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25 gennaio 2012

I want to be free...in Paris


Vedere la Tour EIffel illuminata come un albero di Natale, solleva l'animo dalle preoccupazioni. Ti fa sentire parte di una commedia rosa, una di quelle che funziona bene se hai al tuo fianco delle amiche alla SexAndTheCity e si dà il caso che io le avevo.
Tutto era stato organizzato per tempo. L'occasione era l'addio al nubilato della nostra AngieSuperStar!
Mary non aveva perso tempo: "Shopping di saldi a Paris e mia sorella sarà la futura sposa più felice della terra".
All'inizio la proposta ci aveva spiazzato, di questi tempi sarebbe stato uno sforzo economico notevole. L'unica soluzione era quella di battere il lusso sul tempo.
"Se prenotiamo subito risparmieremo abbastanza". Mary aveva ragione. 
Così dotate di entusiasmo e affetto abbiamo detto Si! Un SI in nome dell'amicizia che arrivava prima del SI della sposa, il SI per eccellenza.
Venerdì tutte sul volo per Paris. Un viaggio che arriva a fagiolo nelle nostre vite. Trolley e Ugg ai piedi ci siamo incamminate verso la Città del Romanticismo; chi con la voglia di staccare la spina da lo stress lavorativo; chi dallo stress familiare e chi dallo stress del cuore.
Eravamo munite di buoni propositi e anche se le tasche erano piene per lo stretto indispensabile, noi avevamo l'aria da gran signore (perchè si è signore dentro prima che fuori).
La mappa della Città era ben scannerizzata. Le zone da setacciare a tappeto erano nell'ordine: St.Germain, St.Michelle nella giornata di venerdì con annesso aperitivo-cena al Cafè de Flaur per la giornata di venerdì. Sabato sarebbe stato il giorno dedicato al Marè e alla Gallery Lafayette e Domenica mattina il nostro cuore era tutto per le Sacre Coeur e la zona di Montmartre.
In questo programma fitto erano previste piacevoli incursioni da parte delle amiche di passaggio a Paris. Venerdì è stato il turno di Letizia, la cui risata era davvero utile per aumentare il nostro entusiasmo, e di Sebastiano, vecchia conoscenza di Angie&Mary. Sabato quello di Ilenia, la ma petit soeur,  e di Veronica, un'amica di Barbie, con cui ho diviso un meraviglioso foie gras al Polidor.  L'enterrement de vie de jeune fille ossia l'addio al nubilato, è stato da subito segnato dalla frase tormentone, che rimarrà finchè morte non ci separi, il tormentone della nostra vacanza parigina: "I want to be free".
Lo slogan è stato lanciato niente po po di meno che  da un signore chiamato Lapo Elkann, insomma uno che produce slogan a rotta di collo.
Il rampollo di casa Agnelli infatti è stata una costante del nostro Week end Parigino. Vestito nel suo stile "colorato", con il polsino in vista con il ricercato ricamo che recitava un Lapo (tanto qualcuno avesse il dubbio sulla sua identità) il biondo miliardario girava Paris in Maserati.
La nostra prima sera ha fatto incursione al Cafè de Flaur dove ha amabilmente intrattenuto una coppia con le sue chiacchiere da "uomo che si è fatto da solo".
Angie era fuori di sé, contenta come una bimbetta alla vista di un suo idolo (o come me a quella di Totti). La nostra futura sposina infatti adora il gossip, la moda e tutto quello che è glamour. C'è qualcosa di più gossipato e glamour di Lapo?
L'abbiamo resa felice. Meno felici ci ha rese lei quando, il giorno successivo, all'ingresso dell'Eliseo ha visto sfilare la Maserati e ha urlato un : "Lapo" che ci è valso un saluto con una mano dal finestrino. No comment.
Devo dire che fare shopping è faticoso, molto faticoso. Avete idea cosa significhi
concentrare la propria attenzione per 8 ore consecutive su ciò che è necessario (il vestito per il matrimonio) e ciò che è superfluo (tutto il resto)??? Avete idea che cosa significhi avere i soldi contati e dover pagare un cheesburger 38 euro???
Mon chery, c'est Paris! E soprattutto è vacanza shopping: lo avevamo messo in conto. 

Il bello è stato sedersi a tavola sorseggiando dell'ottimo vino rosso e degustando formaggi favolosi. Unica pecca essere delle sessantenni nel corpo da trentenni.
Venerdì sera era in programma il BUDDHA BAR.
"Il Buddha che? Buddhate al Mar per dirla alla frances!" SuperAngie non si regge in piedi "Perdonatemi sono una sposa vecchia!"
Ma quale vecchia??? è una sposa saggia che si circonda di amiche esattamente come lei: intolleranti alle discoteche.
Mary desiste quasi subito dai suoi buoni propositi e la giornata termina con una interminabile passeggiata notturna.
"E' illuminata! E' illuminata" urla Mary quando superata la piazza del museo del Louvre scorge il simbolo di Paris: La Tour Eiffel.
Corro per paura di perdermi lo spettacolo. Sembra un diamante.
"Brilla per cinque minuti ogni ora a partire dalle dieci di sera, fino alle due di notte" ci spiega la nostra amica.
E' meravigliosa Paris. Capisco che la definiscono la città dell'amore perchè è come l'amour...bello, intenso ma nello stesso momento dolcemente maliconico. Paris è quella sensazione di paura che ci portiamo dentro, convinti che un'amore sarà per sempre fino a quando non finirà.
Il clima è meno rigido di quanto ci aspettavamo. Il sabato le nostre tre di notte le abbiamo fatte...ma nella camera d'albergo. Come adolescenti che parlano di temi d'adulti: matrimonio, maternità, cuori spezzati. Se un'istantanea avesse immortalato quella serata da pigiama party, scommetto che ci si sarebbe potute confondere con delle ragazzine in gita scolastica. Chi raggomitolata sul letto, chi attenta, chi addormentata. Tutte pronte a darci consigli. Tutte felici di essere lì in quel preciso istante. L'argomento principale erano gli uomini: "Mantieni la calma sono tutti così distratti è nel loro dna!" oppure "Non ti merita, lascialo stare" o ancora "Tutto si sistemerà" ma a differenza delle sedicenni il secondo argomento era quello della Maternità.
Lisa lontana da Lavinia non aveva il cuore leggero: "Domani sono proprio felice di riabbracciarla" mentre noi c'interrogavamo su quanto tempo abbiamo per diventare mamme e io mi vantavo del meraviglioso regalo scovato per il mio nipotino.
La domenica mattina Montmartre ci ha spalancato le sue porte e ci ha regalato il sole. Le Sacre Coeur ci aspettava lassù e Paris, lei giaceva ai suoi piedi coperta da una trapunta di nuvole. E' stato domenica che abbiamo degnamente onorato l'enterrement de vie de jeune fille come il week end di shopping che ci eravamo prefissate.
Alle ore 14.30 dovevamo essere all'aeroporto. In tempo sulla tabella di marcia eravamo alla ricerca di una creperie per un pranzo veloce quando...camminando per le viette ci cade l'occhio su un negozio (aperto!) Les Petit. Il mio sguardo cade pigro sul listino prezzi. Non mi faccio ingannare, tiro dritto, mentre le altre accennano a un distratto: "Diamo un'occhiata".
Procedo di qualche metro ed entro da Maje, un negozietto d'abbigliamento niente male.
Mentre curiosavo negli stands sento un urlo sovraumano provenire dalla strada:
"Chiaraaa!"
Temevo di aver perso di vista il tempo e sono scivolata in strada per essere trascinata con un braccio nel negazio che avevo evitato.
Una spinta dietro la schiena e mi ritrovo davanti ad Angela con una gruccia in mano, dalla quale pende un vestito di seta blu elettrico:
"Questo è tuo. Devi provarlo".
Non ho avuto cuore di oppormi. Non ho nemmeno guardato la taglia, ho annuito e come ipnotizzata da un serpente mi sono diretta nel camerino prove.
Perfetto. Un po' scollato ma perfetto. Il costo giusto con il 30% di sconto mi sono accaparrata un vestito di marca francese, très chic e del mio colore preferito.
A quel punto inizia la corsa all'Aeroporto.
"Passaporti, carte d'imbarco e bagagli! Uno solo perchè non si possono portare pendenti!" il maresciallo Angie ordina alla ciurma. La mia mano balza immediatamente al collo. Il mio cervello è spento e sono stupita: "I pendenti??? volete dire che devo togliermi la collanina???" Vi lascio immaginare la fragorosa risata. Il dramma è che io ero convinta di quello che stavo dicendo!
So che ha dell'incredibile ma siamo un gruppo di atlete. Le nostre maratone di shopping sono state tutte concluse in tempi record. E così anche l'aeroporto è stato raggiunto con largo anticipo. Lisa ha freddo. Barbie non sente più le gambe. Mary si consola con un'insalatina mentre io e Angie mangiamo una quiche e un panino.
Devo compiere la mia ultima missione: trovare una busta del duty free per mettere dentro i maglioni. La mia bella valigia non è come quelle di una volta (per esempio la mia famigerata valigia bordeux della Q8 ribattezzata Bombetta per la sua capacità di sformarsi :-) ) e così..
Nulla mi serviva e nulla mi piaceva. Con questa premessa vi lascio intendere la difficoltà del caso. Ho però avuto un colpo di fulmine: un portachiavi con la Tour, occhiali rossi, tacco12, carta di credito e una scritta SHOP TIL YOU DROP...(comprare fino allo sfinimento). Era mio! Quando vado alla cassa la commessa mi sorride e adagia il mio portachiavi in una bustina di carta. BUSTINA DI CARTA!!! NOoooooooooooo avevo bisogno di una plastic bag per il mio maglione, rischiavo una sovrattassa di 50 euro. E' stato questo pensiero che mi ha fatto allungare la mano sulle buste che erano sul bancone e a gesti ho lasciato intendere che ne avevo bisogno, disperatamente.
La commessa non ha battuto ciglio, devo averle fatto pietà e io sono tornata trionfante a casa.
L'aereo ha viaggiato veloce. Eravamo a Roma con 20 minuti di anticipo sulla tabella di marcia.
Un weekend stupendo. Stupendo per Paris, per lo shopping e soprattutto perchè c'eravate voi ragazze...grazie! 


24 gennaio 2012

Un cuore giallorosso in trasferta a Parigi


E poi si dice che non esiste il sesto senso femminile...
Essere all'estero quando la mia squadra gioca è insopportabile, anche se il posto si chiama Parigi. Forse perché erano già otto ore che si girava come trottole alla ricerca di un vestito che pareva giocasse a nascondino o forse perché a perdere ero sempre io.
Esausta mi ero comodamente seduta nel bar della Gallerie Lafayette e sorseggiavo l'agognato caffè quando l'occhio, comandato dal cuore, cade sull'orario luminoso dell'i-phone.
Le 18.03. La mia Roma stava per scendere in campo. Mirko era stato istruito a dovere: "Aggiornamenti in tempo reale" gli avevo ordinato. Passano pochi minuti e arriva il messaggio che aspettavo: "Dopo 38 secondi : TottiGol". 
E andiamo! Lo sapevo, l'avevo scritto su Tacco12 la scorsa settimana: "Francesco segna sicuro".
Quando poi all'ottavo minuto è artefice del raddoppio capisco che la mia previsione : "Me lo farà per dispetto" diventa realtà.
Rimbalzo sulla sedia, sbattendo le mani sul tavolo. Le mie amiche strabuzzano gli occhi. Non faccio in tempo a poggiare il cellulare che lo schermo luminoso comunica un nuovo sms: "Borini gol!" 
Sembravo la protagonista di uno sketch comico. Una sorta di Jim Carrey nel film the Mask dalla faccia di gomma dalle espressioni esilaranti.
"Non è possibile! Sono passati solo 8 minuti, non ci posso credere!"
Angela sorride, il suo ragazzo è allo stadio e non le ha risposto al messaggio: "Totti alé!" che gli ha inviato. 
In quel momento aggiunge un commento che insinua il dubbio nella mia mente:
 "Chiara, ti stanno prendendo in giro. Non è vero!"
Vuoi vedere che davvero mi stanno prendendo in giro?
So che Mirko non scherza sulle cose serie ma in effetti 3 gol in otto minuti non sono propriamente il genere di partite che siamo abituati a vedere. Scrivo di nuovo a Mirko: "Stai scherzando?"
La risposta arriva, questa volta dal numero di Sandro: "No, giuriamo è tutto vero".
Rosicare è umano e non sapete quanto la mia felicità fosse strangolata dalla morsa del Rosicamento Acuto.
Decido di finire il caffè e andare a scovare il fottuto vestito al primo piano.
Sempre con l'i-phone stretto in mano, in attesa di aggiornamenti.
Neanche a dirlo, anche alla Gallery il vestito si è nascosto così bene da non essere scovato. Vago tra il reparto di Chanel e quello di Dolce&Gabbana. Tutto decisamente troppo caro. Tutto, troppo nero. Al piano -1 c'è il trionfo delle scarpe. Tacco 12 a go go ma neanche loro mi sollevano dal rosicamento in corso.
Un altro messaggio arriva "4-1 segna Juan, loro avevano accorciato le distanze".
Va beh, mi rassegno è una goleada. 'Sto Pallotta la filosofia Pallonara l'ha spiegata proprio bene eh? Mi sorge il dubbio che Di Benedetto portasse sfiga...(e non capisco perché debba tornare proprio questa sera per l'impegno di Coppa Italia).
Dato che la partita era in cassaforte, il mio rosicamento andava concentrato sul fatto che non avrei potuto vedere le meraviglie di Francesco! Potevo, tottiana inside quale sono, aspettare fino a lunedì??? Questa era diventata la vera tortura.
L'ultimo sms è per il risultato finale: "Peccato che non ci sei tu. 5-1 a segno anche Pjanic".
Meglio così, tre punti preziosi e altro record che conferma Francesco nell'Olimpo degli Dei. Superato Nordahl. Unico giocatore ad aver realizzato il maggior numero di gol con la stessa maglia. Mai nessuno sarà come lui, mai.
La mattina successiva scatto una foto alla Gazzetta dello Sport che dedica a Totti un titolo da incorniciare: 211 gol! In Italia nessuno come lui
Nessuno. Alla faccia di chi ancora ha il coraggio di nominare il nostro Capitano in vano.
Questa sera sarà Juventus – Roma di Coppa Italia. Praticamente un derby. Giocherà Borriello e vederlo in bianco e nero anzichè a colori mi ricorderà del passato che abbiamo condiviso insieme e m'infonderà la nostalgia tipica delle foto scovate in una cantina o di un filmino rovinato dalle infiltrazioni d’acqua.
Per il resto, se vincessimo contro squadra Campione d'Inverno, candidata alla scudetto, beh, a quel punto comincerei davvero a ricredermi su Luigi Enrico... quindi, Forza Roma.

Post Scriptum Oscar: Oggi hanno dato le nomination per gli Oscar, pare che il Prof. Marcacci sia rientrato nella cinquina di Attore Miglior Protagonista. In bocca al lupo!
PostScriptumAgnelliStory: Lapo Elkann girava per Parigi con una Maserati (e non con una Fiat) e con un'eleganzada far rivoltare il nonno nella tomba. Approposito dell'Avvocato oggi ricorre l'anniversario della sua morte (pace all'anima sua) e suo nipote John ha deciso di festeggiare l'arrivo della sua primogenita (tanti auguri!) con un nome appropriato: Vita. Se mi è permesso preferisco l'ironia di casa Totti e il nome Chanel...quanto meno elegante. Mi auguro che in casa Agnelli non abbiano troppa voglia di festeggiare perché oggi la festa è a casa mia. L’ Imperatore, mio nipote Adriano Claudio, compie 1 anno... ed è ora che sappia quale squadra tifare... parola di Tacco12.


18 gennaio 2012

La stagione sospesa


Questa la voglio chiamare la Stagione Sospesa.
Dopo il gol mai realizzato di Osvaldo, è la volta della Partita Fantasma.
C'è stata o non c'è stata? Nel dubbio possiamo dire che c'è stata a metà o poco più. Come un film di cui segui la trama appassionatamente. Così nel momento in cui l'intreccio sta per sbrogliarsi  (per forza perchè mancano pochi minuti alla fine) arriva uno, vestito di nero (che non è un assassino e nemmeno il parroco del campetto) e dice: "Basta, non si gioca più".
Come da copione qualcuno non ci sta, si prende la palla e la rimette sul campo.
Da solo però non si può giocare, così Taddei, il brasiliano abituato ai campi di sabbia, deve arrendersi.
Il nuovo anno porta l'insegna della C. Prima partita contro il Chievo, poi contro il Catania e sabato sarà la volta del Cesena...La C di Capitano è una lettera (e una parola) molto di moda in questi giorni, ma si tratta di altri Capitani, di quelli che abbandonano le barca ( “C” come Codardi)  e non di quelli che la barca la conducono alla meta ( “C” come Coraggiosi).
Fortuna che il Capitano della  nostra di barca è uno che il timone non lo molla mai. Aspettiamo solo che il vento si stabilizzi per spiegare le vele e lasciarci trasportare in quella parte alta della classifica che è diventata da mesi un miraggio.
Al Massimino il dio Giove Plunio ha provato a buttarci giù. Si è arrabbiato.
Prendere un gol da Legrottaglie (uno dei pochi successi di mercato giallorossi) deve averlo considerato un oltraggio. Allora giù: fulmini e saette!
Bisognava pur inventare una soluzione: cosa meglio di un diluvio?
Catania - Roma sospesa si giocherà a Febbraio. Che pizza il sabato così...che pizza in tutti i sensi. Dopo un frustrante pomeriggio, trascorso all'inutile ricerca di un vestito, per l'ennesimo matrimonio (ma questa volta in pieno inverno), l'idea di trascorrere la serata davanti alla televisione mangiando la pizza che Massimo ha impastato con le sue manine, m'incuteva quel senso di soddisfazione pari al bagno caldo del fine settimana che il Guru si concede ogni sabato sera.
Approposito di Guru, che ero stata a trovare la mattina nel suo Regno (mi riferisco alla cucina del ristorante) aveva proferito il seguente verdetto: "Contro il Catania le prendiamo".
Oh, my GuRu! Quando Legrottaglie ha insaccato alle spalle del portierone olandese, ho immaginato papà scuotere la testa e dire a bassa voce : "lo avevo detto..."
Ci ha pensato DeRossi a trasformargli la frase tra le corde vocali in un urlo di gioia.
La pizza era già tutta nel mio stomaco quando Totti si apprestava a battere un calcio d'angolo dalla bandierina. Mi è bastato vederlo posizionare la palla per assicurare i miei compagni di pizzata: "Adesso pareggiamo. De Rossi o Simplicio di testa".
Daniele mi ha ascoltato. Tutto solo soletto dentro l'aria piccola di un campo fradicio, l'ha messa in rete. Ha iniziato a spogliarsi per i tifosi, per il suo desiderio di buttar fuori quello che sa e che non ci può dire.
Si è spogliato perchè: "Appena potrò, dirò come stanno le cose, lo dirò ai tifosi perchè è giusto che sappiano". E allora Daniele corri. Liberati da quello che ti opprime, regalaci ancora una volta un gol che ci permette di agguantare un pareggio e terminare il primo tempo più sereni.
Il secondo tempo, data la quantità di acqua che il cielo continuava a scaricare, avrei preferito non iniziasse affatto. Sulla nostra tavola la crostata di Luciana è quasi finita.
"Non giocheranno vedrai" dice Mirko con il boccone. Massimo versa la grappa ma questa volta non la voglio. La partita contro il Catania mi scombussola sempre. Conosco tanti Catanesi e ogni volta che giochiamo contro ci rovinano la festa.
"So' trent'anni che non vinciamo a Catania" il Guru si fa le statistiche a modo suo.
"Proprio per motivi statistici sarebbe giunta l'ora che vinciamo no?" gli avevo risposto. Niente, in qualche modo ha vinto lui. La partita non è finita, avremo altri 25 minuti di stress cui sottoporci e soprattutto tre punti da acciuffare, per forza.
Sabato ospiteremo il Cesena. Ritorniamo alle statistiche: Totti contro il Cesena non ha mai segnato.  Lo farà sabato. Ne sono certa per due motivi: il primo è legato al calcolo delle probabilità e il secondo è che io non vedrò la partita e lui (il mio Capitano) ha la capacità di realizzare gol che aspetto da tempo proprio l'unica volta che non posso ammirarlo. Ricordo ancora un Milan - Roma gol su punizione...ero in aeroporto e sapevo che la Roma aveva vinto e che Totti aveva segnato ma non sapevo che lo aveva realizzato su punizione. Potete immaginare la mia faccia mentre ammiravo quel capolavoro calcistico. Ero convinta che lo avesse fatto per dispetto. Quindi, state pur certi che, a Cesena segnerà…parola di Tacco 12

PostScriptumDiMercato: Il progetto continua...è in arrivo Marquinho. ( un lontano parente di Mourinho) mentre la notizia di oggi è che il Cesena ha preso in prestito: il difensore ceco Pudil. Un difensore ceco, mi pare una buona notizia.

PostScriptum Primaverile: Oggi alle 14.30 La Roma Primavera ha giocato contro il Milan la semifinale di andata di Coppa Italia. Ha vinto 6-1 con gol di Tollo, Carboni, Caprari, Viviani, Verre e Nego. Mi congratulo con i ragazzi e con Mister De Rossi che non ci delude mai. Come si dice: tale padre, tale figlio…possiamo vivere tranquilli.

13 gennaio 2012

Coppa Italia: Roma-Fiorentina 3-0

Mercoledì alle 16 ero in volo tra Milano e Roma. Ci sono forti "motivazioni familiari" che mi costringono al rientro entro le 18 Avevo spiegato al mio Capo. L'AsRoma scenderà in campo alle 20.45 e devo esserci. Questa volta abbandono l'amata Curva, perchè grazie al biglietto fedeltà di un'Europa League della vergogna (giocata in un lontano e bollente giorno di Agosto) la Tribuna Tevere costa solo 7 euro.
"Ad un passo dai giocatori" osserva Mirko, quando prende posto su un seggiolino dotato, addirittura, di schienale. 
"Il Guru aveva l'abbonamento poco più in alto" gli dico, mentre mi siedo e aguzzo la mia vista da miope (nonostante le lenti a contatto) per mettere a fuoco qualche giocatore che torna nella formazione che mi ero stampata in testa.
La Madonnina dorata di Monte Mario l’avevo dimenticata. Da quando frequento la Curva non la vedo più, invece lei è sempre lì a vegliare. "Fortuna che siamo arrivati solo 20 minuti prima dell'inizio" balbetto nella morsa di freddo che cerco di sconfinggere con la cioccolata. Il supplì e il pezzetto di piazza bollente di Erminio hanno già esaurito il loro effetto. Gli alto parlanti urlano che "l'amico di Romolo di oggi è : Rosi" e la papa mobile esce dal tunnel accompagnato da una musica ballerina. La mascotte Romolo e un Rosi imbacuccato salutano la stadio dalla pista rossa. Questa novità mi fa proprio ridere.
La Roma che scende in campo non mi piace. "Una formazione da inizio stagione" così è per Mirko che prosegue la sua analisi: "Un centro campo debole. Viviani - Greco e Gago insieme non si può". Dietro le mie spalle sento voci di rabbia nei confronti di un arbitro quanto meno inesperto. Sbagliano tutti  dalla difesa, Kjaer è in evidente difficoltà; al centrocampo, Viviani dove sei?; fino all'attacco, il Capitano sbaglia qualche passaggio e LaMela e Bojan non aiutano. Sul tappeto verde sgambettano undici giocatori gialli come pulcini: "Ma che giochiamo un'altra volta con il Chievo?" Sono stupita.
Il freddo penetra nelle ossa, mi sento tramortita. Mirko è nascosto tra la sciarpa e il cappello. Gli si vedono solo il naso e gli occhiali, che quando parla si appannano.
Luis deve avere capito che così proprio non si va da nessuna parte e manda in campo Perrotta al posto di Viviani, seguito da Borini (bentornato) al posto di Bojan e Angel sulla fascia invece di un Cicinho, che ha giocato bene per essere rientrato oggi. (A fine partita il piccoletto chiederà scusa ai tifosi per aver detto che voleva andar via. Il Mister contro il Catania, non l’ha convocato. Meraviglioso Luis!)
La musica cambia. Da una stonata canzone dalle note qua e là ben suonate, la melodia diventa una ballata. La filosofia pallottiana s'impossessa della squadra che deve essere dibenedettizzata e se Lamela Stregata è un dolce...(gelato con liquore a La Strega, per chi non lo conoscesse) ora capisco perchè. Dolce che viene servito due volte in 15 minuti e con la gioia di tutti. Finalmente mi sento a casa. Il freddo scompare.
La Fiorentina non reagisce, il suo allenatore si sbraccia ma sul campo i pulcini hanno freddo e paura. Ci pensa Fabio Borini a dargli il colpo di grazia, a dieci minuti dalla fine segna un gol che più difficile non si poteva.
Il freddo sparisce...come per incanto...mi sento a casa! sul mio divano al calduccio. Sogno o realtà? Sabato un altro Aeroplanino planerà nella nostra vita. Il meteo promette freddo e neve al centro - sud. Speriamo che almeno domani Vincenziono non decolli. Abbiamo bisogno della pista libera se dobbiamo spiccare il volo.

Pensierino sulla Lazie: non solo l’Europa League anche la Coppa Italia metteranno in bacheca…parola di Tacco 12.

 PostScriptumAugurale: Ieri Osvaldo ha compiuto 26 anni. Auguri a lui e un grazie alla sua mamma

PostScriptumRosa: Pato dice che Milano è la sua Casa, fa saltare un'accordo che prevedeva l'arrivo di Tevez...voglio continuare a credere che l'abbia fatto per Amore. Se così è ragazzi, tutta la stima del tifo femminile. 



10 gennaio 2012

Noi c'avemo Tottigol





“Oggi ne fa due". Questa era la sentenza che avevo dato all'inizio della partita riferendomi ovviamente al Capitano.
Finalmente di nuovo all'Olimpico. Casa dolce Casa. Un sole freddo che, come un gigantesco pois, vestiva una tribuna Tevere gremita. Quaranta mila spettatori: nuovo Anno, primo record. Era parecchio tempo che non capitava un colpo d’occhio cosi’. Lo spicchio dei coraggiosi tifosi del Chievo era l'unico punto vuoto di un ovale perfettamente colorato.
L'aria delle feste appena concluse era palese. Ognuno di noi faceva sfoggio di cioccolatini e caramelle. "Vorrei un Bounty e un Kinder cereali" Mirko ha le idee chiare su come scaldarsi tra il primo e il secondo tempo. "Il Kinder Cereali è mio, me l'ha portato la Befana" gli sorrido e gli nego la golosità al riso soffiato. Due bambini di trent’anni passati, che si litigano i dolcetti della calza (ovviamente di lana bourdoux e con il logo del lupetto). E voi siete stati buoni? La mia Befana mi ha regalato una bella scatola di figurine Panini, da dividere a metà..e anche quest’anno nemmeno una figurina di Totti. Fortuna che lui era in campo.
Nell’ultima giornata prima della dieta decido di mangiare le mie m&m giallorosse alla nocciola. Buone. Proprio quando le ingoio, lo Stadio si leva in un applauso: cavolo, tutti a guardare me? E' venuto da pensare mentre lo sguardo si allargava sul campo e una piccola papa mobile faceva il giro della pista di atletica.
A bordo della macchinetta "Chi è???" sussurra la platea femminile ammaliata. Come chi è? Qualcuno strilla: "Johny Deep!!! Johnny Deep!!!"  ma quale Johnny
quello è Osvaldo. Il mio Ovomaltino malatino che ci augura un buon inizio e ci porterà fortuna.
In campo una formazione che convince soprattutto quando inizia a giocare.
Daniele De Rossi viene travolto dagli applausi, già al suo ingresso durante il riscaldamento. Un applauso che è parso durare per tutti i novanta minuti, fino al momento della sua sostituzione. Un abbraccio, di quelli che ti cingono come a dire "Danie' ma 'ndo voj anna'? Nun lo vedi il bene che te volemo qua!"
La questione DeRossi sta nel cuore di tutti. Gli occhi guardavano la partita e una classifica che aveva bisogno di una vittoria. Tre punti per non perdere quota. Tre punti come quelli che ci separano dalla prima squadra da riacciuffare: la Lazie. A tal proposito tanti auguri alla vecchia aquila ...sempre più vecchia. Chissà quanto volerà ancora? Si perchè è proprio vero che le donne portano gli anni peggio degli uomini. Lo devo ammettere. Guardate Totti, il vecchietto lo chiamano. Anno Nuovo e lui sempre più vecchio che ci va' a segnare una doppietta così.
E chi se lo immaginava??? IO. La partita l'ho vista seduta accanto alla signora Alma, che ha preceduto il primo rigore, puntualmente andando al bagno. "Me lo sentivo" ha aggiunto quando è tornata a sedersi.
Il Capitano, la nostra luce, segna il primo gol dopo tanto tempo e: "Scusate il ritardo" dice ma nessuno l'ascolta. Se non l'arbitro Russo che l'ammonisce, nemmeno lo avesse mandato a quel Paese (e avrebbe fatto bene!) 
Ragazzi lo ammetto: "Lo Amo, più fa' il coatto, più lo Amo", non sono la sola però, perché un coro canta con 40 mila voci: Un Capitano, c'è solo un Capitano.
Si torna al secondo tempo con le nuvole che nascondono il Sole come a dire lo avete già sul prato. E quanto hanno ragione le nuvole…passano trenta minuti ed è di nuovo rigore. Ed è di nuovo il Capitano Coraggioso sul dischetto a segnare. Finirà così 2-0, doppietta di Totti. E se il buon giorno si vede dal mattino, la terza vittoria consecutiva rende tutti più felici.
Che la filosofia giallorossa sia passata da quella beata di un presidente dal nome Di Benedetto a una pallonara di un presidente dal nome Pallotta?
Domani contro la Fiorentina in Coppa Italia ne sapremo di più...

PostScriptumDaDonna: Intanto complimenti a Messi per il terzo Pallone d'oro poi passiamo agli ori di casa nostra. Il mercato di Gennaio è in fermento. Il colpo dell’estate si chiamava Zarate e qualcosa mi dice che sta rientrando alla base…parola di Tacco12.

PostScriptum Informativo: se volete oltre che su facebook potete lasciare i vostri commenti su www.tacco12.info Qualcuno mi ha scritto che faccio in tempo a salire sul carro dei vincitori, dato il mio scetticismo nei confronti del nuovo allenatore. Gli ho risposto che chi tifa Roma dalla nascita ha già vinto…lui non poteva che darmi ragione.

09 gennaio 2012

Scusate il Ritardo...parola di Totti

Ci sono uomini che non si dovrebbero scusare eppure lo fanno...qualcuno lo chiama Cafone, io continuo a chiamarlo SIGNORE. Grazie Capitano!

05 gennaio 2012

S.o.S. Cercasi amore disperatamente

Sono appena arrivata in redazione.
Il mio pensiero è stato finora quello che fuori sono iniziati i saldi e io non ho un euro anche se un giretto per negozi vorrei proprio avere il tempo di farlo. Per il gusto di guardare e farmi una passeggiata al sole invece sarò a lavoro tutto il giorno, quindi mi sono concessa un  caffè e ho aperto i quotidiani.
Roma violenta: uccisi padre e figlioletta.
Lo stomaco si è ritirato come un'ostrica viva al tocco di una goccia di limone. Il dolore è aumentato quando si è aggiunto un particolare: la bimba è stata colpita alla testa. Ho iniziato a domandarmi come due maledetti possano girare indisturbati con un peso del genere sulla coscienza: uccidere un bambino.
Nella testa la mia morale si è resa impertinente e le mie certezze hanno vacillato come ogni volta davanti a quelli, che per me, sono i grandi misteri della mente umana. La Pena di Morte, tanto dibattuta per motivi di democraticità, chi non la vorrebbe applicata all'istante per chi fa male o uccide un bambino?
Lo stomaco continua a contorcersi e le lacrime salgono agli occhi quando di seguito un'altra notizia mi capita davanti. Due genitori italiani rifiutano il loro bimbo perchè affetto da nanismo. Il piccolo è nato ieri e forse, se i genitori non svolgeranno un riconoscimento tardivo entro 10 giorni, finirà in una casa famiglia.
Non ho ancora avuto il privilegio e la fortuna di diventare mamma e non posso ergermi a giudice di una vicenda così difficile. Immagino la fatica di compiere una scelta di questo tipo ma è un bambino...il loro bambino. Si amano solo i bimbi belli e sani? E' così che gira questo mondo. Non è forse frutto del loro amore anche se tra qualche tempo non crescerà più di altezza???
Ho conosciuto, una volta, una donna che ha adottato un bambino di pochi mesi. Un bimbo peruviano. Solo con il passare del tempo ha scoperto che aveva una malattia molto più grave del nanismo: era cieco e non parlava. Aveva attacchi epilettici e non ha mai pronunciato la parola mamma. Lei, che non era la mamma naturale, l'ha amato anche così. E' stata sveglia la notte, lo ha pulito e si è presa cura di lei anche se quel bambino non è stato capace di dirle grazie.  
E' stata più brava della donna che ha rifiutato il sangue del suo sangue? E' difficile dare un giudizio ma rifletterci su è un dovere di ciascuno.
Ieri è stato inaugurato a Roma il cimitero per i feti "i bambini mai nati", si deve arrivare a pensare che loro siano più fortunati di quelli venuti al mondo?
La mia giornata sarà triste perchè, qualunque risposta si voglia dare ai quesiti che vi ho posto, un dato è inopinabile: siamo tutti orfani di un sentimento chiamato AMORE. Chissà che non lo si trovi in saldo.

03 gennaio 2012

Buon Anno

Tacchini e Tacchine, BUON ANNOOO!!! Sono molto felice di comunicare che questo è l’anno 12. Quindi, alla faccia di chi dice che l’ anno bisestile porta male, che sarà un anno in cui la crisi richiederà sforzi e sacrifici, in barba agli aumenti di benzina e generi alimentari;  noi del Tacco12 Pensiero sapremo come rimanere in piedi! Chi su tacchetti e chi su tacchi, testa alta e spalle dritte e via.
Una anno iniziato da soli tre giorni e già bollato come “pestilenziale”, povero. Per lui non vale il detto: l’abito non fa il monaco?
Sono certa che si prenderà la sua rivincita, deve, perché è stato definito l’anno dei Gemelli, cioè il mio anno (anche se oggi in redazione qualcuno lo rivendicava come l’anno del Toro e del Leone). Finora, eccezion fatta per la Premier League, è stato un anno senza calcio ma tanto calcio scommesse ( a onor del vero retaggio dell’anno passato), siamo pronti per un po’ di calcio giocato e meno chiacchierato???
Per iniziare con le chiacchiere il mio cuore sanguina per la perdita di Marco Borriello e quella imminente di David Pizzarro. Mi viene solo da dire: grazie Ragazzi. Al primo, in particolare, un grazie per la sua professionalità. Al secondo da questo punto di vista mi riservo il rimprovero di un periodo in infermeria un po’ troppo lungo.
Si parla di acquisti come Casemiro per il centrocampo e di un De Rossi che non concede ultimati…anche se voci di corridoio danno per certo che la firma sia già avvenuta e prima del brindisi di Capodanno.
Di certo c’è il nuovo album dei calciatori. L’avete comprato? Gilardino troneggia sulla pagina della Fiorentina e Borriello è ancora giallorosso. Un album senza lode né infamia a mio avviso. La copertina è bella ma le figurine e l’impaginazione lasciano un po’ a desiderare. Quest’anno per ogni squadra c’è un giocatore rappresentativo e…pensate un po’ il pulman della squadra? Mirko come l’ha visto ha detto senza troppi giri : “bello schifo!”
Una finestrella con un giocatore stilizzato racconta le curiosità e così si viene a sapere qualcosa di nuovo. Tipo che il secondo portiere del Napoli, Rosati, è alto 1.94 cm; che sulla pagina della Lazie si parla di uno scudetto perso nel 1911, o che Daniele De Rossi è alla sua undicesima stagione da romanista e nello schemino riepilogativo della sua carriera non compare nessun altra squadra se non AsRoma. Pensate che voglia aggiungere un nome a quella lista proprio ora??? Ho comprato pochi pacchetti ma ho già trovato Capitan Futuro e un Gago, che somiglia in modo impressionante a Perrotta.
Dalle chiacchiere al gioco. Domenica si giocherà di nuovo alle 15. Contro il Chievo la speranza è di battezzare il nuovo anno con una vittoria. Seppur con occhio vigile ai romanisti come Moscardelli, il Chievo non dovrebbe rappresentare un ostacolo insuperabile.
Mancano ancora parecchi giorni anche se i ragazzi sono già tornati ad allenarsi. Sembra che il mare abbia fatto bene ai nostri Capitani, allegri e riposati. Beati loro. A me le feste mi riducono a pezzetti…ma certo io non sono un’atleta (ho pure avuto il colpo della strega…mmm sono una strega allora?) anche se ci sono atleti che: “non hanno idea del guaio nel quale si sono cacciati”
Testuali parole sono rivolte a Pato da un suo compagno riferendosi a Barbarella. Poi dicono che il calcio con le donne non c’entra niente…anche se ho la sensazione che non sia tanto colpa della bionda fanciulla quanto del di lei padre che da re Mida si è trasformato in porta sfiga…comunque sia Felice inizio a tutti …pure a loro.

PostScriptum da Donna: Riflessione ad alta voce, se il presidente della Roma fosse stata ancora una donna…al mancato rinnovo di DeRossi e alla cessione di Borriello e Pizzarro alla Juve ci sarebbe stata una risposta così silenziosa???

PostScriptumRosaShoppinG: Per salvaguardare eventuali delusioni della domenica calcistica, consiglio un breve passaggio al vostro negozio preferito il primo giorno di saldi (quindi prima della Befana). In caso i costi rimangano proibiti passerei in Pasticceria…c’è sempre spazio per un dolcetto prima che ricominci la dieta…parola di Tacco12


Il 2012, con 12 mesi e sempre su 12cm!



TACCHINE MIE QUESTO è IL NOSTRO ANNO!!! E' IL 20...12!!! AUGURO A TUTTE VOI 12 MESI DA TACCO 12...
(CONSIGLIO PER I TACCHINI SE VOLETE UN ANNO SERENO, REGALATE TANTI TACCHI 12 ALLE RAGAZZE ...VE NE SARANNO GRATE!)

02 gennaio 2012

AnnoCheVa, AnnoCheArriva


Tacchini e TacchineBuoN 2012!
vi ho trascurato un pochino ma il bisogno di relax e di "staccare" mentalmente la spina,
ha avuto la meglio su
Chiara&TheEternalCity.
Ho aspettato il nuovo anno per parlare un po' del vecchio e delle speranze per i prossimi 365 giorni, anzi no...366 perchè questo nuovo anno è bisestile.
Nell'elenco delle "cose buone" da salvare di questo 2011 me ne vengono in mente solo due:
1. Il 24 Gennaio 2011 nasceva Adriano Claudio il mio nipotino...
2. Il 16 Novembre 2011 Silvio Berlusconi ha cessato di essere il Presidente del Consiglio.
Come dire, poche cose ma MOLTOOO buone!
Il 2012 si apre con auspici terrificanti. L'essere bisestile, già per tradizione, lo colloca tra gli anni nefasti...poi se ci mettete la profezia della fine del mondo per il 21 dicembre e la condite con l'aumento di tasse nei più svariati settori (dall'elettricità, al gas, al canone, fino ad arrivare a un rincaro degli alimenti e al ritorno della tassa sulla prima casa) mi sembra ovvio che il piatto è ben servito.
Certo che si presenta piuttosto maluccio questo Anno Appena Nato. Sembra uno di quei discoli alle elementari che ne combinano di tutti i colori e credi che da grandi non ne riusciranno in nulla di buono. Il più delle volte è così in effetti ma spesso, accade anche che il discolo di turno ti combini il miracolo. Accade che un somarello come Eistein diventi il più grande fisico che sia mai esistito o che un sordo come Bethoveen componga le più belle musiche che siano mai state suonate. Insomma, si deve credere che possa essere così, che il miracolo possa avvenire.
Il Natale è trascorso senza troppi traumi. Una vigilia di Natale interminabile (sono andata a dormire alle 3 e abbiamo iniziato a scartare i pacchetti all'1 di notte...) e un Natale sui generis...uno di quei Natali dove le vecchie tradizioni si sfaldano e se ne iniziano a consolidare di nuove. Per esempio, una cosa su cui sto riflettendo ora (e non mi era mai accaduta in precedenza...e questo mi sta procurando un attacco di ansia) per la prima volta, ho passato il Natale con il mio compagno.
E' una cosa incredibile, un'esperienza del tutto nuova! Oddio...devo capire se è un segno di maturità (e quindi di vecchiaia) oppure se è solo uno segno di buon auspicio...
Tornando ai regali, non so voi, ma io non ne ho azzeccato uno. Mia mamma e mio papà hanno cambiato il pacco! Forse me lo sentivo ed è per questo che avevo conservato con cura gli scontrini, per poter sfoderare la classica frase: "se c'è qualche problema si può cambiare" e per fortuna!
Quindi oltre a un colpo della strega che ha deciso d'impalarmi sulla sedia per tutto il pranzo del 25 dicembre, i restanti 4 giorni di ferie sono trascorsi tra un negozio e un altro alla ricerca del regalo giusto (che per definizione o non c'è o è troppo caro).
Sono rimasta molto commossa dal numero di regali ricevuti. Ogni anno c'è la crisi e il valore economico del pacchetto magari diminuisce ma questo non m'interessa. Quello che mi lascia una gioia immensa è vedere che i miei amici e i miei parenti hanno sempre un pensiero per me. La sorpresa dell'anno è stata Cri. Un regalo da lei non l'avevo mai ricevuto! e così mi ha colto impreparata e  mi ha resa molto felice. Un portacandele per illuminare le mie feste dato che io ho illuminato alcuni dei suoi momenti bui. Ci può essere un messaggio più ben augurante di questo?
Il Capodanno è trascorso all'insegna dell'amicizia, un po' vecchia e un po' nuova. Il vecchio risiedeva nei tre messaggi che mi sono arrivati tra le 21 e le 23: Anna è stata la prima; poi Daria e infine Lea.
A brindare con me gli amici di sempre, quelli si conoscono da anni e qualcuno più fresco ma non per questo meno autentico. Mi sono emozionata quando ho visto il mio cammino tirare con incantevole forza la fiamma verso l'alto. Sembravano tante dita in cerca di un appiglio, che nemmeno a dirlo, hanno trovato. Che sia un altro segno per un futuro "a portata di mano"?
La tavola non è stata avara di nulla: lenticchie e cotechino per la tradizione e poi crepes, verdure, cous cous, empanadas, dolci, frutta, salsicce, bruschette...e botti!
Qualche gioco senza soldi, perchè quelli non ci sono più, e poi qualche sana risata di quelle scaccia guai.
Il giorno dopo nemmeno ve lo racconto, tanto lo conoscete bene. Mal di testa, pancia piena e sensazione perpetua di sonno. Il mio pensiero è stato colto da un atroce senso di nausea quando ho realizzato che il 2 gennaio sarebbe stato lunedì e sarei tornata a lavorare. So che con la crisi galoppante dovrei essere colma di gioia per il sol motivo di avere un lavoro (e lo sono! lo giuro!) però ritengo umano, molto umano, il senso di nausea e su questo non posso far nulla se non piegarmi a esso vinta.
Così il nuovo anno che è iniziato di lunedi...(grazie!) sembra proprio che sarà l'anno dei Gemelli!!! Era ora (aggiungo da lettrice accanita degli oroscopi) sono anni che aspetto e spero.
Le feste finiranno tra qualche giorno e quindi il mio consiglio e di godervi gli ultimi avanzi di cibo e di serate di gioco. Abbondanata la tombola, che tra qualche tempo vedrà fermare la sua produzione ed entrerà nell'olimpo dei giochi cult tipo il Subuteo, non abbiate pena nei confronti degli avversari. Esercitate ogni botta di culo come fosse quella della vostra vita. Sfruttate un risultato vincente per avere la carica di ottimismo necessaria per un nuovo inizio.
Questa mattina mi è capitato di leggere la e.mail (scritta in modo impeccabile per ironia e armonia grammaticale) di un mio amico constretto a tornare da Mamma e Papà perché i soldi per vivere da solo non erano sufficienti. Questo genere di e.mail, sono quelle che mandano il mio lato sognante a farsi benedire e mi riportano alla vita di tutti giorni come un panno bagnato sbattuto su una tavola di marmo dopo essere stato insaponato.
Ci vuole fiducia però, sempre, e quella fiducia va presa nei bei ricordi che ogni esperienza ci ha lasciato.
"Meglio aver avuto l'occasione che non averla avuta affatto", questo deve essere il nostro motto. Solo chi sa cosa perde, continua a lottare ogni giorno per ottenerlo do nuovo e ci riuscirà, ne sono certa.
Ho scritto troppo ma sentivo la vostra mancanza e soprattutto la voglia di chiacchierare con vobis.
Tra le poche letture che mi sono capitate in questi giorni assenti (mi sono dimenticata anche di sintonizzarmi su tutte le reti per il famigerato Discorso del Presidente della Repubblica), ho letto una notizia di quelle che dovrebbero uscire in prima pagina.
A Roma ha aperto una la libreria dei Libri Invisibili ( via Fortebraccio 1, zona Casilina - Pigneto) quei libri che sono troppo belli perchè li leggano tutti. Il titolo che nasconde una vena polemica, in realtà smorza ogni sensazione di rabbia e s'infila in un romanticismo tale che ti rapisce all'istante (alla faccia delle Major editoriali).
Presa da questo nuovo luogo da visitare il prima possibile, mi lancio nella compilazione della mia nuova agenda. Quest'anno ho abbandonato la classica Moleskine nera (che da anni è mia fedele compagna) per l'agenda della Lonely Planet, (che festeggia il suo decimo aniversario in lingua italiana) giusto per viaggiare almeno con il pensiero...
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