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Visualizzazione post con etichetta film. Mostra tutti i post
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14 aprile 2015

Il Piccolo Principe, trailer ufficiale del film evento


 

 

Il Piccolo Principe il film tratto dal romanzo di Saint - Exupéry a Natale 2015 sarà sul grande schermo.

Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
Ma pochi di essi se ne ricordano

Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry

Lucky Red presenta il trailer italiano ufficiale di quello che sarà il film evento del Natale 2015 e a vedere dalle immagini non ci sono dubbi. 
Ci sono voluti ben 71 anni di tempo dalla sua prima pubblicazione, 145 milioni di copie nel mondo di cui 16 milioni solo nel nostro Paese e 270 traduzioni in altrettante lingue e dialetti per arrivare al film che tutti stanno aspettando. 
Il Piccolo Principe, dopo la Bibbia, è il libro più tradotto della storia. 
A dare la voce  all'aviatore nella versione italiana sarà Toni Servillo che così ha commentato questa esperienza: 

Ho scelto di partecipare alla versione italiana di questo film perché si tratta per me di un'esperienza nuova e particolarmente stimolante. "Il piccolo principe‎" è un classico della letteratura in grado di raggiungere e conquistare una moltitudine di lettori di diverse generazioni e spero che gli esiti del film possano essere all'altezza, anche grazie ai molti ottimi interpreti che daranno voce ai personaggi

Nella versione originale la voce dell'aviatore è del premio Oscar Jeff Bridges.

Tacco12cm siete pronte a commuovervi, il Piccolo Principe è in arrivo da un lontano asteroide B612, dove ci sono 3 vulcani di cui uno inattivo e una piccola rosa, molto vanitosa.


sito ufficiale www.ilpiccoloprincipe-ilfilm.it/  | facebook www.facebook.com/ilpiccoloprincipefilm | instagram instagram.com/ilpiccoloprincipeit/ 

Il Piccolo Principe, le 3 copie di Tacco 12cm in attesa del film

27 gennaio 2015

Il giorno della Memoria, chi dimentica è complice

La giornata della Memoria, chi dimentica è complice | film La Ladra di libri

 

Il giorno della Memoria, chi dimentica è complice

Il 27 gennaio è una ricorrenza internazionale celebrata ogni anno in ricordo delle vittime dell'Olocausto.
E' stata decisa come data proprio perchè il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa liberarono gli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz.
Sarà la liberazione dei superstiti e i loro racconti a rivelare al mondo intero l'orrore del genocidio nazista. 

C'è solo un modo perchè non si ripeta mai più un orrore del genere ed è quello di ricordare. Più gli anni passano più i testimoni muoiono. Sono ormai trascorsi 70 anni da quel giorno e soli i più piccoli superstiti restano oggi ancora in vita. 

Il mio è un ricordo speciale, non legato ai libri di scuola o alla lezione ben preparata di qualche professore. No, ahimè non è così che ho capito davvero cosa l'Olocausto fosse stato. 

Me lo hanno insegnato i libri come "Un sacchetto di biglie" il romanzo di Joseph Joffo che mio padre mi ha regalato quando avevo 12 anni e poi "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman, un classico della letteratura per ragazzi e non solo e infine, scoperta più recente, "Uno psicologo nei lager" di Viktor Frakl un presonaggio che tutti dovrebbero conoscere, un genio. Così scriveva:
"l'uomo può essere nel suo intimo più forte del destino che gli viene imposto dall'esterno"
Me lo hanno insegnato film come "Schindler's list" di Steven Spilberg, "La Chiave di Sara" di Gilles Paquet-Brenner, "La ladra di libri" di Brian Percival e "Il bambino con il pigiama a righe" di Mark Herman.
Ho citato questi film, ma ne ce ne sarebbero molti altri, solo per mostrare come un americano, un francese e due inglesi abbiano trattato il tema con uguale sensibilità e "denuncia". 

Vivendo a Roma la mia vita s'intreccia spesso con quella degli abitanti del ghetto. La mia vicina di casa è ebrea e ogni venerdì osserva lo Shabbath, una volta mi ha invitato e mi ha regalato dei libri sulle loro regole alimentari.
Ho avuto la fortuna di dividere il mio appartamento durante l' Erasmus con una ragazza americana ebrea ed è lei che, per la prima volta, mi ha invitato a festeggiare la Chanukkah mostrandomi le tradizioni di un popolo segnato da una storia di persecuzioni.

Tullia Zevi, il mio ricordo


La giornata della Memoria, Tullia Zevi
Quando lavoravo con Gad Lerner a La7 per il programma L'Infedele ho avuto un'immensa fortuna: quella di poter conoscere una donna colta, brillante come Tullia Zevi.
Una giornalista e scrittrice che non ha vissuto l'Olocausto nei campi di concentramento ma lo ha vissuto in una vita itinerante tra l'Europa e gli Stati Uniti. 
La sua vita è sempre stata una testimonianza e il libro che ha scritto insieme alla nipote Nathania Zevi, Ti racconto la mia storia. Dialogo tra nonna e nipote sull'ebraismo ne è l'esempio.
Mi ricordo di quel pomeriggio, nella sua casa al primo piano al Portico d'Ottavia, proprio dietro la Sinagoga e davanti al ristorante Giggetto. 
Una casa grande, piena di libri, arredata con semplicità. Tullia Zevi era già molto anziana ma ancora si preoccupava di apparire "presentabile" davanti alla telecamera.
Mi raccomandava di dirle se i suoi capelli erano in ordine e chiedeva alla truccatrice di non farla apparire ridicola. Può una donna come lei apparire ridicola? Non lo sarebbe stata nemmeno se avesse indossato un ombretto rosso. 
Quando parlava i suoi racconti ti afferravano alla gola come uno spago attorno alle zampe di un pollo appeso a testa in giù. 
Mancava quasi l'aria quando ti ripeteva delle sue fughe e degli amici persi nel corso degli anni. Lei era stata fortunata a non vivere la deportazione ed è per questo che ha trascorso la sua esistenza lottando per libertà e democrazia. 
Ecco Tullia Zevi per la prima volta mi ha fatto capire che non sono morti solo gli ebrei deportati, sono morti anche quelli fuggiti e quelli sopravvissuti, perchè sopravvivere quando intorno tutto muore richiede uno sforzo disumano. 
Ci sono persone che hanno messo a rischio la loro di vita pur di salvare gli altri e la Guerra è vero che ha tirato fuori il peggio ma solo degli uomini cattivi e di quelli buoni ne ha tirato fuori il meglio, di molti ne ha fatto degli eroi. 


I film un modo per ricordare


In questo giorno, che ogni anno che passa ci allontana da quell'orribile ricorrenza, dobbiamo riflettere più che mai su quanto accaduto, perchè altre stragi si stanno compiendo tra gli esseri umani, altre libertà vengono negate, soffocate, represse.
A tal proposito vi consiglio di dare un'occhiata al sito www.comingsoon.it dove c'è un articolo in cui si elencano 25 film dedicati al tema di questa giornata della memoria.
Date una sbirciata, sceglietene uno da guardare stasera, sceglietelo per voi e per i vostri figli. Sceglietelo per tenere in vita tutti quelli che non ci sono più, quelli che hanno avuto una vita marchiata a fuoco con un numero su un polso, quelli che non hanno mai capito perchè è capitato a loro.
Primo Levi scriveva:
 "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario" 

Teniamo in vita anche lui raccogliendo il suo insegnamento.


La giornata della Memoria, chi dimentica è complice | film: La Chiave di Sara


30 marzo 2014

Woody Allen e John Turturro, insieme nel film Gigolò per Caso


una scena di Gigolò per Caso con i due protagonisti

Gigolò per caso è una storia bella, scritta e diretta da John Turturro in uno stile molto alla Woody Allen che non a caso è il coprotagonista ed è stato molto attivo nella fase di revisione della sceneggiatura.
Una collaborazione, quella tra i due attori, nata in un modo originale.
Infatti Turturro ed Allen hanno in comune lo stesso barbiere e pare che sia stato proprio questo a riportare l'idea di Turturro ad Allen che ha poi chiamato il regista per parlarne.
"Il Barbiere è una persona molto importante nella mia vita" ha dichiarato in conferenza stampa, confermando la notizia che aveva più i toni di una  leggenda metropolitana. 
Il film inizia come una pellicola sgranata, dove i ricordi e la realtà si confondono.
Ad accompagnare le immagini la voce narrante del protagonista Fioravante (Turturro) che spiega la decisione di chiudere il negozio di libri che il padre gli aveva lasciato in eredità.
Al suo fianco l'inseparabile collega e amico Murray (Allen).
Sarà Murray a proporre a Fioravante di diventare gigolò: gli farà da manager e selezionerà solo donne di classe come la sua dermatologa (Sharon Stone) che gli ha fatto venire l'idea.
Con i nomi d'arte di Virgilio e Bongo iniziano un'attività florida.
Virgilio si divide tra gli eccitanti incontri con due ricche e bellissime signore annoiate (Sharon Stone e Sophia Vergara) e quelli più da "psicologo" con una donna ebrea, Avigal (Vanessa Paradis), vedova di un rabbino, costretta a condurre la propria vita secondo i rigidi dettami della comunità ebraica. 
Inevitabilmente tutto si complica quando lungo il tragitto s'incontrano: l'amore vero, un corteggiatore geloso e un protettore poco coraggioso.
L'incontro Fioravante / Virgilio con la sexy Sofia Vergara nei panni di Selima

A fare da sottofondo una colonna sonora eterogenea e raffinata, fatta di jazz, blues e molto altro. Delicata come la storia che le scivolava sopra.
Ritmi alti soprattutto nei primi quaranta minuti, più lenti, per necessità narrativa, quando la storia si concentra sul personaggio di Avigal. 
Interpreti di alto livello e personaggi ben costruiti come quello di Murray accompagnato con una donna nera e circondato dai quattro bambini di lei che lo chiamano Papà Mo
Battute da ricordare tante, dalle massime come quella iniziale:
I libri sono cosa rara. Solo le persone rare li comprano (Murray)
locandina del film
A quelle più esplosive come nella conversazione che Fioravante e Murray hanno, quando quest'ultimo prova a convincerlo ad accettare il suo sex appeal:
Anche Mick Jagger quando apre bocca per cantare è disgustoso ma è sexy (hot nella versione originale!)
O quella di Murray alla moglie quando commenta il divano dalla fantasia psichedelica che le ha comprato:
Mi piace perchè quando lo guardo ho la sensazione di essermi fatto un acido.
Turturro non nasconde il suo amore per l'Italia e la sua lingua. In ben due occasioni dice delle frasi in italiano:
"La professione più vecchia del mondo" e "Il boccone del re", omaggi che probabilmente perderanno il loro scopo nel doppiaggio in italiano.
E a proposito di bocconi prima della proiezione del film è stato proiettato un videomessaggio di Turturro che si rammarica di non poter essere a Bari per il film festival in programma ad Aprile, all'interno del quale sarà proiettato, in anteprima, il suo film e si rammarica di non poter mangiare le orecchiette con le cime di rapa.
Scena in cui Murray (Allen) racconta del suo manage a trois durante un black out
Insomma 90 minuti di risate e leggerezza, un film misurato nelle emozioni, timido nei sentimenti e nel sesso. Sfacciato nello humor e nell'ironia.
Uscirà il 17 Aprile e sarà distribuito in 400 copie.
Da sottolineare la presenza di due italiani : Marco Pontecorvo direttore della fotografia e Simona Paggi per il montaggio.

Conferenza Stampa

arrivo di Turturro in Conferenza Stampa
Vedere John Turturro sul grande schermo e trovarselo davanti in carne e ossa è un'esperienza entusiasmante perchè ci si rende conto che è proprio come credevi fosse: una persona colta, simpatica ed elegante.
Ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte senza lesinare sul tempo e sulle parole.
 
C'è chi ha chiesto:  Che ruolo che ha avuto Woody Allen nella sceneggiatura?
"A volte mi ha dato giudizi terribili tipo "non mi piace niente qui!" ed è intervenuto rendendo la mia scrittura più elegante e sofisticata".

08 marzo 2014

Siete pronti per La Mossa del Pinguino?


Se non l'avete visto ancora correte al cinema!!! La Mossa del Pinguino è un film che fa sognare, ridere e piangere. 
E' una storia bella e fresca raccontata con la passione e il sentimento che contraddistingue Claudio Amendola, per la prima volta dietro la cinepresa. 
Di seguito vi lascio il link del mio pezzo per PinkRoma con le video interviste!






31 ottobre 2011

Chi ha paura delle Streghe?

Il ponte fantasma. Sono davanti al pc da questa mattina mentre la testa vola oltre.
Oltre i confini di questo edificio e ancora più in là lontano. Non vorrei trovarmi qui mi piacerebbe gustare un poco di quel cibo buono per il corpo e per la mente che si chiama vacanza.
Poi leggo i giornali e mi accorgo che c'è il boom di disoccupazione tra i giovani. Accarezzo il mio badge di plastica bianco e mi ritrovo sorridente a "dieta" dal mio cibo preferito. Assurdo come l'unico modo per sopravvivere sia non mangiare...sembrerebbe un paradosso ma non lo è.
Oggi è Halloween e avrei tanto voluto organizzare una festa celebrando la zucca ma il lavoro me lo ha impedito.
Avrei voluto anche andare al Festival del Cinema di Roma... ci sono proiezioni interessanti spero di poterne approfittare anche se gli orari non sono dalla mia parte.
Tornando al lavoro che scende c'è qualcosa che sale: la crescita.
Quindi ben arrivata alla numero 7 miliardi:  Nargis nata in India, anche se a rivendicare il primato sono le Filippine con la bimba Danica. Comunque vada il mondo è donna! E di questo dobbiamo gioire.
 Il fine settimana è volato tra un impegno di lavoro e un altro ma questa settimana per me ha un sapore diverso. Ho la sensazione che si possano definire delle situazioni importanti, che il senso di oppressione e di frustrazione possa svanire a breve.
C'è bisongno di storie e di buone notizie perchè si sia disposti ad affrontare le giornate. Ecco qui dunque che Halloween mi offre lo spunto per tornare bambini.
"Dolcetto o scherzetto?" una domanda (retorica) che per anni ho sentito domandare nei film americani.
Una festa made in Usa, lontana dai nostri costumi. Poco festeggiata nella mia infanzia ma che oggi ha preso piede più del nostro oramai fatiscente Carnevale.
Si è affermata anche in cucina per la gioia dei palati. Ovunque puoi ottenere notizie su prelibati menù dal sapore di zucca, dall'antipasto al dolcetto.
E' scoppiata una sorta di epidemia che ha contagiato la mia amica Manuela (che questa mattina mi ha rivolto il suo augurio con un espressione maligna e una dentatura vampiresca) e mia sorella (che ha sfoggiato un volto cadaverico ma sorridente alla E.T o alla Joker, fate vobis).
Insomma questa sera si festeggia e mentre il mio capo Lerner decide di parlare dei mostri dei giorni nostri (politici e crisi economica) volgo il mio sguardo ai fantasmi. Pare che sbuchino da ogni dove.
I fantasmi del passato e quelli del futuro. I fantasmi pronti a riempirti di dispetti (ieri qualcuno ha rubato il mio casco) e quelli che ti regalano i ricordi.
Il 31 ottobre 1993 moriva anche River Phoenix, attore di soli 23 anni che ho profondamente amato...e nella stessa notte andava via Federico Fellini, il grande Fellini. Insomma cinema e halloween legate a stretto giro.
Cappelli da streghe e pipistrelli volanti: mangeremo ragni od occhi di serpenti sanguinanti? Ho deciso di stilare una breve rassegna dei film per questa notte...perchè sarà una notte lunga e nera.
Aprirei le danze con un film adatto anche ai bambini :
"Chi ha paura delle streghe?"  Una fantastica Angelica Houston incarna i panni di una strega pronta a incastrare un bambino trasformandolo in topo.
Per le nostalgiche di streghe buone come non citare Finnicella, una bellissima Eleonora Giorgi in "Mia moglie è una strega".
Era il 1981 ma lo shopping di Finnicella che da strega di stracci vestita che compra un vestito con le scarpe rosse è una scena cult che le donne non devono dimenticare.
Finnicella e il suo libricino rosso con le frasi magiche...
Proseguiamo con "Le Streghe di Eastwick" con un Jack Nicholson sempre in grado d'incutere paura...insieme a un cast femminile eccezionale: Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer.
Film che incutono paura ce ne sono a volontà ma Halloween è (tra le varie interpretazioni) la festa di Ognissanti, cui possiamo ricollegare la nostra tradizione culturale e religiosa. Data l'elevata concentrazione di mostruosità e terrerore nei tg
e nelle cronache quotidiane, propongo di passare la serata in compagnia di fantasmi
buoni: "Fantasmi a Roma" meravigliosa commedia con Edoardo De Filippo con Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman oppure l'americano "Fantasmi da Legare" con una splendida Daryl Hannah, un simpatico Steve  Guttenberg e un maestro insuperabile come Peter O'Toole.
Fermo qui i miei consigli perchè la voglia di vederli tutti mi ha colto all'improvviso, soprattutto il primo e l'ultimo. Se non li conoscete vi assicuro che non perderete tempo.
E' giunta l'ora d'indossare le scarpe da strega, montare in sella alla mia vespa che per questa notte sarà una scopa e andare a mordere il collo di qualcuno...ahahahahhaahh!!!!
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