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12 luglio 2020

Rose Tartare Bar: quando il food e il fashion s'incontrano

Tacco12cm al Rose Tartare Bar 


Quanto entri dentro il "Rose Tartare Bar" questa canzone ti inizia a frullare nella testa: 

Pink it's my new obsession
Yeah, pink it's not even a question
Pink on the lips of your lover, cause
Pink is the love you discovah
Pink as the bing on your cherry
Pink cause you are so very
Pink it's the color of passion
A-cause today it just goes with the fashion



Steven Tyler cantava così e mai qualcuno ha incarnato più di me filosofia di vita di quel successo degli Aerosmith targato 1997, il secolo scorso. 
Amo il Rosa, quindi potete immaginare la gioia di scoprire Rose Tartare Bar nel cuore di PortaPortese, nella mia Roma. 

La Storia


Elegante, sofisticato, femminile
Questi gli aggettivi che si adeguano a un locale con un'anima internazionale e un gusto innato sia nell'arredo che nella presentazione del cibo e nella scelta delle ricette.  
Pesce, carne e vegetarian food le tre scelte che mettono d'accordo tutti e nessuno a disagio. 
Il pane è in parte fatto in casa come pure i dolci. Dalle bollicine di benvenuto al caffè il viaggio è una scoperta di sapori e un appagamento dell'umore. 
Missione compiuta per le tre donne padrone di casa. Carlotta Santacroce, 26 anni di Roma con esperienza nel mondo della moda, insieme alla mamma Alessandra e alla zia Fabrizia Cicchetti, interior designer che ha realizzato il concept di Rose un posto giovane, con uno spazio social studiato per essere condiviso. 
Carlotta grazie ai suoi viaggi mi confessa che:
 "Nei miei viaggi un posto come questo l'ho visto a Londra, a Berlino, a Madrid ma a Roma proprio no, mancava a mia avviso qualcosa di chic e internazionale insieme". 
In effetti è un unicum, un locale più "milanese" che romano e proprio per questo un'intuizione molto originale che ha trovato la luce nel momento più drammatico della storia economica mondiale. 
Del resto il coraggio è donna e Pink... Pink is the color! Rose Tartare Bar ha aperto a metà giugno e oltre al pranzo e alla cena, qui è possibile degustare aperitivi e a partire da settembre anche colazioni! Quest'ultima novità m'incuriosisce non poco. 

L'Esperienza

Sono stata già due volte in questo locale definito anche bistrot ma che avrebbe bisogno di un nome nuovo dal momento che non ce ne sono in circolazione. L'ospitalità è sempre molto calda ma non invadente. La cucina è deliziosa. Ancora qualche accorgimento da perfezionare per una nuova apertura che parte con tutte le carte in regola per diventare una realtà interessante. 
Il prosecco, rigorosamente rosé di benvenuto non è male per niente. Un gusto ruffiano che difficilmente non piace. Si tratta di un Pinot Rosé "Bacio della Luna". Mi sembra giusto dire che non sono una sommelier ma sono una che apprezza il vino, il prosecco, insomma sono una abituata all'aperitivo e al brindisi. A mio modesto parere è molto gradevole. Tanto che la seconda volta che sono andata a mangiare da Rose Tartare Bar ho preso l'intera bottiglia per accompagnare la cena! 
Comunque quello che colpisce è la varietà: pesce ma anche carne e anche un'ampia scelta per chi è vegetariano (per i vegani bisogna ancora lavorarci un po' anche se qualche proposta c'è). 
In estate prediligo il pesce così, su consiglio di Carlotta, ho assaggiato la Mediterranean Tuna Tartare (Tartare di tonno, rucola, stracciatella di burrata su emulsione di pomodoro pachino). Pesce freschissimo e porzione giusta (non di quelle gourmet da un sol boccone per intenderci). Mi è piaciuta. 
Tacco12cm - Rose Tartare Bar Mediterranean Tuna Tartare

A seguire però devo dire che è andata meglio perché in questo menu vario e internazionale figurano piatti come i Bao Buns (un popolare street food di Taiwan che somiglia a un panino farcito) rivisitati con soluzioni italiane sempre nelle tre varianti carne, pesce e vegetariana; i Pokès ossia piatti componibili aggiungendo alla base di riso ed edamame (fagioli giapponesi) e i Tacos, le famose tortilla messicane di solito chiuse ma che al Rose Tartare Bar vengono servite aperte e poi ...si possono mangiare con le mani! 
La mia scelta è andata sul Black Fish Tacos : Tacos al carbone con tartare di ricciola, germogli, granella di pistacchio e salsa chutney di mango, una salsa agrodolce tipica della cucina indiana. 
Un piatto nato dalla voglia di sperimentazione e dalla curiosità gastronomica di Carlotta. 
Un piatto vincente! Gustoso, nuovo e molto molto Rose! 
La cucina è a vista e lo chef, di origini indiane, vanta esperienze in ristoranti come La Rosetta. Ci sono però anche i Mains, ossia i piatti più tradizionali. Per esempio, la mia seconda volta la scelta è stata Roma (un nome a caso!) ossia Spaghettoni cacio e pepe con tartare di gamberi. Molto buona! 
Per concludere il Tiramisu, davvero interessante, abbastanza bagnato di caffè e molto spolverato di cacao (forse un po' meno sarebbe stato meglio.. solo per la linea) un dolce italiano, del resto nella pasticceria possono provare a spodestarci solo i francesi ma sinceramente continuo a preferire la nostra tradizione. 
I prezzi giusti. Le tartare sono tra i 12 e i 13 euro e sono i piatti più cari. 

Tacco12cm - Black Fish Tacos  


Il Locale 

Situato nel cuore di PortaPortese, motivo per il quale la domenica il ristorante è chiuso, Rose è una bella novità per Trastevere e per tutta la Capitale. 
In primis è un posto bello, e se è vero che si mangia prima con la bocca e poi con gli occhi, beh, da Rose Tartare Bar ci si predispone con delle aspettative alte perché un posto così non può deludere il palato. 
Poi la conferma di non essere in un ristorante improvvisato ma studiato in ogni dettaglio non solo nel food ma anche nell'estetica: 
"Volevo fosse social, instagrammabile!" mi dice Carlotta "Così ho detto a mia zia che si è occupata di trasformare in realtà le mie idee, di creare dei corner, dei punti in cui tutti i nostri ospiti volessero farsi uno scatto." Senza dubbio la parete di rose dalle varie gradazioni è uno di questi. Inoltre c'è anche il bancone bar per gli aperitivi (in futuro per le colazioni) dove puoi anche cenare. 
Quello che mi ha colpito di più, del locale oltre alle poltroncine in velluto rosa, alle posate oro, ai fiori freschi in tavola, è il suo mood : 

"Be Faithful to your Dreams" 
"Abbi fiducia nei tuoi sogni"

Ecco direi che questo è il messaggio più importante, quello che ti ricarica da una giornata storta o che ti invita a riflettere in una pausa pranzo o al momento di un brindisi con le amiche. Stai dando fiducia ai tuoi sogni?
Carlotta, Alessandra e Fabrizia lo hanno fatto anche oggi che il mondo va in salita, e se a loro è venuto così bene perché a te non dovrebbe andare alla grande?
Pink is the Color e Rose Tartare Bar un posto che è già entrato nella lista dei miei posti del cuore. 



Rose Tartare Bar
Indirizzo: Via Angelo Bargoni 62 - 00153 Roma
Telefono: +39 349.2193487
Orario: Lun-Sab (pranzo dalle 11.30/15.30 - aperitivo-cena 18.00/23.30)

Chiuso la Domenica

Tacco12cm - Rose Tartare Bar Specchio
Tacco12cm - RoseTartareBar particolari

06 luglio 2017

Bererosa, questa sera a Roma

Bererosa oggi è di scena a Palazzo Brancaccio, Roma. Io ci sarò e voi? 
E' l'evento che apre l'Estate romana e lo fa con wine e food. Unico, o quasi, evento dedicata ai vini rosè. 

Bererosa 2017 I foto tratta da Cucina&Vini


L'evento


Bererosa è l'evento per le persone glamour, fashion e per le tacco12cm addicted soprattutto! 
Quindi fatevi trovare tra le 17.00 e le 23.00, se appartenete alle categorie soprascritte, perché ci saranno tutti ma proprio tutti a degustare la maggior parte dei fermi e degli spumanti rosè d'Italia nella serata organizzata dalla rivista ‘Cucina & Vini’

I numeri dell'evento sono indicativi della sua portata: 
- 95 aziende protagoniste 
- oltre 200 etichette
4 postazioni per gli amanti più del food che del wine. Si tratta di Meglio Fresco Pescheria, Il Maritozzo Rosso, La Bottega dell’Oliva Ascolana e Le Strade della Qualità con una selezione di salumi e formaggi.
- ci saranno gli oli extravergine della XXV edizione dell’Ercole Olivario (il concorso dedicato alle eccellenze olivicole del Bel Paese) nelle otto postazioni open air allestite nel giardino della dimora ottocentesca.

LE AZIENDE

Per gli appassionati ecco nel dettaglio le aziende vitivinicole partecipanti da tutta Italia: dalla Puglia (16 cantine socie del Movimento Turismo del Vino Puglia) alla Lombardia, dal Trentino all’Abruzzo, per le zone dei rosati sono molte e vanno dal nord al sud. 
Basti pensare che l'Italia ricopre il 9% della produzione mondiale con 2,1 milioni di ettolitri e che in rete, secondo i dati di Tannico (il grande portale del vino), sempre più sono gli acquirenti con buone performance di vendite online per i vini made in Puglia (17%), Sicilia (14%), Abruzzo (11%), Sardegna e Alto Adige (9%), Lombardia e Toscana (8%) e Campania (4%).

Proprio per questo motivo nasce Bererosa qualche anno fa, per promuovere questi vini ricchi di potenzialità già comprese all'estero e non ancora in Italia. 

"Infatti ancora oggi il rosato fatica per esempio ad essere presente in maniera capillare nelle enoteche e nelle carte dei ristoranti nazionali. Eppure, avanza il livello di gradimento tra i Millennials e tra i social addicted che si informano su Internet, condividono, twittano e esprimono opinioni a colpi di like e hashtag all’insegna del rosa”

avverte il direttore di Cucina & Vini Francesco D'Agostino (che ho intervistato per SlashRadio il giorno 23 giugno 2017 al minuto 28 circa


Bererosa 2017 e voi quale rosè siete? 


PREGI DEI VINI ROSE'

Se qualcuno si stesse domandando quali sono i pregi dei vini rosè ecco qui qualche buona risposta. 
Intanto i rosè sono vini che hanno forte personalità, la destagionalizzazione, l’orientamento verso un orizzonte sempre più unisex, la sua capacità di adattarsi a tutto pasto


Penso proprio ci sia tutto, manca solo un particolare: il dresscode che sarà rosa ovviamente! 
Come recita il profilo fb dell'evento: Bererosa è un festa, attesa, colorata e movimentata! Lo scorso anno hanno partecipato 3500 persone, quest'anno scommettiamo che saremo di più?


Per ulteriori informazioni di seguito la pagina ufficiale dell'evento per scoprire tutte le aziende presenti : https://www.cucinaevini.it/bererosa-2017/




Bererosa

6 luglio I Palazzo Brancaccio, Via del Monte Oppio, 7 - Roma Orari: h 17/23 I Costo ingresso: € 15 (include calice e sacca porta bicchiere) I Costo ingresso ridotto per i sommelier regolarmente associati (Ais, Ars, Fis, Fisar, Onav): € 10 I Per usufruire della riduzione sarò necessario esibire la tessera associativa in biglietteria.

19 giugno 2012

Party Pink per la Bionda

Dopo la settimana "milanese" alla caccia del vip che è stata ben appagata (il Mister del Milan con fidanzatina/figlia pizzicato nel locale del mio amico Gianni) la settimana si è conclusa con la tre giorni del mio compleanno!
La Chiara&theEternalCity ha come sempre deciso di onorare la propria nascita a dovere. 
"Hai un'età che c'avrai da riderci?" obietta qualcuno. Risposta: "Non ci rido. Ci bevo".
Del resto è dai tempi delle superiori che la Classe non è Acqua ma vino...e non ho intenzione di cambiare le buone abitudini. Anzi consiglio ai maturandi di adottare questa tecnica prima di discutere gli orali. In vino veritas.
Uso comunque dei trucchetti per fingere che il tempo non avanzi. Ad esempio per mascherare le candeline, m'invento giochi a premi come se facessi la prima elementare. 
Anche la mia torta tutta Rosa aveva un non so che d'infantile, se non fosse stato per la trionfante scarpa Tacco12 che la riempiva proprio nel suo centro. Tipica della malattia dei millepiedi che colpisce in età adulta. Per la guarnizione sono anche ricorsa agli accessori di Barbie, più bambina di così. Ho impiantato ben due paia di scarpe (una fucsia e una viola) della mitica bambola di gomma senza età e mi sono sentita molto, molto, soddisfatta. 
Venerdì, giorno del mio compleanno, ho dato inizio alla tre giorni. Cena romantica bordo mare. Ah, la spiaggia, il tramonto, un bel bicchiere di vino bianco...sembrava quasi di essere a Capri anche se mancavano i faraglioni...Però i gestori del posto non credo se ne siano accorti, visto il conto che hanno sfoderato. Sarà perché inizia con la "C" ma sarebbe il caso che qualcuno li avvisi che tra Capocotta e  Capri qualche differenza c'è. Magari così capirebbero che i prezzi dovrebbero essere adeguati alle tovaglie di carta e al servizio poco professionale. 
Piccola batosta che però non ha alterato in alcun modo il mio umore: era il mio compleanno e sono bionda, avete mai visto una bionda piangere se non per un paio di scarpe macchiate???  Ci vuole altro per buttarmi giù. Senza considerare che avevo appena ricevuto un paio di ballerine di Gucci deliziose e che le indossavo con una grazia che è propria solo delle principesse inside. Nulla mi avrebbe abbattuto! Stavano per riuscirci i due parcheggiatori napoletani all'ingresso (che rendevano Capocotta sempre più Capri...) ma no, no, avevo il mio Ometto bello come il sole e il palato deliziato dal sapore del mare, non ci sono riusciti nonostante la buona volontà. 
Il giorno successivo ho maledetto le mie brillanti idee di festeggiare in casa. Quando ho ritirato 2kg di pizza e il ragazzo del Banco del Pane, vedendomi in difficoltà mi ha detto: 
"Ma non potevi portare tutti a bere una cosuccia al pub???" 
Ho avuto un sussulto interno che mi urlava : 
"Cazzo quanto ha ragione!!! Dove la metto queste quattro buste??? E da bere? Non ho preso da bere!" 
Inutile chiedervi d'immaginarvi la scena, so che avete fantasia e ci riuscirete benissimo: casco, borsa, busta e cartoni di pizza. 
"Ce la fai, sicura?" ha insistito il ragazzo che osservava la mia sagoma sbilenca allontanarsi, mentre stendeva, a destra e a sinistra, un po' di clienti che è il caso di definire decisamente in mezzo alle scatole. Dopo averli sdraiati ai bordi del supermercato, ho preso il corridoio delle patatine. Le volevo a tutti i costi, soprattutto quelle che sanno di paprika, ma non sapevo come prenderle né dove metterle. Ed è stato in quel momento che è apparso, candido e per nulla indaffarato, un filippino che lavora lì.
Ho tentato di farmi notare ma il maledetto era troppo basso per accorgersi della mia espressione pietosa. Poi uno dice che non si deve essere razzisti! Poteva anche dare una mano quel nanetto. Mi sono dovuta arrendere. Ho salutato le patatine con tanto di lacrimuccia, scena degna quanto la peggiore pubblicità di carta igenica. 
Arrivata a casa, dopo aver guidato una vespa con il parabrezza coperto,  aver salito quattro piani senza ascensore e ritirato la maglietta per la festa, senza nemmeno capire dove l'avessi infilata, mi sono fiondata in cucina. L' obiettivo della giornata era cucinare due lasagne e la torta. 
Ora, chi abita nella Capitale Italiana sa che sabato è stato il giorno più caldo dell'anno. Direi che nonostante sia dovuta andare a ritirare la verdura e abbia invitato la mitica Claudia per farmi le sopracciglia, la Chef Chiara è riuscita nell'impresa. Una tirata alle sopracciglia e una controllata al pan di spagna. Poi sistemare la terrazza. Rifare il letto, passare la spirapolvere, annaffiare le piante, togliere i cioccolatini della befana, le candele a forma di Uova di Pasqua e il cestino con Babbo Natale. 
Bene, una doccia avrebbe concluso la sauna a dovere. La terrazza appariva perfetta nel suo arancio e fucsia. Tema del Party: il Colore e le Parole. 
"A forza di lavorare a La7 ti sei lasciata condizionare da Saviano eh?" Amici miei Saviano mi fa un baffo, al limite e lui che copia me. Vietati il colore nero e il grigio. Compito assegnato, portare una parola.
Il risultato è stato favoloso: una parete di parole scritte e ritagliate. Uniche. Tutte radunate in una frase, questo le avrebbe rese un pensiero. Il più bello dei quali si sarebbe aggiudica il primo premio. Tutti bravi  ma il vincitore è stato uno solo, la coppia: Sara e Marco. Un poster colorato della Marvel per coronare il loro impegno. La parte più divertente è stata quando sono uscita sulla terrazza e ho trovato i miei invitati tutti rivolti al terrazzo del travestito. In Friends il vicino era un nudista, da Chiara&TheEternalCity il vicino è un travestito che ci prova particolare gusto nel mettersi in mostra soprattutto quando c'è gente sulla mia terrazza. Quando sono riuscita a distrarli per l'elezione della persona più colorata, qualcuno ha deciso di votare per loro..."I travestiti del palazzo di fronte". C'è da dire che a essere colorati, lo erano e parecchio. Secondo me però il mio sandalo arancione (regalo di mammina) meritava un plauso ed è per questo che, dall'alto del suo tacco12 , ha iniziato a farsi sentire dopo 4 ore sulla pianta dei miei piedi. Le gambe si sono ribellate invece per tutta la notte. Il che non mi ha provocato alcuna forma di rimorso. Erano perfette con la maglia bianca e fucsia. Nonostante le gambe a pezzi, il giorno successivo bisognava concludere la tre giorni. Infatti Circeo mi aspettava insieme a tutta la mia Family. Slalom tra le vie alternative alla Pontina : Mostacciano, Spinaceto, Tor de Cenci e mezz'ora di traffico ce la siamo evitata. Arriviamo in tempo per una puntatina al mare. "La spiaggia non è così corta" mi dico, poi osservo che c'è una sola fila. Va beh, meglio.
L'acqua è trasparente ma la Maga Circe è un po' appannata. Verso le 13.30 tanta fame...ma a casa mia si mangia con comodo, così tra un crampo e un'altro allo stomaco, so che sto per far uscire il mio lato infantile: "Se non mangiamo entro dieci minuti divento una iena". Brutta bestia la fame. Volevo essere come Adriano, sprofondato nel sonno di un materassino in un lettino da campeggio. L'ora della pappa è finalmente arrivata anche per me. Bella appagata mi sono tuffata letteralmente nella piscinetta di mio nipote. Niente tre ore di digestione. Adri giocava e io lo schizzavo :-) Siamo arrivati alle 9 di sera senza accorgercene. Non senza aver spento le famose candeline, aver infilato il dito nella panna e nella cioccolata e aver dimenticato il cappello bianco che mi piace tanto.
Sulla via del ritorno poco traffico ma tanta stanchezza.
"Non c'abbiamo più ventanni" dice Mirko, mentre la mia faccia si storce in una smorfia che è tipica di chi di anni ne ha 4. Era tutto finito. Nulla mi rende più triste della velocità con cui il mio compleanno passa. Lo aspetto con tanta ansia e lui va via subito, peccato e bastardo. 
I regali però li ha lasciati ed erano tutti bellissimi. Mia sorella Fabi ha optato per un vero vestito di Barbie: color corallo e pieno di FruFru. La piccola di casa: che ha vinto il premio Ragazza Colorata, ha optato per un libro sobrio sui Tattoo. E poi tanto altro maglie di pizzo, libri, sciarpe, talco e orecchini...insomma un compleanno da regina, grazie a tutti voi. 
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