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24 maggio 2017

L'aperitivo a Roma è Cool con i TheGiornalisti e con il gelato multietnico firmato Andrea Fassi e Chef Rubio

Andrea Fassi e Chef Rubio insieme per il progetto #ONETASTE ESQUILINO. 

Se siete a Roma non abbiate dubbi oggi è domani due iniziative very very cool che Tacco12cm non poteva far passare inosservate.

Iniziamo dal Mad Tea Happy Hour powered by Nastro Azzurro , appuntamento ormai consueto presso il gazebo di Via Veneto dell'Hard Rock Cafe che oggi 24 maggio si trasforma nel tempio del rock. 
Infatti ad animare la festa ci saranno:  Marco Rissa dei The Giornalisti in consolle e Giorgio Chiarello, tra i migliori flair bartender italiani. L’happy hour solo per oggi durerà fino alle ore 21.00.


Dalle 19 la musica di Marco Rissa farà da "ambient" al vostro aperitivo ricco di  Infusions a firma di Giorgio Chiarello. Gli amanti dei cocktails resteranno molto soddisfatti dalla selezione dalle esclusive infusions a base di Nastro Azzurro, birra, prosecco e vino. 

Il Mood

Nel Mad Tea Happy Hour powered by Nastro Azzurro dell’Hard Rock Cafe però nulla è come sembra. 
L’allestimento ricrea una celebre scena di Alice in Wonderland ma nelle teiere si trovano i cocktails, la birra o il vino e nelle classiche alzatine nachos e salsa al posto dei biscotti. Un mix tra fantasia e realtà infatti troverete frasi e cartelli con folli indicazioni per sentirsi davvero immersi nel mondo magico di Alice nel Paese delle Meraviglie.
E’ possibile acquistare i drinks con la formula 2 al prezzo di 1.Tutti i drinks vengono accompagnati da nachos e salsa. A voi il divertimento e il gusto di assaporare esperienze di sapore. 

Basta perdere tempo se la voglia vi stuzzica ecco qui come partecipare, scrivete o telefonate subito a: Info e prenotazioni: 06/4203051; rome_sales@hardrock.com




SANPIETRINO EDIZIONE SPECIALE 


Un'altra iniziativa però voglio segnalarvi. Se oggi proprio non sarete fortunati nessuna paura, altrettanto glamour e altrettanto cool sarà l'incontro tra Andrea Fassi, Ceo dello storico marchio di gelati, e lo Chef Rubio (al secolo Gabriele Rubini) : cosa combineranno insieme ? 

#ONETASTEESQUILINO


Chef Rubio e Andrea Fassi si uniscono per realizzare un progetto food di educazione sulle differenze culturali rivolto alle scuole di Roma e lanciano un’edizione speciale e limitata del celebre semifreddo Sanpietrino
I proventi della vendita di beneficenza saranno destinati al centro di aggregazione del Cies “MaTeMù”.

Il progetto si chiama proprio : #ONETASTE ESQUILINO, nasce nel cuore del rione XV, quello più multietnico della Capitale e punta a promuovere la conoscenza dell’altro attraverso buone pratiche dell’alimentazione, elemento necessario se si vuole favorire la cultura dell’integrazione, e quindi dell’accoglienza. Perché la vera  ricchezza si trova nelldifferenze culturali. 

Lo fa attraverso il Sanpietrino, prodotto di punta della gelateria Palazzo del Freddo di Giovanni Fassi, ispirato alle pietre della pavimentazione romana.

Per Chef Rubio e Andrea Fassi il cibo è un veicolo per emozionarsi e per condividere l'emozione senza discriminazioni.  Per questo hanno usato il Sanpietrino trasformandolo in tante varietà atte a insegnare ai ragazzi delle scuole, la cultura dei vari paesi attraverso gli ingredienti che ogni Sampietrino interpreterà.  I Sampietrini saranno abbinati a culture diverse da quella italiana ma facenti parte della stessa, un gioco di gusto che porterà i ragazzi a confrontarsi sulla riconoscibilità delle varie cucine etniche racchiuse in quello che per eccellenza è un dolce romano. Un'idea ambiziosa che passa per il palato. 

La lezione-degustazione di Sanpietrini 



La mattinata del 25 Maggio dalle 9:30 alle 13:30 circa, sarà dedicata alle scuole, che aderiranno su prenotazione;il progetto ha ottenuto il patrocinio del Municipio I Roma Centro.
Il pomeriggio, dalle 15 alle 19, Chef Rubio e Andrea Fassi accoglieranno la cittadinanza e il mondo dell’associazionismo, che potranno aderire attraverso prenotazione.
 Dalla data del 25 maggio, per tre settimane, le scatole di Sanpietrini speciali saranno messe in vendita in edizione limitata e i proventi devoluti in beneficenza a MaTeMù, il Centro di Aggregazione Giovanile del CIES aperto nella zona dell’Esquilino, un luogo in cui i ragazzi di tutte le culture e provenienze possono esprimere la propria creatività, trovare ascolto e sostegno, dove le differenze sono valori e stimoli per migliorarsi.

In particolare, i proventi andranno a finanziare l’area di programma di MaTeMù per la gastronomia interculturale con “Altrove”, il ristorante dove lavorano i ragazzi del centro e che si trova in via Girolamo Benzoni 34, nel cuore del food district di Roma Ostiense.

#ONETASTEESQUILINO : 00185 – Roma – via Principe Eugenio, 65-67/A – Tel: +39 064464740 – Fax: +39 0649383354 – e-mail: fassitour@gmail.com


Andrea Fassi e Chef Rubio per il progetto #ONETASTE ESQUILINO



10 dicembre 2014

La Muffineria, un angolo di Londra a Roma

La Muffineria, in via Ostiense a Roma

 

Muffin dolci e salati. Se amate i Muffin La Muffineria è il posto che fa per voi


Trovarlo è stato un po' complicato per me che considero via Ostiense, a Roma,  a partire dalla facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre per finire a Piramide.
Nonostante la mia convinzione alla fine la missione è stata compiuta. Infatti, come San Paolo sulla strada di Damasco, qualcuno mi ha ricordato che esiste un'altra parte di via Ostiense, quella dove c'è la mia ex facoltà di Lettere.

Se appartenete anche voi al popolo degli amanti dei muffin, quelli che ne mangerebbero uno al giorno e che passerebbero una gran parte del loro tempo a sfornarne di tutti i gusti, questo è il locale che fa per voi.

Allora avrete senza dubbio già provato il posto di cui oggi voglio raccontarvi. Avevo sentito parlare tempo fa di questo locale specializzato nelle soffici golosità e allora perchè non farci un salto, mi sono detta. In sella alla mia vespa, nonostante le intemperie mi sono avventurata.

La Muffineria: ingresso con altalena
 Un paio di altalene all'ingresso ti attendono per darti il benvenuto, simbolicamente pronte a farti spiccare il volo per un'esperienza divertente e gustosa.
Poi un bancone letteralmente costruito con i libri: perchè mai un posto del genere non c'era quando ero costretta a trascorrere giornate intere in facoltà? Ingiustizie.
Non appena superata la porta, vengo accolta con cordialità e mentre cerco un posto per ricaricare il cellulare, mi osservo intorno ed aspetto il mio calice di bianco con un buon maffin salato mortadella e stracchino che viene infornato subito dopo il mio ordine.
Devo attendere i minuti sufficienti perchè il muffin sia pronto. Sulle pareti spartiti ripiegati e frasi occupano i miei pensieri.
La Muffineria, particolare di una parete

Una scala porta al piano superiore che vado a visitare.
Un'altra sala accogliente mi si presenta con comode sedute, libri e giochi da tavolo sparsi. Durante la settimana, mi spiegano i due ragazzi che gestiscono il locale, si organizzano serate jazz e karaoke.

La Muffineria, il mio muffin appena sfornato


 
Il muffin arriva bollente. Ha proprio un bell'aspetto, mentre lo apro per raffreddarlo un po', una ragazza entra e ordina una serie di varietà salate e dolci di muffin da portare via.
Penso che non è una cattiva idea e che per cena qualche muffin tiepido è proprio buono.
Lo penso ancor di più quando mangio il mio: saporito, profumato e tiepido. Mi viene voglia di mangiarne altri due ma l'ora di cena si avvicina e preferisco evitare.

La Muffineria, muffin mortadella e stracchino
M'informo sugli orari che il locale osserva e con sorpresa scopro che è sempre aperto. Mi ripropongo di tornarci il prima possibile per una buona colazione o un pranzetto veloce.
Mi è piaciuta proprio la Muffineria, un posto molto "milanese" e uso questo aggettivo esclusivamente in modo positivo perchè a Milano su queste cose sono avanti da tempo. E se "milanese" non vi piace, direi "londinese" o "berlinese"...
Una via di mezzo tra un bistrò e un bar, elegante e attento al dettaglio oltre che al cibo. Dal salato al dolce un posto dove si può meditare o chiacchierare.

E poi quello che in assoluto mi è piaciuto è stato il bancone... guardate qua:

La Muffineria, l'originale bancone fatto interamente di libri 







La Muffineria, via Ostiense 383, Roma | 06 83904695 | e.mail info@lamuffineria.net | fb www.facebook.com/LaMuffineria

09 ottobre 2014

Tutto può cambiare, dal 16 ottobre 2014


 

Tutto può Cambiare - Begin Again,  dal 16 ottobre 2014 nelle sale italiane


Keira Knightley e Mark Ruffalo sono i protagonisti di una storia intrisa di una passione, quella per la musica, che li solleverà dalle faticose ripartenze a cui la vita costringe sempre.
Un film che apre degnamente la stagione autunnale per gli amanti della commedia americana, con una colonna sonora imbarazzante per la sua bellezza e una scenografia tra le più viste ma sempre tra le più belle: New York City
A sceneggiare e dirigere questo gioiellino è John Carney, già noto al pubblico per il suo film Once
Raccontare la trama, apparentemente poco originale, limiterebbe le aspettative su un film rivelazione. Per questo motivo voglio scrivere solo i motivi che mi spingono a dichiarare che questo lungometraggio è destinato a diventare un cult.

5 Motivi che faranno di "Tutto può Cambiare" un Cult

Tutto può Cambiare, Keira Knightley e Mark Ruffalo
Mark Ruffalo, nel film Dan, è strepitoso. Il suo ruolo di agente discografico sull'orlo del fallimento non è certo una novità nel panorama cinematografico, eppure la sua interpretazione, unita a una penna che ne delinea delle sfumature sofisticate, lo rende degno di concorrere a qualunque podio predisposto nei festival cinematografici di questa stagione.
Ingrassato e alcolizzato il suo volto prende forma e meraviglia quando la musica lo coglie. 
Da non perdere la scena in cui ascolta Greta (Keira Knightley) esibirsi per la prima volta. Il suo orecchio e i suoi occhi già "arrangiano" il pezzo con viole, archi e pianoforte. 
Bello anche come viene sviscerato il rapporto tra Dan  e sua figlia Violet (l'attrice Hailee Steinfeld). Un rapporto difficile ma sincero salvato anche questo dal talento musicale di entrambe. 
Il loro duetto chitarra e basso su un tetto di New York davanti all'Empire State Building è da brividi. 

New York City una città che pur se vista centinaia di volte come sfondo di pellicole importanti, ha la capacità di mostrarsi sempre attraente, nuova, dinamica. La terra dove tutto è possibile in cui convivono tante anime. Quella del tipico newyorkese Dan, che ha toccato il successo un tempo e poi si è ritrovato a sfidare la cattiva sorte perdendo ripetutamente; e quella della "straniera" Greta arrivata con entusiasmo, travolta dalle promesse di una capitale che apre le porte a tutti senza discriminazioni e trovatasi improvvisamente sola e triste quando New York le ha rubato il suo amore. 
Una città che offre e toglie ma che alla fine ti regala sempre una nuova chance
Suggestiva e splendida negli scorci che il regista ha scelto come set dell'album itinerante che Greta realizza con Dan in giro per i vicoli, i tetti e le stazioni metro. Piccoli quadri da cui riensci a cogliere odori e rumori. 

Tutto può Cambiare: 5 motivi che lo rendono già un cult

La Musica. Lei è ovunque, dalla prima scena fino all'ultima. Dal night dove Greta è costretta a suonare dal suo amico Steve (James Corden), alla passeggiata di Greta e Dan scandita dal ritmo delle loro playlist :
Capisci molto da una persona ascoltando la sua playlist (Dan)
La musica invade tutto, questo è il motivo per cui la amo (Dan)
La musica è nella storia d'amore di Dan con sua moglie Miriam, interpretata dalla bravissima Catherine Keener, nello spinotto ricordo del loro primo appuntamento. E' nella storia di Greta con Dave, il bel Adame Levine dei Maroon 5, due cantautori loro che trovano ispirazione l'uno con l'altra per comporre i loro pezzi.

Greta, senza nulla togliere a Keira Knightly brava ma sempre un po' uguale nel suo modo di recitare, la vera forza del film è come è stato scritto il suo personaggio. 
Apparentemente così fragile nasconde una determinazione e una potenza che sorprendono lo spettatore. Sa quello che vuole, sa quello che vale. Una rivoluzionaria che compie le sue battaglie a suon di note e di scelte. Una donna che non si piega e rimane coerente fino alla fine. Una passionaria dei giorni nostri, una musicista che mi ha fatto venire una gran voglia d'imparare a suonare. 

Le citazioni. Questo film è ricco di citazioni da quelle cinematografiche : Jerry Maguire, Taxi Driver e Judy Garland nel Mago di Oz. A quelle musicali con i nomi di Nora Jones, ai The Cardigans, da Carol King a Bob Dylan, da Randy Newman alla storica casa di produzione Electric Lady Studios fondata da Jimi Hendrix dove realmente sono state registrate le musiche scritte da Gregg Alexander per il film.

Begin Again - Tutto può Cambiare è un concentrato di vita, un film davvero ben fatto. 

Tutto può Cambiare: Keira Knightley e Adam Levine dal 16 ottobre al cinema
Tutto può Cambiare, un film di John Carney con Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam Levin | durata 104 minuti | uscita 16 ottobre 2014 | distribuito da Lucky Red


30 novembre 2013

A Roma si cena sul Ristotram


Qualche giorno fa, ho preso un vecchio tram (http://www.tramjazz.com) mascherato da ristorante.
Accolta dalle note di una Jazz Band (http://www.michaelsupnick.com/sweetwaterjazzband.html) mi sono sentita come in un film di Woody Allen.

L'occasione di provare questa esperienza mi è stata offerta dalla Coop (http://www.e-coop.it ).
L'azienda italiana sta rilanciando i suoi punti vendita sul territorio e sta offrendo nuovi servizi, da alcuni clienti già largamente sfruttati, come lo shopping online.
Torniamo però al nostro Tram.
La luce delle candele sui tavoli ha creato la definitiva atmosfera tra commedia e realtà.
Partenza alle ore 21 da Porta Maggiore. Appuntamento alla banchina dei tram. Lì tra quelli nuovi e fiammanti, uno fatiscente ha fatto la sua comparsa. Aperte le porte, un cameriere con un cilindro in testa ha accolto i passeggeri atipici per eleganza ed entusiasmo.
Una volta che il cameriere dal cilindro in testa mi ha indicato il tavolo e versato un bicchiere di prosecco, il viaggio ha avuto inizio.
La musica scandiva i tempi che accompagnavano il Tram attraverso il quartiere di San Lorenzo, Piazzale Verano, il quartiere Trieste fino ad arrivare a Valle Giulia.
Dai finestrini Roma scorreva con una colonna sonora che solo chi viaggiava sul tram poteva assorbire.
Intanto la cena veniva servita. Ahimè se fosse stata all'altezza di quello che vedevo e sentivo, sarebbe stata la migliore cena della mia vita (ci tengo a precisare che la cena non era a base di cibo Coop).
Si sa che per natura quando un senso è meno stimolato degli altri, gli altri hanno una maggiore sensibilità e viceversa. Sarà stato per questo motivo forse che il cibo è stato ciò che mi ha entusiasmato di meno. Un calice di vino rosso ha in qualche modo aggiustato il tiro, anche se si trattava di un Chianti che con Roma ha poco a che spartire ma cosa importa se si è comodamente adagiati su sedili di pelle imbottiti direzione Colosseo???
Quanto l'Anfiteatro Flavio è apparso, ecco che la vista si è riempita a tal punto da sovrastare non solo il gusto ma anche l'udito e l'ottima musica che si prestava a recepire.
Davanti sua Maestà il Colosseo tutto svanisce.
Così non importa nulla se le polpette al sugo erano immangiabili. Le abbandono al loro destino, mi gusto quel vecchio ma ancora unico spettacolo e aspetto il dessert.
Un'altra piccola pausa, giusto il tempo di sgranchirsi le gambe e fumare una sigaretta.
Quando si risale, prima di proseguire questo suggestivo percorso, i musicisti mostrano agli spettatori tutta la loro incredibile bravura.
A Wonderful Life con tromba, clarinetto, banjo e basso tuba ci accompagna dal Colosseo fino alla Piramide Cestia in via Ostiense.
Nel percorso la silenziosa assenza del Circo Massimo riempie il paesaggio. Roma è quasi deserta.
Le strade sono bagnate da una pioggia incessante.
I dolci per concludere in bellezza arrivano: mousse al cioccolato e tiramisù al mandarino.
Una scorta di zuccheri per difendersi dall'amarezza della prossima fermata, quella della fine del viaggio e del ritorno alla realtà.


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