriva una squadra "piccola", arriva la Fiorentina. I Viola hanno perso Cuadrado e questo ci potrebbe far ben sperare ma Montella, che non è uno scemo e punta non solo alla qualificazione ma anche alla prima fottuta vittoria contro la Roma, schiera Alessandro Diamanti. 
Adesso qualcuno lo definisce "stronzo" io lo definisco un giocatore di carattere e devo ammettere che  Francesco Totti, da me adorato e venerato, durante la partita ha commesso nei confronti di Diamanti una serie di ingenuità che non si addicono al suo ruolo da Capitano: come negare la stretta di mano quando lui gli ha chiesto scusa dopo un fallo commesso. 
Comunque non è quel gesto che ci ha fatto perdere la partita. Ancora una volta la partita l'abbiamo persa perchè non abbiamo un attaccante, uno che come Mario Gomez si mette davanti la porta e la butta giù. 
Per fortuna ero rimasta a casa, con la mia lasagna radicchio, funghi e salsiccia accompagnata da un bicchiere di vino rosso e avvolta nel cuscino del mio comodo divano. 
Avevamo deciso di non prendere acqua con il motorino, non perchè la Roma non lo meritasse, perchè la squadra non lo meritava. 
Quella squadra lì che "non tira fuori le palle", quella che "tutto gli è concesso e perdonato, sempre". Eh già alla mia pellaccia ci tengo, non posso permettermi un'influenza per loro dato che devo fare tre lavori per arrivare a fine mese e quando sento: "Non sono in forma" m'incazzo. E' come dire a uno scrittore "non ha idee", cazzo cambia mestiere! Sei profumatamente pagato per giocare a calcio, devi fare quello e basta dalla mattina alla sera e non sei in forma???


La Roma è come la Gioconda


Avete presente il quadro di Leonardo, la Monna Lisa meglio conosciuta come La Gioconda
Ecco l'As Roma è tale e quale. 
Un piccolo dipinto (77x53) eseguito da Leonardo da Vinci e custodito nel Museo del Louvre di Parigi. Una donna che accenna appena a un sorriso e la cui discussa bellezza l'ha resa il quadro più celebre al mondo. Sulla Monna Lisa sono stati fatti studi psicoanalitici e scritte pagine di critica e letteratura. Qualcuno sostiene sia un autoritratto del pittore, qualcun altro che nelle curve della sua bocca si nasconda un'enigma da sciogliere. La Gioconda è anche il quadro più parodiato di tutti.
Ecco, la Roma è un quadro indecifrabile, considerato meraviglioso ma a guardarlo bene non si capisce per quale ragione. Cambia spesso faccia ed è chiuso in un "museo" francese, scippato all'Italia dagli americani. Ha un nome immortale e una fama mondiale. Quando si legge la sua formazione si è certi che possa vincere tutto, eppure... quali misteri nasconde dietro gli acquisti che non schiera, i giocatori che si fanno male e quelli che davanti alla porta preferiscono fare un retropassaggio invece di tirare?

As Roma - Fiorentina 0-2, Coppa Italia: l'espressione di Totti dice tutto.

Cause e rimedi


Può una squadra diventare grande se non ha una società dietro che la tutela? 
La colpa è sempre dei giornalisti? Per favore, sono anni che vado a caccia di notizie e una cosa è certa: puoi essere anche il Premio Pulitzer, puoi trasformarti all'occasione da infiltrato, puoi ricorrere a telecamere nascoste ma se qualcuno vuole proteggere la sua privacy ti rende il compito praticamente impossibile.
La Roma non ha privacy. La Roma è di tutti con le sue fughe notturne in discoteca, i selfie del Mister e della sua bambolina, gli sfoghi di Destro e le speranze twittate di Borriello. La Roma ha una Società che lava i panni sporchi in piazza, come in una comune, come se risolverli in privato fosse troppo faticoso. 
Può una società decidere di cedere Destro, cessione per la quale ero profondamente d'accordo, senza prima assicurarsi un attaccante al suo posto? E non venite a dirmi Iturbe, perchè lui non è un attaccante come Destro. Certo, certo Mister Garcia "non vede" quel ruolo però poi è arrivato Ibarbo, perchè? E vogliamo parlare dell'arrivo di Spolli oppure della sparizione di Ucan, che aveva fatto vedere ottime prestazioni? Delle chiacchiere su Eto'o, ora della Sampdoria o su Salah alla fine approdato alla Fiorentina? 
Troppe indizi e prove inquinate. E' una scena del delitto con molti indagati ma tutti con poche prove a loro carico. Possono decidere di scagionarsi da soli, di vuotare il sacco e di farlo sul campo prima che sia troppo tardi. 

Del resto la Gioconda sono anni che se la ride, nascondendo al mondo i suoi misteri, chiusa dentro una cornice con la gente che fa la fila per ammirarla sempre certa che il giorno dopo ci sarà la fila di nuovo...a buon intenditor poche parole e sempre Forza Roma.

20 gennaio 2015

Palermo - As Roma: 1-1 e sto. 'Ndo sto?

Palermo - As Roma: quale sarà il futuro giallorosso? Qui Destro dopo il gol del pareggio

A Palermo si è vista la più brutta As Roma del Campionato


Un pareggio che sembra una mano a Sette e Mezzo in cui il giocatore scopre le carte e si accorge di avere un punteggio minimo, allora dice al banco: "Cala!" ed è allora che il banco cala e gira una carta che vale un punto e basta e il giocatore, senza nemmeno rischiare per un momento la fortuna, pronuncia il fatidico: "Sto!"

Sto! 'Ndo Sto???


La Roma ha fatto esattamente così, si è accontentata di un 1 punto senza nemmeno tentare di prenderne 3, dimenticando che per vincere uno Scudetto ne servono 90, se non 100, di punti e sono d'acciuffare soprattutto nelle trasferte come quella di Palermo perchè è per quelle partite che passano i punti più preziosi.

Un' AS Roma che chiamarla As Roma si fa fatica. Senza Gervinho, che ne incarna l'anima e Totti che ne sprigiona l'essenza. Senza De Rossi che rappresenta la passione o Nainggollan che ne è il carattare. 
Si fa fatica a chiamarla As Roma quando manca alla vista l'eleganza di Keita al centrocampo, come una Jaguar rigata o un tacco 12 cm indossato con una calza di 70 den.
Senza Maicon che la rende combattiva e sfacciata, e Manolas che l'addolcisce come il cacao sul tiramisù.

Si fa fatica a chiamarla Roma...eppure in campo non c'era proprio il nulla... ma quel "non nulla" non è bastato e se una doppia negazione diventa affermazione, in questo caso diventa un gol. 
Il solito gol di Mattia Destro che pure se non sa stoppare una palla, non sa fare uno scatto o saltare l'uomo, sa scivolare nella maniera giusta, sa sfiorare il pallone come solo uno che deve segnare a tutti i costi sa fare. 
La Fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo scriveva Seneca e così è. 

'Ndo Sto? Al secondo posto a -5 dalla prima che è sempre la Juventus e che gioca meglio, decisamente meglio. 

Lasciamo perdere congetture del calibro: se a Torino ci avessero dato i tre punti a quest'ora staremmo +1. Lasciamole perdere per due motivi.
Il primo è che +1  non è  +5; il secondo è che partita come quella di Palermo non hanno alibi, assenze o meno, non si può prendere un gol dopo 1 minuto e 45 secondi. 

Quindi parliamo di un girone concluso in una posizione che può ancora regalarci qualche soddisfazione se si decide di cambiare la mentalità. 

Palermo - AsRoma: 1-1, il gol di Mattia Destro

Le Partite da analizzare del girone di andata


Al secondo minuto già eravamo sotto di un gol.
La Roma in svantaggio, in questa stagione non è certo una novità. Ci ha regalato questo stato d'animo già in partite come Roma - Sassuolo, Roma - Lazio, a Bergamo contro l'Atalanta il gol l'aveva subito al 1' da Moralez. A Napoli hai preso il gol al 3' perdendo l'incontro per 2-0.
Insomma una squadra per gente dal cuore forte, mettiamola così. Alcune partite si sono pareggiate, altre perse e altre addirittura vinte. 
Lo stato d'animo diffuso è quello che non si può lottare per lo Scudetto. Se giochi male e vinci potrebbe anche essere sufficiente, il problema serio è l'intesa in campo. Davanti corrono da soli, non si parlano. Quando mancano i giocatori "pilastri" di questa Roma, la palla non gira e non basta Adem Ljiajc per fare reparto. 
Poi arriva una palla sporca in rete e c'è chi si dichiara: "Felice per aver segnato anche se non abbiamo vinto",  dove si arriva con gente così? 

Questa sera ... Empoli 


E dopo la 19esima giornata di Campionato, inzia la strada per la Coppa Italia
Questa sera in uno Stadio Olimpico bagnato scenderanno in campo i reduci di Palermo per affrontare la squadra di Sarri.
Bisognerà vincere 6-1 come ha fatto la Vecchia Signora per tornare a essere credibili?

Maggio è lontano


Mozzico un cornetto riscaldato, mentre fuori continua a scendere acqua. L'inverno è inoltrato ma sulla mia terrazza scorgo ciuffi di verde qua e là. Per il mese di Maggio sarà tutto in fiore e se non lo sarà, appena smetterà di piovere, cercherò di mettere un po' in ordine.
Sono sicura che anche Rudi farà così, appena gli sarà possibile metterà un po' di ordine, non può rimandare ancora. 


01 novembre 2014

As Roma - Cesena: De Rossi segna ed è di nuovo vetta

As Roma - Cesena 2-0 : Daniele De Rossi segna il gol della vittoria | photo: www.sportmain.it

 

As Roma - Cesena, una vittoria che vale la vetta


Odio il turno infrasettimanale.
Lo odio perchè non posso essere nel mio Stadio a tifare la Mia Roma.  Lo odio, perchè mi perdo partite come Roma - Cesena, apparentemente insignificanti, facili, dal risultato scontato eppure imbevute di quello spirito che può dare alla testa tanto sono forti le emozioni che provocano.
Una partita iniziata con un commovente applauso per Stefano e Cristian, padre e figlio morti in un incidente stradale dopo Roma - Bayern.
In Curva Sud a prendere il loro posto la moglie di Stefano e la piccola sorellina di Christian. 
Un applauso lungo diversi minuti ha ammorbidito l'area umida della serata quando Morgan De Sanctis ha portato un grande mazzo di fiori giallorossi in omaggio ai due tifosi scomparsi. 
La commozione è tanta. La gente ha gli occhi umidi di una tristezza nata dall'incredulità per un episodio che la ragione non può comprendere. 
Tanti occhi d'acqua proprio come quella del mare dove Christian e il suo papà sono stati felici giusto un'estate fa. 
L'emozione è ancora stagna nei cuori quando Destro, a pochi minuti dal dal fischio d'inizio, grazie alla generosità di Gervinho, la butta dentro per l'1-0.
Non esulta Destro come un ragazzo ventenne dovrebbe fare. Esulta piuttosto come se segnare, quindi svolgere il proprio compito d'attaccante, fosse qualcosa di cui vantarsi. Come se essere primi in classifica, fosse solo merito suo. Peccato, non è l'atteggiamento di un vincente magari aveva solo una giornata storta. 
Tutto questo accade allo Stadio mentre mi trovo a lavorare al ristorante, con il cellulare a portata di vista, una cugina che non vuole sapere nulla perchè la partita poi la deve rivedere a casa, un collega (Fabio) più pazzo di me e papà che in cucina riesce a tenerci aggiornati in tempo reale. 
Mirko mi aggiorna dallo stadio ma dopo il primo gol non arriva nessun messaggio. 
"Possibile che solo 1-0 contro il Cesena?" 
Fabio non è tranquillo e sinceramente nemmeno io. Nel frattempo la Juventus continua a pareggiare. 
"Figurateee" dice papà.
Il tempo scorre da Armando al Pantheon, tra un piatto di fettuccine alle rigaje di pollo e un ossobuco. Scorre anche all'Olimpico e la cronologia della mia app sportiva recita: partita noiosa. 
Ancora 1-0. 
Risultato balordo perchè può trasformarsi in un pareggio all'ultimo minuto. La Juve intanto continua a pareggiare.
Salgo in cucina e vedo mio padre dimenarsi muto come in preda a una danza pugliese. 
"2! 2!" fa a bassa voce perchè mia cugina non senta. 
"Chi?" faccio io
"Chi?" replica Fabio
"Danielino". 
Ecco che me lo vedo sul campo mentre gli scoppia la vena dal collo su quella pelle chiara diventata paonazza dalla gioia. 
Mirko m'informa subito dell'aggiornamento dalla Curva Sud. Muovo le braccia in gesto di vittoria, Daniele ha finalmente segnato alla faccia di chi lo critica sempre, di chi lo chiama merceneraio, di chi mette in dubbio la sua professionalità e la sua importanza

Daniele non è Capitano futuro, Daniele è uno di noi. 

Uno che si sente male se la Roma perde, uno che darebbe la vita per la maglia che indossa e che merita d'indossare perchè solo chi ama la maglia sa cosa significa onorarla. 
Daniele De Rossi è un'esemplare raro del nostro Calcio, raro e come specie da proteggere ha un costo ed è per questo che merita rispetto. 

Scendo in sala più sorridente e rilassata, scambio qualche battuta con i clienti e poi sento un clacson dalla strada. 
"Un clacson? E' successo qualcosa" dico a Fabio che non mi ascolta. 
Salgo di nuovo in cucina. Su Whatsapp un delirio di messaggi: gruppo Celata, Puglielli, Burattini e co. è impazzito.  Mirko chiaramente delira. 
Eurosport dice: Genoa - Juventus 1-0 Antonini al 94'. 

Sono in giornate come queste, apparentemente insignificanti, che tutto ha un senso e che il sapore del calcio prende gusto nella bocca. La Juventus ha perso a Genova e La Roma è di nuovo prima in classifica a pari punti con la Vecchia Signora. 
Adesso si può ricominciare. 
Fabio corre a sfottere Willy, l'aiuto cuoco juventino che non gli risparmia mai battute velenose. Papà è incontenibile. Io cerco di capire da Mirko com'è andata e lui mi scrive così: 

"Una cosa incredibile. La partita era finita e i giocatori erano in campo, si stavano salutando con gli avversari quando sullo schermo compare il risultato di Genova. Una bolgia. I giocatori indicano a Mister Garcia il tabellone. Meraviglioso"

Così penso che la mia massima la vittoria della Juventus contro la Roma sarà il suo 26 Maggio è sempre più reale anche se a Napoli sarà una partita tosta e bisognerà usare un unica "arma": la gioia e il rispetto.

Amo il turno infrasettimanale, perchè è in un giorno qualsiasi della settimana che può tornare la meraviglia del calcio fatta di una vittoria, di una sconfitta, di un primo posto in classifica e di un bambino diventato angelo che da una foto mostra un 2-0 come se già lo sapesse, come se non fosse possibile nessun altro risultato.

As Roma - Cesena 2-0, il piccolo Cristian ce lo aveva predetto.

29 settembre 2014

Roma - Verona 2-0: un abbraccio, un grazie e un dajeee.


Roma - Verona: Destro segna e corre ad abbracciare Rudi Garcia

Roma - Verona: Florenzi e Destro trascinano la Roma a 15 punti!

Se c'è una cosa difficile per un tifoso è lavorare durante lo svolgimento della partita della sua squadra del cuore. 
Soprattutto quando questa gioca in casa e si ha l'abbonamento in tasca, in particolare nel giorno in cui il Capitano, che del calcio e di quella squadra ti ha fatto innamorare, compie 38 anni
Insomma una tortura senza fine ma così è stato per me sabato 27 Settembre. 
Roma - Verona scorreva sulle televisioni d'Italia, nelle radio accese delle macchine in partenza per il week end e davanti gli sguardi di 30 mila spettatori seduti al loro posto nella Curva più bella del Mondo e tutto ciò mentre intrattenevo un bel po' di amanti del gelato nell'aula didattica del Gelato Festival tappa Milano Tributo all'Expo. 
Potete immaginare la mia tensione o forse no. Allora ve la spiego. 
Mentre Fabrizio Fenu iniziava a spiegare la preparazione del suo gelato al gusto: Pecorino Dop con Pere caramellate al Miele di Sulla e Pane Carasau lo incalzavo con domande legate alla stagionatura del cacio usato e delle quantità da bilanciare. 
Le sue risposte mi apparivano come degli schemi e la mia testa, in automatico, trasformava 100 gr nel numero 10 e 380 gr in 38 gli anni del Capitano.
Il nome di questo procedimento assurdo non è pazzia ma tifo. 
Dato che sono una professionista, non ho lasciato trasparire alcuna tensione sul mio volto (o almeno non credo), anche se un paio di battute le ho fatte, così per smorzare la mia tensione e strappare due risate alla platea: 
"Non c'è nessun tifoso di voi in sala?"
Si sa il calcio è uno dei pochi argomenti di conversazione che coinvolge tutti: dal bambino al novantenne, dal professionista al disoccupato e persino le donne e gli uomini. 
Si sa, è così ma di tifosi in aula a Milano alle 18.00 ce ne erano davvero pochi... del resto Milan e Inter avrebbero giocato il giorno dopo e anche se Milano è piena di bella gente del Sud, certo questi non tifavano As Roma ma certamente Juventus. 
Compresa la mia agonia, dovuta alla mancanza di notizie (anche se Mirko mi aveva inviato l'Inno che aveva registrato allo stadio con il suo cellulare, scaldando il mio animo ulteriormente), qualcuno ha pensato bene di tenermi aggiornata e così, mentre  Fabrizio Fenu (che per inciso è il migliore Gelatiere d'Italia 2013)  riempiva le coppette del suo 'originale' gelato e lanciava la sfida di un gusto al sapore di Porceddu Sardo, un ragazzo mi confessava che la Roma era passata in vantaggio.
"Chi ha segnato?" riesco a chiedere come se la cosa m'importasse relativamente.
"Florenzi!"
La mia esclamazione a quel punto esce spontanea:
"Alessandro! Dajeee! Dajeee!" 
Parole dette con il cuore prima che con la testa. Un cuore tanto pieno di amore e affetto d'arrivare a Roma, all'ingresso 15 della Curva Sud dove simbolicamente e mentalmente il mio corpo si sentiva. 
Quando inventeranno l'autotrasporto??? Anche solo per dire: "Dajeee" e poi tornare al proprio posto?

22 settembre 2014

Roma - Cagliari: Florenzi, la Nonna e quel bacio

Roma - Cagliari: Florenzi segna e corre da nonna Aurora in tribuna

 

Florenzi corre a baciare la nonna dopo aver segnato un gol.

La Storia Mia con l'As Roma si arricchisce di un nuovo capitolo. Un episodio che racchiude in una promessa, una corsa, un bacio l'essenza del Calcio, quello con la C maiuscola ma come sempre procediamo per ordine.
Terza partita di Campionato.
Una domenica "normale" nel senso che la Roma gioca alle 15.00 di domenica. Una rarità di questi tempi, dove i diritti tv prendono il sopravvento e la "partita della domenica" in realtà è divenuta locuzione di un partita che si gioca indifferentemente il sabato come il mercoledì o il lunedì sera.
Una volta si pranzava veloce perchè bisognava vedere la partita alle 14.30. Nessun anticipo o posticipo solo mia madre che si lamentava:
"E' domenica, si mangia con calma!!!"
Appunto. Ora, per far contente le donne come lei che si lamentavano per così poco, il Calcio ha deciso d'imperversare ogni momento della settimana.
Comunque riprendiamo il nostro discorso.
Finisco di prepare i panini: uno con frittata di zucchine e cipolla rossa di Tropea e l'altro con petto di pollo panato e rucola e ci si avvia, con tutta la ciurma di amici verso sua maestà lo stadio Olimpico.
Giornata speciale anche perchè si festeggiava il doppio compleanno di Alessandro e di Matteo, padre e figlio e già in questo dovevamo accorgersi che qualcosa di romantico era nell'aria.
Per cominciare l'avversario sul campo era il Cagliari, allenato dal Boemo Zeman. Allenatore che per ben due volte ha preso posto sulla panchina giallorossa. Sempre accolto con grande entusiasmo, paladino di un calcio pulito e onesto, non ha mai ottenuto grandi successi.
Eppure il calcio è strano. Ci ha fatto perdere derby e partite all'ultimo minuto ma per Mister Zeman, l'uomo dalla sigaretta sempre accesa, c'è sempre un rispetto incredibile.
Cosa che manca per un altro personaggio. Capitano del Cagliari e figlio di uno dei più grandi e amati giocatori della Roma: Daniele Conti.

02 settembre 2014

Spose Vip Estate 2014: chi è la più bella del Reame???

Spose Vip Estate 2014: Angelina Jolie con il velo disegnato dai figli

Il Vestito da Sposa è da Favola ma non sempre è chic

L'Estate 2014 passerà alla storia come quella più ricca di matrimoni vip

A iniziare le danze il 2 Giugno sono stati Elena Santarelli e il suo storico compagno l'ex calciatore Bernardo Corradi. La bionda show girl ha voluto la stilista Alberta Ferretti per un abito classico con tanto di velo in pizzo. 
Una Principessa in piena regola che merita una sufficienza piena anche se pecca di poca originalità.
Spose Vip Estate 2014: Elena Santarelli sceglie Alberta Ferretti

 
A fine giugno festa grande anche per la top model Marica Pellegrinelli e il cantante Eros Ramazzotti. Dopo 5 anni di amore si dicono si il 21 giugno, giorno del loro anniversario, davanti alla loro bambina e alla figlia che Eros ha avuto con Michelle Hunziker. L'abito di Marica merita l'applauso per originalità. Infatti la giovane top ha sfoggiato un abito della collezione P/E 2014 Valentino Haute Couture rivisitato e corretto per lei: color avorio il corpetto, meno trasparente della versione originale, e un'ampia gonna di note con lo spartito Due Mondi di Lucio Battisti invece di quello dell'opera Violetta di Verdi, come concepito dai direttori creativi della Maison. 
Praticamente perfetta voto: 9

Spose Vip Estate 2014: la signora Ramazzotti sceglie le note di Valentino

 Il 3 Luglio è stato il turno di un'altra bellissima bionda Laura Chiatti, che in dolce attesa, ha detto di "si" all'attore Marco Bocci, il bel commissario Nicola Scialoja della fortunata serie Romanzo Criminale. I due hanno optato per una cerimonia molto rock anche se il vestito di Laura, firmato Prada, di rock aveva ben poco.  
Un po' a sirena, abbastanza scollato, con ricchi ricami sulla scollatura e il velo naturalmento. Giudizio appena sufficiente, poco convincente.

Spose Vip Estate 2014: Laura Chiatti in Prada e incinta

Agosto con nozze a sopresa quella di Caterina Balivo con Guido Maria Brera, dopo 5 anni e un figlio di due anni,  in uno scenario da 10 e lode: Capri
Originale la scelta, il vestito bianco, corto e vintage con un fiocco laterale e nel complesso tutta la cerimonia decisamente low profile. Poco convincente la scelta dell'abito ma tutto il resto decisamente d'applauso, brava Caterina!
Spose Vip Estate 2014: Caterina Balivo sposa Vintage a Capri

Chi vince lo scettro della Sposa più bella del reame è la signora Pitt.

29 gennaio 2014

Come la Juve, voi siete come la Juve

Gervinho, quando la maglia e la pelle sono una cosa sola

L'euforia di domenica è ancora intatta.
Una Roma cinica che ha saputo approfittare del passo falso di tutte, ma proprio di tutte, le concorrenti da quelle per in corsa per la Champions League e alla pretendente per lo Scudetto.
Rimpiango le domeniche dell'infanzia, quando alle 12.30 si stava ancora ad ascoltare la predica del parroco, lottando contro se stessi per sopprimere uno sbadiglio e zittendo con un Osanna uno stomaco affamato e brontolone.
Una volta riusciti nell'impresa e dopo aver chiesto a Dio un po' di clemenza per la partita della propria squadra del cuore e un aiutino per il compito in classe della settimana entrante, ci si dirigeva verso la Pasticceria.
La fila era nutrita ma inevitabile, alle pasterelle a fine pranzo non ci si rinunciava.
Infine la meta era casa dove un pranzo faraonico fatto di lasagna a strati spessi (più un timballo dato che mamma ci metteva, e ci mette ancora, piselli e uova sode) poi di abbacchio o filetto o polpettone erano già stati gli odori che ti avevano destato dal sonno notturno.
Così a pancia piena si assisteva alle partite, tutte insieme, tutte rigorosamente alle 14.30 (orario invernale o alle 15 (nel periodo estivo).
Altri tempi.
Oggi nemmeno si finisce la colazione, che ti ritrovi con il latte sullo stomaco a gridare forza Roma. 
Nessuna Santa Messa alle 12 e nessuna corsa a villa Pamphili (che ha sostituito la santa messa da tempo...) tutto per aria, doccia volante e sul divano.
Del resto se c'è una cosa che è rimasta uguale oggi come ieri, è che la Roma arriva prima di tutto.
Seduti e concentrati, l'inizio non c'era parso così scoppiettante.
Il primo tempo scorre con poche emozioni poi succede quello che si considera la circostanza "ideale":
la Roma passa in vantaggio proprio alla scadere del minuto 45.
La cosa più incredibile è che a realizzarlo è stato Ljajc, ovvero il peggiore in campo fino a quel minuto. Quello da cui non te l'aspetti proprio.
Vero pure che ha fatto "tutto" Gervinho - la Pantera, anche se il suo "tutto"  ancora ce lo doveva mostrare.
Il Verona oltre al gol, perde Maietta per uno strappo e al momento dell'intervello la gara sembra incanalarsi nel modo giusto per Noi.
La tensione però è alta.
Massimo corre in cucina a prendere le noccioline.
Luciana tira fuori birra, spritz, torte rustiche e patatine: "E' solo uno spuntino" dice.
Per me lo spuntino non è altro che un modo carino per definire la voragine che ti apre nello stomaco, soprattutto quando ricominciata la partita da pochi minuti, il Verona pareggia.
"Ma come? Maietta s'è fatto male, noi vinciamo e questi segnano???"
Considerazione romanista che ovviamente si conclude con un: "Sempre i soliti".
Sul cellulare continuano ad arrivare i messaggi di zio Bri preoccupato.
Già la sera prima, da antilaziale prima che romanista, mi aveva scritto timoroso del vantaggio laziale.
"Tranquillo" gli avevo risposto...proprio come domenica:
"Tutto sotto controllo" però un po' di ansia per la Roma ci sta sempre bene, altrimenti non sarebbe la Roma.
La testa torna alla partita. Spero che Garcia faccia un cambio: voglio Pjanic in campo!!!
Al 61' però la Pantera giallorossa s'inventa un gol che nemmeno Flash Gordon avrebbe potuto realizzare.
Nemmeno se ne semo accorti di quello che ha inventato.
Dribla tre difensori e piazza la palla in una parte della porta che nemmeno la parte di rete si spiega come l'abbia trovata per quanto s'era nascosta bene.
Delirio ma "tutti concentrati":
"Qua se si vince si prendono due punti a tutti" si ribadisce ad alta voce come se non lo sapesse nessuno.
La famiglia Celata mi tiene compagnia con Whatsup.
Ogni tanto compare un alberello ma non ve lo posso di' che è 'sto alberello...ve lo dirò a tempo debito.
La partita adesso ha un altro sapore...quello delle patate che Luciana ha messo al forno e che le dovevamo ricordare di togliere.
Nonostante la dimenticanza sono salve.
In campo entrano Pjanic, Florenzi e Totti per sostituire Nainggolan, Ljajic e Destro.
Torosidis corre sulla fascia sinistra e poi cade in area : è rigore.
Massimo lo aveva preannunciato.
Io e Mirko ci guardiamo dubbiosi poi però il replay ci risponde. Torosidis accentua ma il piede del veronese prende la palla.
"Certo se ce lo davano contro...mi rodeva" commenta Mirko ma per i commenti non c'è tempo.
Totti sul dischetto: neanche a dirlo è gol.
Verona 1 Roma 3.
Troppo perchè in 5 minuti tutto cambi e così la Roma porta a casa un risultato fondamentale mentre il Bentegodi cantava: "Come la Juve, voi siete come la Juve"
Come la Juve???
Un coro che fa ridere...Noi tre scudetti loro 30, Noi una collezione di secondi posti, loro di primi. Ci sarà un motivo???
Sono appena le 14.30 salsicce e broccoletti ci aspettano fumanti...alle 15.00 giocano le altre e il bello è che non ce ne frega niente.
Mando giù i bocconi con un buon bicchiere di vino e ripenso al coro del Bentegodi. Tutto sommato non hanno torto, siamo "Come la Juve"... Forti come la Juve... parola di Tacco12.

PostScriptumLazie: La Lazie tiene testa alla Capolista peccato che i commenti di chi loda si dimenticano di dire che i biancocelesti hanno giocato quasi 90 minuti in 11 contro 10. Va beh, del resto sono gli stessi di chi si voleva "scanzare"... bene così il derby s'avvicina.

24 gennaio 2013

Florenzi, Destro e sto


Basta! Davvero non se ne può più. La Roma ha vinto e non mi capita altro che sentire lamentale (...già da ieri sera dato che Mirko appartiene alla parrocchia di quelli che non sopportano più nessuno).
Claudio, un collega curvarolo, quando mi ha visto questa mattina mi ha chiesto : 
"T'è piaciuta ieri sera?" 
La risposta m'è uscita naturale. Avete presente quando il cervello sa già quello che deve fare e parte in automatico? Ecco la mia voce ha proferito le seguenti parole: 
"A me la Roma me piace sempre!
E' vero, mi piace e mi piace tanto. Certo se concretizzasse tutte le palle gol che crea mi piacerebbe di più, però non capisco questo continuo senso di "amarezza" che pervade la tifoseria giallorossa. 
I tifosi vorrebbero  vincere e mi sembra un desiderio legittimo però dovrebbero imparare a capire la loro squadra. Se compro un tacco 12 al mercatino non posso avere la pretesa che mi durino anni. Il Tacco 12 posso anche comprarlo di Fendi, sarebbe un successo assicurato ma se lo prendo di una marca buona meno conosciuta farà comunque la sua figura, sempre che venga abbinato con un abbigliamento adatto. 
Questo per dire che al Boemo possiamo sicuramente imputare delle ristrettezze mentali: De Rossi su tutte. 
La squadra però sta costruendo molto gioco (senza considerare che ieri siamo scesi in campo con diverse assenze) e lo fa anche bene. Certo non si vincono le partite se si prendono gol, qualcuno può farmi presente, ma si vincono facendo i gol questo si. Quindi ieri la Roma ha fatto un gol in più dell'Inter e va bene! Cavolo va bene! Possibile che anche quando vinciamo sbuffiamo???? L'avete visto che bel gol ha fatto Destro! Diamo a Mattia quel che è di Mattia.
Senza considerare che era la terza partita nel giro di una settimana. Adesso aspettiamo Aprile e continuiamo a migliorarci. La prossima settimana conosceremo la prima finalista e questo, considerando quali sono le candidate, non potrà che essere di ulteriore stimolo. Perciò sguardo in avanti e passo fiero, la Roma è in forma e se la giocherà senza paura. 
Domenica, intanto, di nuovo in campo all'ora di pranzo contro un Bologna che vince o perde dai primi di dicembre quando contro la Lazio in casa ha messo a segno il suo ultimo pareggio.
Chissà se la Roma data l'ora ne farà un sol boccone? Secondo me, che sono una romanista donna e me ne intendo di cose buone da mangiare,  a Bologna si mangia molto bene...molto bene...parola di Tacco12

PostScriptumNascite: il figlio di Piqué e Shakira è nato e si chiama Milan. Il prossimo che prende in giro Chanel Totti è avvertito...la piccola infatti è in buona compagnia dopo Vita Agnelli direi che Milan scala la classifica dei nomi con poca fantasia. 

PostScriptuMCoreDeZia: oggi è il compleanno dell'Imperatore, due anni pieni d'amore...ancora non è romanista ma vederlo cantare Roma Roma con gli occhi chiusi per il trasporto non ha prezzo!

14 settembre 2012

Che il Bologna si prenda un bel Destro

Con il Bologna si torna in campo all'Olimpico. 'Na partitaccia mi viene da dire. Sia per l'avversario, che al momento ha dimostrato di essere troppo alla portata, sia per la tipologia di partita: quella del rientro. "Come, ti sei riposato, dovresti essere ancora più in forma", potrebbe obiettare qualcuno. Ed è lì che casca l'asino, proprio perché ti sei riposato hai la mente meno concentrata, soprattutto se l'avversario deve essere più attento di te per acciuffare quei tre punti che ancora mancano a una classifica che lo vede fermo al numero zero. 
Quindi prima reccommendation è: concentrazione. Osvaldo dopo le fatiche Nazionali si riposerà per via di un'espulsione piovuta dalla mente creativa di un arbitro 'nvidioso. Questo non è sempre un male, perché Destro esordirà al fianco di uno sciancato (ma sempre presente) Capitano e ci terrà a fare bella figura. Proprio come in Nazionale, dove ha dimostrato di essere all'altezza del suo compagno di squadra fresco di doppietta contro la Bulgaria. Certo che ce ne ha date di soddisfazioni la Nazionale..anche quella personale di vedere confermata la mia opinione sulle convocazioni in maglia azzurra a Campionato appena iniziato. La domanda che mi tormenta da una settimana è la seguente: perché Balzaretti dopo le visite mediche è rientrato e Capitan Futuro, reduce da una sostituzione contro l'Inter, e rimasto finendo con il farsi male??? 
La novità di questa domenica sarà andare allo stadio alle 15. Preparatevi a vivere un'emozione particolare, d'altri tempi, dal sapore un po' retrò come quando si ascolta la musichetta di Tutto il Calcio Minuto per Minuto in radio. Infatti, prima che questo miracolo possa ripetersi passerà diverso tempo. I prossimi avversari all'Olimpico saranno i sampdoriani nel turno infrasettimanale del 26 settembre alle 20.45 (turno di mercoledì anche quel famoso 28 ottobre 2008 quando a Roma si scatenò un nubifragio con  sospensione della partita). La volta successiva, in casa, sarà alle 12.30 di domenica 7 ottobre contro l'Atalanta. Poi dovremo vedercela alle 20.45 con l'Udinese il 28 ottobre. Due settimane dopo, alla stessa ora, cercheremo di vincere contro il Palermo e tutto questo per dirvi che...la prossima volta, amici e amiche abbonate e non, l'onore di vedere una partita alle ore 15 in casa (perché  loro giocano sempre in trasferta) sarà l'11 novembre nel giorno del derby: Lazie - Roma. Per i più pignoli  non so come aiutarli, perché fino alla partita n.19 del girone d'andata, in casa la Roma giocherà solo in notturna. E vogliamo parlare della partita in casa contro il Torino che sarà un bel lunedì sera, quando io lavoro per l'Infedele???
Va beh, questa lunga parentesi era per mettere al corrente, chi ancora non lo fosse, di quanto sia oggettivamente complicato essere una tifosa di calcio. Ti cambiano i giorni, le ore e poi, quando hai i giocatori buoni, te li convocano in Nazionale, così rischiano anche di saltare qualche partita insignificante come Juventus - Roma. 
L'altra novità della giornata n.3 del Campionato sarà che la sottoscritta giocherà la prima partita del fantacalcio con la squadra Tacco12. I giocatori, per questo primo turno, mi sono stati assegnati automaticamente. L'ironia vuole che oltre a non avere un solo giocatore della Roma mi ritrovo tale Diamanti del Bologna. Quindi, se proprio un gol lo dobbiamo prendere, beh, che ce lo faccia lui ma solo se la Roma è in ampio vantaggio...

PostScriptumLazie: Una squadra speciale dell'Ama è stata avvistata dalle parti del Colosseo. Pare che un gruppo di forestieri abbia sporcato il piazzale proprio davanti il monumento più famoso di Roma. Dicono che i laziali ne sanno qualcosa...dicono...Parola di Tacco12.
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