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07 novembre 2018

La luna rossa 27 luglio 2018



La luna rossa del 27 luglio 2018
L’eclissi lunare più lunga del secolo.
Ci sono eventi che riportano la gente indietro nel tempo. Come il primo sbarco sulla Luna, così l’eclissi lunare di questo 2018 ti trascina in un evento unico e da condividere.
In una città come Roma, l’unica soluzione che ti viene in mente per assistere all’evento, è quella di andare sul terrazzo condominiale. E così finita la cena, volutamente consumata prima del solito, non fai in tempo ad afferrare il binocolo che un via vai di passi e di voci precede i tuoi fuori dal pianerottolo.
“Stanno salendo tutti su in terrazza” dico a Mirko, stupita dell’interesse dei nostri condomini nei confronti di un evento astrologico, che chissà perché ritenevo fosse solo di mia curiosità.
Dal terrazzo condominiale una scala bianca di ferro conduce su un piano più alto, predisposto ad accogliere solo le antenne tv. Io, Mirko, Patrizia, suo marito e suo figlio con la fidanzata al seguito, ci ritroviamo con la testa all’in su, verso una luna sempre più in ombra e dal colore rosso.
Marte non lo riesco a distinguere e Loretta dal piano in basso urla: “vi lascio le chiavi!?” Si è già stancatata e ha voglia di mangiare la frutta.
Sembra un tuffo negli anni 60. Ti vengono in mente quei racconti dei tuoi genitori quando si andava tutti a casa dell’unico del palazzo che possedeva una televisione. Oppure quando mia mamma correva dalla sua amica a farsi il bagno perché lei abitava nelle case nuove e aveva la vasca.
Mi sono sentita parte di una comunità. Fatta di gente sopra i tetti o dietro le finestre. Di persone che hanno lo stesso mio desiderio (quello di vedere la Luna rossa) e allo stesso tempo la stessa mia impotenza (sentirsi piccola è inutile davanti a tanta meraviglia).
I minuti scorrono e la Luna sale. Diventa più scura e si rende visibile anche dal terrazzo di casa. Ci salutiamo con gli altri spettatori mentre corriamo ognuno nei nostri nidi per terminare di vedere compiersi il miracolo.
È stata una bella serata . Abbiamo parlato con gli altri, lontani dai telefoni e dalle televisioni. Abbiamo ascoltato le voci delle esclamazioni stupite. Siamo stati parte di un mondo che nonostante tutto resiste. Per pochi minuti abbiamo fermato il tempo. Sotto un cielo nero e una Luna sempre più Rossa abbiamo capito, ho capito, che siano ancora capaci di meravigliarci e volervi bene.

05 novembre 2018

Aspettando l'inverno: libri e cioccolata calda


Tacco12cm aspettando l'inverno, libri e cioccolata calda

A volte compaio di nuovo.
Sembra strano come il mio Tacco12cm, la mia oasi di creatività, si ritrovi così trascurata. Non si dovrebbe trovare sempre il tempo per ciò che più ci piace e appassiona? Non è così che funziona il mondo: prendersi cura di ciò che più si ha più a cuore?
Eppure eccomi qua, a distanza di un'infinità di tempo dall'ultimo post . 
Qualche mese e molti cambiamenti. All'epoca non sapevo nemmeno di aver superato lo scritto all'esame di stato per diventare giornalista professionista, quali oggi sono dal 27 giugno dopo il superamento della prova orale. Un'altra spunta alla lista di sogni da realizzare.
In realtà su Facebook ho dato spazio alla mia creatività, ho cercato di non abbandare Tacco12cm, la mia creatura, la mia natura.
Nel frattempo è iniziata una nuova stagione di SlashRadio Web, in una nuova sede ( zona San Giovanni a Roma) e nuovi compagni di viaggio (Renzo Giannantonio); un nuovo Campionato di Calcio con una AsRoma decisamente meno brillante di come l'avevamo lasciata a Maggio e molte idee che continuano a frullarmi per la testa e delle quali vi renderò senz'altro partecipi.
Sono riuscita a realizzare alcuni punti della mia lista To Do 2018 e devo dire che mi sento molto fortunata.
Sto leggendo molto e vorrei potervi consigliare libri e viaggi e chissà che anche questo non mi riesca.
Sto lavorando anche per un restyling del sito ma sono tutte cose che hanno bisogno di tempo ma piano, piano come una lumachina arriverò alla meta e riuscirò a spuntare ogni voce della mia lista, potete giurarci.

E voi, voi come state? Che vi succede, cosa volete leggere e cosa vi manca di più? 

Alcuni dei miei affezionati lettori mi hanno chiesto di pubblicare gli scritti sui miei tragitti... quelli di notte, quelli che ora non faccio più... e allora vi voglio accontentare. Li farò uscire un paio a settimana, tanto per ricominciare, tanto per farvi sentire la mia presenza.
E' un piacere tornare da voi, anche se fuori piove e Novembre si è presentato nel modo in cui me lo ero ricordata : triste, cupo e bagnato.
Un altro inverno è alla finestra, pronto a bussare con i suoi eventi cullati dal freddo. Fatto di coperte calde e di pomeriggi al buio; di mattine nere e giornate di lavoro interminabili. Di pioggia battente quasi come i miei denti non appena le temperature precipitano. Siamo pronti ad affrontarlo insieme con una calda tazza di cioccolata bollente, tanti progetti, tante idee e un maglione caldo con un collo alto che non faccia passare nemmeno un filo di freddo.  
Elvis il gatto se ne sta già acciambellato nel suo cesto quadrato color nocciola. La testa nascosta tra le zampe e il pelo folto e caldo. Le orecchie sono sempre pronte a ricevere ogni minimo rumore, ogni tanto si alza per stirarsi facendo tremare il tavolo dove il cesto è poggiato, poi fa il giro su se stesso e torna a dormire. Ah, se fossimo dei gatti tutti, quanto sarebbe diversa la nostra esistenza su questo pianeta?
Fuori l'acqua piovana scroscia, cade dalla tettoia di legno e si riversa sul pavimento rendendo lucide le mattonelle un tempo arse dal sole. Nemmeno una cena sul mio terrazzo sono riuscita a organizzare! Nemmeno un giorno di sole per un addio all'estate come si deve. 
A volte davvero non si riesce a trovare il tempo per tutto ciò che ci piacerebbe, a dirla tutta più che a volte sarebbe da scrivere "quasi mai".
Ora mi rimetto a lavorare... presto tornerò qui con nuove storie da raccontare. Presto, ve lo prometto.

16 dicembre 2017

Idee per regali di Natale

Regali, regali, regali !!!
A che punto siete Babbi Natale? Come ogni anno il conto alla rovescia è cominciato e la lista dei parenti e degli amici cui comprare un pensiero da scambiare durante le feste è sempre molto lunga oppure molto corta ma di sostanza. Come far fronte a tutto ciò?
Quali sono le idee più carine e originali? Ho deciso di aiutarvi, di raccontarvi un po' quello che ho visto in giro e di darvi qualche indirizzo pratico.

La Tavola e L'Albero 


Senza dubbio il momento dell'anno in cui la casa si gode appieno è proprio il periodo delle feste. C'è chi ama molto trasformare il proprio nido in un posto accogliente all'insegna dello spirito Natalizio: albero grande con addobbi in legno o dalle forme più varie, presepe e ghirlande; tovaglie rosse, verdi e oro; centrini e candele.
Ecco se appartenete a questa categoria di persone il mio consiglio è quello di andare da Giorgia e al suo Dodi Home un delizioso negozio dove gusto e originalità s'incontrano nel sorriso e nella passione della proprietaria, sempre pronta a distribuirti buoni consigli e soluzioni fashion ed eleganti. Da Giorgia troverete anche le ormai famose kindle candle, in tutte le dimensioni e dagli aromi più nuovi.
Se lo stile che vi appartiene è più tradizionale, se amate i prodotti di qualità quelli intramontabili e classici, allora non posso che consigliarvi di andare da Loretta e al suo Zarfati Biancheria per la casa.
Un negozio ben assortito che da anni e generazioni fornisce biancheria, e non solo, di ottima qualità. Mentre passeggiate sotto il Cupolone e prendete un cappuccino schiumoso in via Gregorio VII o Via della Fornaci, potete fare una piccola variazione del percorso e finire in questo negozio che vi riporterà un po' indietro nel tempo perchè appartiene alla categoria dei "negozi di una volta". Immaginatevi bambini quando con vostra mamma o vostra nonna andavate a comprare mutandine e calzini oppure regiseni e calze 70 o 80 den. Saranno state poco fashion ma "si che erano di ottima qualità" come minimo vi sono durate 10 anni! Ecco se cercate qualcosa d'immortale sono certa che Loretta non deluderà le vostre aspettative e vi sorprenderà sin dal vostro ingresso perchè il suo bancone è diventato una libreria a disposizione di tutto il quartiere. Nella parte davanti, come una biblioteca di casa, due scaffali fitti di libri portati da vicini e clienti e pronti allo scambio. Così la tradizione si fa letteratura e il regalo diventa poesia. Non lo trovate fantastico? A me è piaciuto moltissimo. Dite che vi manda Chiara  e salutate Loretta e Giorgia da parte mia.

Dodi Home | via Belsiana 3 angolo via Vittoria | 06 8769 4771
Zarfati Biancheria per la Casa | via della Stazione di San Pietro 27 | 06 634307

Dodi Home, solo un'idea del tipo di negozio che vi sto proponendo.. non è bellissimo!

Zarfati biancheria, quanto è bella la Tovaglia con l'albero di Natale???

Regali Originali


La biancheria non fa per voi e i vostri amici hanno sempre tutto e non sapete davvero che pesci prendere...beh sono sicura che proprio tutto non l'avranno e che in questi due negozi del centro vi sorprenderete a scoprire soluzioni innovative mai viste prima... se non su internet. Dunque il primo si trova in uno degli angoli di piazza San Silvestro e via del Gambero, si chiama  Tech It Easy
Un posto carino dove si possono trovare idee da 5 euro in su e di ogni genere: cucina, tecnologia, sport, arredamento per la casa. Una piccola finestra sulle novità sparse per due piani di negozio sempre aperto e pronto a sorprenderti.
Sulla stessa linea ma con un tocco di design in più è un grande negozio a largo Toniolo si chiama ExArtè e c'è da diventare pazzi.
Dalle saponette alle lampade, dalle soluzioni pratiche per biciclette e amandi dei vini e poi quandri, specchi, soluzioni di design per la raccolta differenziata. Ogni volta che m'infilo in questo negozio non riesco mai a uscire a mani vuote. C'è sempre un articolo "mai visto prima" o un regalo "perfetto" per qualcuno. Vi consiglio vivamente di farci un giretto.

Tech It Easy | via del Gambero 1 Roma |  06 6938 0924
ExArtè| Largo Giuseppe Toniolo 5 Roma | 06 9826 1977

ExArtè un posto tutto da esplorare


Regali Golosi e Buoni 


Gli indirizzi gourmet sono veramente molti, e come tanti di voi sanno, potrei darvene a volontà . Tuttavia mi limiterò a darvene tre. Uno riguarda i famosi Macaron.
Lo so tutti conoscete Laduree ma avete visto le nuove confezioni di Natale?
Certo in questo caso parlare di "pensierino" è un po' inappropriato, la famosa pasticceria francese di economico ha proprio poco. Del resto ciò che è bello è giusto che valga e se avete amici cool e attenti non solo alla bontà ma anche all'estetica, questo è il posto che fa per voi. Vi troverete catapultati in un piccolo angolo di Paris a due passi da Piazza di Spagna. Provare per Credere.
Il secondo indirizzo è per chi ama le novità. Ultimo piano partendo dal basso e ultimo partendo dall'alto della Nuova Rinascente di Roma a via del Tritone. Se partite dal basso vi troverete prodotti di design e cartoleria alcuni accessibili alle tasche di tutti; se partite dal piano più alto troverete l'imbarazzo della scelta per quello che riguarda biscotti, cioccolate, selezione di tè e di olio. Anche qui il target è fighetto - gourmet ma nessuna fregatura è in vista, farete senz'altro una bella figura.
Per concludere il mio cuore non può che pulsare per un Natale davvero tale, dove lo spirito del commercio si unisca a quello della bontà, della solidarietà e dell'amore. C'è un tipo di commercio quello equo e solidale che racchiude tutti (e molti altri principi di quelli sopra elencati). Ecco se a Natale volete anche fare del bene qualsiasi prodotto acquistato in questi negozi è garanzia di beneficienza e aiuto. Il mio preferito è quello di Rita e Barbara e si chiama Capoverso. 
E' piccolo ma davvero ha tutto quello che si può trovare. Un oasi di pace e di sorrisi dove cerco di rifugiarmi almeno una volta a settimana, non solo per comprare dei buoni prodotti ma anche per farmi raccontare le storie che dietro quei prodotti prendono vita. I progetti, ciò che si realizza. Dal food alla cosmetica, presepi e vini, frutta secca, detersivi, vestiti e giochi per bambini, bigiotteria e cassette di ortaggi freschi ogni sabato. Capoverso è tutto questo e di più. Inoltre da quest'anno allo storico punto in via dei Gonzaga, le due sorelle Pasini hanno rilevato un nuovo negozio in Piazza della Trasfigurazione, quartiere Monteverde nuovo.

Laduree Roma | via Borgognona, 4 c  Roma | 06 6994 1625
La Rinascente | via del Tritone, 61 Roma | 06 879161
Capoverso | via dei Gonzaga, 34  Roma | 06 6603 2180 e Piazza della Trasfigurazione, 1 | 065828707

 
Un macaron delizioso dal packaging inimitabile, Ladurée naturalmente.

 

Scarpe di Cioccolata presso La Rinascente in via del Tritone, una vero negozio Tacco12cm!

 
Capoverso, uno staff unico. Amiche belle e buone. Andate a trovarle!

Vestiti e Scarpe

Bene. Mi sembra di avervi dato una serie d'indirizzi interessanti. Se avete bisogno di ulteriori suggerimenti potete scrivere qui tra i commenti e cercherò di essere la vostra  migliore personal shopper. Se state pensando che manchi un indirizzo per i Vestiti per le feste... eccolo qui quello che al momento frequento con interesse &TheOtherStories dove potete davvero trovare gonne, vestiti e tutto quanto il nescessario scarpe incluse a un ottimo rapporto qualità prezzo.
Ne approfitto per darvi anche un altro indirizzo, non è al centro ma leggermente fuori. Siamo sulla Cassia e il negozio si chiama Unique. Ha aperto da poco e devo ancora andare a fare un sopralluogo ma ho già comprato a distanza! Lo shopping non ha confini. Un'altra Giorgia al timone di questa nuova avventura e sono certa che potrete fidarvi di lei che non è nuova dell'ambiente.
In Prati l'indirizzo d'obbligo è Bowtik dove Fabiana è sempre piena di sorrisi e d'idee. Un piccolo negozio noto dalla passione per la moda dove si alternano articoli di media e di alta qualità. Fateci un salto e ditemi cosa ne pensate.

&TheOtherStories via Borgognona, 39 Roma | 06 32832202
Unique Via Anton Giulio Bragaglia 21D Roma | 06 8983 6770
Bowtik Via dei Gracchi 54/B Roma | 06 89134548

Adesso davvero la finisco qui , anche perchè devo ancora finire i miei di regali ... e il tempo scorre! Buono Shopping a tutti aspetto di avere qualche riscontro e di sapere se i miei consigli vi sono tornati utili.

Unique, nuova apertura per tutte le fahioniste!

Bowtik, l'indirizzo in Prati da non perdere per regali top!


25 novembre 2016

#25 Novembre: No alla Violenza sulle Donne!


Il 25 Novembre è la giornata dedicata all'eliminazione della violenza sulle donne. 
Pinkintalia in collaborazione con varie associazioni e con il supporto anche di Tacco12cm ha organizzato una giornata per affrontare il tema da molti punti di vista. 
Hanno partecipato donne dello spettacolo come Barbara De Rossi, Isabel Russinova e Milena Miconi; politiche come l'onorevole Valeria Baglio e Serena Pellegrino; personalità dello star system come Tiziana Rocca; rappresentanti di associazioni; professionisti come avvocati e medici. 
Lo scopo è quello di sensibilizzare il pubblico non solo femminile ma soprattutto maschile nei confronti di un problema che riguarda soprattutto loro. 

Tra gli interventi che segnalo quello della scrittrice Cinzia Tani: 

"Io come RAI mi vergogno dello spot sul femminicidio, quello è uno spot raccapricciante. Quello vuol dire che una bambina, quella che nel video dice: Io da grande sarò picchiata da mio marito. Ora ha 8 anni vuol dire che tra 20 anni la situazione non sarà cambiata. Quindi lo spot ci dice guardate che fra 20 anni quando questa ragazzina sarà cresciuta non sarà cambiato nulla. Lavoro in Rai da molti anni e devo dire che questo spot veramente mi fa paura"  



Ha poi proseguito:  

"Insegno storia sociale e mi occupo dei fenomeni dei delitti. Femiside parola coniata da due psichiatre inglesi Jane Caputi e Diane Russell e significa omicidio che avviene in coppia dove lui uccide lei nel 98% dei casi mentre Feminiside è il termine creato dalla grande antropologa Marcela Lagarde che si è occupata delle donne uccise Ciudad Juarèz, il posto dove vengono uccise più ragazze nel mondo e Feminicidio vuol dire qualsiasi azione viene fatta contro la donna come violenza, infibulazione e spose bambine. Ma noi oggi ricordiamo il Femmicidio che avviene per 3 motivi: maltrattamenti in casa che ci sono sempre stati ma non si arrivava mai all'uccisione, questo è figlio dell'emancipazione femminile e delle separazioni. Servono dei centri di recupero maschile, servono i soldi per la messa in sicurezza e per i braccialetti elettronici, le donne hanno un ruolo importantissimo perchè gli uomini sono figli delle mamme e infine serve la figura dello psicologo che si occupi di affettività. Facciamo stare insieme maschi e femmine".

ecco qui il link per ascoltare l'intervento: https://www.facebook.com/chiaramariagargioli/videos/vb.206325592765882/1214639825267782/?type=2&theater

Cinzia Tani, scrittrice a #25Novembre



16 ottobre 2016

Sofitel Wine Days 2016: degustazione al buio

Sofitel Wine Days - tacco 12cm all'assaggio

Avete ancora tempo per partecipare ai Sofitel Wine Days in programma fino al 31 Ottobre 2016. 
Tacco 12cm è già andata ed è qui proprio per scrivere di questa esperienza altamente consigliabile.

Avete mai provato a degustare dei vini al buoio? Eh avete capito bene...al buio. 

Tacco 12cm si! L'appuntamento era alle ore 18.00 presso il Sofitel Hotel di Villa Borghese. Una location molto raffinata dove sono arrivata con il solito fiatone per paura di essere in ritardo. 
Erano le ore 18.04. Per fortuna non ero la sola ritardataria. 
L'invito rivoltomi da Livia Belardelli, wine coach, era di natura duplice: uno degustare al buio per imparare a capire come chi non vede percepisce il gusto, che evidentemente diventa fontamentale più della vista; 
due quello di vivere in veste di blogger e ristoratrice un'esperienza dove potessi degustare dei vini buoni per poi raccontarli e per mettere me stessa alla prova del gusto. 
Sicuramente il primo obiettivo è stato raggiungo : il gusto senza la vista sa giocare brutti scherzi e allo stesso tempo esaltare le papille gustative in modo incredibile. 
Il secondo obiettivo ha chiaramente dimostrato che la sommelier di casa è senza pericolo d'insediamento mia sorella! 







Sofitel Wine Days


La serata è iniziata con degli assaggi salati e un drink di benvenuto, con lo scopo di non iniziare la degustazione a stomaco vuoto. Dopo qualche minuto Livia, che ha organizzato e condotto la serata, ci ha spiegato che la catena di alberghi Sofitel del gruppo AccorHotels è giunta al quinto anno dei suoi "Sofitel Wine Days", una manifestazione dedicata al vino in cui ci saranno un susseguirsi di eventi dove neofiti e appassionati avranno l'opportunità di avvicinarsi al mondo del vino proprio per dimostrare l'interesse di Sofitel a questo mondo.
La serata BlindWine Taste organizzata da Livia, in collaborazione con l'Enoteca Trimani che purtroppo non ha potuto essere presente, era proprio una delle occasioni per capire qualcosa di più del mondo enologico. 

La Degustazione


Una volta contestualizzato l'evento, Livia ci ha spiegato (saremmo stati circa una ventina di ospiti) che prima di entrare nella sala dedicata alla degustazione, ci avrebbero dato una mascherina (tipo quella per dormire in aereo) e ci avrebbero condotto per mano fino alla nostra postazione. 
Così, un po' timorosi ma tutti soprattutto curiosi ci siamo avvicinati alla porta dove, in effetti ci hanno dotato della mascherina e condotto per mano al nostro tavolo. 
Il passaggio dalla luce al buio è stato forte. Una persona mi ha letteralmente guidato in uno spazio che non conoscevo, per farmi accomodare e per farmi toccare i 4 calici che avevo davanti a me. 
Non solo calici ma anche un block notes dove appuntare le mie impressioni (cosa che al buio è risultata alquanto complicata). 
Il mio tavolo era composto da 4 esperti del settore (io ero assolutamente la meno esperta del gruppo) che a loro volta toccavano il tavolo per orientarsi in quello spazio sconosciuto. 
Esilerante l'inizio quando una delle mie commensali sosteneva che alla sua destra si trovasse una sputacchiera e la persona davanti a me invece sosteneva che alla sua destra ci fosse una pianta, questo a indicare quanto avere gli occhi bendati fosse complicato. 

Sofitel Wine Days - Tacco 12cm all'opera

I Vini 


La degustazione è stata divisa in due parti: una prima parte consisteva nella degustazione di 4 vini al buio e la seconda parte degli stessi alla luce, con relativa presentazione delle aziende.
Nella prima parte ci è stato chiesto addirittura se avessimo individuato il vino rosso e quello bianco... non solo, se capivamo di quali vitigni si trattasse e se questi ci sembravano essere italiani o francesi. Un'impresa decisamente da intenditori.  
Diciamo che il nostro tavolo (la nostra squadra di "esperte") se l'è cavata piuttosto bene. Tranne me che ho sbagliato il primo vino, un grechetto fatto fermentare in piccoli fusti di legno, cosa che mi aveva portato fuori pista al punto di scambiarlo per un rosso! 
Scherzo del gusto poco allenato perchè lo stesso vino alla luce degustandolo, non poteva che apparirmi come un bianco, quale in effetti era. Si trattava di un Latour a Civitella del 2014.  
Con gli occhi sbendati ci hanno presentato anche il secondo vino, un francese Louis Moreau Chablis 1er Cru; il terzo, un francese rosso Clos du Caillou Chateauneuf  du Pape 2014 e il quarto rosso italiano Notturno dei Calanchi Pinot Noir di Paolo e Noemia D'Amico un'azienda del Lazio. 
Tutti vini scelti per parlare di Francia e Italia in un rapporto che a volte è più stretto di quello che può sembrare anche se devo dire che i vitigni francesi e italiani sono decisamente riconoscibili. 
Vedere quei bicchieri e quei vini ha, in qualche modo, fuso l'esperienza della vista con quella del gusto. Un'eperienza unica culminata con un brindisi al sapore di Champagne. 
Sono stata molto felice di vivere un'esperienza come quella proposta dal Sofitel Wine Days, credo che ogni volta che qualche novità entri a far parte del proprio bagaglio di esperienze si viva un momento indelebile. Complimenti anche a Livia che ha gestito la situazione, pur senza Paolo Trimani, in modo molto professionale e competente. 

Eccoci tutte insieme a Livia Belardelli a fine serata, magicamente sobrie!

25 luglio 2016

Barbie, the icon a Roma



Barbie è a Roma, per la precisione Barbara Millicent Roberts è a Roma.

Tutti la conoscono. C'è chi la ama alla follia al punto di voler diventare come lei, chi le dedica un Museo permanente ( si trova a Berlino ), chi le punta il dito contro come esempio sbagliato per tutte le adolescenti anoressiche sue emulatrici.
Insomma, la bambola più famosa di tutti i tempi non ha avuto, e non ha una vita facile nonostante le apparenze. E' stata portata più volte in tribunale e nessuno si è accorto del suo impegno civile al punto che il suo nome è diventato negli anni sinonimo di "ragazza bella ma senza testa".
La verità si trova a metà strada.
Per quello che mi riguarda Barbie è stato un bellissimo gioco, un sogno in cui proiettarsi e mai come oggi ripercorrendo i suoi 56 anni di vita mi sono resa conto di quanto di più lei abbia significato per noi bambine.
E' vero, Barbie è un'icona, un modello cui aspirare non tanto per la sua bellezza, quanto per il suo carattere, la sua forza di volontà e le sue scelte.
Altro che bambola... ce ne fossero di Barbie.

Barbie, the Icon un po' di storia

Uscita sul mercato nel lontano 9 marzo 1959, Barbara, detta Barbie, era una pallida moretta stretta in un costume intero a righe, sopra dei vertiginosi tacchi a spillo.
Come qualche anno più tardi dirà il fashion designer Robert Best:
"Faceva sembrare perfettamente normale l'abbinamento costume - tacchi a spillo".
Era quindi mora, tanto per confutare il primo punto : bionda e stupida. Negli anni poi le sue acconciature cambiano e la sua vita si arricchisce di amici e di un guardaroba da far invidia alle dive di cui la stessa Barbie vestirà i panni nel corso dei decenni.
Barbie nasce grazie alla signora Ruth Handler, moglie di Elliot Handler uno dei fondatori della famosa azienda Mattel.
La signora Ruth osserva la figlia mentre gioca. La vede spesso intenta a ritagliare i giornali ricchi di volti delle dive più famose dell'epoca: Marilyn Monroe, Liz Taylor, Sandra Dee.
Perchè non produrre una bambola con le fattezze di una diva? Del resto chi di noi non ha sognato di diventare bella come una diva del cinema?
La sua insistenza e la sua collaborazione con l'ingegnere Jack Ryan le permettono di realizzare quella che diventerà la bambola più famosa di tutti i tempi.
Lo sapete che vengono vendute 3 Barbie al secondo e che Barbie ha reso felici le bambine di oltre 150 paesi?


Barbie chi è?


Barbie nasce come modella e poi diventa responsabile di una casa di moda. Il suo curriculum vanta oltre 100 mestieri e tutti estremamente diversi l'uno dall'altro. Da insegnante di yoga a Presidente degli Stati Uniti d'America. Barbie è nata nel Wisconsin, nella cittadina di Willows è stata fidanzata per 43 anni con Ken da cui ha preso una pausa di riflessione per due anni, per poi tornare sui suoi passi. Barbie non si è mai sposata, parla 50 lingue e non si è mai laureata.
Vi rendete conto? E c'è ancora chi la chiama scema???
Ha viaggiato tantissimo e ha sempre avuto un tenore di vita molto alto: macchine di lusso, case con ascensore e barche da miliardaria. Tuttavia è una che si adatta: ha avuto un camper e una cinquecento.
Barbie ha una grande famiglia della quale però poco c'interessa. E' lei la vera rivoluzionaria, quella che ha cavalcato gli anni cercando di cambiare per rimanere coerente al suo compito: essere un'icona positiva per le bambine.
Ha ispirato famosi designer come Vera Wang e Louboutin e molti, molti altri. 

Barbie, the icon ecco alcune delle prime bambole

La mostra 

La  mostra si articola in 5 sezioni: 
Da Teenage Fashion Model Doll a Fashionista e riguarda proprio l'aspetto della moda, centrale nella vita di Barbie. 
I Can Be. Barbie Careers: mostra la filosofia di Barbie "Io posso diventare...", una filosofia che ha inspirato e incoraggiato tre generazioni di ragazze, pronte a esplorare un mondo dove tutto è possibile (nelle foto Barbie CocaCola e Barbie Pilota) 
Barbie Family: in questa sezione si scopre la grande famiglia di Barbie composta da 3 sorelle, un fratello e tanti amici. Qui si può davvero cadere nella nostalgia più profonda, davanti alla casa di Barbie con l'ascensore o guardando il camper con tutti gli accessori.
Barbie in Viaggio . Dolls of the World. E' la sezione dedicata a tutte le etnie che Barbie ha inarnato, mettendo in evidenza un legame tra culture diverse a indicare che la varietà multietnica è da intendersi come valore contemporaneo imprescindibile.
Nell'ultima sezione Barbie Divas, Barbie interpreta le icone del cinema. Quelle che non solo appartengono all'immaginario collettivo di tutti noi ma che hanno creato uno stile e un trend che solo Barbie poteva consacrare con la loro emulazione. Nella gallery di seguito potrete riconoscere Kate Middleton, Tippi Hedren protagonista del film Uccelli di Alfred Hitchcock, Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany , Olivia Newton John in Grease.

Barbie nelle nuove modalità : curvy e con altezze e etnie varie


Barbie non è molto simpatica, forse perchè appartiene a quella categoria di persone che oltre a essere bella è anche intelligente.
Decisamente insopportabile eppure è una bambola con un messaggio, anzi molti messaggi: cercare la bellezza e metterla in pratica in ogni ambito.
La  pratica della bellezza in un mondo dove il brutto, il terrificante, l'orrofico vanno sempre più prendendo spazio è una pratica difficile e dura. Barbie non è un bionda stupida, è il gioco ideato da una madre per una figlia le cui aspettative erano quelle di un mondo di uguaglianza tra razza, sesso e religione.
Ci pensate che la vendita delle Barbie è vietata dal 2003 in Arabia Saudita perchè non conforme ai principi dell'Islam?
Barbie è una rivoluzionaria che ama gli animali, ne ha posseduti ben 38 animali. E' una donna moderna, Barbie è una forma di speranza e si sa... la speranza è l'ultima a morire.

Barbie, the icon : il reportage di tacco12cm


Barbie, the Icon

Complesso del Vittoriano, Roma
Dal 15.04.2016 al 30.10.2016
Dal lun. al giov. 9.30 - 19.30 | ven. e sab. 9.30 - 22.00 | dom. 9.30 - 20.30
Costo biglietto intero 12 euro - ridotto 10 euro
sito: www.ilvittoriano.com

 





07 marzo 2016

Guerra di Parole nel Carcere Romano di Regina Coeli

Guerra di Parole al carcere Regina Coeli di Roma

Siete mai entrati in un carcere?
A me è successo qualche giorno fa in occasione della Guerra di Parole organizzata dall'Associazione Per La Retorica la cui presidentessa è Flavia Trupia, amica e moglie di un mio caro collega, e realizzata con la collaborazione dell'Università di Tor Vergata, la Crui, il Carcere Regina Coeli e il sostegno della Regione Lazio. 

REGINA COELI, IL CARCERE 


La Retorica e la linguistica sono due delle mie grandi passioni, così quando vengo a sapere di questa iniziativa sento che voglio sostenerla. Procediamo con ordine.
Al numero 29 di via della Lungara, con il Tevere che scorre a pochi metri, si trova il Carcere di Regina Coeli.
Un edificio antico risalente al 1654. Un palazzone marrone che spesso i romani guardano distratti bloccati al semaforo sul lungotevere o affacciati dalla terrazza del Gianicolo.
Quando entri devi lasciare tutto: casco, borse e cellulari. Per un momento, non troppo breve, sei fuori dal mondo e sei lì in catene.
Vorresti catturare il senso di oppressione che senti attraversando ambienti privi di finestre, separati tra loro da porte di ferro a doppia o tripla mandata. Cerchi il cellulare per scattare una foto, per immortalare quell' attimo ma nella tasca non trovi nulla. Devi affidare quei momenti e quelle sensazioni solo alla tua testa e al tuo cuore. Un esercizio che a lungo abbiamo dimenticato di svolgere.
Un freddo corridoio ci conduce a una rotonda illuminata dall'alto da un lucernaio. La statua della Madonna ti si staglia davanti con le braccia aperte come a dire "che ci possiamo fare, siamo finiti qua".
I miei occhi scorrono timorosi ai piani più alti ed è in quel momento che mi rendo conto di cosa sia un carcere.
Detenuti curiosi schiacciano i loro volti tra le sbarre dietro al vetro per guardare verso il basso, lì giù dove la gente "normale" entra a fare chissà che cosa.
Quella gente normale che fuori può andare dove vuole, che diamine ci viene a fare qui? Sembrano animali in gabbia.
Vorrei guardare di più ma la paura di offenderli prende il sopravvento e allora procedo lentamente a testa bassa verso gli ambienti della biblioteca dove dalle 10 alle 12 ci sarà #GuerradiParole, una gara di retorica.



GUERRA DI PAROLE, LA SFIDA 

Un evento inusuale e che a una prima, e facile, lettura appare un po' scontato nel suo risultato finale. Potranno mai i detenuti vincere una gara di retorica contro degli studenti universitari (nel caso specifico di Tor Vergata)?
Chi non è mai stato in un carcere può incorrere in questi luoghi comuni.
Fotografi e giornalisti riempiono la sala. Davanti a me molte sedie, davanti alle sedie due scrivanie poste obliquamente una alla mia sinistra, l'altra alla mia destra e nel centro spostate verso la parte finale della stanza dalle bianche pareti, tre sedie e tre sedie separate da un elmo e da due pergamente con su scritto: #GuerradiParole squadra vincitrice Università di Tor Vergata e #GuerradiParole squadra vincitrice Casa Circondariale di Roma Regina Coeli.
Ci vogliono un po' di minuti per sbrigare tutte le procedure necessarie alla sicurezza perchè l'evento abbia inizio.
La giuria nel frattempo prende posto.  Valeria Della Valle, linguista e Ciro Pellegrino, avvocato e professore universitario si siedono alla sinistra del pubblico. Di fronte a loro: Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale; Carolina Crescentini, attrice e Alberto Matano, conduttore del Tg1.
Mi avvicino a Carolina Crescentini per chiederle un commento.
E' molto gentile e ben disposta. Ha gli occhi così chiari che se è vero che sono lo specchio dell'anima, la sua è trasparente.
Chiacchieriamo un po', mi racconta le sue sensazioni su questa iniziativa e su Regina Coeli. Intorno alle 11.00 Flavia Trupia, organizzatrice dell'evento insieme all'attore Enrico Roccaforte, annuncia l'ingresso delle squadre.
I primi sono i signori detenuti. Flavia li chiama per nome di battesimo per tutelarne la privacy. Sono emozionati. Lo si nota dal modo in cui si guardano attorno. Sorridono imbarazzati e scherzano tra di loro. Si sentono osservati speciali e lo sono. Li guardo prendere i loro posti proprio una fila davanti a me e mi domando: che avranno mai commesso queste persone che hanno il volto così comune a quello di chi è fuori da questo carcere?
Li osservo sedersi e gesticolare tra loro. Hanno indossato i vestiti più belli che avevano, si sono pettinati per l'occasione e cercano di respirare tutta quell'aria di libertà che noi del pubblico gli abbiamo portato con i nostri occhi, con i nostri applausi, le nostre risate e la nostra leggerezza. Qualcuno stringe un blocchetto con una penna, qualcun altro si gira a controllare che sia proprio tutto vero.
Subito dopo è il turno dei ragazzi dell'Università di Tor Vergata. Entrano fieri, senza rughe in faccia, con il volto pulito di chi profuma di bagnoschiuma. Sportivi e alla moda, preparati e sicuri che avranno la loro da dire. Sono un po' imbarazzati certo e decisamente più giovani.
Flavia spiega le regole del gioco: due round da 20 minuti ciascuno per sostenere prima una tesi e poi il suo opposto.
Tre rappresentanti per ciascuna squadra a darsi battaglia. Il tema è la Legittima Difesa.
E' richiesta: brevità (ciascuno ha circa un minuto a disposizione) ed educazione, infatti è vietato interrompere l'avversario. La giuria dovrà giudicare il vincitore in base al rispetto delle regole e alla argomentazioni. Il pubblico potrà sostenere i partecipanti solo con incitazioni come "Bravo!" non sono ammessi cori e versi di disapprovazione.
Un appello all'inizio del round e uno alla fine per bocca di un rappresentante di ciascuna delle due squadre. Al termine della Guerra di Parole un appello finale, una sorta di arringa conclusiva.
Enrico Roccaforte tiene il tempo con un timer mentre le due squadre si danno battaglia ed è in quel preciso momento che si rimane senza fiato.
Se avessi chiuso gli occhi non avrei mai pensato che la discussione cui assistevo fosse tra studenti e carcerati. Proprietà di linguaggio, esempi calzanti e tanto impegno. Un vero spettacolo a tratti esilerante. Una Guerra di Parole fino all'ultima lettera.

Accadde al Penitenziario, film del 1955

IL VERDETTO

Sono le 12.00 quando la Giuria si alza per andare a deliberare.
Nel frattempo Enrico legge una poesia scritta da uno dei detenuti che poi invita a parlare. Ha tante cose da dire ma non ci riesce. La commozione lo confonde, le parole fanno le capriole, i concetti si mascherano da discorsi senza filo ed è costretto a tornare al suo posto e con tante emozioni da trasformare in poesia. Una ragazza portoghese, della squadra degli studenti, ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la sua partecipazione a questa inziativa, anche lei è commossa e il suo italiano non è perfetto. La sua mano trema veloce, sembra una farfalla che non riesce a volare.
La Giuria rientra e delibera:

'Per la forza delle argomentazioni, per aver rispettato le regole della civiltà, per aver esposto le proprie argomentazioni con passione e vivacità, la giuria ha decretato vincitori i Signori di Regina Coeli'. 

Un risultato diverso mi avrebbe deluso. Sono stati più bravi, hanno emozionato il pubblico, hanno messo in scena la loro esperienza. Gli studenti hanno usato artefici retorici più da manuale, sono rimasti più ingessati e meno spontanei.
Esco un po' prima degli altri. Attacco al muro il mio post it giallo con su scritto un aggettivo per descrivere #GuerradiParole: Sorprendente.

LA LIBERTA'

Sandro, un mio amico che lavora in carcere, mi accompagna verso l'uscita. Che sollievo averlo al mio fianco. Mi racconta del braccio dove è lui di servizio:
"Il braccio 8 quello degli stupratori e dei pedofili".
Mi prende una fitta. Stanno per servire il pranzo nel carcere. I detenuti hanno una cucina dove preparano da mangiare per tutti, mentre i dipendenti hanno una ditta esterna che si occupa della mensa.
"Sono stato 20 anni a Rebibbia, qui è tutto molto più piccolo non ci sono nemmeno le donne. Pensa a Rebibbia ce non quasi 500".
Il Carcere di Regina Coeli conta quasi mille detenuti. Sandro mi accompagna oltre la rotonda, mi racconta di un assassino che ha preso la seconda laurea mentre scontava la sua condanna; mi spiega che i detenuti con i pantaloni marroni sono liberi di andare in giro per il carcere e che quelli scontano vari tipi di pene incluso l'omicidio.
Continua a parlare mentre sta per terminare il lungo corridoio che porta all'ingresso. Mi saluta con un "sempre forza Roma" e torna al suo lavoro.
Non avevo mai parlato con lui di come si sente, di com'è il suo lavoro. Noi andiamo allo stadio insieme e parliamo solo della Roma ma come è finito a lavorare lì e come si sente ogni volta che entra e che esce da quel posto?  Ci vuole una grande forza per lavorare lì ogni santo giorno.
Raccolgo le mie cose e mi affretto a controllare il cellulare, dato che non ho avvisato nessuno che me ne sarei separata per due ore. Ringrazio il vigilante e saluto.
Esco diversa da com'ero entrata scendo quel famoso gradino che la tradizione racconta così:

« A via de la Lungara ce sta 'n gradino
chi nun salisce quelo nun è romano,
nun è romano e né trasteverino
 » 

Io l'ho salito e l'ho pure disceso. Ho guardato il cielo grigio e pregno d'acqua e ho respirato. Mi sono sentita così fortunata e libera. Mi è bastato solo chiedere di uscire per ottenerlo.
Durante il primo e il secondo round un detenuto si è avvicinato a uno dei giurati:
"Ciao! Ti ricordi di me? Salutami tanto tuo padre, mi raccomando!" e quando il giurato con aria sorpresa  gli ha chiesto:
"Ma che ci fai qui? Quando esci?"
Lui ha sospirato e ha risposto : "Eh, è andata così. Spero di uscire presto".
E speriamo che lì fuori lo Stato aiuti chi ha pagato le sue colpe con una pena ad avere una nuova vita, "Abbiamo sbagliato" hanno ammesso a conclusione della Guerra di Parole "e stiamo pagando. Chiediamo solo una seconda possibilità, non si nega a nessuno no?"

Accadde al Penitenziario, film del 1955





25 marzo 2015

Sarah Jessica Parker compie 50 anni, tanti auguri Carrie!

Sarah Jessica Parker compie 50 anni, tanti auguri Carrie!

 

Sarah Jessica Parker compie 50 anni, buon compleanno alla più glamour di tutte. 


Inutile negarlo, lei è l'icona di moda più glamour. La donna che è riuscita a fare del suo aspetto un modello da seguire, un esempio di come "la bellezza" , nel senso stretto del termine, può essere di tutti anche di quelle come Sarah: troppo magre, non particolarmente alte e con i lineamenti poco delicati ( per usare un eufemismo). 

Sarah Jessica Parker compie 50 anni, tanti auguri Carrie!

Sarah Jessica Parker compie 50 anni

La donna che ci ha prese per mano (a tutte noi innamorate della moda, delle scarpe e di NewYork) e ci ha catapultate nel suo mondo fatto di Sex and the City.
Ci ha descritte nelle pagine del suo diario, fatto ridere delle sue situazioni buffe e fatto piangere delle sue delusioni perchè erano anche le nostre. Chi di noi non si è riconosciuta in uno dei personaggi di Sex and the City? Inutile dire che la sottoscritta si è sempre sentita molto vicina a Carrie, quantomeno per il suo lavoro, per la passione per le scarpe e per la sensibilità tra il cinico e il goffo.

Sara Jessica Parker in arte Carrie Bradshaw, ci ha insegnato un mucchio di cose: in primis sulle scarpe, poi sul sesso e sull'amicizia. Ci ha fatto capire che nella vita non tutto può andare nella direzione che vorremmo e che questo non è necessariamente un male ma può trasformarsi in una ricchezza, perchè cambiare strada è come cambiare un punto di vista sulle nostre convinzioni.

Biografia 

 

Sarah Jessica Parker compie 50 anni la più glamour di tutte
Nata il 25 Marzo del 1965 nella piccola cittadina di Nelsonville, in Ohio ( pensate conta appena 5.200 abitanti) è la terza di quattro fratelli.
Già a 8 anni calca il palco e poco dopo arriva a Broadway, tanto che la famiglia decide di trasferirsi nel New Jersey.  Sarah ha dei genitori molto attenti alla sua educazione tanto da decidere d'iscriverla Nel 1979 interpreta il ruolo della protagonista nel musical Annie. Il debutto in tv nel 1982, tane piccole parti in film diretti da registi di prestigio come Tim Burton ( nel 1994 Ed Wood e nel 1996 Mars Attacks!) e recita con Woody Allen nel film I ragazzi irresistibili di Jhon Erman, correva l'anno 1995.
Sarà 3 anni dopo all'età di 33 anni che arriva il ruolo che le cambierà la vita, catapultandola verso un successo planetario.
E' il 1998 quando il network americano HBO le affida la parte di Carrie Bradshow nel serial Sex and the City. Da qui in poi la sua notorietà diventa internazionale.
Nella vita privata prima porta avanti una lunga relazione, dal 1984 al 1991, con Robert Downey Jr. (avete presente Iron Man? ) poi nel 1997 lascia il cattivo ragazzo, pare per i suoi problemi di droga, e s'innamora e sposa con il "bravo ragazzo"  Matthew Broderick ( il ragazzo di Wargames - giochi di guerra) anche se qualche anno dopo finisce per tradirla pur chiedendole perdone. 
Con Broderick ha un figlio naturale James Wilkie (nato nel 2002) e due gemelline con Marion Loretta Elwell e Tabitha Hodge nate tramite madre surrogata nel 2009.

Sarah Jessica e Carrie

 

Sarah Jessica Parker compie 50 anni, tanti auguri Carrie!
 La Ragazza che farebbe di tutto per un paio di scarpe, non si definisce un'icona di stile eppure è grazie a lei che tutta una generazione ha imparato a parlare di Manolo Blahnik, Jimmy Choo e ad aspirare a possedere un vestito di Oscar de la Renta o di Vera Wang.

E' grazie a Sarah Jessica Parker (detta semplicemente SJP) / Carrie che abbiamo imparato che essere single fino a 40 anni non è poi qualcosa di cui vergognarsi; che una donna può decidere di avere più di un amante e che i sentimenti spesso sono più semplici di quanto immaginiamo, almeno nel loro essere comuni e diffusi.
Ci ha fatto parlare di sesso senza vergogna e ci ha fatto sognare un guardaroba colmo di scarpe (chi, prima che ce lo mostrasse lei, ne aveva mai visto uno? )

Con i film di Sex and the City ha anche lanciato una provocazione: chi dice che per una proposta di matrimonio non sia più apprezzabile un paio di Manolo Blahnik al posto di un diamante?

Lo scorso autunno mi sono illusa di poterla conoscere. L'ho rincorsa senza successo per le strade di Roma tra mercatini vintage, sagrati di chiese e negozi di lusso. Ho sperato di vederla negli occhi per chiederle se mi sa dire come va a finire, se davvero questo  correre sui Tacco12cm porterà alla fine verso una destinazione fantastica.
Purtroppo non sono riuscita nella mia ricerca ma non ne sono troppo delusa. Per me lei è un personaggio a metà tra fantasia e realtà, semplicemente irragiungibile come ho potuto pensare di riuscire ad afferarla?
Non so come festeggerà il suo compleanno.
Forse in due modi: uno alla Sarah, con la sua famiglia e basta. L'altro alla Carrie, nel locale più fashion di NY con un Cosmopolitan tra le mani, un paio di scarpe altissime, un vestito eccentrico e quella risata sexy stampata sul volto... perchè gli anni passano solo per chi è mortale, per Carrie Bradshaw non passeranno mai.

Sarah Jessica Parker compie 50 anni, tanti auguri Carrie!




21 maggio 2014

Er Cazzimperio di Daje de Tacco per Cosedell'altrogusto

il Sedano, fondamentale nel Cazzimperio | photo Internet


Er Cazzimperio, meglio come conosciuto come il Pinzimonio, lo sapevate che è un tipico fine pasto (non antipasto) Romano???
E delle proprietà del sedano e del finocchio ne avete notizia? Leggete la mia rubrica Daje De Tacco su Cosedell'altrogusto. Cosa aspettate? Ne scoprirete delle belle...

09 maggio 2014

Lezioni per donne che odiano il calcio: Juventus Campione d'Italia

Lezioni per donne che odiano il calcio: pronte per i Mondiali?

Il Campionato è matematicamente finito ma la passione per il Calcio è appena iniziata. Inoltre ci sono ancora da definire retrocessioni, promozioni ed ingressi in Europa League.
Per saperne di più ecco la mia rubrica su Pinkroma, non la perdete.
Buon Calcio a tutte!

09 aprile 2014

Donne che odiano il calcio: perchè perchè la domenica ti lascia sempre sola


Tacchi e Tacchetti

Donne che odiano il calcio ma vorrebbero imparare ad apprezzarlo?

Bene, questa è la rubrica che fa per voi. Tutte le settimane Pinkroma e tacco12cm.

http://pinkroma.it/blogger/perche-la-domenica-mi-lasci-sempre-sola-lezioni-di-calcio-per-donne-che-odiano-il-pallone/
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