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14 settembre 2013

Breakfast with Angie e Giorgino

Questa mattina look per una colazione da campioni con la mia amica Angie, super mamma di Giorgio.  Informale e sprint con camicia e pantaloncino jeans:


E colazione nel più american Chiara&TheEternalCity's Style! Guardare per credere:


Toast alla francese con sciroppo d'acero e frutta fresca :-) Slurp! Il Posto? Vicino piazza Istria da Bakery House


Questa si che é vita! Del resto si festeggiava per un'occasione speciale...❤ Happy Day to You❤...


10 giugno 2013

Frangia

Scusate la lunga attesa...fine contratto, lutti sportivi da metabolizzare e ancora vacanze da organizzare e SoS Wedding da raccontare ;-) Chiara é più viva e pazza che mai...appuntamento a domani e un bacio a Stefy che si é preoccupata per me!!! Ah dimenticavo anche un New Look...frangetta!E voi come state?

03 aprile 2013

Troppo Vanity


Finalmente è uscita la mia foto sul sito di VanityFair legato all'evento 
Strike a Pose! La scorsa settimana avevo scritto un pezzo piuttosto piccato 
sull'organizzazione e la mancata pubblicazione delle foto di tutte le concorrenti. 
Come sono solita fare quando commetto un errore, rettifico la mia posizione in merito 
alla pubblicazione mentre confermo il resto. Le buone Idee devono essere messe in Pratica...
questo è già un passo e ringrazio Vanity e LiuJo, un po' meno la truccatrice e la stylist infatti
se mi avessero truccato (e pettinato) meglio e proposto una maglia meno anonima
avrei fatto una figura ancora più Vanity!!! 
#grazieLoStesso

27 marzo 2013

VanityFair e LiuJo, Tanto Rumore per Nulla

In fila per 1 minuto da modella...


Mi sarebbe piaciuto raccontarvi di una bella serata e di una felice iniziativa e invece mi trovo qui, a due giorni di distanza. a scrivere di un evento non solo mal organizzato ma anche poco "democratico". 
Ho aspettato che uscissero le foto sul sito di VanityFair, per poter mettere la mia sul Blog ma oggi scopro che la mia foto non è stata pubblicata né sul sito di Vanity né sulla pagina di Fb di LiuJo.
Troppo brutta? Troppo grassa? Troppo vecchia? 
Mah, in realtà non credo di appartenere a queste categorie ma evidentemente avranno privilegiato i vestiti  LiuJo più belli. Comunque vi giuro che ci sono stata e la  la foto sopra è l'unica che possa testimoniare la mia presenza all'evento. 
Una fila considerevole ma non eccessiva, era radunata fuori lo store di Liu Jo in Cola di Rienzo a Roma. "Solo le ragazze registrate" recitava lo slogan, in realtà  tutte hanno avuto accesso tutte coloro che si presentavano. Non ho dato le mie generalità, non mi sono qualificata come giornalista e come blogger, volevo vedere che tipo di trattamento mi sarebbe stato riservato in completo anonimato. E non ne sono rimasta delusa, in effetti. Nel senso che in certi posti qualificarsi significa ricevere un trattamento "falso". 
Tanto per iniziare, qualcuna che ha saltato la fila (che la sottoscritta ha rispettato per bene due ore) c'è stata. Forse conosceva qualcuno che lavorava e magia, magia! Saltava la fila. Va beh, noi italiani siamo abituati a questa procedura e devo dire che nessuno si è lamentato. 
Sono arrivata intorno alle 19 e ho atteso. Nessuno a cui chiedere delucidazioni sull'organizzazione, se non alle ragazze che uscivano dal negozio o a qualcun'altra che era in fila con te. 
Poche idee e confuse. 
"Potremo mettere quello che vogliamo?" era la domanda più frequente. 
Solo una volta entrate, dopo aver registrato i dati, abbiamo iniziato a ottenere qualche risposta. 
"C'è una Stylist che sceglierà per voi. Se proprio non vi piace potete dirglielo". 
Va bene. Un'ora per entrare. Mezzora per aver compilare la scheda e mezzora per ottenere il tuo turno. 
La Stylist mi guarda ed entusiasta:  
"Bellissimi questi pantaloni, non te li tolgo" 
E grazie, sono i miei! Ecopelle neri di Maison Cloachard. Che metto cose brutte? Peccato che volevo indossare qualcosa di nuovo e invece mi ritrovo con i miei pantaloni e un maglioncino celeste con il colletto pieno di strass, tanto carino quanto anonimo e soprattutto poco estivo. 
"Tutto qua?" faccio delusa.  
"Si, si questo è carino hai la schiena scoperta, puoi giocarci per le foto" .
Va beh, non sono convinta per niente ma sto giocando e allora giochiamo. 
Insomma uno non si può mettere a discutere per un gioco. 
Così metto il maglioncino e mi ripresento dalla Stylist: 
"Tutto qui?" le chiedo con il volto deluso e aggiungo: "Nemmeno un accessorio?" speravo in un cappello...
Mi appioppa una borsetta rosa confetto che gliela restituisco con un: 
"No, Grazie" e la scambio con una fucsia, che non mi piaceva lo stesso ma meglio di niente...
Rimettiamoci in fila. Davanti a me ragazzine di 20 anni già adulte. Alcune molto belle, alcune molto magre, alcune belle e meno magre. Poche brutte, quasi nessuna. 
Mamme e fidanzati appostati davanti alla vetrina esterna per veder sfilare la luce dei loro occhi. 
La truccatrice era esausta, anche se il suo trucco consisteva in un fard e un gloss che, se mi fossi truccata io, sarebbe stato molto meglio. 
"Truccami bene qui competo con le ventenni" le ho detto scherzando. 
"Siamo meglio noi" mi ha risposto mentre mi spalmava il gloss e concludeva con un: "Ecco fatto!" 
Fatto? Ma sei peggio di una Pic indolor! che cavolo: un po' di mascara? la matita nera per l'occhio ceruleo? Che te devo dire tutto io??? In realtà ci ho provato ma anche qui pare che l'interesse per quanto detto fosse molto scarso. 
Ennesima delusione che mi ha chiuso in un rassegnato mutismo. Il fotografo nemmeno mi ha guardata, anzi si mi ha fatto togliere l'elastico dal polso. Poi mi ha  fatto mettere posa e ha scattato due foto, senza nemmeno perderci troppo tempo. 
Cammino? Mi giro? Faccio vedere la maglia dietro? Ero già nel vortice dell'obbiettivo quando mi accorgo che il tipo stava girato a chiacchierare con una collaboratrice di tutt'altro. 
Nemmeno un ciao quando me ne sono andata. Tanto che non ho potuto chiedere se era possibile avere la foto, a prescindere se veniva pubblicata o meno. 
Ora chi mi conosce sa che non sono una persona che si lamenta. Di solito il mio livello di tolleranza è molto alto. Capisco che il locale non aveva molto spazio. Capisco che un fotografo, una stylist e una truccatrice per tutto il tour, arrivati alla terza tappa, sono scoppiati. Capisco che fa parte dei giochi. Bene tutto ma loro hanno per un solo istante capito che chi faceva la fila voleva divertirsi? 
Essere modelle per un giorno è il sogno di molte, perché non è un'opportunità che tutte posso permettersi. Ogni donna merita un giorno di gloria. Purtroppo l'errore più grosso è stato proprio questo. 
E' mancata cura, attenzione e coccole, cioè tutto quello che veramente volevamo ricevere. 
Peccato, credo che Vanity Fair e Liu Jo abbiano perso un'occasione.


18 marzo 2013

Glossy Box, ogni mese una sorpresa

L'Eternal City è sotto la pioggia da mesi, eh si sa che per risollevarsi bisogna inventarsi qualcosa.
Così Sorpresa! Ci ha pensato la mia GlossyBox a mettermi di buon umore. 
In una giornata grigia mi è arrivata Lei tutta colorata di un verde acqua marina e ornata di tante manine e occhialetti, labbra disegnate e rimmel, forbicine e rossetti. Dentro nascondeva i prodotti per festeggiare le donne nel mese della loro festa: Marzo. Rimmel, matita, ombretto e un favoloso bagno schiuma.  
Insomma un regalo mensile che mi coccola e mi fa sorridere anche quando arrivo in redazione tutta bagnata come un paio di calzini appena usciti dalla lavatrice. Strizzata con una faccia stravolta che nemmeno un neonato appena partorito riesce a rendere l'idea.
Adoro le sorprese perché sono loro che danno senso alla vita, che la rendono unica e speciale. 
Certo è che le sorprese possono essere  "pericolose" (sempre e solo se qualcuno ha la coscienza sporca :-) ) ma di solito sono molto gradite da chi le riceve, sempre che non lo venga a scoprire prima. 
Infatti non c'è peggior difetto degli amici che debbono collaborare perché le sorprese riescano. Organizzare una Sorpresa è opera titanica e che richiede collaborazione, recitazione e fortuna. Se una solo di queste tre qualità viene meno, la frittata è fatta e tutto va perduto. E.mail e telefonate che durano da settimane si frantumano come la carta a contatto con il fuoco. A volte la frittata, anzi spesso oserei dire, dipende dall'intelligenza e dalla discrezione degli invitati. 
"Allora ci vediamo lì alle 21 mi raccomando voi alle 21, noi arriveremo per le 21.15" ed è praticamente certo che alle qualcuno risponda: 
"Allora alle 21.15! ok!" e tu lì che scuoti la testa avvelenata e con il presentimento e la certezza di esserti infilata in un tunnel senza uscita. Chi me l'ha fatto fare??? ti ripeti inutilmente. 
Lo scorso anno in quelle tunnel mi ci sono infilata io. Ho organizzato al mio ragazzo una festa a sorpresa. Lui non è un tipo che ama festeggiare. Ha pochi amici e, per non rimanere deluso dal fatto che questi non possano venire (per i motivi più vari, da quelli giustificabili a quelli meno), non vuole rovinarsi la giornata e si limita a festeggiare con la sua famiglia.
La sottoscritta, che ama le feste e i festeggiamenti, ha  pensato di coinvolgere solo i suoi amici più intimi e di farglieli trovare a casa dei genitori per depistare ogni dubbio su eventuali "sorprese" in vista. 
Il tutto era riuscito perfettamente se...non mi avessero dato buca due di loro la mattina della cena e se uno di loro (vero Jacopo?) non si fosse perso per strada e io non fossi stata costretta a dire a Mirko tutto per andarlo a recuperare. 
Insomma alla fine il festeggiato era contento lo stesso, anche perché aveva ricevuto una torta di compleanno meravigliosa ma diciamo che non è filato proprio tutto liscio. 
Eppure queste "feste a sorpresa" sono un utile insegnamento di vita. Per prima cosa ti fanno capire su chi contare o meno e questo è davvero il primo precetto. A volte coloro i quali ti sembrano dei veri amici si rivelano conoscenze e spesso le conoscenze diventano veri amici. Funziona così, davvero. 
Secondo insegnamento: mai allargare troppo la cerchia, soprattutto sul posto di lavoro. Spesso si rischia che persone con scarsa sensibilità rovinino tutto ed è un vero peccato. 
Terzo punto: scegliere con cura a chi organizzare una festa a sorpresa, ci sono persone così curiose contro le quali diventa un'impresa ardua riuscire nel compito e a quel punto la domanda Chi me l'ha fatto fare??? diventa veramente il leitmotiv dei giorni che precedono l'evento. 
Questa sera sono proprio curiosa di sapere come se la caverà un mio amico che ha deciso di cimentarsi in quest'avventura. E' da questa mattina che cerca di porre rimedio a soffiate e battute fuori luogo arrivate alle orecchie della inconsapevole festeggiata. 
Quarto insegnamento: il mondo è pieno di scassa palle che non si fanno gli affaracci loro. 
Per questo la parola ordine è: selezionare. 
Nella Eternal City Tutto si può Realizzare...selezionando...parola di Tacco12 e buona sorpresa a tutti! :-)

25 febbraio 2013

Gli Oscar non finiscono mai

Miglior Attrice Protagonista: Jennifer Lawrence in Dior

Chi vincerà? Chi vincerà? 
Tutto in una giornata, si potrebbe intitolare domenica 24 Febbraio 2013. Infatti mentre l'Italia si consumava dietro la decisione sulla necessità di votare o meno e di chi votare e chi no, la mia coscienza si divideva tra ideologia e sogno. 
Mangiato un numero inverosimile di dolci, ho affondato la stanchezza prima giocando a Ruzzle e poi sognando un Oscar. I candidati erano tutti autorevoli e i vincitori meritevoli, dunque chiunque si fosse aggiudicata quella testa pelata di zio Oscar, sarebbe andato bene. 
In realtà la cerimonia più glamour del cinema ha un esame preciso da superare: il Red Carpet...
Quindi iniziamo a dare i voti al look delle vincitrici e poi bisognerà dare l'Oscar alla più bella e chic. 
Migliore Attrice Protagonista: Jennifer Lawrence con un abito Dior bianco, decisamente all'altezza della cerimonia. Un po' ingombrante, tanto da farla cadere ma che importa. Un abito da sogno per un sogno che si realizza. Jennifer a soli 22 anni ha stracciato la concorrenza e non se l'aspettava. Emozionata ma bella, bellissima con un fisico da indossatrice. Chic anche la collanina che durante la caduta le scivola sulla spalla nuda. Voto: 10 e lode. 
Anne Hathaway  in Gucci
Miglior Attrice non protagonista: Anne Hathaway in rosa bianco Gucci un po' anonimo all'apparenza anche se la parte posteriore sfoderava una scollatura degna di attenzione.  Fortuna a personalizzarlo sul davanti c'era il collier gigante di Tiffany e quella faccia pura grazie anche al taglio di capelli cortissimo. Voto: 8.
Adel premiata per la migliore canzone indossa un bel vestito e una volto fresco e bello. Le sue forme troppo generose c'è da dire che non sono valorizzate al meglio in un vestito troppo brillante. Il meglio di Adel è come sempre la voce che nella parole "Skyfall" diventa da Oscar. Voto: 8.
Vincitrice per il miglior cartone animato "Brave" Brenda Chapman in stile scozzese...superba: voto 9. 
Meno conosciute ma con a casa una statuetta sono: le artiste del makeup Lisa Westcott e Julie Dartnell che si sono aggiudicate l'Oscar per il miglior trucco e le migliori acconciature per il film "Les Miserables". Hanno un sorriso che vale 10 per i vestiti è meglio sorvolare, troppo neri e molto Miserables...stesso discorso per Karen Baker Landers premiata (con il collega  Hallberg) per il miglior sondaggio sonoro "Skyfall", lei ha belli anche i capelli per il vestito meglio tacere. Andrea Nix Fine, statuetta per il miglior documentario "Inocente", indossa un abito elegante ma sobrio. Una sufficienza piena direi: 6.5. Deludente Jacqueline Durran, fosse altro perché si è aggiudicata l'Oscar come migliori costumi per "Anna Karenina" e invece d'indossare un abito da premio sembrava portare una vestaglia jeans. Voto: 4.
Jane Fonda in Versace
Amy Adams in Oscar Della Renta
Chi non è salita sul palco come candidata ma come presentatrice, facendosi notare dall'alto dei suoi 75 anni portati come una cinquantenne, è l'eterna Barbarella Jane Fonda. Avvolta in un abito giallo ha sicuramente stupito per l'originalità: assolutamente divina. Considerando che lo stilista che ha scelto è l'italiano Versace beh, il voto è facile: 10!
A stupirmi l'abbigliamento di Amy Adams. Un'attrice che non ritengo particolarmente bella. La faccina da angelo ha scelto un abito di Oscar Della Renta che definire pazzesco non gli rende giustizia. Voto: 11 se si potesse...purtroppo però nonostante la quarta nomina come attrice non protagonista, non ha vinto, quindi non voglio rubi la scena a Jennifer in questa classifica. Mi limiterò ad un 10 anche per lei.  

Jennifer Aniston in Valentino
L'eterna Jennifer Aniston mostra ai flash un po' d'Italia, e che Italia. Vestita in rosso Valentino appare meravigliosa e a suo agio come andasse ad una festa tra amici. Jennifer un bel 10 a una quarantenne dalla bellezza meno scontata del panorama hollywoodiano.
Jannifer Garner in Gucci
Era la loro serata! Pare che il nome non solo porti bellezza e bravura ma anche eleganza. La signora Affleck  è la terza Jennifer! La Garner con il sorriso da bimba e un fisico mozzafiato, sfoggia un abito porpora delizioso, arricchito da una rouches sulla schiena e che da sola vale 10.
Charlize Theron, conclude la mia classifica delle divine, non raccontate nell'ordine ma nel disordine più completo. Un vestito bianco che con il taglio corto di Charlize mette in risalto un corpo statuario. Anche il suo era un Dior e devo dire che a questo punto lo stilista francese si aggiudica l'Oscar della serata, infatti tra le stelle è lo stilista che ha brillato di più.
Vendendo tutte questa donne meravigliose, con abiti da sogno,  mi sono addormentata felice immaginandomi divina su quel palco come loro...ma con un abito aperto davanti perché a nessuna si sono viste le scarpe...

Charlize Theron in Dior

18 febbraio 2013

Crazy fashion girl e il suo mondo fantastico


Ah, questa ve la devo proprio raccontare...
Amiche mie ho conosciuto una ragazza assolutamente fashion, al punto di rasentare la pazzia. 
Una pazzia che condivido a pieno e che appoggerei totalmente, se solo il mio portafogli fosse gonfio al punto di scoppiare. Purtroppo mi devo accontentare delle mie fughe al The Mall post natalizie e post compleanno.
Non mi lamento anzi, conoscere dal vivo  CrazyFashionGirl mi ha rimesso al mondo. Ora che conosco lei ho un alibi! Non sono così pazza, posso sempre rispondere, ai parenti e agli amici che mi rimproverano di essere una spendacciona: "Non avete conosciuto CrazyFashionGirl!"
Va beh, fatemi raccontare altrimenti non ci capite nulla...dunque, con questi saldi di febbraio c'erano degli sfizi che proprio mi volevo togliere. Di solito a inizio stagione compio un giro per i miei negozi preferiti e annoto nella mente i capi e gli accessori che m'interessano. Questo dopo aver verificato fatto il mio cambio di stagione i capi che ormai sono "vecchi" o "stretti" (raramente "larghi"), metto tutto tra virgolette perché quelli sono termini che noi donne usiamo ognuna a modo suo, spesso in maniera impropria. Poi i capi, veramente urgenti, me li regalo subito, quelli più frivoli li vado a ricercare dopo i saldi. Così due sabati fa ho deciso di visitare i "miei" negozi preferiti e controllare cosa "della lista dei desideri" fosse rimasto in vendita. Dopo essermi accaparrata, con grande soddisfazione, una camicia jeans di MaisonClochard a metà prezzo, mi sono informata sul costo di una Mia Bag. Il prezzo era molto buono, oltre il 50% di sconto, ma non mi convinceva la fantasia. 
Altra regola che applico sempre: mai comprare qualcosa solo perché è a buon prezzo, deve piacermi! Altrimenti sono solo soldi buttati. Quello che mi manda in brodo di giuggiole invece è aver messo a segno un ottimo affare. Così con un: "In caso ripasso per la borsa", ho deciso di dirigermi verso un negozio di scarpe nelle vicinanze. 
Il mio obiettivo era diventato: gli stivaletti neri di pelle, per sostituire quelli che sto distruggendo da quasi un anno. Non solo però, questo negozio di scarpe ha in vetrina, da molti mesi, le borse di L'Aura, una casa di moda italiana che mi piace molto, quindi l'obiettivo subdolo era quello di controllare quali borse fossero rimaste e di quanto fossero scontate. Hai visto mai...
Ora le mie borse, per quanto belle, sono davvero "datate" e volevo comprarne una nuova da tempo. Sostituire una Fendi o una Gucci non è semplice ed è troppo costoso ma L'Aura e Mia Bag mi sono sembrate un buon compromesso. Ovviamente questa conclusione è arrivata dopo attento studio di riviste e icone fashion. Così, ispirata dalla vetrina, sono entrata nel negozio gestito da un signore in gamba. Avete presente quelli che nascono commercianti? Ti vogliono vendere ma sanno come prenderti, ti consigliano e non insistono. Insomma, ci sanno fare. Dopo essere entrata mi accorgo però che il signore che conosco non c'è e la cosa mi spiazza. 
A servire una cliente c'è lei: CrazyFashionGirl ma ancora non lo sapevo. Ero quasi sul punto di battere in ritirata temendo che la mia arte del commerciare con lei non avrebbe funzionato. Mi aspettavo risposte del tipo: "Purtroppo il titolare non c'è, non so se posso fare altro sconto". Quando una ragazzina entra accompagnata dal suo fidanzato. Se avevano 20 a testa era tanto, insomma questa piccoletta mi si voleva fottere la borsa! Ecco, se una donna può diventare cattiva è quando un'altra donna le vuole portar via il suo oggetto del desiderio, di qualsiasi tipo esso sia. Così mi sono fiondata sulla borsa che avevo adocchiato e me la sono tenuta stretta, prima che finisse tra le grinfie di una che vorrei sapè senza lavorare come può permettersi una borsa che io aspetto i saldi per comprarla! 
La CrazyFashionGirl dai suoi 12 cm di altezza, capelli sciolti, naso da puzzaculo (lo conoscete? E' quello che sembra rifatto ma forse non lo è...di solito sta sulle facce dei ricchi, tipo gli Agnelli, i Berlusconi, i Briatore...gente così anche sulle Borromeo in effetti...) e con un sorriso, che pure quello non si capisce se sincero o di circostanza, dice: "Posso aiutarvi ragazze???" 
Come in mezzogiorno di fuoco dai miei occhi escono fulmini e da quelli della creatura fiamme. Chiedo subito il costo della borsa che ho in mano mentre la piccoletta chiede quali borse siano rimaste e ne prende una meravigliosa grossa il doppio della mia. Oltraggio! 
Fortuna che a rompere la tensione entra il titolare, il signore che conosco, e mi fiondo su di lui lasciando la CrazyFashionGirl alle prese con la pupa. Contratto con il commerciante, che nemmeno a dirlo è ebreo, alla maniera della bonanima de mi nonna, e ottengo uno sconto maggiore di quello sul cartellino: ho vinto! Non è che abbia ottenuto chissà quale miracoloso sconto ma sento di aver vinto perché la young s'è portata via una borsa più grande ma non ha ottenuto lo stesso sconto mio...ah, anni di shopping serviranno pure a qualcosa no?
Insomma mentre pago alla Crazy lei inizia a parlare...scopro, non solo che è la proprietaria (figlia del signore amico mio) ma che è malata di scarpe peggio di me...
Mi racconta storie fantastiche di vacanze di cinque giorni in cui è riuscita a comprare 5 paia di scarpe. Del fatto che questa sua ossessione, facilitata dall'essere la proprietaria di un negozio di scarpe, la porta spesso a litigi furiosi con il suo compagno e con sua madre che una volta l'ha mollata fuori casa quando ha saputo che aveva comprato altre scarpe. 
Mi ha confessato, candidamente, che lei è arrivata a comprare 40 paia di scarpe a settimana e che ora che vive in pochi mq è un po' in difficoltà con gli spazi. Giusto un po'... Ha poi allargato i racconti ai vestiti confessandomi che una volta: "ho fatto scopa con il vestito della testimone!" E che ovviamente la colpa era del commesso perché se: "chiedo chi è venuto a comprare questo vestito e mi dici solo straniere, sei un disgraziato! E comunque la brutta figura l'ha fatta la testimone perché avrebbe dovuto essere più elegante di una semplice invitata". 
Ansia! Ho un matrimonio a luglio e devo fare da testimone se c'è Crazy e fa scopa con me??? Non potrei sopportare l'affronto. Insomma Crazy in piena avrebbe continuato a parlare a oltranza, se il padre non le avesse fatto notare che mi stava trattenendo da oltre un'ora. In realtà ero completamente rapita dai suoi racconti. 
Addirittura mi ha consigliato: "Devi farti amica le commesse del The Mall: non li hai mai visti i magazzini?" 
I Magazzini??? Certo lei con la scusa del negozio ha più facilità di manovra....ma i Magazzini di Gucci, Prada, MiuMiu...sono ormai entrati in una parte del mio cervello. Come me ne libererò? Lei ha visto i Magazzini con capi scontati oltre il 70%...Crazy è il mio Mito.
Ho salutato Crazy quasi con le lacrime agli occhi. Trovare una CrazyFashionGirl così è come scoprire un tesoro nascosto, come aprire un pacco di Natale prima della mezzanotte e ricevere dei fiori in una scatola di carta. 
Ah, andrò più spesso a trovare Crazy quando sarò giù di morale, magari se diventiamo amiche m'insegnerà qualche trucco per corrompere i commercianti oppure mi consolerà permettendomi di provare tutte le scarpe del suo negozio. Mi ha anche raccontato che le borse e  le scarpe le disegna lei per il suo negozio...insomma questa ragazza vive in un mondo incantato...è una Barbie delle scarpe o qualcosa del genere.
Chissà se sono riuscita a trascinavi nel Magico Mondo di CrazyFashionGirl??? 
Chiara&TheEternalCity continua a sognare...e vi dà appuntamento alla prossima settimana! Mentre una lacrima calda di gioia le riga il volto dal ricordo di quell'incontro.

26 novembre 2012

Ai-Du, momenti di moda

Ragazze mie ho deciso di provare i consigli della Pinella, il blog fashion di Alessia Marcuzzi, che seguo con un certo interesse.
La bionda Ale aveva consigliato alle lettrici romane di visitare un negozio itinerante: Ai-Du. Dato che il suo stile mi piace molto non ho resistito e ho portato a termine la mia missione.
Guardate com'è andata e ditemi se vi piace:

Il Cappotto Militare è davvero delizioso. Unico esemplare dal prezzo giusto. Molto carino ma non rientrava nella mia lista delle priorità, quindi mio malgrado ho dovuto passare...fortunata chi se lo accaparrerà.

Prova cappotto  AiDu a Ponte Milvio
e questo è il cappotto visto da dietro
Sbirciando nel carretto bellissimo e ricco di vestiti, spille, borse e tutto quello che la vanità femminile può chiedere, ho scovato questa deliziosa camicia militare da uomo rivisitata dalla simpatica Francesca. Spilla sbrilluccicosa e colletto con swarovski. Il prezzo è interessante e ho deciso che si poteva fare.




Dopo di che ho voluto imitare Alessia e il suo gusto, confesso che non ho resistito alla gonna color senape merlettata. Ottimo disegno: nuovo e originale che è la caratteristica che preferisco quando devo fare shopping 





davanti abbinata con giubbino di pelle
di lato con lo stivale e il pantacollant di cotone




da dietro rende la coda che non ti aspetti



L'ho indossata proprio ieri e ho avuto successo con le mie amiche. Ho notato solo che si rovina facilmente sul bordo ed essendo una gonna non proprio "economica" un pochino sono rimasta male...ma anche smerlata   rimane bella. Adesso la scelta è tutta vostra Tacchine Mie. Seguite gli spostamenti di AiDu sulla sua pagina Facebook. E' una ragazza che merita attenzione perché ha una creatività "innovativa" e molto chic come noi del resto. Buon shopping a tutte!
   





08 novembre 2012

05 novembre 2012

L'Alchimia di un Tacco


Alle mie TacchiNe suggerisco questa intervista ai due creativi della Jimmy Choo....così per tenervi informate...

http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/05/news/libro_paolo_maurensig-1336476/

07 settembre 2012

Amici miei, senza di voi come farei???

Si prospetta un week end senza campionato.
"Ma come è appena iniziato?" 
Chiederebbe qualche mia amica sprovvista di informazioni calcistiche. 
Beh, si gioca la Nazionale contro la Bulgaria e sarà molto bello vedere Osvaldo in campo. Cercare d'intuire la sua capigliatura: cipollino o chioma selvaggia? Sarà interessante scrutare, nel mezzo del campo, il nostro Danielino con il suo look una manica si, una manica no... e poi...e poi ...
Fratelli d'Italia che il bel calcio sia con voi e cercate di vincere. Chiusa parentesi calcistica, per me da questa sera, è scattato il week end degli Amici Ritrovati
"Quando gioca la Roma?" mi fa Michela.
"Non gioca" rispondo.
"Non gioca? Allora sei libera e ci possiamo vedere a cena sabato" e nel frattempo mi dice che porterà tutte le foto dei suoi 21 giorni trascorsi in giro per il Brasile. 
Prima del sabato però c'è il venerdì e questa volta a non farsi sfuggire l'occasione è stata Angie, che sabato ha un matrimonio ma venerdì sera: 
"Andiamo a mangiare la pizza, perché sono mesi che non ci vediamo e tra un po' partorisco". 
E ha ragione, va a finire che partorisce sul serio se lasciamo passare altri due mesi.
Insomma il telefono ha iniziato a squillare da lunedì scorso per organizzare incontri, cene, caffè, aperitivi. 
Tutti che ti devono raccontare e che ti faranno vedere foto di magnifici posti dove tu hai solo sognato di poter andare ma non ne hai avuto il tempo, impegnata come sei stata a fare quattro piani di scale senza ascensore con lavatrice, scarpiera, chitarre e scatoloni. 
Ad aprire il tour Amici Ritrovati saranno, come vi dicevo, Angie ed Edo due miei cari amici in dolce attesa. Non tutti e due contemporaneamente. Lei si, lui no. Con loro il tema della serata già so che sarà il nome del bambino. Argomento alquanto interessante se non fosse che a me piacciono dei nomi strani tipo Tancredi o vecchi tipo Cesare e Marcello, nomi che non piacciono a nessuno e che sistematicamente suscitano battute del tipo: "Tancredi? Chi Franco?" oppure "Cesare no, te pregooo".
Peccato che poi mi sento proporre sempre gli stessi: Niccolò, Flavio, Matteo, Tommaso, Filippo. 
Fortuna che in lista so già che c'è il nome Francesco, ovviamente in onore del Capitano dato che il futuro papà è un romanista doc, farò il tifo per lui.
Francesco o no, la serata sarà bella perché è tanto tempo che non ci si vede e abbiamo tante cose da raccontarci. 
Così a ruota, il sabato sera passerà in compagnia di Michi e Vale. Ripeteremo gli stessi concetti, toglieremo il capitolo gravidanza ma aggiungeremo quello vacanze. Michi la conosco dai tempi del liceo. E' rinomata per avere un carattere talmente calmo che in molti la ritengono flemmatica. Lei in realtà gira come una trottola e ha sempre tante foto e tante storie da raccontare (come quella del tempio dei topi in India..e della turista americana morta per un morso del roditore). Saranno proprio le sue avventure a tenermi sveglia perché  se così non sarà, dopo aver portato quasi a termine un trasloco infinito, io e Mirko potremmo rischiare di schiantarci sul tavolino.   
Domenica sera sarà il turno della comitiva storica o di quelli tornati dalle vacanze scaricati da una fidanzata stanca o scaricatori di una situazione che gli stava stretta. Cavolo ci vanno a fare in vacanza insieme? 
Ci sono gli amici che ancora non hanno il lavoro, quelli del "che torno a fare tanto nessuno ha risposto ai miei curriculum" e poi ci sono quelli in controtendenza che vogliono offrirti un drink perché in un momento di crisi l'azienda ha deciso di assumerli! Prosit! 
Ci sono quelli che decidono di andare a vivere insieme ( ogni riferimento a fatti e persone e puramente casuale) e quelli che le vacanze le odio (sarà lo iodio?), quelli che le vacanze le amo...però in montagna.
Ci sono i romanisti e i laziali : "Allora che avete già vinto lo scudetto?" 
E poi, per fortuna, ci sono le fashion night in arrivo (segnalo per il pubblico femminile quella di Roma il 13 settembre) giusto per riprendere confidenza con lo shopping e con i tacchi...e poi c'è di nuovo Osvaldo che fa la linguaccia dal poster attaccato al vetro della redazione:  "Chi mi ama mi segua" c'è scritto in virgolettato e allora chi c'è c'è, se permettete io lo seguirei...almeno fino a domenica prossima. 

PostScriptumSportivo: Calcio a parte, questo PostScriptum lo voglio dedicare a tutti gli atleti delle Paraolimpiadi per ringraziarli pubblicamente perché insegnano a noi "sani" che nulla è impossibile se lo si vuole veramente...parola di Tacco12.
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