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03 marzo 2020

Favilla, la pizza buona è donna!

Favilla, la pizza di Giulia


Tacco12cm - Pizza Roma di Favilla




 

 

Il quartiere di San Giovanni a Roma sta diventando sempre più un luogo dove mangiare bene non solo è possibile ma è anche una certezza. 
Dai ristoranti della tradizione, a quelli etnici; dalle gelaterie, allo street food; dalla pizza di Sbanco.. a quella di Favilla
Una piacevole scoperta, in primis perché il cibo è buono e poi perché non si tratta esclusivamente di una pizzeria. Favilla è un locale che della pizza fa la sua missione ma non la sua unicità.
Una decisione che mi piace perché  offre un'alternativa valida anche a chi la pizza non la ama (non so come sia possibile, inoltre quella di Favilla è digeribile e gustosa) e preferisce un primo della tradizione o un secondo di carne. 
Inoltre Favilla, è femmina di nome e di natura perché nasce dall'idea di Giulia Pate una giovane ragazza appassionata di impasti, infatti quello della pizza servita da Favilla è una sua ricetta,  ma anche un'imprenditrice attenta e presente. 
La presenza in particolare, per me resta e resterà sempre un valore aggiunto. Vedere chi lavora in un locale e come lo fa, è la garanzia per un cliente di essere in un posto gestito seriamente. Giulia non solo c'è ma serve ai tavoli, prende le prenotazioni e gestisce un personale tutto maschile.
Una trentenne grintosa che ha sta lasciando un'impronta in un progetto di cui è la mamma. 

La Storia 

"Con il tempo l’ho reso mio, gli ho dato un’anima. Così, come una scintilla, è nato Favilla”, Giulia racconta così la genesi di un ristorante nato sulle macerie di una vecchia pizzeria ma con un format meno tradizionale.
Giulia Pate è nata a Roma e dopo aver seguito una serie di corsi dedicati agli impasti e alla livitazione, aver aiutato e supportato il suo compagno Giorgio (titolare, sempre a San Giovanni, di Oh Dog primo locale dedicato al panino tipico dei paesi di lingua inglese) si è gettata anima e corpo in questo progetto tutto suo. 
Il suo tocco è evidente dall'arredamento al servizio in sala, dalla selezione delle materie prime, alla scelta del format dove il gusto travolge tutti i sensi non solo la bocca. 
La sensazione è quella di un'aula scolastica, con le tipiche sedie di legno alternate a sedie dagli schienali gialli che donano un tocco di colore a un ambiente che gioca sulla semplicità fatta di pareti bianche e grigie con luci industrial style e un grande specchio incorniciato ad allargare l'ambiente.
Tavoli in legno e forno a vista, questa è già una garanzia. Qualche tavolo è anche fuori e il numero di coperti è ampio ma non esagerato.

Tacco12cm - Interno Pizzeria Favilla

La Pizza

La pizza di Giulia è digeribile e gustosa. Cotta nel forno Valoriani, qui si mangia una pizza a metà tra quella napoletana e quella romana ossia con un bordo leggermente più alto di una tradizionale romana e un peso a metà strada dalla napoletana che sta intorno ai 250 grammi. Un mix di farine tra semintegrale di tipo 1 e grano duro di tipo 0 fatto lievitare tra le 48 e le 72 ore, per renderlo leggerissimo e altamente digeribile.
Tanti i gusti che le dividono in due categorie: "Le Classiche" e le "Sfavillanti".

La mia esperienza

Ho iniziato il percorso gastronomico da Favilla con un trittico di fritti. Sui fritti sono piuttosto esigente, ho un palato fino. Valuto croccantezza, olio e cottura del riso o del baccalà o di qualsiasi sia la verdura o il prodotto servito fritto. Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dal supplì che ha una nota diversa dai soliti supplì infatti si può scorgere lo zest di limone amalfitano (in italiano : la scorza) che ci sta proprio bene. Non solo, ho apprezzato molto anche Verso Roma, delle polpette di carne morbide bollite, salsa verde e misto croccante: una delizia.
A concludere la triade un'altra scoperta interessante Il Mare d'Inverno, ossia il baccalà fritto con cipolla rossa di Tropea caramellata, Crema di Zucca Mantovano IGP e granella di Amaretti. Un accostamento di sapori non innovativo di suo ma interessane applicato a un tipico food street come il baccalà fritto. Un accostamento che lo nobilita nel gusto oltre che nella sua presentazione.
Le pizze che ho degustato meritano anche loro un racconto attento.
Tra le Classiche ho assaggiato la Margherita, facile facile con pomodoro, fiordilatte e basilico. Croccante e dai sapori ben definibili e genuini. Poi tra le Sfavillanti la Roma, fior di latte e cicoria ripassata finita sul bancone con filetti di alici, bufala a crudo e mentuccia romana e Armonia, fior di latte, zucchine, crema allo zafferano e prosciutto crudo
La mia preferita? La Margherita la qual cosa vi dovrebbe far riflettere. Di solito i piatti più difficili sono quelli "semplici", quindi la mia è una promozione a pieni voti.
Sfiziosa (o forse dovrei dire "sfavillante"?) la Roma. Mi è piaciuto l'accostamento di cicoria e alici con quella punta di mentuccia che solo Roma può produrre rimandando a evocazioni di estati romane.
L'Armonia si piazza al terzo posto. Per il mio palato è troppo "complicata" non nel riconoscerne gli ingredienti che erano tutti di qualità ma nel farli sposare.
C'è bisogno di una pizza così "carica" quando la Margherita sa appagarti al primo morso?
Ho già segnato per la prossima visita la Fish & chips: base focaccia, polpo cotto a bassa temperatura, patate schiacciate, crema di burrata e peperone “incruscato” a effetto crunch e alcuni dei primi piatti, come gnocchi crema di zucca mantovana IGP fonduta di pecorino e polvere di liquirizia, e dei secondi come Hamburger della settimana o le Polpettine Vegetariane con salsa di yogurt che compaiono sul menu per dare un'alternativa interessante agli ospiti che di pizza proprio non ne hanno voglia.
Utile dire che tutto il menu segue la stagionalità con una rotazione in carta di circa tre mesi, grande attenzione per la materia prima e la selezione degli ingredienti e dei migliori fornitori italiani. 
Dalla storica macelleria di Angelo Feroci proviene tutta la carne, come il guanciale, la tagliata, il pollo o la salsiccia; il pomodoro è Inserbo, un'eccellenza campana, il pecorino romano biologico è di Cibaria, azienda in provincia dei Castelli Romani, mentre il fior di latte è del caseificio Fragola che da oltre cinquant'anni è uno dei migliori produttori di latticini. Sia il pane degli hamburger che il maritozzo provengono dal Forno Prelibato; per la pasta fresca si affida al Pastificio Secondi e per quella di grano duro alla linea Felicetti. Tutti i piatti sono conditi a crudo con il Flaminio, olio extra vergine di qualità, ottenuto per estrazione a freddo da olive italiane raccolte a mano. 

Da Favilla ho bevuto un buon Cesanese, pochi vini ma interessanti. Anche la parte dedicata alla birra non è male con alcune birre nazionali sia alla spina che in bottiglia. Per chi "non beve" nessuna paura c'è una lista di analcolici...anche se io di chi beve non mi fido...

Tacco12cm - Favilla Fritto Baccalà 

Tacco12cm - Favilla Verso Roma 

Tacco12cm - Favilla Pizza Margherita


Favilla - Pizzeria con Cucina: Via Urbino 35; Tel. 06 7049 3458; orari: mar. - merc. - giov. e dom. 19 - 23; ven. e sab. 19 - 23.30; aperto sabato a pranzo 12.30 - 14.30; chiusura: lunedì.








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