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04 febbraio 2015

L'As Roma è come la Gioconda, quali misteri nasconde?

 
L'As Roma è come la Gioconda, quali misteri nasconde?

 

As Roma - Empoli 1-1, la Curva fischia e aspetta il riscatto

Due partite nel giro di 4 giorni e tanta, troppa confusione. 
Già sabato sera in casa contro l'Empoli, la Roma aveva dimostrato di essere fuori condizione. 
Un pareggio all'Olimpico, il quarto nell'ultimo mese, contro una squadra che si considera "piccola" non è certo un risultato che ci si aspettava dalla seconda in classifica. Poi quella data che salta all'occhio 30 novembre 2014, l'ultima vittoria in casa, ben due mesi fa, è la certezza di un periodo no.
La Curva Sud in parte è vuota, per scontare la giornata di squalifica frutto di qualche settimana fa, e il suo vuoto riflette in campo come una pozzanghera: solo uomini bagnati e sfocati. 
Totti sbaglia un paio di palloni ed è quando sbaglia anche lui che ti rendi conto che "qualche problemino c'è davvero". 
Il mio è un blog e posso scrivere quello che voglio, senza starmi a preoccupare troppo di come reagirà l'ambiente (tanto "l'ambiente" legge e ascolta sempre le stesse persone), sono una outsider, una che dall'alto dei miei Tacco12 cm  può permettersi il lusso di dirla come la pensa, senza paura che "il capo" la possa licenziare, senza il terrore di schierarsi dalla parte sbagliata, perchè per me non esiste una parte esistono solo interpretazioni della realtà.
Così le chiacchiere invadono lo Stadio. C'è chi se la prende con Garcia e in particolare alla sua mancata concentrazione la cui causa potrebbe essere duplice: sarà colpa della giovane fidanzata oppure il nostro Napoleone è giunto alla sua Waterloo (1815... non a caso 2015) dopo solo un anno e mezzo da condottiero e con zero, dico e ribadisco zero, trofei in bacheca???
Certo la sorte non ci appare benevola dato che Iturbe, quello più in forma, ha rimediato un'infortunio che lo terrà fuori dal campo per un mese e mezzo. 
C'è da credere che una nonna del sud debba togliere il malacchio a una squadra che macina infortuni con una media imbarazzante. Strootman, Castan, la por'anima de Balzaretti, Maicon, De Rossi e così via. 
Con l'Empoli la partita è stata ripresa per il colletto della camicia, come un bambino che cade dalla bicicletta e ha già sbattuto le ginocchia sul cemento ma è stato provvidenzialmente sollevato da una mano prima che a toccare terra fosse anche la sua faccia. Così Maicon, uno che corre e s'arrabbia, uno che ha vinto e che ha ancora fame, ha deciso di buttarla lui dentro quella maledetta palla, dato che nessun altro aveva intenzione di provvedere. E' stato 1-1, come a dire "rimandati a martedì".

As Roma - Fiorentina 0-2: Gomez "McFly" con una doppietta elimina l'As Roma dalla Coppa Italia

As Roma - Fiorentina 0-2, la reazione: Roma fuori dalla Coppa Italia 

Puntuale la bocciatura arriva di martedì. Può uno che non ha studiato recuperare un'insufficienza grave in 4 giorni? 
La Roma scende in campo con la formazione che può ma questa volta dalla Toscana non arriva una squadra "piccola", arriva la Fiorentina. I Viola hanno perso Cuadrado e questo ci potrebbe far ben sperare ma Montella, che non è uno scemo e punta non solo alla qualificazione ma anche alla prima fottuta vittoria contro la Roma, schiera Alessandro Diamanti. 
Adesso qualcuno lo definisce "stronzo" io lo definisco un giocatore di carattere e devo ammettere che  Francesco Totti, da me adorato e venerato, durante la partita ha commesso nei confronti di Diamanti una serie di ingenuità che non si addicono al suo ruolo da Capitano: come negare la stretta di mano quando lui gli ha chiesto scusa dopo un fallo commesso. 
Comunque non è quel gesto che ci ha fatto perdere la partita. Ancora una volta la partita l'abbiamo persa perchè non abbiamo un attaccante, uno che come Mario Gomez si mette davanti la porta e la butta giù. 
Per fortuna ero rimasta a casa, con la mia lasagna radicchio, funghi e salsiccia accompagnata da un bicchiere di vino rosso e avvolta nel cuscino del mio comodo divano. 
Avevamo deciso di non prendere acqua con il motorino, non perchè la Roma non lo meritasse, perchè la squadra non lo meritava. 
Quella squadra lì che "non tira fuori le palle", quella che "tutto gli è concesso e perdonato, sempre". Eh già alla mia pellaccia ci tengo, non posso permettermi un'influenza per loro dato che devo fare tre lavori per arrivare a fine mese e quando sento: "Non sono in forma" m'incazzo. E' come dire a uno scrittore "non ha idee", cazzo cambia mestiere! Sei profumatamente pagato per giocare a calcio, devi fare quello e basta dalla mattina alla sera e non sei in forma???


La Roma è come la Gioconda


Avete presente il quadro di Leonardo, la Monna Lisa meglio conosciuta come La Gioconda
Ecco l'As Roma è tale e quale. 
Un piccolo dipinto (77x53) eseguito da Leonardo da Vinci e custodito nel Museo del Louvre di Parigi. Una donna che accenna appena a un sorriso e la cui discussa bellezza l'ha resa il quadro più celebre al mondo. Sulla Monna Lisa sono stati fatti studi psicoanalitici e scritte pagine di critica e letteratura. Qualcuno sostiene sia un autoritratto del pittore, qualcun altro che nelle curve della sua bocca si nasconda un'enigma da sciogliere. La Gioconda è anche il quadro più parodiato di tutti.
Ecco, la Roma è un quadro indecifrabile, considerato meraviglioso ma a guardarlo bene non si capisce per quale ragione. Cambia spesso faccia ed è chiuso in un "museo" francese, scippato all'Italia dagli americani. Ha un nome immortale e una fama mondiale. Quando si legge la sua formazione si è certi che possa vincere tutto, eppure... quali misteri nasconde dietro gli acquisti che non schiera, i giocatori che si fanno male e quelli che davanti alla porta preferiscono fare un retropassaggio invece di tirare?

As Roma - Fiorentina 0-2, Coppa Italia: l'espressione di Totti dice tutto.

Cause e rimedi


Può una squadra diventare grande se non ha una società dietro che la tutela? 
La colpa è sempre dei giornalisti? Per favore, sono anni che vado a caccia di notizie e una cosa è certa: puoi essere anche il Premio Pulitzer, puoi trasformarti all'occasione da infiltrato, puoi ricorrere a telecamere nascoste ma se qualcuno vuole proteggere la sua privacy ti rende il compito praticamente impossibile.
La Roma non ha privacy. La Roma è di tutti con le sue fughe notturne in discoteca, i selfie del Mister e della sua bambolina, gli sfoghi di Destro e le speranze twittate di Borriello. La Roma ha una Società che lava i panni sporchi in piazza, come in una comune, come se risolverli in privato fosse troppo faticoso. 
Può una società decidere di cedere Destro, cessione per la quale ero profondamente d'accordo, senza prima assicurarsi un attaccante al suo posto? E non venite a dirmi Iturbe, perchè lui non è un attaccante come Destro. Certo, certo Mister Garcia "non vede" quel ruolo però poi è arrivato Ibarbo, perchè? E vogliamo parlare dell'arrivo di Spolli oppure della sparizione di Ucan, che aveva fatto vedere ottime prestazioni? Delle chiacchiere su Eto'o, ora della Sampdoria o su Salah alla fine approdato alla Fiorentina? 
Troppe indizi e prove inquinate. E' una scena del delitto con molti indagati ma tutti con poche prove a loro carico. Possono decidere di scagionarsi da soli, di vuotare il sacco e di farlo sul campo prima che sia troppo tardi. 

Del resto la Gioconda sono anni che se la ride, nascondendo al mondo i suoi misteri, chiusa dentro una cornice con la gente che fa la fila per ammirarla sempre certa che il giorno dopo ci sarà la fila di nuovo...a buon intenditor poche parole e sempre Forza Roma.

20 gennaio 2015

Palermo - As Roma: 1-1 e sto. 'Ndo sto?

Palermo - As Roma: quale sarà il futuro giallorosso? Qui Destro dopo il gol del pareggio

A Palermo si è vista la più brutta As Roma del Campionato


Un pareggio che sembra una mano a Sette e Mezzo in cui il giocatore scopre le carte e si accorge di avere un punteggio minimo, allora dice al banco: "Cala!" ed è allora che il banco cala e gira una carta che vale un punto e basta e il giocatore, senza nemmeno rischiare per un momento la fortuna, pronuncia il fatidico: "Sto!"

Sto! 'Ndo Sto???


La Roma ha fatto esattamente così, si è accontentata di un 1 punto senza nemmeno tentare di prenderne 3, dimenticando che per vincere uno Scudetto ne servono 90, se non 100, di punti e sono d'acciuffare soprattutto nelle trasferte come quella di Palermo perchè è per quelle partite che passano i punti più preziosi.

Un' AS Roma che chiamarla As Roma si fa fatica. Senza Gervinho, che ne incarna l'anima e Totti che ne sprigiona l'essenza. Senza De Rossi che rappresenta la passione o Nainggollan che ne è il carattare. 
Si fa fatica a chiamarla As Roma quando manca alla vista l'eleganza di Keita al centrocampo, come una Jaguar rigata o un tacco 12 cm indossato con una calza di 70 den.
Senza Maicon che la rende combattiva e sfacciata, e Manolas che l'addolcisce come il cacao sul tiramisù.

Si fa fatica a chiamarla Roma...eppure in campo non c'era proprio il nulla... ma quel "non nulla" non è bastato e se una doppia negazione diventa affermazione, in questo caso diventa un gol. 
Il solito gol di Mattia Destro che pure se non sa stoppare una palla, non sa fare uno scatto o saltare l'uomo, sa scivolare nella maniera giusta, sa sfiorare il pallone come solo uno che deve segnare a tutti i costi sa fare. 
La Fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo scriveva Seneca e così è. 

'Ndo Sto? Al secondo posto a -5 dalla prima che è sempre la Juventus e che gioca meglio, decisamente meglio. 

Lasciamo perdere congetture del calibro: se a Torino ci avessero dato i tre punti a quest'ora staremmo +1. Lasciamole perdere per due motivi.
Il primo è che +1  non è  +5; il secondo è che partita come quella di Palermo non hanno alibi, assenze o meno, non si può prendere un gol dopo 1 minuto e 45 secondi. 

Quindi parliamo di un girone concluso in una posizione che può ancora regalarci qualche soddisfazione se si decide di cambiare la mentalità. 

Palermo - AsRoma: 1-1, il gol di Mattia Destro

Le Partite da analizzare del girone di andata


Al secondo minuto già eravamo sotto di un gol.
La Roma in svantaggio, in questa stagione non è certo una novità. Ci ha regalato questo stato d'animo già in partite come Roma - Sassuolo, Roma - Lazio, a Bergamo contro l'Atalanta il gol l'aveva subito al 1' da Moralez. A Napoli hai preso il gol al 3' perdendo l'incontro per 2-0.
Insomma una squadra per gente dal cuore forte, mettiamola così. Alcune partite si sono pareggiate, altre perse e altre addirittura vinte. 
Lo stato d'animo diffuso è quello che non si può lottare per lo Scudetto. Se giochi male e vinci potrebbe anche essere sufficiente, il problema serio è l'intesa in campo. Davanti corrono da soli, non si parlano. Quando mancano i giocatori "pilastri" di questa Roma, la palla non gira e non basta Adem Ljiajc per fare reparto. 
Poi arriva una palla sporca in rete e c'è chi si dichiara: "Felice per aver segnato anche se non abbiamo vinto",  dove si arriva con gente così? 

Questa sera ... Empoli 


E dopo la 19esima giornata di Campionato, inzia la strada per la Coppa Italia
Questa sera in uno Stadio Olimpico bagnato scenderanno in campo i reduci di Palermo per affrontare la squadra di Sarri.
Bisognerà vincere 6-1 come ha fatto la Vecchia Signora per tornare a essere credibili?

Maggio è lontano


Mozzico un cornetto riscaldato, mentre fuori continua a scendere acqua. L'inverno è inoltrato ma sulla mia terrazza scorgo ciuffi di verde qua e là. Per il mese di Maggio sarà tutto in fiore e se non lo sarà, appena smetterà di piovere, cercherò di mettere un po' in ordine.
Sono sicura che anche Rudi farà così, appena gli sarà possibile metterà un po' di ordine, non può rimandare ancora. 


27 maggio 2013

26 Maggio 2013: quanto è brutto er Niente

- ER NIENTE - 

E capita che la mattina te svegli e non te ricordi se quello che te crea tanto malumore è stato solo un incubo o è successo davvero. Basta poco a capillo, infatti te torna tutto in mente appena t' affacci alla finestra e vedi sventolà, dal balcone del palazzo proprio davanti a te, una bandiera che c'ha i colori che non sono quelli della squadra tua. Allora abbassi lo sguardo ma è peggio, perché trovi 'na bandiera brutta uguale pure al piano de sotto. Pensi che è il caso di chiudere la finestra, bere un caffè e decidere se andare a lavorare o meno. 
Sarà una giornata molto dura. Molto. Però tu sei 'na professionista e allora te vesti e cerchi de supera' quel mal di stomaco disturbatore. Salti in vespa con il viso triste e un abbigliamento grigio. Speri quasi che non ci sia nemmeno er sole ma per fortuna lui c'è. Entri a lavoro quatta, quatta, come 'n sorcio che ruba er formaggio. Prendi possesso della tua postazione e speri che nessuno se ricordi de te, almeno oggi, almeno per un giorno.
Capita però che nel fare il  tragitto incontri un laziale che : "Non te dico niente" e 'nvece t'ha detto tutto. 
E una collega a cui non frega nulla però ci tiene ad avvisarti che 'naltro malato come te de Roma oggi : 
"S'è buttato secco" ossia malato.
Allora ce ridi un po' su, su una disgrazia che poi essendo sportiva è comunque 'na disgrazia relativa. Quello che te manda in bestia e che era l'unica partita che bisognava giocare e vincere. L'unica. 
Parti da casa con 'na tensione, che invece nasce dal giorno stesso che hai saputo che devi andà a ffà la finale proprio con la Lazio, in casa con il tuo peggior nemico. Arrivi prima allo stadio,sopporti tutto, pure 'n cinese ballerino che vorrei sapé che male abbiamo fatto per dovercelo subire. Sopporti l'inno Nazionale, anche se a giocare non è l'Italia e pure se la Coppa e d'Italia tu vorresti sentì l'inno tuo, perché l'inno tuo te fa' senti' forte e unico. 
Sotto la  Curva si riscalda la squadra . "C'hanno certe facce" commenta Marco. Già, c'hanno le facce nostre e questo non è mai un buon segno. Inizia la partita, ma inizia??? Perché la Roma mai come in quest'occasione non ha giocato a calcio. Avessi visto 'na azione, 'n angolo, 'na punizione. 
"Aspetta, abbi fede" te dici dentro, mentre quelli, che non so' i giocatori tuoi, te d'anno l'idea che la palla la prendono a calci un po' mejo. Allora te convinci che il secondo tempo sarà migliore, che magari entra Osvaldo (visto che Destro 'na strusciato 'na palla) e che alla fine tutto sarà come deve da esse del resto: "Nun se po perde 'sta partita giusto? Nun se po proprio" Antonello ne è convinto e cerca il mio assenso che arriva con un cenno della testa. Fosse almeno per statistica il Derby dovevamo vincerlo noi, anche se quel non c'è due senza tre riferendolo alle finali di Coppa Italia perse dalla Roma, mi continuava a ronzare in testa da parecchio tempo e infatti.  
Insomma inizia il secondo tempo e nulla cambia. Pure l'orologio pare essersi fermato.
"Prendi il tempo" faccio a Mirko come se controllando il tempo potessi decidere di soffrire di più o di meno.  Il sole è leggermente calato, e per fortuna, dato che tutto il primo tempo me lo sono visto con il riflesso della Curva Sud e della mia faccia sulla vetrata che separa la Curva dalla Montemario. Con il senno de poi era pure mejo che il sole c'era ancora, perché almeno non vedevo quel gol che al 70' ha gelato mezzo stadio. "Ma come ha segnato? Ha segnato?" e allora vedi che mancano 20 minuti e pensi che il Manchester United ha vinto 'na Champions League in 2 minuti e allora tu (che te senti tanto Manchester) ce la poi fa'! che nun ce la poi fa'??? non è possibile no? Ora je la faranno vede' de che stoffa è fatta la Roma...je la faranno vedé te dici ma continui a non vede' Niente, anzi si. Dopo appena un minuto 'na traversa, 'na palla che forse è entrata, mi sa di no e poi? e poi er Niente. Poi er Niente. La Roma non c'è e l'allenatore butta dentro Osvaldo ma è tardi, troppo tardi. Te torna in mente che 'n sei il Manchester, che i miracoli capitano solo agli altri. 
Guardi i quattro minuti di recupero, speri che accada 'n miracolo eppure se sa' che i miracoli so' rari...ma tu ce speri perché senti che c'hai diritto porcaccia la miseria a 'n miracolo. Er Niente. O forse si, perché la Coppa l'alza la Lazio e allora pe' loro er miracolo c'è stato e vaglielo a spiegare all'Onnipotente che ha sbagliato lato? 
Mentre t'avvii all'uscita prima del fischio finale fai 'n tempo a manda' qualche maledizione a te che vai allo stadio e a loro che so' dei disgraziati. 
"La cosa che me rode è perde co' 'ste pippe" è l'unica dichiarazione che rilascia Mirko a fine partita, ed è in quel momento che divento 'na bestia. Basta prenderci in giro, basta! E' proprio perché ce raccontiamo balle che alla fine ce rimanemo peggio. La Lazio è più squadra. La Roma ha degli individui più forti ma se questi non fanno la differenza, non giocano insieme, è 'na squadra de Niente. 
E' brutto er Niente. Er Niente non se acchiappa e non se vede. Er Niente è come 'n omo senza fede. 
La Lazio è 'na signora squadra e come tale andava affrontata e 'nvece ora ce resta l'amarezza de 'na stagione iniziata male e finita peggio. Er Niente è quello che abbiamo raccolto alla fine de quest'anno. Er Niente è quello che c'aspetta per la prossima stagione. Er Niente è brutto come la fame ed è un male che se poteva evitare. Ritorni a casa e mangi un po' di dolci per appagare quella fame che nessuna vittoria t'ha dato di soddisfare.
Per ironia te guardi un film sul Liverpool e la Coppa dei Campioni (però contro il Milan) e pensi che al masochismo romanista non esistono limitazioni. 
Er vero dramma sta nel nome che porta addosso la squadra per la quale tifiamo, quello è la vera croce nostra e dell'aquillotto. Infatti la Lazio può vince quanto je pare ma se non te chiami Roma c'hai poco da fare. Mentre per il Romanista il problema è inverso, te senti un gladiatore di un impero pure se questo è un impero che ha perso, pure se brucia e tu ce bruci appresso....

chi ama non perde mai
PostScriptumElezioni: per diritto di cronaca oltre a Marchini la prossima volta la Curva Nord se la prendesse pure con il candidato del Movimento a 5 stelle, stava in Curva Sud vicino al posto mio...come mai saranno tutti romanisti???

PostScriptumStriscioniCurvaNord: I laziali hanno sfoggiato citazioni di Tito Livio, Trilussa e usato il nome di Collodi...(con tanto di asterisco e spiegazioni) Bravi, bella la curva, bello lo striscione, bello tutto... avete imparato a copiare vi faccio le mie vive congratulazioni ma quanti derby dobbiamo aspettare per vedere una frase che non sia una citazione? Cari laziali in quante cose siamo lontani: c'è chi copia e c'è chi crea è sempre una questione di stile...parola di Tacco12.

22 maggio 2013

Roma, Papa, Santa Rita e...gira la ruota


Domenica 26 Maggio si avvicina e mentre il Derby della Finale comincia ad assumere una forma, l'As Roma lancia il nuovo logo e chiede la benedizione al Papa. 
Devo dire che su questa seconda iniziativa mi ha trovato perfettamente d'accordo. Nel giorno di Santa Rita da Cascia (auguri a tutte le Rita), la Santa degli Impossibili, una preghiera a lei e una mano al Papa direi che non fanno male a nessuno, nemmeno a Totti che notoriamente non ha bisogno di ricevere miracoli. 
Il Guru, caduto in un silenzio stampa serrato da domenica sera, ha per un attimo ceduto davanti alla visione dei due Francesco con lo scambio della maglia della Roma. 
Il suo commento è stato: "Bergoglio ha conosciuto il nostro Dio" per poi ripiombare in nel mutismo. 
Blasfemo? Beh, come solo un romanista alla vista del Capitano riesce a essere, senza offendere nessuno solo con la forza dell'amore sfrenato che tutto sommato altro non è che una fede cieca. Quindi quando si parla di religione, fede e as roma tutto sommato gli argomenti combaciano. 
Andreazzoli poi l'avete visto? Il nostro allenatore, definito da molti un "prete mancato", si trovava a suo agio in Piazza San Pietro gremita di gente. Rideva di una gioia che solo davanti alla vittoria di una Coppa Italia in un Derby, riesco a immaginare impressa sul mio volto.
Poi c'era il Presidente Pallotta che non ha perso occasione di mostrare con, inspiegabile orgoglio, il  nuovo logo della Società. Già perché oggi c'è stata questa novità. La lupa c'è, i gemelli pure, i colori sono gli stessi eppure il risultato è piuttosto deprimente. Come si spiega? Come molti di voi sanno Mirko è uno dei maggiori collezionisti su Roma di magliette della Roma appunto. 
Il suo giudizio è stato perentorio: "Sembra uno stemma tarocco". 
La prima impressione è stata negativa anche per me ma a distanza di qualche ora, a forza di vederlo già mi sono abituata. Voglio dire che di sicuro un pregio ce l'ha. Invece d'intrecciare tre lettere come fossero serpenti, ha messo in bella mostra un nome meraviglioso: ROMA. 
Ovviamente si tratta di Marketing e per quanti difetti possano avere gli americani, non li si può certo criticare sul business. Tra il Papa, il Logo e Santa Rita continua a scorrere la settimana prefinale.
Oggi il mio amico Manuel, laziale, ha detto che lui farebbe metà coppa per uno, senza l'ansia di disputare questa gara. Poi al bar ho incontrato Antonello, altro laziale doc, che ha sfoderato la migliore lazialità che è in lui iniziando con un piantarello scaramantico che faceva più o meno così: 
"Questa finale è già scritta. E' giunta l'ora della terza stella. La Lazio sta a pezzi..."...bla bla bla bla...
Tra tutti però devo riconoscere che il laziale che mi diverte di più è il mio vicino di casa. L'altro giorno l'ho incrociato all'ingresso del condominio tutto vestito elegante, insieme alla moglie. Mi ha fermato e mi ha detto: 
"Già mi sono vestito per domenica" 
Allora l'ho incalzato: "Quindi pronto per i festeggiamenti?"  
In realtà lui non vedrà la partita perché avrà un matrimonio, però i figli, e tutti i loro amici, saranno a casa: "Voi ve la vedete a casa?" 
A quel punto quando ho immaginato una ciurma di laziali accanto a casa mia, anche se non fosse stato vero, avrei risposto come ho fatto:
"Noi siamo malati, andiamo allo stadio". 
A quel punto la moglie è intervenuta dicendo: 
"L'ultima volta hanno rotto uno stendino (stendibiancheria), questa volta sono stati avvertiti".
E a quel punto nella mia testa ho immaginato per un istante la porta di casa distrutta...Ho le visioni e stiamo solo a mercoledì, sarà una settimana lunga... parola di Tacco12. 

PostScriptumDerby: E' comunque importante ricordare che Il Derby è di chi lo Ama (https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=HeDectgX3tA ), come recita il nuovo spot con Florenzi ed Ederson. Quindi cerchiamo di dargli la dimensione che si merita...e domenica appuntamento alle 15.00, tanto per essere sicuri di arrivare in tempo...parola di Tacco12.

16 aprile 2013

La passaporta per la finale di Coppa Italia

Domani ci sarà la partita che significa Passaporta per una finale.
Conoscete le Passaporte di HarryPotter? Oggetti in apparenza comuni che possono teletrasportarti nel posto in cui desideri essere. Ecco diciamo che Inter - Roma è proprio così. Una Passaporta che ti risucchia in una finale decisamente palpitante.
Insomma domani sulla carta avremo una partita fattibile ed è questo che mi agita sopra ogni cosa. Alla Roma le partite "facili" non sono mai piaciute, ha sempre trovato il modo per complicarsele. Certo con Stramaccioni sulla loro panchina tutto è possibile...ma anche questo non mi fa stare tranquilla. 
Fermo restando che per molti andare in finale contro la Lazie sarebbe solo una tortura, per me sarebbe un riscatto. Appartengo a quei pochi romanisti convinti che Si può fare!!! 
Yesss! We Can! L'altro giorno fuori la7 ho incontrato il mio amico regista Fabio. La conversazione è stata la seguente: 
"Non ci voglio arrivare in finale con loro" mi ha detto 
"Come no? E' proprio perché ci sono loro che abbiamo speranze" ho risposto io con il piglio della romanista spaccona. 
"Dici?" 
Dico si, certo. Se arrivassimo in finale incontrare la Lazio è ciò che di meglio si possa sperare. La Juve ha sempre rubato e comunque (almeno quest'anno è veramente forte); l'Inter ci ha fatto piangere molte volte e il Milan contro la Roma vede più rosso del solito...la Lazio no, quella ha il complesso d'inferiorità. 
Fabio ci riflette su e fa': 
"Dici che dobbiamo giocare sul senso d'inferiorità???" 
"Mi sembra ovvio, almeno con loro!" 
Il problema delle Passaporte è che bisogna saperle riconoscere e soprattutto che per attraversarle bisogna fare un incantesimo Portus (che è piuttosto difficile). Abbiamo dunque bisogno di qualcuno che sappia andare in Portus con facilità, riconoscere l'attimo preciso in cui teletrasportarci in finale. Avete qualche idea in proposito? Chissà com'è a me viene in mente un solo nome, il solito. 
Anche domenica scorsa non a caso è stato lui a cambiare la partita. Quindi, anche se Osvaldo - Ovomaltino ha segnato, confido sempre nel mio Capitano. 
Per continuare a sognare basta attraversare una porta...io ci credo. 
PostScriptumTacco12: Per il prossimo anno mi candido alla panchina giallorossa. Dico solo che, unica donna della Lega La7, svetto in cima alla classifica con il maggior numero di partite vinte e di gol realizzati...so' soddisfazioni :-)

PostScriptumBoston: Lo sport è vita, colpirlo è da vili....Parola di Tacco12

13 gennaio 2012

Coppa Italia: Roma-Fiorentina 3-0

Mercoledì alle 16 ero in volo tra Milano e Roma. Ci sono forti "motivazioni familiari" che mi costringono al rientro entro le 18 Avevo spiegato al mio Capo. L'AsRoma scenderà in campo alle 20.45 e devo esserci. Questa volta abbandono l'amata Curva, perchè grazie al biglietto fedeltà di un'Europa League della vergogna (giocata in un lontano e bollente giorno di Agosto) la Tribuna Tevere costa solo 7 euro.
"Ad un passo dai giocatori" osserva Mirko, quando prende posto su un seggiolino dotato, addirittura, di schienale. 
"Il Guru aveva l'abbonamento poco più in alto" gli dico, mentre mi siedo e aguzzo la mia vista da miope (nonostante le lenti a contatto) per mettere a fuoco qualche giocatore che torna nella formazione che mi ero stampata in testa.
La Madonnina dorata di Monte Mario l’avevo dimenticata. Da quando frequento la Curva non la vedo più, invece lei è sempre lì a vegliare. "Fortuna che siamo arrivati solo 20 minuti prima dell'inizio" balbetto nella morsa di freddo che cerco di sconfinggere con la cioccolata. Il supplì e il pezzetto di piazza bollente di Erminio hanno già esaurito il loro effetto. Gli alto parlanti urlano che "l'amico di Romolo di oggi è : Rosi" e la papa mobile esce dal tunnel accompagnato da una musica ballerina. La mascotte Romolo e un Rosi imbacuccato salutano la stadio dalla pista rossa. Questa novità mi fa proprio ridere.
La Roma che scende in campo non mi piace. "Una formazione da inizio stagione" così è per Mirko che prosegue la sua analisi: "Un centro campo debole. Viviani - Greco e Gago insieme non si può". Dietro le mie spalle sento voci di rabbia nei confronti di un arbitro quanto meno inesperto. Sbagliano tutti  dalla difesa, Kjaer è in evidente difficoltà; al centrocampo, Viviani dove sei?; fino all'attacco, il Capitano sbaglia qualche passaggio e LaMela e Bojan non aiutano. Sul tappeto verde sgambettano undici giocatori gialli come pulcini: "Ma che giochiamo un'altra volta con il Chievo?" Sono stupita.
Il freddo penetra nelle ossa, mi sento tramortita. Mirko è nascosto tra la sciarpa e il cappello. Gli si vedono solo il naso e gli occhiali, che quando parla si appannano.
Luis deve avere capito che così proprio non si va da nessuna parte e manda in campo Perrotta al posto di Viviani, seguito da Borini (bentornato) al posto di Bojan e Angel sulla fascia invece di un Cicinho, che ha giocato bene per essere rientrato oggi. (A fine partita il piccoletto chiederà scusa ai tifosi per aver detto che voleva andar via. Il Mister contro il Catania, non l’ha convocato. Meraviglioso Luis!)
La musica cambia. Da una stonata canzone dalle note qua e là ben suonate, la melodia diventa una ballata. La filosofia pallottiana s'impossessa della squadra che deve essere dibenedettizzata e se Lamela Stregata è un dolce...(gelato con liquore a La Strega, per chi non lo conoscesse) ora capisco perchè. Dolce che viene servito due volte in 15 minuti e con la gioia di tutti. Finalmente mi sento a casa. Il freddo scompare.
La Fiorentina non reagisce, il suo allenatore si sbraccia ma sul campo i pulcini hanno freddo e paura. Ci pensa Fabio Borini a dargli il colpo di grazia, a dieci minuti dalla fine segna un gol che più difficile non si poteva.
Il freddo sparisce...come per incanto...mi sento a casa! sul mio divano al calduccio. Sogno o realtà? Sabato un altro Aeroplanino planerà nella nostra vita. Il meteo promette freddo e neve al centro - sud. Speriamo che almeno domani Vincenziono non decolli. Abbiamo bisogno della pista libera se dobbiamo spiccare il volo.

Pensierino sulla Lazie: non solo l’Europa League anche la Coppa Italia metteranno in bacheca…parola di Tacco 12.

 PostScriptumAugurale: Ieri Osvaldo ha compiuto 26 anni. Auguri a lui e un grazie alla sua mamma

PostScriptumRosa: Pato dice che Milano è la sua Casa, fa saltare un'accordo che prevedeva l'arrivo di Tevez...voglio continuare a credere che l'abbia fatto per Amore. Se così è ragazzi, tutta la stima del tifo femminile. 



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