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Visualizzazione post con etichetta Lazio. Mostra tutti i post
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10 settembre 2015

Due piedi sinistri, un cortometraggio sullo sport e non solo



Due piedi sinistri è un cortometraggio che parla di quanto lo sport, e la fede calcistica nello specifico, possano essere più importanti di tutto, anche di un handicap. 
Una sensibilità che associata alla bravura dei due piccoli protagonisti, Gabriele Sgrignuoli alias Mirko e Maria Elena Schiorlin nel ruolo di Luana, nasconde il tocco di una donna. 
Due piedi sinistri è infatti diretto dalla regista romana Isabella Salvetti.
La Salvetti ha un curriculum di tutto rispetto. Laureata in lettere moderne si trasferisce a Los Angeles per frequentare il master in Producing dell'AFI per poi lavorare per una casa di produzione americana. Continua la sua formazione a Londra e dal 2003 lavora nel settore come aiuto regista, ispettore di produzione, assistente alla regia. Due piedi sinistri è il suo quinto cortometraggio e gli è valso la nomination al David di Donatello.
Tacco 12 cm non può che scrivere un post su questo piccolo affresco di una Roma che somiglia a quella di un tempo: due bambini, il calcio in piazza, AS Roma e Lazio, il primo amore, una donna dietro la macchina da presa e una certezza... lo sport resta la migliore medicina di tutti. 
Buona visione! Nella speranza di vedere presto un lungometraggio della regista romana.

28 aprile 2015

Inter - Roma 2-1: in scena il Calcio che non piace più a nessuno


Si scende di nuovo in campo

Non facciamo in tempo a mangiarci il fegato per una partita che subito ne arriva un'altra.
Domani sarà il turno del Sassuolo. Seconda trasferta consecutiva dopo il "disastro" di Milano e non dite che sono esagerata.
La Roma non vuole più vincere, non vuole più segnare e ha una sfortuna tipica degli "sfigati" e di quelli poco audaci.

La fortuna aiuta chi la cerca


Sabato non aveva iniziato male. Il gioco c'era, poi un gol inventato da Hernanes e un palo preso hanno trasformato la scena in un copione, ahimè, letto e recitato a memoria.
Il secondo tempo con l'uscita di Capitan Totti ha visto una squadra più dinamica e veloce, pronta a prendersi un punto con un gol rabbia di Radja Nainggolan che qualcuno vorrebbe sacrificare sulla via di Manchester per tenere Miralem Pjanic (almeno così leggo questa mattina su alcuni giornali).
Se la notizia fosse confermata non mi meraviglierebbe di certo perchè è questo che capita alla mia Roma ultimamente, essere lo specchio dell'Italia, del Paese di cui è Capitale: mandare via chi fa qualcosa di buono in nome e in sacrificio di cosa e di chi soprattutto?
Non ci sto.


Domenica allo scadere del tempo regolamentare Mauro Icardi ha segnato un gol "scontato" agli occhi di chi la Roma la conosce bene.
La Roma ha perso una partita con una squadra assolutamente mediocre ma l'ha persa meritatamente perchè vince chi davvero vuole vincere.
Non bisogna essere i più forti, bisogna avere voglia.
Troppe chiacchiere su mister Garcia che vuole andare via, su partenze senza ritorno di altri giocatori e su contratti in scadenza che non verranno rinnovati.
Basta.
Chiedo pietà a tutto questo girotondo che fa venire il volta stomaco lasciando chi è sulla giostra senza punti fermi, in balia del nulla.
Se a Francesco non rinnovano il contratto che problema c'è??? Lo dico da innamorata tottiana convinta ma Francesco ha quasi 39 anni ed è normale che possa non essere riconfermato almeno per quanto concerne una lunga durata. Magari gli proporranno altro ma, in finale, lui quello che può dare lo continua a dare sempre e da una vita, per quanto ancora potremo contare sul nostro Capitano?
Preoccupiamoci di avere una squadra, di non cambiare di nuovo tutti, di non ricominciare di nuovo. L'allenatore cambierà?
Forse si, e già questo potrebbe creare un problema perchè le squadre che vincono sono quelle che hanno un assetto ben definito, ricominciare ancora significherà aspettare ancora.


Dove si arriverà


Domenica quando la Lazio ha pareggiato in casa con il Chievo e la Juventus ha perso il derby di Torino, a differenza di molti romanisti, il mio umore è diventato ancora più insopportabile.
Un campionato senza padroni (Juve a parte, che comunque perde molti più colpi di quanto abbia fatto lo scorso anno) che si poteva gestire in modo diverso. Un'altra occasione persa, l'ennesima.
Tanto basta. 
L'Inter gioisce per i tre punti e tu scivoli al terzo posto con il Napoli a due punti e il fiato sul collo. Nemmeno una certezza nelle gambe e nella testa. La solita cantilena che recita: "Dobbiamo rialzarci subito".
La conferma di non conoscere più la propria indentità, la propria forza. Una squadra costruita per arrivare in Europa?
Mentre Allegri piange ai microfoni, guardo una classifica infame che getta dubbi su un secondo posto fino a due settimane fa certo. I conti dicono che ce la faremo ma se la Roma non torna a crederci nemmeno il 4 posto sarà certo.
E se pure lo acciuffassimo significherebbe preliminari il che sarebbe un pessimo inizio.
Non rimane che sperare nel Bayern Campione in Champions League per rendere meno ridicola la nostra figura europea. Certa che la Lazio vincerà la Coppa Italia, rimane una sola data per risollevarci dalla delusione. Una sola data ed è sempre più vicina.


Che calcio è questo 


Nel frattempo non scrivo più della malafede arbitrale che vedo dilagare di partita in partita, di squadra in squadra.
Piccole cose: un giallo non dato per evitare un'espulsione, punizioni non viste ecc.. ecc.. il "solito" direi e questo mi rattrista più di tutto.
Ho iniziato a perdere fiducia in un sistema che ho messo in discussione ma non ho mai abbandonato. Il sistema calcio che impazzisce da solo con una bomba carta che scoppia e per la quale si "sospende il giudizio" solo perchè si tratta di una tifoseria che non si chiama Roma o Napoli.
Siamo sinceri ma se una bomba carta fosse scoppiata a Roma al San Paolo o in qualsiasi altro stadio,  quanti giorni la curva Sud o Nord sarebbe rimasta chiusa??? Quanti???
Invece per Torino si sospende il giudizio.
Vogliamo poi dire qualcosa su Denis e delle sue 5 giornate per un pugno sferrato negli spogliatoi?
I giocatori sono saturi anche quando pareggiano all'ultimo minuto una partita importante non riescono a liberarsi dai rancori e a non cedere alle provocazioni.
Male lui e Tonelli che l'ha provacato.
Male perchè il calcio è altro... o almeno lo era appena qualche anno fa. 

14 aprile 2015

Torino - As Roma 1-1 e terzo posto sia

Torino - As Roma 1-1, la Roma scivola al terzo posto

Torino - As Roma 1-1, è arrivato il giorno del terzo posto in classifica


Ancora un pareggio. Ancora una volta 1-1, un risultato che significa terzo posto. 
Ne parlo solo ora di Roma, non per rabbia o delusione, non per mancanza di tempo (anche) ma soprattutto per snobismo
Mettetevela come vi pare: la Lazio sta giocando meglio, la classifica ci vede scivolare in terza posizione, eppure per me la Lazio non esiste.

Dietro ogni tipo di filosofia, dietro ogni antagonismo, l'unica domanda che mi disturba è : com'è stato possibile in Campionato pareggiare 6 partite per 1-1, 2 per 2-2 e 4 partite per 0-0 prendendo su 12 partite (36 punti in palio) solo 10 punti???
Siamo rusciti a farci superare dalla Lazio che ha perso 8 volte contro le 3 della Roma ma ha pareggiato solo 4 partite e ne ha vinte 18 mentre la Roma ne ha vinte 15.
Un problema matematico che indiscutibilmente provoca una disquisizione filosofica sull'importanza della strategia d'adottare in campo. E' colpa degli attaccanti che mancano, dell'abilità del Mister o dei giocatori tutti che sono dei sopravvalutati? E il Capitano quanto abbiamo ancora bisogno di lui?

L' equivalenza sembra banale: se non si segna non si vince. Lo so che lo dicono tutti e che il problema è stato messo a fuoco da tempo ma la mia preoccupazione è sostenuta dalla mancanza di risoluzione del problema. Senza considerare che al fattore "gol" manca un altro enorme e fondamentale fattore quello "fortuna".

La Roma oltretutto non è stata fortunata


Nelle ultime due prestazioni, quella contro il Torino dopo e quella contro il Napoli prima, la Roma ha dimostrato di esserci. Di avere avuto un ritorno di forma e di carattere ma la fortuna l'ha poco assistita.
Si è tornati alla vittoria in alcuni casi ma sempre con un gol di misura che poco aiuta a sentirsi padroni della partita. In bilico fino alla fine contro pali e scelte arbitrali che, nessuno vuole discutere, ma che nel discorso complessivo vanno incluse.

Secondo uno studio attento delle partite è evidente però che 12 vittorie su 15 sono state realizzate entro il 6 Gennaio 2015. Il che significa che questo famoso "crollo" non risale a Novembre, come a molti piace dire, ma all'inzio dell'anno quando, uscita dalla Champions League, la Roma avrebbe dovuto rafforzare la sua posizione in Coppa Italia ed Europa League ed invece si è fatta maldestramente cacciar via da ogni parte.

Come un ragazzino intelligente che non si applica la Roma ha ancora 8 partite, quindi 24 punti, per evitare di essere rimandata a settembre. Ce la farà?

As Roma - Napoli 1-0, la Roma torna a vincere all'Olimpico dopo mesi.

Sarà in grado di sostenere lo sprint finale


Certo, collezionare 6 vittorie, 1 sconfitta e 1 pareggio, come nelle prime 8 partite, sarebbe da considerare la migliore delle  prospettive e permetterebbe di prendere 19 punti.
Se invece si contano i punti fatti, contro le squadre d'affrontare, nel girone di andata si tratterebbe di 16 punti ottenuti con  4 vittorie e 4 pareggi, nemmeno una sconfitta per un totale di 16 punti.
Nel complesso, dunque, un rendimento costante che ci fa ben sperare se consideriamo che la Lazio, contro le squadre che deve affrontare, nel girone di andata ha preso solo 12 punti  (perse 2, pareggiate 3 e vinte 3) mentre nelle prime otto partite, volendo ripercorrere il Campionato a specchio, collezionò 5 vittorie e 3 sconfitte per un totale di 15 punti, meno di quanto ha fatto la Roma.

Inoltre la Lazio è in finale di Coppa Italia... una finale che vincerà, date retta a me.
La matematica e la statistica possono anche non piacere ma sono materie scientifiche che parlano chiaro... che il Campionato sia a specchio o no, la Roma è più forte e lo dimostrerà. 

Questa è la buona notizia che volevo darvi prima della buona notte e adesso staremo a vedere... e volevo anche aggiungere che i romanisti hanno il diritto di crederci, l'obbligo di crederci perchè altrimenti non ha senso tifare AsRoma.


25 aprile 2014

Donne che odiano il Calcio: terza lezione

Donne che Sognano il Calcio...Sognando Beckham, film 2002


Terzo appuntamento con le Lezioni per Donne che odiano il pallone! 
Ne parlo su www.pinkroma.it il link è quello che segue:
http://pinkroma.it/blogger/lezioni-per-donne-che-odiano-il-pallone-il-calcio-di-rigore-by-chiara-gargioli/


27 maggio 2013

26 Maggio 2013: quanto è brutto er Niente

- ER NIENTE - 

E capita che la mattina te svegli e non te ricordi se quello che te crea tanto malumore è stato solo un incubo o è successo davvero. Basta poco a capillo, infatti te torna tutto in mente appena t' affacci alla finestra e vedi sventolà, dal balcone del palazzo proprio davanti a te, una bandiera che c'ha i colori che non sono quelli della squadra tua. Allora abbassi lo sguardo ma è peggio, perché trovi 'na bandiera brutta uguale pure al piano de sotto. Pensi che è il caso di chiudere la finestra, bere un caffè e decidere se andare a lavorare o meno. 
Sarà una giornata molto dura. Molto. Però tu sei 'na professionista e allora te vesti e cerchi de supera' quel mal di stomaco disturbatore. Salti in vespa con il viso triste e un abbigliamento grigio. Speri quasi che non ci sia nemmeno er sole ma per fortuna lui c'è. Entri a lavoro quatta, quatta, come 'n sorcio che ruba er formaggio. Prendi possesso della tua postazione e speri che nessuno se ricordi de te, almeno oggi, almeno per un giorno.
Capita però che nel fare il  tragitto incontri un laziale che : "Non te dico niente" e 'nvece t'ha detto tutto. 
E una collega a cui non frega nulla però ci tiene ad avvisarti che 'naltro malato come te de Roma oggi : 
"S'è buttato secco" ossia malato.
Allora ce ridi un po' su, su una disgrazia che poi essendo sportiva è comunque 'na disgrazia relativa. Quello che te manda in bestia e che era l'unica partita che bisognava giocare e vincere. L'unica. 
Parti da casa con 'na tensione, che invece nasce dal giorno stesso che hai saputo che devi andà a ffà la finale proprio con la Lazio, in casa con il tuo peggior nemico. Arrivi prima allo stadio,sopporti tutto, pure 'n cinese ballerino che vorrei sapé che male abbiamo fatto per dovercelo subire. Sopporti l'inno Nazionale, anche se a giocare non è l'Italia e pure se la Coppa e d'Italia tu vorresti sentì l'inno tuo, perché l'inno tuo te fa' senti' forte e unico. 
Sotto la  Curva si riscalda la squadra . "C'hanno certe facce" commenta Marco. Già, c'hanno le facce nostre e questo non è mai un buon segno. Inizia la partita, ma inizia??? Perché la Roma mai come in quest'occasione non ha giocato a calcio. Avessi visto 'na azione, 'n angolo, 'na punizione. 
"Aspetta, abbi fede" te dici dentro, mentre quelli, che non so' i giocatori tuoi, te d'anno l'idea che la palla la prendono a calci un po' mejo. Allora te convinci che il secondo tempo sarà migliore, che magari entra Osvaldo (visto che Destro 'na strusciato 'na palla) e che alla fine tutto sarà come deve da esse del resto: "Nun se po perde 'sta partita giusto? Nun se po proprio" Antonello ne è convinto e cerca il mio assenso che arriva con un cenno della testa. Fosse almeno per statistica il Derby dovevamo vincerlo noi, anche se quel non c'è due senza tre riferendolo alle finali di Coppa Italia perse dalla Roma, mi continuava a ronzare in testa da parecchio tempo e infatti.  
Insomma inizia il secondo tempo e nulla cambia. Pure l'orologio pare essersi fermato.
"Prendi il tempo" faccio a Mirko come se controllando il tempo potessi decidere di soffrire di più o di meno.  Il sole è leggermente calato, e per fortuna, dato che tutto il primo tempo me lo sono visto con il riflesso della Curva Sud e della mia faccia sulla vetrata che separa la Curva dalla Montemario. Con il senno de poi era pure mejo che il sole c'era ancora, perché almeno non vedevo quel gol che al 70' ha gelato mezzo stadio. "Ma come ha segnato? Ha segnato?" e allora vedi che mancano 20 minuti e pensi che il Manchester United ha vinto 'na Champions League in 2 minuti e allora tu (che te senti tanto Manchester) ce la poi fa'! che nun ce la poi fa'??? non è possibile no? Ora je la faranno vede' de che stoffa è fatta la Roma...je la faranno vedé te dici ma continui a non vede' Niente, anzi si. Dopo appena un minuto 'na traversa, 'na palla che forse è entrata, mi sa di no e poi? e poi er Niente. Poi er Niente. La Roma non c'è e l'allenatore butta dentro Osvaldo ma è tardi, troppo tardi. Te torna in mente che 'n sei il Manchester, che i miracoli capitano solo agli altri. 
Guardi i quattro minuti di recupero, speri che accada 'n miracolo eppure se sa' che i miracoli so' rari...ma tu ce speri perché senti che c'hai diritto porcaccia la miseria a 'n miracolo. Er Niente. O forse si, perché la Coppa l'alza la Lazio e allora pe' loro er miracolo c'è stato e vaglielo a spiegare all'Onnipotente che ha sbagliato lato? 
Mentre t'avvii all'uscita prima del fischio finale fai 'n tempo a manda' qualche maledizione a te che vai allo stadio e a loro che so' dei disgraziati. 
"La cosa che me rode è perde co' 'ste pippe" è l'unica dichiarazione che rilascia Mirko a fine partita, ed è in quel momento che divento 'na bestia. Basta prenderci in giro, basta! E' proprio perché ce raccontiamo balle che alla fine ce rimanemo peggio. La Lazio è più squadra. La Roma ha degli individui più forti ma se questi non fanno la differenza, non giocano insieme, è 'na squadra de Niente. 
E' brutto er Niente. Er Niente non se acchiappa e non se vede. Er Niente è come 'n omo senza fede. 
La Lazio è 'na signora squadra e come tale andava affrontata e 'nvece ora ce resta l'amarezza de 'na stagione iniziata male e finita peggio. Er Niente è quello che abbiamo raccolto alla fine de quest'anno. Er Niente è quello che c'aspetta per la prossima stagione. Er Niente è brutto come la fame ed è un male che se poteva evitare. Ritorni a casa e mangi un po' di dolci per appagare quella fame che nessuna vittoria t'ha dato di soddisfare.
Per ironia te guardi un film sul Liverpool e la Coppa dei Campioni (però contro il Milan) e pensi che al masochismo romanista non esistono limitazioni. 
Er vero dramma sta nel nome che porta addosso la squadra per la quale tifiamo, quello è la vera croce nostra e dell'aquillotto. Infatti la Lazio può vince quanto je pare ma se non te chiami Roma c'hai poco da fare. Mentre per il Romanista il problema è inverso, te senti un gladiatore di un impero pure se questo è un impero che ha perso, pure se brucia e tu ce bruci appresso....

chi ama non perde mai
PostScriptumElezioni: per diritto di cronaca oltre a Marchini la prossima volta la Curva Nord se la prendesse pure con il candidato del Movimento a 5 stelle, stava in Curva Sud vicino al posto mio...come mai saranno tutti romanisti???

PostScriptumStriscioniCurvaNord: I laziali hanno sfoggiato citazioni di Tito Livio, Trilussa e usato il nome di Collodi...(con tanto di asterisco e spiegazioni) Bravi, bella la curva, bello lo striscione, bello tutto... avete imparato a copiare vi faccio le mie vive congratulazioni ma quanti derby dobbiamo aspettare per vedere una frase che non sia una citazione? Cari laziali in quante cose siamo lontani: c'è chi copia e c'è chi crea è sempre una questione di stile...parola di Tacco12.

09 aprile 2013

Contro la Lazie, solo Totti


Le avrei perdonato tutto. Tutta una stagione, forse due, buttate all'aria. Le avrei perdonato le serate di freddo e pioggia; la sconfitta 2-3 per mano del Bologna e dell' Udinese in casa. Il 3-2 con il Parma fuori casa. L'1-0 alla fine dei 90' minuti a Verona con il Chievo. L'umiliazione a Torino contro la Juventus e quella a Napoli. Il Derby dell'andata. La sconfitta di Catania. La drammatica partita contro il Cagliari. Quella del 3-1 per mano della Sampdoria e quella che ha visto la rinascita del Palermo. Le ho dette tutte...ed ero pronta a perdonarle tutte per la partita dell'anno. Poi li ho visti scendere in campo e ho capito che, come sempre, uno solo meritava d'indossare la maglia giallorossa. Sempre lui. 
Ho passato la mattinata tranquilla, poi nel pomeriggio mi è iniziata a salire l'agitazione.
"Non andiamo tardi! Voglio arrivare per il giro di campo di Del Vecchio e Da Costa" incalzava Mirko alimentando la mia ansia. Odio arrivare troppo presto allo stadio, fin quando sono a casa faccio in modo di non pensarci ma quando arrivo lì. Tutti prendono il caffè, tranne me. Già dato. A casa ne ho presi almeno 4. due all'aroma Roma di Nespresso, come da copione, per una scaramanzia che non conosce freno. Prima di uscire faccio la lista dei riti praticati:
- Panini, presi
- Passata da Pierlugi sabato per saluto settimanale (s'è negato) ma io ci sono passata lo stesso
- Caffè Roma presi (due per sicurezza, contro la Lazio non si sa mai)
- Maglietta Derby ...mi manca...
Così, come una pazza, ho iniziato a cercare la maglietta "LAZIO NO GRAZIE" per tutta casa. Trovata e indossata, delle serie ho fatto tutto il possibile. 
La cosa strana era che non avevo alcun presentimento. Il Guru anche non si era sbilanciato, incrociato nel garage il pomeriggio, dopo aver parcheggiato il motorino, mi parlava e poi di botto si aveva riindossato il casco pronto a montare di nuovo in sella. Poi si era fermato. 
Gli dico: "Ma dove vai, sei appena arrivato?"  Ride. Si toglie il casco e mi risponde: "So' 'n po' nervoso, ho la testa fra le nuvole". 'Namo bene. 
Intorno alle 19 si decide di andare. Christian era a fare passeggiate solitarie dall'ora di pranzo. La sottoscritta vegetava come un malata mentale che ogni tanto rifletteva ad alta voce ripetendosi: "Non possono vincere anche questo derby".
All'Olimpico, nonostante la guerriglia e gli accoltellati, come i madia hanno messo in evidenza (sotto la Sud non c'era assolutamente nulla), ci arriviamo dopo la mini maratona di Primavera dato che i motorini li abbiamo dovuti lasciare a diversi km di distanza.
Dopo aver applaudito al saluto di Del Vecchio e Da Costa sotto la Sud, mi concentro sull'incontro. Dopo gli inni la Curva Nord srotola la sua coreografia e rosico, sono anni che la Curva Sud non si veste a festa e mi dispiace. Fosse niente...15 minuti ed ecco quello che non avresti mai voluto considerare: la Lazio in vantaggio. 
Non ho più l'età. Ha ragione Zio Bri, con il tempo si peggiora. Prendo la borsa, mi alzo e me ne vado sotto lo sguardo sconcertato di Mirko. 
Una volta scese le scale del settore mi siedo sul muretto vicino alla fontanella, chiamo mia sorella Fabiana e le dico: "Fammi la telecronaca" 
Quella è sgomenta: "Ma non stai allo stadio?" 
In effetti è brava, meglio di Caressa, mi racconta un po' di partita ma era sempre in ritardo, quindi io sentivo delle urla e le facevo: "Che è successo?" e lei: "Niente...aspetta ah, si adesso..." 
E così per una ventina di minuti. Poi trovo il coraggio di tornare al mio posto. Su un WhatUp ritardatario una mia amica mi chiede a che ora inizia la partita. L'avrei ammazzata. Ecco, donne che di calcio non v'interessate, sappiate che se c'è una domanda che fa andare fuori di testa un qualsiasi tifoso è: "Dove sei?" o "A che ora inizia ?" se la partita in questione è il Derby, figurarsi se si sta perdendo il quarto derby degli ultimi due anni quanto mi potevano girare a me! 
Il secondo tempo inizia e mi attacco alla cioccolata. Quando il Profeta va sul dischetto penso che nessuno ci può salvare. La partita è segnata. Abbasso lo sguardo e sento un boato. 
"Ma quanti sono questi laziali? Al primo gol sembravano di meno". 
E infatti erano i romanisti: rigore sbagliato...L'aveva sbagliato! E allora ho capito che c'era speranza. E così, pochi minuti e sul dischetto ci finisce il Capitano. Guardo o non guardo? Se tira Francesco io guardo sempre, fiera. E lui non mi tradisce mai. Lui non tradisce mai nessun tifoso romanista. E salta, esulta, gode come un maiale e pure noi. Poi arriva si arriva al 90' sempre con quella speranza giallorossa di vincere che puntualmente non si realizza e allora speri almeno di non perdere. 
Marchetti passa tutto il secondo tempo a perdere tempo. La Lazio è fallosa e rimane in 10 ma la Roma non ne approfitta. Finisce con un pareggio, che è sempre meglio che una sconfitta ma ti lascia insoddisfatto. 
"Va bene così, prove per la Finale" dice il Guru. Già la Finale, sempre che ci si arrivi, ma a questo punto ce lo devono. Una coppa per salvare una stagione e a chi dice che un portaombrelli gli rispondo che quest'anno è piovuto tanto, meglio avercelo...parola di Tacco12.


PostScriptumDiStile: Parliamo di Stile. Iniziamo con sua maestà Balotelli, quello che  Totti ha preso a calci. Si è preso tre giornate di squalifica per aver preso a belle parole l'arbitro. Complimenti, come sempre. E finiamo con il Derby. La Lazie ha ottenuto: un' espulsione, un rigore sbagliato, tre capitani in 90 minuti e un giocatore che dice Roma Merda sotto la Curva...caro tifoso laziale, c'hai pure il coraggio di parlare stile e di dire che il nostro Capitano è un coatto? Al prossimo Derby propongo colluttorio gratis sotto la Nord...parola di Tacco12.

10 novembre 2012

Appuntamento con la Lazio: pronti con stile


Voglio farvi una domanda: siete pronti? Vi siete preparati?
Per quel che mi riguarda sto facendo del mio meglio.
Oggi palestra e domani, se ci riesco, corsetta. Voglio potermi dire: ce l'ho messa tutta. Io al fatidico appuntamento con la stracittadina voglio arrivarci in forma e preparata. 
In realtà la mia è una grande fatica dato che mi accorgo di essere molto diversa dal profilo tipico della "sportiva", intendo della "sportiva" intesa nel senso di persona che vive per lo sport. Per esempio ho sentito una ragazza dire negli spogliatoi:
"Ieri avevo un sacco di dolori dappertutto, si vede che ho ricominciato da poco" e un'altra che le rispondeva: "Sono dolori piacevoli, ne vorrei avere tanti di dolori così". 
Dolori piacevoli??? In italiano questa figura retorica è detta ossimoro proprio perché sono frutto di due parole contrarie avvicinate per dare un senso paradossale alla frase. Non ho mai avuto un dolore piacevole, per niente. Anche se il mio muscolo ha lavorato e quindi è indolenzito, quello che provo è dolore punto. Le persone che vanno in palestra sono poi delle extra terrestri a loro si blocca la fame. A me aumenta. Questa cosa mi sconvolge perché "la fame" deve essere sempre tanta se si vogliono ottenere dei risultati. I giocatori della Roma si stanno allenando e devono avere fame perché domenica il pranzo potrebbe essere davvero ghiotto e sarebbe un peccato non approfittarne. 
I tifosi romanisti e laziali tacciono, anche se devo ammettere che contrariamente al solito, i secondi parlano molto di più. Ho come la sensazione che la vittoria in Europa League di ieri sera li abbia ricaricati, gli abbia dato coraggio e umore. Bene, così vi voglio. Tanto domenica  allo stadio non  ci sarò. 
Il Guru, tra i suoi precetti, ha sempre ripetuto che quando il derby è "fuori casa" non si va perché non si finanzia la SSLazie mai. E io mi attengo a quando imparato. Qualche volta non ho applicato la regola e devo riconoscere l'enorme sofferenza nel vedere quella Curva Nord piena e scenografica. Da casa però il derby, se possibile è peggio. Le inquadrature saranno impietose. Se l'arbitro Rocchi commetterà dei torti me ne accorgerò subito, se ci segneranno vedrò i gol a ripetizione e i fuori gioco, i falli e i cartellini...oddio che ansia, più ci penso e peggio è. Dovrò mettere in pratica qualche rito: il più antico dei quali è indossare una maglietta, come quella che indossò capitan Giannini, con uno smile che recita Lazio no Grazie!
A volte basta un cimelio come quello per illuderti che sei la prescelta e godi di un'aura di protezione dentro la quale nessun laziale può entrare. Ricordo un Lazio - Roma in solitaria, davanti alla tv (perdevamo 1-0 e poi abbiamo vinto 1-2). Ricordo quelli in compagnia vinti quando tutto sembrava impossibile. Ero in settimana bianca il giorno del  derby  famoso vinto per 1-5 con quattro gol di Montella. E se è vero che Zeman allenando la Roma ha perso 4 derby è anche vero che noi abbiamo perso anche i due derby dello scorso anno e che non esiste un pareggio dal lontano 29 aprile 2007.
Quindi una sola è la certezza : sarà una partita aperta..pronti alle emozioni forti? E per questo che bisogna arrivare preparati.
Oltre alla corsa e alla palestra, come dicevo prima, un altro metodo anti stress è lo shopping. La signora Totti fa spese a NewYork, io on line. Tutto del resto è a misura di portafogli. E sempre sulla scia della moda vogliamo commentare le nuove divise dell'AsRoma? Lo stilista scelto, tale Philipp Plein, è un tedesco, tanto per non farci mancare nulla, che personalmente non mi piace molto, ma devo ammettere che Totti&Co hanno la fortuna di sfoggiare fisici statuari ai quali qualsiasi abito calza a pennello. Quindi in giacca e cravatta sono proprio belli. Bene stemperiamola così, oggi è ancora venerdì. Domani vi voglio in forma perché in campo scendiamo anche noi…

PostScriptumLazie: Sapete che il PostScritpum lo dedico solo ai commenti seri. Ecco dunque: Lotito ha detto che devono vincere. Ergo hanno già vinto...parola di Tacco12.

PostScriptumSchedina: 

Cagliari - Catania         X
Pescara - Juventus        2
Palermo - Sampdoria    1
Chievo - Udinese          2
Genoa - Napoli            X2 
Lazio - Roma               1
Milan - Fiorentina         1X2
Parma - Siena              1X
Torino - Bologna          1  
Atalanta - Inter             2

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