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Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post
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05 novembre 2018

Aspettando l'inverno: libri e cioccolata calda


Tacco12cm aspettando l'inverno, libri e cioccolata calda

A volte compaio di nuovo.
Sembra strano come il mio Tacco12cm, la mia oasi di creatività, si ritrovi così trascurata. Non si dovrebbe trovare sempre il tempo per ciò che più ci piace e appassiona? Non è così che funziona il mondo: prendersi cura di ciò che più si ha più a cuore?
Eppure eccomi qua, a distanza di un'infinità di tempo dall'ultimo post . 
Qualche mese e molti cambiamenti. All'epoca non sapevo nemmeno di aver superato lo scritto all'esame di stato per diventare giornalista professionista, quali oggi sono dal 27 giugno dopo il superamento della prova orale. Un'altra spunta alla lista di sogni da realizzare.
In realtà su Facebook ho dato spazio alla mia creatività, ho cercato di non abbandare Tacco12cm, la mia creatura, la mia natura.
Nel frattempo è iniziata una nuova stagione di SlashRadio Web, in una nuova sede ( zona San Giovanni a Roma) e nuovi compagni di viaggio (Renzo Giannantonio); un nuovo Campionato di Calcio con una AsRoma decisamente meno brillante di come l'avevamo lasciata a Maggio e molte idee che continuano a frullarmi per la testa e delle quali vi renderò senz'altro partecipi.
Sono riuscita a realizzare alcuni punti della mia lista To Do 2018 e devo dire che mi sento molto fortunata.
Sto leggendo molto e vorrei potervi consigliare libri e viaggi e chissà che anche questo non mi riesca.
Sto lavorando anche per un restyling del sito ma sono tutte cose che hanno bisogno di tempo ma piano, piano come una lumachina arriverò alla meta e riuscirò a spuntare ogni voce della mia lista, potete giurarci.

E voi, voi come state? Che vi succede, cosa volete leggere e cosa vi manca di più? 

Alcuni dei miei affezionati lettori mi hanno chiesto di pubblicare gli scritti sui miei tragitti... quelli di notte, quelli che ora non faccio più... e allora vi voglio accontentare. Li farò uscire un paio a settimana, tanto per ricominciare, tanto per farvi sentire la mia presenza.
E' un piacere tornare da voi, anche se fuori piove e Novembre si è presentato nel modo in cui me lo ero ricordata : triste, cupo e bagnato.
Un altro inverno è alla finestra, pronto a bussare con i suoi eventi cullati dal freddo. Fatto di coperte calde e di pomeriggi al buio; di mattine nere e giornate di lavoro interminabili. Di pioggia battente quasi come i miei denti non appena le temperature precipitano. Siamo pronti ad affrontarlo insieme con una calda tazza di cioccolata bollente, tanti progetti, tante idee e un maglione caldo con un collo alto che non faccia passare nemmeno un filo di freddo.  
Elvis il gatto se ne sta già acciambellato nel suo cesto quadrato color nocciola. La testa nascosta tra le zampe e il pelo folto e caldo. Le orecchie sono sempre pronte a ricevere ogni minimo rumore, ogni tanto si alza per stirarsi facendo tremare il tavolo dove il cesto è poggiato, poi fa il giro su se stesso e torna a dormire. Ah, se fossimo dei gatti tutti, quanto sarebbe diversa la nostra esistenza su questo pianeta?
Fuori l'acqua piovana scroscia, cade dalla tettoia di legno e si riversa sul pavimento rendendo lucide le mattonelle un tempo arse dal sole. Nemmeno una cena sul mio terrazzo sono riuscita a organizzare! Nemmeno un giorno di sole per un addio all'estate come si deve. 
A volte davvero non si riesce a trovare il tempo per tutto ciò che ci piacerebbe, a dirla tutta più che a volte sarebbe da scrivere "quasi mai".
Ora mi rimetto a lavorare... presto tornerò qui con nuove storie da raccontare. Presto, ve lo prometto.

27 gennaio 2015

Il giorno della Memoria, chi dimentica è complice

La giornata della Memoria, chi dimentica è complice | film La Ladra di libri

 

Il giorno della Memoria, chi dimentica è complice

Il 27 gennaio è una ricorrenza internazionale celebrata ogni anno in ricordo delle vittime dell'Olocausto.
E' stata decisa come data proprio perchè il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa liberarono gli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz.
Sarà la liberazione dei superstiti e i loro racconti a rivelare al mondo intero l'orrore del genocidio nazista. 

C'è solo un modo perchè non si ripeta mai più un orrore del genere ed è quello di ricordare. Più gli anni passano più i testimoni muoiono. Sono ormai trascorsi 70 anni da quel giorno e soli i più piccoli superstiti restano oggi ancora in vita. 

Il mio è un ricordo speciale, non legato ai libri di scuola o alla lezione ben preparata di qualche professore. No, ahimè non è così che ho capito davvero cosa l'Olocausto fosse stato. 

Me lo hanno insegnato i libri come "Un sacchetto di biglie" il romanzo di Joseph Joffo che mio padre mi ha regalato quando avevo 12 anni e poi "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman, un classico della letteratura per ragazzi e non solo e infine, scoperta più recente, "Uno psicologo nei lager" di Viktor Frakl un presonaggio che tutti dovrebbero conoscere, un genio. Così scriveva:
"l'uomo può essere nel suo intimo più forte del destino che gli viene imposto dall'esterno"
Me lo hanno insegnato film come "Schindler's list" di Steven Spilberg, "La Chiave di Sara" di Gilles Paquet-Brenner, "La ladra di libri" di Brian Percival e "Il bambino con il pigiama a righe" di Mark Herman.
Ho citato questi film, ma ne ce ne sarebbero molti altri, solo per mostrare come un americano, un francese e due inglesi abbiano trattato il tema con uguale sensibilità e "denuncia". 

Vivendo a Roma la mia vita s'intreccia spesso con quella degli abitanti del ghetto. La mia vicina di casa è ebrea e ogni venerdì osserva lo Shabbath, una volta mi ha invitato e mi ha regalato dei libri sulle loro regole alimentari.
Ho avuto la fortuna di dividere il mio appartamento durante l' Erasmus con una ragazza americana ebrea ed è lei che, per la prima volta, mi ha invitato a festeggiare la Chanukkah mostrandomi le tradizioni di un popolo segnato da una storia di persecuzioni.

Tullia Zevi, il mio ricordo


La giornata della Memoria, Tullia Zevi
Quando lavoravo con Gad Lerner a La7 per il programma L'Infedele ho avuto un'immensa fortuna: quella di poter conoscere una donna colta, brillante come Tullia Zevi.
Una giornalista e scrittrice che non ha vissuto l'Olocausto nei campi di concentramento ma lo ha vissuto in una vita itinerante tra l'Europa e gli Stati Uniti. 
La sua vita è sempre stata una testimonianza e il libro che ha scritto insieme alla nipote Nathania Zevi, Ti racconto la mia storia. Dialogo tra nonna e nipote sull'ebraismo ne è l'esempio.
Mi ricordo di quel pomeriggio, nella sua casa al primo piano al Portico d'Ottavia, proprio dietro la Sinagoga e davanti al ristorante Giggetto. 
Una casa grande, piena di libri, arredata con semplicità. Tullia Zevi era già molto anziana ma ancora si preoccupava di apparire "presentabile" davanti alla telecamera.
Mi raccomandava di dirle se i suoi capelli erano in ordine e chiedeva alla truccatrice di non farla apparire ridicola. Può una donna come lei apparire ridicola? Non lo sarebbe stata nemmeno se avesse indossato un ombretto rosso. 
Quando parlava i suoi racconti ti afferravano alla gola come uno spago attorno alle zampe di un pollo appeso a testa in giù. 
Mancava quasi l'aria quando ti ripeteva delle sue fughe e degli amici persi nel corso degli anni. Lei era stata fortunata a non vivere la deportazione ed è per questo che ha trascorso la sua esistenza lottando per libertà e democrazia. 
Ecco Tullia Zevi per la prima volta mi ha fatto capire che non sono morti solo gli ebrei deportati, sono morti anche quelli fuggiti e quelli sopravvissuti, perchè sopravvivere quando intorno tutto muore richiede uno sforzo disumano. 
Ci sono persone che hanno messo a rischio la loro di vita pur di salvare gli altri e la Guerra è vero che ha tirato fuori il peggio ma solo degli uomini cattivi e di quelli buoni ne ha tirato fuori il meglio, di molti ne ha fatto degli eroi. 


I film un modo per ricordare


In questo giorno, che ogni anno che passa ci allontana da quell'orribile ricorrenza, dobbiamo riflettere più che mai su quanto accaduto, perchè altre stragi si stanno compiendo tra gli esseri umani, altre libertà vengono negate, soffocate, represse.
A tal proposito vi consiglio di dare un'occhiata al sito www.comingsoon.it dove c'è un articolo in cui si elencano 25 film dedicati al tema di questa giornata della memoria.
Date una sbirciata, sceglietene uno da guardare stasera, sceglietelo per voi e per i vostri figli. Sceglietelo per tenere in vita tutti quelli che non ci sono più, quelli che hanno avuto una vita marchiata a fuoco con un numero su un polso, quelli che non hanno mai capito perchè è capitato a loro.
Primo Levi scriveva:
 "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario" 

Teniamo in vita anche lui raccogliendo il suo insegnamento.


La giornata della Memoria, chi dimentica è complice | film: La Chiave di Sara


10 dicembre 2014

La Muffineria, un angolo di Londra a Roma

La Muffineria, in via Ostiense a Roma

 

Muffin dolci e salati. Se amate i Muffin La Muffineria è il posto che fa per voi


Trovarlo è stato un po' complicato per me che considero via Ostiense, a Roma,  a partire dalla facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre per finire a Piramide.
Nonostante la mia convinzione alla fine la missione è stata compiuta. Infatti, come San Paolo sulla strada di Damasco, qualcuno mi ha ricordato che esiste un'altra parte di via Ostiense, quella dove c'è la mia ex facoltà di Lettere.

Se appartenete anche voi al popolo degli amanti dei muffin, quelli che ne mangerebbero uno al giorno e che passerebbero una gran parte del loro tempo a sfornarne di tutti i gusti, questo è il locale che fa per voi.

Allora avrete senza dubbio già provato il posto di cui oggi voglio raccontarvi. Avevo sentito parlare tempo fa di questo locale specializzato nelle soffici golosità e allora perchè non farci un salto, mi sono detta. In sella alla mia vespa, nonostante le intemperie mi sono avventurata.

La Muffineria: ingresso con altalena
 Un paio di altalene all'ingresso ti attendono per darti il benvenuto, simbolicamente pronte a farti spiccare il volo per un'esperienza divertente e gustosa.
Poi un bancone letteralmente costruito con i libri: perchè mai un posto del genere non c'era quando ero costretta a trascorrere giornate intere in facoltà? Ingiustizie.
Non appena superata la porta, vengo accolta con cordialità e mentre cerco un posto per ricaricare il cellulare, mi osservo intorno ed aspetto il mio calice di bianco con un buon maffin salato mortadella e stracchino che viene infornato subito dopo il mio ordine.
Devo attendere i minuti sufficienti perchè il muffin sia pronto. Sulle pareti spartiti ripiegati e frasi occupano i miei pensieri.
La Muffineria, particolare di una parete

Una scala porta al piano superiore che vado a visitare.
Un'altra sala accogliente mi si presenta con comode sedute, libri e giochi da tavolo sparsi. Durante la settimana, mi spiegano i due ragazzi che gestiscono il locale, si organizzano serate jazz e karaoke.

La Muffineria, il mio muffin appena sfornato


 
Il muffin arriva bollente. Ha proprio un bell'aspetto, mentre lo apro per raffreddarlo un po', una ragazza entra e ordina una serie di varietà salate e dolci di muffin da portare via.
Penso che non è una cattiva idea e che per cena qualche muffin tiepido è proprio buono.
Lo penso ancor di più quando mangio il mio: saporito, profumato e tiepido. Mi viene voglia di mangiarne altri due ma l'ora di cena si avvicina e preferisco evitare.

La Muffineria, muffin mortadella e stracchino
M'informo sugli orari che il locale osserva e con sorpresa scopro che è sempre aperto. Mi ripropongo di tornarci il prima possibile per una buona colazione o un pranzetto veloce.
Mi è piaciuta proprio la Muffineria, un posto molto "milanese" e uso questo aggettivo esclusivamente in modo positivo perchè a Milano su queste cose sono avanti da tempo. E se "milanese" non vi piace, direi "londinese" o "berlinese"...
Una via di mezzo tra un bistrò e un bar, elegante e attento al dettaglio oltre che al cibo. Dal salato al dolce un posto dove si può meditare o chiacchierare.

E poi quello che in assoluto mi è piaciuto è stato il bancone... guardate qua:

La Muffineria, l'originale bancone fatto interamente di libri 







La Muffineria, via Ostiense 383, Roma | 06 83904695 | e.mail info@lamuffineria.net | fb www.facebook.com/LaMuffineria

08 aprile 2014

Kurt Cobain: il cantante dei Nirvana diventa il fumetto Nevermind

Kurt Cobain, a venti anni dalla sua morte, torna in vita grazie a Nevermind il fumetto di Tono Pettinato

Kurt Cobain cantante dei Nirvana


Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, moriva 20 anni fa: il 5 Aprile 1994.

Il corpo del cantante, suicidatosi con un fucile a pompa, è stato ritrovato l'8 Aprile.

A distanza di 20 anni Tuono Pettinato per Rizzoli Lizard ha realizzato un fumetto dedicato alla vita del chitarrista dal titolo: Nevermind, come il secondo album registrato dai Nirvana.

Nevermind, il fumetto, racconta la vita di Kurt Cobain prima della depressione, prima dei suoi eccessi e dei rapporti di dipendeza dalle droghe.

A trascinarci nel mondo del cantante, divenuto idolo di molti ragazzi e icona della musica degli anni '90, è Boddah l'amico immaginario che Kurt ha da quando è bambino e a cui indirizzerà la sua lettera di addio dalla vita. 
Kurt Cobain fumetto in Nevermind di Tuono Pettinato

Una storia a disegni, con la prefazione di Davide Toffolo, che mette in luce la passione di Kurt Cobain per la musica sin da quando era bambino. Il biondo cantante dei Nirvana ha avuto un'adolescenza difficile, fatta di tanti traslochi, poche amicizie, molte incomprensioni con i genitori e con i suoi coetanei. 

Un emarginato che per sopravvivere diventa ribelle

Un debole agli occhi di un mondo che l' ha trasformato da bambino allegro e iperattivo, in un uomo depresso e autolesionista. 
La personalità sensibile di Cobain ha trovato sollievo e uno scopo di vita solo nella musica punk.

La matita di Tuono Pettinato racconta per 96 pagine una storia vera, triste e divertente insieme.
A tratti la trasforma in favola, a tratti in incubo. Lo fa con delicatezza nelle parole e nel tratto. 
Sicuramente con un potere educativo forte e un'emozione altrettanto potente. 

Un libro per tutti coloro che amano la musica,i fumetti e le storie. Insomma un fumetto per tutti perchè la musica è universale e chi la produce è immortale

Se solo Kurt Cobain lo avesse capito forse oggi sarebbe ancora qui, forse lo è ancora.

Il libro sarà in vendita dal 9 Aprile, se però avete voglia di curiosare sin da ora potete trovare le tavole dei disegni in esposizione alla Feltrinelli della Galleria Colonna di Roma fino al 24 Aprile. 

Ecco il video dei Nirvana : Smells Like Teen Spirit
Hello, Hello, Hello how low?



23 novembre 2012

As Roma, scioperi, libri e primarie: viva il Paese dalle sfumature varie


Buon Black Friday a tutti! Dopo il Thankgiving resta un fine settimana che è farcito più del famoso tacchino americano.
Calcisticamente parlando la Roma giocherà fuori casa contro il Pescara, la ex squadra dell'allenatore giallorosso. Una partita sulla carta "facile", sulla "carta". Infatti quello che per qualsiasi squadra è scontato, per la Roma non lo è quasi mai. Si giocherà alle 15.00 e questa è una buona notizia. Nel Pescara c'è il nostro Caprari e vederlo impegnato contro Florenzi, non sarà solo divertente ma anche molto interessante. Le dichiarazioni di Terlizzi poi, ci riempiono come sempre il cuore: "La Roma capita al momento giusto, dobbiamo riscattarci" Proprio con noi? Va beh, che ieri era il giorno del ringraziamento e la Roma è americana,  però funziona che è la Roma che deve ringraziare gli altri e non il contrario. Sarà la partita del miglior attacco contro  il peggiore e questo dato fa ben sperare, fosse per il fatto che non è opinabile.  Mi auguro possa essere la partita di Destro, credo sia giunto il suo momento.
A prescindere dal risultato, almeno questa domenica, una certezza ce l'abbiamo. Si tornerà alle vecchie, care, abitudini: pranzo in fretta e furia e poi posizioni scaramantiche davanti alla tv. 
In mattinata credo che andrò a votare per le Primarie, credo, perché ho provato più volte a registrarmi online con nessun successo. Bisogna mettere la sezione elettorale. E chi la sa? Vado a cercare la scheda elettorale dove è segnata. Dopo affannosa ricerca la trovo. Ritorni online e inserisco il numero. Poi metto un po' di crocette su "accetta di qua", "accetta di là". Quando credo che il peggio è passato, ecco che la pagina si carica e non risulta la registrazione. Basta dirlo, se non volete che vada a votare, non ci vado e basta. Del resto il solo pensiero della mia faccia davanti alla scheda dei cinque candidati premier è tutta un programma. Bersani bravo ma vecchio ordine. Renzi giovane ma democristiano. Tabacci vecchio e democristiano. Puppato donna ma troppo "fuori" contesto. Vendola bravo ma dal punto di vista dialettico mi sembra tanto il Lotito della politica italiana. Quindi occhi chiusi e matita dove capita, alle brutte si annulla. 
E' che votare è un diritto e i diritti sono una cosa seria. Come quelli delle donne che proprio domenica saranno al centro della giornata mondiale contro la violenza sulle donne appunto. La violenza che andrebbe combattuta in ogni sua forma. Proprio di ieri l'episodio che vede protagonista la nostra meravigliosa piazza di Campo De' Fiori, diventata scenario di uno spettacolo vergognoso. Non è ancora chiaro chi, probabilmente ultras romanisti e laziali, hanno organizzato un raid contro tifosi del Tottenham distruggendo un pub e ferendo parecchi tifosi inglesi (uno dei quali molto grave). Quali sono i motivi di un gesto così:  politici? Vecchie questioni da vendicare? Xenofobia? Sarà la Procura a far luce su questo, mi sento solo di dire che lo sport (e il calcio in particolare) non ha nulla a che fare con questi episodi e che, chi commette episodi del genere, ha un nome preciso: delinquente. 
Weekend che inizia oggi con la presentazione di un libro, quello di Diego Angelino, Roma Caput Derby  che consiglio a tutti senza bisogno di leggerlo. Un libro di ricordi sul Derby,  raccontati da personaggi noti ed ex calciatori con la prefazione di Francesco Totti. Purtroppo non potrò essere alla presentazione di oggi ma spero che il mio in bocca al lupo arrivi forte e sincero. E proseguirà con i quattro cortei che bloccheranno la città domani sperando che lo facciano in modo pacifico.
Insomma ce n'è per tutti i gusti e se il nostro preferito resta il gusto giallorosso, beh, credo proprio sarà dolce...

PostScriptumTweet: per non farci mancare nulla, come ricorda su Twitter il buon Formigoni (che qualcosa di buono ogni tanto la scrive), domani è anche la giornata della colletta alimentare. Quindi combattiamo lo spreco!

PostScriptuMInfo: comunicazione di servizio, martedì non potrò intervenire perché sarò impegnata come moderatrice nella presentazione di  Footbal Clan un libro (casa editrice Rizzoli) di Raffaele Cantone e Gianluca Di Feo sulle infiltrazioni mafiose nel sistema calcio. Un tema su cui riflettere e, anche questo, un tema che con il Calcio come gioco non dovrebbe proprio entrarci e invece...come sempre rifletteteci su, parola di Tacco12.
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