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28 aprile 2015

Inter - Roma 2-1: in scena il Calcio che non piace più a nessuno


Si scende di nuovo in campo

Non facciamo in tempo a mangiarci il fegato per una partita che subito ne arriva un'altra.
Domani sarà il turno del Sassuolo. Seconda trasferta consecutiva dopo il "disastro" di Milano e non dite che sono esagerata.
La Roma non vuole più vincere, non vuole più segnare e ha una sfortuna tipica degli "sfigati" e di quelli poco audaci.

La fortuna aiuta chi la cerca


Sabato non aveva iniziato male. Il gioco c'era, poi un gol inventato da Hernanes e un palo preso hanno trasformato la scena in un copione, ahimè, letto e recitato a memoria.
Il secondo tempo con l'uscita di Capitan Totti ha visto una squadra più dinamica e veloce, pronta a prendersi un punto con un gol rabbia di Radja Nainggolan che qualcuno vorrebbe sacrificare sulla via di Manchester per tenere Miralem Pjanic (almeno così leggo questa mattina su alcuni giornali).
Se la notizia fosse confermata non mi meraviglierebbe di certo perchè è questo che capita alla mia Roma ultimamente, essere lo specchio dell'Italia, del Paese di cui è Capitale: mandare via chi fa qualcosa di buono in nome e in sacrificio di cosa e di chi soprattutto?
Non ci sto.


Domenica allo scadere del tempo regolamentare Mauro Icardi ha segnato un gol "scontato" agli occhi di chi la Roma la conosce bene.
La Roma ha perso una partita con una squadra assolutamente mediocre ma l'ha persa meritatamente perchè vince chi davvero vuole vincere.
Non bisogna essere i più forti, bisogna avere voglia.
Troppe chiacchiere su mister Garcia che vuole andare via, su partenze senza ritorno di altri giocatori e su contratti in scadenza che non verranno rinnovati.
Basta.
Chiedo pietà a tutto questo girotondo che fa venire il volta stomaco lasciando chi è sulla giostra senza punti fermi, in balia del nulla.
Se a Francesco non rinnovano il contratto che problema c'è??? Lo dico da innamorata tottiana convinta ma Francesco ha quasi 39 anni ed è normale che possa non essere riconfermato almeno per quanto concerne una lunga durata. Magari gli proporranno altro ma, in finale, lui quello che può dare lo continua a dare sempre e da una vita, per quanto ancora potremo contare sul nostro Capitano?
Preoccupiamoci di avere una squadra, di non cambiare di nuovo tutti, di non ricominciare di nuovo. L'allenatore cambierà?
Forse si, e già questo potrebbe creare un problema perchè le squadre che vincono sono quelle che hanno un assetto ben definito, ricominciare ancora significherà aspettare ancora.


Dove si arriverà


Domenica quando la Lazio ha pareggiato in casa con il Chievo e la Juventus ha perso il derby di Torino, a differenza di molti romanisti, il mio umore è diventato ancora più insopportabile.
Un campionato senza padroni (Juve a parte, che comunque perde molti più colpi di quanto abbia fatto lo scorso anno) che si poteva gestire in modo diverso. Un'altra occasione persa, l'ennesima.
Tanto basta. 
L'Inter gioisce per i tre punti e tu scivoli al terzo posto con il Napoli a due punti e il fiato sul collo. Nemmeno una certezza nelle gambe e nella testa. La solita cantilena che recita: "Dobbiamo rialzarci subito".
La conferma di non conoscere più la propria indentità, la propria forza. Una squadra costruita per arrivare in Europa?
Mentre Allegri piange ai microfoni, guardo una classifica infame che getta dubbi su un secondo posto fino a due settimane fa certo. I conti dicono che ce la faremo ma se la Roma non torna a crederci nemmeno il 4 posto sarà certo.
E se pure lo acciuffassimo significherebbe preliminari il che sarebbe un pessimo inizio.
Non rimane che sperare nel Bayern Campione in Champions League per rendere meno ridicola la nostra figura europea. Certa che la Lazio vincerà la Coppa Italia, rimane una sola data per risollevarci dalla delusione. Una sola data ed è sempre più vicina.


Che calcio è questo 


Nel frattempo non scrivo più della malafede arbitrale che vedo dilagare di partita in partita, di squadra in squadra.
Piccole cose: un giallo non dato per evitare un'espulsione, punizioni non viste ecc.. ecc.. il "solito" direi e questo mi rattrista più di tutto.
Ho iniziato a perdere fiducia in un sistema che ho messo in discussione ma non ho mai abbandonato. Il sistema calcio che impazzisce da solo con una bomba carta che scoppia e per la quale si "sospende il giudizio" solo perchè si tratta di una tifoseria che non si chiama Roma o Napoli.
Siamo sinceri ma se una bomba carta fosse scoppiata a Roma al San Paolo o in qualsiasi altro stadio,  quanti giorni la curva Sud o Nord sarebbe rimasta chiusa??? Quanti???
Invece per Torino si sospende il giudizio.
Vogliamo poi dire qualcosa su Denis e delle sue 5 giornate per un pugno sferrato negli spogliatoi?
I giocatori sono saturi anche quando pareggiano all'ultimo minuto una partita importante non riescono a liberarsi dai rancori e a non cedere alle provocazioni.
Male lui e Tonelli che l'ha provacato.
Male perchè il calcio è altro... o almeno lo era appena qualche anno fa. 

22 gennaio 2013

Il bello e il brutto della partita in poltrona


Mi sento come una romanista tra un Roma-Inter e un Roma-Inter. Un po' spossata e molto realista. 
Zeman non  mi sta deludendo ma l'attacco langue. Rimango a bocca aperta quando vedo le occasioni che perdiamo. Sempre tante. Sempre troppe. 
Domenica sera non sono andata allo stadio. La vecchiaia incombe e la schiena (con sciatalgia inclusa) è un regalo di Natale dal quale non riesco a disfarmi. Così, salutando sull'uscio Mirko, che si è diretto all'Olimpico con i soliti amici, con l'occhio un po' lucido e l'albero di natale appena smontato (chiuso in sacchi neri come un cadavere da nascondere) ho deciso di seguire la partita distrattamente dal divano di casa. 
L'aspetto positivo è stato, inutile negarlo, il calduccio e la libertà di concentrarmi nel modo che mi era più congeniale. La solitudine di per sé durante una partita di calcio mi piace poco ma ci sono circostanze in cui torna utile. 
Domenica, per esempio, dissimulavo l'agitazione fingendo un certo distacco, muovendomi per casa senza avere l'ansia di dovermi sedere per forza davanti alla tv in religioso silenzio . Io e la partita in tv abbiamo un tipico rapporto da femmine. Ognuna al suo posto, nello stesso tempo però: "Guarda che ti tengo d'occhio". Avete presente? Insomma, dare poca importanza ed essere un po' snob, questa è la mia formula davanti alle partite che potrebbero rivelarsi attraenti, come le donne, oltre che belle anche  intelligenti. 
Per un po' la tattica ha funzionato. Mi sono seduta solo quando è stato concesso il calcio di rigore. Un rigore che per Caressa e Bergomi "non c'era assolutamente", per la sottoscritta "era generoso". 
Il Capitano sul dischetto. "Che faccio, chiudo gli occhi?"  No, no Francesco non sbaglia, mi fido di lui...però per sicurezza incrocio le dita. 
Fischio e Goallll!!! Altro aspetto positivo delle partite a casa da sola: urlare quanto ti pare. Tirare giù qualche parolaccia, esibirsi in qualche gesto da maschiaccio, poco carino ed educato. Nessuno ti guarda, nessuno saprà. 
La partita riprende e dalla sedia passo al divano. Fingo attenzione a tratti. Poi l'Inter segna (per la verità prima prende un palo). Per me c'era un fallo di mano, per Caressa e Bergomi "non c'era assolutamente", come "non c'erano assolutamente" tutti i fuori gioco fischiati all'Inter. Ecco, ora che ci penso, la cosa brutta di rimanere a casa è sentire la telecronaca di Caressa e Bergomi. 
Fine primo tempo. Inizia il rodimento. Una romanista sa che il secondo tempo è sempre peggio del primo. Sa che i giocatori correranno la metà. Sa che se Osvaldo continuerà a giocare male e Piris a giocare normale. Il rischio è di perdere. Per fortuna non succederà solo perché l'Inter, ha ragione il mio collega interista Paolo, gioca così e così. Riflessione che aumenta il rodimento: "Perché se l'Inter che gioca molto peggio di noi, ha sei punti più di noi?" Misteri che non troveranno mai risposta. 
Roma - Inter mi ha dato comunque la conferma che il vento è cambiato in altre occasioni avremmo perso senza dubbio. La speranza, dunque, è quella di aver preso le misure. 
Domani allo stadio ci sarò. Domani per me, lo sapete, è fondamentale. Ci si gioca la stagione. E' vero che c'è andata e ritorno, però il buongiorno si vede sempre dal mattino ed è necessario vincere. 
Stamattina mentre venivo al lavoro in motorino pensavo all'eventuale finale di Coppa Italia...a una coppa d'alzare al cielo...anche se piccola, anche se nazionale. 
Mi piacerebbe proprio tanto, sarò provinciale, però una coppetta mi alzerebbe il morale....parola di Tacco12. 

PostScriptumArriviEAdii: Benvenuto a Torosidis! Addio al presidente della Sampdoria Riccardo Garrone. Ha lasciato i suoi tifosi di Gennaio, proprio come fece Dino Viola 22 anni fa...

PostScritptumLazie: Stasera la Juve ha solo Matri a disposizione contro la Lazio che, ovviamente, ha.già hanno vinto!
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