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16 ottobre 2015

Cioccoshow 2015: il Cioccolato scende in campo a Bologna

 
Cioccoshow, 11-15 novembre 2015

Cioccoshow scende in campo: undici edizioni da festeggiare con una squadra al sapor di cioccolato


E' con grande piacere che oggi vi voglio parlare di una mia grande passione: il cioccolato
Un tema attuale perchè l'inverno si sta avvicinando ed è rinomato che un bel cioccolatino, oltre a non ingrassare, è decisamente un toccasana per l'umore e il piacere. 
Per questo motivo voglio raccontarvi di Cioccoshow, la più importante manifestazione italiana dedicata al cioccolato artigianale, perchè è importante che il cioccolato sia di qualità e in Italia di artigiani e maestri del cioccolato ce ne sono davvero molti. 

Dall'11 al 15 novembre a Bologna scende in campo una squadra davvero speciale. Per festeggiare l'undicesima edizione di Cioccoshow la squadra dei cioccolatini artigianali più famosi del mondo, dalle origini diverse ma dalle qualità ineccepibili. 

Siete pronti a scaldare le papille gustative?


Scende in campo una squadra golosa


Eccoli tutti al completo o quasi: in porta Mr. Cioccoshow, la mascotte della manifestazione; la difesa a tre è formata dai torinesi Giandojót e Cremino, due certezze, e il centrale francese Pralina; al centrocampo troviamo quattro oriundi Dragée (francese ma di origini italiane), Truffle (inglese di adozione ma italiano di nascita) e sulle ali e gli italianissimi Boero e Cuneese pronti a far ubriacare gli avversari con i loro ripieni. 
La fantasia è affidata a Mostacciuoli, napoletano abilissimo a servire assist alle due punte di classe il bolognese Zrtuséin, idolo di casa e Pampapat’ l'attaccante del periodo natalizio.
Nei vari stand presenti a Cioccoshow ci saranno tutti loro e la grande novità di quest'anno: il nuovo Blend Cioccolato Bologna, ideato dal maestro pasticcere Renato Zoia, cui un contest, sui canali social della manifestazione, sta decidendo il nome. 

Vediamo più da vicino chi è Blend Cioccolato Bologna: si tratta di un nuovo cioccolato che contiene in sé tutte le spezie utilizzate per la produzione del dolce tipico di Bologna, il certosino o pan speziale. Il maestro pasticcere Zoia della Pasticceria Eporedia di Bologna ha inventato un Blend che contine minimo il 61% di cacao dosando perfettamente le quantità di spezie. Il risultato è un cioccolatino equilibrato capace di tirar fuori le note speziate a ogni morso.

Quale sarà il nome del nuovo Blend Cioccolato Bologna a sedere in panchina per allenare questa squadra cioccolatosa destinata alla vittoria? 

Potete dire la vostra proponendo un nome e magari vincendo il contest sui canali social: un nome per il nuovo Blend Cioccolato Bologna, così che alla fine il vero allenatore potete essere voi.


Cioccoshow: sito | fb | instagram
















 

14 aprile 2015

Torino - As Roma 1-1 e terzo posto sia

Torino - As Roma 1-1, la Roma scivola al terzo posto

Torino - As Roma 1-1, è arrivato il giorno del terzo posto in classifica


Ancora un pareggio. Ancora una volta 1-1, un risultato che significa terzo posto. 
Ne parlo solo ora di Roma, non per rabbia o delusione, non per mancanza di tempo (anche) ma soprattutto per snobismo
Mettetevela come vi pare: la Lazio sta giocando meglio, la classifica ci vede scivolare in terza posizione, eppure per me la Lazio non esiste.

Dietro ogni tipo di filosofia, dietro ogni antagonismo, l'unica domanda che mi disturba è : com'è stato possibile in Campionato pareggiare 6 partite per 1-1, 2 per 2-2 e 4 partite per 0-0 prendendo su 12 partite (36 punti in palio) solo 10 punti???
Siamo rusciti a farci superare dalla Lazio che ha perso 8 volte contro le 3 della Roma ma ha pareggiato solo 4 partite e ne ha vinte 18 mentre la Roma ne ha vinte 15.
Un problema matematico che indiscutibilmente provoca una disquisizione filosofica sull'importanza della strategia d'adottare in campo. E' colpa degli attaccanti che mancano, dell'abilità del Mister o dei giocatori tutti che sono dei sopravvalutati? E il Capitano quanto abbiamo ancora bisogno di lui?

L' equivalenza sembra banale: se non si segna non si vince. Lo so che lo dicono tutti e che il problema è stato messo a fuoco da tempo ma la mia preoccupazione è sostenuta dalla mancanza di risoluzione del problema. Senza considerare che al fattore "gol" manca un altro enorme e fondamentale fattore quello "fortuna".

La Roma oltretutto non è stata fortunata


Nelle ultime due prestazioni, quella contro il Torino dopo e quella contro il Napoli prima, la Roma ha dimostrato di esserci. Di avere avuto un ritorno di forma e di carattere ma la fortuna l'ha poco assistita.
Si è tornati alla vittoria in alcuni casi ma sempre con un gol di misura che poco aiuta a sentirsi padroni della partita. In bilico fino alla fine contro pali e scelte arbitrali che, nessuno vuole discutere, ma che nel discorso complessivo vanno incluse.

Secondo uno studio attento delle partite è evidente però che 12 vittorie su 15 sono state realizzate entro il 6 Gennaio 2015. Il che significa che questo famoso "crollo" non risale a Novembre, come a molti piace dire, ma all'inzio dell'anno quando, uscita dalla Champions League, la Roma avrebbe dovuto rafforzare la sua posizione in Coppa Italia ed Europa League ed invece si è fatta maldestramente cacciar via da ogni parte.

Come un ragazzino intelligente che non si applica la Roma ha ancora 8 partite, quindi 24 punti, per evitare di essere rimandata a settembre. Ce la farà?

As Roma - Napoli 1-0, la Roma torna a vincere all'Olimpico dopo mesi.

Sarà in grado di sostenere lo sprint finale


Certo, collezionare 6 vittorie, 1 sconfitta e 1 pareggio, come nelle prime 8 partite, sarebbe da considerare la migliore delle  prospettive e permetterebbe di prendere 19 punti.
Se invece si contano i punti fatti, contro le squadre d'affrontare, nel girone di andata si tratterebbe di 16 punti ottenuti con  4 vittorie e 4 pareggi, nemmeno una sconfitta per un totale di 16 punti.
Nel complesso, dunque, un rendimento costante che ci fa ben sperare se consideriamo che la Lazio, contro le squadre che deve affrontare, nel girone di andata ha preso solo 12 punti  (perse 2, pareggiate 3 e vinte 3) mentre nelle prime otto partite, volendo ripercorrere il Campionato a specchio, collezionò 5 vittorie e 3 sconfitte per un totale di 15 punti, meno di quanto ha fatto la Roma.

Inoltre la Lazio è in finale di Coppa Italia... una finale che vincerà, date retta a me.
La matematica e la statistica possono anche non piacere ma sono materie scientifiche che parlano chiaro... che il Campionato sia a specchio o no, la Roma è più forte e lo dimostrerà. 

Questa è la buona notizia che volevo darvi prima della buona notte e adesso staremo a vedere... e volevo anche aggiungere che i romanisti hanno il diritto di crederci, l'obbligo di crederci perchè altrimenti non ha senso tifare AsRoma.


10 novembre 2014

As Roma - Torino: il ritorno di Kevin, Totti e i Tigri

 

AsRoma - Torino 3-0 : Totti e Ljajic festeggiano il 3-0

La Roma vince contro il Torino 3-0. Altro che crisi: 6 partite su 6 in casa vincendo e senza prendere gol.

L'appuntamento è alle 19.15 davanti casa di Sandro.
Arriviamo un po' aggravati, per via di un pranzo luculliano con digestione difficile al seguito. La Juventus ha rifilato 7 gol al Parma del povero Donadoni ed è saldamente prima a 28 punti in classifica.
"Dobbiamo vincere non esiste altro risultato" Marco lo dice serio, perchè ogni domenica è una lotta alla conquista di quel primo posto così vicino, eppure sempre troppo lontano.
"La buona notizia è che la Lazio ha perso" prosegue.
"S'erano già montati la testa, s'erano" conferma Mirko tirando un sospiro di sollievo.
Arriva Christian, la "squadra" è al completo si può marciare verso l'Olimpico.
Una domenica sera di novembre, troppo calda per essere in autunno inoltrato, troppo serena perchè una sconfitta la possa rovinare.
Un po' di umidità ti afferra la pelle e le ossa, come un accappatoio bagnato o l'odore dello spogliatoio di una piscina. 
La preoccupazione non ci appartiene. Nonostante le due sconfitte con il Bayern e quella con il Napoli abbiamo tutti la sensazione che la Roma c'è, che Nun C'è Problema.
Manca ancora un'ora quando Campo Testaccio inizia la sua strofa tra le voci di chi già anima la Curva Sud sempre presente. 
Qualcuno racconta della trasferta a Monaco, di quanto sono organizzati fuori dal nostro Paese, il nostro maledetto Paese su cui non facciamo che sputare lamentele ma dal quale non riusciamo ad andare via. 
"Devi vedere la metro, ogni 5 minuti!" Massimo è tornato soddisfatto nonostante la sconfitta, Monaco è bella come tutto il resto anche con la neve.
Intanto in campo una vecchia conoscenza si riaffaccia a palleggiare. Riappare lo stesso, con la sua faccia ingrughita e il naso rosso, secco e lungo. Un fumetto di un eroe antico, un tipo dall'aria cattiva ma dal cuore tenero: Kevin Strootman, dopo 8 mesi è di nuovo in campo. 
Lo Stadio lo accoglie con un applauso lunghissimo che destabilizza il suo carattere serio. Un applauso che contagia anche i suoi compagni di squadra, emozionati di vederlo in campo quanto noi dagli spalti e che cominciato ad applaudirlo come se lo vedessero anche loro per la prima volta dopo tanto tempo.
"Eh, mo' che tornano, perchè devono tornà tutti devono,voglio vede' se ridono gli altri" mi gonfio di orgoglio e mi compiaccio che tante attese stanno per concludersi. Immagino di nuovo Castan, Maicon e Astori al loro posto. Ora che Kevin è al centrocampo a breve riavremo la nostra "vera" Roma.
La partita inizia ed è evidente, da subito, che la Roma è padrona del campo, tanto che non si arriva nemmeno al minuto 10' che Torosidis (quello che in Champions magari no ma in Campionato certo che si ) la butta dentro ed esulta come un matto, come noi. 
Francesco Totti lo trovo sublime: distribuisce palle a destra, a sinistra e al centro sempre con la testa alta, sempre alla sua maniera. Gli manca solo il gol. 
Roma - Torino procedeva come una commedia americana, una di quelle che non hai mai visto ma che già sai come va a finire, tanto sono tutte uguali.
Siamo al minuto 27' e a segnare il suo primo gol in Campionato questa volta è Keita. 
Grande e fragile Keita, sempre pronto a lavorare. Lui che segna e poi disegna nell'aria un cuore gigante con le dita e bacia la maglia. Si, bacia la maglia un gesto tanto antico, quanto meraviglioso pieno di archetipi la cui lettura passa tra mille partite e mille anni fa. 
La partita prosegue mentre si chiacchiera dell'Inter, che pareggia con il Verona, e di Yaya Touré, che manda la palla in curva e colpisce al volto una bambina. 
Chiacchiere da Stadio che si fanno per deconcentrarsi un po', stemperando la tensione che, seppur latente, non abbandona mai un tifoso. 
Al secondo tempo nulla cambia, anche il gol arriva dopo 10 minuti. Questa volta ad insaccare è Ljajic che dopo azzittisce tutti. Lo vediamo solo un attimo però perchè De Rossi corre a coprirgli la faccia con la scusa dell'esultanza per il gol. Grande Daniele, Capitano nell'anima. 
"Chi ha azzittito quello?" la Curva è risentita da un gesto così stupido, così stupido che non vale la pena per me spenderci una sola parola in più. 
"Bambini" biascico mentre applaudo per un gol davvero bello. 
La partita prosegue con un Gervinho che corre come un pazzo e che così sento commentare da una voce che proveniva dalle mie spalle: 
"Quello è abituato a core, è nato in Africa. La mattina se svegliava e coreva perchè altrimenti se lo magnavano i tigri e i leoni..."
I tigri è stata la cosa più bella di tutta la partita. Una partita bellissima macchiata da qualche gesto poco intelligente. Compreso quello del Capitano che non si discute e si ama ma è caduto nuovamente nella sua definizione di ragazzino della parocchia. Quello che gioca per vincere e per segnare incurante di un cartellino giallo e di una squalifica da non peggiorare. 
Contrattempi del mestiere, di chi gioca sempre e soprattutto per un solo scopo: dimostrare di essere il n.10 sempre, anche a 38 anni, anche quando lo sanno tutti che sei un fuoriclasse. 
La classifica compare sullo schermo: Roma 25. 
Siamo secondi e la Lazio non è più terza. Papà al telefono è di nuovo contento. Lo sento distratto e mi alleggerisco anche io un po', lo vorrei sempre sentire così: felice.
Ci sono situazioni in cui certe parole non dovrebbero esser dette, nemmeno pensate forse. Situazioni in cui la "pancia" prende il posto del "cuore" e che puntualmente le azioni che ne conseguono si dimostrano sciocche e nocive per tutti. 
Parlo della vita come dell'As Roma, che è una famiglia pure lei, e quello che capita nelle famiglie è che a volte qualcuno perda la pazienza e dica la cosa sbagliata. Così Francesco ha fatto la cosa sbagliata, uscire dal campo senza sedersi in panchina lui che è il Capitano e deve essere d'esempio a tutti non dovrebbe mai uscire dal campo in quel modo. 
Ho sempre amato il calcio perchè lo ritengo la parabola della vita è per questo che voglio concludere oggi con la frase di un Capitano, il nostro Capitano prima di Francesco, Ago che scriveva così: 

"Nel calcio si vince insieme, la squadra e quello che le sta intorno: riserve, massaggiatore, allenatori ecc. - siano essi professionisti o semplici amatori - e aiutarsi è il primo dovere di tutti, dentro e fuori dal campo, sempre". 

E aiutarsi è il primo dovere di tutti, dentro e fuori dal campo, sempre...

AsRoma - Torino 3-0: il ritorno di Kevin Strootman

21 ottobre 2014

AS Roma - Chievo Verona: Tea, Totti ed è già Bayern

As Roma - Chievo: Francesco Totti segna il 3-0.

As Roma - Chievo Verona, basta un tempo.

La Storia Mia con l'As Roma continua.
Sono passate due settimane da quella partita che, ad oggi, con l' ammissione di colpa dell'arbitro Rocchi, continua a far parlare di lei. 
Sono passati tre giorni da una conferenza stampa che ha visto protagonista Rudi Garcia, il Capo Branco, una conferenza stampa che ha fatto tremare le gambe a molti. 
Il nuovo Mourinho è stato definito l'allenatore della Roma, personalmente non vedo alcuna somiglianza con Mourinho un allenatore che protegge i suoi giocatori ma tratta tutti gli altri senza rispetto. Garcia rispetta tutti.
Comunque sono passati due giorni da sabato pomeriggio alle 18.00 quando l'As Roma è scesa in campo contro il Chievo Verona e ha vinto.

"Il Capo Branco sono io ma i Lupi sono loro"

E i Lupi sabato erano davvero arrabbiati. Non sono bastati 15 giorni per smaltire il nervoso e la delusione di una partita mal arbitrata e tanto importante. Ricominciare. Questa era la parola d'ordine, il monito che ogni tifoso si ripeteva nel cuore e nella testa.
Come sbollire la rabbia in un giorno in cui bolliva anche la testa per via di un clima che sembrava più appropriato a una giornata di fine Maggio che a un sabato di metà Ottobre?
Solo una vittoria avrebbe dato l'effetto "ghiaccio" su una ferita tanto gonfia e arrossata. La Sud lo sa. Inneggia alla sua Roma con più voglia e più forza che mai. 
Si sfoga la Curva Sud contro quella Juventus "padrona" non solo del Campionato ma di un sistema che sembra non trovare mai fine. 
Roma - Chievo era la partita che tutti volevamo vedere perchè si presentava come la prova del 9, la partita dove dimostrare quello che la sconfitta di Torino ci aveva insegnato: essere i più forti.
Era il momento di far di nuovo vedere che : la "Roma è forte, fortissima e vincerà lo scudetto".
Era la partita della Roma ed era la partita di Tea
Tea è una bella bimba dai capelli biondi e gli occhi azzurri, che porta il nome di un fiore e ha un cuore giallorosso. Sorella minore di Viola, è figlia di Daniela e Stefano, due persone appassionate, rispettivamente tifosi di Parma e Ascoli per nascita, poi trascinati dal tornado giallorosso dato che vivono a Roma da anni e le loro bimbe stanno crescendo nella Capitale.
Tea non ha dormito venerdì notte e, a dire la verità, sono giorni che non riusciva a prendere sonno, tanta era l'emozione. In casa hanno cercato di tenere i toni bassi ma alla fine mal si maschera l'euforia, anzi non la si maschera affatto. 
Tea vuole una foto con Totti, spera di aver il coraggio di avvicinarlo e di avere la fortuna di essere ascoltata. Deve trasformarsi in Viola per qualche minuto, sua sorella maggiore che non è timida come lei. Me la immagino la sua emozione e quella di Daniela e Stefano, tutta la loro euforia mi contagia, mi porta indietro nel tempo e mi ricorda che tifare per l'As Roma significa non crescere mai. 
Conosco bene Daniela e Stefano, conosco l'amore e la passione che trasmettono alle loro bimbe e la loro emozione, quella delle persone vere, non può che contagiarti perchè è pura come l'innocenza. 
I bambini vestiti come piccoli giocatori scendono in campo prima del fischio d'inizio per andare a fare la foto con la moscotte Romoletto come da routine. 
Vedo Tea con la divisa del Chievo, buon segno penso, vuol dire che scenderà in campo mano nella mano con un giocatore della Roma. 
Daniela, Stefano e Viola mi salutano dalla tribuna Montemario, poi Daniela m'invia un sms che urla "USCIRA' CON IL PORTIERE"! 
Grande Tea, la tua emozione è un po' anche mia
Saluto Alma, che è di nuovo all'Olimpico a farci compagnia, con i suoi anni e i suoi occhi di ricordi, mentre il mio pensiero vola a Marina che allo stadio questa sera non c'è e non ci sarà più. Che la Bionda delle Bionde tifi dal cielo come sa fare, noi da qui la sentiamo lo stesso. Ciao Sacra Sfinge.
La vita scorre nelle lancette che segnano le 14:58. 
L'Inno l'abbiamo cantato e Tea esce mano nella mano con De Sanctis proprio dietro a Francesco Totti. 
"Guarda! Guarda! Tea è dietro al Capitano" mi esalto indicando a Mirko verso il campo. 
"Sicuramente avrà fatto la foto allora!" 
Già. L'aveva fatta e l'aveva vista tutta Italia in tv. 
As Roma - Chievo: Tea con il Capitano

22 settembre 2014

Roma - Cagliari: Florenzi, la Nonna e quel bacio

Roma - Cagliari: Florenzi segna e corre da nonna Aurora in tribuna

 

Florenzi corre a baciare la nonna dopo aver segnato un gol.

La Storia Mia con l'As Roma si arricchisce di un nuovo capitolo. Un episodio che racchiude in una promessa, una corsa, un bacio l'essenza del Calcio, quello con la C maiuscola ma come sempre procediamo per ordine.
Terza partita di Campionato.
Una domenica "normale" nel senso che la Roma gioca alle 15.00 di domenica. Una rarità di questi tempi, dove i diritti tv prendono il sopravvento e la "partita della domenica" in realtà è divenuta locuzione di un partita che si gioca indifferentemente il sabato come il mercoledì o il lunedì sera.
Una volta si pranzava veloce perchè bisognava vedere la partita alle 14.30. Nessun anticipo o posticipo solo mia madre che si lamentava:
"E' domenica, si mangia con calma!!!"
Appunto. Ora, per far contente le donne come lei che si lamentavano per così poco, il Calcio ha deciso d'imperversare ogni momento della settimana.
Comunque riprendiamo il nostro discorso.
Finisco di prepare i panini: uno con frittata di zucchine e cipolla rossa di Tropea e l'altro con petto di pollo panato e rucola e ci si avvia, con tutta la ciurma di amici verso sua maestà lo stadio Olimpico.
Giornata speciale anche perchè si festeggiava il doppio compleanno di Alessandro e di Matteo, padre e figlio e già in questo dovevamo accorgersi che qualcosa di romantico era nell'aria.
Per cominciare l'avversario sul campo era il Cagliari, allenato dal Boemo Zeman. Allenatore che per ben due volte ha preso posto sulla panchina giallorossa. Sempre accolto con grande entusiasmo, paladino di un calcio pulito e onesto, non ha mai ottenuto grandi successi.
Eppure il calcio è strano. Ci ha fatto perdere derby e partite all'ultimo minuto ma per Mister Zeman, l'uomo dalla sigaretta sempre accesa, c'è sempre un rispetto incredibile.
Cosa che manca per un altro personaggio. Capitano del Cagliari e figlio di uno dei più grandi e amati giocatori della Roma: Daniele Conti.

29 luglio 2014

Calendario Serie A Tim 2014 - 2015: Confessioni di una ragazza con febbre a 90'


Uscito il Calendario delle Serie A Tim 2014 - 2015: inizia il conto alla rovescia. 

Chi mi legge lo sa, è così da tempo. In principio confessarlo era dura. Con gli anni ho imparato a convivere con quella che mia mamma definisce "una malattia", le mie sorelle "una fissazione" e le mie amiche "una rottura". Gli unici che mi capiscono sono mio Padre - il Guru, origine di tutto, e il mio compagno, anche lui affetto dalla medesima "sindrome". 
Sto parlando ovviamente di Calcio e in particolare della mia squadra l'As Roma. 
Alcuni di voi riescono a immaginare cosa  significhi, altri probabilmente scuoteranno la testa ripetendo una frase che da tempo sento dirmi:
"E' solo uno sport, con tutti i problemi che ci sono al mondo". 
Ecco, non ripetetela in mia presenza perchè la reputo insopportabile oltre che poco aderente alla realtà. 
Il popolo del Calcio, che non è un paese ma potrebbe diventarlo, è molto nutrito. Secondo i dati della Lega Calcio del 2013 si parla di circa 25, 492 milioni di persone, in tutta Italia e sono dati non aggiornati. Direi che è una realtà piuttosto nutrita, soprattutto se affiancata ai dati sugli sport. 
Quindi, se mi è concesso, a essere malati siamo in parecchi. 

Ma nello specifico cosa s'intende essere tifoso di calcio?

20 maggio 2014

Lezioni per Donne che odiano il calcio su Pinkroma

Lezioni per donne che odiano il calcio è al suo appuntamento settimanale

Ultima lezione sul Campionato della serie A!
Eccovi il Bignami sull'ultima giornata di Campionato: Donne che odiano il calcio

Pronte per i Mondiali? | photo Tim Tadder
Donne che odiate il calcio per voi la tortura è terminata ma solo per tre settimane, infatti a breve arriverà Giugno, il mese dei Mondiali di Calcio!
Leggete il mio Blog su Pinkroma vi aspetto....

14 maggio 2014

Lezioni di calcio per donne che odiano il pallone su Pinkroma

Donne che odiano il pallone | photo Tim Tadder

Donne che odiano il pallone non ce ne sono più da quando seguono le lezioni di Tacco 12 cm su Pinkroma .


Siamo quasi arrivati al traguardo di questo Campionato di Calcio 2013-2014, vediamo insieme cosa è successo nella penultima giornata di Campionato e quali sono stati i nuovi verdetti. Intanto manca un mese ai Mondiali di Calcio in Brasile...iniziamo a scaldare i muscoli. 
 


 

09 maggio 2014

Lezioni per donne che odiano il calcio: Juventus Campione d'Italia

Lezioni per donne che odiano il calcio: pronte per i Mondiali?

Il Campionato è matematicamente finito ma la passione per il Calcio è appena iniziata. Inoltre ci sono ancora da definire retrocessioni, promozioni ed ingressi in Europa League.
Per saperne di più ecco la mia rubrica su Pinkroma, non la perdete.
Buon Calcio a tutte!

30 aprile 2014

La Passione per il Calcio è anche Donna

IV Lezione per le Donne che odiano il Calcio, la rubrica che scrivo per pinkroma il webmagazine al femminile della Capitale

Spot della Lega Calcio

 

Il tema scelto per questa settimana non è tattico e legato a regole o schemi. No, questa volta ho deciso di parlare di Cuore, Passione, di quell'emozione che ti spinge a tifare per una squadra da quando nasci a quando muori con lo stesso amore che si ha per un genitore o un figlio, con la stessa fede per cui preghi il tuo Dio, con un solo scopo : sognare. 
La Passione per il Calcio è quella che rende tutti uguali adulti e bambini, ricchi e poveri.
Ecco ho cercato di spiegare questo alle Donne che odiano il Calcio...eccolo qui su

La Passione per il Calcio delle calciatrici tedesche | foto udine20.it

25 aprile 2014

Donne che odiano il Calcio: terza lezione

Donne che Sognano il Calcio...Sognando Beckham, film 2002


Terzo appuntamento con le Lezioni per Donne che odiano il pallone! 
Ne parlo su www.pinkroma.it il link è quello che segue:
http://pinkroma.it/blogger/lezioni-per-donne-che-odiano-il-pallone-il-calcio-di-rigore-by-chiara-gargioli/


09 aprile 2014

Donne che odiano il calcio: perchè perchè la domenica ti lascia sempre sola


Tacchi e Tacchetti

Donne che odiano il calcio ma vorrebbero imparare ad apprezzarlo?

Bene, questa è la rubrica che fa per voi. Tutte le settimane Pinkroma e tacco12cm.

http://pinkroma.it/blogger/perche-la-domenica-mi-lasci-sempre-sola-lezioni-di-calcio-per-donne-che-odiano-il-pallone/

23 novembre 2012

As Roma, scioperi, libri e primarie: viva il Paese dalle sfumature varie


Buon Black Friday a tutti! Dopo il Thankgiving resta un fine settimana che è farcito più del famoso tacchino americano.
Calcisticamente parlando la Roma giocherà fuori casa contro il Pescara, la ex squadra dell'allenatore giallorosso. Una partita sulla carta "facile", sulla "carta". Infatti quello che per qualsiasi squadra è scontato, per la Roma non lo è quasi mai. Si giocherà alle 15.00 e questa è una buona notizia. Nel Pescara c'è il nostro Caprari e vederlo impegnato contro Florenzi, non sarà solo divertente ma anche molto interessante. Le dichiarazioni di Terlizzi poi, ci riempiono come sempre il cuore: "La Roma capita al momento giusto, dobbiamo riscattarci" Proprio con noi? Va beh, che ieri era il giorno del ringraziamento e la Roma è americana,  però funziona che è la Roma che deve ringraziare gli altri e non il contrario. Sarà la partita del miglior attacco contro  il peggiore e questo dato fa ben sperare, fosse per il fatto che non è opinabile.  Mi auguro possa essere la partita di Destro, credo sia giunto il suo momento.
A prescindere dal risultato, almeno questa domenica, una certezza ce l'abbiamo. Si tornerà alle vecchie, care, abitudini: pranzo in fretta e furia e poi posizioni scaramantiche davanti alla tv. 
In mattinata credo che andrò a votare per le Primarie, credo, perché ho provato più volte a registrarmi online con nessun successo. Bisogna mettere la sezione elettorale. E chi la sa? Vado a cercare la scheda elettorale dove è segnata. Dopo affannosa ricerca la trovo. Ritorni online e inserisco il numero. Poi metto un po' di crocette su "accetta di qua", "accetta di là". Quando credo che il peggio è passato, ecco che la pagina si carica e non risulta la registrazione. Basta dirlo, se non volete che vada a votare, non ci vado e basta. Del resto il solo pensiero della mia faccia davanti alla scheda dei cinque candidati premier è tutta un programma. Bersani bravo ma vecchio ordine. Renzi giovane ma democristiano. Tabacci vecchio e democristiano. Puppato donna ma troppo "fuori" contesto. Vendola bravo ma dal punto di vista dialettico mi sembra tanto il Lotito della politica italiana. Quindi occhi chiusi e matita dove capita, alle brutte si annulla. 
E' che votare è un diritto e i diritti sono una cosa seria. Come quelli delle donne che proprio domenica saranno al centro della giornata mondiale contro la violenza sulle donne appunto. La violenza che andrebbe combattuta in ogni sua forma. Proprio di ieri l'episodio che vede protagonista la nostra meravigliosa piazza di Campo De' Fiori, diventata scenario di uno spettacolo vergognoso. Non è ancora chiaro chi, probabilmente ultras romanisti e laziali, hanno organizzato un raid contro tifosi del Tottenham distruggendo un pub e ferendo parecchi tifosi inglesi (uno dei quali molto grave). Quali sono i motivi di un gesto così:  politici? Vecchie questioni da vendicare? Xenofobia? Sarà la Procura a far luce su questo, mi sento solo di dire che lo sport (e il calcio in particolare) non ha nulla a che fare con questi episodi e che, chi commette episodi del genere, ha un nome preciso: delinquente. 
Weekend che inizia oggi con la presentazione di un libro, quello di Diego Angelino, Roma Caput Derby  che consiglio a tutti senza bisogno di leggerlo. Un libro di ricordi sul Derby,  raccontati da personaggi noti ed ex calciatori con la prefazione di Francesco Totti. Purtroppo non potrò essere alla presentazione di oggi ma spero che il mio in bocca al lupo arrivi forte e sincero. E proseguirà con i quattro cortei che bloccheranno la città domani sperando che lo facciano in modo pacifico.
Insomma ce n'è per tutti i gusti e se il nostro preferito resta il gusto giallorosso, beh, credo proprio sarà dolce...

PostScriptumTweet: per non farci mancare nulla, come ricorda su Twitter il buon Formigoni (che qualcosa di buono ogni tanto la scrive), domani è anche la giornata della colletta alimentare. Quindi combattiamo lo spreco!

PostScriptuMInfo: comunicazione di servizio, martedì non potrò intervenire perché sarò impegnata come moderatrice nella presentazione di  Footbal Clan un libro (casa editrice Rizzoli) di Raffaele Cantone e Gianluca Di Feo sulle infiltrazioni mafiose nel sistema calcio. Un tema su cui riflettere e, anche questo, un tema che con il Calcio come gioco non dovrebbe proprio entrarci e invece...come sempre rifletteteci su, parola di Tacco12.

07 settembre 2012

Amici miei, senza di voi come farei???

Si prospetta un week end senza campionato.
"Ma come è appena iniziato?" 
Chiederebbe qualche mia amica sprovvista di informazioni calcistiche. 
Beh, si gioca la Nazionale contro la Bulgaria e sarà molto bello vedere Osvaldo in campo. Cercare d'intuire la sua capigliatura: cipollino o chioma selvaggia? Sarà interessante scrutare, nel mezzo del campo, il nostro Danielino con il suo look una manica si, una manica no... e poi...e poi ...
Fratelli d'Italia che il bel calcio sia con voi e cercate di vincere. Chiusa parentesi calcistica, per me da questa sera, è scattato il week end degli Amici Ritrovati
"Quando gioca la Roma?" mi fa Michela.
"Non gioca" rispondo.
"Non gioca? Allora sei libera e ci possiamo vedere a cena sabato" e nel frattempo mi dice che porterà tutte le foto dei suoi 21 giorni trascorsi in giro per il Brasile. 
Prima del sabato però c'è il venerdì e questa volta a non farsi sfuggire l'occasione è stata Angie, che sabato ha un matrimonio ma venerdì sera: 
"Andiamo a mangiare la pizza, perché sono mesi che non ci vediamo e tra un po' partorisco". 
E ha ragione, va a finire che partorisce sul serio se lasciamo passare altri due mesi.
Insomma il telefono ha iniziato a squillare da lunedì scorso per organizzare incontri, cene, caffè, aperitivi. 
Tutti che ti devono raccontare e che ti faranno vedere foto di magnifici posti dove tu hai solo sognato di poter andare ma non ne hai avuto il tempo, impegnata come sei stata a fare quattro piani di scale senza ascensore con lavatrice, scarpiera, chitarre e scatoloni. 
Ad aprire il tour Amici Ritrovati saranno, come vi dicevo, Angie ed Edo due miei cari amici in dolce attesa. Non tutti e due contemporaneamente. Lei si, lui no. Con loro il tema della serata già so che sarà il nome del bambino. Argomento alquanto interessante se non fosse che a me piacciono dei nomi strani tipo Tancredi o vecchi tipo Cesare e Marcello, nomi che non piacciono a nessuno e che sistematicamente suscitano battute del tipo: "Tancredi? Chi Franco?" oppure "Cesare no, te pregooo".
Peccato che poi mi sento proporre sempre gli stessi: Niccolò, Flavio, Matteo, Tommaso, Filippo. 
Fortuna che in lista so già che c'è il nome Francesco, ovviamente in onore del Capitano dato che il futuro papà è un romanista doc, farò il tifo per lui.
Francesco o no, la serata sarà bella perché è tanto tempo che non ci si vede e abbiamo tante cose da raccontarci. 
Così a ruota, il sabato sera passerà in compagnia di Michi e Vale. Ripeteremo gli stessi concetti, toglieremo il capitolo gravidanza ma aggiungeremo quello vacanze. Michi la conosco dai tempi del liceo. E' rinomata per avere un carattere talmente calmo che in molti la ritengono flemmatica. Lei in realtà gira come una trottola e ha sempre tante foto e tante storie da raccontare (come quella del tempio dei topi in India..e della turista americana morta per un morso del roditore). Saranno proprio le sue avventure a tenermi sveglia perché  se così non sarà, dopo aver portato quasi a termine un trasloco infinito, io e Mirko potremmo rischiare di schiantarci sul tavolino.   
Domenica sera sarà il turno della comitiva storica o di quelli tornati dalle vacanze scaricati da una fidanzata stanca o scaricatori di una situazione che gli stava stretta. Cavolo ci vanno a fare in vacanza insieme? 
Ci sono gli amici che ancora non hanno il lavoro, quelli del "che torno a fare tanto nessuno ha risposto ai miei curriculum" e poi ci sono quelli in controtendenza che vogliono offrirti un drink perché in un momento di crisi l'azienda ha deciso di assumerli! Prosit! 
Ci sono quelli che decidono di andare a vivere insieme ( ogni riferimento a fatti e persone e puramente casuale) e quelli che le vacanze le odio (sarà lo iodio?), quelli che le vacanze le amo...però in montagna.
Ci sono i romanisti e i laziali : "Allora che avete già vinto lo scudetto?" 
E poi, per fortuna, ci sono le fashion night in arrivo (segnalo per il pubblico femminile quella di Roma il 13 settembre) giusto per riprendere confidenza con lo shopping e con i tacchi...e poi c'è di nuovo Osvaldo che fa la linguaccia dal poster attaccato al vetro della redazione:  "Chi mi ama mi segua" c'è scritto in virgolettato e allora chi c'è c'è, se permettete io lo seguirei...almeno fino a domenica prossima. 

PostScriptumSportivo: Calcio a parte, questo PostScriptum lo voglio dedicare a tutti gli atleti delle Paraolimpiadi per ringraziarli pubblicamente perché insegnano a noi "sani" che nulla è impossibile se lo si vuole veramente...parola di Tacco12.

03 luglio 2012

Grazie Italia di essere umana

Il bacio si è interrotto. Come un amante che dopo averti travolto con baci lussuriosi gli occhi, le guance, le labbra, i lobi delle orecchie d'improvviso cessa di mordere delicatamente il tuo volto e decida di sigillare quel momento di passione con un bacio sulla fronte come a dire : "Mi sono sbagliato". 
Ecco, la Nazionale ci ha trattati così. Sedotti e abbandonati nel sogno di alzare una coppa lontana 44 anni. Per l'occasione, dopo l'infortunio che mi ha colto costringendomi sul divano da giorni, avevo deciso di cambiare divano. Volevo godermi la Finale Spagna - Italia facendo finta di essere in vacanza. Proprio come quando ero ragazzina e nel bar all'aperto della piazzetta di Lido di Enea ho assistito al rigore di Roberto Baggio codino d'oro. Che delusione. Oppure quando a Italia 90 ero davanti al maxi schermo del campeggio di Roseto degli Abruzzi e guardavo il mio idolo Giuseppe Giannini giocare contro l'Argentina di Diego Armando Maradona. 
Volevo sentirmi in vacanza nella speranza di esorcizzare quelle delusioni passate. 
A differenza dei Mondiali, non so per quale motivo, degli Europei ho ricordi meno nitidi. Questo lo volevo ricordare e lo ricorderò e come, temo. 
Con il senno di due giorni dopo sono certa che di poter affermare che è stato un grande Europeo, perso in finale contro una grande Spagna. 
Avevo sottovalutato gli spagnoli. Contro il Portogallo li avevo trovati spenti e poco motivati. L'Italia invece era determinata, voleva vincere. In realtà entrambe le cose erano vere. Le avevo lette nella maniera corretta. L'errore reale è stato quello di credere che il Cuore potesse fare la differenza. Anche la Spagna ha un Cuore grande. Lo ha dimostrato dedicando la vittoria a Puerta dipinto sulla maglietta dei campioni a fine gara.
Ha detto bene Buffon: "Nel calcio ci sta che si perda se s'incontra un avversario molto forte"
Merito ai vinti dunque e Bravi ai nostri Ragazzi!  Ciò che mi è dispiaciuto molto è stato vederli letteralmente a pezzi. Tanto da concludere la partita in 10. 
Daniele ha sfoderato due occhiaie da far invidia a un panda, ha decisamente bisogno di una vacanza. Cassano sempre in affanno tanto da essere sostituito. E' lui l'uomo che è mancato più di tutti. Lui non ha girato e lì davanti, quelli che definiscono Balotelli un "fenomeno", spero si siano resi conto che "il fenomeno" non esiste. Lui non segna da solo. Lui non fa la differenza se quello che gira intorno non funziona. La grandezza di questa è squadra è stata la sua coralità. 
La Spagna ha sia coralità che gli individui, è una spanna sopra le altre, è un extra terrestre. 
L'Italia è una squadra, vera fatta di giocatori più o meno forti. Fatta di lacrime, crampi e passaggi sbagliati. Di gol memorabili, rigori e punizioni alte o filtranti. L'Italia è umana. 
A inizio match il Guru mi aveva detto: "Ho paura dei primi minuti, se ci mettono sotto e ci fanno un gol è finita". Il Guru ha sempre ragione. E quando a fine partita gli racconto: 
"Lo sai che tifosi intervistati prima della partita avevano detto che sarebbe stata come una partita di tennis? E io che li prendevo per matti" lui mi ha risposto: 
"I tifosi sanno che hanno una squadra invincibile. Avrebbero dato quel pronostico contro qualunque squadra fosse arrivata in finale al nostro posto". 
Già, mi è venuta voglia di avere una squadra invincibile. 
In conclusione è stato un bell'Europeo quello giocato. Quello che è girato intorno un po' meno. 
Ho visto il nostro Primo Ministro sedere in tribuna: perché? Lui ha detto che il calcio andrebbe fermato due anni; ha sostenuto, a mio avviso correttamente, il boicottaggio dell'evento per solidarietà nei confronti della Timoshenko eppure con una letterina al presidente ucraino Yanukovich, si è sistemato la  coscienza. 
Non mi piace giudicare e sono certa che una persona seria come Monti sa quello che fa, però vorrei capire l' incoerenza delle sue azioni. 
Cosa meno comprensibile e condannabile è stata la radiocronaca di Radio Padania che ha esulato ai gol della Spagna manifestando grande gioia per la sconfitta dell'Italia. Così come non mi è piaciuta una bandiera Nazista in mezzo a tanti tricolori a Circo Massimo. Ecco a volte ritengo che la libertà di stampa finisca laddove si violi la Costituzione. 
Per il resto oggi è già martedì e il mio pensiero non può che correre a Trigoria. Un saluto alla Spagna vincitrice e la speranza di vedere una Roma nuova: più italiana e meno spagnola. Parola di Tacco12. 

PostScrptum: a chi ci definisce un popolo di piagnoni suggerisco di studiare molto bene la storia. L'Italia non piange mai. L'Italia si emoziona. 

30 marzo 2012

Tana Libera Tutti in 3 D, risate giallorosse

Oggi il mio Tacco 12 è dedicato ad uno spettacolo teatrale cui ho assistito ieri, nel giorno del suo debutto.
Sto parlando di "Tana Libera Tutti in 3 D". La kermesse mette in scena di quello che accade prima, mentre e durante una diretta radiofonica del famoso programma condotto dai soci... (ho detto soci!) Alessandro Doria e Paolo Marcacci e dal terzo della coppia, Diego Angelino.
Ed è proprio di lui che voglio parlarvi per primo. Rivelazione Angelino! Ragazzi e ragazze all'ascolto, voi pensate sia un tipo dimesso, che si faccia mettere in mezzo dai due soci...ma in realtà è lui l'anima del trio! Mai fuori luogo, mantiene un low profile e a rappresentazione conclusa, si rimette la borsa in spalla e si defila come avesse appena giocato una partita di calcetto. Della serie "cosa volete che faccia, vi sorprenderò". Voto: 10.
Passiamo al Professor Marcacci. Il suo titolo accademico calza a pennello. Ironia e tempi comici perfetti, da consumato attore ...quasi amletico. E' il protagonista delle gags più riuscite: le sue "capatine" da dietro le quinte durante il corteggiamento di Doria alla stagista Vanessa o la sua espressione sbigottita, quando scopre cosa si può vedere con un paio di occhiali "che spogliano", meritano l'acquisto del biglietto. Voto: 10.
Dulcis in fundo Alessandro Doria. Lui è il protagonista della storia, un combina guai furbetto che s'invaghisce di una bella stagista (interpretata dalla troppo brava Linda Gennari) per la quale arriva addirittura a rinunciare alla Partita della Roma. Non una partita qualsiasi, La Partita che vale uno scudetto. La sensazione è che non faccia troppa fatica a calarsi nel ruolo e la conferma ce l'hai quando a fine serata esce sul palco ad accogliere gli applausi con una maglietta su cui è scritto "NiNa" (il nome della sua dolce metà)...il furbetto si trasforma davvero in romantico e si aggiudica, così un bel 10 anche lui.
Una commedia che fa ridere anche grazie agli imprevisti e alle partecipazioni straordinarie.
In ordine di apparizione c'è Roberta Gemma, divertente e brillante in un ruolo che le è congeniale e che conquista indubbi consensi soprattutto maschili, tanto da reclamarne una presenza più partecipe sul palco. Per quel che mi riguarda sarebbe stato divertente vederle indossare gli occhiali magici di Doria. A seguire un emozionato Maurizio Francabandiera ha confermato la sua verve strappando applausi non solo al pubblico ma anche a un comico come Antonio Giuliani, seduto in prima fila.
Complimenti al regista e attore Marco Giandomenico, che ha saputo rendere credibile la recitazione dei neo attori, interrompendoli al momento giusto con le sue imitazioni (quella di Osvaldo è quasi impeccabile).
Per il resto che dire? una trama che incarna una speranza, un sogno, certamente un modo per sopravvivere a una "stagione calcistica" deludente. Lamberto Giorgi santifica il tutto da un santino poster ...e con la sua benedizione e quella del Tedesco Non Volante, state pur certi di avere la sensazione di trovarvi in un teatro parrocchiale...un teatro delle Emozioni.
In scena fino a Domenica 1 aprile, lo dico così perché tanto la Roma giocherà in casa contro il Novara alle ore 12.30. Così se la partita non vi sarà piaciuta, avrete modo di recuperare il buon umore. Viceversa se la Roma avrà vinto, Tana Libera Tutti 3D, servirà ad alimentare le aspettative sul campionato...parola di Tacco 12.

PostScriptumRoma: Aspettando El Nino Torres...vi comunico che Pjanic ha recuperato ed ha anche segnato un gol durante la partitella. Però non montiamoci la testa perchè sembra che addirittura Rosi abbia fatto una rovesciata.

PostScriptumTotti: A Francesco manca solo il Novara. E a noi tifosi manca un suo gol. Se pensiamo che Paci, ognuna delle tre volte che ha incontrato Totti lo ha visto segnare, incrociamo le dita e speriamo che assista a un poker.

09 marzo 2012

Roma a Primavera


Ragazzi, ho trascorso una settimana difficile. Il dopo-derby ha significato battute e umiliazioni ma sono ancora in piedi.
Per riprendermi dalle mazzate, mercoledì ho avuto la brillante idea di andare al Palazzetto ad assistere alla partita della VirtusRoma contro il Sassari.
"Diamoci al basket!" entusiasta do questo suggerimento a Mirko che sembra incantato da un ambiente tanto diverso da quello calcistico. Parquet a terra e sgommata da scarpe da ginnastica. Spettatori che si conoscono tutti e si guardano in faccia. Pochi scalmanati da Curva Sud con tanto di bandierone. Per il resto giocatori a due metri e allenatori che puoi salutare con un ciao dalla tribuna.
"Le partite si giocano al chiuso ed è già un vantaggio "
Questo prima di seguire l'ultimo quarto, che ci ha lasciato con il fiato sospeso ma è si è concluso con una sconfitta...
"Niente da fare, sarà il nome" sussurro mentre il mio stomaco brontola. I commenti che si ascoltano fuori dal Palazzetto, somigliano tanto a quelli dei tifosi giallorossi.
Un ragazzino discute animatamente con un suo amico:
"Abbiamo perso con delle pippe! Presi singolarmente siamo più forti noi!" Mirko ride di un sorriso rassegnato.
Fortuna vuole che l'eccezione confermi la regola.
Premesso che si tratta di una partita d’andata, quindi in assenza di conoscere il risultato definitivo che sarà il 22 Marzo a Roma, ieri la Roma Primavera ha vinto per 1-2 a Torino contro la Juventus.
In palio c’è la Coppa Italia. E tutti noi supporters tiriamo un sospiro di sollievo.
Ieri il pomeriggio è trascorso funestato da brutte notizie:
Totti si è fermato, non si sa se partirà (di oggi la notizia che il Pupone ce la fa); Juan fermo (lascio a voi la decisione se considerarla una cattiva notizia o meno); Osvaldo non ci sarà perchè la Società ha perso il ricorso...e poi? E poi Taddei che si fa male e...Pjanic squalificato...e Luis Enrique che dichiara: "Resterò a Roma per altri 4-5 anni".
Oh Nooooo! E' il grido di qualcuno ma non della Curva Laziale che si è appassionata al progetto più dei tifosi romanisti. Chissà come mai...
Bene continuiamo così ad oltranza finché non ci verrà un gran mal di pancia.
Sabatini ammette di non aver approfittato del mercato invernale per rinforzare la rosa in difesa. Siamo alle solite chiacchiere. Domani sera la Roma scenderà in campo poco attrezzata, che Santa Rosalia la sfiga porti via, speriamolo pure, ma il Palermo è reduce da una durissima sconfitta causata dal Milan primo in classifica.
La Roma scesa all'Olimpico contro i siciliani il 5 novembre 2011 era un'altra squadra. Tra i pali Stekelenburg e in difesa Nicolas Burdisso (che ieri ha ricominciato a correre, per fortuna!) poi c'erano Pizzarro e Borriello...e Osvaldo. Di buono ricordiamo che a segnare fu Lamela, cui Luis affiderà la squadra domani, e Totti, che quando gioca fa la differenza, sempre. Ci sarà Borini che ha sempre voglia di far bene ma ...ancora una volta ...non ci saremo noi. I tifosi della Roma saranno presenti solo se titolari dell'As Roma Privilege, per gli altri cancelli in faccia.
Per quel che mi riguarda vedrò la partita da casa. Priva di aspettative, certa che quest'anno passerà. Bisognerà mettercela da tutta. Loro in campo, noi sul divano o in qualsiasi altro posto davanti alla tv concentrati al massimo.
Il Guru è un tantinello preoccupato "sarà dura" dice. Lo sarà...ma gira una foto da qualche tempo su facebook. Tre giovani giocatori camminano insieme, sono: Luis Enrique, Mourinho e Pep Guardiola. Ora pensiamo positivo, non c'è due senza tre...prima o poi arriverà la gloria anche per Luis.
Parola di Tacco12...

PostScriptumMessi: Messi è il nomigliolo che gli amici del giocatore argentino usano per chiamare il Messia...vorrei che in tutti gli stadi venisse osservato un minuto di applausi per un giocatore che non ha pari. Cinque gol in una sola partita in Champions League...semplicemente unico.

PostScriptumGiovani: I ragazzini di una squadra romana il Futbolclub, incassano 59 gol in quattro amichevoli e ne realizzano uno solo, l'autore è Marco Caroli. 
Che sia questa la chiave di svolta per capire il ritornello di Luis "puntiamo sui giovani"? Nel senso sui giovani blaugrana???
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